Sei sulla pagina 1di 14

Letteratura italiana

Gli anni di docenza pisana (1589-1592)


Di tale esito assai discutibile è del resto consapevole lo stesso galileo :non pubblica infatti tali precoci
riflessioni ,salvo in seguito farlo confluire ,in termini più maturi ,nei discorsi intorno a due nuove scienze
1638.scritto un opera non fu pubblica
Al servizio della serenissima (1592-1610)
Appena preso servizio nel 1589 galileo già cerca di allontanarsi da Pisa, ambiente accademico paludato ,e di
trasferirsi a Padova
Riesce nel suo intento nel 1592 -93 :spera non solo di trovare in ambiente culturale meno chiuso ;se non
all’università almeno nei vivaci circoli culturali delle repubblica di Venezia ma anche uno stipendio migliore
.
Nei 18 anni di soggiomo Padova ,le realizzazione tecniche di galileo sono innumerevoli 8compasi geometrici
e militari -che comportano una disputa con Baldassare capra 1607 -calamite “amate “ovvero dotate di una
stretture d’acciaio per protezione la forza ‘trapani per fare viti , telescopi e microscopi strobi orologi :tutti
strumenti costruiti in una piccola officina allestita e dritta da galileo presso la sua abitazione ).
Perfezionamenti degli strumenti de misurazione essenziali per consentire -volendo usare le parole di
Alexandre koyrè -il passaggio dal mondo del pressappoco all’università della precisione
Sodalizi intellettuali padovani e veneziani ,in un’atmosfere di liberati tolleranza e cortesia :es .casa di
Giovanni Vincenzo pennelli .dove si recano paolo Sarpi ,cardinali di rilievo come Roberto Ballarmino e
cesare Baronio ,scienziali quali Giambattista della porta e dove altresì si discuti delle opere dei maggiori
scienziali europei ,da Keplero a Tycho Brahe .
Ma al tempo stesso
È forte anche la presenza a Padova di avversi del razionalismo galileiano lo scienziato pisano lede i cospicui
interessi economici legati agli oroscopi ,preparati ogni anno da un collegio di docenti ,partendo sempre dal
presupposto astrologico che i pianti condizionano la vita e la salute dell’uomo .
Galileo preferisce attenersi a un comportamento circospetto : “nicodemismo scientifico” (insegna senza mai
scottarsi dalle forme previste dagli statuti e dalle consuetudini didattiche).
Tuttavia
Nel 1604 ,un avvenimento insolito galileo ad occuparsi di problemi astronomici contestando le ipotesi degli
aristotelici :apparizione di una nuova stella (in realità ,una supernova ,avvero un fenomeno eccezionale di
luminosità determinato dall’esplosione di una stella giunta ormai alla fine della sua esistenza .
POSIZIONE ARISTOTELICO-TOLEMAICA: o quel corpo è apparso nella sfera del ciclo sublunare o
esiste da sempre ,anche se non lo si è mai notato prima.
POSIZIONE DI GALILEO :la stella nuova comportando variazione di parallasse ,in quanto anche dopo
parecchi giorni risulta sempre localizzata nello stesso punto del ciclo. Deve essere situata molto lontana dalla
terra, all’altezza del ciclo delle fisse
CONCLUSIONE EFFETIVAMENTE ESATTA: cui galileo aggiunge una INESTTA :quel corpo luminoso
non deve essere realmente una stella, ma una massa di ESALAZIONI INFUOCATE salite su nel ciclo della
zona sublunare
Importante è comunque il metodo :
-i peripatetici ,muovendo dal dogma dell’infallibilità del sistema aristotelico ,si fondano aprioristicamente sul
principio metafisico della perfezione dei cieli.
-galileo si affida alla misurazione trigonometrica e al calcolo matematico dei moti reali per stabilire senza
pregiudizi la distanza reale della stella .
1-inzia a minare l’antica visione che separava il mondo terreno ,imperfetto ,irregolare, corruttibile, precario,
mutevole dal mondo celeste, incorruttibile e immutabile
2- stile della conferenza al riguardo: trattare “trattare in grazia de i giovani scolari e della moltitudine
bisognosa di intendere”(esporre gli enunciati in modo adeguato ai destinatari).

Patrarchismo englese
Esito di tali osservazione :Sidereus nuncius,1610(scritti in latino, in forma di forma di “avviso” per tutti i

filosofi e i matematici ).
Capitolo 1
Segreti e silenzi d’autore .
Dal siderus nuncius di galileo alle vicende di una singolare ricezione
1 semantica della visita
2 nuncius =avviso
Espone le proprio osservazioni separandole dalla storia e della tradizione :non fa alcune menzione alle
interpretazioni del passato ,classiche ,ma solo alla novità della sua scoperta .
Rottura col passato
3 silenzi e intenzioni omissioni di fatti e persone che hanno significativamente segnato le pagine del sidaruis
e il lavoro di redaz
PRIMA OMMISSIONE
Lettere ricevuto da jacopo Badovere “,UN nobile francese”
2 notizia per lettera riguarda gli occhiali d’olanda
Jacopo BADOVERE:1 RESIDENTE a Parigi ,ma di origini veneziana
2 poco stabile nella fede religiosa :da protestante a cattolico, da gallicano e gesuita
2 viaggia molto tra Francia e Italia ,in particolare è ospite e Padova dallo stesso galileo e a Venezia da un
amico dello scienziato pisano, il servita PAOLO SARPI .
POALO SARPI : NATA IN Venezia 1552 , entra giovanissimo , nel 1552 nell’ordini dei servi di MARIA
(serviti). Compiendo una carriera rapidissimo (carierà di procuratore generale).
Si accosta a quanti insoddisfatti dei risulti del concilio di Trento , ambiscono a una riforma piu profonda
della chiesa e a una pacificazione col mondo protestante .
Il papa lancia contro le repubblica ,nel 1606 un interdetto (divieto di celebrare funzioni religioso).
Paolo sarpi occupa un posta di primo piano nella battaglia . nel 1607 la mediazione della Francia mette in
compromesso. SArpi vieni scomunicato, pubblico l’astoria del concilio tridentino, scrivo particolare l’opere
si chiamo concilio ….PIETRO SOAVE POLANE pubblicato in Italia e pubblicato nel 1689-90.
ISTORIA DEL CONCILIO TRIDENTINO ; sarpi e esprime attraverso le voci e i parei dell’opinione
pubblica
SECONDA OMISSIONE : UNA lettere nel 1616 sarpi scrive a jacques laschassier “di questo invenzione il
nostro matmatico di PADOVA e altri di noi non ignari di quello arti cominciarono a seevirsi per
l’osservazione delle cose celesti e, isteuiti dall’uso lo accomodorrano e prefezionaronno maggiormente”.
Il termine di padova consegno a sarpi tragicamente di ricondurre la scoperte di galileo nel territorio
padovano e venete ,non dandogli tutto li singolo merite delle sue scoperte .
Le parole di sarpi : dichiara di non aver letto il nuncius .
È significa “ti parole ora della luna”
È molto probalbile che sarpi avesse esposto a galileo le proprio osevervazioni in merito alla luce cinere della
luna (debole luminosita color grigio cenere con cui appare .)
Difatti in uno dei suoi pensieri naturali ,metafisici ,sarpi annonta nel 1578 :molto prima galileo pubblica il
nincius proprio questo.
Il silenzio di galileo nel sidereus si fa quindi ancora più grave quando tratta nel fenomeno lunare ,affermando
come, in origini ,il fenomeno fosse stato osservato da lui, Non sviluppata subito , ma vecchiarda il tempo ,e,
una volta creato il cannocchiale ,ne da conferma , affermando come poi sia stato gli stesse a comunicarlo a
tutti suoi amici.
“da me osservata”(a nobis ….observata ):uso di un plorale maiestatis (detto anche plurale di maesta a plurale
maiestatico .
Lezione 7/11/22:
Petrarchismo inglese
Petrarchismo europeo
Lezione 8/11/22

Seconda omissione

Nome di paolo Sarpi:

1-notoriamente esperto di ottica


2- amico delle stesso galileo ,con il quale lo scienziato toscano aveva condotto e condiviso non poche osservazioni
celesti da una terrazza del monastero veneziano dei servi di Maria .

In una lettera del 16 marzo del 1610 .paolo scrive a Jacque leschassier .

“di questo invenzione il nostro matematico di Padova e altri di noi non ignari di quello arti cominciarono e
perfezionarono maggiormente”

1 galileo non opera in solitudine

2 Sarpi paolo non pronuncia

non a caso ,inoltra il suo siderus nunchus ,insieme a un cannocchiale ,a principi e signori della spagna ,Francia ,polonia
e Austria.

La sua opera e famosa il canzone divisa a due: la vita e il morto .

Galileo Interessava molto di più istituire dei rapporti con la corte del GRANDUCATO DI TOSCANA .:di qui l’abile
mossa di denominare i STELLITI DI GIOVE medicea sydera in maggio ai futuri patroni del granducato ,cioè
all’interno de uno spazio cortigiano più protettivo e sicuro

Galileo comunque chiede quale sarebbe più adatto da donare a questa nuova stella dal nome di cosmici .

Nel febbraio del 1610 scrive a BELISARIO VINTA .galileo tropo tardi nel SEDEREUS NUNCIUS si trova il nome
“COSMICA SYDERA”. Aggiunge una dedica al GRANDUCA COSIMO ,in cui che l’intitolazione dei satelliti fi Giove
è rivolta alla famiglia dei medici .

A conferma ,scrive l’amico di galileo ,SAGREDO, galileo sia aggradito et premiato ,ma chi nel tempestoso mare della
corte.

Instabilità e volubilità della corte : difatti la scoperta dei satelliti di Giove doveva dapprima essere confermata ,secondo
il volere di cosimo il ,da altri scienziati autorevoli .

Risulta essere più vicina a un opera .tra il 500 e 600 la politica era fondata sull’antico regime ,un potere assoluto .tutta la
società europea era fondata su esso .dunque in molto questo periodo prestano attenzione all’arte della politica .si
scrivono opere e trattali utile al mantenimento del potere dell’antico regime e dedite alle tecniche espansive dello stato

La politica e contro la potere di chiesa ,la compagna di Gesù ed è proprio un gesuita il piemontese GIOVANNI
BATERO a pubblicare il trattato politico più fortunato del tempo ,della ragion de stato (1589) .La realtà politica
denunciava .

TRAIANO BOCCALINI nasce a Loreto nel 1556 e trasferita a Roma papale , stinge un amicizia con Sarpi 4re deviene
ammiratore sviscerato della politica e della costituzione venazione .

La prima centuria dei ragguagli appare nel 1612 la seconda nel 1613,il sospetto di essere stato avvelenato per ordine
della spagna .

Ragguagli di parnaso :il parnaso significa un monte del centro della Grecia che veniva considerato uno delle residenze
del dio apollo delle sue muse ,il luogo della poesia per eccellenza .-lo scritto si presenta nella di “moderno mecenate “
cioè di un vero e proprio giornalista, il quale tiene la pubblicazione di un giornale (i “ragguagli “appunto ) :di foglio in
foglio (gli “avisi” ) vengono fornite le notizie su di un regno denominato parnaso ,il cui sovrano è apollo e che
ricala ,nella sua forma fantasia ,molti aspetti di un regno reale .

Traiano boccalini è conformista ,non denuncia apertamente :on realtà questi occhiali invertiti da tacito , eliminando tutte
le apparenza ,non nascondono più sovrani ,mettendone in evidenza tutte le scorrettezze :con ironia egli evidenzia infatti
come , l’unico modo per governare ,sarebbe quello di gettare della polvere negli occhi di popolo, ecco essere “sediziosi
“ di questi occhiali (proteggono della polvere ):dunque apolliompone che gli occhiali vadano distribuiti solo a colore
che lavorano atomo al savorano ,in modo che possano dare consigli utili ,il popolo deve essere privo ;boccalini in
maniera metaforica vuole mettere degli occhiali addosso al lettori ,in modo mostrare come è la realità senza apparenza.

Lezione 14-11-22manca
Lezione 15-11-22
Immagini di cristofo colombo -Galileo nella Dissertatio ,scrive keplero “tiene in dubbio il suo lettore se ammirare più in
lui l’ingegno di chi congettura il nuova mondo dal soffio dei venti ,oppure il coraggio de chi tenta flutti ignoti e
l’oceano immenso e il successo d chi ha realizzato i suoi sogni “

Il siderus nunchus senza volerlo apri nuovi scenari anche nell’ambito desiderio de raggiungere con un solo balzo quelle
mete lontane che il cannochiale aveva indicato con il rigore del metodo osservativo.

Asserisce keplero ,nelle Dissertatio :

effetto di straniamento per affermare la validità del sistema copernicano .lo stidioso EDWARD ROSEN
speiga a tal riguarda “secondo copernico ,la terra si muove molto velocemanete .ma le gente che vi abita
non vede ,sento o percepisce questo movimento .essi possono oero vedere che la luna effetuata diversi
movimenti . questi moti lunari eluderebbero tuttavia .

IL SOMMIUM SIVE DE ASTRONOMIA LUNARI (RACONDO ONIRICI)

Prima del pubblicare sedrus nunchus nel 1608

L’autore immagini di sognare un giovinnetto islandese ,di nome DORACOTO ,il quale da un demone
apprende -con l’ausilio della madre strega -di un’isola ,levania (la luna ) .
-l’anno in cui si svolge il racconto è il 1608 ,quando lo scienziato tedesco si trova alla corte di RODOFLO il a
paga e si interessa di leggende boeme: racconta dunque di uno strano sogno da lui fatto proprio mentre
stava leggendo di un<< maga di talento di nome libussa.
LA FAVOLA NELLA FAVOLA
I libro nel sogno riguarda le vicende di un giovane islandese de 14 anni ,duracoto , figlio di due ginetori
straordinari “non ricordo il padre ,ma a detta della madre questi era un pescatore morto all’età di 150
anni ,quando il figlio era ancora piccolo. La madre FIOLXILDE è una “strega “ che si sostenta vendendo ai
marinai piccoli sacchetti di erbe. Disgraziatamente fiolxilda è una donna dal carattere intrattabile una volta
sorpresa il giovane figlio mentre stava esaminando il contenuto di uno dei sacchetti :avvaampando
d’ira ,pur di ricavare denaro ,cede impulsivamente il ragazzo in proprietà” a un capitano di mare .

Effetto straniante : esiste una modalità “lontano” ,per cui la nostra è relativa (cio consente di confermare
l’astronomia copernicana ).
Racconto da parte della madre della storia delle origini : le esperienze del suo figlio. Fra tutti gli spiriti
Fiolxide conosce uno mite e benevolo ,che è possibile evocare con 21 lettere :”astronomia copernicana”.

Come la voce di iìun bambino = allegaria di una “ nuova scienza “ ,fondata su un metodo che attinge al
magico ,a pratiche ascetiche ,spirituale (che prevede un distacco dal corpo ).
Giunti a levania gli uomini si riprendono “camminando” =ulteriore allegoria del metodo della nuove
scienza ,intesa -mediante l’esperienza diretta e la fatica -a raggiungere progressivamente scoperte.
La luna come qualcosa imperfetto raggiunto su lavania ,si risveglia .
Ps: lo spirito descrive nel dettaglio subvolava e privolva .alcuni di questi dettagli sono di natura scientifica
come le eclissi apparirebbero dalla luna o come la dimensione dei pianeti varia a causa della distanza della
luna della terre .
Osservazioni che con evidenza risentono delle considerazioni del Galileo espresse nel Sedereus nuncius si
avverte un gioco di continui rimandi tra il sommium (anche se la stesura inizia prima)e il siderius .
MI MANCA LEZIONE DI 21 11 22
Lezione 22-11-22
Capitolo 2
1610 arrivo a Firenze
Galileo si sottopone a una frenetica attività di ricerca e di propaganda :impaziente di recarsi a Roma. Meta
obbligata per suoi propositi di una riforma del sapere, la cui portata ecumenica doveva per forza investire
col suo rinnovamento i vertici del cattolicesimo.
Esigenza di recarsi a roma in veste ufficiale ,con le migliori credenziali del Granduca di Toscana ,quanto mai
opportuno per accrescere la propria AUTOREVOLEZZA presso gli ambienti papali.
Nel 1611 ,giunge a Roma :galileo mostra a molti prelati ,cardinali
Consensi e adesioni arrivano subito da altri circoli culturali della città, frequentati sia da ecclesiastici ,sia da
aristocratici.
Tra questo ,il più ardente è il principe Frederico cesi, il quale già 8 anni aveva fondato L’ACCADEMIA DEI
LINCAEI (avente per emblema la lince , animale dalla vista acutissima).
-per il giovane nobile lo scienziato diviene una guida , simbolo stesso dei lincei,
-per galileo ,l’inserimente in una comunità di ricercatori non meno entusiasti e battaglieri di lui significa
estendere la cerchia dei collaboratori devoti ala causa della nuova scienza ,che può realizzarsi solo in una
dimensione comunitaria ,con la compresenza di chi ricerca e di chi disponendo de mezzi ,finanzia.
L’accademia lincei : osservare gli cose
Nei due mesi del soggiorno romano ,Galileo utilizza bene il suo tempo ,passando da un’accademia o da un
salotto all’altro per difendere o chiarire le sue scoperte.
Galileo se sente pronto a uscire allo scoperto ,fidando nelle protezioni altolocate , nelle forza della verità e
nelle proprie risorse argomentative ,tornato a Firenze :
1612 : discorso introno alle cose che stanno in su l’acqua:
-delle verbale ,che lo stimola dialetticamente ad affinare il proprio ragionamento
Dispute sulle cause del galleggiamento e dell’affondamento dei corpi nell’acqua ,attribuiti per gli aristotelici
alla figura degli oggetti da immergere e per Galileo al loro peso specifico ,
affiora la contrapposizione tra Aristotele e Archimede (mondo universo mondo della nuova scienza).
Galileo inaugura a questo punto una prassi destinata a ripetersi :viene pubblicata una sferzante risposto
alle opposizioni de S. Lodovico delle colombe e del S. Vincenzio di grazia (1615) .
1613 istoria e dimostrazioni intorno alle macchie solari e loro accidenti:
_promossa dal banchiere tedesco Mark Welser ,il qaule il 6 gennaio del 1612 invia a galileo una
lettere ,chiedendogli un parere sulle osservazioni astronomiche effetuate da un suo amico ,grazie al
cannocchiale ,CHRISTOPH SCHEINER .
- Pubblicata a spese dell’Accademia dei lincei ,è apprezzata per la forma epistolare, genere letterario
eletto dagli stessi lincei.
LEZIONE 25 11 22
La lettura di Mark welter era correlata di 3epistulae di apelle latens (realtà scheiner), tutte del
1611:cogliamo un primo aspetto , sono scritte in lingua latina , rispetto alla lingua che sceglierà galileo
galilei per rispondere a welser.
Nella prima lettera welter ,attraverso apelle , sostiene che :
-apelle ha scoperto l’esistenza delle macchie solari nell’aprile -marzo 1611 e non sono insite nel sole me
apparenti ,ombre di corpi celesti.
Nella seconda lettera si fa propriamente riferimento alla posizione di venere ,se ruotasse seguendo lo
stesso moto dei sole, sostiene che venere stessa sarebbe apparsa dalla terra come una grande
macchia :poiché tale pianeta non risulta tale, vediamo questo pianeta in maniera ben distinta , presumiamo
che venere non fuori attorno alla terra ma attorno al sole (piccolo apertura verso la concezione copernicana
, del tutto eliocentrica , anche se in questo caso si nomina solo venere.

Nella terza lettera di apelle riassuntivamente , egli sostiene che se le macchie solari fossero insite nel sole
stesso , allora noi dalla terra dovremmo ogni 15 giorni ,in corrispondenza al movimento di rotazione della
terra attorno al proprio asse noi dovremo ritrovare sempre le stesse macchie :
apelle desume che questo macchie non possono essere altro che corpi celesti .
Difronte alle trec lettere di apelle ,galilei si ritrova in una situazione piuttosto complicata ,proprio per la
materia trattata; le macchie solari ancor più di quelle lunari ,mettevano in discussione l’incorruttibilità dei
cieli .la prima difficoltà che Galileo riscontra sembra essere di carattere psicologico :galileo sospetta che …
Gli scienziati del tempo ,abbiamo informato apelle delle osservazioni da lui stesso fatte a padova ,che poi
furono esposto a Roma nell’aprile del 1611 . una seconda difficoltà che galileo risa entra nel dare una
risposta a welser ,sta nella pericolosità del problema stesso ,aggravata dalla situazione dal quale egliera
appena uscito .una terza difficoltà non meno importante per Galileo ,risiedeva nella mancata conoscenza di
apelle ,delle sua identità :non sapendo chui ci fosse dietro quelle lettere ,doveva assumere retoriche
differenti. Altra difficoltà era dettata dai suoi problemi di salute :questi dolori reumatici impedivano di
approfondire le questioni affrontate, che richiedevano altre notti da passare all’esterno. Sono tutti fattori
questi che richiedevano da parte di galileo di scegliere uno sito e una lingua specifica e quindi una
determinata arte retorica .per coglier meglio questo strategie retoriche che poi Galileo sceglie nell’istoria
,è opportuno innanzitutto rivedere le vicende relazioni del trattato :vicende che restituiscono scelte
stilistiche dell’inera scuola galileiana  ESEMPIO :L’IRONIA ,tipica di galileo e dei suoi discepoli :andrea
Battistini ,suo seguace ,parlava di “aculei ironici”. Noi possiamo vedere che rispetto alla leggerezza e all’arte
del ridere ,gli oppositori di galileo assumono un linguaggio grave e serioso ,che è quello non a caso del
nascosto apelle ,cioè CHRISTOPH SCHEINER . Procedisamo in maniera graduale.
1. Lettera di Federico cesi :scrive a galileo una lettera nel 1612 ,che informa su argomenti già trattati
da galileo ,ma è giunta anche a padre claudio. Cesi sollecita galileo nel dare una risposta quanto
prima a welser .
2. Lettera di Cristoforo Grienberger a galileo1612 ,dove si conferma la scelta di welser di inviare le
lettere a padre claudio. Qui noi veniamo a conoscenza dell’atto compiuto da welser, affermare a
divulgare LA TEORIA DI APELLE NEGLI AMBIENTI PIU AUTOREVOLI DEL TEMPO.
3. Lettera di domenico passignani a galileo 1612 ,dimostra in sintonia con quanto poi dichiarerà
galileo riguardo le macchie solari ,insite nel sole .passignani mette in discussione l’incorruttibilità
dei cieli :macchie oscure rispetto alla limpidezza del sole ,mettendo in discussioni anche
l’immutabilità dei cieli , che cambiano e modificano continuamente lo stato del sole .
4. Lettera di Federico cesi , due mesi dopo la lettera di welser a galileo :in tale data ,marzo
1612 ,cesi ,grande amico di galileo ,chiedi e sollecita galileo nel dare quanto prima una buona
motivazione per riflettere in merito alla risposta a mark welser.
5. Una lettera di cui lo stesso welser lamenta con una certa malignità i tempi di risposta di galileo.

AD OGNI MODO , WELSER non senbra dare importanza alla paternità della scoperta :anche perché è
probabile che scheiner sapesse già nel 1611 delle osservazioni effettuate dallo stesso galileo ,ciò che è è
importante è capire e riconoscere quale studioso sia riuscito a spiegare in maniera esaustiva e corretta
l’origine di tale fenomeno (per welser ,è apelle ovviamente).

Apelle infatti sembra abbastanza sicuro di trovare una ragione per il fenomeno. La speranza è quella che
galileo galilei si apra a una risposta .

Benedetto castelli è più grande allievo di galilei e nel maggio del 1612 invia una lettera a sostegno di
galilei ,che anche per lui le macchie solari non sono determinati dal passaggio di corpi celesti ma dalla
natura del sole .

LETTERA DI GALILEO A FEDERICO CESI 12 MAGGIO 1612 : galileo annuncia di voler rispondere a welser . un
primo livello della lettera riguarda un carattere strettamente linguistico , galileo per spiegare a cesi il
fenomeno delle macchie solari ,usa un esempio ordinario che qualsiasi uomo ha modo di vedere e
osservare ogni giorno, può ce un secondo livello molto importante ,che comunica come la scoperta delle
macchie solari non sarà IL FUNERALE DELLA PSEUDO-FILOSOFIA ,cioè degli aristotelici, perché è già
avvenuta :egli ha già avuto modo di dimostrare che siete la corruzione nei cieli ,come per esempio nelle
macchie lunari . LA FILOSOFIA ARISTOTELICA NON è Più IN GRADO DI MOSTRARE LA REALTA CIRCOSTANTE .
galilei ,rispetto alle spiegazioni astratte rappresentate dagli aristotelici , rappresenta tutto ciò che vediamo :
è già il sole stesso che ci sta dicendo che lui stesso presenta delle macchie solari. Ancora una volta sceglie
uno stile ironico SOLE E UNA PRENDONO VITA ,la faccia stessa del sole ,hanno una faccia e hanno un
corpo. NELLA SECONDA PARTE DELLA LETTERA EGLI CONFERMA COME UNICA Verità LA SUA VERSIONE DEI
FATTI ,RIGUARDO L’ESISTENZA DELLE MACCHIE SOLARI.

Nella risposta a welser , galileo si mostra consapevole del suo ritardo ,e si giustifica dimostrando di essere
malato . in seconda istanza sempre all’interno della lettera ,si cogli eil tono ironica dello stile galileiano che
sottendo in un certo modo anche il significato ultimo nei confronti di mark welser ,soffermandoci proprio
sulla forma che galileo sceglie nel rispondere a welser :egli di sdefinisce “sospeso e irrisolto” a differenza
della prontezza con il quale si descriveva nella lettera a cesi .quest’ultima è proprio una maniera di dire , in
maniera celata , determinate cose a welser stesso , confrontando la vecchia e la nuova scienza: IL METODO
DEL DUBBIO DELLA NUOVA SCIENZA .

GALILEI RISPONDE SEMPRE IN MANIERA MOLTO ACULATA , TROVANDO PUR SEMPRE UNA IRONIA
PUNGENTE .
CONCEZIONE DEL TEMPO NELLA “NUOVA SCIENZA”
Già Paolo Sarpi , quando si trovava a Venezia aveva scritto un significativo aforisma medico-morale che al
tempo era portata avanti soprattutto a Padova. Essenzialmente sarei comica che cosi come per curare un
paziente bisogna avere cognizione della condizione di salute del malato ,e a come ciascun sintomo può
significare qualcosa e come porci rimedio: “il morbo” della vecchia scienza non può risolversi in un istante ,
ci vuole tempo e bisogna sapere come porre rimedico .Apelle pone le macchie solari come una malattia del
sole , un morbo e dice come anche se questo ultime non appartengono propriamente al sole , egli ha
fornito subito una spiegazione in grado di guarire il sole : allora galileo dice come la vecchia scienza dia
risposta affrettate , mentre la nuova scienza ha bisogno di tempo per dare dimostrazione evidente.

LEZIONE 28-11-22:
la nuova scienza , per dimostrare risultati certi deve mettere in dubbio tutto e sole dopo una lunge fase di studio
la nuova scienza può arrivare alla verità , a differenza di quella aristotelica che si fondava su una teorie del
“SUBITO” ,termine che invece galileo nello scrivere a welser ,usa mentre da una risposta attorno alle macchie
solari .
nella prima lettere a welser ,galilei pone una serie di opposizione tra la vecchia e la nuova scienza , come la
differenze tra “errare” e il “rettamente discorso” , il metodo lineare della nuova scienza ,che esprimere un duplice
significativo :la nuova scienza procede rettamente a differenze del labirinto della vecchia scienza ,in maniera
giusta ,esatta ERRARE ,come vagare ma anche come SBAGLIARE. La cerimoniosa risposta galileo a welser ,è
celata dietro una “maschera”, e galileo consapevole di nascondersi : egli cerca in ogni maniera di usare un tono
formale con appellativi formali , mantenendo distacco tra egli e welser , mostrando un finto rispetto nei suoi
confronti : egli attribuisce un giudizio negativo dietro quella maschera.

Erano termini quelli che usava galilei , che facevano parte della cultura del tempo :erano concetti che circolavano
in qualche modo dovendo simulare un determinato atteggiamento a corte ,recuperando il concetto di simulazione
della cultura rinascimentale per formularla in termini nuovi più consoni alla stessa cultura e in particolare a farsi
portavoce di questa nuova forma di pensiero , fu torquato accetto , il quale ,nel 1641 ,scrive e pubblica un’opera
col titolo della dissimulazione onesta : accetto è vissuto in un contesto diverso da galilei , operando nel vivo della
dominazione spagnola , che si affermava maggiormente nel regni di Napoli , ove egli inizia come di modello
comportamento proprio la DISSIMULAZIONE , unica possibilità do difendere certi lavori che fanno parte della
nostra spera personale , difronte ad una società e dimensione pubblica “decorata” di servilismo.
Come curare i valori privati di ciascuno in cui non molti si riconoscono. Egli sostiene che “dissimulare” sia ben
diverso dal simulare: DISSUMULARE , fingere non facendo vedere ciò che si pensa , non vi è un opposizione nei
confronti degli altri , tien vendo nascosti determinati valori , senza dire apertamente il vero : quindi questo sta a
significare di DARE RISPOSO AL VERO , lasciando il posto al nostro aspetto etico (onestà).
Galileo sceglie la via della “dissimulazione” , a differenza di welser. Per cui nella prima lettra , cosi poi quelle
successive , non conteggia in maniera rischiosa ala proposta di welser , mantenendo un determinato stile
mascherato , svelando dolo alla fine la sua vera opinioni.
Questo macchie solari non sono semplici illusioni dell’occhio , ma sono presenti e reali . subito dopo però egli
dichiara la paternità , a else ,la sua scoperta. Aggiunge poi un’altra considerazione importante : diche in realtà
apelle che sostiene .
“ascondere tacere qual si voglia concetto” usa una maschera e galileo è consapevole di nascondersi .
TORQUATTE ACCETTO
-Della dissimulazioni onesta (napoli1641)
_nel contesto della dominazione spagnola (regno di Napoli ), accetto si interroga su quale comportamento
possa tenere un intellettuale-cortigiano come lui ed individua nella dissimulazione l’unica possibilità di
difesa dei valori che contraddistinguono un animo nobile ,valori che, in’epoca di conformismo e di
servilismo, non resta che coltivare interiormente.
Diversamente dai trattatisti rinascimentale ,non si coniglia ,quindi ,di simulare ,bensi, appunto ,di
dissimulare ,di industriarsi cioè a “non far veder le cose come sono “.
_dissimulazione, fingere non facendo vedere ciò che si pensa ,non vi è un opposizione nei confronti degli
altri, tine vendo nascosi determinati valori ,senza dire apertamente il vero :quindi questo sta a significare di
DARE RISPOSO AL VERO, c
Galileo sceglie la via della “dissimulazione” a differenza

LEZIONE 29-11-22
- Lettera di galileo al cardinale Maffeo Barberini con copia sia prima lettera a Welser che delle lettere del finto
Apelle e con l’annuncio della stesura di una seconda lettera a Welser .(a questa seconda galileo spiega
dettagliatamente le teorie della prima ).
- Lettera del 9 giugno del 1612 di Federico cesi a galileo :1
1- Intento di pubblicare le prime due lettre a welser sotto l’egida dei lincei
2- Semantica della serviti cerimoniosa .
13 giugno 1612 Barberini ha risposta a galileo , nella quella egli esalta il rivoluzionario ingegno di galileo e condivide le
sue teorie sulle macchie solari.

Lettere del 16 giugno 1612 di galileo a Paolo Gaulo :notiamo come galileo fosse consapevole dell’esistenza di tanti
oppositori e favorevoli ,ma lui ride di gusto ,poiché più passa il tempo e più da quella massa ogni tanto qualcuno se di
distacca e si avvicina alla nuova scienza.

Tensione al riso di galileo / tristitia degli avversari che si “sbattono ì” e si affaticano invano.: spiega a Gualdo le sue
scoperte distruggono le convinzioni aristoteliche , esse rimarranno nel tempo ,non potranno essere dimenticate a
differenze di quelle aristoteliche . per galileo sciocca ostinazione aristoteliche non gli permette di guardare alla natura
propriamente ,essi non guardano il luna . in questa lettere non c’è solo un conflitto tra aristoteliche e galileiani ma un
ribaltamento dei termini ,diamo alle cose dei valori positivi o negativi che non appartengono alle cose stesse ,il
concetto è relativo ,è ribaltabile .per galileo la natura non è immobile ,nemico della dinamicità ,nella sua essenza più o
pure essa è mutamento , essa genera , produce dissolve . la scelta della lingua italiana da galileo è motivata ,egli la
scelse in primo alla luogo poiché a conoscenza della difficoltà di Apelle di comprendere l’italiano., la scelta era dovuto
volontà di far giungere le sue osservazioni ai giovani . idea di pubblicare le due lettere al welser di galileo con la
traduzione in latino. Galileo scrive in latino per esprimere concetti genere ma per la diffusione rea primeggiato il
volgare italiano .

Nel fra tempo :


- Lettera del 16 giugno del 1612 di giovan agucchi a galileo: e viene a sapere da lui che welser ha chiesto una
lettera risposta sulle macchie solari , tuttavia egli diceva in giro di non fidarsi delle teorie di galileo ma di
quelle di Apelle.
QUESTIONE DELLA STAMPA DELLE DI GALILEO A WELSER: 1- nel giugno del 1612 , lettere sono ancora 2.
Gualdo scrive a galileo che welser avrebbe fatto stampare le due lettere scritte da galileo se solo fossero state in
italiano, dato che gli stampare cricchi non sapevano la lingua .
Il 13 giugno 1612 , welser scrive a paolo gualdo che forse è meglio che in Germania non capiscono ciò che
precisamente galileo ha scritto poiché si creerebbe un polverone interra teutonica .
-galileo Pubblicare a Roma o Venezia : no spirito polemico contro apelle , al fine di non …. Il quale ne frattempo era
divenuto un affiliato .

4. si profila l’idea di una terza lettere : scrive Federico il 14 settembre del 1612 a galileo , in merito a una disputa sullle
macchie solari tra 2 deversi ordini religiosi , un domenicano e un gesuita. il gesuita sosteneva che fossero le stelle
unite a creare le macchie solari mentre il domenicano sosteneva che cosi non fosse poiché le forme non combaciano .
5- lettere del 29 settembre del 1612 di Frederico cesi a galileo : problema della dedica : individuare un destinatario
adeguato all’importanza dell’opera,; - propone di aggiungere alla stampa una proprio lettera indirizzata a DELLA
PORTA , insieme con l’eventuale risposta del filosofo Napoletano.(si pensa di dedicarla a della porta o al gran duca di
toscana ). Dopodiché emerge il problemi del titolo ,viene balenata l’idea di chiamarla “Helioscopia”.

Potrebbero piacerti anche