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1) Francesco Hayez si impegnò molto nella realizzazione del suo ritratto, realizzato nel 1841 e conservato alla

Pinacoteca di Brera

2) Chiesa di San Fedele: uno dei luoghi di preghiera preferito da Alessandro Manzoni che si trova nella piazza
omonima, a pochi metri dal Duomo.
Pinacoteca di Brera: uno dei luoghi di Manzoni perché è qui che si trova il suo ritratto più famoso.

3) Alessandro Manzoni era solito trascorrere le sue vacanze estive a Villa Manzoni(situata a Lecco) e questi
momenti hanno permesso che il giovane scrittore venisse  impressionato dalle belle risorse naturali che questo
territorio dona.

4): Tra Verdi e Manzoni non esiste alcuna intimità. Si incontrano soltanto da vecchi, grazie a due donne -
Giuseppina Strepponi e Clara Maffei - che anche loro si conoscono tardi.
Inoltre Giuseppe Verdi gli dedicò La Messa da Requiem, una composizione sacra del 1874 per coro, voci soliste
e orchestra.
5) Alessandro Manzoni ,subito dopo il matrimonio e a ridosso della famosa conversione, era preda di attacchi
di panico e crisi di nervi: tregua e sollievo li cercava in lunghe passeggiate. Ma soffriva di agorafobia, obbligava
sempre qualcuno ad accompagnarlo e non camminava mai sul suolo bagnato. Inoltre, per l’umiliante
“balbettamento organico e nervoso” non riusciva a parlare in pubblico. Niente che inficiasse la sua vena
letteraria direte voi…e invece anche nello scritto qualche falla c’era. La volta che la nipotina gli chiese aiuto per
il compito di analisi logica (proprio su un periodo dei “Promessi sposi”) la poveretta tornò a casa con un
inglorioso 5 che la maestra ignara aveva di fatto assegnato a Manzoni

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