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ERNIA IATALE ISTRUZIONI:

Dare il giusto tempo alla digestione, specie alla sera. Ovvero lasciando passare almeno 2 o 3 ore dalla cena
prima di coricarsi. Importante diminuire il peso ed evitare l’obesità che aumenta la pressione sull’addome e
conseguentemente tutte le implicazioni digestive e non. Anche il riposo ‘comodo’ ha la sua importanza.
Sarebbe infatti indicato alzare l’appoggio per il tronco e la testa di circa 20-30 centimetri, mettendo dei
cuscini o dei supporti sotto il materasso. Una piccola strategia che aiuta a tenere gli acidi lontano dallo
stomaco durante il sonno.

COSA NON MANGIRE: ALIMENTI OUT

Tutti quei cibi che possono avere un influsso irritante sull’esofago. A questa classe appartengono:

Cibi piccanti: in cima alla lista fra i cibi ‘irritanti’, specie per l’esofago, ci sono il pepe e il chily. L’indicazione
è dunque quella di eliminarli dalla dieta, quale azione preventiva contro i sintomi dolorosi e il rischio di
ulcerazioni.

Cibi grassi: sono spesso causa di reflusso ma anche di un peggioramento dei sintomi perché stimolano la
produzione di una maggiore quantità di acido nel corso della digestione. Particolarmente dannosi sono i cibi
ricchi di grassi saturi, quindi burro, panna, formaggio fresco, insaccati, carne di maiale e i fritti.

Cibi caldi e liquidi: meglio mangiare tiepido. È la prima indicazione per evitare il peggioramento di eventuali
lesioni presenti nello stomaco o nell’intestino o intensificare i sintomi di reflusso acido.

Menta e cioccolato: questi due alimenti golosi contengono sostanze chimiche ‘nocive’ che possono
stimolare il rilascio di acidi nello stomaco e far rilassare il cardias. Questo significa che può arrivare il
reflusso acido alla bocca dello stomaco e al petto.

No alla caffeina e alla teina: quindi a caffè, thè, alcool, e ogni altra bevanda che possa contenere queste
sostanze. Esse potrebbero infatti essere responsabili di irritazioni che interessano il rivestimento dello
stomaco.

Agrumi: Arance, pompelmi e limoni, succo d’arancia e di mirtillo, ma anche tutti gli alimenti a base acida,
sono da eliminare o da ridurre significativamente nella dieta. Possono infatti indurre un aumento del livello
di acidità nello stomaco e quindi la riacutizzazione dei sintomi.

COSA MANGIARE: ALIMENTI PREFERITI

Integrare nella dieta e che possono accontentare un po’ tutti i gusti. Sono protettivi della mucosa gastrica:
Alcuni frutti: sono meglio, per l’ernia iatale, quelli esotici. Soprattutto ananas e papaya perché contengono
rispettivamente bromelina e papaina, due enzimi digestivi che aiutano l’organismo a destrutturare alcune
proteine ingerite.

Sale: Insaporire le pietanze con quello iodato. L’uso regolare di sale arricchito di iodio fa bene all’ernia
iatale, ma occorre fare attenzione se si soffre di pressione arteriosa. In questo caso sarebbe meglio, laddove
necessario, ricorrere a integratori a base di iodio.

Pesce: è ricco di omega 3 che apporta particolari benefici all’apparato gastrico. Se non è possibile mangiare
regolarmente pesce, è consigliato l’utilizzo di integratori specifici.

Cereali: Pasta e riso agiscono contro l’eccessiva acidità gastrica in quanto sono cibi che vengono facilmente
assimilati dall’organismo e non impegnano in maniera importante l’apparato digerente.

Frutta e verdura. Soprattutto le mele, le banane e le patate dovrebbero essere parte integrante della dieta
perché svolgono una azione lenitiva sulle pareti dello stomaco. Vanno evitati invece ortaggi e frutta a base
acida.

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