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WARNING: molto contenuto tutto in una volta

MBTI (con più o meno dettaglio, ma di più rispetto a certe altre guide qui
su Telegram):
Il MBTI (Myers-Briggs Type Indicator) è una teoria volta a spiegare il funzionamento della nostra
cognizione: questo vuol dire che non tratta propriamente della nostra personalità, tuttavia alcuni
stereotipi sono inevitabili a causa di un’associazione tra alcune funzioni cognitive e dati
comportamenti. Per spiegare ciò, in questa teoria sono state teorizzate 8 funzioni cognitive,
divisibili in due modi diversi, spiegati qui di seguito.

Determinazione delle funzioni

La prima divisione prevede due gruppi: le funzioni percettive e le funzioni di giudizio


(rispettivamente Perceiving e Judging), indicate con P e J. Questi due gruppi constano
rispettivamente di due funzioni ciascuno: iNtuizione e Sensazione (N/S) sono le due funzioni di
percezione, mentre Thinking (pensiero) e Feeling (sentimento) (T/F) sono le due funzioni di
giudizio.

La seconda divisione basa le funzioni sulla loro tendenza: le funzioni possono essere introverse o
estroverse (i/e), (convenzionalmente?) chiamato, in questa guida, “orientamento”.

Queste due divisioni unite insieme danno luogo a 4 gruppi (T, F, N, S), ciascuno con 2 funzioni (una
per orientamento), per cui le funzioni risultano 8:
-Ti=pensiero introverso;
-Te=pensiero estroverso;
-Fi=sentimento introverso
-Fe=sentimento estroverso;
-Ni=intuizione introversa;
-Ne=intuizione estroversa;
-Si=sensazione introversa;
-Se=sensazione estroversa.
Per convenienza, a volte, quando si vogliono intendere rispettivamente funzioni di giudizio
(introverse o estroverse) e funzioni di percezione, possono essere usate rispettivamente le notazioni
Ji/Je e Pi/Pe.

Stack ed assi

Considerando quattro di queste funzioni, ogni tipo definito dal MBTI avrà una serie di funzioni
(detto “stack”, dal termine inglese “catasta”, “pila”). Le funzioni non possono però essere prese a
casaccio, ma secondo un preciso schema:
-qualora la prima funzione di giudizio estratta sia F, la seconda estratta DEVE essere T e deve avere
orientamento opposto rispetto alla prima. La stessa regola vale al contrario se la prima ad essere
estratta è T;
-qualora la prima funzione percettiva estratta sia N, la seconda estratta DEVE essere S e deve avere
orientamento opposto rispetto alla prima. La stessa regola vale al contrario se la prima ad essere
estratta è S;
-le prime due funzioni scelte da ogni gruppo (la prima J e la prima P) devono avere orientamento tra
loro opposto.
Le funzioni vengono poi ordinate, in base al processo sopra descritto, secondo quattro schemi
precisi:
1-Ji/Pe/Pi/Je
2-Pi/Je/Ji/Pe
3-Je/Pi/Pe/Ji
4-Pe/Ji/Je/Pi,
dove i primi due raggruppamenti rappresentano i tipi Introversi e gli ultimi due i tipi Estroversi.
Quando si fa riferimento ad una delle prime due funzioni dello stack di un tipo, si dice che quel tipo
è uno “user” di tale funzione (ad es. un Ne user).

Le funzioni in ogni stack vengono ordinate secondo il loro grado di centralità nell’ego (la parte
conscia della psiche) e ogni posto nello stack ha il suo nome.

1a funzione: DOMINANTE (dom)=è la funzione che usiamo pressoché sempre ed è la parte


preponderante della nostra identità, la nostra caratteristica più pronunciata e che ci viene naturale
manifestare;

2a funzione: AUSILIARIA (aux)=è la seconda funzione, si sviluppa leggermente più tardi della
dominante ma è quella che bilancia la sua tendenza (poiché se una è estroversa l’altra è
necessariamente introversa e viceversa (fa anche rima lmao) e se una è di giudizio l’altra è di
percezione e viceversa) e che ci aiuta a costruire la nostra visione sul mondo. In alcuni sistemi viene
anche detta la funzione “parent” (genitore) perché è la funzione con cui ci prendiamo meglio cura
degli altri;

3a funzione: TERZIARIA (tert)=questa funzione tende a svilupparsi più tardi rispetto alle prime due,
secondo alcune teorie ciò avviene durante l’adolescenza, secondo altre tra i 20-30 anni. Viene anche
detta la funzione “child” (bambino) perché è quella che meglio usiamo per rilassarci (tornare
bambini, in un certo senso);

4a funzione: INFERIORE (inf)=la funzione inferiore è il punto debole dello stack funzionale, ma al
contempo è uno dei punti più forti della nostra identità, opponendosi fortemente alla funzione
dominante. Il conflitto tra la dom e la inf genera sempre una tensione tra il nostro metodo preferito
di percezione/giudizio e il metodo a cui aspiriamo (non sempre con totale coscienza di volere in
realtà agire con tale metodo). Mentre la aux e la tert sono funzioni bilanciate reciprocamente,
poiché centrali nello stack, il rapporto tra questa funzione e la dom raramente riesce davvero a
stabilizzarsi. Si dice che si sviluppi in età adulta, intorno ai 50 anni, ma richiede comunque un alto
livello di maturità e non saremo mai bravi ad usarla come le altre funzioni.

Lo stack si configura quindi come un sistema a chiasmo con due assi diversi (una simil-croce, dove
gli elementi sono contrapposti secondo uno schema A B B A). Questi due assi sono l’asse di
percezione (N/S) e l’asse di giudizio (T/F). Considerando lo schema secondo cui gli stack sono
costruiti ci sono quindi soltanto quattro assi, divisibili in due di percezione e due di giudizio, e
solamente due assi per tipo:

-Ne/Si
-Se/Ni
-Te/Fi
-Ti/Fe

Notare che gli assi non considerano l’ordine delle funzioni ma solo il fatto che esse sono sempre
necessariamente contrapposte nella struttura a chiasmo di uno stack (o come dom e inf (I e IV), o
come aux e tert (II e III)).

Ogni asse ha le sue caratteristiche, su cui non sono tremendamente informato, per cui attenderò
maggiore ricerca per completare questa parte. Se avete voglia di provare ad arrivarci col
ragionamento, considerate che ogni asse ha un funzionamento relativo all’interazione delle due
funzioni che lo compongono.

Descrizione delle singole funzioni

Ogni funzione ha il suo modo di percepire o organizzare informazioni, qui di seguito spiegato con
media decenza, poiché dubito sempre delle mie competenze:

-Ti: il pensiero introverso si concentra sulla ricerca di principi logici (astratti o concreti che siano, a
seconda della funzione percettiva che lo accompagna) che lo aiutino a comprendere il mondo,
usandoli quindi anche per assimilare nuovi concetti e cercando di sintetizzare un sistema il più
onnicomprensivo possibile. Solitamente è associato all’essere pignoli, e un Ti user appare spesso
freddo e distaccato, quasi apatico. Questo è perché Ti tende a cercare un ordine interiore che sia
dato da una struttura internamente coerente, senza preoccuparsi di come tale ordine venga visto o si
manifesti del mondo. Finché un Ti user si sente coerente con dei principi che ritiene razionali tende
ad essere in pace con se stesso;

-Te: il pensiero estroverso è sempre volto alla soluzione e all’applicazione pratica di principi che
esso ritiene “oggettivi” (oggettivi non perché oggettivamente validi (Ti avrebbe da ridire), ma
perché portano oggettivamente al risultato voluto). Postosi un obiettivo, il Te user non si fa molte
domande sul metodo per arrivare ad esso, poiché “se l’obiettivo viene raggiunto, il metodo è
automaticamente giusto”. Anch’essi possono sembrare distaccati, in alcuni casi in maniera più dura
rispetto ai Ti user, questi ultimi apparentemente più apatici;

-Fi: il sentimento introverso mira alla comprensione dei desideri del singolo individuo e
all’interpretazione personale dei propri sentimenti. Di solito viene associato ad un’alta
consapevolezza di ciò che si prova e un’alta valutazione dei propri sentimenti, ma non per forza ad
un’emotività pubblicamente manifestata. Poiché esso si concentra sulla propria individualità, può
succedere che gli Fi user si sentano diversi o straniati, ma non è necessariamente così;

-Fe: il sentimento estroverso è “la funzione degli altri”, in quanto non valuta tanto i suoi sentimenti
(i propri gusti e i propri desideri) quanto le emozioni altrui. Gli Fe user sono talvolta accusati di
essere manipolativi, ma talvolta questo è perché si sentono migliori degli altri nel capire i desideri
delle altre persone. Tendono, se sani, a prendersi cura degli altri e a cercare di far star bene tutti,
curandosi dell’atmosfera emotiva (la “vibe”) che viene a crearsi in un dato ambito. Solitamente si
preoccupa dell’inclusione e dell’uguaglianza, cercando talvolta di evitare conflitti o di mediare;

-Ni: l’intuizione introversa si occupa della creazione di immagini mentali basate su ciò che viene
percepito. Gli Ni user tendono a “percepire mentalmente il mondo” e a individuare le regolarità
secondo cui gli eventi avvengono, dando talvolta anche l’impressione di essere “visionari”.
Solitamente leggono bene tra le righe e percepiscono in maniera quasi reale le loro immagini
mentali, tendono talvolta a cercare un fine più alto (che viene perseguito con Fe/Te, poiché ogni Ni
user è anche un Fe/Te user) o comunque il raggiungimento di un obiettivo. Solitamente essi sono
molto orientati al futuro, ma non tanto alle possibilità che esso offre quanto a quella più importante
secondo loro;

-Ne: l’intuizione estroversa viene considerata la funzione più “randomica” di tutte, collegando tra
loro svariati ambiti senza alcun motivo apparente (gli Ne user sono però anche necessariamente
Fi/Ti user, quindi i collegamenti sono in realtà interni alla loro mente e non tangibili
concretamente). Un Ne user parte da una singola cosa e pensa a come può essere cambiata,
collegata, che possibilità offre e secondo quali prospettive può essere vista, non limitandosi ad una
visione unificante quanto a più visioni in merito alla medesima questione. Questo può portare gli Ne
user a non essere molto certi delle loro posizioni e cambiare idea con una rapidità al di sopra del
normale, non volendosi concentrare su un unico ambito, ma ne consegue talvolta un’apertura
mentale considerevole;

-Si: la sensazione introversa si concentra sul comfort e sui bisogni dell’individuo, ma, a differenza
di Fi, lo fa da un punto di vista fisico. Tendenzialmente gli Si user capiscono con facilità quando
stanno male, di cosa hanno bisogno e cosa gli piace, tuttavia questa tendenza a “dare per scontato” i
loro bisogni può portarli a chiudersi nella loro visione e a non vedere le possibilità insite nelle
situazioni. Poiché questa funzione si basa sul passato (solitamente gli Si user hanno buona
memoria), talvolta possono pensare che le tradizioni siano più giuste di quello che sono, che un
sistema di regole non vada contestato a prescindere o che non serva fare nuove esperienze poiché
nella loro mente hanno già la certezza di ciò che funziona o che li fa stare bene. Può accadere che si
focalizzino su alcuni dettagli specifici che gli altri non notano, poiché questa funzione si occupa di
determinare ciò che è di importanza soggettiva (ed eventualmente, di conseguenza, anche ciò che il
Si user crede possa avere un qualche valore);

-Se: la sensazione estroversa spinge a cercare nuove esperienze e nuovi stimoli nel mondo esterno.
Se Ne cerca stimolazione mentale, un Se user tende a ricercare nuove esperienze che possano farlo
sentire energizzato. Hanno un forte senso dell’ambiente circostanze e del momento presente e
talvolta hanno anche uno spiccato senso estetico o della moda, poiché il loro atteggiamento, se non
sviluppato in maniera sana, può portare ad una sorta di “edonismo”. Solitamente questa funzione
viene associata a riflessi acuti e a una buona coordinazione motoria, sebbene non siano
caratteristiche necessarie per essere un Se user.

Nomenclatura: dicotomie
Ci sono fino a 16 disposizioni diverse, ognuna con la sua propria nomenclatura determinabile
secondo le 4 dicotomie (4 dicotomie per 4 lettere, il numero di lettere del nome di ogni tipo). Le
dicotomie sono le seguenti:
-la prima lettera è E/I (Estroverso/Introverso): indica l’orientamento della PRIMA FUNZIONE
dello stack;
-la seconda lettera è S/N (Sensazione/iNtuizione): determina se la prima funzione percettiva che si
ha nello stack è di Sensazione o di iNtuizione (questa dicotomia dà anche luogo alla celebre
divisione tra sensors e intuitives);
-la terza lettera è T/F (pensiero/sentimento): determina se la prima funzione di giudizio che si ha
nello stack è di pensiero (Thinking) o di sentimento (Feeling);
-la quarta lettera è P/J (Percettivo/Judging o “giudicante”): determina se la PRIMA funzione con
ORIENTAMENTO ESTROVERSO dello stack è una funzione P (Ne/Se) o una funzione J (Te/Fe)
(da questa dicotomia deriva la comune divisione in perceivers e judgers).

Nomenclatura: i tipi con i rispettivi stack

Qui di seguito riporterò ogni tipo con il suo stack (+il suo stack ombra tra parentesi, ma questo
concetto verrà introdotto in seguito in questa guida (forse)), così da avere un riferimento preciso se
non si ha voglia di imparare la nomenclatura. I tipi verranno raggruppati secondo le convenzioni di
16p (per quanto quel sito faccia schifo i raggruppamenti sono abbastanza appropriati imo) e le x
intendono che la dicotomia non ha valore (poiché quel raggruppamento comprende tipi di entrambe
le dicotomie, ma è una nomenclatura che si può benissimo usare anche in altri contesti).

Gli iNtuitive Thinkers (xNTx):


-ENTP=Ne/Ti/Fe/Si(/Ni/Te/Fi/Se)
-INTP=Ti/Ne/Si/Fe(Te/Ni/Se/Fi)
-ENTJ=Te/Ni/Se/Fi(/Ti/Ne/Si/Fe)
-INTJ=Ni/Te/Fi/Se (Ne/Ti/Fe/Si)

Gli iNtuitive Feelers (xNFx):


-ENFP=Ne/Fi/Te/Si(/Ni/Fe/Ti/Se)
-INFP=Fi/Ne/Si/Te(/Fe/Ni/Se/Ti)
-ENFJ=Fe/Ni/Se/Ti(/Fi/Ne/Si/Te)
-INFJ=Ni/Fe/Ti/Se(/Ne/Fi/Te/Si)

I Sensor Judgers (xSxJ):


-ESTJ:Te/Si/Ne/Fi(/Ti/Se/Ni/Fe)
-ISTJ=Si/Te/Fi/Ne(/Se/Ti/Fe/Ni)
-ESFJ=Fe/Si/Ne/Ti(/Fi/Se/Ni/Te)
-ISFJ=Si/Fe/Ti/Ne(/Se/Fi/Te/Ni)

I Sensor Perceivers (xSxP):


-ESTP=Se/Ti/Fe/Ni(/Si/Te/Fi/Ne)
-ISTP=Ti/Se/Ni/Fe(/Te/Si/Ne/Fi)
-ESFP=Se/Fi/Te/Ni(/Si/Fe/Ti/Ne)
-ISFP=Fi/Se/Ni/Te(/Fe/Si/Ne/Ti)

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