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Area Socio Culturale

istituzionale e legislativa

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Luca Cecchetto 08/11/2010 1
` Cosa si intende per PRIVACY?

“Diritto a essere lasciato solo” ovvero a non


subire interferenze sulla propria persona e
nella propria vita (anglosassoni)

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1) Convenzione europea per la salvaguardia dei
diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali
(1950)

Art.8 Comma 1
“Ogni persona ha diritto al rispetto della sua
vita privata e familiare, del suo domicilio, e
della sua corrispondenza”

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` 2) D.Lgs 196/2003 art.2 (Legge sulla privacy)
“Il trattamento dei dati personali si svolga nel
rispetto dei diritti e delle liberà fondamentali
nonché della dignità dell’interessato, con
particolare riferimento alla riservatezza,
all’identità personale e al diritto alla
protezione dei dati personali”
Questo D.Lgs accorpa in un Testo Unico tutte le disposizioni in
materia di protezione dei dati personali.

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` “Chiunque ha diritto alla protezione dei dati
personali che lo riguardano” (Art. 1)

L’attuale normativa (Legge o Codice sulla


privacy) costituisce il principale riferimento petr
tutto ciò che attiene la tutela dei dati personali.
` Il diritto alla privacy si pone come un
diritto forte protetto
dall’ordinamento giuridico nazionale.

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` Nello specifico, gli operatori che operano nel
contesto sanitario sono coinvolti in base
all’art. 76 del Codice sulla Privacy….

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` Art. 76. Esercenti professioni sanitarie e organismi sanitari
pubblici 1. Gli esercenti le professioni sanitarie e gli organismi
sanitari pubblici, anche nell'ambito di un'attività di rilevante
interesse pubblico ai sensi dell'articolo 85, trattano i dati
personali idonei a rivelare lo stato di salute:
` a) con il consenso dell'interessato e anche senza l'autorizzazione
del Garante, se il trattamento riguarda dati e operazioni
indispensabili per perseguire una finalità di tutela della salute o
dell'incolumità fisica dell'interessato;
` b) anche senza il consenso dell'interessato e previa
autorizzazione del Garante, se la finalità di cui alla lettera a)
riguarda un terzo o la collettività.
` 2. Nei casi di cui al comma 1 il consenso può essere prestato con
le modalità semplificate di cui al capo II.
` 3. Nei casi di cui al comma 1 l'autorizzazione del Garante è
rilasciata, salvi i casi di particolare urgenza, sentito il Consiglio
superiore di sanità.

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` 1) Dati personali: qualunque informazione
relativa a persona fisica, persona giuridica,
ente o associazione, mediante riferimento a
qualsiasi altra informazione, ivi compreso un
numero di identificazione personale (dati
identificativi)

` 2) Dati giudiziari

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` 3) Dati sensibili: dato personale idoneo a
rilevare l’origine razziale ed etnica, le
convinzioni religiose o filosofiche o d’altro
genere, le opinioni politiche, lo STATO DI
SALUTE, la vita sessuale, adesione a partiti.
` Il loro trattamento richiede il consenso scritto
dell’interessato.
`
Esempio:
` cartella clinica e documentazione
infermieristica

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` Raccolta
` Registrazione
` Organizzazione
` Conservazione
` Estrazione
` Raffronto
` Comunicazione
` Elaborazione
` Modificazione
` Distruzione o cancellazione
` Diffusione

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` A rafforzare il diritto alla privacy….

IL CODICE DEONTOLOGICO (dei medici, degli


infermieri ecc)

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` Art. 10
Documentazione e tutela dei dati
` Il medico deve tutelare la riservatezza dei dati personali e
della documentazione in suo possesso riguardante le
persone anche se affidata a codici o sistemi informatici.
` Il medico deve informare i suoi collaboratori dell'obbligo
del segreto professionale e deve vigilare affinchè essi vi si
conformino.
` Nelle pubblicazioni scientifiche di dati clinici o di
osservazioni relative a singole persone, il medico deve
assicurare la non identificabilità delle stesse.
` Analogamente il medico non deve diffondere, attraverso la
stampa o altri mezzi di informazione, notizie che possano
consentire la identificazione del soggetto cui si riferiscono

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` Art. 11
Comunicazione e diffusione di dati
` Nella comunicazione di atti o di documenti relativi a
singole persone, anche se destinati a Enti o Autorità
che svolgono attività sanitaria, il medico deve porre
in essere ogni precauzione atta a garantire la tutela
del segreto professionale.
` Il medico, nella diffusione di bollettini medici, deve
preventivamente acquisire il consenso dell'interessato
o dei suoi legali rappresentanti.
` Il medico non può collaborare alla costituzione di
banche di dati sanitari, ove non esistano garanzie di
tutela della riservatezza, della sicurezza e della vita
privata della persona.
`

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Articolo 26
` L'infermiere assicura e tutela la riservatezza nel
` trattamento dei dati relativi alla persona. Nella
` raccolta, nella gestione e nel passaggio di dati,
` si limita a ciò che è attinente all’assistenza.

Articolo 28
` L'infermiere rispetta il segreto professionale
` non solo per obbligo giuridico, ma per intima
` convinzione e come espressione concreta
` della reciproca fiducia con l'assistito.

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PRICACY ETICA

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Tutelare la privacy
Curando il contatto con la sfera intima,
personale e psicologica del paziente.
Come ?

` Attenzione e delicatezza durante le attività di


assistenza
` Predisposizione ambiente (barriere fisiche…)
` Relazione con i familiari

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Il concetto di “tutela della privacy” si coniuga
con il concetto di “SEGRETO PROFESSIONALE”

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` S’intende l’obbligo di mantenere il segreto di
tutte le informazioni che il paziente trasmette
agli operatori in funzione del proprio lavoro o
professione.
` Mantenere la riservatezza su tutte le
informazioni che riguardano il malato,
rappresenta da sempre per i professionisti
della salute un valore professionale prima
che un obbligo…

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` UN DOVERE ETICO prima che giuridico,
dettato dalla FIDUCIA.

` L’assistito ha il diritto di affidarsi agli


operatori sanitari senza sottrarre alcuna
informazione che egli ritenga essere utile per
il processo diagnostico, terapeutico,
assistenziale, riabilitativo.

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` Art. 622 Codice Penale
` Rivelazione di segreto professionale
` “Chiunque, avendo notizia, per ragione del
proprio stato o ufficio, o della propria
professione o arte, di un segreto, lo rivela,
senza giusta causa, ovvero lo impiega a
proprio o altrui profitto, è punito, se dal fatto
può derivare nocumento, con la reclusione
fino ad un anno o con la multa da lire
sessantamila a un milione.Il delitto è punibile
a querela della persona offesa “.

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` Sono tenuti al segreto non solo i
professionisti (medici, infermieri, ostetriche..)
ma tutti coloro che ne vengono a conoscenza
in virtù del proprio stato (studente, familiari,
collaboratori, impiegati, sacerdote) o arte
(infermiere generico, OSS, ASA )

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` Non rappresenta violazione di segreto la
trasmissione delle informazioni tra gli
operatori che compongono l’equipe
assistenziale e di cura se queste hanno la
finalità di migliorare la risposta alle necessità
del paziente.

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` La rilevazione del segreto può avvenire solo
con il CONSENSO della persona interessata,
fatta eccezione per le denuncie obbligatorie
(malattie infettive e delitti che prevedano reati
perseguibili d’ufficio e per i quali sia
obbligatorio il referto)

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` Con il CONSENSO, l’assistito ha il diritto di
scegliere se ritiene o meno che i suoi familiari
(marito, moglie, figli, genitori) vengano messi
a conoscenza della sua situazione clinica (può
anche decidere se vuole o meno essere
informato sulle proprie condizioni)
Le informazioni
` Per i minorenni = genitori
Soggetti incapaci di intendere e volere
=tutore

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` L’obbligo di segreto è da intendersi pertanto
anche per l’Oss e l’ASA già dalla
frequentazione in qualità di studente.

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` Le “competenze etiche” dell’operatore si
esprimono anche attraverso il rispetto di quanto
attiene la privacy delle persone assistite, quindi il
rispetto della riservatezza e del segreto.
` Il mantenimento del segreto e’ sia un dovere
professionale che un obbligo morale per
` l’operatore, esso si fonda sul diritto universale di
ogni persona all’intimità e contribuisce ad
` alimentare il rapporto di fiducia tra persona
assistita e operatore.

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` Ogni operatore per esprimere le competenze che
sopra abbiamo descritto come indispensabili, si
avvale anche delle sue capacità comunicative.
` Gli atteggiamenti che realizzano una
comunicazione efficace dal punto di vista etico
sono:
` Autenticità
` Empatia, Capacità d’ascolto
` Comunicazione verbale e non verbale
` Modalità di esecuzione di una data prestazione

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A guidare gli operatori nella scelta di
comportamenti etici che tutelano il
diritto della privacy deve essere
soprattutto la volontà di tutelare il
rapporto di FIDUCIA con la persona e
non il timore delle sanzioni penali.
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In conclusione appare opportuno ribadire che
nessun individuo può sottrarsi al problema
etico, che si pone alla coscienza nel momento
in cui sorge un conflitto di doveri, quando i
principi etici spingono in direzioni diverse e ci
si pone il quesito: “cos’è giusto fare?”.

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