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Esercizio

nella BroncoPneumopatia
Cronica Ostruttiva
Antonio Marcato
Fisiatra
Ospedale Maggiore di Parma
antonio.marcato@unipr.it
BPCO: generalità

 Colpisce più frequentemente gli uomini rispetto alle


donne, età > 60yrs
 Patologia polmonare più frequente
 4° causa di morte nei paesi occidentali
 5° causa di disabilità nel mondo
BPCO: definizione

 Malattia cronica e progressiva del polmone che deriva


da una ostruzione persistente delle vie aeree per
bronchite cronica o enfisema o entrambe
 Caratterizzata da infiammazione delle piccole vie aeree,
fibrosi peribronchiale e alla fine ostruzione irreversibile
delle vie aeree
 Causa principale è il fumo di sigaretta, poi esposizione
ad inquinanti ambientali, allergie/asma, deficit di α 1
anti-tripsina, malnutrizione, malattia parodontale, basso
peso alla nascita.
Aumento dello stress ossidativo e infiammazione

Austin V et al Clinical Science May 23, 2016


Quadri clinici: edematosi blu
 Ipossiemia severa
 Ipercapnia presente
 Ipertensione polmonare
presente
 Policitemia presente
 Effetto spazio morto assente
Quadri clinici: soffiatori rosa
 Ipossiemia modesta
 Ipercapnia assente
 Ipertensione polmonare
assente
 Policitemia assente
 Effetto spazio morto presente
Parametri di funzionalità respiratoria
Quali fattori che limitano l’esercizio?
Quadro teorico dei fattori che limitano la
tolleranza all’esercizio

Richiesta
Capacità Ventilatoria Ventilatoria
Anormalità scambio dei gas

 Alterazione del rapporto ventilazione/perfusione


(Q/V)
Menomazioni Ventilatorie

 Aumento delle resistenze della vie aeree Causa


una ostruzione soprattutto durante l’espirazione
 Riduzione del ritorno elastico polmonare in
particolare nell’enfisema contribuisce alla limitazione
dei flussi e intrappolamento di aria
 Aumenta il lavoro muscolare respiratorio per vincere
le resistenze
 Debolezza dei muscoli respiratori li pone in
svantaggio meccanico fino alla fatica
 Insufficienza respiratoria
Menomazioni Cardiovascolari

 La ridotta attività fisica predispone al


decondizionamento cardiovascolare alla quale i pazienti
con BPCO sono particolarmente suscettibili
 La ridotta conduttanza vascolare polmonare per la
vasocostrizione riflessa che deriva da una cronica
ipossiemia e dalla distruzione del letto polmonare per
l’enfisema
 Il ventricolo destro finisce per non essere in grado di
pompare del sangue in modo adeguato
 L’AOAI può essere un cofattore che limita la tolleranza
all’esercizio per comparsa di claudicatio
Menomazioni Muscolari

 La decondizionamento muscolare periferico è una


inevitabile conseguenza della malattia
 La deperimento muscolare e debolezza per inattività,
malnutrizione, corticosteroidi

sarcopenia
Menomazioni Muscolari
Limitazioni legate ai sintomi

 La dispnea è un sintomo che spaventa molto l’individuo e


che riconosce cause legate a meccanocettori e
chemocettori

NEJM, 1995
Disturbi Psicologici

 La ansia cronica è legata alla natura dei sintomi che


preoccupano
 La depressione può derivare dalla inabilità di svolgere
le ADL, isolamento sociale, sensazione di impotenza e
disperazione
 Possono influenzare i risultati finali della terapia medica
Programma
di Riattivazione Polmonare
Supporto
sociale

educazione nutrizione
esercizio

Supporto
Guidelines for Pulmonary psicologico
Rehabilitation Programs 2019
Ricondizionamento Polmonare
 Intervento globale basato su una attenta
valutazione del soggetto seguita da una terapia
personalizzata che include, ma non limitata,
allenamento con esercizio, educazione e
cambiamento dello stile di vita.
 In questo modo si potrà migliorare la condizione
fisica e psicologica delle persone con BPCO e
promuovere l’aderenza a lungo termine a un
comportamento salutare
American Thoracic Society / European Respiratory Society Guidelines
Il soggetto con BPCO
come risponde all’esercizio?
A. Iperinflazione
 Un aspetto cruciale correlato alla riposta
all’esercizio è l’iperinflazione che deriva da una
espirazione ostacolata, svuotamento incompleto del
polmone con l’intrappolamento di aria
 Iperinflazione statica: a riposo, per il ridotto ritorno
elastico del polmone e aumento delle resistenze
 Iperinflazione dinamica: durante lo sforzo, influisce
sulla efficienza meccanica respiratoria ed è
correlata alla dispnea, con ulteriore riduzione della
capacità inspiratoria e minore volume corrente
A. Iperinflazione
 L’esercizio però può contrastare l’iperinflazione
dinamica e contribuire alla riduzione della dispnea
da sforzo
B. Fattori Cardiovascolari
 Accanto all’iperinflazione,
la limitazione
ventilatoria può essere
limitata da
decondizionamento,
insufficienza
ventricolare, e ridotto
flusso sanguigno
 Il decondizionamento
fisico porta
all’accumulo di acido
lattico
Programma
di Riattivazione Polmonare
Supporto
sociale

educazione nutrizione
esercizio

Supporto
Guidelines for Pulmonary psicologico
Rehabilitation Programs 2019
Ricondizionamento Polmonare
 Intervento globale basato su una attenta
valutazione del soggetto seguita da una terapia
personalizzata che include, ma non limitata,
allenamento con esercizio, educazione e
cambiamento dello stile di vita.
 In questo modo si potrà migliorare la condizione
fisica e psicologica delle persone con BPCO e
promuovere l’aderenza a lungo termine a un
comportamento salutare
American Thoracic Society / European Respiratory Society Guidelines
Quali effetti con un allenamento?
(accanto alla terapia medica)
Obiettivi
 Riduzione dei sintomi respiratori -dispnea
 Incremento della tolleranza alla sforzo
 Riduzione di ansia e depressione
 Miglioramento della qualità di vita
 Possibilità di svolgere meglio le AVQ
 Ritorno al lavoro
 Riduzione delle ospedalizzazioni/riacutizzazioni
 Aumento della sopravvivenza
BENEFICI EVIDENZA
Migliora la capacità di esercizio A
Riduce intensità del fiato corto A
Migliora la qualità ella vita A
Riduce il numero di ospedalizzazioni e giorni di
A
degenza
Riduce ansia a depressione A
Rinforzo e resistenza migliorano la funzione degli
B
AAss
I benefici si estendono ben oltre il periodo immediato
B

Migliora la sopravvivenza B
Allenamento dei muscoli respiratori può essere
benefico s.t. se combinato con allenamento generale C
Eur Respir Rev, 2013
Obiettivi
 L’esercizio non migliora la
funzione polmonare ma
allevia altre manifestazioni
cliniche della BPCO
aumentando la tolleranza
all’esercizio, riducendo la
dispnea, migliorando la
qualità della vita. Il
miglioramento della funzione
muscolo scheletrica è
correlato al contrasto della
sindrome ipocinetica
 Casaburi NEJM 2009
gli obiettivi della terapia
una volta fatta diagnosi
Terapia Medica
BPCO e farmaci

 Diversi farmaci che devono essere assunti


hanno potenziali implicazioni con il test e
l’allenamento
 La BPCO può essere presente accanto ad alte
patologie (comorbidità) come: cardiopatia
ischemica, AOAI, ipertensione arteriosa, …
Beta2 bloccanti
 Sono simpatico-mimetici  A breve azione
che si usano per il (terbutalina) o lunga
rilasciamento della azione (formoterolo,
muscolatura liscia salmeterolo)
bronchiale con effetto di
bronco-dilatazione delle
vie aeree
 Effetti collaterali:
tachicardia, palpitazioni,
tremori
Metil-xantine

 Aminofillina: Tefamin®, Aminomal®). Hanno un


potente effetto broncodilatore ma spesso causano
tachicardia, aritmie cardiache, agitazione
psicomotoria, fino alla comparsa di crisi epilettica
(per l’effetto sul SNC)
Diuretici
 Tiazidi, come idroclortiazide, e diuretici dell’ansa,
come furosemide, si usano per il cor pulmonale.
Causano ipotensione durante l’esercizio se si
determina eccessiva deplezione di fluidi
 L’ipokaliemia da diuretici predispone a debolezza
muscolare e aritmie.
Glucorticoidi
 Prednisone si usa nella BPCO nella speranza di
ridurre l’infiammazione e migliorare la funzione
polmonare
 Molti individui finiscono con assumere cronicamente
questi farmaci
 Effetti importanti che influenzano l’esercizio
comprendono:
 Atrofia e fragilità cutanea
 OP
 Miopatia compresa anche quella dei mm respiratori
Antidepressivi triciclici

 Si usano per le conseguenze psicologiche


 In genere la maggior parte dei farmaci danno
tachicardia a riposo e/o dopo sforzo
Quali sono i muscoli respiratori?
Muscoli respiratori

Principali Accessori

 Diaframma  SternoCleidoMasto
 Intercostali  Trapezi
 Scaleni  Dentato anteriore e
superiore
 Piccolo pettorale
 Grande pettorale
Muscoli respiratori
Il Diaframma

 Parte sterno costale

 Parte vertebrale o crurale


Il Diaframma

 Durante la respirazione normale


la lunghezza dell’asse
longitudinale aumenta di 1,5-2 cm
mentre il diametro trasverso e
antero-posteriore 3-5 mm
 Movimento a pistone del
diaframma
Muscoli Intercostali

 Nervi intercostali dai mielomeri D1-D11


Muscoli Scaleni

 Dalle vertebre cervicali alla prima e seconda costa


 Innervati dai rami del plesso brachiale
Muscoli Scaleni

 Scaleni e costali parasternali si attivano


assieme nella respirazione tranquilla
come dimostrato con EMG
 Scaleni e parasternali hanno un ruolo
fondamentale nella respirazione ad alti
volumi perché mantengono inalterata
la forza contrattile
Muscoli Addominali

 Retto addominale, obliquo esterno, obliquo


interno e trasverso dell’addome
 Fase espiratoria: la contrazione comprime il
contenuto addominale e flette il tronco,
importanti nella tosse
 Fase inspiratoria: in posizione supina sono
inattivi, passando in posizione verticale
mostrano azione tonica
 Addome da considerare un contenitore di
fluidi,
Muscoli Accessori (inspiratori)

 Muscoli Pettorali
Muscoli Accessori (inspiratori)

 Sternocleidomastoideo
innervato dal plesso
cervicale e da un ramo del
nervo accessorio
Muscoli Accessori (espiratori)

 Dentato anteriore

 Trapezio
Cenni di biomeccanica
Movimento costale con il respiro
Cenni di biomeccanica
Movimento costale con il respiro
Cenni di biomeccanica
Movimento costale con il respiro
Quali consigli per il test all’esercizio?
Test all’esercizio
 Il test è importante per distinguere le diverse cause di
ridotta capacità di esercizio
 Inoltre, per identificare se compare ipossiemia,
ipertensione arteriosa, aritmie e ischemia cardiaca
Quindi: prima di tutto fornire sicurezza all’esercizio
 Il cicloergometro è da preferire per stabilire il livello

di lavoro, scambio dei gas (e il campione di sangue


se possibile), un protocollo tipico include pedalata
libera per 3 minuti, poi un carico di lavoro a rampa
di 5-10-15 o 20 W a seconda del grado di
menomazione
Test all’esercizio
 Il treadmill potrebbe essere preferito dal paziente e
meglio correlato alle attività della vita quotidiana,
usando incremento di velocità e inclinazione progressiva
 Con entrambe le modalità di test (ciclo o treadmill)
l’obiettivo è quello di ottenere dagli 8 ai 12 minuti di
esercizio
 Un protocollo con livello di lavoro costante «iso-time» (con
ciclo o treadmill) può essere usato a cadenza ripetitiva
per paragonare risultati funzionali con un identico stimolo
di esercizio fino al submasimale (comparsa di fatica e
acido lattico)
Test all’esercizio

 Il test del cammino dei 6 minuti può essere


utilizzato come test funzionale per la facilità e
rapidità del suo uso -pur con i limiti legati a una
certa standardizzazione o alla motivazione del
paziente
 Valida alternativa per determinare la capacità di
esercizio dei soggetti più compromessi che non
possono fare il test cardiopolmonare
 Correla con il consumo massimo di ossigeno (VO2
max), dagli studi eseguiti
Test per esercizio: quali sono
Metodo misurazioni Punti finali commenti
Aerobico
 Cicloergometro
Cicloergometro ( a • pulsossimetria • aritmie, alterazioni • spesso è coesistente
rampa 5 • Pressione arteriosa, EGC (tratto ST, onda anche cardiopatia

20W/min1-2
Test del cammino
• Borg scale
6 minuti
T) ischemica
• ECG 12 derivazioni
MET/alla volta. (È il • P.A. sist >250 o P.A. • l’analisi dei pattern
 Short Physical
test preferito)
Performance
• ventilazione
Battery Scorerespiratori può essere
diast > 115 mmHg
polmonare con • picco di VO2 utile
Treadmill (1-2 consumo di O2 e • Ventilazione max •In alcuni l’acidosi
MET/stage) produzione di CO2 • soglia dei lattati lattica può contribuire
• Lattati nel sangue alla limitazione
dell’esercizio

Resistenza
Test del cammino dei 6 distanza  da notare: stop per • Utile per misurare i
minuti riposo, miglioramenti nel corso
distanza/tempo, del programma
indice di dispnea,
parametri vitali
Test per esercizio: quali sono
Metodo Misura End- commenti
points
Rinforzo
 Cicloergometro
Isocinetico o isotonico • picco di forza • 5 o 10 RM sono accet-
 Test del cammino 6 minuti
• Numero massimo di ripetizioni tabili per coloro che non
•1RM sono in grado di fare 1RM
 Short Physical Performance Battery Score
Flessibilità
Allungamento da Flessibilità di anca, ischio-crurali, e
seduti sede lombare
Neuromuscolare
Analisi del cammino  velocità, distanza Allineamento corporeo,
Equilibrio  Berg Balance Scale coordinazione ed
 Scala di Ashworth efficienza lavorativa non
 Scala per la fatica sono spesso compromessi
Funzionale
Seduto-in piedi, scale,  tempo impiegato per 10
spostare dei pesi ripetizioni
Scale per la dispnea
Scala della dispnea modificata
Intensità Descrizione
0 Assente
1 Minima
2 Leggera
3 Moderata
4 Media
5 Importante
6 Notevole
7 Grave
9 Molto grave
10 Estrema
Da: Borg GA. Psychological basis of perceived exertion,
Med Sci Sports Exerc 14: 337-387, 1982
Scala della dispnea

Livello DESCRIZIONE

0 Capace di contare fino a 15 in un solo respiro

1 Capace di contare fino a 15 ma deve prendere un


respiro profondo
2 Deve prendere 2 respiri prima di finire

3 Deve prendere 3 respiri prima di finire

4 Incapace di contare fino a 15


Da: Physical Management of Patients with Polmonary Disease, Ranchos
los Amigos Medical Center, Physical Therapy Department, Downey, CA
Scala della dispnea
Rispondere barrando la casella che vi riguarda
grado
0 Ho dispnea solo per sforzi intensi 
1 Mi manca il fiato se cammino veloce (o corsa) in piano o in 
lieve salita
2 Su percorsi piani cammino più lentamente dei coetanei,
oppure ho necessità di fermarmi per respirare 
quando cammino a passo normale.

3 Ho necessità di fermarmi per respirare dopo aver 


camminato in piano per circa 100 metri o per pochi minuti.
4 Mi manca il fiato a riposo per uscire di casa o per 
vestirmi/spogliarmi.

Fletcher CM. Medical Research Council BMJ 1960; 2: 1662


La prospettiva del paziente: la dispnea

 Non posso respirare


 Non ho abbastanza forza per
respirare
 Sento un disagio nel respirare Riduzione dell’attività fisica
 Non riesco a far entrare Scarsa tolleranza all’esercizio
abbastanza aria nei polmoni
 Non ho abbastanza respiro per
fare questo o quello
 Riesco a muovermi sempre di meno
Prefaunt C. et al European Resp Review, 1995
Spirale della BPCO
dispnea/inattività

Limitazione del flusso Aumento del


la richiesta
tachipnea Air trapping ventilatoria

Decondizionamento
iperinflazione fisico
ansia

dispnea Riduzione
dell’attività fisica
Peggioramento
della qualità della vita
Cooper, Resp Med 2008
Effetti dell’esercizio
 Qualsiasi livello di attività fisica che comprenda
l’esercizio si traduce in un effetto positivo
nell’utilizzazione di O2, capacità lavorativa, e
ansia
 Ricondizionamento cardiovascolare
 Ridotta richiesta ventilatoria ad un dato work rate
 Migliora l’efficienza respiratoria
 Riduce l’inflazione eccessiva
 Desensibilizzazione alla dispnea
Effetti dell’esercizio
 Aumenta la forza muscolare
 Migliora le flessibilità
 Migliora la composizione corporea
 Migliora l’equilibrio
 Incrementa l’immagine corporea
Quali consigli per pianificare un
programma di esercizio?
Linee Guida GOLD (2017)
 L’intervento educazionale è necessario per migliorare le conoscenze
del paziente, ma non vi sono evidenze che da solo porti ad un
cambiamento delle abitudini del paziente.
 L’intervento educazionale e l’autogestione, con il supporto di un
operatore, con o senza l’aiuto di un piano scritto, sono raccomandati
per la prevenzione delle complicanze delle riacutizzazioni, come
l’ospedalizzazione (Evidenza B).
 La riabilitazione è indicata in tutti i pazienti con sintomi rilevanti e/o
un elevato rischio di riacutizzazioni, considerando che è uno
strumento efficace nel migliorare la capacità di esercizio (dispnea e
tolleranza allo sforzo) e lo stato di salute (Evidenza A).
 L’attività fisica è un predittore di mortalità (Evidenza A). I pazienti
dovrebbero essere incoraggiati ad aumentare il livello di attività
fisica, anche se ancora non è chiaro quali siano gli strumenti con
maggior probabilità di successo
Classificazione
della gravità dell’ostruzione aerea

© 2017 Global Initiative for Chronic Obstructive Lung Disease


Impatto clinico
 La FEV1 è un indicatore globale dell’impatto clinico
della BPCO
 Le Linee Guida Gold diffenziano diversi livelli di
gravità della malattia
 Quando la FEV1 si riduce del 50% l’impatto clinico
della malattia aumenta ma esiste però una ampia
variabilità nella risposta soggettiva (dispnea –
necessità di O2, limitato alla casa- letto- morte)
Programma di esercizio
Modalità Obiettivi Intensità/frequenza/durata Tempo per obiettivi

Aerobico
Attività con grandi Aumenta • Borg scale:11-13/20 2-3 mesi per
gruppi muscolari VO2max vale a dire attorno al portare a
(camminare, Aumenta la 60% della VO2max completamento
pedalare, usare un soglia del lattato vicino alla soglia
cicloergometro a
Minore anaerobica
manovella, nuoto)
sensibilità alla •Monitorare la dispnea
dispnea • 1-2 sessioni/3-5 v
Schemi settimana
respiratori più •30 minuti o meno s.t.
efficienti all’inizio
Miglioramenti • enfatizzare progressioni
nelle ADL di durata più che di
intensità
Programma di esercizio (cont.)
Modalità Obiettivi Intensità/frequenza/ Tempo per gii
durata obiettivi
Rinforzo
Pesi liberi  aumenta il numero • bassa resistenza, alte 2-3 mesi
Macchina massimale di ripetizioni ripetizioni 2-3 giorni
isocinetica/isotonica Aumenta il torchio alla settimana
isocinetico/lavoro
Aumento della massa
magra

Flessibilità
Stretching/tai chi Aumenta il RoM 3 volte/settimana continuo
Neuromuscolare
Cammino, esercizi di Migliora il cammino,
equilibrio, esercizi equilibrio
respiratori Migliora efficienza
respiratoria
Cosa fare prima di iniziare l’esercizio

 Parlare con il proprio medico di fiducia che conosce


l’anamnesi del cliente e indica come condurre
l’esercizio in modo sicuro
 Imparare a respirare più facilmente con le labbra
socchiuse (rilassare il proprio collo, inspirare per
due secondi attraverso il naso tenendo la bocca
chiusa, socchiudere le labbra come se si dovesse
fischiare, espirare per due secondi)
 Ricevere informazioni scritte per la pratica a
domicilio
RESPIRAZIONE A LABBRA SOCCHIUSE

•Viene spesso adottata dai BPCO


•Aumenta il VC, riduce la frequenza,
diminuisce il Lavoro Respiratorio
•Migliora il rendimento degli scambi
gassosi
Le caratteristiche del programma di
riadattamento

 Utilizzo di uno sforzo personalizzato e


progressivo
 Durata, frequenza e intensità

 Il perseguimento di obiettivi realistici

 Meglio svolgerlo in contesto medico-


riabilitativo specializzato (supervisionato)
Quale modalità?
Importante valutare la saturazione
 Ipossiemia durante esercizio è comune e un dato
clinicamente importante
 L’incidenza della ipossiemia non è conosciuta ma
esiste un subset di soggetti che sviluppano un quadro
severo
 Si cura con la supplementazione di ossigeno
 Le cause sono svariate: alterazione V/P,
ipoventilazione alveolare, aumentata richiesta di
ossigeno da parte del muscolo
Importante valutare la saturazione

 La saturazione (SpO2) va mantenuta a un livello >88-


93%
 il test del cammino aiuta a vedere se il paziente
desatura ma occorre anche vedere se durante i vari
esercizi ci sono delle alterazioni
 La supplementazione di O2 è usata per aumentare il
livello arterioso di ossigeno ma anche per ridurre la
stimolazione dei chemocettori carotidei e ridurre la
vasocostrizione polmonare quindi migliorare la
dispnea
Guidelines for pulmonary rehab
Esercizio Aerobico - Endurance

 Bici, cammino, tapis


roulant, danza cyclette
manuale, fare le scale
 Svolgere in palestra 3
volte alla settimana
 La soglia consigliata è
quella del 60% -sotto
la soglia anaerobica

Covoy MA Respiratory Med, 2014


Esercizio Aerobico

 Il cammino (per strada o sul treadmill) e la pedalata


(usando la cyclette) sono entrambi ottime modalità di
esercizio se tollerate dall’individuo. L’allenamento con il
cammino ha il vantaggio di essere un esercizio
funzionale che si traduce immediatamente in aumento
della capacità funzionale
 Se l’obiettivo a breve è quello di aumentare la
resistenza deambulatoria, questa è la modalità di
scelta.
 La pedalata stimola di più il quadricipite e si traduce in
una minore desaturazione di O2 indotta da esercizio
Esercizio Aerobico

 Recentemente è stata presa in considerazione anche


il numero di passi al giorno come target di esercizio
 In alcuni individui è difficile raggiungere una
determinata intensità o tempo di allenamento per cui
si può utilizzare un regime di bassa intensità o
l’Interval Training
L’Interval Training può essere utile
nella BPCO?
Esercizio Aerobico - IT

 I risultati finora non hanno portato a dati sicuri sulla


capacità dell’esercizio, l’adattamento muscolare e
sulla qualità della vita paragonando il training
intervallato (IT) a quello continuo dal momento che essi
risultano uguali
 Tuttavia nei più deboli (facile dispnea e
desaturazione) si può usare IT allungando lievemente i
tempi di recupero (60 vs 30 sec.) come utile strategia
per migliorare l’intensità dell’esercizio e adattamento
all’allenamento
Kortianou E et al. Cardiopulmonary Physical Therapy Journal, 2010
premessa
 La maggior parte dei programmi di riabilitazione
sono basati su Linee Guida che prevedono un
allenamento a carico costante (Constant Load
Training) che consiste in un allenamento sostenuto
per 30-40 minuti tuttavia…
 Si ammette che deve essere necessario un’alta
intensità per migliorare la capacità dell’esercizio
 I BPCO con lieve-moderata possono sostenere
intensità dell’80%, gli altri no
Interval Training vs Allenamento Continuo
Interval Training vs Allenamento Continuo

 Migliora la dispnea, la fatica


agli arti, la concentrazione dei
lattati
 Permette ai soggetti di
allenarsi per tempo più lungo

Kortianou E et al. Cardiopulmonary Physical Therapy Journal, 2010


Rinforzo Muscolare

 Pur essendo l’esercizio di resistenza aerobica il


fondamento della riattivazione motoria, questo
conferisce solo un miglioramento sotto-ottimale su
forza e trofismo muscolare che si può ottenere solo
con il sollevamento pesi
 La massa muscolare è riconosciuta come un fattore
predittivo indipendente di disabilità e mortalità
 Il rinforzo determina meno dispnea durante
l’esercizio per cui è più tollerato
Covey Margaret et al. Respiratory Medicine, 2014
Rinforzo Muscolare

 Le persone presentano molto spesso una debolezza


degli arti inferiori che ostacola la capacità funzionale
dell’esercizio aerobico
 Le persone con BPCO più avanzata non sono in
grado di produrre gli effetti fisiologici ottimali (
capacità aerobica,  richiesta ventilatoria) ottenibili con
l’alta intensità aerobica perché molto decondizionati
 Quindi: nei più deboli il rinforzo può essere la
strategia ottimale per la preparazione aerobica
Covey Margaret et al. Respiratory Medicine, 2014
Rinforzo Muscolare

 Importante nell’anziano per promuovere un


invecchiamento sano e la prevenzione delle cadute
 In aggiunta agli effetti sperati sul muscolo è
possibile che il rinforzo protegga le ossa dal
depauperamento di calcio che avviene nel 50% dei
BPCO
 Funziona bene durante le esacerbazioni bronchiali
quando il paziente si muove poco

Mador MJ et al. Chest, 2004


Rinforzo Muscolare

 La forza del quadricipite correla con la potenza


aerobica
 Allenando la forza prima dell’aerobica si può
ottenere incremento della endurance muscolare
(+30%)
 Può essere una opzione da considerare in coloro
che non tollerano sedute lunghe di aerobica e
rinforzo in contemporanea
 Non aumenta la capacità aerobica -se non ad alta
(80%) intensità
Convey M et al. Respiratory Medice, 2014
Rinforzo Muscolare

 Importante allenare anche gli arti superiori e


gabbia toracica sia con cycloergomentro che con
pesi, per mantenere la funzione nella attività
della vita quotidiana
 Inoltre, questi muscoli possono avere una certa
azione ventilatoria e rinforzarli può ridurre la
dispnea

Costi S et al. Chest, 2009


Allenamento con elastici produce benefici simili a
quello con rinforzo convenzionale: Review

 8 studi con 332 partecipanti randomizzati in 2


gruppi (elastici e rinforzo convenzionale)
 Seguiti per 12 settimane
 Valutati con: dinamometro per la forza, qualità
della vita con scala per BPCO, 6 MWT per
capacità funzionale, dispnea
 Risultati simili nei due gruppi
 Vantaggi: efficace, facile da trasportare e da
usare
De Lima F. et al. Phys Ther, 2020
Punti Chiave

 La disfunzione della muscolatura, in particolare


degli arti inferiori è costante, e atrofia e debolezza
possono rappresentare degli ostacoli all’attività
fisica
 La disabilità motoria è compromessa ulteriormente
nelle riaccensioni bronchiali
 Necessaria una valutazione funzionale
 Il trattamento più potente disponibile al momento è
l’esercizio
American J Resp & Critical Care Med 2014
Flexibility Training

 Lo stretching mantiene la flessibilità e rilassa la


muscolatura, le articolazioni si muovono più
facilmente
 Modalità classica o integrata in altre tecniche come
ad esempio il tai chi
 Metodo migliore per il defaticamento dopo una
seduta di allenamento (ideale 3 v/settimana)
 In particolare Muscoli del tronco,
 Coordinare la respirazione
 Fare attenzione alle comorbidità osteoarticolari
Esercizi secondo arco di movimento

 Se si migliora la mobilità toracica e la postura, si


può ottenere un incremento della capacità vitale
 Uso muscoli del tronco per apertura della gabbia
toracica con esercizi circolari dei cingoli scapolari,
shoulder shrug, chest fly, stirring the pot
 Coordinare la respirazione
 Quante volte? 2-3 alla settimana
Pattern Neurofisiologici del Movimento

 Inspirare nell’estensione e raggiungere la massime


espirazione nella flessione
Pattern Neurofisiologici del Movimento

 Inspirare nell’estensione e raggiungere la massime


espirazione nella flessione
Pattern Neurofisiologici del Movimento

 Inspirare nell’estensione e raggiungere la massime


espirazione nella flessione
Pattern Neurofisiologici del Movimento

 Inspirare nell’estensione e raggiungere la massime


espirazione nella flessione
Pattern Neurofisiologici del Movimento

 Inspirare nell’estensione e raggiungere la massime


espirazione nella flessione
ENERGY CONSERVATION: consigli
 Stabilire delle priorità
 Identificare un bilancio tra il riposo e l’attività
 Delegare il lavoro che sia stancante
 Il tempo
 Il respiro (Valsalva!)
 Pianificare il tempo
 Prendere frequenti riposi
 Proteggersi da allergeni
 Ausili

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