Sei sulla pagina 1di 1

6. Fino all’adeguamento della normativa provinciale, si applica inoltre quanto disposto dagli articoli 8 e 11 del D.P.R.

24 maggio 1988, n. 203


(5).

Art. 8 ter
Autorizzazioni per gli impianti industriali esistenti
1. Nei confronti degli impianti esistenti di cui all’articolo 12 del D.P.R. 24 maggio 1988, n. 203, già autorizzati ai sensi dell’articolo 8, le
autorizzazioni rilasciate continuano ad esplicare efficacia anche per gli effetti dell’articolo 13 del predetto D.P.R. n. 203 del 1988, salva
l’applicazione dell’articolo 11 del medesimo D.P.R. n. 203.
2. Nei confronti degli impianti esistenti di cui all’articolo 12 del D.P.R. n. 203 del 1988, già in esercizio alla data del 13 dicembre 1978, che
non siano stati oggetto di successiva autorizzazione ai sensi dell’articolo 8, il servizio protezione ambiente (*) rilascia l’autorizzazione
definitiva in conformità alle disposizioni del medesimo articolo 8. Tuttavia in tal caso si applicano i termini stabiliti dalla legislazione statale (6).

Art. 9
Coordinamento con la normativa statale
1. Nel collaudo degli impianti termici di cui all’articolo 10 della legge 30 aprile 1976, n. 373, deve essere accertata anche la conformità alle
norme della parte I del presente testo unico. Il collaudatore dovrà farne esplicita menzione nel certificato di collaudo, del quale sarà redatta
ulteriore copia da trasmettersi al servizio protezione ambiente (*) a cura del comune.
2. Per quanto concerne le immissioni, i limiti di accettabilità delle concentrazioni e di esposizione relativi ad inquinanti dell’aria nell’ambiente
esterno, nonché le emanazioni dei veicoli a motore, le disposizioni statali in materia si applicano compatibilmente con la disciplina prevista
dal presente titolo.
3. Le attribuzioni del comando provinciale dei vigili del fuoco di cui al capo II della legge 13 luglio 1966, n. 615 sono esercitate dal dirigente
del servizio antincendi.
4. Il piano di risanamento (7) di cui all’articolo 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 28 marzo 1983 viene approvato dalla
Giunta provinciale, su proposta della commissione per la tutela dell’ambiente dagli inquinamenti (**) di cui all’articolo 35 (8).

Art. 10
Combustibili ammessi
1. Con apposito regolamento di esecuzione sono stabilite le caratteristiche merceologiche e le condizioni di impiego dei combustibili, in
coerenza con le finalità delle disposizioni normative statali recanti limiti all’autonomia provinciale ai sensi dello Statuto speciale. Il
regolamento di esecuzione può stabilire norme più restrittive rispetto alla disciplina statale di riferimento, nell’obiettivo di assicurare la
prevenzione, la conservazione e il risanamento della qualità dell’aria nel territorio provinciale o in singole zone.
2. Il regolamento di cui al comma 1 può essere aggiornato in ogni momento, anche in relazione al piano provinciale di risanamento e tutela
della qualità dell’aria, e reca la disciplina per l’adeguamento degli impianti in esercizio (9).

Art. 11
Conduzione degli impianti termici
1. Tutti gli impianti termici devono essere condotti in maniera idonea, così da assicurare una combustione quanto più perfetta possibile, al
fine di evitare alterazioni delle normali condizioni della salubrità dell’aria tali da costituire pregiudizio diretto o indiretto alla salute dei cittadini
e danno ai beni pubblici o privati.
2. Il personale addetto alla conduzione di un impianto termico di potenzialità superiore a 200.000 Kcal/h deve aver conseguito il patentino di
abilitazione che viene rilasciato al termine di un corso per conduzione di impianti termici, previo superamento dell’esame finale.
3. Con deliberazione della Giunta provinciale saranno stabilite le norme concernenti l’istituzione dei corsi, la durata degli stessi, le modalità di
ammissione, i programmi e gli esami.
4. Con deliberazione della Giunta provinciale saranno altresì disposte revisioni parziali o generali dei patentini di abilitazione.
5. È istituito un registro degli abilitati alla conduzione degli impianti termici, al quale potranno essere iscritti coloro che dimostrino di aver
conseguito il prescritto patentino ai sensi dei precedenti commi ovvero ai sensi della legge 13 luglio 1966, n. 615. Le norme relative alla
tenuta del registro saranno stabilite con deliberazione della Giunta provinciale.

Art. 12
Gallerie stradali
1. Quando nelle gallerie stradali ed autostradali venga accertato, anche soltanto nei momenti di punta, il superamento dei limiti di
accettabilità determinati dall’allegata tabella C, il Presidente della Giunta provinciale, su conforme parere della commissione per la tutela
dell’ambiente dagli inquinamenti (**), prescrive agli enti proprietari l’obbligo dell’adozione di idonei impianti di aerazione e ricambio dell’aria,
assegnando un congruo termine per l’esecuzione dei lavori, trascorso infruttuosamente il quale ordina l’esecuzione d’ufficio a spese dell’ente
proprietario (10).

TITOLO III

DISCIPLINA DEGLI SCARICHI

Art. 13
Ambito di applicazione delle disposizioni
1. Ai fini della protezione delle risorse idriche dagli inquinamenti e a tutela della salute dei cittadini, gli scarichi di qualsiasi natura ed origine,
pubblici e privati, diretti ed indiretti, in tutte le acque superficiali e sotterranee, sia pubbliche che private, nonché in fognatura, sul suolo e nel
sottosuolo, sono disciplinati dalle disposizioni del presente titolo.
2. Resta ferma la disciplina degli scarichi delle pubbliche fognature stabilita dall’articolo 23 e dalla parte II (11).

Potrebbero piacerti anche