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Chiedo Feedback

Alessandro Marsiaj
Chiedo Feedback
Alessandro Marsiaj
Per feedback microfonico e live electronics

(2022)
Note compositive e di esecuzione

Il brano prevede la gestione di feedback tra microfoni e speaker tramite


controllo dei volumi, strumenti di limiting e pitch shifting. La sua realizzazione
dipende strettamente dall’ambiente in cui lo si esegue, dall’attrezzatura
utilizzata e dalla sua disposizione dal momento che si tratta di una gestione
del feedback microfonico. Ogni situazione dunque implicherebbe una
diversa taratura dei livelli di guadagno del segnale in entrata da mixer
nonché una diversa assegnazione dei parametri alle macchine per il live
electronics. Fatta questa premessa, allo scopo di realizzare il brano nel
modo più fedele all’esecuzione originale, vengono fornite in partitura
precisazioni sulla situazione sonora da raggiungere, che accompagnano le
indicazioni più strettamente funzionali alla gestione dei controlli. I parametri
per le macchine qui segnati fanno riferimento all’esecuzione presso il
Conservatorio di Vicenza ‘Arrigo Pedrollo’, all’interno di una delle aule del
Graim, dipartimento di Musica Elettronica. L’aula in questione è la Graim-C
(205). L’attrezzatura indicata nell’apposita sezione non è vincolante ma da
essa dipendono i parametri assegnati alle macchine.

Al fine di ottenere un risultato simile a quello dell’esecuzione originale


occorre tarare il livello di ingresso oppure quello di uscita assegnato al
controller per ogni scena e ogni strumento DFP coinvolto (vedi Scheda
Tecnica). Ulteriore strumento per la ricerca delle risonanze più interessanti è il
parametro di distanza nominato #-DFP_distance: si tratta di un parametro
automaticamente convertito all’interno della macchina per ritardare il
segnale. Una volta eseguita questa taratura si potrà proseguire con quanto
indicato in partitura. I parametri dello strumento LAR non sono vincolanti in
quanto dipendono dal livello del microfono in ingresso da mixer. I parametri
per la definizione del filtro bin-pass interno allo strumento DFP garantisce
l’innesco di frequenze di feedback all’interno di un certo range, caratteristica
sufficiente per la definizione del materiale del brano.

Per ogni situazione, all’esecutore viene chiesto di munirsi di controller (che


utilizzi o meno OSC) e di cercare ad orecchio una situazione bilanciata nel
corso del brano, che rispetti le caratteristiche indicate. Viene comunque
lasciata una certa libertà di interpretazione: l’imprevedibilità dei micro-eventi
in corso d’opera dipendono dalle risonanze della stanza e dalle stimolazioni
sonore da parte del pubblico, disposto intorno alla regia.

Per quanto riguarda i comandi da governare con il controller, si disponga di


sei fader per il controllo del parametro #-DFP_main-level e di sei controlli
numerici per il parametro #-DFP_shift (vedi Scheda Tecnica). Lo strumento
DFP illustrato in scheda tecnica è dotato di un generatore randomico del
valore di pitch shifting collegato tramite threshold all’ampiezza del segnale in
uscita. È utile che il controller tenga conto dei nuovi valori generati per
aggiornarsi di volta in volta.

Attrezzatura

Microfoni
(Schoeps CMC 6 U)

Speaker
(Genelec 8030)

Computer
(Mac con Max 8)

Controller
(tablet con TouchOSC o simili)

Mixer
(MIDAS M32)
Disposizione

3,50m
1,3m
1 2
1,90m
da terra

REGIA
Speaker:
1,00m
3,70m da terra

PUBBLICO

1,00m
da terra

4 3
2,00m

Per la creazione e di questo brano è stata usata la versione 8.3 di MaxMSP.

Lo schema e le misure fanno riferimento alla stanza dell’esecuzione originale


del brano (Graim-C - vedi Note compositive e di esecuzione).

Scheda Tecnica
Macchine - Live Electronics
[ con nome dei parametri attribuito all’interno di Max ] (vedi Partitura)

Buffer (4 canali)
Vel
Clear

[#-Buff_vel] [#-Buff_clear-go]

IN 1 Canale 1 OUT 1

IN 2 Canale 2 OUT 2

IN 3 Canale 3 OUT 3

IN 4 Canale 4 OUT 4

[#-Buff_input-level] [#-Buff_output-level]

DFP: Delay + [Filtro + Pitch shifter in FFT (Fast Fourier Transform)]


FFT size = 512 (grandezza in bin)

Valore
Threshold

(1=no trasposizione)
Generatore [#-DFP_psc-thresh]
[#-DFP_shift] randomico

di valori

Metri
(GRV) On/Off

[#-DFP_distance] [#-DFP_psc-onoff]
Harmonizer

IN Delay FFT in Bin-pass Eq FFT out OUT

Bin Range

[#-DFP_input-level] [#-DFP_bin-range] [#-DFP_output-level]/

[#-DFP_main-level] *

* #-DFP_main-level fa riferimento al controllo del segnale in output da gestire


con il controller

Scheda Tecnica
Macchine - Live Electronics
[ con nome dei parametri attribuito all’interno di Max ] (vedi Partitura)

Delay
Valore di feedback (0-1)

[#-Delay_feedback]

IN Delay OUT

Millisecondi

[#-Delay_output-level]
[#-Delay_time]

[#-Delay_input-level]

LAR (Meccanismo di autoregolazione del feedback)

[#-LAR_control-level]
Window size

[#-LAR_window]

RMS

IN OUT

[#-LAR_input-level] [#-LAR_output-level]

Riverbero (Pro-R della FabFilter)

Per il riverbero viene utilizzato il plugin della FabFilter con Decay Rate pari a
160%.

Partitura

Parametri Macchine per Scene

#-Buff-Mul è il nome del buffer all’interno di Max.



Partitura

Parametri Macchine per Scene


Partitura

Parametri Macchine per Scene


Partitura

Parametri Macchine per Scene


Scheda Tecnica
Routing Macchine

Rev_input e Rev-output fanno riferimento al riverbero e AP agli speaker.


Scena-01
Scheda Tecnica
Routing Macchine

Scena-02


Scheda Tecnica
Routing Macchine

Scena-03


Scheda Tecnica
Routing Macchine

Scena-04
Scheda Tecnica
Routing Macchine

Scena-05
Scheda Tecnica
Routing Macchine

Scena-06
Scheda Tecnica
Routing Macchine

Scena-07
Scheda Tecnica
Routing Macchine

Scena-08
Scheda Tecnica
Routing Macchine

Scena-09
Scheda Tecnica

Routing Mixer

MIXER IN FROM TO NOTES


CH.1 MICROFONO 1 CARD CH.1 OUT +48V

CH.2 MICROFONO 2 CARD CH.2 OUT +48V

CH.3 CARD CH.1 IN BUS 1 SPEAKER 1

CH.4 CARD CH.2 IN BUS 2 SPEAKER 2

CH.5
CARD CH.3 IN BUS 3 SPEAKER 3

CH.6 CARD CH.4 IN BUS 4 SPEAKER 4

MIXER OUT FROM TO NOTES


BUS 1 CH.3 SPEAKER 1

BUS 2 CH.4 SPEAKER 2

BUS 3 CH.5 SPEAKER 3

BUS 4 CH.6 SPEAKER 4


Scheda Tecnica

Routing Max

MAX IN FROM TO NOTES


CH.1 CARD CH.1 OUT ADC 1

CH.2 CARD CH.2 OUT ADC 2

MAX OUT FROM TO NOTES


CH.1 DAC 1 BUS 1 MIXER SPEAKER 1
CH.2 DAC 2 BUS 2 MIXER SPEAKER 2
CH.3 DAC 3 BUS 3 MIXER SPEAKER 3
CH.4 DAC 4 BUS 4 MIXER SPEAKER 4
Partitura

Indicazioni per esecutore - Obbiettivi sonori da raggiungere

SCENA-01 (durata 10’’-15’’)

L’esecutore gestisca il valore di pitch shifting da controller,


portandolo a 1 (senza trasposizione) per far emergere il
feedback dal silenzio. Il generatore randomico di valori
NOTE DI ESECUZIONE (GRV) all’interno dello strumento DFP fornirà un valore
inferiore o superiore a 1 e farà eseguire al feedback
glissandi in alto o in basso, sopprimendolo.

La scena prevede tre o quattro risonanze, medio-acute e


gravi, che emergono dal silenzio per poi dissolversi in
SITUAZIONE SONORA glissandi, insieme o a turno e una sola volta. Si tratta di
un’introduzione all’ambiente sonoro.

SCENA-02 (durata 30’’-35’’)

L’esecutore azioni il comando per registrare su entrambi i


buffer prima di procedere con la gestione dei feedback.
Una volta registrato tale materiale sul primo buffer lo si
riproduca a velocità 2 continuando nel frattempo a
NOTE DI ESECUZIONE reinnescare i feedback. Ci si assicuri anche che i DFP non
si alimentino a vicenda creando feedback stabili. In tal
caso si fornisca un valore di pitch shifting sufficientemente
diverso da 1.
Si crei una situazione in cui le frequenze acute riempiano
lo spazio, susseguendosi rapide insieme o a turno. Si
seguano gli stessi passaggi della Scena-01 accumulando
materiale per circa 20’’; l’esecutore potrà ripetere
SITUAZIONE SONORA l’operazione di reinnesco del feedback per tutti gli
strumenti coinvolti. Il contributo del materiale registrato
sarà utile per alimentare questa situazione dopo i primi
20’’.
Partitura

Indicazioni per esecutore - Obbiettivi sonori da raggiungere

SCENA-03 (durata 30’’-40’’)

L’esecutore ricrei la situazione della Scena-01, ripetendo


l’operazione di reinnesco più volte. Alla prima ripetizione si
introduca poco alla volta lo strumento DFP #2 tramite
livello di uscita via controller, partendo dal minimo. Si
NOTE DI ESECUZIONE potranno reinnescare i feedback in glissando mentre
quello legato a DFP #2, più stabile, viene alimentato al
contempo dagli altri tre (soprattutto da DFP #3 che lavora
sulla stessa banda spettrale).
La scena impiega le stesse tre o quattro risonanze della
Scena-01 ma viene anche introdotto il primo feedback
continuo del brano: esso può assumere diverse
SITUAZIONE SONORA colorazioni a seconda di come si stimola l’ambiente con
l’intervento degli altri feedback. Dopo 20’’, sempre tramite
livello di uscita, si sopprima il feedback stabile.

SCENA-04 (durata 2’’-5’’)

L’esecutore incrementi con una certa rapidità il livello di


uscita dello strumento DFP #2 per innescare il feedback
NOTE DI ESECUZIONE nel giro di un secondo. Altrettanto rapidamente sopprima
il feedback dando l’impressione di un silenzio improvviso.

La scena consiste in un accordo di feedback che emerge


e si dissolve rapidamente sui due speaker frontali. Si tratta
SITUAZIONE SONORA di un momento di passaggio alle scene successive che si
differenziano dalle precedenti per la presenza di feedback
continui.
Partitura

Indicazioni per esecutore - Obbiettivi sonori da raggiungere

SCENA-05 (durata 60’’-80’’)

L’esecutore porti il livello di uscita del DFP #6 a 0 dB via


controller: si crei così una ciclicità di apparizione e
dissolvenza della risonanza. Gradualmente si portino a 0
dB anche i livelli degli strumenti (in ordine di apparizione)
NOTE DI ESECUZIONE #5, #4, #3. Prima dell’apparizione del DFP #3 si dia un
guadagno fino a 6 dB al #6 prima di riportare la risonanza
a comparire ciclicamente, togliendo energia al feedback
rimanendo sufficientemente sotto allo 0 dB prima di
tornare a tal valore.
La scena prevede il progressivo riempimento dello spazio
sonoro con l’arrivo delle risonanze stabili (in ordine di
apparizione) agli speaker 4, 3 e 1 mentre la risonanza sul 2
SITUAZIONE SONORA appare e si dissolve ciclicamente. Prima dell’arrivo della
risonanza sullo speaker 1, quella sul 2 si stabilizza,
incrementando di volume prima di tornare stabile e
rivelare la presenza dell’ultima risonanza.

SCENA-06 (durata 40’’-50’’)

L’esecutore riproduca il materiale salvato nel secondo


buffer (della Scena-02) a velocità 0.5.
NOTE DI ESECUZIONE

Il materiale sonoro della Scena-02 viene riprodotto più


lentamente e passando per un riverbero dai lunghi tempi
SITUAZIONE SONORA di decadimento per rendere i suoni più continui.
Partitura

Indicazioni per esecutore - Obbiettivi sonori da raggiungere

SCENA-07 (durata 90’’-120’’)

L’esecutore controlli l’apparizione dei segnali legati ai


singoli DFP tramite regolazione dei livelli di uscite via
controller fino a raggiungere lo 0 dB. Si cominci con il DFP
#6 a 0 dB facendo emergere le prime risonanze
contemporaneamente sugli speaker 1 e 2. Gradualmente
si introduca il DFP #5 e una volta che ha raggiunto
sufficiente livello di energia si attribuisca un valore di pitch
shifting di qualche centesimo inferiore a 1 in modo da
sentire un chiaro glissando verso il basso. Si introduca
anche il DFP #4 creando una ciclicità simile a quella della
NOTE DI ESECUZIONE risonanza alla Scena-05. Successivamente con
l’introduzione del DFP #3 si crei un buon bilanciamento di
risonanze basse tra speaker frontali e posteriori, arrivando
ad incrementare la complessità armonica di questi ultimi
attraverso un guadagno di 6 dB al DFP #5 che li
alimenterà. Si prosegua, sempre gradualmente,
abbassando il livello di uscita del #6 e, successivamente,
anche quello del #5 per togliere progressivamente
ricchezza timbrica alle frequenze sugli speaker posteriori.
Si abbassi progressivamente i volumi degli altri DFP.
In questa scena si cerchi di raggiungere una pienezza
dello spazio sonoro partendo dagli speaker frontali per poi
estendersi a quelli posteriori. Il momento di massima
SITUAZIONE SONORA tensione viene raggiunto con il contributo della risonanza
del DFP #5. Prima dell’arrivo degli speaker posteriori si
può creare un po’ di movimento con il #4 e il #3.

SCENA-08 + SCENA-09 (durata 10’’-15’’)

L’esecuzione ricalca quella della Scena-04 e l’effetto del


delay si sovrappone tra una e l’altra concludendo il brano.
NOTE DI ESECUZIONE

Come effetto da raggiungere si rimanda alla Scena-04.


SITUAZIONE SONORA

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