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Come è strutturato il sistema EGNOS?

Articolo gentilmente concesso da Roger Stewart (http://www.mobit.com/)


Una serie di stazioni fisse terrestri (RIMS – Ranging and Integrity Monitoring Station – Stazione di Monitoraggio
delle Distanze e della Integrità) dislocate per tutta la regione europea, rileva le proprie posizioni sulla base dei dati
dei satelliti GPS, determinando per ogni satellite ricevuto in ciascuna stazione la corrispondente componente di
errore di propagazione, confrontando la propria distanza misurata dalla distanza reale nota. I dati rilevati da
ciascuna stazione vengono elaborati centralmente, generando un reticolo di correzione, ovvero un numero elevato
di punti di posizione nota per ciascuno dei quali sono noti i dati di correzione relativi alla ricezione di ciascun
satellite. Tali dati vengono trasmessi ad un satellite geostazionario ausiliario al sistema GPS, che a sua volta li
ritrasmette sulla frequenza GPS (L1), mettendoli a disposizione di qualunque ricevitore compatibile. Il ricevitore,
nel determinare la propria posizione, applicherà i dati di correzione relativi ai punti di reticolo più vicini, e relativi
ai satelliti effettivamente utilizzati per il calcolo di tale posizione. Per l’utente il sistema è gratuito. Il ricevitore
compatibile WAAS/EGNOS, ha ben poco di diverso dai ricevitori tradizionali, se non il software di elaborazione
e quindi il suo costo è estremamente contenuto.
Attualmente (almeno nella fase di sviluppo, denominata AOC - Advanced Operational Capability), i dati EGNOS
vengono ritrasmessi da satelliti geostazionari della famiglia Inmarsat-3 in orbita a 35600 km. Il primo,
denominato AOR-E (Atlantic Ocean Region - East) è in orbita a 15,5° W. Tale satellite è affiancato da un altro
posto a 64° E, denominato IOR (Indian Ocean Region), le cui trasmissioni di prova sono iniziate a metà ottobre
2002. Successivamente le trasmissioni saranno estese ad un satellite europea denominato Artemis quando sarà
operativo, o in caso di problemi sarà utilizzato un satellite nuovo del tipo Inmarsat-4. Analogamente, il sistema
Americano WAAS utilizza altri due Inmarsat-3: POR (Pacific Ocean Region) e AOR-W (Atlantic Ocean Region
– West). Il Giappone ed la regione Estremo Oriente saranno serviti da un sistema analogo chiamato MSAS
(MTSAT Satellite-based Augmentatio System) che utilizzerà due satelliti: MTSAT-1 (Multi-functional Transport
Satellite) e MTSAT-2. Purtroppo il satellite MTSAT-1 è stato distrutto al lancio il 15 novembre 1999 e un
sostituto, denominato MTSAT-1R, non verrà lanciato prima del febbraio 2004, entrando quindi in servizio
nell’estate dello stesso anno. MTSAT-2 sarà lanciato nel giugno del 2004 ma non sarà operativo prima del giungo
2008. Ognuno dei satelliti è identificato da un numero PRN (Pseudo Random Noise), un numero SV (Satelite
Vehicle) come i normali satelliti GPS, ed il proprio nome. Sui ricevitori Garmin vengono indicati i numeri di SV.
La seguente tabella riassume i dati salienti dei satelliti SBAS (WAAS/EGNOS/MSAS) per ora definiti:

Sistema Nome Posizione PRN SV Longitudine Inmarsat Az/El da Angolo


Milano da
Milano
EGNOS AOR-E In orbita 120 33 15,5° W Inmarsat-3 F2 211/32 24.71°
WAAS AOR-W In orbita 122 35 54° W Inmarsat-3 F4 249/9
MSAS MTSAT- Lancio 129 42 140° E n/a
1 Febbraio 2004
EGNOS IOR In orbita 131 44 64° E Inmarsat-3 F1 116/16 54.72°
WAAS POR In orbita 134 47 178° E Inmarsat-3 F3
MSAS MTSAT- Lancio Giugno 137 50 145° E ? n/a
2 2004
EGNOS Artemis In orbita 124 37 21.5° E n/a

Tuttavia la tabella indica lo stato corrente e sono previsti cambiamenti: AOR-E dovrebbe cessare le trasmissioni
ESTB a metà 2003; IOR sarà spostato sul Pacifico da Inmarsat verso metà 2003; le trasmissioni ESTB passeranno
progressivamente su Inmarsat-4 F1 o Artemis. Di tutto ciò gli utenti verranno informati e i ricevitori dovrebbero
adeguarsi automaticamente.

Sono previste 19 posizioni orbitali per satelliti SBAS, da PRN 120 a 138 ovvero da SV 33 a 51. Al momento
EGNOS e WAAS non comunicano tra di loro, e non condividono le informazioni di almanacco. L’uso, quindi, di
un sistema fuori dalla propria area specifica può, quindi, causare risultati negativi, un peggioramento della
posizione calcolata. Oltrettutto, il ricevitore GPS stesso dovrebbe poter discriminare tra i vari sistemi ricevibili e
scegliere la migliore combinazione.

Synergy spa via B.Quaranta, 57 – 20139 - Milano


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PRN Assegnazione
1 - 37 GPS
38 - 61 GLONASS
62 – 119 GNSS futuro
120 – 138 SBAS
139 – 210 Pseudoliti futuri

Approssimando la posizione dell’Italia a 11° E (si estende da 7 e 18° E circa), osserviamo le distanze angolari
(differenza di longitudine) dei tre satelliti SBAS oggi ricevibili dall’Italia:
AOR-E (WAAS) è a 26,5°
AOR-W (EGNOS) è a 65°
IOR (WAAS) è a 53°.

Qui sotto presentiamo due link ad altrettante pagine web molto interessanti. Il primo riferito al satellite numero 33
(AOR-E), il secondo riferito al satellite numero 44 (IOR).
Si tratta di un simpatico strumento che ci permette di identificare la posizione dei due satelliti (azimut ed
elevazione) relativamente alla nostra posizione geografica, qualunque essa sia.
Posizionando con il mouse un “pallino giallo” sulla nostra posizione approssimata, ci verranno automaticamente
forniti azimut ed elevazione dei satelliti gostazionari (identificati da un pallino rosso posto esattamente sopra
l’equatore).

AOR-E West of Africa : http://www.lyngsat.com/tracker/inmar3f2.shtml

IOR Indian Ocean : http://www.lyngsat.com/tracker/inmar3f1.shtml

L’Italia è, in virtù della propria posizione, servita addirittura da tre satelliti ricevibili (saranno quattro con
Artemis), e risulta avvantaggiata anche dalla propria posizione piuttosto meridionale, che facilita la ricezione dei
satelliti geostazionari, posti proprio sopra l’equatore. Le zone favorite da questa situazione saranno Italia, il sud
della Francia, l’est della Spagna, il nord di Marocco, Algeria, Tunisia e Libia. Una delle critiche mosse all’attuale
impostazione dei sistemi SBAS è l’uso di satelliti geostazionari, poco ricevibili alle elevate latitudini. Mentre è in
effetti vero, il problema tocca poco l’Italia. Negli Stati Uniti il problema si fa sentire molto nelle parti
settentrionali (particolarmente nel Nordovest), anche per la troppo elevata spaziatura dei satelliti utilizzati, o la
mancanza di un satellite posizionato centralmente rispetto al continente. Chiaramente è stato utilizzato quel che
c’era disponibile. Il sistema WAAS sarà ampliato da un altro satellite posto centralmente rispetto al continente
Nord Americano.

Applicabilità della correzione EGNOS nell’uso civile


La trasmissione del segnale EGNOS da parte dei satelliti geostazionari sarà sufficiente per la maggior parte delle
applicazioni GPS, ma non sarà mai adeguata per quei ricevitori GPS che operano in condizioni inusuali o in aree
particolarmente difficili. Ciò a causa del fatto che i satelli EGNOS sono bassi sull’orizzone (tanto più bassi tanto
più è alta la latitudine alla quale si lavora). Per lo stesso motivo, la disponibilità del segnale EGNOS, nel car-
navigation risulta essere particolarmente delicata laddove ci si trovi in presenza di edifici che si interpongono tra il
trasmettitore e il ricevitore. L’ESA ha proposto uno studio chiamato EGNOS TRAN (European Navigation
Overlay System – Terrestrial Regional Augmentation Network). Il concetto di EGNOS TRAN è quello di
diffondere parte dei dati EGNOS attraverso collegamenti terrestri, ad esempio utilizzando reti di
telecomunicazioni esistenti, che compensano la mancanza di visibilità diretta dei satelliti geostrazionari. Una
distribuzione complementare dei dati EGNOS sarà realizzata attraverso reti terrestri (reti cellulari, reti
differenziali locali, la diffusione LoranC/Eurofix ecc.) nei luoghi in cui il segnale via satellite non è disponibile..
Di conseguenza è previsto che i servizi EGNOS saranno forniti in aree dove il segnale ha una disponibilità o una
continuità limitata come in ambienti difficili, zone urbane e alte latitudini in modo da raggiungere le stesse
prestazioni fornite da una diffusione diretta del segnale EGNOS. Quindi EGNOS TRAN potrebbe fornire servizi
EGNOS migliorati ad un numero maggiore di utenti e ad una maggiore area geografica rispetto a quella prevista
originariamente.

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