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Il/La sottoscritto/a
Nome _____________________Cognome _____________________________
Nato/a a _____________________Il _________________ Residente
____________________________
Codice fiscale ___________________, Tel/Cell. Email
PEC:
risultante registrato presso i vostri Archivi in vostra Via ……., xx – xxxxxx – Città,
Redigo questo atto allo scopo di esprimere la mia volonta in materia di trattamenti
sanitari.
DICHIARO
Che se necessito di una trasfusione sia contattato/a il/la sig./ra Nome Cognome
nato/a il xx/xx/xxxx, domiciliata in via xxxxxxxxxxxxx n.xx CITTA’ Tel. Cell. +39
xxx xxxxxxx avente il mio stesso gruppo sanguigno compatibile compatibile
GRUPPO ( XX RH X ), nel caso non fosse disponiblile contattare il/la sig./ra
Nome Cognome nato/a il xx/xx/xxxx domiciliata in via xxxxxxxxxxxxx n.xx
CITTA’ Tel. Cell. +39 xxx xxxxxxx , avente il mio stesso gruppo sanguigno
compatibile compatibile GRUPPO ( XX RH X )
Come da descrizione: https://www.msdmanuals.com/it-it/casa/disturbi-del-
sangue/trasfusione-di-sangue/procedure-speciali-per-la-donazione-e-la-
trasfusione-del-sangue
https://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?id=2933&area=sangueTrasfusioni
&menu=trasfusionale
Donazioni dirette o dedicate:
I parenti o amici possono donare il sangue specificamente per un altro parente o
amico, a patto che il gruppo sanguigno e il fattore Rh del donatore e del ricevente
siano compatibili. Per alcuni soggetti, conoscere il donatore è confortante, sebbene la
donazione da parte di un membro della famiglia o di un amico non sia
necessariamente più sicura di quella proveniente da uno sconosciuto. Il sangue dei
familiari viene analizzato, come qualsiasi altro campione di sangue, e
successivamente trattato con radiazioni per evitare l’insorgenza di malattia del
trapianto contro l’ospite che, sebbene rara, si verifica più di frequente se ricevente e
donatore sono parenti.
Nel caso nessuno di loro fosse disponibile,
DISPONGO sia attuata la procedura seguente :
Che in nessun caso mi siano praticate trasfusioni di sangue intero, di globuli rossi,
di globuli bianchi, di piastrine o di plasma, neanche qualora gli operatori sanitari
ritengano che siano necessarie per salvarmi la vita. Non voglio che la mia vita
venga prolungata se c’è la ragionevole certezza medica che le mie condizioni sono
senza speranza. Diniego inappellabile di espianto di organi vitali da essere umano
in cosiddetta “morte cerebrale” a cuore battente e circolazione attiva,
perpetuando l'equivoco di far credere che si tratti di morte reale in arresto
cardio-circolatorio e respiratorio protratti.
2) Che non vi è nessun consenso tra il/la sottoscritto/a come sopra enunciato e il
Vostro ENTE (mettere tipo ente) alla diffusione, né alla conservazione, né all’uso
dei dati sensibili riguardanti la mia Persona. Pertanto si DIFFIDA ad ottemperare
secondo nuova direttiva GDPR 679/2016 ex direttiva 95/46/CE (D.P.R.196/2003)
ai soli dati in vostro possesso ristretta al solo utilizzo nei Vs. Uffici interni per i fini
limitati a contratti con il sottoscritto/a, pertanto è negato il consenso al trattamento
dati per invio a terzi senza l’autorizzazione del/della sottoscritto/a.
In ogni caso, la materia dei trattamenti sanitari e diagnostici è regolata non dai decreti
del Presidente del Consiglio dei ministri ma dalla legge n. 219 del 2017 il cui articolo
1 testualmente recita:
4. Il consenso informato, acquisito nei modi e con gli strumenti più consoni alle
condizioni del paziente, è documentato in forma scritta o attraverso
videoregistrazioni o, per la persona con disabilità, attraverso dispositivi che le
consentano di comunicare. Il consenso informato, in qualunque forma espresso, è
inserito nella cartella clinica e nel fascicolo sanitario. 3. Ogni persona ha il diritto
di conoscere le proprie condizioni di salute e di essere informata in modo completo,
aggiornato e a lei comprensibile riguardo alla diagnosi, alla prognosi, ai benefici e
ai rischi degli accertamenti diagnostici e dei trattamenti sanitari indicati, nonché
riguardo alle possibili alternative e alle conseguenze dell’eventuale rifiuto del
trattamento sanitario e dell’accertamento diagnostico o della rinuncia ai medesimi.
Può rifiutare in tutto o in parte di ricevere le informazioni ovvero indicare i
familiari o una persona di sua fiducia incaricati di riceverle e di esprimere il
consenso in sua vece se il paziente lo vuole. Il rifiuto o la rinuncia alle
informazioni e l’eventuale indicazione di un incaricato sono registrati nella
cartella clinica e nel fascicolo sanitario.
Firma
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