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BPCO (Broncopneumopatia cronica ostruttiva)

Si tratta di un ostruzione progressiva e irreversibile delle vie respiratorie che provoca tosse,
difficoltà respiratorie, debolezza cronica e incapacità di effettuare sforzi

Tra le malattie che compongono il quadro della BPCO c’è la bronchite cronica, vale a dire
uno stato infiammatorio della mucosa bronchiale, che determina un’alterazione dell’albero
bronchiale e, quindi, una difficoltà nello scambio gassoso tra l’aria inalata e l’ossigeno
assorbito dai polmoni. È un disturbo che coinvolge organi e tessuti, a partire dal cuore.

Le cause della malattia possono essere diverse. Nella grande maggioranza dei casi la BPCO è
provocata dal tabagismo: il fumo svolge un’azione irritativa costante sui bronchi,
determinando un’aggressione cronica alla funzionalità respiratoria. Le altre cause sono:
● l’inquinamento e l’esposizione a sostanze tossiche di origine industriale;
● il deficit di alfa-1-antitripsina, determinato da una malattia genetica caratterizzata
dalla mancanza di questa proteina che protegge i polmoni.

I sintomi della BPCO sono:

● difficoltà a respirare (dispnea)


● tosse persistente
● dolore durante la deglutizione
● produzione eccessiva di muco, con catarro bianco o giallastro, con piccole perdite di
sangue
● respiro sibilante
● fiato corto
● febbre
● brividi di freddo
● dolori articolari
● faringite
● raucedine
● oppressione al torace
● debolezza
● disturbi del sonno

Per quanto riguarda i trattamenti il primo della Broncopneumopatia cronica ostruttiva è


l’abolizione totale del fumo, che è una misura preventiva, ma anche terapeutica. Smettere di
fumare permette di frenare la progressione dei danni ed evita la riacutizzazione.
Il trattamento farmacologico della BPCO è complesso e deve essere pianificato attentamente
dallo specialista pneumologo, mentre il paziente deve attenersi alla terapia per avere il
massimo del beneficio. Essa include:

● Broncodilatatori, farmaci che permettono di rilassare i muscoli che controllano e


circondano le vie respiratorie favorendo la respirazione.
● Corticosteroidi, che hanno un’azione antinfiammatoria e, quindi, contrastano la
broncocostrizione.
● Teofillina, un farmaco che favorisce la funzionalità respiratoria.
● Antibiotici, che possono essere utili quando è presente un’infezione batterica,
accertata tramite esami diagnostici, ad esempio nella polmonite.
● Ossigenoterapia, che permette di compensare la difficoltà a ottenere la quantità
necessaria di ossigeno per il funzionamento degli organi e dei tessuti, in particolare
dei muscoli, a cominciare dal cuore.
● Riabilitazione polmonare, che consiste nella combinazione di esercizi per rafforzare la
muscolatura di sostegno nella respirazione e di altri supporti terapeutici che aiutano il
paziente a recuperare in parte la funzionalità polmonare perduta o compromessa.

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