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Undicesima lezione: guida alla lettura

Un’“altra” tradizione: il mondo poetico di Shen Congwen

Con la nascita della “nuova” narrativa moderna emerge anche il genere della cosiddetta “letteratura
nativista” 乡土文学. Soggetto della letteratura nativista è la Cina rurale, con le sue tradizioni, i suoi
modi di vivere contrapposti ai modi di vivere della modernità urbana. Nell’opera degli scrittori
nativisti, che guardano alla loro terra d’origine da lontano, il luogo natio diventa un prisma da un
lato per ricordare con nostalgia il passato personale e collettivo della Cina, dall’altro per
immaginare mondi di valori tradizionali positivi o negativi.
Nel caso di Shen Congwen, il luogo natio (la regione remota, arretrata e fascinosa dello Xiangxi)
diventa il simbolo di un modo di vivere primitivo e insieme romantico, spontaneamente immerso
nella natura. Per quanto all’apparenza questo sia un luogo naturale, in realtà la Chadong di Shen
Congwen è frutto di un sapiente lavoro di elaborazione artistica, teso a creare, attraverso la
reimmaginazione letteraria del luogo natio, una sorta di baluardo di olimpica serenità contro le
traumatiche tensioni storiche del tempo.

Quali sono i modi di vivere, e i valori culturali del borgo immortalato nel romanzo breve Città di
confine? Quali sono gli elementi naturali che lo caratterizzano? Che tipo di personaggi lo animano,
che tipo di relazioni sociali lo governano? Possiamo dire che questo luogo primitivo, in cui vivono
personaggi innocentemente naturali come Smeraldo, incarni anche certi valori moderni in linea con
gli ideali del quattro maggio?

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