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STRUMENTI E RISORSE
PER INSEGNARE
A. Machado
Scienza e cultura
dell'alimentazione 3
PROGETTO RIFORMA
PROFESSIONALI
PERSONALIZZAZIONE
DEGLI APPRENDIMENTI
SOLUZIONE
DI TUTTI GLI ESERCIZI
GUIDA PER IL DOCENTE
STRUMENTI E RISORSE
PER INSEGNARE
A. Machado
Scienza e cultura
dell’alimentazione 3
© 2021 by Mondadori Education S.p.A., Milano
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numero verde 800 123 931
PROGRAMMAZIONE (*)
• UDA Elementi di dietetica e nutrizione, pp. 6-17
• UDA I prodotti vegetali, pp. 18-29
PROGRAMMAZIONE
__________________________________________________________
(*) Comprende:
- mappa delle competenze per la progettazione disciplinare, interdisciplinare e con le competenze chiave per
l’apprendimento permanente
- suggerimenti per le compresenze e la progettazione interdisciplinare
- dettaglio delle Sezioni in cui si articolano le UDA, con l’indicazione di durata
- esempi di progettazione interdisciplinare con griglia di valutazione del prodotto
Apprendimento facilitato
• Verifiche facilitate, pp. 152-167
Educazione Civica
• Verifiche per la valutazione in decimi del Coordinatore, pp. 192-195
__________________________________________________________
(**) Si tratta di attività guidate, che si prestano bene alla compresenza con il docente di Laboratorio
SOLUZIONI
SOLUZIONI
• Guida, pp. 252-269
• Volume, pp. 270-275
__________________________________________________________
(*) Comprende:
- mappa delle competenze per la progettazione disciplinare, interdisciplinare e con le competenze chiave per
l’apprendimento permanente
- suggerimenti per le compresenze e la progettazione interdisciplinare
- dettaglio delle Sezioni in cui si articolano le UDA, con l’indicazione di durata
- esempi di progettazione interdisciplinare con griglia di valutazione del prodotto
PROGRAMMAZIONE 5
PROGRAMMAZIONE
UDA
ELEMENTI DI DIETETICA E NUTRIZIONE
PROGRAMMAZIONE
Le Sezioni
In apertura UDA
A fine UDA
6 PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
MAPPA DELLE COMPETENZE
DISCIPLINARI INTERDISCIPLINARI
AREA GENERALE
INDIRIZZO CHIAVE
SCIENZA E CULTURA ASSE CULTURALE
ENOGASTRONOMIA
DELL’ALIMENTAZIONE SCIENTIFICO-
E OSPITALITÀ ALBERGHIERA
TECNOLOGICO
Risultati di apprendimento come descritti nel
D.Lgs. 61/2017
e nel Decreto Direttoriale n. 1400 del 25/09/2019 di cittadinanza
All. 2 All. 1 • progettare
Utilizzare l’insieme
strutturato delle • comunicare
Competenza in uscita n. 4
seguenti conoscenze Predisporre prodotti, • risolvere problemi
e abilità: servizi e menu coerenti con
il contesto e le esigenze per
della clientela (anche in l’apprendimento
Conoscenze relazione a specifici regimi permanente
Elementi di dietetica dietetici e stili alimentari), secondo il Quadro
e nutrizione perseguendo obiettivi Competenza di di riferimento
di qualità, redditività e riferimento europeo approvato
Tutela e sicurezza favorendo la diffusione Padroneggiare l’uso di il 22 maggio 2018:
alimentare del cliente di abitudini e stili di vita strumenti tecnologici con • competenza
sostenibili e equilibrati particolare attenzione alla alfabetica
sicurezza e alla tutela della funzionale
Abilità salute nei luoghi di vita e
TRAGUARDI INTERMEDI TERZO ANNO • competenza
Applicare criteri di di lavoro, alla tutela della matematica
selezione di menu in persona, dell’ambiente e
Competenza intermedia e in scienze,
funzione del contesto, del territorio
Utilizzare, all’interno delle tecnologie e
delle esigenze della
macro-aree di attività che ingegneria
clientela, della
contraddistinguono la • competenza
stagionalità e nel
filiera, procedure di base in materia di
rispetto della filiera
per la predisposizione consapevolezza
corta
di prodotti/servizi/menu ed espressione
coerenti con il contesto e culturali
le esigenze della clientela,
in contesti strutturati
LATO ALUNNO
PROGRAMMAZIONE 7
PROGRAMMAZIONE
APPRENDIMENTO ATTIVO
SEZIONE Alimenti
1 e alimentazione LABORATORIO SENSORIALE
le tabelle di CONCETTI
composizione gli alimenti la dieta equilibrata
DI ALIMENTAZIONE
degli alimenti
la doppia piramide
LAVORO COOPERATIVO ➜ IN CLASSE A GRUPPI
i LARN
alimentare e ambientale
la classificazione
degli alimenti Laboratorio di Bar-Sala e vendita A GRUPPI DI QUATTRO
zuccheri e dolci le linee guida per una
altre linee Mocktail è un neologismo inglese che serve a indicare i cocktail analcolici.
nei giusti limiti sana alimentazione
Se da un lato è vero che essendo a base di frutta e non contenendo alcol
i mocktail presentano aspetti positivi per la salute e soprattutto per la
sicurezza di tutti gli utenti della strada, dall’altro bisogna fare attenzione a
il sale: meglio poco bevande alcoliche: se sì solo non esagerare: contengono infatti molti zuccheri semplici!
in quantità controllata
Provate a inventare dei mocktail. Preparate delle schede dove annoterete
ingredienti, grammature, preparazione, presentazione e le vostre
considerazioni dal punto di vista sensoriale.
Inglese A COPPIE
ATTIVITÀ INTERDISCIPLINARI CON
“Breaking the fast” is a key way to power up in the morning. Do it right and the benefits can last all day. Laboratorio di Arte bianca e pasticceria A GRUPPI DI QUATTRO
Read the questions and tick True or False.
■ A healthy breakfast fuels up your body and gives you energy to start the day. T F Le linee guida per una sana alimentazione ci ricordano che dobbiamo
■ Eating breakfast can help you do better in school. T F essere parsimoniosi con zucchero, dolci e bibite zuccherate. Ma
■ A donut and coffee is a healthy breakfast. T F come si possono fare dolci poco dolci? Provate, ad esempio,
a modificare la ricetta eliminando un po’ di zucchero, magari
Matematica A COPPIE aggiungendo della frutta secca come l’uvetta, le prugne, ecc.
Qual è la vostra colazione abituale? Annotate tutti gli alimenti che assumete, facendo attenzione alle Preparate delle schede sensoriali, confrontate i dolci tradizionali con
grammature. Poi, con l’aiuto dell’APP CALCOLO CALORICO, calcolate la quantità di energia e di quelli modificati e annotate le vostre osservazioni.
macronutrienti fornita dalla vostra colazione.
Orientativamente la colazione deve apportare il 20% delle calorie totali giornaliere; in base al risultato
ottenuto, la ritenete adeguata al vostro fabbisogno energetico? DALLA COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA IN PLENUM
Laboratorio di Cucina A GRUPPI DI TRE Articolo 32
La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività,
Ridurre l’uso del sale in cucina permette di prevenire l’ipertensione arteriosa. e garantisce cure gratuite agli indigenti.
Provate a cucinare dei piatti tipici in due versioni: tradizionale e con poco sale
ma insaporito con erbe e spezie. Preparate delle schede sensoriali, comparate La salute è uno dei presupposti imprescindibili della vita di ogni persona, costituendo la condizione base per il
i piatti e annotate le vostre osservazioni. benessere dell’individuo. Discutete in classe sul legame tra alimentazione e salute.
8 PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
SUGGERIMENTI PER LE COMPRESENZE
E LA PROGETTAZIONE INTERDISCIPLINARE
I PRODOTTI ORTOFRUTTICOLI
Preparazione e lavorazione
Microrganismi
patogeni:
Campylobacter
Corpi estranei:
sassolini
Tossine (muscarina,
amatossine, ecc.)
Impiego di funghi
ufficialmente controllati
particelle di terra
fa, quando si è visto che l’intestino ha una quantità di cellu-
le nervose confrontabile con quella del cervello tradizionale, interdisciplinari, in particolare con i Clostridium spp.
Escherichia coli
ecc.
Metalli pesanti Controllo visivo prima
dell’uso per verificarne
la freschezza
con il quale interagisce in uno scambio continuo di informa- Radioattività (per i
docenti di Laboratorio
Salmonella spp.
zioni. funghi provenienti da Pulizia accurata,
Stafilococco aureo
Paesi extra UE) eliminazione dei residui
Listeria
di terra
“In questo quadro un ruolo importante lo ha l’alimentazione. monocytogenes
Studi scientifici hanno dimostrato come l’apporto di alcune Riscaldamento
Parassiti:
sostanze può aiutare a risolvere malattie anche importanti. Ad adeguato (arrostire
larve di mosche
o bollire per 15-20
esempio, dietro alla depressione vi può essere la mancanza di
minuti)
vitamine e magnesio. Uno studio sulla schizofrenia ha evidenziato come arricchendo
la dieta di pesce ricco di omega-3 nei pazienti si registrava un miglioramento quasi N.B. Nessuno dei
pari a quello ottenuto con i farmaci. Anche alcune forme di epilessia traggono be- metodi usati dalla
neficio dall’alimentazione, in quanto gli omega-3 e gli omega-6 riducono le tossine tradizione popolare
può essere utilizzato
presenti nelle cellule. La predisposizione genetica per le malattie neurodegenerative,
per escludere la
infine, può essere modificata tramite lo stile di vita e l’alimentazione della persona”. tossicità dei funghi
❯ Domande
1. Analizza il testo. Come si potrebbe definire il cervello enterico? I prodotti ortofrutticoli SEZIONE 3 97
a. rete nervosa molto complessa presente nell’intestino
b. insieme di batteri che compongono la flora intestinale
c. i segnali riguardanti i processi digestivi
d. un modo di dire riferito al cervello cranico
2. In classe, cercate e raccogliete modi di dire relativi alle emozioni e all’apparato digerente (ad
es. “avere le farfalle nello stomaco”) poi analizzateli tenendo in considerazione quanto riferito
nel testo dell’ANSA.
3. Realizzate dei cartelloni con il materiale raccolto.
PROGRAMMAZIONE 9
PROGRAMMAZIONE
Contributi del sistema alimentare ai cambiamenti climatici ■ l’eccessiva preparazione di cibi che porta
alla produzione di “avanzi”, che poi non ven-
gono riutilizzati;
30% 21%
Carni rosse Bevande, ■ la stagionalità dei prodotti, per cui in esta-
e trasformate dolci, olii te si spreca di più rispetto alle altre stagioni
dell’anno;
■ la scarsa consapevolezza dell’entità degli
Campagna del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e
sprechi che ognuno produce e del loro impat- Forestali contro lo spreco alimentare.
to economico e ambientale.
10%
Pollame,
pesci, uova 18% Per quanto riguarda lo spreco nel settore della ristorazione, le cause sono più o meno le stesse, ma le
Latte e conseguenze sono maggiori:
prodotti caseari
■ eccessiva dimensione delle porzioni di cibo servito e che, in parte, viene lasciato nel piatto;
■ difficile pianificazione degli acquisti alimentari, che si complica ulteriormente nel caso del servizio a
EDUCAZIONE CIVICA
EDUCAZIONE CIVICA
buffet (usualmente con la preparazione di un maggior quantitativo di cibo rispetto a quello necessario);
■ scarsa diffusione delle pratiche che consentono ai clienti di portare a casa gli “avanzi” del proprio pasto.
10 PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
IL MIO BILANCIO DELLE COMPETENZE
Quasi
Mai A volte Sempre
sempre
Mi impegno nello studio
Mi sento portato per il lavoro nel
RIFLETTO
campo della ristorazione
Mi reputo una persona responsabile
Cerco di fare scelte alimentari
rispettando l’ambiente
PROGRAMMAZIONE 11
PROGRAMMAZIONE
12 PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
FONDAMENTALI MOMENTI DOVE
STRUMENTI RISORSE
DIDATTICI TROVARLE
Attività interdisciplinari con:
- Inglese
Lavoro - Storia
cooperativo - Laboratorio di Arte bianca e pasticceria
Apprendimento - Laboratorio di Bar-Sala e vendita
attivo e attività - Laboratorio di Cucina
sperimentali
Volume +
Laboratorio Libro digitale
I sapori fondamentali
sensoriale + Guida per il
docente
Contenuti
- La ristorazione
- La ristorazione scolastica
La Lezione - La ristorazione aziendale Volume
predisposizione - La ristorazione nelle residenze per anziani
di menù - La sostenibilità nella ristorazione
- Scheda HACCP
La promozione Spiegazione in App
di uno stile di classe
vita equilibrato - Calcolo calorico
Video
- Esperienza di laboratorio (in apertura di UDA)
Applicazione del Espansioni Libro digitale
- Le lavorazioni in agricoltura (inserto
sistema HACCP
Educazione Civica)
- Fame zero (inserto Educazione Civica)
La sostenibilità Proposte per la Flipped Classroom
ambientale
nella filiera Apprendimento Esercizi facilitati
agro-alimentare Impara Volume +
facilitato Completa in versione audio + traduzione in
facile Libro digitale
(didattica inclusiva) inglese
Didattica per Compiti di Compito di realtà
Volume
competenze realtà - Joanna e la mensa scolastica
Rielaborazione
Ripasso Prepara la tua interrogazione passo passo Volume
orale dei contenuti
Test di verifica livello 1 Volume
Autoverifica
Esercizi sommativi Test di verifica livello 1 e livello 2 interattivi Libro digitale
Guida per il
Verifica Verifiche Fila A e Fila B
docente
Guida per il
Attività di recupero Recupero Verifiche facilitate
docente
PROGRAMMAZIONE 13
PROGRAMMAZIONE
PIANO DI LAVORO
Denominazione UDA LA SANA ALIMENTAZIONE NELLA MENSA SCOLASTICA
Realizzazione di una brochure illustrativa sui principi di una sana alimentazione
nella mensa scolastica, illustrata con ricette scelte soprattutto tra quelle del
territorio
Compito
Ogni ricetta è corredata da foto e descrizione (ingredienti e grammatura,
(prodotto)
preparazione, consumo)
Per la traduzione delle ricette in inglese e nella seconda lingua, si possono creare nuovi gruppi di allievi
14 PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
ESEMPIO DI PROGETTAZIONE INTERDISCIPLINARE CON LE SEZIONI 1-2
PIANO DI LAVORO
Denominazione UDA LA SANA ALIMENTAZIONE NELLA MENSA SCOLASTICA
1. Presentazione dell’UDA. Formazione dei gruppi e suddivisione dei compiti
2. Raccolta e selezione delle informazioni (per gruppo)
3. Ideazione del format per la brochure
Fasi di lavoro 4. Traduzione in lingua delle ricette
5. Verifica del lavoro effettuato con la supervisione dei docenti interessati
6. Presentazione del prodotto (piccoli gruppi)
7. Questionario di autovalutazione
Tempi 10 ore, più il lavoro a casa
Brainstorming
Metodologia Lezione dialogata
Cooperative learning
Risorse umane Docente di Scienza e cultura dell’alimentazione
(interne) Docente di Inglese/Seconda lingua straniera
Docente di Laboratorio di Cucina
Materiale di cancelleria
Strumenti Libri di testo
Vocabolari, anche in forma multimediale
del processo
Fare riferimento a quanto esplicitato nelle rubriche valutative di questa Guida:
- per la disponibilità a imparare, p. 75
- per l’apprendimento cooperativo, p. 75
Valutazione
- per l’autovalutazione, p. 77
del prodotto
Sempre in questa Guida, vedi griglia a p. 17
PROGRAMMAZIONE 15
PROGRAMMAZIONE
DIAGRAMMA DI GANTT
16 PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL PRODOTTO
PROGRAMMAZIONE 17
PROGRAMMAZIONE
UDA
I PRODOTTI VEGETALI
PROGRAMMAZIONE
Le Sezioni
In apertura UDA
A fine UDA
18 PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
MAPPA DELLE COMPETENZE
DISCIPLINARI INTERDISCIPLINARI
AREA GENERALE
INDIRIZZO CHIAVE
SCIENZA E CULTURA ASSE CULTURALE
ENOGASTRONOMIA
DELL’ALIMENTAZIONE SCIENTIFICO-
E OSPITALITÀ ALBERGHIERA
TECNOLOGICO
Utilizzare l’insieme Risultati di apprendimento come descritti nel
strutturato delle D.Lgs. 61/2017
seguenti conoscenze e nel Decreto Direttoriale n. 1400 del 25/09/2019
e abilità: All. 2 All. 1 di cittadinanza
• imparare a
Conoscenze Competenza in uscita n. 2 imparare
I prodotti di origine Supportare la
vegetale sotto il pianificazione e la • agire in modo
profilo organolettico, gestione dei processi di autonomo e
merceologico, approvvigionamento, di responsabile
chimico-fisico, produzione e di vendita • risolvere problemi
igienico e nutrizionale in un’ottica di qualità e
di sviluppo della cultura
Etichettatura dei dell’innovazione Competenza di
prodotti di origine riferimento per
vegetale Padroneggiare l’uso di l’apprendimento
TRAGUARDI INTERMEDI TERZO ANNO strumenti tecnologici con permanente
L’HACCP e i prodotti particolare attenzione alla secondo il Quadro
di origine vegetale Competenza intermedia sicurezza e alla tutela della di riferimento
Utilizzare tecniche, salute nei luoghi di vita e europeo approvato
Abilità strumenti e attrezzature di lavoro, alla tutela della il 22 maggio 2018:
Applicare modalità idonee a svolgere compiti persona, dell’ambiente e • competenza
di trattamento e specifici in conformità del territorio digitale
trasformazione con le norme HACCP e
rispettando la normativa • competenza
delle materie prime
sulla sicurezza e la salute in materia di
tenendo conto delle
nei contesti professionali cittadinanza
principali tendenze
e delle esigenze del • competenza
mercato imprenditoriale
Valorizzare i prodotti
vegetali made in Italy
LATO ALUNNO
PROGRAMMAZIONE 19
PROGRAMMAZIONE
NZE
LE Tipi di filiera agroalimentare
AG
I E EL
CC
ROALI
ME
IL “MADE IN ITALY” AGROALIMENTARE Le filiere, in funzione del numero di attori coinvolti nella realizzazione del prodotto
NTAR
finale, possono essere distinte in:
■ filiere corte. Sono quelle in cui le materie prime non richiedono particolari lavo-
La filiera agroalimentare razioni, e perciò coinvolgono un numero ridotto di attori: ad esempio le filiere dei
La filiera agroalimentare rappresenta il percorso che compie un prodotto dalla ter- prodotti freschi, in quanto la produzione agricola dalle aziende passa direttamente
ra alla tavola. Essa comprende tutto il processo che porta alla realizzazione di un
prodotto alimentare, a partire dalla materia prima fino a ciò che arriva sulla tavola
del consumatore.
L’inserto IL “MADE IN ITALY”
dalla produzione al confezionamento e alla distribuzione. Appartiene a questa tipo-
logia la filiera a km zero, che riduce di molto gli spostamenti necessari a far arrivare
un prodotto dal campo alla tavola. I prodotti acquistati devono provenire da un
I PRODOTTI
CHIMICI E
L’AGRICOLTURA
BIOLOGICA
Gli attori coinvolti nella filiera agroalimentare sono: AGROALIMENTARE può essere proposto
territorio che dista un massimo di 70 km dal luogo di vendita, quindi le emissioni
di gas serra sono molto ridotte. Anche i gruppi di acquisto solidali (con consegna
o meno) sono esempi di filiera corta.
■ gli agricoltori/allevatori/pescatori;
Questo video
spiega i problemi
correlati all’uso dei
prodotti chimici
■ l’industria di trasformazione e di imballaggio;
1 produzione
Filiera lunga
Per il Coordinatore di Educazione Civica,
in questa Guida sono presenti materiali
EDUCAZIONE CIVICA
EDUCAZIONE CIVICA
da fotocopiare e usare in classe per la
3 trasformazione 2 centro di raccolta
1
valutazione in decimi
dal produttore 2 colture selezionate e controllate
3 al consumatore
4 centro di raccolta 5 distribuzione
Vegetables are important for human health because of their vitamins (vitamin A, vitamin C, folic acid),
minerals (potassium, magnesium), phytochemical compounds and dietary fiber content.
territorio. delle discipline coinvolte e delle modalità
fisicamente attivi. Includete tra i premi frutta del vostro
20 PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
SUGGERIMENTI PER LE COMPRESENZE
E LA PROGETTAZIONE INTERDISCIPLINARE
APPRENDIMENTO ATTIVO
LABORATORIO SENSORIALE
PROGRAMMAZIONE 21
PROGRAMMAZIONE
Quasi
Mai A volte Sempre
sempre
Mi impegno nello studio
Mi sento portato per lo studio della
merceologia degli alimenti
RIFLETTO Credo di alimentarmi in modo
corretto ed evitare gli sprechi di cibo
Nella mia classe e in generale i
ragazzi della mia età sembrano
alimentarsi in modo sano e a basso
impatto ambientale e condurre uno
stile di vita attivo
22 PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
FONDAMENTALI MOMENTI DOVE
STRUMENTI RISORSE
DIDATTICI TROVARLE
Attività interdisciplinari con:
- Inglese
- Storia
Lavoro - Scienze motorie
Apprendimento cooperativo - Seconda lingua straniera
attivo e attività - Diritto
sperimentali - Laboratorio di Cucina
- Laboratorio di Bar-Sala e vendita
Volume + Libro
Laboratorio
Analisi sensoriale della mela digitale + Guida
sensoriale
per il docente
Contenuti
- Gli ortaggi
- Gli ortaggi da frutto
- Gli ortaggi da fiore
- Gli ortaggi da foglia
I prodotti - Gli ortaggi da fusto
alimentari - Gli ortaggi da radice
- Gli ortaggi da bulbo
Lezione Volume
- Gli ortaggi da tubero
Applicazione del - I funghi
sistema HACCP - La frutta
- La frutta polposa
Spiegazione in - La frutta secca
classe - La conservazione dei prodotti ortofrutticoli
Valorizzazione
delle tipicità - La cottura dei prodotti ortofrutticoli
enogastronomiche - Scheda HACCP
del territorio Video
- Esperienza di laboratorio (in apertura di UDA)
- I prodotti chimici e l’agricoltura biologica
I prodotti (inserto Educazione Civica)
“Made in Italy” Espansioni Tutorial Food safety Libro digitale
e la difesa dalle - Pericoli biologici e consigli per la sicurezza
frodi e la qualità degli ortaggi
- Anche la frutta ha i suoi pericoli biologici
Proposte per la Flipped Classroom
Apprendimento Esercizi facilitati
Impara Volume + Libro
facilitato Completa in versione audio + traduzione in
facile digitale
(didattica inclusiva) inglese
Didattica per Compiti di Compito di realtà
Volume
competenze realtà - Carmen e Alessia e la prova per alimentaristi
Rielaborazione
Ripasso Prepara la tua interrogazione passo passo Volume
orale dei contenuti
Test di verifica livello 1 Volume
Autoverifica
Test di verifica livello 1 e livello 2 interattivi Libro digitale
Esercizi sommativi
Guida per il
Verifica Verifiche Fila A e Fila B
docente
Guida per il
Attività di recupero Recupero Verifiche facilitate
docente
PERCORSO AGILE DURATA
PowerPoint con la sintesi semplificata pagina per pagina 2-3 ORE
PROGRAMMAZIONE 23
PROGRAMMAZIONE
24 PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
FONDAMENTALI MOMENTI DOVE
STRUMENTI RISORSE
DIDATTICI TROVARLE
Contenuti
- I legumi
I prodotti - I principali legumi
alimentari Lezione Volume
- I legumi minori
- Conservazione e cottura dei legumi
Applicazione del - Scheda HACCP
sistema HACCP Spiegazione in
classe Video
- Esperienza di laboratorio (in apertura
Valorizzazione di UDA)
delle tipicità Espansioni Libro digitale
enogastronomiche Tutorial Food safety
del territorio - I pericoli chimici, e i consigli per la
sicurezza e la qualità dei legumi
I prodotti Apprendimento Esercizi facilitati
“Made in Italy” Volume +
facilitato Impara facile Completa in versione audio + traduzione in
e la difesa Libro digitale
(didattica inclusiva) inglese
dalle frodi
Didattica per Compiti di Compito di realtà
Volume
competenze realtà - Giancarlo vuole accedere ai fondi europei
Rielaborazione
Ripasso Prepara la tua interrogazione passo passo Volume
orale dei contenuti
PROGRAMMAZIONE 25
PROGRAMMAZIONE
PIANO DI LAVORO
Denominazione UDA L’ORTO NEL PIATTO
Coltivare un piccolo orto biologico a scuola per far acquisire conoscenze
e comportamenti consapevoli nei confronti del cibo e della sua origine:
promuovere il consumo consapevole degli alimenti favorisce l’adozione di
Compito
abitudini sane e ambientalmente sostenibili
(prodotto)
I prodotti ottenuti nell’orto saranno via via utilizzati come ingredienti per
preparare piatti e inventare nuove ricette a base di ortaggi
Utenti destinatari Classe terza
Asse scientifico, tecnologico e professionale
Assi culturali Asse dei linguaggi
Asse storico-culturale
Competenza in uscita n. 2
Supportare la pianificazione e la gestione dei processi di approvvigionamento,
di produzione e di vendita in un’ottica di qualità e di sviluppo della cultura
dell’innovazione
Competenze
Competenza intermedia
Utilizzare tecniche di gestione a supporto dei processi di approvvigionamento,
di produzione e di vendita di prodotti e servizi rispettando parametri di qualità
Scienza e cultura dell’alimentazione
Discipline coinvolte Laboratorio di Cucina
Diritto
Lingue: conoscenza della lingua inglese/seconda lingua europea
Laboratorio di Cucina: preparazione e tecniche di cottura degli ortaggi
Prerequisiti
Scienza e cultura dell’alimentazione: concetti basilari di botanica; merceologia
dei prodotti vegetali
Ogni gruppo cerca informazioni nel web sulle caratteristiche botaniche della pianta (o piante) coltivate
e ne prepara una scheda tecnica
26 PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
ESEMPIO DI PROGETTAZIONE INTERDISCIPLINARE CON LE SEZIONI 3-5
PIANO DI LAVORO
Denominazione UDA L’ORTO NEL PIATTO
1. Coltivazione dell’orto: lavorazione del terreno, concimazione, semina,
annaffiatura, diradamenti, raccolta
2. Approfondimento sulla normativa relativa all’agricoltura biologica
(Reg. UE 2018/848)
3. Stesura di schede con la descrizione dettagliata di ognuna delle operazioni
effettuate nell’orto
Fasi di lavoro 4. Raccolta di informazioni e di osservazioni sulla fisiologia delle piante
coltivate
5. Raccolta di informazioni sull’utilizzo in cucina delle piante coltivate
6. Organizzazione del materiale e delle informazioni raccolte
7. Presentazione del lavoro svolto
8. Approntamento di un pranzo a scuola con il coinvolgimento dei docenti del
CdC e dei genitori degli alunni della classe
Le attività di coltivazione dell’orto si svolgeranno per tutta la durata dell’anno
scolastico
Tempi
In aula e in laboratorio di cucina verranno svolte le attività complementari
(circa 30 ore)
Metodologia Apprendimento esperienziale attraverso attività individuali e di gruppo
Risorse umane Docente di Scienza e cultura dell’alimentazione
(interne) Docente di Laboratorio di Cucina
Risorse umane
Esperti con competenze professionali nel settore agro-alimentare
(esterne)
Materiale di consumo per le attività dell’orto: terriccio, semi, piantine,
Strumenti attrezzature (guanti da giardinaggio, zappe, vanghe, rastrelli, annaffiatoi, vasi,
ecc.)
del processo
Fare riferimento a quanto esplicitato nelle rubriche valutative di questa Guida:
- per la disponibilità a imparare, p. 75
- per l’apprendimento cooperativo, p. 75
Valutazione
- per l’autovalutazione, p. 77
del prodotto
Sempre in questa Guida, vedi griglia a p. 29
PROGRAMMAZIONE 27
PROGRAMMAZIONE
DIAGRAMMA DI GANTT
UDA L’ORTO NEL PIATTO
TEMPI
FASI Settembre/ Dicembre/ Maggio/
Novembre Febbraio Marzo Aprile
Ottobre Gennaio Giugno
1
Coltivazione dell’orto:
lavorazione del
terreno, concimazione,
semina, annaffiatura,
diradamenti, raccolta
2
Approfondimento
sulla normativa
relativa all’agricoltura
biologica
(Reg. UE 2018/848)
3
Stesura di schede
con la descrizione
dettagliata di ognuna
delle operazioni
effettuate nell’orto
4
Raccolta di
informazioni e di
osservazioni sulla
fisiologia delle piante
coltivate
5
Raccolta di
informazioni
sull’utilizzo in cucina
delle piante coltivate
6
Organizzazione del
materiale e delle
informazioni raccolte
7
Presentazione del
lavoro svolto
8
Approntamento di un
pranzo a scuola con
il coinvolgimento dei
docenti del CdC e dei
genitori degli alunni
della classe
28 PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL PRODOTTO
PROGRAMMAZIONE 29
PROGRAMMAZIONE
UDA
I PRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE
PROGRAMMAZIONE
Le Sezioni
SEZIONE 6 – IL LATTE
SEZIONE 7 – I FORMAGGI
SEZIONE 8 – LE UOVA E I PRODOTTI D’UOVO
SEZIONE 9 – I PRODOTTI ITTICI
SEZIONE 10 - LA CARNE E I PRODOTTI A BASE DI CARNE
In apertura UDA
A fine UDA
30 PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
MAPPA DELLE COMPETENZE
DISCIPLINARI INTERDISCIPLINARI
AREA GENERALE
INDIRIZZO CHIAVE
SCIENZA E CULTURA ASSE CULTURALE
ENOGASTRONOMIA
DELL’ALIMENTAZIONE SCIENTIFICO-
E OSPITALITÀ ALBERGHIERA
TECNOLOGICO
Utilizzare l’insieme Risultati di apprendimento come descritti nel
strutturato delle D.Lgs. 61/2017
seguenti conoscenze e e nel Decreto Direttoriale n. 1400 del 25/09/2019 di cittadinanza
abilità: All. 2 All. 1 • comunicare
• progettare
Conoscenze Competenza in uscita n. 2 • individuare
Le filiere dei prodotti Supportare la collegamenti e
di origine animale pianificazione e la relazioni
gestione dei processi di
Etichettatura dei approvvigionamento, di
prodotti di origine produzione e di vendita
animale in un’ottica di qualità e per
di sviluppo della cultura Competenza di l’apprendimento
L’HACCP e i prodotti dell’innovazione riferimento permanente
di origine animale Padroneggiare l’uso di secondo il Quadro
TRAGUARDI INTERMEDI TERZO ANNO strumenti tecnologici con di riferimento
particolare attenzione alla europeo approvato
Abilità Competenza intermedia sicurezza e alla tutela della il 22 maggio 2018:
Applicare modalità Utilizzare tecniche, salute nei luoghi di vita e • competenza
di trattamento e strumenti e attrezzature di lavoro, alla tutela della personale,
trasformazione idonee a svolgere compiti persona, dell’ambiente e sociale e capacità
delle materie prime specifici in conformità del territorio di imparare a
tenendo conto delle con le norme HACCP e imparare
principali tendenze rispettando la normativa • competenza
e delle esigenze del sulla sicurezza e la salute digitale
mercato nei contesti professionali
• competenza
Valorizzare i prodotti imprenditoriale
di origine animale
made in Italy
LATO ALUNNO
PROGRAMMAZIONE 31
PROGRAMMAZIONE
SEZIONE 7
I formaggi
I PRODOTTI DI Le uova sono
ORIGINE ANIMALE difficili da digerire?
Tutte le Sezioni di questa UDA si prestano
Mappa delle competenze
SEZIONE 8
Le uova
DISCIPLINARI
INDIRIZZO
bene ad attività interdisciplinari con il
INTERDISCIPLINARI
AREA GENERALE
CHIAVE PER
L’APPRENDIMENTO
che funzioni svolgono
nell’organismo? come comportarsi?
quali sono i principali
strumenti a tutela del Meglio i pesci di
SCIENZA E CULTURA ENOGASTRONOMIA ASSE CULTURALE consumatore?
e i prodotti
d’uovo
DELL’ALIMENTAZIONE
docente di Laboratorio (Cucina / Bar-Sala e
E OSPITALITÀ
ALBERGHIERA
SCIENTIFICO-
TECNOLOGICO
PERMANENTE allevamento o quelli
pescati?
Utilizzare l’insieme
strutturato
delle seguenti
vendita / Arte bianca e pasticceria)
Risultati di apprendimento come
descritti nel D.Lgs. 61/2017 alimenti plastici
alternare le fonti proteiche
nell’arco della settimana
Secondo il Quadro di
conoscenze e abilità: All. 2 All. 1 riferimento europeo
approvato il 22
SEZIONE 9 CONOSCENZE
Competenza di maggio 2018: etichetta
Le filiere dei prodotti
I prodotti
di origine animale
Competenza in riferimento forniscono alimentare
ittici • competenza
uscita n. 2 Padroneggiare proteine ad alto
L’etichettatura Supportare la l’uso di strumenti personale,
sociale e capacità
valore biologico
L’HACCP pianificazione tecnologici
e la gestione con particolare di imparare a
HACCP
ABILITÀ imparare
dei processi di attenzione alla
Applicare modalità
approvvigionamento, sicurezza e alla
di trattamento e
di produzione e di tutela della salute • competenza conservazione
SEZIONE 10 trasformazione e cottura adeguate
vendita in un’ottica nei luoghi di vita digitale
La carne delle materie prime
e i prodotti di qualità e di e di lavoro, alla
tenendo conto delle • competenza
a base di carne sviluppo della cultura tutela della persona,
esigenze del mercato imprenditoriale
dell’innovazione dell’ambiente e del
Valorizzare i prodotti territorio
made in Italy Guarda questa esperienza di laboratorio e prova a ripeterla.
Per allenare le tue competenze usa i Compiti di realtà. Li trovi alle pagg. 180, 216 e 244 In cucina è sempre bene accertarsi della freschezza delle uova, soprattutto
se consumate crude. Come la si può valutare?
Per autovalutare le tue competenze compila Il mio bilancio delle competenze.
Lo scarichi dall’icona di pag. 252 VIDEO
NELLA GUIDA DOCENTE • Suggerimenti per le compresenze e la progettazione interdisciplinare • Esempio di progettazione interdisciplinare con griglia di valutazione del prodotto
APPRENDIMENTO ATTIVO
LABORATORIO SENSORIALE
32 PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
SUGGERIMENTI PER LE COMPRESENZE
E LA PROGETTAZIONE INTERDISCIPLINARE
ossei, cottura
ogni attività
Storia A GRUPPI DI QUATTRO
Nell’antica Roma i patrizi avevano una speciale predilezione per le
ATTIVITÀ INTERDISCIPLINARI CON
Inglese A COPPIE
ostriche e per il salmone, ma apprezzavano anche il garum (salsa a
In culinary and fishery contexts, fish may include shellfish, such as molluscs, crustaceans and echinoderms. base di pesce), per molti considerato l’ingrediente principe della
Many species of fish are consumed as food in virtually all regions around the world. cucina dell’antica Roma.
Fish has been an important source of high-quality protein and other nutrients, as vitamin D, selenium,
phosphorus, and calcium. Fate delle ricerche e approfondite l’argomento: “I prodotti ittici
nell’Impero Romano”.
Read more about nutritional value of fish and answer the question. Rielaborate tutte le informazioni raccolte per produrre un dossier
You can consult the following website: pluridisciplinare sull’argomento, che potrà essere pubblicato sul sito
http://tiny.cc/qcciez della scuola.
http://tiny.cc/xdciez
■ What is the best way of cooking fish to preserve its nutrient value?
Il sistema di sicurezza alimentare dell'UE migliora la qualità e sicurezza delle carni e dei prodotti a base di carne
per i consumatori e protegge gli animali da sofferenze inutili. La consulenza dell'EFSA fornisce la base scientifica a
questo sistema lungo l’intera filiera alimentare.
1 La sicurezza
nelle aziende zootecniche
2 La macellazione
metodi di ispezione
allevamento/stabulazione sostanze/processi di decontaminazione
malattie di origine alimentare trasmissibili dagli animali all’uomo condizioni igieniche
alimentazione/sicurezza dei mangimi il benessere animale all’atto della macellazione
La preparazione
3 e trasformazione
conservazione
4 aromatizzanti
agenti gelificanti
Conservazione, lavorazione meccanica
confezionamento,
consumo
durata/temperatura
ingrosso/dettaglio/casa
COLLOQUIO MULTIDISCIPLINARE propone un Impatto di tempo e temperatura sulla proliferazione batterica in carni di
bovino, suino, ovino e pollame
botulismo); gli operatori alimentari li utilizzano per mantenere
il colore rosso della carne e migliorare il sapore
Fonte: Sito EFSA – European Food Safety Authority
1
spunti per cominciare l’esposizione e suggerimenti Commenta questa infografica relativa alla carne
POSSO COMINCIARE COSÌ – Questa infografica realizzata dall’EFSA, l’agenzia europea per la sicurezza
per continuare con collegamenti ad altre discipline alimentare, mostra le fasi essenziali della filiera della carne e dei prodotti carnei.
Puoi continuare approfondendo una o più fasi della filiera, o concentrati ad es. sui salumi e illustrarne qual-
cuno DOP, di cui l’Italia è ricchissima. Volendo collegarti con Bar-Sala, puoi illustrare le tecniche di servizio dei
salumi, o descrivere qualche piatto alla lampada a base di carne.
Puoi anche spiegare in inglese il significato del temine carne, iniziando ad es. così: “Meat is the edible tissues
ORIZZONTE COLLOQUIO
from an animal consumed as food. Offal is the name for internal organs and entrails of a butchered animal”.
2 Spiega alcune delle misure adottate ai fini della sicurezza delle carni a livello europeo
POSSO COMINCIARE COSÌ – La sicurezza alimentare, in generale, è una delle priorità dell’Unione Europea,
come dimostrano le numerose norme emanate a tale proposito.
Puoi continuare sottolineando l’importanza della tracciabilità (Reg. CE 178/2002) e dell’etichettatura delle
carni, oppure illustrare il Reg. CE 854/2004 sull’igiene degli alimenti, e fare collegamenti con Diritto.
PROGRAMMAZIONE 33
PROGRAMMAZIONE
Quasi
Mai A volte Sempre
sempre
Mi impegno nello studio
Controllo le etichette alimentari per
fare scelte alimentari consapevoli
RIFLETTO Sto attento ai miei consumi di carne
Nella mia classe e in generale i ragazzi
della mia età sembrano alimentarsi
in modo sano e a basso impatto
ambientale e condurre uno stile di vita
attivo
34 PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
FONDAMENTALI MOMENTI DOVE
STRUMENTI RISORSE
DIDATTICI TROVARLE
PROGRAMMAZIONE 35
PROGRAMMAZIONE
36 PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
FONDAMENTALI MOMENTI STRUMENTI RISORSE DOVE
DIDATTICI TROVARLE
Attività interdisciplinari con:
- Inglese
Lavoro - Matematica
cooperativo - Italiano
Apprendimento - Storia e Laboratorio di Cucina
attivo e attività - Diritto
sperimentali
Volume +
Laboratorio Libro digitale
Analisi comparativa delle uova fresche
sensoriale + Guida per il
docente
Contenuti Volume
- Le uova
I prodotti - Struttura e composizione delle uova
alimentari Lezione - La freschezza delle uova
- La conservazione delle uova
- Caratteristiche nutritive delle uova
I pericoli - Cottura e proprietà tecnologiche delle uova
chimico-fisici
e biologici App Libro digitale
nella filiera Spiegazione in - Calcolo calorico
alimentare classe
Video
Valorizzazione - Esperienza di laboratorio (in apertura di UDA)
delle tipicità Espansioni
enogastronomiche Tutorial Food safety
del territorio - I segreti per la sicurezza delle uova e dei
prodotti a base di uova
I prodotti
“Made in Italy” Proposte per la Flipped Classroom
e la difesa Apprendimento Volume +
dalle frodi Esercizi facilitati
facilitato Impara Libro digitale
Completa in versione audio + traduzione in
(didattica facile
inglese
inclusiva)
Rielaborazione Volume
orale dei Ripasso Prepara la tua interrogazione passo passo
contenuti
Esercizi Test di verifica livello 1 Volume
sommativi Autoverifica
Test di verifica livello 1 e livello 2 interattivi Libro digitale
Guida per il
Verifica Verifiche Fila A e Fila B
docente
Attività di Guida per il
Recupero Verifiche facilitate
recupero docente
PROGRAMMAZIONE 37
PROGRAMMAZIONE
38 PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
FONDAMENTALI MOMENTI DOVE
STRUMENTI RISORSE
DIDATTICI TROVARLE
Attività interdisciplinari con:
- Inglese
Lavoro
- Seconda lingua straniera
cooperativo
Apprendimento - Laboratorio di Bar-Sala e vendita
attivo e attività - Italiano
sperimentali Volume +
Laboratorio Libro digitale
Analisi sensoriale del salame
sensoriale + Guida per il
docente
Contenuti
- La carne e i prodotti carnei
- I tessuti della carne
- La macellazione
- Le carni degli animali da macello
I prodotti - Le carni avicole e cunicole
alimentari Lezione Volume
- La selvaggina
- Valore nutritivo della carne
- La cottura della carne
Applicazione Spiegazione in - La conservazione della carne
del sistema classe - I prodotti di salumeria
HACCP - Schede HACCP
Video
Valorizzazione - Esperienza di laboratorio (in apertura di UDA)
delle tipicità
enogastronomiche Tutorial Food safety
Espansioni Libro digitale
del territorio - I pericoli biologici nella carne e consigli per
consumarla in sicurezza
PROGRAMMAZIONE 39
PROGRAMMAZIONE
PIANO DI LAVORO
Denominazione UDA SALUMI E SALAMI
Realizzare una mostra espositiva che ricostruisca la lavorazione e le
caratteristiche di uno dei salumi tipici del proprio territorio, utilizzando
immagini, veri macchinari e riferimenti storici sulla nascita di questi prodotti
Compito Alla fine del percorso della mostra, con la creazione del laboratorio del gusto,
(prodotto) si crea uno spazio per la degustazione guidata del prodotto individuato e con
abbinamento di vino
Ogni gruppo cerca informazioni sui salami tipici locali e in plenum individuano quello più appropriato
per realizzare la mostra
40 PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
ESEMPIO DI PROGETTAZIONE INTERDISCIPLINARE CON LA SEZIONE 10
PIANO DI LAVORO
Denominazione UDA SALUMI E SALAMI
1. Ricerca del materiale: i prodotti carnei tipici del territorio
2. Selezione del materiale
3. Preparazione di schede con la descrizione dettagliata di tutti gli aspetti
relativi al salume identificato (storia, area di produzione, modalità di
Fasi di lavoro trasformazione, abbinamenti, ecc.)
4. Traduzione in inglese e in una seconda lingua
5. Prove tecniche in cucina e in sala
6. Organizzazione del materiale
7. Allestimento della mostra e del laboratorio del gusto
Tempi In aula e in laboratorio di cucina e sala verranno svolte le attività (circa 30 ore)
Metodologia Apprendimento esperienziale attraverso attività individuali e di gruppo
Docente di Scienza e cultura dell’alimentazione
Risorse umane
Docente di Laboratorio di Cucina
(interne)
Docente di Laboratorio di Bar-Sala e vendita
Docenti di lingue
Risorse umane
Esperti con competenze professionali nel settore salumeria
(esterne)
Materiale di consumo per le attività di allestimento della mostra
Strumenti Il prodotto di salumeria del territorio
Il vino per l’abbinamento
del processo
Fare riferimento a quanto esplicitato nelle rubriche valutative di questa Guida:
- per la disponibilità a imparare, p. 75
- per l’apprendimento cooperativo, p. 75
Valutazione
- per l’autovalutazione, p. 77
del prodotto
Sempre in questa Guida, vedi griglia a p. 43
PROGRAMMAZIONE 41
PROGRAMMAZIONE
DIAGRAMMA DI GANTT
UDA SALUMI E SALAMI
TEMPI
FASI Settembre/ Dicembre/ Maggio/
Novembre Febbraio Marzo Aprile
Ottobre Gennaio Giugno
1
Ricerca del
materiale: i prodotti
carnei tipici del
territorio
2
Selezione del
materiale
3
Preparazione
di schede con
la descrizione
dettagliata di
tutti gli aspetti
relativi al salume
identificato (storia,
area di produzione,
modalità di
trasformazione,
abbinamenti, ecc.)
4
Traduzione in
inglese e in una
seconda lingua
5
Prove tecniche in
cucina e in sala
6
Organizzazione del
materiale
7
Allestimento
della mostra e del
laboratorio del
gusto
42 PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL PRODOTTO
PROGRAMMAZIONE 43
PROGRAMMAZIONE
UDA
GRASSI E DOLCI
PROGRAMMAZIONE
Le Sezioni
In apertura UDA
A fine UDA
44 PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
MAPPA DELLE COMPETENZE
DISCIPLINARI INTERDISCIPLINARI
AREA GENERALE
INDIRIZZO CHIAVE
SCIENZA E CULTURA ASSE CULTURALE
ENOGASTRONOMIA
DELL’ALIMENTAZIONE SCIENTIFICO-
E OSPITALITÀ ALBERGHIERA
TECNOLOGICO
Risultati di apprendimento come descritti nel
Utilizzare l’insieme D.Lgs. 61/2017
strutturato delle e nel Decreto Direttoriale n. 1400 del 25/09/2019
seguenti conoscenze All. 2 All. 1 di cittadinanza
e abilità:
• imparare a
Competenza in uscita n. 2 imparare
Conoscenze
Le materie grasse Supportare la • collaborare e
e i prodotti dolciari pianificazione e la partecipare
sotto il profilo gestione dei processi di • acquisire e
organolettico, approvvigionamento, di interpretare
merceologico, produzione e di vendita l’informazione
chimico-fisico, in un’ottica di qualità e
igienico e nutrizionale di sviluppo della cultura
dell’innovazione
Etichettatura delle Competenza di per
materie grasse e dei Competenza in uscita n. 5 riferimento l’apprendimento
prodotti dolciari Valorizzare l’elaborazione Padroneggiare l’uso di permanente
e la presentazione di strumenti tecnologici con secondo il Quadro
HACCP e materie prodotti dolciari e di particolare attenzione alla di riferimento
grasse panificazione locali, sicurezza e alla tutela della europeo approvato
nazionali e internazionali salute nei luoghi di vita e il 22 maggio 2018:
Abilità utilizzando tecniche di lavoro, alla tutela della • competenza
Applicare modalità tradizionali e innovative persona, dell’ambiente e alfabetica
di trattamento e del territorio funzionale
trasformazione TRAGUARDI INTERMEDI TERZO ANNO
• competenza
delle materie prime
matematica
tenendo conto delle Competenza intermedia e in scienze,
principali tendenze Utilizzare tecniche, tecnologica e
e delle esigenze del strumenti e attrezzature ingegneria
mercato idonee a svolgere compiti
• competenza
specifici in conformità
Valorizzare l’olio evo imprenditoriale
con le norme HACCP e
e i prodotti dolciari rispettando la normativa
made in Italy sulla sicurezza e la salute
nei contesti professionali
LATO ALUNNO
Per allenare le tue competenze usa il Compito di realtà.
Lo trovi a p. 274 del Volume
Per autovalutare le tue competenze compila Il mio bilancio delle competenze.
Lo scarichi dall’icona di p. 304 del Volume
PROGRAMMAZIONE 45
PROGRAMMAZIONE
si ottengono
mediante
grassi frazionati
ricco di AG saturi, LAVORO COOPERATIVO ➜ IN CLASSE A GRUPPI
colesterolo, vitamine A e D
frazionamento,
si separano CONSERVAZIONE
stearina e oleina in ambienti freschi, al riparo COTTURA
da luce e calore evitare che la temp. superi i 180 °C
Laboratorio di Arte bianca e pasticceria A GRUPPI DI TRE
L’olio di oliva in alcuni dolci è perfetto: è capace di evocare sapori antichi e dà
ATTIVITÀ INTERDISCIPLINARI CON
Inglese A COPPIE
vivacità.
Oils are naturally present in many plants and fish. Often the oil is extracted
from a food source and sold as liquid oil. For instance, olive oil is extracted Cercate antiche ricette di dolci in cui sia previsto l’uso di olio di oliva o
from olives. Other examples of oils include corn oil and canola oil. Oils are proponete una vostra rivisitazione di dolci classici utilizzando questo prodotto.
unsaturated fats and are typically liquid at room temperature. Fats (saturated Pensate ad esempio ai dolci carnevaleschi perlopiù fritti, come le chiacchere o le
fats), however, are solid at room temperature and come from animal sources. castagnole.
Saturated fats commonly found in the diet include butter, milk fat, beef fat,
pork fat, and poultry fat. Saturated fat in the diet may contribute to chronic
Laboratorio di Bar-Sala e vendita A GRUPPI DI QUATTRO
health conditions such as heart disease.
Read and answer the questions. Come abbinare olio e cibo?
■ Which of the following foods contains mostly unsaturated fat? A cibi delicati si abbinano oli fruttati leggeri, a pietanze saporite si affiancano oli
a) cheese b) butter c) steak d) olive oil medi o intensi.
■ Oils are generally liquids at room temperature and are obtained from plants. T F
Fate alcuni esempi di abbinamento olio-cibo; se possibile utilizzate oli EVO del
vostro territorio.
Matematica A COPPIE Potete realizzare delle schede con la descrizione di tali abbinamenti o una
presentazione multimediale.
Si deve preparare una certa ricetta che prevede 5 dL di olio per ogni porzione. Con una dozzina di
bottiglie da 3/4 L di olio ciascuna, quante porzioni possiamo ottenere?
Con l’aiuto dell’APP CALCOLO CALORICO calcolate il profilo nutrizionale ed energetico di ogni
porzione della ricetta scelta da voi.
46 PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
SUGGERIMENTI PER LE COMPRESENZE
E LA PROGETTAZIONE INTERDISCIPLINARE
Tutti i Laboratori che l’alunno può scaricare dal Libro digitale sono
disponibili per il docente in questa Guida
LAVORO COOPERATIVO
FRITTURA CON LA FRIGGITRICE
Marcello e Paola
e la carta dell’olio
Marcello e Paola gestiscono un ristorante in una rinomata zona turistica del sud PERICOLI CONTROLLO E MISURE AZIONI
Italia. Il ristorante offre ai clienti un’ampia carta con piatti della tradizione locale. FASE
CHIMICI MONITORAGGIO PREVENTIVE CORRETTIVE
Il condimento utilizzato per la preparazione dei piatti è olio di oliva extravergine, Frittura Formazione di Scelta di tempi e Manutenzione di strutture, Sanificazione di ambiente
prodotto unicamente con olive coltivate negli uliveti della zona. con olio sostanze tossiche per il temperatura di frittura impianti e attrezzature e attrezzature
La coppia desidera dare maggiore visibilità a questo “oro vegetale” e favorire indi- deterioramento del grasso adeguati ai cibi e
di frittura corretta impostazione del Regolare pulizia della Sostituzione dell’olio
rettamente l’agricoltura locale: per questo vuole creare una carta degli oli. La carta non appena torbido, se
termostato della friggitrice friggitrice
degli oli rappresenta anche un biglietto da visita per il ristorante, perché rende (non si deve mai superare produce fumo o presenta
evidente la volontà di selezionare prodotti di qualità, anche attraverso la ricerca di la Ta di 180 °C) Non aggiungere olio residui
prelibatezze non inserite nei grandi canali commerciali. fresco a quello usato
Regolare monitoraggio
della friggitrice e della
temperatura dell’olio
Ispezione visiva
materiali per attività interdisciplinari, in informazioni relative allo strutto (ottenimento, conservazione,
utilizzo, CCP), e poi individua alcune pietanze tipiche del tuo
territorio dove sia previsto questo grasso come ingrediente.
particolare con i docenti di Laboratorio In classe Confrontate i vostri risultati e scegliete qualche ricetta da
realizzare guidati dal docente di Laboratorio di Cucina. Per illustrare
i vostri lavori, infine, create una presentazione multimediale.
PROGRAMMAZIONE 47
PROGRAMMAZIONE
Non Quasi
Non sempre Sempre
riesco sempre
48 PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
So valutare la qualità degli oli di oliva
Quasi
Mai A volte Sempre
sempre
PROGRAMMAZIONE 49
PROGRAMMAZIONE
50 PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
FONDAMENTALI MOMENTI DOVE
STRUMENTI RISORSE
DIDATTICI TROVARLE
PROGRAMMAZIONE 51
PROGRAMMAZIONE
PIANO DI LAVORO
Denominazione UDA UN DOLCE SCIENTIFICO
Realizzare un dolce basato sulla tradizione locale ma con un approccio creativo
e scientifico
Competenza intermedia
Utilizzare tecniche di gestione a supporto dei processi di approvvigionamento,
di produzione e di vendita di prodotti e servizi rispettando parametri di qualità
Competenze
Competenza in uscita n. 5
Valorizzare l’elaborazione e la presentazione di prodotti dolciari e di
panificazione locali, nazionali e internazionali utilizzando tecniche tradizionali e
innovative
Competenza intermedia
Utilizzare procedure tradizionali per l’elaborazione di prodotti dolciari e di
panificazione in contesti strutturati, con situazioni mutevoli che richiedono una
modifica del proprio operato
Scienza e cultura dell’alimentazione
Discipline coinvolte Storia
Laboratorio di Arte bianca e pasticceria
Laboratorio di Arte bianca e pasticceria: tecniche di lavorazione dei prodotti
dolciari
Prerequisiti Storia: utilizzo di fonti diverse per la ricostruzione dei fatti
Scienza e cultura dell’alimentazione: materie prime dei prodotti dolciari,
HACCP
52 PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
ESEMPIO DI PROGETTAZIONE INTERDISCIPLINARE CON LE SEZIONI 11-12
PIANO DI LAVORO
Denominazione UDA UN DOLCE SCIENTIFICO
1. Presentazione dell’attività
2. Organizzazione del lavoro e divisione dei compiti
3. Ricerca di materiale
4. Analisi del materiale e produzione scritta
Fasi di lavoro
5. Studio delle ricette
6. Elaborazione del dolce
7. Preparazione del prodotto finito
8. Presentazione del prodotto realizzato
Tempi Nel secondo quadrimestre per un totale di 16 ore
Brainstorming
Metodologia
Apprendimento esperienziale attraverso attività individuali e di gruppo
Docente di Scienza e cultura dell’alimentazione
Risorse umane
Docente di Storia
(interne)
Docente di Laboratorio di Arte bianca e pasticceria
Libri di testo
LIM
Strumenti
Tablet o PC
Laboratori di pasticceria e multimediale
del processo
Fare riferimento a quanto esplicitato nelle rubriche valutative di questa Guida:
- per la disponibilità a imparare, p. 75
- per l’apprendimento cooperativo, p. 75
Valutazione
- per l’autovalutazione, p. 77
del prodotto
Sempre in questa Guida, vedi griglia a p. 55
PROGRAMMAZIONE 53
PROGRAMMAZIONE
DIAGRAMMA DI GANTT
UDA UN DOLCE SCIENTIFICO
TEMPI
FASI Settembre/ Dicembre/ Maggio/
Novembre Febbraio Marzo Aprile
Ottobre Gennaio Giugno
1
Presentazione
dell’attività
2
Organizzazione del
lavoro e divisione
dei compiti
3
Ricerca di materiale
4
Analisi del materiale
e produzione scritta
5
Studio delle ricette
6
Elaborazione del
dolce
7
Preparazione del
prodotto finito
8
Presentazione del
prodotto realizzato
54 PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL PRODOTTO
PROGRAMMAZIONE 55
PROGRAMMAZIONE
UDA
I PRODOTTI ACCESSORI
PROGRAMMAZIONE
Le Sezioni
In apertura UDA
A fine UDA
56 PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
MAPPA DELLE COMPETENZE
DISCIPLINARI INTERDISCIPLINARI
AREA GENERALE
INDIRIZZO CHIAVE
SCIENZA E CULTURA ASSE CULTURALE
ENOGASTRONOMIA
DELL’ALIMENTAZIONE SCIENTIFICO-
E OSPITALITÀ ALBERGHIERA
TECNOLOGICO
Utilizzare l’insieme Risultati di apprendimento come descritti nel di cittadinanza
strutturato delle D.Lgs. 61/2017
• progettare
seguenti conoscenze e nel Decreto Direttoriale n. 1400 del 25/09/2019
e abilità: • agire in modo
All. 2 All. 1 autonomo e
responsabile
Conoscenze Competenza in uscita n. 2 • individuare
I prodotti accessori Supportare la collegamenti e
sotto il profilo pianificazione e la relazioni
organolettico, gestione dei processi di
merceologico, approvvigionamento, di
chimico-fisico, produzione e di vendita
igienico e nutrizionale in un’ottica di qualità e Competenza di per
di sviluppo della cultura riferimento l’apprendimento
Bevande alcoliche e dell’innovazione Padroneggiare l’uso di permanente
sicurezza alimentare strumenti tecnologici con secondo il Quadro
particolare attenzione alla di riferimento
TRAGUARDI INTERMEDI TERZO ANNO sicurezza e alla tutela della europeo approvato
Abilità salute nei luoghi di vita e il 22 maggio 2018:
Applicare modalità Competenza intermedia di lavoro, alla tutela della • competenza
di trattamento e Utilizzare tecniche di persona, dell’ambiente e digitale
trasformazione gestione a supporto del territorio
• competenza
delle materie prime dei processi di personale,
tenendo conto delle approvvigionamento, di sociale e capacità
principali tendenze produzione e di vendita di imparare a
e delle esigenze del di prodotti e servizi imparare
mercato rispettando parametri di
qualità • competenza
Valorizzare i vini made in materia di
in Italy cittadinanza
LATO ALUNNO
PROGRAMMAZIONE 57
PROGRAMMAZIONE
When a person drinks alcohol, it is absorbed into the bloodstream and affects nearly every organ system in
the body. Alcohol can have short-term effects on the body, such as a stomachache. Long-term abuse can Laboratorio di Arte bianca e pasticceria A GRUPPI DI QUATTRO
damage vital organs such as the heart, liver, kidneys, and stomach. This damage can lead to potentially
deadly diseases such as kidney failure or cirrhosis of the liver. The effects of alcohol on an individual’s body Fate una ricerca sui liquori prodotti nella vostra regione impiegati in
depend on many factors, including age, weight, gender, and genetics. pasticceria e per ognuno di essi create una scheda contenete: luogo di
origine, storia, tipologia di produzione, gradazione alcolica, ricetta del dolce.
Read and answer the question.
■ Do you think alcohol can harm organs in your body?
Con il materiale raccolto potete realizzare una presentazione multimediale.
■ Do you think underage drinking can be deadly?
384 UDA I prodotti accessori Bevande alcoliche distillate e liquorose SEZIONE 16 385
di sorgente
bevande nervine
minerale bibite
frizzanti
stimolanti rilassanti LAVORO COOPERATIVO ➜ IN CLASSE A GRUPPI
bevande di frutta piatte
caffè camomilla
succhi light Laboratorio di Arte bianca e pasticceria A GRUPPI DI QUATTRO
tè tiglio Il caffè è un ingrediente usato spesso in pasticceria, specialmente abbinato con il
nettari fortificate cioccolato per realizzare praline. Trovate ricette di dolci in cui sia presente il caffè.
cioccolata e bevande Elaborate delle schede e una presentazione multimediale (corredata di immagini) da
smoothies a base di cacao condividere con il resto dei vostri compagni. Con l’aiuto dell’APP CALCOLO CALORICO,
non consumarle come calcolate il profilo calorico-nutrizionale per ciascuna ricetta.
bevande arricchite
sostitutive dell’acqua
Italiano A GRUPPI DI QUATTRO
A Milano, tra il 1764 e il 1766 escì un periodico che accoglieva gli scritti
ATTIVITÀ INTERDISCIPLINARI CON
Inglese A COPPIE dell’Illuminismo cittadino: “Il Caffè”. Nei suoi due anni di vita il giornale avviò
una vera e propria battaglia culturale volta allo svecchiamento delle istituzioni
What you drink is as important as what you eat. Many beverages contain added sugars and offer little e alla razionalizzazione dell’apparato statale, con una dimensione europea. Il
or no nutrients, while others may provide nutrients but too many calories. Drink water instead of sugary periodico divenne il principale strumento di diffusione del pensiero illuminista
drinks. Regular soda, energy or sports drinks, and other sweet drinks usually contain a lot of added sugar, in Italia.
which provides more calories than needed.
Cercate altre notizie e scrivete una breve relazione sull’Illuminismo in Italia e
Read and answer the questions. sul ruolo di quotidiani e riviste. Secondo voi, da che cosa deriva il titolo della
■ Water is an important nutrient for the body. T F
rivista?
■ Water is calorie free, which makes it a great choice for weight control. T F
■ How much water is enough for you?
Laboratorio di Bar-Sala e vendita A GRUPPI DI QUATTRO DALLA COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA IN PLENUM
Bere acqua al ristorante non significa solo scegliere fra “gassata” e “naturale”. Così come è possibile farsi Articolo 3
consigliare dal sommelier su quale vino si sposa meglio con il piatto da ordinare, allo stesso modo oggi ci Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza,
si può affidare all’idrosommelier nella scelta dell’acqua “giusta”. L’idrosommelier è infatti un esperto delle di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
acque minerali, che oltre a saperne distinguere i sapori, sa consigliare il giusto accostamento tra acque e
La tratta dei neri, ossia il commercio di schiavi africani, iniziò subito dopo la scoperta dell’America, ma
pietanze.
assunse dimensioni impressionanti nei secoli XVII e XVIII. Fra gli Europei, i primi mercanti di schiavi neri
Provate anche voi a proporre abbinamenti tra acqua minerale e cibo. È consigliabile degustare l’acqua furono i Portoghesi, presto seguiti da tutti i paesi che avevano colonie in America. Gli schiavi erano impegnati
minerale al mattino, evitando subito prima dell’assaggio di bere caffè o tè, mangiare, masticare una soprattutto nel massacrante lavoro delle piantagioni (di tabacco, canna da zucchero, cacao, caffè, cotone).
gomma, ecc. La temperatura ottimale per bere l’acqua naturale è 11-13° C, per quella frizzante
Approfondite l’argomento e discutete sulle moderne forme di schiavitù presenti nel mondo.
8-10 °C.
58 PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
SUGGERIMENTI PER LE COMPRESENZE
E LA PROGETTAZIONE INTERDISCIPLINARE
Finlandia
Svezia
Estonia
Lettonia
Danimarca
Lituania
Italia Bulgaria
Spagna
Portogallo Grecia
Malta
Cipro
POSSO COMINCIARE COSÌ – Nel nostro Paese la viticoltura risale a epoche remote, non a caso gli antichi
l’esposizione e suggerimenti per continuare con
Greci identificavano una vasta area dell’Italia meridionale con il nome di “Enotria”, ossia “terra del vino”.
Puoi continuare illustrando la centralità del vino nella dieta mediterranea, spiegando i diversi metodi di vini-
collegamenti ad altre discipline
ficazione, o parlare dei vini tipici del tuo territorio per collegarti col Laboratorio di Bar-Sala e vendita, o ancora
fare esempi di abbinamenti cibo-vino, ecc.
PROGRAMMAZIONE 59
PROGRAMMAZIONE
Ho capito il criterio di
classificazione delle bevande
analcoliche, nervine e alcoliche
MI VALUTO
Riesco ad abbinare
correttamente cibo-vino
Non Quasi
Non sempre Sempre
riesco sempre
60 PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
Ho capito che è bene ridurre il
sale da cucina
Quasi
Mai A volte Sempre
sempre
Credo di consumare le
bevande alcoliche in modo
responsabile
Ho assimilato l’importanza
di non bere quando si è alla
guida
RIFLETTO
Mi sento portato per fare il
lavoro in sala-bar in modo
responsabile
PROGRAMMAZIONE 61
PROGRAMMAZIONE
Valorizzazione Video
delle tipicità Espansioni - Esperienza di laboratorio (in apertura di UDA) Libro digitale
enogastronomiche
del territorio Tutorial Food safety
- I pericoli più comuni correlati con le spezie, e i
Presìdi Slow Food per la biodiversità
I prodotti
“Made in Italy” Apprendimento
e la difesa Esercizi facilitati
facilitato Impara Volume +
dalle frodi Completa in versione audio + traduzione in
(didattica facile Libro digitale
inglese
inclusiva)
Rielaborazione
orale dei Ripasso Prepara la tua interrogazione passo passo Volume
contenuti
Test di verifica livello 1 Volume
Autoverifica
Esercizi Test di verifica livello 1 e livello 2 interattivi Libro digitale
sommativi
Guida per il
Verifica Verifiche Fila A e Fila B
docente
Attività di Guida per il
Recupero Verifiche facilitate
recupero docente
62 PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
FONDAMENTALI MOMENTI DOVE
STRUMENTI RISORSE
DIDATTICI TROVARLE
Attività interdisciplinari con:
- Inglese
Lavoro
- Laboratorio di Bar-Sala e vendita
cooperativo
Apprendimento - Laboratorio di Arte bianca e pasticceria
attivo e attività - Italiano
sperimentali Volume +
Laboratorio Libro digitale
Analisi sensoriale del caffè espresso
sensoriale + Guida per
il docente
Contenuti
- Le bevande analcoliche
- Le acque destinate al consumo umano
- Le acque minerali naturali
I prodotti - Succhi e bevande di frutta
Lezione Volume
alimentari - Le bibite
- Le bevande nervine
- Il caffè
I nuovi prodotti - Il tè
alimentari - Il cacao e la cioccolata
Spiegazione in
classe App
Valorizzazione - Calcolo calorico
delle tipicità
enogastronomiche Video
del territorio - Esperienza di laboratorio (in apertura di UDA)
Espansioni Libro digitale
I prodotti Tutorial Food safety
“Made in Italy” - I pericoli più comuni legati al caffè, e i
e la difesa Presìdi Slow Food per la biodiversità
dalle frodi
Proposte per la Flipped Classroom
Apprendimento Esercizi facilitati
Impara Volume +
facilitato Completa in versione audio + traduzione in
facile Libro digitale
(didattica inclusiva) inglese
Rielaborazione
Ripasso Prepara la tua interrogazione passo passo Volume
orale dei contenuti
Test di verifica livello 1 Volume
Autoverifica
Test di verifica livello 1 e livello 2 interattivi Libro digitale
Esercizi sommativi
Guida per il
Verifica Verifiche Fila A e Fila B
docente
Guida per il
Attività di recupero Recupero Verifiche facilitate
docente
PROGRAMMAZIONE 63
PROGRAMMAZIONE
TEMATICI
FONDAMENTALI MOMENTI DOVE
STRUMENTI RISORSE
DIDATTICI TROVARLE
Attività interdisciplinari con:
Lavoro - Inglese
cooperativo - Storia
Apprendimento - Laboratorio di Bar-Sala e vendita
attivo e attività
sperimentali Volume +
Laboratorio Libro digitale
Analisi sensoriale del vino
sensoriale + Guida per
il docente
Contenuti
- Le bevande alcoliche fermentate
- La birra
- Produzione della birra
- Classificazione della birra
- Valore nutritivo della birra
I prodotti - La filiera del vino: dal grappolo al mosto
alimentari - Il mosto
Lezione Volume
- La fermentazione del mosto
- Le tecniche di vinificazione
La promozione Spiegazione in - Cure e correzioni del vino
di uno stile di classe - La stabilizzazione del vino
vita equilibrato - Invecchiamento e imbottigliamento del vino
- Le alterazioni del vino
- Composizione e valore nutritivo del vino
Valorizzazione - La classificazione dei vini
delle tipicità Video
enogastronomiche - Esperienza di laboratorio (in apertura di UDA)
del territorio
Espansioni Libro digitale
Tutorial Food safety
- I pericoli che minacciano il vino, e i vini dei
I prodotti Presìdi Slow Food
“Made in Italy” Apprendimento
e la difesa Esercizi facilitati
facilitato Volume +
dalle frodi Impara facile Completa in versione audio + traduzione in
(didattica Libro digitale
inglese
inclusiva)
Compito di realtà
Didattica per Compiti di
- L’alcolemia di Julia, Stefany, Giancarlo e Volume
competenze realtà
Mattia
Rielaborazione
orale dei Ripasso Prepara la tua interrogazione passo passo Volume
contenuti
Test di verifica livello Volume
Autoverifica
Esercizi Test di verifica livello 1 e livello 2 interattivi Libro digitale
sommativi Guida per il
Verifica Verifiche Fila A e Fila B
docente
Attività di Guida per il
Recupero Verifiche facilitate
recupero docente
64 PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
TEMATICI
FONDAMENTALI MOMENTI DOVE
STRUMENTI RISORSE
DIDATTICI TROVARLE
Contenuti
- Bevande spiritose
- Acquaviti
- Acquaviti di origine enologica
I prodotti Lezione - Acquaviti cerealicole Volume
alimentari - Acquaviti di frutta
- Acquaviti di origine varia
- Liquori
La promozione Spiegazione in - Tecnologia di produzione dei liquori
di uno stile di classe
vita equilibrato Video
- Esperienza di laboratorio (in apertura di UDA)
Valorizzazione
delle tipicità Tutorial Food safety
Espansioni Libro digitale
enogastronomiche - Le bevande alcoliche dei Presìdi Slow Food
del territorio per la biodiversità
PROGRAMMAZIONE 65
PROGRAMMAZIONE
PIANO DI LAVORO
Denominazione UDA IL CAFFÈ: LO SAPEVI CHE …
Realizzare una mostra espositiva sul caffè che ricostruisce la storia, la
produzione, il commercio (si consideri anche il caffè equo e solidale) utilizzando
immagini ed eventualmente veri macchinari
Compito
Preparare dolci utilizzando le diverse tipologie di caffè
(prodotto)
Oltre alla mostra si organizzerà un laboratorio sensoriale dove poter
confrontare le diverse qualità di caffè in base all’origine (Brasile, Guatemala,
Honduras, Colombia, Etiopia, ecc.) e dei dolci a base di caffè
Utenti destinatari Classe terza
Asse scientifico, tecnologico e professionale
Assi culturali Asse dei linguaggi
Asse storico-culturale
Competenza in uscita n. 2
Supportare la pianificazione e la gestione dei processi di approvvigionamento,
di produzione e di vendita in un’ottica di qualità e di sviluppo della cultura
dell’innovazione
Competenze
Competenza intermedia
Utilizzare tecniche di gestione a supporto dei processi di approvvigionamento,
di produzione e di vendita di prodotti e servizi rispettando parametri di qualità
Scienza e cultura dell’alimentazione
Laboratorio di Bar-Sala e vendita
Discipline coinvolte
Laboratorio di Arte bianca e pasticceria
Inglese e/o seconda lingua europea
Lingue: lessico e fraseologia di settore, anche in lingua inglese/seconda lingua
europea
Sapere scrivere brevi testi di carattere professionale
Laboratorio di Bar-Sala e vendita: tecniche di base di sala e bar; utilizzo del
Prerequisiti caffè al bar
Laboratorio di Arte bianca e pasticceria: tecniche di base di preparazione dei
prodotti dolciari; utilizzo del caffè in pasticceria
Scienza e cultura dell’alimentazione: i prodotti nervini; il caffè: la pianta, la
coltivazione, il frutto, la lavorazione, proprietà nutrizionali
66 PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
ESEMPIO DI PROGETTAZIONE INTERDISCIPLINARE CON LA SEZIONE 14
PIANO DI LAVORO
Denominazione UDA IL CAFFÈ: LO SAPEVI CHE …
1. Presentazione dell’UDA. Formazione dei gruppi e assegnazione dei compiti
2. Ricerca del materiale: il caffè (lavorazione, storia, servizio, ecc.)
3. Selezione del materiale
4. Visita didattica e incontro con esperti
5. Preparazione di schede con la descrizione dettagliata di tutti gli aspetti
Fasi di lavoro
relativi al caffè
6. Traduzione in inglese e in una seconda lingua
7. Prove tecniche in sala e in pasticceria
8. Organizzazione del materiale
9. Allestimento della mostra e del laboratorio del gusto
In aula e in laboratorio di sala e pasticceria verranno svolte le attività teoriche e
Tempi pratiche (circa 26 ore)
L’approfondimento nell’azienda di torrefazione (4 ore)
Lezioni frontali
Esercitazioni di laboratorio
Metodologia Ricerca di materiale informativo su siti Internet
Discussioni in plenum sugli aspetti legati al commercio del caffè equo/solidale
Lavori di gruppo
Docente di Scienza e cultura dell’alimentazione
Risorse umane
Docente di Laboratorio di Bar-Sala e vendita
(interne)
Docente di Laboratorio di Arte bianca e pasticceria
Docenti di lingue
Risorse umane
Visita guidata in un’azienda di torrefazione del caffè
(esterne)
Libri di testo
Laboratori di Bar-Sala e Pasticerria
Strumenti
PC-Internet
LIM
del processo
Fare riferimento a quanto esplicitato nelle rubriche valutative di questa Guida:
- per la disponibilità a imparare, p. 75
- per l’apprendimento cooperativo, p. 75
Valutazione
- per l’autovalutazione, p. 77
del prodotto
Sempre in questa Guida, vedi griglia a p. 69
PROGRAMMAZIONE 67
PROGRAMMAZIONE
DIAGRAMMA DI GANTT
UDA UN DOLCE SCIENTIFICO
TEMPI
FASI Settembre/ Dicembre/ Maggio/
Novembre Febbraio Marzo Aprile
Ottobre Gennaio Giugno
1
Presentazione
dell’UDA.
Formazione
dei gruppi e
assegnazione dei
compiti
2
Ricerca del
materiale: il caffè
(lavorazione, storia,
servizio, ecc.)
3
Selezione del
materiale
4
Visita didattica e
incontro con esperti
5
Preparazione
di schede con
la descrizione
dettagliata di tutti
gli aspetti relativi al
caffè
6
Traduzione in
inglese e in una
seconda lingua
7
Prove tecniche in
sala e in pasticceria
8
Organizzazione del
materiale
9
Allestimento
della mostra e del
laboratorio del
gusto
68 PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL PRODOTTO
PROGRAMMAZIONE 69
VALUTARE PER COMPETENZE
• Fonti informative e Schede per un giudizio di competenza, pp. 72-77
VALUTARE PER COMPETENZE
Come previsto dalle Linee Guida, la certificazione delle competenze si basa sulla valutazione di una
molteplicità di fonti informative.
Le fonti informative sulla base delle quali esprimere un giudizio di competenza possono
essere classificate secondo tre grandi ambiti specifici [...]
1 Il primo ambito riguarda i compiti che devono essere svolti dallo studente
e/o i prodotti che questi deve realizzare […]
2 Il secondo ambito implica una osservazione sistematica del comportamento dello
studente mentre svolge il compito […]
VALUTARE PER
COMPETENZE
3 Il terzo ambito evoca una qualche forma di narrazione di sé da parte dello studente
[...] come descrizione del come e del perché ha svolto il compito […]
1 Il primo ambito riguarda i compiti che devono essere svolti dallo studente
e/o i prodotti che questi deve realizzare
VALUTARE PER
COMPETENZE
Per la preparazione l’alunno ha 2 verifiche per Sezione, una di LIVELLO 1 (su carta e in modalità
interattiva) e l’altra di LIVELLO 2 (consolidamento, anche questa disponibile in modalità interattiva).
I simboli qui sotto riguardano una possibile articolazione degli elementi di valutazione
Utilizzazione e collegamento delle proprie conoscenze in contesti noti e meno noti
Utilizzazione adeguata delle proprie conoscenze in una situazione problematica
Chiarezza espositiva / uso corretto di linguaggi specifici
2
Il secondo ambito implica una osservazione sistematica del comportamento
dello studente mentre svolge il compito; ciò comporta una previa
definizione delle categorie osservative, cioè degli aspetti specifici su cui
concentrare l’attenzione
SCHEDA 2
Valutazione di aspetti meta-cognitivi
in sostanza:
DISPONIBILITÀ A IMPARARE
1 2 3 4 5 6 7
partecipa rispetta le è disponibile è disponibile si impegna usa riconosce gli
attivamente regole stabilite, a chiedere a ricercare di fronte correttamente errori, verifica
STUDENTE
e in modo è disponibile al spiegazioni e autonomamente al nuovo materiali e la congruità dei
collaborativo confronto aiuto risposte strumenti risultati
1
2
3
4
5
VALUTARE PER
COMPETENZE
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
CONSIGLIO PER LA COMPILAZIONE
16
17
basta inserire un «più» o un «meno» nel
18 momento in cui si compie una specifica
19 osservazione
20
21 questa scheda può costituire un pratico
22 strumento di consultazione immediata anche
23 durante i colloqui con le famiglie
24
25
26
27
28
29
30
3
Il terzo ambito evoca una qualche forma di narrazione di sé da parte dello
studente, sia come descrizione del come e perché ha svolto il compito
assegnato in quella maniera, sia come valutazione del risultato ottenuto
SCHEDA 3
Valutazione di aspetti meta-cognitivi
in sostanza:
CAPACITÀ DI AUTOVALUTAZIONE
STUDENTE ............................................................................................................................................................................................................
VALUTARE PER
corrispondano al tuo effettivo
COMPETENZE
livello di preparazione?
Perché?
Considerando
complessivamente i risultati gravemente
insufficiente sufficiente
raggiunti nelle prove di verifica insufficiente
e le conoscenze personali
che hai acquisito attraverso lo
studio e le attività proposte,
come valuti complessivamente discreto buono ottimo
il tuo processo di
apprendimento?
IN PIÙ
scaricabili dal QR Code sulla copertina di questa Guida
■ Vero/Falso
Rispondi vero (V) o falso (F) e, se hai risposto falso, riscrivi l’affermazione in modo che risulti vera.
5. Il consumo regolare di fibra alimentare è un fattore protettivo nei confronti dei tumori al colon. V F
................................................................................................................................................................................................................
■ Scelta multipla
Barra con una crocetta la risposta esatta (una sola risposta).
80 TEST DI INGRESSO
3. I princìpi alimentari sono: 12. Qual è la sequenza corretta?
A sostanze organiche e/o inorganiche presenti A bocca, stomaco, faringe, intestino tenue,
negli alimenti intestino crasso, ano
B sostanze organiche presenti in alcuni alimenti B bocca, faringe, esofago, stomaco, intestino
C sostanze che si formano nel corso della di tenue, intestino crasso, ano
gestione C bocca, faringe, intestino tenue, stomaco,
D molecole complesse necessarie per la salute intestino crasso, ano
D bocca, esofago, faringe, stomaco, intestino
4. È un metodo chimico di conservazione degli ali
menti: tenue, intestino crasso, ano
A la refrigerazione
13. Produce enzimi digestivi:
B la liofilizzazione A la milza C il fegato
C la salagione B il cuore D il pancreas
D la pastorizzazione
14. L’amido è:
5. Si conserva più a lungo: A un grasso C una proteina
A il latte pastorizzato B un polisaccaride D nessuna delle
B il latte UHT
precedenti sostanze
C il latte crudo
D il latte in polvere 15. È un buon abbinamento nutrizionale:
A lenticchie e zampone
6. Indica il metodo più antico di conservazione degli B pasta e ceci
TEST DI INGRESSO
DA FOTOCOPIARE
alimenti tra i seguenti: C pizza con le patate
A sottovuoto C essiccazione
D salumi e patate fritte
B surgelazione D inscatolamento
16. È una “malattia del benessere”:
7. I soggetti affetti da ipertensione arteriosa devono A la pellagra C l’aterosclerosi
limitare in particolare il consumo di:
B il beriberi D lo scorbuto
A proteine C cloruro di sodio
B carboidrati D grassi 17. È un metodo fisico di conservazione degli alimenti:
A la salagione
8. I soggetti diabetici devono limitare in particolare
B la liofilizzazione
il consumo di:
A saccarosio C protidi C l’affumicamento
9. L’organismo umano non può sintetizzare: 18. Qual è la malattia trasmessa dagli animali più
A la vitamina C frequente in Italia?
A il colera
B l’acido linoleico
B la salmonellosi
C gli amminoacidi essenziali
C la brucellosi
D tutte le affermazioni precedenti sono vere
D il botulismo
10. Forniscono 9 kcal/g:
A i grassi C i glucidi 19. Indica il componente presente in maggiore quantità
nell’organismo umano:
B l’alcol D i protidi
A acqua C proteine
11. È un alimento tipico della dieta mediterranea: B glucidi D lipidi
A la birra C l’olio di oliva
B la carne D il mais
TEST DI INGRESSO 81
TEST DI INGRESSO Classe ................................. Data ...............................................
Alunno/a ........................................................................................
............................................................................................................
20. È una buona fonte di calcio: 30. Favorisce lo sviluppo di microrganismi negli
A la carne C il pane alimenti:
B il latte D il pollame A lasciare i cibi a lungo a temperatura ambiente
B lasciare raffreddare i cibi in pentole scoperte
21. A parità di peso, l’alimento che fornisce più C lasciare i cibi cotti a contatto con quelli crudi
energia è:
D tutti i precedenti comportamenti
A il miele C il burro
B lo zucchero D l’olio di oliva 31. La digestione consiste in processi:
A solo chimici
22. Tra i seguenti alimenti, quale svolge una funzione
B solo meccanici
di tipo plastico?
A la pasta C la frutta C meccanici, chimici ed enzimatici
23. I batteri che causano malattie all’uomo sono detti: 32. Le metastasi sono:
A eterotrofi C cianobatteri A fenomeni fisiologici
6 12 6 12 22 11 D farmaci antiossidanti
B CH O D CHO
5 10 6 6 8 7
33. Si tratta di una cottura a secco quella:
25. Non è una proteina: A alla griglia
A l’amilasi C il collagene
B al vapore
B l’emoglobina D la melanina
C al salto
26. L’assemblaggio di molecole con eliminazione di D con la pentola a pressione
acqua è una reazione di:
A condensazione C combustione 34. Le sostanze che servono a rimuovere lo sporco sono:
A detergenti C disinfettanti
B idrolisi D evaporazione
B disinfestanti D presidi sanitari
27. Il colesterolo è:
A un enzima digestivo 35. Un polipeptide è formato da:
A monosaccaridi C nucleotidi
B un glucide presente nel sangue
B acidi grassi D amminoacidi
C un grasso di origine animale
D un grasso presente nell’olio di oliva 36. Gli amminoacidi essenziali sono:
A 8 C 20
28. I diabetici devono limitare il consumo di:
B 10 D 28
A saccarosio C protidi
B fibra D cloruro di sodio 37. I grassi più importanti dal punto di vista alimen
tare sono:
29. I virus sono: A gli steroidi C i fosfolipidi
A visibili al microscopio ottico
B i trigliceridi D i glicolipidi
B parassiti endocellulari obbligati
C in grado di produrre sostanze nutritive
D circondati da una membrana citoplasmatica
82 TEST DI INGRESSO
■ Collegamento
Collega con una linea i termini delle due colonne.
1.
ALIMENTI PRINCÌPI NUTRITIVI
2.
PRINCÌPI NUTRITIVI VALORE ENERGETICO
TEST DI INGRESSO
DA FOTOCOPIARE
sali minerali 4
vitamine 5
acqua 6 b forniscono energia
■ Completamento
1. Completa il seguente brano che riguarda i disturbi alimentari.
I ..................... alimentari, quali l’..................... nervosa e la ..................... , possono rappresentare una minaccia per
il ..................... psicologico e la ..................... fisica e, a volte, possono mettere a repentaglio la ..................... stes
sa. In tutti i casi, coloro che ne soffrono sono ossessionati dal ..................... , hanno un’immagine distorta del
..................... e hanno un comportamento alimentare incontrollato.
benessere, disordini, cibo, bulimia, anoressia, vita, salute, corpo
TEST DI INGRESSO 83
Per ogni Sezione di UDA, una verifica FILA A + una verifica FILA B
Apprendimento facilitato
• Verifiche facilitate, pp. 152-167
Educazione Civica
• Verifiche per la valutazione in decimi del Coordinatore, pp. 192-195
VERIFICA FILA A
Sezione 1 Classe ................................. Data ...............................................
Alimenti e alimentazione Alunno/a ........................................................................................
............................................................................................................
■ Vero/Falso
Rispondi vero (V) o falso (F) e, se hai risposto falso, riscrivi l’affermazione in modo che risulti vera.
2. La composizione chimica del corpo umano (in %) rimane costante con l’età. V F
....................................................................................................................................................................................................................
3. Le diete degli anziani devono fornire meno calorie rispetto a quelle degli individui adulti
in età lavorativa. V F
....................................................................................................................................................................................................................
9. Gli alimenti per i quali è consigliato un consumo più frequente sono anche quelli
VERIFICHE
10. In una dieta equilibrata l’apporto di colesterolo non dovrebbe superare i 400 mg/die. V F
....................................................................................................................................................................................................................
■ Scelta multipla
Barra con una crocetta la risposta esatta (una sola risposta).
■ Completamento
Completa le frasi.
1. Indica per esteso il significato delle sigle della seguente formula:
IMC = P/h2
I = ............................................................................................................
M = ............................................................................................................
C = ............................................................................................................
P = ............................................................................................................
h = ............................................................................................................
2. Gli alimenti del gruppo II nella classificazione degli alimenti in 5 gruppi sono .......................................................... e
DA FOTOCOPIARE
................................................................................ .
VERIFICHE
3. L’intervallo di riferimento per il consumo di glucidi è ........................................... delle calorie totali; è consigliato
favorire gli alimenti amidacei a ........................................... indice glicemico e limitare l’uso del ...........................................
come dolcificante.
4. È consigliato un consumo inferiore al ........... % per gli acidi grassi saturi, e di evitare il più possibile gli acidi
grassi ........................ .
5. Fai due esempi di alimenti accessori: ............................................................... e ......................................................................
■ Collegamento
Collega con una linea i termini delle due colonne.
Alimenti Gruppi
uova 1 a gruppo II
fagioli 2 b gruppo I
limoni 3 c gruppo V
strutto 4 d gruppo IV
pane 5 e gruppo III
pomodori 6
■ Domanda aperta
Perché è così importante fare la prima colazione?
■ Vero/Falso
Rispondi vero (V) o falso (F) e, se hai risposto falso, riscrivi l’affermazione in modo che risulti vera.
5. L’intervallo di riferimento per i grassi è del 20-30% delle calorie totali giornaliere. V F
...................................................................................................................................................................................................
6. In una dieta corretta è bene introdurre una maggiore percentuale di acidi grassi insaturi
rispetto a quelli saturi. V F
...................................................................................................................................................................................................
9. Il contenuto di acqua del corpo è maggiore nei bambini rispetto agli adulti. V F
VERIFICHE
...................................................................................................................................................................................................
10. I cibi di cui si raccomanda un consumo meno frequente sono anche quelli che hanno
maggiore impatto sull’ambiente. V F
...................................................................................................................................................................................................
■ Scelta multipla
Barra con una crocetta la risposta esatta (una sola risposta).
3. Per calcolare l’energia fornita da un menu sono 5. Nelle diete per gli anziani è opportuno:
indispensabili: A diminuire l’apporto proteico
A le tabelle di composizione chimica degli ali- B aumentare la quantità di acidi grassi saturi
menti C che i pasti siano piuttosto abbondanti
B le linee guida alimentari D che i cibi siano facilmente masticabili e
digeribili
■ Completamento
Completa le frasi.
1. Indica per esteso il significato delle sigle della seguente formula: Fabbisogno calorico totale = MB × LAF
M= ............................................................................................................
B = ............................................................................................................
L = ............................................................................................................
A = ............................................................................................................
F = ............................................................................................................
2. Gli alimenti del gruppo V nella classificazione degli alimenti in 5 gruppi sono .........................................................
DA FOTOCOPIARE
e ...................................................................................................................... .
VERIFICHE
3. Le linee guida per una sana alimentazione consigliano di consumare, al posto del sale comune, il sale
.......................................... per prevenire ............................................................ .
4. Una dieta equilibrata deve mirare a soddisfare il fabbisogno .......................................... e quello ............................. .
5. La parte edibile di un alimento si ricava ............................................................. lo scarto dal peso ............................... .
■ Collegamento
Collega con una linea i termini delle due colonne.
Alimenti Gruppi
carote 1 a gruppo III
pasta 2 b gruppo II
latte 3 c gruppo I
merluzzo 4 d gruppo IV
olio 5 e gruppo V
mela 6
■ Domanda aperta
Come si può definire il “Piatto del mangiar sano”?
■ Vero/Falso
Rispondi vero (V) o falso (F) e, se hai risposto falso, riscrivi l’affermazione in modo che risulti vera.
3. Gli squilibri alimentari sono più frequenti negli anziani che nella popolazione adulta. V F
...................................................................................................................................................................................................
4. La gestione e la pianificazione dei menu nelle mense dipendono esclusivamente dal capocuoco. V F
...................................................................................................................................................................................................
6. Fornire pasti basati sulla stagionalità è un criterio da seguire anche nella formulazione
dei menu per le mense aziendali. V F
...................................................................................................................................................................................................
■ Scelta multipla
DA FOTOCOPIARE
1. Valuta “a prima vista” il piatto “insalata sfiziosa”, spiegando se può essere considerato un piatto unico.
Con l’aiuto della tabella calcola poi il valore energetico per una porzione.
Insalata sfiziosa
Ingredienti per 4 persone: 4 patate bollite (700 g), 250 g di mais dolce, 3 uova sode (il peso medio di un
uovo intero è di 61 g), 150 g di formaggio fresco, 200 g di pomodorini, 30 g di olio extravergine di oliva,
erba cipollina fresca, sale q.b.
Calcoli
Alimento Peso netto (privo di scarti) Energia (kcal)
Patate
DA FOTOCOPIARE
Mais dolce
VERIFICHE
Uova sode
Formaggio fresco (fior di latte)
Pomodorini
Olio extravergine
Erba cipollina, sale
Totale
....................................................................................................................................................................................................................................
....................................................................................................................................................................................................................................
....................................................................................................................................................................................................................................
....................................................................................................................................................................................................................................
....................................................................................................................................................................................................................................
....................................................................................................................................................................................................................................
....................................................................................................................................................................................................................................
....................................................................................................................................................................................................................................
■ Domanda aperta
Indica tre accorgimenti per un ristorante che vuole contribuire alla sostenibilità ambientale.
■ Vero/Falso
Rispondi vero (V) o falso (F) e, se hai risposto falso, riscrivi l’affermazione in modo che risulti vera.
4. Nella dieta degli anziani si deve aumentare l’apporto energetico totale rispetto alla dieta
di mantenimento. V F
...................................................................................................................................................................................................
7. Nelle mense aziendali si deve tenere conto anche di usi e tradizioni locali. V F
DA FOTOCOPIARE
...................................................................................................................................................................................................
VERIFICHE
■ Scelta multipla
Barra con una crocetta la risposta esatta (una sola risposta).
1. I menu ciclici in genere si ripropongono ogni: 4. Sapendo che 100 g di pane forniscono 275 kcal,
A 2-4 settimane C cambio di stagione un panino di 60 g fornirà:
B 2 mesi D settimana A 120 kcal B 165 kcal
C 27 kcal D 345 kcal
2. Le diete proposte nelle case di riposo devono
essere: 5. Valutando “a prima vista” il menu costituito da
A varie tagliatelle con melanzane e pomodoro, polpetto-
B equilibrate ne di tacchino con contorno di verdure grigliate,
C con preparazioni semplici spiedini di fragole e banane, esso risulta:
D tutte le affermazioni precedenti sono vere A piuttosto equilibrato
B ipercalorico, iperlipidico, iperproteico
3. La paninoteca rientra nella categoria: C ipercalorico, iperglucidico
A della ristorazione commerciale tradizionale D ipercalorico, iperlipidico, iperglucidico
B della ristorazione collettiva
C della ristorazione commerciale rapida 6. L’apporto calorico medio giornaliero per un bambi-
D del catering no della scuola primaria, di 7-8 anni, è di circa:
A 1300 kcal C 1700 kcal
B 1500 kcal D 2000 kcal
1. Valuta “a prima vista” il piatto “insalata di pasta con i gamberi”, spiegando se può essere considerato un
piatto unico. Con l’aiuto della tabella calcola anche il valore energetico per una porzione.
Calcoli
Alimento Peso netto (privo di scarti) Energia (kcal)
Farfalle
Gamberi
DA FOTOCOPIARE
Uova sode
VERIFICHE
Olive nere
Pomodorini
Olio extravergine
Basilico, sale, pepe
Totale
....................................................................................................................................................................................................................................
....................................................................................................................................................................................................................................
....................................................................................................................................................................................................................................
....................................................................................................................................................................................................................................
....................................................................................................................................................................................................................................
....................................................................................................................................................................................................................................
....................................................................................................................................................................................................................................
....................................................................................................................................................................................................................................
■ Domanda aperta
Indica tre caratteristiche della dieta mediterranea.
■ Vero/Falso
Rispondi vero (V) o falso (F) e, se hai risposto falso, riscrivi l’affermazione in modo che risulti vera.
5. L’aglio è un tubero. V F
...................................................................................................................................................................................................
...................................................................................................................................................................................................
VERIFICHE
■ Scelta multipla
Barra con una crocetta la risposta esatta (una sola risposta).
■ Completamento
Completa le frasi.
DA FOTOCOPIARE
...................................................................... e ............................................................................................................................. .
VERIFICHE
3. Elenca tre fitocomposti presenti nei prodotti ortofrutticoli: ................................................................................................,
................................................................................................. e ................................................................................................. .
■ Domanda aperta
Illustra qualche ortaggio con marchio di qualità.
■ Vero/Falso
Rispondi vero (V) o falso (F) e, se hai risposto falso, riscrivi l’affermazione in modo che risulti vera.
...................................................................................................................................................................................................
VERIFICHE
■ Scelta multipla
Barra con una crocetta la risposta esatta (una sola risposta).
1. Gli ortaggi svolgono una funzione 3. Le vitamine più importanti nella frutta, in ge-
prevalentemente: nere, sono:
A energetica A la A e la B1
B plastica B le vitamine del gruppo B
C protettiva C la C e la E
D tutte le affermazioni precedenti sono vere D la A e la C
■ Completamento
Completa le frasi.
DA FOTOCOPIARE
2. Fai tre esempi di ortaggi da fiore: ....................................................................., ..................................................................... e
VERIFICHE
..................................................................... .
4. Gli acidi organici più importanti presenti nella frutta sono: ...................................................................... ,
......................................................................................... e .............................................................................
5. La parte commestibile degli ortaggi da radice, dal punto di vista botanico, è detta .................................................... .
■ Domanda aperta
Illustra qualche frutto con marchio di qualità.
■ Vero/Falso
Rispondi vero (V) o falso (F) e, se hai risposto falso, riscrivi l’affermazione in modo che risulti vera.
...................................................................................................................................................................................................
VERIFICHE
■ Scelta multipla
Barra con una crocetta la risposta esatta (una sola risposta).
1. Il pane è un alimento prevalentemente: 3. È la più importante fonte di beta-glucani:
A energetico A avena
B plastico B frumento
C regolatore C orzo
D energetico e regolatore D segale
2. Il lievito impiegato nella panificazione corrisponde 4. Tra i seguenti, qual è il cereale più adatto alla
a microrganismi del tipo: panificazione?
A Streptococcus thermophilus A il mais
B Saccaromyces cerevisiae B la segale
C Lactobacillus bulgaricus C l’orzo
D Acetobacter D il miglio
7. La parte della cariosside che contiene una buona 10. Il cloruro di sodio, aggiunto come ingrediente
quantità di lipidi è: nel pane, ha la funzione di:
A l’embrione A rendere sapido l’alimento
B lo strato aleuronico B migliorare la qualità del glutine
C l’endosperma C rendere più croccante la crosta
D tutte le parti della cariosside contengono D tutte le voci precedenti sono vere
lipidi in modo equivalente
■ Completamento
Completa le frasi.
DA FOTOCOPIARE
→ ........................................................................................................ → ............................................................................................
VERIFICHE
→ .......................................................................... .
■ Domanda aperta
Illustra qualche cereale o prodotto derivato a marchio europeo o PAT.
■ Vero/Falso
Rispondi vero (V) o falso (F) e, se hai risposto falso, riscrivi l’affermazione in modo che risulti vera.
...................................................................................................................................................................................................
VERIFICHE
■ Scelta multipla
Barra con una crocetta la risposta esatta (una sola risposta).
1. Durante la lievitazione l’impasto aumenta di vo- 3. Non appartiene alla famiglia delle Graminaceae:
lume, essenzialmente perché si libera: A l’avena
A ossigeno B il riso
B vapore acqueo C il miglio
C alcol etilico D il grano saraceno
D anidride carbonica
4. Il pericarpo contiene soprattutto:
2. Nelle paste all’uovo è prevista l’aggiunta di: A amido
A almeno 2 uova per ogni kg di semola B lipidi, vitamine liposolubili e proteine
B almeno 3 uova per ogni kg di semola C fibra e sali minerali
C almeno 4 uova per ogni kg di semola D proteine complete, lipidi e sali minerali
D almeno 5 uova per ogni kg di semola
■ Completamento
Completa le frasi.
DA FOTOCOPIARE
VERIFICHE
2. Il processo di pastificazione comprende le seguenti fasi:
→ ...........................................................................................................
..................................................................................................................
→ ........................................................................................................... → ...........................................................................................................
→ ................................................................................................ .
■ Domanda aperta
Descrivi alcuni possibili illeciti nei prodotti cerealicoli.
■ Vero/Falso
Rispondi vero (V) o falso (F) e, se hai risposto falso, riscrivi l’affermazione in modo che risulti vera.
...................................................................................................................................................................................................
VERIFICHE
■ Scelta multipla
Barra con una crocetta la risposta esatta (una sola risposta).
1. Le vitamine più importanti nei legumi sono: 3. Dal punto di vista chimico, i “fattori di flatulenza”
A CeD sono:
B AeK A vitamine
C C e B2 B lipidi
D B1 e PP C amminoacidi
D oligosaccaridi
2. I batteri presenti sulle radici delle leguminose
hanno la capacità di: 4. Il glutammato di sodio si può ottenere
industrialmente a partire da:
A produrre ossigeno
B fissare l’azoto atmosferico A fagioli
C fissare l’anidride carbonica atmosferica B ceci
D assorbire le proteine delle leguminose C fave
D soia
7. Il legume con la più alta percentuale di proteine 10. Contengono un alcaloide amarissimo:
è: A i fagioli
A la soia B i lupini
B la lenticchia C le cicerchie
C il fagiolo D le lenticchie
D il pisello
■ Completamento
Completa le frasi.
DA FOTOCOPIARE
VERIFICHE
oppure ..................................................................................... .
■ Domanda aperta
Descrivi un legume minore.
■ Vero/Falso
Rispondi vero (V) o falso (F) e, se hai risposto falso, riscrivi l’affermazione in modo che risulti vera.
4. Gli acidi grassi presenti nei legumi sono prevalentemente di tipo insaturo. V F
...................................................................................................................................................................................................
6. Con l’ammollo si allontanano in parte alcuni fattori antinutrizionali presenti nei legumi. V F
...................................................................................................................................................................................................
...................................................................................................................................................................................................
VERIFICHE
■ Scelta multipla
Barra con una crocetta la risposta esatta (una sola risposta).
1. La farinata si prepara con la farina di: 3. È un fattore antinutrizionale presente nei legumi:
A piselli A la lisina
B ceci B la metionina
C fagioli C la lectina
D fave D la cisteina
DA FOTOCOPIARE
■ Completamento
VERIFICHE
Completa le frasi.
■ Domanda aperta
Perché i legumi sono vegetali che contribuiscono alla sostenibilità dell’agricoltura?
■ Vero/Falso
Rispondi vero (V) o falso (F) e, se hai risposto falso, riscrivi l’affermazione in modo che risulti vera.
3. L’omogeneizzazione del latte consente la riduzione delle dimensioni dei globuli di grasso. V F
...................................................................................................................................................................................................
...................................................................................................................................................................................................
VERIFICHE
■ Scelta multipla
Barra con una crocetta la risposta esatta (una sola risposta).
1. Le proteine del siero, rispetto alle proteine totali, 3. Il latte è una buona fonte di:
costituiscono mediamente il: A ferro
A 18% B proteine a medio valore biologico
B 30% C proteine ad alto valore biologico
C 78% D acidi grassi essenziali
D 3,4%
4. Il galattosio è:
2. La fermentazione lattica consiste nella: A un disaccaride formato da una molecola di
A trasformazione della caseina in acido lattico lattosio e una molecola di glucosio
B formazione di acido lattico a partire dal lattosio B un disaccaride formato da due molecole di
C formazione di lattosio a partire dall’acido glucosio
lattico C una proteina fosforata presente nel latte
D produzione di fermenti lattici D uno degli zuccheri costituenti del lattosio
7. I sali minerali presenti nel latte: 10. A parità di volume contiene più vitamina A:
A si trovano soltanto in soluzione A il latte intero
B sono esclusivamente legati alla caseina B il latte parzialmente scremato
C il latte totalmente scremato
C in parte sono legati alla caseina e in parte
sono in soluzione D nessuna delle affermazioni precedenti è
D sono in forma emulsionata corretta
■ Completamento
Completa le frasi.
DA FOTOCOPIARE
1. Tre batteri patogeni che possono accidentalmente contaminare il latte crudo sono ………………................……………,
VERIFICHE
………………….............................………… e ……………................................……………… .
2. Il metodo UHT consiste nel trattare il latte a una temperatura di circa ................................ °C per un tempo di
......................................................................... ; il latte così trattato si conserva per circa ......................................................................
a temperatura ............................................................................................ .
3. La sterilizzazione del latte (metodo classico) consiste nel trattare il latte a una temperatura di circa
............................ °C per un tempo di circa ......................................................................... ; il latte così trattato si conserva
4. Due tra i sali minerali più abbondanti nel latte sono il .............................................................. e il ............................................... .
■ Domanda aperta
Illustra qualche possibile illecito sul latte.
■ Vero/Falso
Rispondi vero (V) o falso (F) e, se hai risposto falso, riscrivi l’affermazione in modo che risulti vera.
3. La pastorizzazione del latte consente la riduzione delle dimensioni dei globuli di grasso. V F
...................................................................................................................................................................................................
...................................................................................................................................................................................................
VERIFICHE
9. Nel latte prevalgono gli acidi grassi insaturi rispetto a quelli saturi. V F
...................................................................................................................................................................................................
■ Scelta multipla
Barra con una crocetta la risposta esatta (una sola risposta).
1. Il lattosio è: C aumenta il pH
A un disaccaride formato da una molecola di D si forma acido lattico
galattosio e una di glucosio
B un disaccaride formato da due molecole di 3. La pastorizzazione del latte si esegue per:
glucosio A allontanare le sostanze volatili che conferi-
C una proteina fosforata presente nel latte scono odori sgradevoli
D uno zucchero formato da due molecole di ga- B rendere più attivi gli enzimi
lattosio e una di glucosio C distruggere i microrganismi patogeni e inattivare
alcuni enzimi
2. Se il latte crudo non viene subito refrigerato, do- D rendere più digeribile il latte
po un po’ di tempo:
A diventa meno denso 4. Nel latte prevalgono:
B aumenta il contenuto di lattosio A i trigliceridi
DA FOTOCOPIARE
■ Completamento
VERIFICHE
Completa le frasi.
1. Il latte intero contiene ....................... % circa di grassi, il latte parzialmente scremato .......................% di grassi e il
latte scremato ....................... % di grassi.
2. Con il sistema HTST il latte viene portato a una temperatura di circa .............................. °C per un tempo di
.......................................................... ; il latte così trattato si conserva per un periodo di ...................................................... alla
3. I due enzimi del latte indicatori del danno termico, sono la .........................................................................................................
e la ............................................................................. .
■ Domanda aperta
Quali sono le cause dell’intolleranza al lattosio? Come si manifesta questo disturbo?
■ Vero/Falso
Rispondi vero (V) o falso (F) e, se hai risposto falso, riscrivi l’affermazione in modo che risulti vera.
7. La coagulazione presamica del formaggio avviene per mezzo dei batteri lattici. V F
...................................................................................................................................................................................................
...................................................................................................................................................................................................
VERIFICHE
■ Scelta multipla
Barra con una crocetta la risposta esatta (una sola risposta).
1. Durante la maturazione del formaggio avviene: 3. La filatura della pasta della mozzarella è dovuta:
A l’idrolisi di parte dei trigliceridi e delle proteine A a modificazioni del grasso, che si scioglie
B l’idrolisi dei polisaccaridi B alla caseina, che diventa plastica
C la perdita di sali minerali C alla denaturazione delle proteine del siero
D la reidratazione della cagliata D all’aggiunta di sali di fusione
7. I formaggi sono una buona fonte di: 10. Delle seguenti, la migliore combinazione
A ferro nutrizionale è:
B glucidi A pane integrale con mozzarella e pomodoro
C amminoacidi essenziali B bistecca con formaggio
D acidi grassi essenziali C tramezzino con prosciutto e formaggio
D crespelle con formaggio
■ Completamento
Completa le frasi.
DA FOTOCOPIARE
1. Le principali fasi della lavorazione dei formaggi sono: coagulazione → .................................................................................
VERIFICHE
→ ............................................................................. → .................................................................................... → ..........................................
→ salatura → ............................................................................. .
......................................................................................... .
■ Domanda aperta
Esponi qualche notizia storica correlata alle origini del formaggio.
■ Vero/Falso
Rispondi vero (V) o falso (F) e, se hai risposto falso, riscrivi l’affermazione in modo che risulti vera.
6. La venatura dei formaggi erborinati è dovuta allo sviluppo dei fermenti lattici. V F
...................................................................................................................................................................................................
...................................................................................................................................................................................................
VERIFICHE
10. La pastorizzazione del latte è obbligatoria nella produzione dei formaggi freschi. V F
...................................................................................................................................................................................................
■ Scelta multipla
Barra con una crocetta la risposta esatta (una sola risposta).
■ Completamento
DA FOTOCOPIARE
Completa le frasi.
VERIFICHE
1. Elenca due modi diversi in cui si può effettuare la salatura dei formaggi: ..................................................................... e
............................................................................................. .
4. Dal punto di vista nutrizionale i formaggi sono ottimi alimenti, ma in essi scarseggiano i ............................................,
la vitamina ................ e il ............................................................................ .
■ Domanda aperta
Descrivi le caratteristiche di un formaggio DOP a tua scelta.
■ Vero/Falso
Rispondi vero (V) o falso (F) e, se hai risposto falso, riscrivi l’affermazione in modo che risulti vera.
...................................................................................................................................................................................................
VERIFICHE
■ Scelta multipla
Barra con una crocetta la risposta esatta (una sola risposta).
1. La camera d’aria è presente: B l’ovomucoide
A nel polo acuto dell’uovo C l’ovovitellina
B nel polo ottuso dell’uovo D la fosvitina
C ai due poli dell’uovo
D potenzialmente in qualsiasi polo, dipende 3. L’ovomucoide è:
dalla razza della gallina A una proteina presente nell’albume
B una proteina presente nel tuorlo
2. Ha un’azione antibatterica: C una fosfoproteina
A il lisozima D un fattore antivitaminico
■ Completamento
DA FOTOCOPIARE
Completa le frasi.
VERIFICHE
1. Tre funzioni del guscio dell’uovo sono: ....................................................................................................................................,
......................................................................................................................................... e .................................................................... .
5. Due sistemi di conservazione delle uova intere (con guscio) sono: .............................................................................
e ................................................................................ .
■ Domanda aperta
Da quali sostanze derivano le proprietà schiumogene dell’uovo?
■ Vero/Falso
Rispondi vero (V) o falso (F) e, se hai risposto falso, riscrivi l’affermazione in modo che risulti vera.
...................................................................................................................................................................................................
VERIFICHE
■ Scelta multipla
Barra con una crocetta la risposta esatta (una sola risposta).
2. In una soluzione salina, le uova fresche: 4. La composizione chimica media dell’albume è circa:
A tendono a emergere A acqua 74%, proteine 13%, lipidi 11%,
B rimangono in superficie glucidi 1%, sali minerali 0,5%
C affondano B acqua 28%, proteine 25%, lipidi 45%,
D non hanno un comportamento definito glucidi 0,8%, sali minerali 2%
C acqua 50%, proteine 16%, lipidi 32%,
glucidi 0,7%, sali minerali 0,5%
■ Completamento
Completa le frasi.
DA FOTOCOPIARE
VERIFICHE
1. Il lisozima è presente ........................................................................................... dell’uovo; dal punto di vista chimico è
............................................................................................ e la sua azione è .................................................................................. .
■ Domanda aperta
A quali sostanze sono correlate le proprietà emulsionanti dell’uovo?
■ Vero/Falso
Rispondi vero (V) o falso (F) e, se hai risposto falso, riscrivi l’affermazione in modo che risulti vera.
1. Il valore nutritivo dei pesci è elevato per il buon apporto di proteine complete. V F
...................................................................................................................................................................................................
5. Le carni dei pesci sono più difficili da digerire che le carni dei mammiferi. V F
...................................................................................................................................................................................................
6. I pesci grassi congelati si conservano più a lungo dei pesci magri congelati. V F
...................................................................................................................................................................................................
...................................................................................................................................................................................................
VERIFICHE
9. Il polpo è un ottopode. V F
...................................................................................................................................................................................................
10. I pesci surgelati devono essere mantenuti a temperature uguali o inferiori a –12 °C. V F
...................................................................................................................................................................................................
■ Scelta multipla
Barra con una crocetta la risposta esatta (una sola risposta).
7. Respirano per mezzo di branchie: 10. I prodotti ittici marini sono fonti importanti di:
A i pesci A vitamina C e vitamina K
B i crostacei B iodio
C i molluschi acquatici C ferro
D tutti gli animali precedenti D acidi grassi saturi
■ Completamento
Completa le frasi.
DA FOTOCOPIARE
2. Elenca tre pesci di acqua dolce: ........................................................................, .................................................. e
VERIFICHE
..................................................................................... .
3. I prodotti ittici più importanti dal punto di vista alimentare, appartengono alle seguenti categorie zoologiche:
.............................................................................................................. , .............................................................................................................. ,
.............................................................................................................. e .............................................................................................................. .
4. La sterilizzazione delle conserve ittiche si esegue in autoclave a una temperatura di circa ............................................
per un tempo di circa ..................................................... .
5. I pesci, secondo l’ambiente in cui vivono, si suddividono in .........................................................................................................,
.......................................................................................................... e .......................................................................................................... .
■ Domanda aperta
Spiega qualche tipologia di allevamento utilizzato in acquacoltura.
■ Vero/Falso
Rispondi vero (V) o falso (F) e, se hai risposto falso, riscrivi l’affermazione in modo che risulti vera.
8. La determinazione della quantità di xantina serve a valutare lo stato di freschezza dei pesci. V F
DA FOTOCOPIARE
...................................................................................................................................................................................................
VERIFICHE
■ Scelta multipla
Barra con una crocetta la risposta esatta (una sola risposta).
2. Il pesce rappresenta una buona fonte di: 4. Gli acidi grassi della serie omega-3 sono presenti
A vitamina C soprattutto:
B vitamina E A nei crostacei
C acido folico B nei pesci azzurri
D vitamine del gruppo B C nei molluschi
D nei pesci magri
6. La parassitosi più comune correlata al consumo 9. La sterilizzazione delle conserve ittiche si esegue
di pesci è dovuta: in autoclave nelle seguenti condizioni:
A all’Echinococcus granulosus A 110-120 °C per 10 minuti
B alla Taenia solium B 80-100 °C per 5 minuti
C all’Anisakis simplex C 60-90 °C per 30-60 minuti
D alla Trichinella spiralis D 110-120 °C per 30-60 minuti
7. Se venduti freschi, devono essere necessariamen- 10. La carne più digeribile è quella:
te vivi: A bovina
A i lamellibranchi B dei molluschi
B i cefalopodi C dei pesci magri
C i pesci D dei pesci grassi
D i crostacei
■ Completamento
Completa le frasi.
DA FOTOCOPIARE
.......................................................................................... .
VERIFICHE
2. Elenca tre pesci ossei: .......................................................................................... , ............................................................................ e
.......................................................................................... .
■ Domanda aperta
Spiega brevemente la respirazione branchiale nei pesci.
■ Vero/Falso
Rispondi vero (V) o falso (F) e, se hai risposto falso, riscrivi l’affermazione in modo che risulti vera.
7. Il grasso di copertura è il grasso distribuito nella cavità addominale degli animali da macello. V F
...................................................................................................................................................................................................
...................................................................................................................................................................................................
VERIFICHE
9. Il cloruro di sodio è uno dei principali costituenti dei dadi per brodo. V F
...................................................................................................................................................................................................
10. Il tipo di alimentazione degli animali influisce molto sulle caratteristiche organolettiche del grasso. V F
...................................................................................................................................................................................................
11. Con il rigor mortis aumenta la capacità di trattenere l’acqua da parte della carne. V F
...................................................................................................................................................................................................
■ Scelta multipla
Barra con una crocetta la risposta esatta (una sola risposta).
1. Le carni sono una buona fonte di: 3. Se la quantità di grasso di filtrazione presente
A iodio C ferro nelle carni è ridotta, si tratta di:
B calcio D cloro A prezzemolatura C venatura
B marezzatura D gramolatura
2. L’actina è una proteina tipica:
A del tessuto muscolare 4. Nella contrazione muscolare è necessaria la
B del tessuto connettivo presenza degli ioni:
C del tessuto adiposo A ferro C calcio
D del sangue B fluoro D zolfo
■ Completamento
Completa le frasi.
DA FOTOCOPIARE
1. Le principali vitamine presenti nella carne sono ................, ................ e ................ .
VERIFICHE
2. Elenca tre sistemi frequentemente utilizzati per la conservazione della carne: ...........................................................,
.............................................................................................................. e ............................................................................................... .
■ Collegamento
Collega con una linea i termini delle due colonne.
■ Domanda aperta
Qual è la materia prima per la produzione della gelatina alimentare?
■ Vero/Falso
Rispondi vero (V) o falso (F) e, se hai risposto falso, riscrivi l’affermazione in modo che risulti vera.
...................................................................................................................................................................................................
VERIFICHE
■ Scelta multipla
Barra con una crocetta la risposta esatta (una sola risposta).
1. Durante la frollatura: 3. Per evitare la crescita del Clostridium botulinum,
A le proteine muscolari vengono idrolizzate agli insaccati si aggiungono:
B l’acido lattico si trasforma in glicogeno A polifosfati
C aumenta la quantità di ATP B glutammato di sodio
D il pH diventa basico C nitriti e nitrati di sodio e di potassio
D nitrosammine
2. Presenta la percentuale più alta di carnitina la
carne di: 4. Il collagene e l’elastina sono presenti nel tessuto:
A pollo C manzo A muscolare C adiposo
B struzzo D maiale B connettivo D sanguigno
■ Completamento
Completa le frasi.
DA FOTOCOPIARE
2. Le proteine muscolari più importanti sono la ................................................................................ e la
VERIFICHE
................................................................................................................................ .
3. Elenca tre caratteristiche che devono possedere gli involucri degli insaccati: ................................................................... ,
................................................................... e ................................................................... .
4. Le cellule tipiche del tessuto adiposo sono dette .............................................................: in esse si accumulano elevate
quantità di .................................................................. .
■ Collegamento
Collega con una linea i termini delle due colonne.
■ Domanda aperta
Descrivi qualche illecito sulle carni bovine.
■ Vero/Falso
Rispondi vero (V) o falso (F) e, se hai risposto falso, riscrivi l’affermazione in modo che risulti vera.
2. L’olio di sansa deve essere sempre rettificato prima della sua commercializzazione. V F
...................................................................................................................................................................................................
...................................................................................................................................................................................................
VERIFICHE
■ Scelta multipla
Barra con una crocetta la risposta esatta (una sola risposta).
1. Tra gli oli elencati, indica qual è quello più adatto 3. Contiene colesterolo:
alla frittura: A l’olio di oliva
A di semi vari B la margarina vegetale
B di girasole C il burro
C di mais D l’olio di semi
D di arachide
4. Indica l’olio più digeribile:
2. Il metodo per la raccolta delle olive che prevede A di arachide
l’uso di pertiche per percuotere l’albero è detto: B di vinaccioli
A raccolta meccanica C di oliva
B pettinatura D di mais
C brucatura
D abbacchiatura
■ Completamento
Completa le frasi.
DA FOTOCOPIARE
il che trasforma gli acidi grassi ................................................................. in acidi grassi ...................................................... .
VERIFICHE
2. Nell’oliva si distinguono le seguenti parti: ............................................................ (o buccia), ...............................................
(o polpa), ................................................................... (o nocciolo) e ...................................................................... (o mandorla) .
5. Nel processo di maturazione delle olive si distinguono tre tappe fondamentali, ossia lo .....................................................,
l’........................................................................... e la ........................................................................... .
■ Domanda aperta
Descrivi un olio tropicale.
■ Vero/Falso
Rispondi vero (V) o falso (F) e, se hai risposto falso, riscrivi l’affermazione in modo che risulti vera.
5. Il burro di palma contiene una percentuale molto elevata di acidi grassi insaturi. V F
...................................................................................................................................................................................................
7. La margarina contiene una minore quantità di acidi grassi insaturi rispetto agli oli. V F
...................................................................................................................................................................................................
8. Il lardo si ottiene dal tessuto adiposo della zona ventrale del maiale. V F
DA FOTOCOPIARE
...................................................................................................................................................................................................
VERIFICHE
10. Il burro, per essere commercializzato, deve avere un contenuto di grasso minimo dell’80%. V F
...................................................................................................................................................................................................
■ Scelta multipla
Barra con una crocetta la risposta esatta (una sola risposta).
2. La raccolta delle olive che cadono per terra si 4. La demargarinazione è un trattamento che serve
chiama: a eliminare:
A brucatura A le mucillagini dell’olio
B raccattatura B i gliceridi che solidificano a bassa
C abbacchiatura temperatura
D pettinatura C sostanze che conferiscono odori estranei
D sostanze coloranti
6. Gli oli tropicali sono ricchi di: 9. È un acido grasso essenziale per l’organismo
A acidi grassi saturi umano:
B acidi grassi monoinsaturi A l’acido oleico
C acidi grassi polinsaturi B l’acido arachico
D colesterolo C l’acido linoleico
D l’acido palmitico
7. La polpa dell’oliva corrisponde:
A all’embrione 10. Il suo impiego è vietato nella produzione di
B all’epicarpo margarine:
C all’endocarpo A olio di girasole
D al mesocarpo B grasso di maiale
C grasso di bue
D olio di palmisti
■ Completamento
Completa le frasi.
DA FOTOCOPIARE
→ ..................................................................................................... → estrazione dell’olio → ...................................................
VERIFICHE
→ chiarificazione → conservazione → ........................................................................................ .
2. La composizione chimica delle olive dipende da molti fattori. Elencane almeno due: .....................................................
e ........................................................................................................ .
5. La panna può separarsi dal latte mediante l’................................................................. (e si ottiene panna acida) o
mediante ................................................ (e si ottiene panna ................................................ ).
■ Domanda aperta
Descrivi qualche possibile illecito sull’olio extravergine di oliva.
■ Vero/Falso
Rispondi vero (V) o falso (F) e, se hai risposto falso, riscrivi l’affermazione in modo che risulti vera.
1. Il saccarosio è un monosaccaride. V F
...................................................................................................................................................................................................
...................................................................................................................................................................................................
VERIFICHE
■ Scelta multipla
Barra con una crocetta la risposta esatta (una sola risposta).
1. Dal punto di vista chimico, il sorbitolo è: 3. La fase di condizionamento del miele ha la fina-
A un monosaccaride lità di:
B un dipeptide A estrarre il miele dai favi
C un polialcol B eliminare l’aria e le impurità
D un disaccaride C aprire i favi
D conferire un sapore migliore
2. La sostanza zuccherina prodotta dalle ghiandole
dei fiori è detta: 4. Per miele vergine integrale si intende il miele:
A melata A pastorizzato
B melassa B ottenuto per semplice svuotamento del favo
C bagasse C al quale sono stati innestati cristalli guida
D nettare D ottenuto soltanto dal nettare.
6. Trova largo impiego nell’industria dolciaria: 9. La canna da zucchero è una pianta appartenente
A la saccarina alla famiglia delle:
B il glucosio A Solanaceae
C l’aspartame B Graminaceae
D il sorbitolo C Chenopodiaceae
D Rosaceae
■ Completamento
Completa le frasi.
DA FOTOCOPIARE
e ........................................................................ .
VERIFICHE
2. La dilatazione che si trova nell’esofago delle api bottinatrici è detta ..................................... .
4. Enumera in ordine progressivo le fasi relative al processo di estrazione del miele dall’alveare:
........... disopercolatura
........... invasettamento
........... smielatura
........... condizionamento
■ Domanda aperta
Descrivi qualche aspetto storico legato allo zucchero o a qualche prodotto dolciario.
■ Vero/Falso
Rispondi vero (V) o falso (F) e, se hai risposto falso, riscrivi l’affermazione in modo che risulti vera.
4. I dolcificanti artificiali presentano un potere dolcificante molto superiore rispetto a quelli naturali. V F
...................................................................................................................................................................................................
...................................................................................................................................................................................................
VERIFICHE
■ Scelta multipla
Barra con una crocetta la risposta esatta (una sola risposta).
■ Completamento
Completa le frasi.
DA FOTOCOPIARE
2. Gli ingredienti principali per la produzione di cioccolato sono: ................................................................................................ ,
VERIFICHE
..................................................................................... e ..................................................................................... .
........... raffinazione
■ Domanda aperta
Illustra le caratteristiche nutritive dello zucchero bianco e dello zucchero grezzo.
■ Vero/Falso
Rispondi vero (V) o falso (F) e, se hai risposto falso, riscrivi l’affermazione in modo che risulti vera.
...................................................................................................................................................................................................
VERIFICHE
■ Scelta multipla
Barra con una crocetta la risposta esatta (una sola risposta).
1. L’anice verde contiene un olio essenziale detto …….......….......……… , mentre il pepe contiene la ………..............……… .
4. Enumera in ordine progressivo le fasi relative alla produzione dell’aceto con il metodo a colture sommerse:
........... confezionamento
........... illimpidimento
........... acetificazione
........... maturazione
6. Le bacche del ...................................................................... vengono impiegate nell’industria dei distillati per la prepara-
zione del gin.
■ Tabella
Per ciascuna delle seguenti erbe aromatiche e spezie proponi tre comuni impieghi.
DA FOTOCOPIARE
Ad es. Acetosa: minestroni, insalate, verdure cotte.
VERIFICHE
1. Noce moscata
2. Pepe
3. Alloro
4. Origano
5. Prezzemolo
6. Erba cipollina
7. Zafferano
■ Domanda aperta
Descrivi un aspetto storico legato a qualche condimento non grasso.
■ Vero/Falso
Rispondi vero (V) o falso (F) e, se hai risposto falso, riscrivi l’affermazione in modo che risulti vera.
V F
VERIFICHE
...................................................................................................................................................................................................
■ Scelta multipla
Barra con una crocetta la risposta esatta (una sola risposta).
1. Il periodo di invecchiamento per l’aceto balsami- 4. L’anetolo è presente:
co tradizionale di Modena è di: A nella cannella
A almeno 1 anno B nell’anice
B almeno 12 anni C nell’origano
C non meno di 5 anni D nella salvia
D 3 mesi circa
5. Il termine madre, riferito all’aceto, sta a indicare:
2. Secondo i nutrizionisti è conveniente consumare A il vino dal quale si ottiene l’aceto
quotidianamente una quantità di cloruro di B gli acetobatteri responsabili
sodio: dell’acetificazione
A non superiore ai 5 g C le botti di legno in cui avviene
B inferiore ai 50 mg l’acetificazione
C di circa 15 g D un metodo artigianale di produzione
D superiore ai 20 g dell’aceto
1. Elenca almeno due proprietà comuni alle erbe aromatiche, alle spezie e all’aceto: ..........................................................
e .................................................................................................................. .
4. Enumera in ordine progressivo le fasi relative alla produzione dell’aceto balsamico tradizionale di Modena
e di Reggio Emilia:
........... pigiatura
........... invecchiamento
........... fermentazione
6. Dai bottoni floreali dell’Eugenia caryophyllata si ottiene una spezia nota con il nome di ............................................ .
■ Tabella
DA FOTOCOPIARE
Per ciascuna delle seguenti erbe aromatiche e spezie proponi tre comuni impieghi.
VERIFICHE
Ad es. Sesamo: pane, dolci, gomasio.
1. Peperoncino
2. Aneto
3. Basilico
4. Cumino
5. Rosmarino
6. Vaniglia
7. Cannella
■ Domanda aperta
Illustra le caratteristiche di un’erba o spezia utilizzata in liquoreria.
■ Vero/Falso
Rispondi vero (V) o falso (F) e, se hai risposto falso, riscrivi l’affermazione in modo che risulti vera.
...................................................................................................................................................................................................
VERIFICHE
■ Scelta multipla
Barra con una crocetta la risposta esatta (una sola risposta).
7. Le acque con un residuo fisso compreso tra 50 e 10. Indica, tra le seguenti, la bevanda più adatta ai
500 mg/L sono classificate come acque: ragazzi:
A oligominerali A chinotto
B minimamente mineralizzate B caffè
C minerali C smoothie
D ricche di sali minerali D aranciata
■ Completamento
Completa le frasi.
1. L’estrazione dei chicchi di caffè si può eseguire mediante due metodi, ossia ......................................................................
e .................................................................................. .
DA FOTOCOPIARE
2. I soggetti con disturbi gastrici devono evitare bevande come .....................................................................................................
VERIFICHE
e .......................................................................................... .
........... raffreddamento
........... torrefazione
■ Domanda aperta
Descrivi qualche aspetto storico-culturale legato a un prodotto nervino.
■ Vero/Falso
Rispondi vero (V) o falso (F) e, se hai risposto falso, riscrivi l’affermazione in modo che risulti vera.
V F
VERIFICHE
...................................................................................................................................................................................................
■ Scelta multipla
Barra con una crocetta la risposta esatta (una sola risposta).
1. Secondo la normativa italiana, le aranciate 3. È detto “caffè in pergamino”:
devono avere un contenuto in succo di arancia A il caffè rivestito da una sottile pellicola
non inferiore al: B il caffè confezionato
A 6% C il caffè lavato
B 12% D il caffè tostato
C 20%
D 30% 4. La regione del Darjeeling è importante per la
produzione di:
2. Il caffè proviene: A caffè
A dall’Etopia B cacao
B dai Caraibi C camomilla
C dall’India D tè
D dall’Egitto
■ Completamento
Completa le frasi.
DA FOTOCOPIARE
e ....................................................................................................... .
VERIFICHE
2. Elenca tre fenomeni che avvengono con la torrefazione del caffè: .................................................................................,
....................................................................................................................... e ...................................................................................... .
........... appassimento
........... essiccamento
........... accartocciamento
........... raccolta
■ Domanda aperta
Spiega il valore nutritivo delle bibite..
■ Vero/Falso
Rispondi vero (V) o falso (F) e, se hai risposto falso, riscrivi l’affermazione in modo che risulti vera.
5. Nella produzione della birra è consentito impiegare insieme all’orzo una parte di riso. V F
...................................................................................................................................................................................................
...................................................................................................................................................................................................
VERIFICHE
■ Scelta multipla
Barra con una crocetta la risposta esatta (una sola risposta).
1. ll glicerolo è: 3. La fermentazione malolattica è:
A un prodotto primario della fermentazione A fondamentale per tutti i tipi di vini
alcolica B importante soprattutto per i vini bianchi, per
B una sostanza presente nelle uve accentuare il profumo
C un prodotto secondario della fermentazione C da evitare nei vini rossi
D fondamentale nei vini rossi destinati
alcolica
D una sostanza che causa intorbidamenti nei vini all’invecchiamento
■ Completamento
Completa le frasi.
DA FOTOCOPIARE
1. Alcuni degli acidi organici presenti nel vino sono: ............................................................., .............................................................
VERIFICHE
e ............................................................. .
■ Domanda aperta
Illustra possibili illeciti su vino o birra.
■ Vero/Falso
Rispondi vero (V) o falso (F) e, se hai risposto falso, riscrivi l’affermazione in modo che risulti vera.
6. I vini con molti tannini sono più soggetti a malattie rispetto a quelli con pochi tannini. V F
...................................................................................................................................................................................................
...................................................................................................................................................................................................
■ Scelta multipla
Barra con una crocetta la risposta esatta (una sola risposta).
1. L’alcol metilico presente nel vino deriva: 3. È un tipo di vinificazione impiegato soprattutto
A dagli acidi organici quando le uve sono ammuffite:
B dalle pectine A in rosso
C dagli zuccheri B in continuo
D dall’alcol etilico C con macerazione carbonica
D la termovinificazione
2. È una malattia aerobica del vino:
A la fioretta C l’agrodolce
B il girato D il filante
DA FOTOCOPIARE
■ Completamento
VERIFICHE
Completa le frasi.
3. Gli zuccheri maggiormente presenti nel mosto d’uva sono il ............................................... e il ............................................. .
........ macerazione
■ Domanda aperta
Descrivi un aspetto storico legato a un prodotto alcolico fermentato.
■ Vero/Falso
Rispondi vero (V) o falso (F) e, se hai risposto falso, riscrivi l’affermazione in modo che risulti vera.
1. La distillazione è un processo atto a separare due o più sostanze liquide miscibili tra loro. V F
...................................................................................................................................................................................................
6. L’acqua impiegata per la produzione di liquori deve essere ricca di sali minerali. V F
...................................................................................................................................................................................................
■ Scelta multipla
DA FOTOCOPIARE
1. L’agave blu è la materia prima per la produzione: 5. La bevanda alcolica di più facile produzione è:
A del rum A il brandy
B del sakè B il calvados
C dei liquori alla crema C il rum
D della tequila D la vodka
■ Completamento
Completa le frasi.
........ distillazione
........ fermentazione
........ rettificazione
DA FOTOCOPIARE
VERIFICHE
3. Tre cereali comunemente impiegati nella produzione del gin sono: .................................................................,
................................................................. e ................................................................. .
4. I danni dell’abuso cronico di alcol sono a carico soprattutto dei seguenti organi e/o apparati:
................................................................................................... , ............................................................................................................. e
...................................................................................................... .
5. Elenca tre sistemi impiegati per l’estrazione dei princìpi attivi delle piante aromatiche:
.......................................................................................................................... , ........................................................................................ e
...................................................................................................... .
■ Domanda aperta
Esponi un aspetto storico legato a un superalcolico.
■ Vero/Falso
Rispondi vero (V) o falso (F) e, se hai risposto falso, riscrivi l’affermazione in modo che risulti vera.
■ Scelta multipla
Barra con una crocetta la risposta esatta (una sola risposta).
DA FOTOCOPIARE
VERIFICHE
■ Completamento
Completa le frasi.
1. Elenca quattro erbe aromatiche impiegate usualmente nella produzione di liquori: ........................................................,
...................................................................................................... , ...................................................................................................... e
..................................................................................................... .
2. Gli apparecchi impiegati per la distillazione sono detti ………...................………………………, quelli impiegati per la
distillazione discontinua sono noti come ………...................……………………… e sono quelli impiegati maggiormente
per i distillati di tipo ………...................……………………… .
DA FOTOCOPIARE
3. Enumera in ordine progressivo le fasi relative alla produzione di liquori:
VERIFICHE
........ miscelazione
........ filtrazione
........ imbottigliamento
5. La grappa può essere ricavata dalla distillazione di due tipi di vinacce: ........................................................................
oppure ..................................................................................................... .
■ Domanda aperta
Illustra le caratteristiche di qualche superalcolico con denominazione IGP o PAT.
Apprendimento facilitato
• Verifiche facilitate, pp. 152-167
Educazione Civica
• Verifiche per la valutazione in decimi del Coordinatore, pp. 192-195
VERIFICA FACILITATA
Sezione 1 Classe ................................. Data ...............................................
Alimenti e alimentazione Alunno/a ........................................................................................
............................................................................................................
■ Vero/Falso
1. Gli alimenti plastici sono ricchi di glucidi. V F
2. La percentuale d’acqua nel corpo dei bambini è inferiore rispetto agli adulti. V F
3. La carne rossa ha un elevato impatto ambientale. V F
4. Nella tabella della composizione chimica degli alimenti gli zuccheri solubili sono espressi
come disaccaridi. V F
5. Il tè è un alimento di origine minerale. V F
■ Scelta multipla
1. Nell’organismo umano le sostanze più abbondan- 6. Gli alimenti che forniscono soprattutto materiale
ti, tra quelle elencate, sono: facilmente convertibile in energia sono detti:
A i glucidi A protettivi
B i sali minerali B plastici
C le proteine C energetici
D le vitamine D nessuna delle voci precedenti è corretta
2. Sono alimenti con funzione prevalentemente 7. Tra i seguenti grassi da condimento, quale è consi-
energetica: gliato dalle linee guida per una sana alimentazione?
A burro
A i prodotti nervini
B strutto
B gli ortaggi
C olio extravergine di oliva
C la frutta secca
D olio frazionato
DA FOTOCOPIARE
D i legumi
VERIFICHE
■ Vero/Falso
1. La ristorazione scolastica è importante per la promozione di corretti comportamenti alimentari. V F
2. Nella formulazione dei menu per le mense aziendali si deve considerare l’appetibilità dei
cibi oltre che l’aspetto nutrizionale. V F
3. Il menu ciclico è composto da una serie di menu diversi per ogni giorno della settimana,
che in genere si ripropongono dopo 2-4 mesi. V F
4. In Italia, la ristorazione sanitaria è un settore in crescita. V F
5. La scelta degli alimenti per le mense aziendali deve essere effettuata favorendo
quelli stagionali e locali. V F
■ Scelta multipla
1. Fanno parte della ristorazione per le comunità: D il pranzo deve fornire un introito di circa il 30%
A le mense aziendali C le catene di fast food del totale calorico giornaliero
B i ristoranti etnici D le trattorie
6. Condiziona/no fortemente l’accettazione delle pie-
2. Nella dieta degli anziani è importante: tanze da parte dei consumatori:
A che i pasti siano frequenti ma poco abbondanti A le caratteristiche sensoriali del piatto
B che i macronutrienti siano ben bilanciati B l’ambiente in cui si svolge il servizio
C che i cibi siano facilmente digeribili C la stagionalità del piatto
D ognuno dei precedenti accorgimenti D ognuno dei fattori precedenti
3. Indica la combinazione alimentare più appropriata 7. Per la pianificazione dei menu nelle mense delle
per un menu in una mensa scolastica: comunità si deve prevedere il ricorso a:
DA FOTOCOPIARE
A tagliatelle con il ragù, petto di pollo con purea A cuoco C economo
VERIFICHE
di patate, budino B dietista D tutti i soggetti precedenti
B polenta con merluzzo, polpettine di manzo con
zucchine, crostata di fragole 8. Secondo te, quali tra i seguenti alimenti sono poco
C spaghetti con il sugo di pomodoro, tortino di adatti per gli anziani nelle case di riposo?
A latte e latticini
zucchine, banana
D gnocchi con formaggio, arrosto di vitello con B frutta secca a guscio
C uova e legumi
fagiolini, budino
D olio extravergine di oliva
4. Nella mensa aziendale la scelta e l’acquisto degli
alimenti viene pianificata in base: 9. Fanno parte della ristorazione commerciale rapida:
A al fabbisogno nutrizionale A le pizzerie
B all’analisi dei gusti alimentari dell’utenza B i ristoranti d’albergo
C al costo dei piatti C i take-away
D a ciascuno dei precedenti criteri D le trattorie a conduzione familiare
5. Una delle seguenti affermazioni riguardanti la risto- 10. Una delle seguenti affermazioni relativa alle mense
razione delle mense scolastiche NON è vera: scolastiche NON è vera:
A deve diffondere la cultura di una sana e corret- A la correttezza nutrizionale e il piacere del cibo
ta alimentazione non sono compatibili
B deve garantire il fabbisogno nutrizionale degli B si deve rispettare anche la cultura alimentare
alunni locale
C le pietanze devono essere gradite anche per C i pasti forniti devono assolvere una funzione
l’odore e il colore dei cibi protettiva e preventiva per la salute
D i pasti devono soddisfare il gusto dell’utenza
■ Vero/Falso
1. Gli ortaggi, nel loro complesso, sono molto digeribili. V F
2. I micronutrienti negli ortaggi e nella frutta sono ben rappresentati. V F
3. Negli ortaggi sottoposti a prolungata cottura in acqua si verificano notevoli perdite di minerali
per solubilizzazione. V F
4. La manioca è un ortaggio a bulbo. V F
5. I prodotti ortofrutticoli sono ricchi di potassio. V F
■ Scelta multipla
1. Gli ortaggi (tranne poche eccezioni) presentano: 6. Quale delle seguenti coppie di parole ha una sua
A molto amido coerenza interna?
B molti lipidi A melone – drupa
C poche proteine B arancia – esperidio
D poca acqua C albicocca – bacca
D uva – pomo
2. È un metodo corretto di cucinare le verdure:
A metterle in pentola in acqua fredda e poi bol- 7. Sono ascomiceti:
lirle A i porcini
B metterle a cuocere in molta acqua B gli ovoli
C farle cuocere a lungo C i gallinacci
D arrestarne la cottura appena tenere D i tartufi
DA FOTOCOPIARE
3. Quale delle seguenti coppie di parole ha una sua 8. Qual è la frutta più ricca di acido citrico tra le
VERIFICHE
■ Vero/Falso
1. Il granoturco appartiene al genere Triticum. V F
2. Nella cariosside, i lipidi sono presenti quasi esclusivamente nell’albume. V F
3. Per la produzione di paste alimentari fresche non è consentito l’impiego di farine di grano tenero. V F
4. I cereali appartengono alla famiglia delle Solanaceae. V F
5. A circa 40 °C si ha l’inattivazione e la morte dei saccaromiceti. V F
■ Scelta multipla
1. Ha un elevato contenuto di proteine: 6. È adatta alla panificazione la farina di:
A il pericarpo A avena
B l’embrione B segale
C l’endosperma C riso
D il perisperma D miglio
2. Contengono amminoacidi essenziali: 7. La pasta secca deve avere un’umidità finale non
A le albumine superiore al limite di legge, ovvero:
B le gliadine A al 5,5%
C le glutenine B al 12,5%
D nessuna delle precedenti proteine C al 20%
D al 30%
3. L’ultima fase della produzione industriale del riso,
DA FOTOCOPIARE
prima del confezionamento, è: 8. È uno pseudocereale:
VERIFICHE
A il grano duro
A la sbramatura
B la sbiancatura B il miglio
C la spazzolatura C l’avena
D la sbramatura D la quinoa
4. Può essere utilizzato/a nell’alimentazione del 9. Il glutine conferisce alla pasta del pane:
celiaco: A elasticità
A il grano duro B estensibilità
B il grano tenero C plasticità
C il mais D ognuna delle precedenti caratteristiche
D la segale
10. I grissini sono un prodotto da forno tipico della
5. È un cereale minore: gastronomia:
A il Triticum durum A pugliese
B il Triticum dicoccum B calabrese
C lo Zea mays C piemontese
D l’Oryza sativa D emiliana
■ Vero/Falso
1. Il latirismo insorge in persone che consumano quotidianamente i piselli. V F
2. Nei legumi abbondano gli amminoacidi solforati. V F
3. Il patrimonio proteico dei cereali e quello dei legumi si integrano vicendevolmente. V F
4. Nei legumi è elevato il contenuto di fibra alimentare. V F
5. I legumi hanno una certa azione ipocolesterolemizzante. V F
■ Scelta multipla
1. Tra i seguenti legumi, quali presentano il maggio- 6. I legumi sono considerati alimenti:
re contenuto di lipidi? A energetici
A le lenticchie B plastici
B i fagioli C regolatori
C i piselli D accessori
D i ceci
7. Nei legumi scarseggia la vitamina:
2. Sono legumi originari dell’America: A B1
A i ceci B B2
B i fagioli C PP
C le lenticchie D K
D i piselli
8. La flatulenza che deriva dal rilevante consumo di
3. La digeribilità dei legumi migliora: legumi è causata da:
DA FOTOCOPIARE
■ Vero/Falso
1. Il latte costituisce una delle più importanti fonti di calcio e di proteine per l’alimentazione umana. V F
2. La componente grassa del latte è costituita essenzialmente da acidi grassi insaturi. V F
3. Lo yogurt è un latte fermentato appartenente alla categoria dei latti acido-alcolici. V F
4. Lo yogurt non è adatto a chi soffre di disturbi gastrici. V F
5. Per latte alimentare, in senso merceologico, s’intende quello vaccino. V F
■ Scelta multipla
1. Il latte è povero di: 6. Le proteine del latte sono:
A vitamina A A a basso valore biologico
B vitamina B2 B a medio valore biologico
C vitamina B12 C ad alto valore biologico
D vitamina C D difficilmente digeribili
2. Il lattosio è costituito da: 7. Il latte viene contaminato per via endogena attra-
A una molecola di glucosio e una di galattosio verso:
legate insieme A il contatto con la pelle dell’animale
B una molecola di glucosio e una di fruttosio B il contatto con recipienti e strumenti utilizzati
legate insieme per la sua raccolta
C due molecole di galattosio legate insieme C il contatto con il personale addetto alla mun-
D due molecole di glucosio legate insieme gitura
D il passaggio nel canale del capezzolo se l’af-
DA FOTOCOPIARE
3. L’operazione di bollitura casalinga è indispensabi- fezione è localizzata nella mammella
VERIFICHE
le per il latte:
A fresco 8. La principale proteina del latte è:
B UHT A la lattoalbumina
C crudo B la lattoglobulina
D di qualsiasi tipo, per garantire la salubrità C la caseina
D la glicoproteina
4. Un latte con un tenore di materia grassa non
inferiore al 3,5% è un latte: 9. La pastorizzazione alta si esegue a:
A 72-78 °C per 15-20 secondi
A scremato
B 140-150 °C per 2-4 secondi
B parzialmente scremato
C 63 °C per circa 30 minuti
C intero
D 75-80 °C per 15-20 minuti
D integrale
■ Vero/Falso
1. I formaggi freschi, quando non vengono stagionati, devono essere consumati entro
pochi giorni dalla produzione. V F
2. Il contenuto vitaminico, soprattutto quello di vitamina A, è elevato nei formaggi. V F
3. La fase più importante nella produzione del formaggio è la coagulazione del latte. V F
4. La ricotta è ricca di caseina. V F
5. Per la produzione della ricotta sono impiegati polifosfati e citrati di sodio. V F
■ Scelta multipla
1. Un formaggio ottenuto riscaldando la cagliata 6. Si ottiene per coagulazione della crema di latte:
oltre i 48 °C, è un formaggio: A il mascarpone
A a pasta cruda B la ricotta
B a pasta semicotta C la mozzarella
C a pasta cotta D il formaggio a fette
D a pasta extracotta
7. I responsabili delle venature del gorgonzola sono
2. I formaggi, rispetto al latte, contengono: microrganismi del genere:
A più lattosio A Lactobacillus
B meno lattosio B Streptococcus
C più lattoalbumina C Penicillium
D più vitamina C D Saccharomyces
DA FOTOCOPIARE
5. Per ottenere la filatura della cagliata è necessario: 10. La proteina del latte più importante per la caseifi-
A far passare la cagliata attraverso speciali trafile cazione è:
B aggiungere polifosfati alla cagliata A la lattoferrina
C aggiungere fermenti lattici alla cagliata B la lattoglobulina
D immergere la cagliata in acqua molto calda C la lattoalbumina
D la caseina
■ Vero/Falso
1. Dal punto di vista biologico per uovo si intende la cellula germinale femminile prodotta
dalle ovaie degli animali ovipari. V F
2. Il colore del guscio dipende dall’alimentazione della gallina. V F
3. La speratura consiste nell’osservare l’uovo controluce per controllare le dimensioni
della camera d’aria. V F
4. Le uova hanno una funzione plastica. V F
5. Il congelamento è un sistema di conservazione adatto alle uova con il guscio. V F
■ Scelta multipla
1. Qual è la funzione del guscio per la vita del pulcino? 6. I lipidi dell’uovo sono contenuti:
A fare da barriera protettiva A nell’albume
B consentire la respirazione dell’embrione B nel tuorlo
C fornire calcio per la formazione dello schele- C sia nell’albume che nel tuorlo in quantità
tro del pulcino simili
D svolgere tutte le precedenti funzioni D dipende dall’alimentazione della gallina
DA FOTOCOPIARE
C il 50% circa del peso dell’uovo C vitamina A
VERIFICHE
D il 70% circa del peso dell’uovo D glucidi
3. È un fenomeno che caratterizza l’invecchiamento 8. La sottile pellicola che avvolge il tuorlo è detta:
dell’uovo: A calaza
A l’evaporazione dell’acqua B membrana vitellina
B la progressiva diminuzione della camera d’aria C membrana testacea
C la solidificazione delle proteine dell’albume D camera d’aria
D nessuno dei precedenti fenomeni
9. La struttura del guscio dell’uovo è:
4. Le uova di categoria XL hanno un peso: A porosa
A maggiore di 73 g B permeabile ai gas
B tra 63 e 73 g C permeabile al vapore acqueo
C tra 53 e 63 g D rispondente alle precedenti caratteristiche
D minore di 53 g
10. Si trova nel tuorlo:
A l’albumina
5. Le infezioni riconducibili alle uova sono provocate
B il lisozima
perlopiù da:
C l’avidina
A Salmonella enteritidis
D la fosvitina
B Clostridium botulinum
C Escherichia coli
D Bacillus cereus
■ Vero/Falso
1. Le larve di Anisakis vengono uccise a più di 60 °C per almeno un minuto. V F
2. Le seppie appartengono alla categoria dei crostacei. V F
3. Le proteine dei pesci sono carenti in alcuni amminoacidi essenziali. V F
4. Il rigor mortis nei pesci è più lento che nei mammiferi. V F
5. Con la denominazione “prodotto ittico” si intende tutto ciò che viene fornito dall’industria
della pesca. V F
■ Scelta multipla
1. Nel pesce freschissimo: 6. Non sono macruri:
A gli occhi devono essere piatti A i gamberetti
B la pelle deve essere priva di lucentezza B gli scampi
C la carne deve essere soda C le aragoste
D l’odore deve essere leggermente acre D i granchi
2. Una delle seguenti sostanze di origine microbica 7. Quale delle seguenti coppie di parole ha una sua
è correlata direttamente con i fenomeni di intos- coerenza interna?
sicazione legati al consumo di sgombridi mal con- A pesce di acqua salata – pesce persico
servati: B pesce di acqua dolce – tonno
A spermidina C pesce diadromo – anguilla
B cadaverina D mollusco – canocchia
C putrescina
DA FOTOCOPIARE
A potassio
3. È un pesce grasso: B ferro
A lo sgombro C iodio
B la sardina D sodio
C il tonno
D il rombo 9. Secondo il Reg. CE n. 2406/96 un pesce di cate-
goria B è:
4. Gli acidi grassi dei prodotti ittici sono presenti: A non ammesso alla commercializzazione
A in forma prevalentemente satura B sufficientemente fresco
B in forma prevalentemente insatura C fresco
C in rapporto abbastanza equivalente tra saturi D freschissimo
e insaturi
D in rapporto molto vario, in relazione alla specie 10. In generale, le carni di pesce presentano:
A una percentuale di colesterolo maggiore
5. È un pesce cartilagineo: rispetto a quella delle carni di mammiferi
A l’acciuga B fibre muscolari più corte rispetto a quelle
B lo smeriglio delle carni di mammiferi
C la trota C una percentuale di connettivo maggiore
D la carpa rispetto a quella delle carni di mammiferi
D tutte le caratteristiche precedenti
■ Vero/Falso
1. Una sezione trasversale del muscolo mostra la “grana”. V F
2. Le carni di manzo sono considerate carni bianche. V F
3. Il quinto quarto industriale è costituito dalle frattaglie. V F
4. Il collagene della carne ha la proprietà di solidificarsi quando si raffredda. V F
5. Le proteine della carne sono considerate a medio valore biologico. V F
■ Scelta multipla
1. L’ispezione veterinaria va fatta: 6. I tendini sono ricchi di:
A soltanto prima della macellazione degli ani- A tessuto adiposo
mali B tessuto connettivo
B soltanto dopo la macellazione degli animali C tessuto muscolare
C prima e dopo la macellazione D ognuno dei precedenti
D saltuariamente sugli animali macellati
7. Indica la parte commestibile del bovino più ricca
2. Servono a evitare la moltiplicazione del botulino: di colesterolo:
A i polifosfati A il muscolo scheletrico
B i nitrati e i nitriti B il cervello
C il sale comune e il lattosio C il cuore
D la polvere di latte e il lattosio D la lingua
DA FOTOCOPIARE
A la pancetta A i prosciutti
VERIFICHE
B lo speck B lo speck e la bresaola
C la bresaola C la pancetta e il lardo
D il salame di Milano D le salsicce
4. La carne è una buona fonte di: 9. La carne con maggiore quantità di carnitina è
A ferro quella:
B vitamina C A suina
C fitocomposti B bovina
D iodio C equina
D di struzzo
5. Si trova solo nel muscolo e ha funzione di tra-
sporto di ossigeno: 10. Durante il rigor mortis:
A l’emoglobina A aumenta il pH dei tessuti muscolari
B l’elastina B le proteine contrattili (actina e miosina) non
C la miosina consentono più lo scorrimento delle fibre
D la mioglobina C aumenta la disponibilità di ossigeno cellulare
D diminuisce la quantità di acido lattico del
muscolo
■ Vero/Falso
1. La margarina da tavola è priva di colesterolo. V F
2. L’olivo è una pianta coltivata nel bacino del Mediterraneo fin dai tempi delle più antiche civiltà. V F
3. L’olio vergine di oliva e l’olio extravergine di oliva hanno lo stesso grado di acidità libera. V F
4. Gli oli di qualità si ottengono dalle olive che vengono raccolte direttamente dall’albero. V F
5. L’olio di girasole è ricco di acidi grassi saturi. V F
■ Scelta multipla
1. La progressiva alterazione dell’olio e dei grassi 6. Incide negativamente sulla conservazione
durante il processo di frittura si evidenzia attra- dell’olio:
verso: A la luce
A l’intensificazione del colore B l’ossigeno
B la diminuzione della viscosità C il calore
C l’aumento del punto di fumo D ognuno dei precedenti fattori
D ognuna delle precedenti alterazioni
7. Il lardo viene prodotto:
2. Durante la frittura va evitato che la temperatura A dal grasso sottocutaneo del maiale
dell’olio superi i: B dal tessuto adiposo della zona ventrale
A 160 °C del maiale
B 180 °C C per fusione di tutte le parti grasse del maiale
C 190 °C D per fusione delle parti grasse di animali da
DA FOTOCOPIARE
3. Nell’oliva, la parte che racchiude il seme è: 8. Quale tra i seguenti oli può innalzare i livelli del
colesterolo nel sangue?
A il pericarpo
A l’olio di soia
B l’epicarpo
B l’olio di cocco
C l’endocarpo
C l’olio di oliva
D il mesocarpo
D l’olio di girasole
■ Vero/Falso
1. Nella produzione di cioccolato è consentita l’aggiunta di lecitina. V F
2. La canna da zucchero è una pianta tipica dei climi temperati. V F
3. L’acesulfame non viene metabolizzato dall’organismo e si elimina con le urine. V F
4. Per evitare rischi per la salute umana è bene conservare le creme a base di uova
a Ta non superiore a 6 °C per un massimo di 72 ore. V F
5. Il miele pastorizzato mantiene la sua consistenza fluida più a lungo rispetto al miele integrale. V F
■ Scelta multipla
1. Non è un dolcificante intensivo: 6. La melata è:
A l’acesulfame C il ciclammato A un tipo di miele ottenuto dal nettare della
B l’aspartame D il mannitolo pianta “melata”
B una parte dell’arnia
2. Nella produzione del cioccolato non è consentita C il prodotto liquido secreto da certi insetti che
l’aggiunta di uno dei seguenti grassi vegetali: si nutrono della linfa di alcune piante
D l’insieme delle celle costruite dalle api
A il burro di illipè C il burro di cocum
B il burro di karitè D il burro di arachidi
7. Il pandoro rientra nella categoria:
A dei dolci al cucchiaio
3. I soggetti affetti da fenilchetonuria non devono
B della piccola pasticceria
assumere:
C delle paste lievitate
A il saccarosio C l’aspartame
DA FOTOCOPIARE
D delle paste di fondo
B la saccarina D i ciclammati
VERIFICHE
8. Quale tra i seguenti è il prodotto più indicato per
4. Gli zuccheri più importanti costituenti del miele uno sportivo?
sono: A lo zucchero raffinato
A glucosio e maltosio B lo zucchero grezzo
B glucosio e fruttosio C il miele
C fruttosio e saccarosio D i dolcificanti acalorici
D destrosio e maltosio
9. È acariogeno:
5. Qual è la sequenza corretta della produzione di A il fruttosio
cioccolato? B lo xilitolo
A miscelazione → raffinazione → concaggio → C il glucosio
temperaggio → modellaggio → confeziona- D il lattosio
mento
B miscelazione → temperaggio → raffinazione 10. Nella lavorazione della barbabietola da zucche-
→ modellaggio → concaggio → confeziona- ro, la fase nota come “defecazione” consiste
mento sostanzialmente in uno dei seguenti trattamenti:
C concaggio → raffinazione → miscelazione → A addizione di anidride carbonica al sugo greg-
temperaggio → modellaggio → confeziona- gio
mento B addizione di anidride solforosa al sugo greg-
D modellaggio → miscelazione → temperaggio gio
→ concaggio → raffinazione → confeziona- C addizione di latte di calce al sugo greggio
mento D concentrazione del sugo leggero
■ Vero/Falso
1. L’aceto è indicato nelle affezioni di ulcera gastrica e in caso di gastrite. V F
2. Le spezie sono ricavate quasi tutte da piante tropicali. V F
3. Il sale iposodico serve a prevenire l’insorgenza del gozzo. V F
4. La sinalbina è la sostanza caratterizzante della senape. V F
5. L’aneto viene impiegato per preparare il pesto alla genovese. V F
■ Scelta multipla
1. L’aceto deve presentare un’acidità totale corri- 5. La capsicina è la sostanza responsabile:
spondente a un contenuto di acido acetico: A del sapore piccante del peperoncino
A non inferiore al 7% B dell’aroma dell’anice
B tra 5 e 10 g/100 mL C dell’azione urticante dell’ortica
C tra 5 e 12 g/100 mL D del sapore pungente della salvia
D almeno del 4%
6. È uno degli ingredienti del curry:
2. L’aceto viene ottenuto dalla fermentazione ace- A il cardamomo
tica dei vini provocata da alcuni microrganismi B il cumino
detti: C la curcuma
A Saccharomyces D ognuna delle precedenti spezie
B Acetobacter
C Lactobacillus 7. Viene impiegato per la preparazione del gomasio:
D Aeromonas hydrophila A lo zafferano
DA FOTOCOPIARE
B lo zenzero
VERIFICHE
■ Vero/Falso
1. Le bibite analcoliche possono avere un contenuto in alcol etilico massimo dell’1%. V F
2. Il tè appartiene alla famiglia delle Theaceae. V F
3. Nella produzione di tè nero i fenomeni fermentativi sono un fattore avverso da evitare. V F
4. Il cacao cresce unicamente in zone temperate. V F
5. La raccolta manuale del caffè è nota con il termine di stripping. V F
■ Scelta multipla
1. Una delle seguenti affermazioni relative all’acqua 6. Il caffè decaffeinato:
minerale naturale è falsa: A non può contenere caffeina
A ha origine profonda e protetta B contiene caffeina in quantità non superiore
B è confezionata all’origine allo 0,10%
C ha purezza batteriologica originaria C contiene caffeina in quantità non superiore
D non può essere addizionata con anidride allo 0,40%
carbonica D può contenere minime quantità di caffeina,
ma non è stabilita la percentuale
2. La caffeina:
A diminuisce la diuresi
7. Tra le seguenti bevande, quale presenta la mag-
B stimola la respirazione
giore quantità di sostanze antiossidanti?
C reprime la frequenza cardiaca
A il caffè
D non ha nessuno degli effetti precedenti
B il tè nero
DA FOTOCOPIARE
3. L’acqua potabile imbottigliata è nota come: C il tè verde
VERIFICHE
A acqua minerale naturale D il tè oolong
B acqua minerale artificiale
C acqua di sorgente 8. Il cacao di qualità migliore si ottiene dalla varietà
D acqua da tavola nota come:
A Forastero
4. L’acqua con un residuo fisso tra 50 e 500 mg/L è B Criollo
un’acqua: C Tobago
A minimamente mineralizzata D Trinitario
B oligominerale
C mediamente mineralizzata 9. Taurina, caffeina, guaranà, sono sostanze aggiunte:
D ricca di sali minerali A ai nettari
5. Una delle seguenti modificazioni dei chicchi di B alle bibite energetiche
caffè per effetto della torrefazione, è falsa: C ai succhi di frutta
A perdita di peso dovuta all’evaporazione D alle bibite gassate
dell’acqua
B diminuzione di volume rispetto al prodotto 10. Proviene dall’Asia:
crudo A il caffè
C formazione di una colorazione bruno- B il tè
nerastra dovuta alla caramellizzazione degli C il cacao
zuccheri D il carcadè
D comparsa del caffeone
■ Vero/Falso
1. Ingrediente fondamentale per la produzione della birra è l’acqua, che deve essere
preferibilmente dura. V F
2. I flavoni conferiscono colore violaceo alle uve. V F
3. Sulle bucce e sui raspi dell’uva sono presenti numerosi lieviti. V F
4. I vini bianchi provengono dalla fermentazione del solo succo d’uva. V F
5. Nella produzione della birra i Saccharomyces cerevisiae sono i responsabili
della fermentazione bassa. V F
■ Scelta multipla
1. È una birra a fermentazione spontanea: 6. È un prodotto secondario della fermentazione
A Lambic alcolica:
B Pilsen A l’alcol etilico
C Lager B la glicerina
D Ale C l’acido lattico
D ognuna delle precedenti sostanze
2. Con la maturazione dell’uva:
A aumenta il contenuto di glucosio e fruttosio 7. È particolarmente utile nel caso di uve ammuffite:
B aumenta l’acidità A la vinificazione in rosso
C si accumulano i pigmenti coloranti nelle B la vinificazione in continuo
bucce C la termovinificazione
DA FOTOCOPIARE
3. Gli acidi organici più importanti del mosto d’uva 8. Le casse del vino sono:
sono: A trattamenti di stabilizzazione
A fumarico, tartarico e isocitrico B alterazioni del colore
B glicolico, tartarico e ossalico C difetti relativi all’odore e al sapore
C malico, glutarico e gliossilico D malattie batteriche
D tartarico, malico e citrico
9. Le kcal fornite da 50 g di alcol sono:
4. I polifenoli conferiscono al mosto d’uva: A 200
A colore B 350
B sapore C 400
C una certa conservabilità D 450
D tutte le proprietà citate
10. Sono considerati vini speciali:
5. Quale reazione rappresenta la fermentazione A i vini DOCG
alcolica? B i vini spumanti
A C6H12O6 → 2 C2H5OH + 2 O2 C i vini novelli
B C6H12O6 → 2 C2H5OH + 2 CO2 D i vini IGT
C 2 C2H5OH → C6H12O6 + 2 CO2
D 2 C2H5OH + O2 → C6H12O6 + 2 CO2
■ Vero/Falso
1. La coda del distillato è formata da tutti quei componenti che hanno un punto di ebollizione
inferiore ai 78 °C. V F
2. Il consumo d’alcol influenza negativamente le attività del cervello e del fegato. V F
3. Il rum industriale è più pregiato del rum agricolo. V F
4. La vodka è il distillato principale dell’Europa del Nord. V F
5. L’alcol destinato al consumo umano deriva esclusivamente dalla fermentazione alcolica
operata dai saccaromiceti. V F
■ Scelta multipla
1. È ottenuto da distillazione di melassa: 6. Si fa maturare per più di 12 mesi la tequila:
A il rum A silver
B il brandy B gold
C lo slivovitz C añejo
D il sakè D qualsiasi tipo di tequila
2. Non appartiene alla famiglia delle acquaviti di 7. L’operazione che serve per allontanare l’alcol
cereali: metilico e gli alcoli superiori presenti in un distilla-
A la vodka to è propriamente detta:
B il whisky A maturazione
C il gin B rettificazione
DA FOTOCOPIARE
D la grappa C separazione
VERIFICHE
D purificazione
3. Il Calvados è:
A un distillato di sidro di mele 8. L’etanolo produce nell’organismo umano:
B un liquore di pere A 4 kcal/g
C un’acquavite di residui di frutta B 7 kcal/g
D un’acquavite di erbe aromatiche C 9 kcal/g
D una quantità di energia che varia da indivi-
4. È un distillato di vino: duo a individuo
A la tequila
B l’armagnac 9. L’acquavite di ciliegie è chiamata:
C la cachaça A kirsch
D il sakè B barak
C pisco
5. Un corn whisky è un whisky prodotto: D williams
A a partire da una miscela di cereali con preva-
lenza del mais 10. Presentano il titolo alcolometrico più elevato:
B a partire da una miscela di cereali con preva- A i liquori
lenza della segale B le acquaviti
C con qualsiasi tipo di cereale C le creme di liquori
D dalla miscelatura di whisky D gli amari
Apprendimento facilitato
• Verifiche facilitate, pp. 152-167
Educazione Civica
• Verifiche per la valutazione in decimi del Coordinatore, pp. 192-195
Verifica delle competenze
COMPETENZA IN USCITA N. 4 I simboli qui sotto riguardano una possibile
Predisporre prodotti, servizi e menu coerenti articolazione degli elementi di valutazione
con il contesto e le esigenze della clientela Utilizzazione e collegamento delle proprie conoscenze
(anche in relazione a specifici regimi dietetici e in contesti noti e meno noti
stili alimentari), perseguendo obiettivi di qualità, Utilizzazione adeguata delle proprie conoscenze
redditività e favorendo la diffusione di abitudini e in una situazione problematica
stili di vita sostenibili e equilibrati Chiarezza espositiva / uso corretto
di linguaggi specifici
TEMA
Distribuzione dell’energia giornaliera
CONTESTO DI REALTÀ La colazione è il pasto più importante della giornata. Numerosi studi suggeriscono che i ragazzi
che fanno colazione al mattino presentano un migliore rendimento scolastico e voti più alti. I
ragazzi che invece non fanno colazione presentano più facilmente problemi di stanchezza e
hanno difficoltà di concentrazione.
PROVE PER LA CERTIFICAZIONE
DA FOTOCOPIARE
1 Quale tra le seguenti ti sembra una colazione facile, veloce e nutriente per un
adolescente?
1 punto A una ciotola di cereali integrali con una banana a fette e un bicchiere di latte
B un caffè d’orzo e biscotti
C uova strapazzate con formaggio e una bibita tipo cola
D un cappuccino
...................................................................................................................................................................................
piramide ambientale
BASSO ALTO
dolci, carne rossa carne
rossa
formaggi,
formaggi, uova, pesce
le
biscotti, pasta,
am
latte, yogurt,
o su
latte e yogurt
att
sum
imp
con
olio d’oliva
ortaggi, patate,
pane
pane, pasta, riso,
patate e legumi
frutta frutta
e ortaggi
ALTO BASSO
piramide alimentare
max 3 ...................................................................................................................................................................................
punti
...................................................................................................................................................................................
...................................................................................................................................................................................
...................................................................................................................................................................................
...................................................................................................................................................................................
TEMA
La ristorazione per le comunità
CONTESTO DI REALTÀ La pianificazione dei menu per le comunità è un’operazione che deve tener conto di numerosi
aspetti: il fabbisogno energetico medio degli utenti, le linee guida istituzionali, ecc., non per
ultima la stagionalità dei prodotti. Quest’ultimo accorgimento, oltre a garantire maggiore
freschezza e qualità nei pasti, favorisce l’eco-sostenibilità.
PROVE PER LA CERTIFICAZIONE
DA FOTOCOPIARE
9 Molte delle ricette popolari italiane sono esemplari dal punto di vista della
sostenibilità ambientale ed economica. Illustra alcuni esempi o accorgimenti di
max 3 ricette “antispreco” o con minore impatto sull’ambiente.
punti
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.................................................................................................................................................................................................
.................................................................................................................................................................................................
DA FOTOCOPIARE
A esortano a limitare l’assunzione di zuccheri semplici
1 punto B raccomandano il consumo quotidiano di dolci da forno
C consigliano di consumare molti zuccheri perché fonte di rapida energia
D vietano il consumo dello zucchero
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 TOTALE
......... ......... ......... ......... .................. /4
............... /20
TEMA
La cottura dei vegetali
CONTESTO DI REALTÀ Più prolungata è la cottura, maggiore è la perdita di micronutrienti. La cottura della verdura in
acqua bollente può causare perdite fino al 40% del patrimonio vitaminico. Il crudo, tuttavia,
non rappresenta necessariamente la forma ideale di consumo per ogni verdura: in certi casi per
effetto della cottura aumenta la biodisponibilità di un particolare nutriente o sostanza bioattiva,
come nel caso del licopene.
PROVE PER LA CERTIFICAZIONE
DA FOTOCOPIARE
TEMA
Il valore nutrizionale dei legumi
CONTESTO DI REALTÀ Studi condotti da ricercatori, pubblicati sul Canadian Medical Association Journal, hanno messo
in evidenza come una porzione quotidiana di legumi possa abbassare significativamente i livelli
di colesterolo LDL. Purtroppo il consumo di legumi in Italia negli ultimi decenni si è notevolmente
ridotto.
5 Roberto non consuma legumi perché li considera “pesanti”. Che cosa potresti
rispondergli?
max 3
punti
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6 Qual è il migliore abbinamento dal punto di vista nutrizionale, tra i seguenti piatti?
A fagioli con le cotiche
1 punto B lenticchie con cotechino
C cavatelli con salsa di ceci
D fave con cicoria
TEMA
Micronutrienti e prodotti vegetali
CONTESTO DI REALTÀ Il nostro organismo assorbe circa il 25% del ferro contenuto in carne, pesce e pollame.
L’assorbimento di ferro da cereali, verdura, frutta è notevolmente minore, ma aumenta se questi
alimenti sono assunti insieme alla vitamina C. L’assorbimento del ferro diminuisce, invece, insieme
all’acido fitico (fitati).
8 Marcello non vuole però privarsi completamente dei latticini e delle uova, per
evitare il rischio di carenza di:
1 punto A vitamina E
B potassio
C vitamina B1
D vitamina B12
PROVE PER LA CERTIFICAZIONE
DA FOTOCOPIARE
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max 3 .................................................................................................................................................................................................
punti
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DA FOTOCOPIARE
11 In relazione alla filiera produttiva, qual è la categoria merceologica di prodotti
ortofrutticoli che ha una minore impronta ambientale?
1 punto A prima gamma
B seconda gamma
C terza gamma
D quarta gamma
E quinta gamma
max 3 .................................................................................................................................................................................................
punti
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1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 TOTALE
......... ......... ......... ......... .................. /4
............... /20
TEMA
Composizione e qualità sensoriale della carne
CONTESTO DI REALTÀ Le caratteristiche sensoriali della carne, che sono quelle determinanti nella scelta del prodotto,
sono costituite da: colore, sapore, odore, tenerezza, succosità, capacità di trattenere liquidi,
aspetto delle superfici di taglio.
PROVE PER LA CERTIFICAZIONE
DA FOTOCOPIARE
3 Nella carne bovina, mentre il valore nutritivo rimane all’incirca lo stesso, i diversi
tipi di taglio influiscono sulla qualità e sul prezzo, e condizionano il tipo di cottura.
max 3 Suggerisci un tipo di taglio, indicando la provenienza anatomica dell’animale e
punti
una cottura/preparazione appropriata al tipo di carne.
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DA FOTOCOPIARE
C lo stress antecedente alla macellazione degli animali terrestri comporta un effetto positivo
sulla qualità delle carni
D con la frollatura la carne bovina diventa tenera e succosa
max 3 .................................................................................................................................................................................................
punti
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TEMA
Proteine di origine animale e nutrizione
CONTESTO DI REALTÀ Dal punto di vista biochimico, tutte le proteine che costituiscono gli organismi viventi sono
costruite dall’assemblaggio di 20 distinti tipi di amminoacidi. In natura, spesso le proteine sono
unite ad altre sostanze dando luogo alle cosiddette “proteine coniugate” o “eteroproteine”.
7 Trova l’abbinamento corretto tra proteina, alimento che la contiene e parte non
proteica:
1 punto A caseina – latte – fosforo
B mioglobina – carne – calcio
C ovovitellina – uovo – calcio
D lattoalbumina – latte – fosforo
TEMA
Tipologie di latte
CONTESTO DI REALTÀ Il contenuto in materia grassa del latte vaccino appena munto è circa il 3,6%. Questo valore
dipende sia dalla razza (ad esempio la Jersey produce latte con oltre il 5% di grassi), sia
dall’alimentazione delle bovine. Per standardizzare il tenore di grassi, il latte viene sottoposto al
procedimento di scrematura, e così possiamo trovare in commercio diversi tipi di latte, classificati
in base al loro contenuto in grassi.
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TEMA
L’olio di oliva: uno dei cardini della cucina mediterranea
CONTESTO DI REALTÀ La pianta di olivo (da cui deriva uno dei più preziosi ingredienti
PROVE PER LA CERTIFICAZIONE
max 3 .................................................................................................................................................................................................
punti
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TEMA
Gli oli vegetali: non sono tutti uguali
CONTESTO DI REALTÀ Gli oli vegetali si ottengono da semi o frutti oleaginosi per spremitura o per estrazione con
solventi. Gli oli che si ottengono hanno caratteristiche anche molto diverse fra loro, in funzione
soprattutto del tipo di acidi grassi che contengono.
6 In negozi e supermercati, accanto agli oli “normali”, possiamo trovare oli di semi
“arricchiti”. Questi oli, che costano due o talvolta tre volte tanto, differiscono dagli
1 punto altri in quanto:
A sono più leggeri, perché meno calorici
B non si alterano per effetto del calore e sono adatti a qualsiasi uso culinario
C sono stati addizionati di alcune vitamine
D in essi sono stati sottratti degli acidi grassi saturi, e quindi sono più salutari
TEMA
Il consumo dei prodotti dolciari
CONTESTO DI REALTÀ Fino al 1700 lo zucchero in Europa era un lusso riservato a pochi privilegiati, e veniva utilizzato
come spezia e/o medicina. Per produrre lo zucchero a livello industriale e rendere popolare
il suo prezzo, bisogna aspettare la prima metà dell’Ottocento. In Italia, il primo zuccherificio
funzionante fu realizzato nel 1887 a Rieti, grazie all’imprenditore Emilio Maraini. Da allora in poi
il consumo di zucchero e di prodotti dolciari è stato sempre in crescita.
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10 Fra gli alimenti dolci occorre fare distinzioni, poiché presentano delle differenze a
livello nutrizionale. Per appagare il desiderio del sapore dolce è preferibile:
1 punto A consumare con moderazione i prodotti da forno, che apportano insieme agli zuccheri
anche carboidrati complessi e altri nutrienti
B consumare con moderazione dolci al cucchiaio, che sono più facilmente digeribili
C consumare con moderazione caramelle, torroni, ecc., che danno una più rapida “sferzata
energetica”
D consumare i dolci con dolcificanti artificiali, poiché si possono mangiare senza limiti di
quantità
11 La fase agricola di coltivazione delle olive richiede vari interventi essenziali che
includono la lavorazione del terreno, la potatura, la concimazione, l’irrigazione, la
1 punto difesa fitosanitaria e la raccolta delle olive. In relazione a quest’ultimo punto, trova
l’abbinamento corretto:
A raccattatura – caduta spontanea
B pettinatura – percussione con pertiche
C scrollatura – brucatura
D abbacchiatura – raccolta meccanica
DA FOTOCOPIARE
13 Spesso si svolgono dibattiti sull’olio di oliva e sul suo utilizzo. Secondo te, è indicato
usare l’olio di oliva per friggere?
max 3
punti .................................................................................................................................................................................................
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1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 TOTALE
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TEMA
Alcol e nutrizione
CONTESTO DI REALTÀ Il “proibizionismo” fu un insieme di provvedimenti legislativi intesi a vietare la produzione, il
commercio e il consumo di bevande alcoliche negli Stati Uniti di America. La questione della
limitazione dell’uso di bevande alcoliche fu sostenuta da una serie di movimenti, il primo dei
quali, l’American society for the promotion of temperance, sorse nel 1826 su iniziativa di un
gruppo di pastori di Boston. Così, nel 1919, con il diciottesimo emendamento alla Costituzione,
ratificato da tutti gli stati a eccezione di Connecticut e Rhode Island, furono proibiti entro i
confini degli Stati Uniti la fabbricazione, la vendita e il trasporto a scopo di consumo di bevande
alcoliche. Il proibizionismo venne abrogato nel 1933.
PROVE PER LA CERTIFICAZIONE
DA FOTOCOPIARE
1 Le bevande alcoliche sono diverse tra loro, e la quantità di alcol etilico dipende dal
tipo di bevanda; a parità di volume è più alta:
1 punto A nella birra
B nel vino
C nel sidro
D negli amari
3 Nella distillazione dei vini si opera una separazione di tre frazioni, che sono dette:
…............................................…….. , …....................................................……… e ……...................................................….. ;
max 3 di queste la prima e l’ultima vengono scartate, perché contengono metanolo e
punti
sostanze indesiderate.
4 Le Linee guida raccomandano di bere il meno possibile poiché non esistono livelli di
consumo alcolico privi di rischio. È consigliato di non superare il limite giornaliero
max 3 di un’unità alcolica per le donne e di due unità alcoliche per gli uomini.
punti
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5 Uno degli ingredienti che oggi caratterizzano la birra non era ancora presente, si
tratta di …………..........................………… .
1 punto
6 Il cereale più utilizzato per la produzione di birra, per la sua grande resistenza e
adattabilità, tanto climatica quanto geografica, è l’orzo. In genere i produttori di
1 punto birra preferiscono la varietà:
A orzo distico
B orzo esastico
C orzo tetrastico
D orzo polistico
TEMA
Spezie, ieri e oggi
CONTESTO DI REALTÀ Erbe aromatiche e spezie sono state usate nell’alimentazione da epoche remote; i Romani ad
esempio facevano largo uso del garum o liquamen, salsa a base di pesce azzurro con aggiunta
di sale e molte erbe aromatiche.
Erbe aromatiche e spezie sono sostanze di origine vegetale che possiedono aromi caratteristici,
e per questo vengono utilizzate nelle preparazioni culinarie per esaltare i sapori e dare profumi
ai cibi.
PROVE PER LA CERTIFICAZIONE
DA FOTOCOPIARE
10 Gli effetti stimolanti sono da ascriversi alla presenza di certi alcaloidi naturali del
gruppo delle xantine, i più importanti dei quali sono: …………........................................………… ,
max 3 …………................................................………… e …………................................................………… .
punti
11 L’abuso delle bevande nervine ad azione stimolante può provocare insonnia, ansia
e agitazione. È però importante ricordare che le xantine sono anche presenti in
2 punti alcune bibite analcoliche, come quelle a base di …………................................................…………
o i più recenti …………................................................………… .
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 TOTALE
......... ......... ......... ......... ......... ......... .................. /8
............... /20
Apprendimento facilitato
• Verifiche facilitate, pp. 152-167
Educazione Civica
• Verifiche per la valutazione in decimi del Coordinatore, pp. 192-195
VERIFICA 1 DI EDUCAZIONE CIVICA
Educazione ambientale Classe ................................. Data ...............................................
e allo sviluppo ecosostenibile Alunno/a ........................................................................................
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2. Come si può definire l’impatto ambientale e come si può determinare l’impatto ambientale di un
prodotto alimentare?
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3. Per ridurre l’impatto ambientale della produzione agroalimentare odierna, che cosa si può fare?
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VERIFICHE DI EDUCAZIONE CIVICA
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DA FOTOCOPIARE
4. Perché sostituire le proteine di origine animali con quelle vegetali è un’azione che contribuisce alla
sostenibilità ambientale?
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Domanda 1 2 3 4 5 TOTALE
2. Come si può definire l’impatto ambientale e come si può determinare l’impronta ambientale di un
prodotto alimentare?
L’impatto ambientale è l’insieme di effetti delle attività umane sull’ambiente, in termini di emissioni di CO2, di
consumo delle risorse, e di inquinamento di acqua, suolo e aria. Di solito per misurare l’impatto di un prodotto
alimentare si utilizza la metodologia nota come analisi del ciclo di vita (LCA) la quale considera l’intero ciclo
di vita del prodotto: coltivazione, trattamento delle materie prime, produzione, confezionamento, trasporto,
distribuzione, uso e, per ultimo, smaltimento degli scarti.
3. Per ridurre l’impatto ambientale della produzione agroalimentare odierna, che cosa si può fare?
Per limitare i danni ambientali derivanti dalla produzione agroalimentare è possibile, ad esempio, adottare
tecniche agronomiche innovative che riducano il consumo d’acqua; conservare la biodiversità delle piante
coltivate e degli animali allevati piuttosto che mirare a produzioni intensive di poche specie; lottare contro gli
SOLUZIONI
4. Perché sostituire le proteine di origine animale con quelle vegetali è un’azione che contribuisce
alla sostenibilità ambientale?
La produzione di proteine di origine animale (in particolare carne e formaggio) richiede maggiori quantità
di acqua, consumo di suolo ed emissione di gas serra, rispetto a quanto necessario per produrre proteine di
origine vegetale (legumi e cereali). Tra le carni, quella bovina ha l’impronta ambientale maggiore.
1. La filiera agroalimentare in Italia è considerata all’avanguardia per la sua qualità, ma che cosa si
intende per filiera agroalimentare?
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2. L’Italia mantiene il primato europeo per le produzioni agroalimentari certificate con marchio
europeo. Che cosa si intende con questa espressione?
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VERIFICHE DI EDUCAZIONE CIVICA
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DA FOTOCOPIARE
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5. L’imitazione dei prodotti italiani tramite un richiamo alla presunta italianità sottrae ingenti risorse
allo Stato e all’economia trasparente. Di che tipo di illecito si tratta?
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Domanda 1 2 3 4 5 TOTALE
1. La filiera agroalimentare italiana è considerata all’avanguardia per la sua qualità, ma che cosa si
intende per filiera agroalimentare?
La filiera alimentare è il percorso che compie un prodotto alimentare dal campo alla tavola, ossia dalle materie
prime al prodotto finito, cioè quello che mangiamo.
2. L’Italia mantiene il primato europeo per le produzioni agroalimentari certificate con marchio
europeo. Che cosa si intende con questa espressione?
I marchi di qualità europei sono le DOP, IGP e STG, e sono certificazioni attribuite dall’UE ai prodotti
agroalimentari di qualità con l’obiettivo di garantire la sicurezza alimentare, l’origine geografica dei prodotti
e i metodi di produzione e lavorazione tradizionali. Anche I prodotti biologici sono certificati dall’UE e sono
garanzia di una produzione rispettosa dell’ambiente.
SOLUZIONI
ruota attorno alla enogastronomia.
L’obiettivo primario di questi itinerari è la valorizzazione e la promozione dei territori con rilevante produzione
vitivinicola e/o di prodotti tipici gastronomici.
Alcune delle più note sono: la Strada del Vino dell’Alto Adige, una delle prime a essere stata istituita; la Strada
del Barolo, che percorre le colline delle Langhe; la Strada del Prosecco di Valdobbiadene e Conegliano, in
provincia di Treviso.
5. L’imitazione dei prodotti italiani tramite un richiamo alla presunta italianità sottrae ingenti risorse
allo Stato e all’economia trasparente. Di che tipo di illecito si tratta?
La vendita di alimenti che evocano un’origine italiana, nella presentazione dei prodotti (es. denominazioni,
o simboli, o immagini di territori italiani) o nella fase della pubblicità, è un diffusissimo fenomeno a scala
internazionale che colpisce gravemente il settore agroalimentare interno. Questo fenomeno è noto come
italian sounding ed è necessario contrastarlo per preservare il vero Made in Italy.
Tra gli alimenti maggiormente imitati si trovano il parmigiano (“parmesan”), la mozzarella (“zottarella”), il
prosciutto (“prosiutto”).
__________________________________________________________
(**) Si tratta di attività guidate, che si prestano bene alla compresenza con il docente di Laboratorio
LABORATORIO Sezione 1 ALIMENTI E ALIMENTAZIONE
■ esame olfattivo: si valutano gli aromi del campione. Si esegue direttamente per via nasale, cioè me-
diante inspirazione diretta, e indirettamente, ossia quando il campione è in bocca e appena dopo la
degustazione, per via retronasale;
■ esame olfattivo-gustativo: si valutano i sapori, ma anche la struttura e gli aromi del campione. In-
fatti, il cervello riceve contemporaneamente un’enorme quantità di informazioni e tutte partecipano a
comporre la percezione del cibo (che è estremamente complessa da descrivere).
I vocaboli impiegati nelle analisi sensoriali sono molto numerosi. Seguono i più comuni.
■ Acido/aspro: uno dei sapori elementari. È la sensazione gustativa prodotta da soluzioni acquose di
sostanze acide come acido tartarico, citrico, lattico, ecc.
■ Adesività: forza necessaria per rimuovere un materiale che aderisce alla bocca (palato). È valutata
inserendo il prodotto in bocca e schiacciandolo contro il palato per valutare la forza necessaria per
rimuoverlo con la lingua.
■ Agro: sensazione olfattivo-gustativa, con predominio di acidi generalmente di origine fermentativa
(ad es. acetica o lattica).
■ Amaro: uno dei sapori elementari. È la sensazione gustativa prodotta da soluzioni acquose diluite di
LABORATORIO
■ Consistenza in bocca: insieme delle sensazioni che emergono dalla masticazione del prodotto, dalla
sua aderenza al palato e alla lingua. Si determina in tal modo la struttura del prodotto solido (già evi-
denziata preliminarmente al tatto, quando ciò è possibile). La consistenza può essere: friabile, elastica,
compatta, fondente, asciutta, gommosa, slegata, ecc.
■ Corpo: sensazione tattile percepita nella bocca e che dà un grado di densità, viscosità, consistenza,
compattezza a un prodotto.
■ Croccantezza: forza necessaria per fratturare/disintegrare un prodotto mediante i denti. È valutata
per compressione del campione tra i molari.
■ Descrittore: termine che assegna al prodotto degustato una certa caratteristica. Esistono descrittori
per ciascuno degli organi di senso: vista, olfatto, gusto, tatto, udito.
■ Dolce: uno dei sapori elementari. È prodotto da soluzioni acquose di diverse sostanze, ad es. il sac-
carosio.
■ Durezza: forza richiesta per ottenere una determinata deformazione del prodotto. È percepito in
bocca per compressione del prodotto tra i molari (prodotti solidi) o tra la lingua e il palato (prodotti
semisolidi).
■ Fibrosità: attributo correlato all’orientamento delle particelle in un prodotto. Si valuta per percezio-
ne delle fibre tra la lingua e il palato durante la masticazione del prodotto.
■ Flavour: complesso delle percezioni degli stimoli olfattivo-gustativi, tattili e cinestetici che permette
di identificare un alimento e stabilire un criterio, a distinti livelli, favorevole o sfavorevole.
■ Fragranza: odore fresco, soave e delizioso.
■ Gommosità: “densità” che dura nel tempo. È valutata posizionando il campione tra la lingua e il pa-
lato e facendolo scorrere per verificare lo sforzo necessario per disintegrarlo.
■ Gusto: uno dei sensi i cui ricettori sono localizzati nella cavità orale, in particolare sulla lingua, e che
sono attivati da differenti composti in soluzione.
■ Intensità: grado di energia di una qualità misurabile secondo una scala quantitativa di valori supe-
riori alla soglia.
■ Masticabilità: tempo di masticazione (a una forza costante) necessario per ridurre un campione a
una consistenza adeguata per la deglutizione. In altri termini, il numero di “masticazioni”.
■ Metallico: sensazione correlata a un’eccessiva presenza di ferro (di solito deriva dai trattamenti nel
processo produttivo dell’alimento). LABORATORIO
■ Odorato (olfatto): uno dei sensi i cui recettori sono localizzati nella mucosa nasale e sono in grado di
percepire e distinguere le molecole che vi accedono, in fase gassosa da un mezzo esterno, per via nasale
diretta o indiretta (via retronasale).
■ Odore: insieme di sensazioni percepite dall’organo dell’olfatto quando si inspirano determinate so-
stanze volatili. Nel linguaggio non specializzato si applica anche alle stesse sensazioni percepite per via
nasale diretta.
■ Organolettico: qualifica ogni proprietà di un prodotto suscettibile di essere percepita dagli organi
dei sensi.
■ Palatabilità: insieme delle sensazioni tattili percepite all’interno della cavità orale che definiscono la
quantità di cellule sensoriali impegnate dal campione degustato e la qualità della sensazione stessa. In
genere la palatabilità è determinata quantitativamente dalle sensazioni grasse, ma la qualità della sensa-
zione dipende anche dall’equilibrio complessivo che il campione esprime.
■ Recettore: struttura specializzata di un organo sensorio eccitabile, capace di ricevere uno stimolo e
convertirlo in flusso nervoso.
■ Retrogusto: insieme di sensazioni gustative registrate in bocca dopo avere inghiottito il prodotto, e
distinte da quelle previamente percepite. Si valuta in funzione della qualità e della durata della perce-
zione.
■ Retrolfazione: insieme delle impressioni olfattive che si registrano in bocca dopo aver inghiottito il
prodotto.
■ Salato: uno dei sapori fondamentali. È la sensazione gustativa prodotta da soluzioni acquose di sali
come il cloruro di sodio.
■ Saponoso: sensazione gustativa che ricorda il sapone.
■ Sapore: sensazione percepita come conseguenza dello stimolo delle papille gustative da parte di al-
cune sostanze solubili.
■ Sapore elementare: ciascuno dei cinque sapori noti (dolce, salato, acido, amaro, umami).
■ Solubilità: sensazione che si sviluppa quando il campione del prodotto si fonde molto rapidamente
nella saliva.
■ Struttura (o texture): il complesso delle caratteristiche dello stato solido di un prodotto, capace di
stimolare i recettori meccanici, durante l’assaggio, particolarmente di quelli situati nella cavità orale.
■ Umami: uno dei sapori fondamentali. È la sensazione gustativa prodotta dal monosodioglutammato
o glutammato di sodio (“dado di carne”).
■ Viscosità: forza necessaria per trasferire un campione da un cucchiaio in bocca.
Vanno ricordate le principali regole da rispettare quando si conducono le analisi sensoriali. Tali regole
vigono per gli assaggiatori professionisti.
■ Orario: metà mattina o metà pomeriggio.
■ Distribuzione dei campioni: presentazione dei campioni contemporaneamente a tutti gli assaggiatori.
LABORATORIO
■ Silenzio: è necessario il massimo silenzio durante le prove di assaggio per favorire la concentrazione
degli assaggiatori.
■ Affaticamento dei sensi: per almeno 1 ora prima della prova non si devono mangiare cibi saporiti,
né lavare i denti.
■ Cabina di degustazione: deve avere un’umidità inferiore al 60%, una temperatura di 20÷22 °C e pre-
sentare un’illuminazione adeguata.
materiale occorrente
Tabelle di composizione chimica degli alimenti.
procedimento
■ Descrivi un menu, composto da un primo, un secondo con contorno e un dessert, indicando gli in-
gredienti, la grammatura e il numero di persone per cui è preparato.
■ Completa la tabella.
LABORATORIO
TOTALE
I sapori fondamentali
materiale occorrente
Zucchero da tavola (saccarosio), sale comune (cloruro di sodio), caffè amaro, succo di limone, cucchia-
ini di plastica, bicchieri, acqua minerale naturale non gassata.
procedimento
■ Prepara quattro soluzioni differenti con ognuna delle sostanze precedenti.
■ Con l’aiuto di un cucchiaino prendi un po’ della soluzione contenente zucchero e poggiala alla base
della lingua.
■ Ripeti l’operazione ma questa volta poggiando la punta della lingua sul cucchiaino contenente lo
zucchero: qual è la differenza?
■ Sciacqua con acqua la bocca e il cucchiaino.
■ Ripeti l’operazione ma questa volta versa un cucchiaino con del caffè amaro alla base della lingua:
qual è la differenza?
■ Sciacqua con acqua la bocca e il cucchiaino.
■ Prendi con il cucchiaino un po’ di succo di limone e poggiane una piccolissima quantità prima alla
base della lingua, poi nella parte centrale dei lati di essa: qual è la differenza?
■ Sciacqua con acqua la bocca e il cuc-
chiaino.
■ Ripeti la stessa operazione con il sale,
poggiandone un po’ alla base della lingua,
poi sulla punta: qual è la differenza?
■ In quali zone specifiche della lingua ....................................................
procedimento
■ Completa la tabella.
Cottura
Esecuzione
Aromaticità
Sapidità
VALUTAZIONE
COMPLESSIVA
I parametri di valutazione organolettica e qualitativa (descrittori) possono essere assegnati con un voto:
– 0-3, qualità scadente;
– 3-6, qualità intermedia;
– 6-9, alta qualità.
LABORATORIO
■ Colore della polpa: bianco ghiaccio, biancastro, paglierino, giallo cera, dorato.
■ Sapore: molto dolce, dolce, dolciastro, acidulo, asprigno, fresco, vivo, acido, astringente, ecc.
■ Tessitura o consistenza della polpa: fine, finissima, croccante, fondente, soda, succosa, ecc.
■ Qualità complessiva o gradimento: esprime l’equilibrio tra le diverse componenti gustative e tattili
in bocca. Poco armonico, armonico, abbastanza armonico.
Elementi di valutazione A B C
VISIVI Forma del frutto
Colore della
buccia
Aspetto della
buccia
Colore della
polpa
Aspetto della
polpa
OLFATTIVI Sensazioni olfattive
LABORATORIO
Intensità
GUSTATIVI Sapore
Tessitura
Qualità complessiva
PUNTEGGIO FINALE
La scala di punteggi assegnati tramite analisi organolettica e degustazione “cieca” può essere la seguente:
– 0-3, qualità scadente, con difetti molto pronunciati;
– 3-6, qualità intermedia, con difetti meno pronunciati;
– 6-9, alta qualità, con difetti piccoli o assenti.
procedimento
■ Assaggia un po’ di purea e con l’aiuto dei descrittori annota i risultati.
■ Prima di assaggiare un nuovo campione risciacqua bene la bocca con l’acqua, poi annota i risultati sul
diagramma a tela di ragno (utilizza colori differenti per ciascuno dei prodotti).
descrittori
■ Colore.
■ Consistenza alla masticazione.
■ Adesività.
■ Umidità della purea al palato.
■ Farinosità.
■ Sapori estranei.
■ Qualità complessiva.
colore
9
8
7
qualità 6
consistenza alla
complessiva 5
masticazione
4
3
2 LABORATORIO
1
sapori
estranei adesività
procedimento
■ Con l’aiuto dei descrittori compila il diagramma a tela di regno.
■ Risciacqua la bocca con l’acqua prima di assaggiare un nuovo campione e annotare i risultati (utilizza
colori differenti per ciascuno dei prodotti).
descrittori
■ Dimensioni: grandezza.
■ Sbucciabilità: facilità o meno con la quale si sbuccia il frutto.
■ Consistenza: sensazione che deriva dalla masticazione del frutto (aderenza al palato e alla lingua).
■ Farinosità: sensazione tattile relativa alla consistenza-struttura del frutto che ricorda la farina.
■ Adesività: forza necessaria per rimuovere con la lingua il frutto una volta masticato.
■ Astringenza: sensazione di ruvidità percepita nella cavità orale, provocata dai tannini presenti so-
prattutto nei vegetali ancora acerbi.
■ Dolcezza: sensazione tipica degli amidi.
4
3
2
1
dolcezza consistenza
astringenza farinosità
adesività
procedimento
■ Con l’aiuto dei descrittori osserva e assaggia un pezzo di pane e annota i risultati.
■ Risciacqua bene la bocca con l’acqua (mezzo di neutralizzazione del palato) prima di assaggiare un
nuovo campione e annotare i risultati (utilizza colori differenti per ciascuno dei prodotti).
descrittori
■ Formato (volume e forma soddisfacenti).
■ Colore della crosta.
■ Colore della mollica.
■ Alveatura (dimensioni e uniformità degli alveoli).
■ Aroma.
■ Croccantezza.
■ Tessitura (consistenza al tatto).
■ Consistenza alla masticazione.
■ Masticabilità.
■ Retrogusto.
■ Sapore complessivo.
formato
9
sapore complessivo 8
colore della crosta
7
6
5 LABORATORIO
colore della
retrogusto 4
mollica
3
2
1
masticabilità alveatura
* Croccantezza: modo
consistenza alla di frantumazione
masticazione aroma della crosta, valutata
spezzando la crosta con
le mani e in bocca con il
tessitura croccantezza* primo morso.
descrittori
■ Colore: il colore giallino è tipico del grano duro. ceduto all’acqua di cottura.
La colorazione più o meno intensa dipende dal tipo ■ Consistenza: con la cottura la pasta di buona
di grano: è indice di buona qualità un giallo o giallo qualità si presenta soda ed elastica; sotto la pressio-
paglierino omogeneo, accompagnato da lucentezza. ne della forchetta non cede facilmente e, rimossa la
■ Presenza di punti neri/bianchi o di crepe: la pa- pressione, riacquista la sua forma.
sta di buona qualità, osservata controluce, si presenta ■ Collosità: è la tendenza che presentano alcune
uniforme, senza punteggiature né crepe. La presenza paste a incollarsi; dipende sia dalla materia prima
di punti scuri denota la presenza di cruschello. sia dalla tecnica di lavorazione. È una caratteristica
■ Resistenza alla cottura: è un indice di qualità. negativa.
■ Capacità di assorbimento di acqua e aumen- ■ Flavour: è l’insieme delle caratteristiche aromati-
to di volume: il peso della pasta cotta dipende che gustative-odorose della pasta.
LABORATORIO
dall’acqua che l’amido della pasta riesce a incorpo- ■ Omogeneità di cottura: si valuta eseguendo 2-3
rare; più acqua viene assorbita, meno amido viene masticazioni. La cottura deve essere uniforme.
N.B. Usare 1 L di acqua ogni 100 g di pasta e sale marino grosso (10 g/L acqua); aggiungere il sale al
momento dell’ebollizione dell’acqua; versare la pasta quando l’acqua bolle nuovamente; al raggiungi-
mento del giusto punto di cottura (il tempo di cottura è indicato sulla confezione) fermare l’ebollizione
con 1 bicchiere di acqua fredda.
La valutazione del campione di pasta si effettua senza aggiungere nessun condimento (tuttalpiù si può
aggiungere un cucchiaino di olio extravergine di oliva).
La scala di punteggi assegnati tramite analisi organolettica e degustazione “cieca” può essere:
– 0-3, qualità scadente, con difetti molto pronunciati;
– 3-6, qualità intermedia, con difetti meno pronunciati;
– 6-9, alta qualità, con difetti piccoli o assenti.
procedimento
■ Esamina i vari semi e descrivi la forma e il colore del tegumento.
■ Annota le tue osservazioni.
■ Togli il tegumento ed esamina attentamente.
■ Confrontando con il disegno sotto riportato, cerca di individuare tutte le parti del seme.
plumula
rigonfiamento embrione
micropilo
foglioline
radichetta
ilo o punto
di attacco fusticino
del seme
radichetta
tegumento
cotiledoni
Il seme contiene una pianta allo stato embrionale. L’embrione è formato dalla radichetta, che crescendo
darà origine alla radice, e dalla plumula, che diventerà il fusticino con le prime foglioline.
Il seme contiene tutte le sostanze nutritive necessarie per lo sviluppo dell’embrione: queste sostanze
(amido e proteine) sono immagazzinate nei due cotiledoni.
LABORATORIO
Il tegumento duro che avvolge i cotiledoni ha il compito di proteggere l’embrione ed evitare l’introdu-
zione di funghi e batteri.
Nel tegumento è presente un piccolo foro, detto micropilo, vicino al quale si osserva una piccola cica-
trice, l’ilo, che corrisponde al punto dove il seme era unito al baccello.
procedimento
■ Con l’aiuto dei descrittori osserva ogni tipo di fagiolo crudo e annota i risultati.
■ Assaggia i fagioli dopo averli cotti (cottura standard senza aggiunta di condimento, al limite un po’ di sale).
■ Prima di assaggiare un nuovo campione risciacqua bene la bocca con l’acqua, poi annota i risultati
(utilizza colori differenti per ciascuno dei prodotti).
descrittori
forma
■ Forma. 9
qualità complessiva colore della buccia
■ Colore della buccia. 8
7
■ Striature della buccia. 6
5
■ Spessore della buccia sapori striature
4
(buccia poco/molto percettibile). estranei della buccia
3
■ Intensità flavour. 2
1
■ Consistenza alla masticazione.
spessore
■ Adesività. salato
della buccia
■ Farinosità.
■ Salato.
■ Sapori estranei. intensità flavour
farinosità
■ Qualità complessiva.
adesività consistenza alla masticazione
N.B. Questa scheda può essere utilizzata per l’analisi sensoriale di altri tipi di fagioli, apportando le
opportune modifiche.
procedimento
■ Con l’aiuto dei descrittori osserva e assaggia un po’ di latte, poi annota i risultati sul diagramma a tela
di ragno (utilizza colori differenti per ciascuno dei prodotti).
■ Risciacqua la bocca con acqua (mezzo di neutralizzazione del palato) prima di assaggiare un nuovo
campione e annotare i risultati.
descrittori
colore
■ Colore. 9
Aroma di “latte”. 8
■
piacevolezza 7
aroma di “latte”
■ Aroma complessivo. generale 6
5
■ Palatabilità.
4
■ Dolcezza. 3
2
■ Sapore.
1
aroma
■ Retrogusto. retrogusto
complessivo
■ Piacevolezza generale.
sapore palatabilità
dolcezza
procedimento
■ Compila la tabella.
Elementi di valutazione Descrizione ed eventuali Punteggio
osservazioni (difetti/pregi)
Colore
della crosta
Aspetto della crosta
VISIVI
Colore della pasta
Aspetto/consistenza
della pasta
Intensità
OLFATTIVI
Sensazioni olfattive
Deformabilità
Sapore
GUSTATIVI
Qualità
Sensazione finale
(olfattivo-gustativa)
Qualità complessiva
PUNTEGGIO FINALE
LABORATORIO
descrittori
■ Colore della crosta: bianco, bianco gesso, bianco latte, bianco panna, avorio, paglierino, giallo cera,
dorato, ocra, nocciola, rossiccio, grigio, nero.
■ Aspetto della crosta: sottile, spessa, liscia, netta, a buccia di arancia, a corteccia, rugosa, umida,
chiazzata, fessurata, ammuffita.
■ Colore della pasta: bianco latte, bianco gesso, bianco porcellana, bianco panna, avorio, paglierino,
giallo cera, dorato, arancio, ocra, nocciola, erborinato con prevalenza verde grigio blu.
■ Aspetto/consistenza della pasta: liscia, burrosa, pastosa, gessosa, gessosa-friabile, granulosa, granitica,
granitica-scagliosa, spugnosa, secca, colante sotto crosta, con occhiatura accentuata/fine/grande, ecc.
■ Intensità: assente, poco intenso, abbastanza intenso, intenso, molto intenso.
La scala di punteggi assegnati tramite analisi organolettica e degustazione “cieca” può essere la seguente:
– 0-3, qualità scadente, con difetti molto pronunciati;
– 3-6, qualità intermedia, con difetti meno pronunciati;
– 6-9, alta qualità, con difetti piccoli o assenti.
LABORATORIO
procedimento
■ Assaggia un pezzo di mozzarella e annota i risultati con l’aiuto dei descrittori.
■ Risciacqua la bocca con l’acqua (mezzo di neutralizzazione del palato) prima di assaggiare un nuovo
campione e annotare i risultati (utilizza colori differenti per ciascuno dei prodotti).
descrittori colore
9
■ Colore. retrogusto 8
superficie
■ Superficie. 7
6
■ Consistenza al taglio. 5
sapore consistenza
4
■ Elasticità. acidulo al taglio
3
■ Struttura interna. 2
1
■ Aroma di siero acido.
■ Aroma complessivo. sapidità elasticità
■ Dolcezza.
■ Sapidità.
■ Sapore acidulo.
dolcezza struttura interna
■ Retrogusto.
N.B. La specificità della Mozzarella di bufala campana risiede nell’odore tipico, nella consistenza e nel
sapore acidulo con note dolci nel fresco.
■ Dopo la cottura, procedi alla degustazione (prova “cieca”). Ciascun uovo è cotto per 7 minuti in acqua
portata a ebollizione, seguito da un raffreddamento in acqua corrente, quindi immediatamente sgusciato
e servito a temperatura ambiente, ciascuno in un piattino contrassegnato da una lettera (A, B, C).
■ Tra un assaggio e l’altro ricorda di bere un po’ di acqua e mangiare un pezzo di pane.
■ Quale dei prodotti presenta un rapporto qualità/prezzo migliore? Motiva la tua risposta.
(nel pesce Aderisce bene alla Può staccarsi dalla Si stacca facilmente
senza viscere) carne carne dalla carne
Odore delle Di alghe marine Senza odore di alghe Di fermentazione Acre
branchie e della marine Lievemente acre di
cavità addominale (odore neutro) olio
Carne Soda ed elastica Meno elastica Lievemente molle Molle
(flaccida) Le squame si
Ancor meno elastica staccano
Superficie cerea e facilmente dalla
spenta pelle
Superficie piuttosto
rugosa
(Regolamento CE 2406/1996)
procedimento
Osserva la caratteristiche dei molluschi, confronta con la tabella-guida e compila.
procedimento
Osserva le caratteristiche dei crostacei, confronta con la tabella-guida e compila.
procedimento
■ Sistema le fette di salmone su tre diversi piatti: A, B, C.
■ Ora compila, con l’ausilio degli appositi descrittori, il diagramma a tela di ragno (utilizza colori dif-
ferenti per ciascuno dei prodotti), indicando da 1 a 9 l’intensità di ogni descrittore.
■ Un primo assaggio serve per la valutazione degli odori e della consistenza, un secondo per la valuta-
zione del gusto (stabilito dopo una dozzina di masticazioni).
descrittori
■ Aspetto: il colore tipico del salmone è rosa-arancione, omogeneo. Possono presentarsi chiazze di
colore bruno o giallo, strisce bianche, lacerazioni del tessuto.
■ Aromaticità: è percepita con l’olfatto. Si valuta l’intensità globale e l’aroma tipico di fumo di legna.
■ Grassezza: sensazione pastosa in bocca data dai cibi grassi che non si sciolgono subito.
■ Sapidità: è il carattere saporito tipico del sale che viene aggiunto nei salmoni per consentire la con-
servazione.
■ Gradimento o qualità complessiva: esprime l’equilibrio tra le varie componenti gustative e tattili in
bocca.
■ Eventuali note negative: odori quali “pesce rancido”, “di vernice”, “di straccio bagnato”, ecc.
aspetto
9
8
7
eventuali aromaticità
6
note negative
5
LABORATORIO
4
3
2
1
gradimento o
qualità complessiva consistenza
sapidità grassezza
tempo di preparazione
Almeno 24 ore.
procedimento
■ Lega il pezzo di carne a una bacchetta di vetro.
■ Immergi la carne in alcol e lasciala per almeno 24 ore.
■ Aiutandoti con le pinzette separa, in verso longitudinale, un piccolo frammento, stendilo sul vetrino
e versaci sopra una goccia di blu di metilene.
■ Servendoti delle pinze e degli aghi, separa le fibre muscolari.
N.B. I muscoli possono essere lisci o striati. Le fibre dei muscoli lisci, osservate al microscopio, appa-
iono fusiformi, mononucleate e costituite da miofibrille uniformi e lisce. Le fibre dei muscoli striati
mostrano invece una struttura più complessa: sono plurinucleate e le miofibrille sono attraversate da
bande scure e bande chiare.
Il tessuto muscolare liscio forma parte delle pareti di molti organi interni, come l’apparato digerente,
respiratorio, i vasi sanguigni e linfatici, ecc.
Il tessuto muscolare striato comprende principalmente i muscoli scheletrici.
LABORATORIO
■ Ora, con l’ausilio degli appositi descrittori, compila il diagramma a tela di ragno (utilizza colori dif-
ferenti per ciascuno dei salami) indicando da 1 a 9 l’intensità di ogni descrittore.
■ Una prima fetta serve per la valutazione degli odori e della consistenza, una seconda per la valuta-
zione del gusto (stabilito dopo una dozzina di masticazioni). Tra un assaggio e l’altro ricorda di bere un
po’ di acqua e mangiare un pezzo di pane.
descrittori
■ Colore e aspetto generale: rosso rubino, con macchie di grasso rosa candido, presenza della lacri-
mazione (goccia), ecc.
■ Aromaticità: è percepita con l’olfatto. Evoca la miscela di spezie ed erbe aromatiche utilizzata nella
produzione del salame.
■ Consistenza: fornisce informazioni sulla struttura del cibo durante la masticazione.
■ Grassezza: sensazione pastosa in bocca data dai cibi grassi che non si sciolgono subito.
■ Succulenza: sensazione tipica di un cibo che produce molta salivazione. Si tratta di una sensazione
“morbida” ed è correlata con il fenomeno chimico-psicologico dell’“acquolina in bocca”.
■ Sapidità: è il carattere sapo-
rito tipico del sale, aggiunto nei colore e aspetto generale
9
salumi per consentire la stagio- 8
gradimento o aromaticità
natura. qualità complessiva 7
6
■ Piccante: è una sensazione LABORATORIO
5
pungente, dura, tipica del pepe- 4
roncino. 3
eventuali 2
■ Eventuali note negative: note negative consistenza
1
odore di muffa, di lievito, sapo-
re di pesce, ammoniacale, sapo-
noso, ecc.
■ Gradimento o qualità com-
piccante grassezza
plessiva: esprime l’equilibrio tra
le varie componenti gustative e
tattili in bocca.
sapidità succulenza
procedimento
■ Versa in un bicchierino dell’olio, in quantità equivalente a un cucchiaio da minestra.
■ Scalda il contenuto con i palmi delle mani per liberare gli aromi volatili.
■ Porta l’olio il più vicino possibile al naso e, alternando due o tre inspirazioni brevi con altrettante
profonde, cerca di captare e di memorizzare le sensazioni ricevute e, se necessario, ripeti dopo circa un
minuto.
■ Porta il bicchierino alla bocca e assumi una piccola quantità di olio cercando di stringere i denti; con-
temporaneamente muovi la lingua fino a toccare il retro dei denti superiori e, con le labbra semichiuse,
aspira l’aria con suzioni prima delicate e poi più vigorose, in modo da portare l’olio a contatto con le
papille gustative. Memorizza i sapori.
■ Espira l’aria dal naso, in modo che le particelle di olio nebulizzate colpiscano la membrana dell’olfatto
fornendo sensazioni più precise.
■ Se necessario ripeti l’assaggio, ma solo dopo aver risciacquato la bocca con acqua non gassata (o pane o
mela). Più forti sono i sapori dell’olio e più a lungo è necessario aspettare prima di un nuovo assaggio.
Attributi intollerabili
Agro/Avvinato/Inacetito/Acido
Grossolano
Metallico
Muffa/Umidità
Morchie
Riscaldo
Rancido
Altri attributi intollerabili: ...................................................................
........................................................................................................................
pregi
■ Amaro: sapore caratteristico di olio ottenuto da olive verdi o invaiate. Può essere più o meno grade-
vole, secondo l’intensità.
■ Aspro: sensazione caratteristica di alcuni oli che, all’assaggio, producono una reazione orale-tattile
di astringenza.
■ Dolce: sapore gradevole dell’olio nel quale, senza che sia esattamente zuccherino, non primeggiano
gli attributi amaro, astringente e piccante.
■ Fruttato verde: flavour che ricorda l’odore e il gusto del frutto sano, fresco e colto al punto ottimale
di maturazione.
■ Fruttato maturo: flavour dell’olio d’oliva ottenuto da frutti maturi generalmente di odore smorzato
e sapore dolciastro.
■ Mandorlato: questo flavour può manifestarsi in due modi: quello tipico della mandorla fresca, o
quello proprio della mandorla secca e sana che si può confondere con un rancido incipiente. Si apprezza
come un retrogusto quando l’olio resta in contatto con la lingua e il palato. Si associa agli oli dolci e di
odore smorzato.
■ Mela: flavour dell’olio di oliva che ricorda questo frutto.
■ Piccante: sensazione tattile pungente caratteristica di oli prodotti all’inizio della campagna di raccol-
ta, principalmente di olive ancora verdi. È una sensazione avvertita come retrogusto.
■ Verde erba: flavour caratteristico di alcuni oli che ricorda l’erba appena tagliata.
difetti
■ Acqua di vegetazione: flavour caratteristico acquisito dall’olio a causa di cattiva decantazione e pro-
lungato contatto con le acque di vegetazione.
■ Avvinato-inacetato: flavour caratteristico di alcuni oli che ricorda quello del vino e dell’aceto. È
dovuto fondamentalmente alla formazione di acido acetico, acetato di etile ed etanolo, in quantità su-
periori al normale nell’aroma dell’olio di oliva.
■ Cetriolo: flavour che si produce nell’olio durante un imbottigliamento ermetico eccessivamente pro-
lungato, particolarmente in lattine, che è attribuito alla formazione del composto 2-6 nonadienale.
LABORATORIO
■ Cotto o stracotto: flavour caratteristico dell’olio dovuto a un eccessivo e/o prolungato riscaldamento
durante l’ottenimento, specialmente durante la termo-impastatura, se avviene in condizioni inadatte.
■ Fecce (o morchie): flavour caratteristico dell’olio recuperato dai fanghi decantati in depositi e torchi.
■ Fieno: flavour caratteristico di alcuni oli che ricorda l’erba più o meno secca.
■ Fiscolo: flavour dell’olio ottenuto da olive passate in fiscoli sporchi di residui fermentati.
■ Grasso di macchina: odore dell’olio di oliva ottenuto in frantoio dal cui macchinario non sono stati
adeguatamente eliminati resti di petrolio, di grasso o di olio minerale.
■ Grossolano: percezione caratteristica di alcuni oli che, all’assaggio, producono una sensazione orale-
tattile densa e pastosa.
■ Metallico: flavour che ricorda il metallo. È caratteristico dell’olio mantenuto a lungo in contatto con
alimenti o superfici metalliche, in condizioni inadatte durante i procedimenti di macinatura, impasta-
tura, pressione o ammasso.
■ Muffa-umidità: flavour caratteristico dell’olio ottenuto da frutti nei quali si sono sviluppati abbon-
danti funghi e lieviti perché sono rimasti ammassati molti giorni in ambienti umidi.
■ Rancido: flavour caratteristico e comune a tutti gli oli grassi che hanno sofferto un processo autossi-
dativo, a causa del loro prolungato contatto con l’aria. Questo flavour è sgradevole e irreversibile.
■ Riscaldo: flavour caratteristico dell’olio ottenuto da olive ammassate che hanno sofferto un avanzato
grado di fermentazione.
■ Salamoia: flavour dell’olio estratto da olive conservate in soluzioni saline.
■ Saponoso: flavour con una sensazione olfattivo-gustativa che ricorda quella del sapone verde.
■ Smorzato o piano: flavour dell’olio di oliva dalle caratteristiche organolettiche molto tenui, a causa
della perdita dei componenti aromatici.
■ Sparto: flavour caratteristico dell’olio ottenuto da olive passate in fiscoli nuovi di sparto. Il flavour
può essere differente se il fisco è fatto con sparto verde o con sparto secco.
■ Terra: flavour caratteristico dell’olio ottenuto da olive raccolte da terra o infangate e non lavate. In
qualche caso questo flavour può manifestarsi insieme a quello della muffa-umidità.
■ Vecchio: flavour caratteristico dell’olio quando resta troppo tempo in recipienti di ammasso o anche
se è imbottigliato per un periodo eccessivamente lungo.
■ Verme: flavour caratteristico dell’olio ottenuto da olive fortemente colpite da larve di mosca dell’olivo
(Dacus oleae).
LABORATORIO
procedimento
■ Assaggia un biscotto e annota i risultati con l’aiuto dei descrittori.
■ Risciacqua la bocca con l’acqua (mezzo di neutralizzazione del palato) prima di assaggiare un nuovo
campione e annotare i risultati sul diagramma a tela di ragno (utilizza colori diversi per ciascun biscotto).
Indica da 1 a 9 l’intesità di ogni descrittore.
descrittori
■ Doratura: il punteggio ottimale deve tenere conto della giusta doratura (né troppa né poca).
■ Fragranza: è l’odore del biscotto, che si misura portando il prodotto in prossimità del naso e inspi-
rando profondamente.
■ Dolcezza: si avverte sulla punta della lingua e non deve essere né troppa né poca.
■ Flavour: è l’aroma del prodotto. Si avverte tenendo il naso chiuso durante l’immissione del prodotto
in bocca, e aprendolo in seguito per permettere alla componente volatile di risalire fino alle narici.
■ Friabilità: è la tendenza del biscotto a sbriciolarsi sotto la pressione esercitata dai denti.
■ Croccantezza: è la forza richiesta per spezzare il prodotto. Questi biscotti sono tutti croccanti e la
tendenza a piegarsi è legata all’invecchiamento o a mala conservazione.
■ Adesività denti/palato: è la tendenza del biscotto ad aderire ai denti o al palato. Il buon prodotto non
deve aderire ai denti, né provocare eccessiva salivazione, né difficoltà di masticazione.
■ Persistenza del sapore: carente,
poco persistente, abbastanza persi- doratura
9
stente, persistente, molto persistente.
8
accettabilità fragranza
■ Accettabilità totale: è il giudizio totale 7
procedimento
■ Compila la relativa tabella.
Valutazione sensoriale A B C
ESAME VISIVO Colore
Limpidezza
Fluidità
ESAME OLFATTIVO Intensità
Persistenza
Descrizione
ESAME GUSTATIVO Gusto
Persistenza
Descrizione
Qualità complessiva
PUNTEGGIO GENERALE
descrittori
■ Colore: bianco, giallo dorato, giallo paglierino, giallo verdolino, giallo-bruno, aranciato, verdastro,
nocciola, marrone, ecc.
■ Limpidezza: limpido, abbastanza limpido, leggermente torbido, torbido, opaco, ecc.
■ Descrizione delle sensazioni olfattive: assente, che ricorda la pianta, che ricorda il fiore, fruttato, di
caramello, di anice, di burro, di erba, acido, acre, affumicato, vivace, profumato, speziato, ecc.
■ Gusto: poco dolce, dolce, molto dolce, leggermente acido, acido, leggermente amaro, decisamente
LABORATORIO
amaro, ecc.
■ Descrizione delle sensazioni gustative: acre, aggressivo, rinfrescante, sfumato, aromatico, retrogu-
sto amaro, fermentato, tannico, riferimenti all’origine botanica, ecc.
■ Qualità complessiva: scadente, mediocre, buono, ottimo, eccellente.
La scala di punteggi assegnati tramite analisi organolettica e degustazione “cieca” può essere la seguente:
– 0-3, qualità scadente, con difetti molto pronunciati;
– 3-6, qualità intermedia, con difetti meno pronunciati;
– 6-9, alta qualità, con difetti piccoli o assenti.
■ Consistenza al tatto.
■ Sapore acido.
LABORATORIO
Per ogni descrittore si utilizza una scala da 9 = massima intensità a 1 = assente.
N.B. Al tatto, un cioccolato con un buon contenuto di burro di cacao trasmetterà una sensazione di
freddo, subito dopo ci troveremo le dita sporche. La cioccolata tende a sciogliersi: questo è un parame-
tro positivo poiché è segno che contiene meno zucchero e più burro di cacao (il burro di cacao fonde
alla temperatura corporea).
procedimento
■ Assaggia l’aceto e con l’aiuto della tabella-guida (vedi pagina accanto) compila la tabella.
L’aceto balsamico tradizionale di Modena DOP si presenta come un liquido di colore scuro brillante,
denso, di aroma complesso e penetrante e di sapore agrodolce.
LABORATORIO
N.B. Questa scheda può essere utilizzata per l’analisi sensoriale sia dell’aceto balsamico tradizionale
di Modena DOP, sia per l’aceto balsamico tradizionale di Reggio Emilia DOP, ma anche per l’aceto
balsamico di Modena IGP (con le dovute modifiche).
LABORATORIO
procedimento
■ Prepara i caffè e compila la relativa tabella.
Valutazione sensoriale A B C
VISIVA Colore
(aspetto Consistenza
della crema)
Persistenza
OLFATTIVA Finezza
(aroma) Intensità
Persistenza
GUSTATIVA Finezza
(sapore) Intensità
Corpo
Armonia-equilibrio
Retrogusto
Sensazione finale (gusto-olfattiva)
PUNTEGGIO FINALE
descrittori
■ Crema: è la schiuma del caffè. Si tratta di una dispersione di gas (aria) in un liquido.
■ Intensità dell’aroma: è dovuta principalmente alla presenza della crema che funge da trappola per le
sostanze volatili, evitando che esse svaniscano subito dopo la preparazione del caffè.
■ Corpo: è la percezione del peso e della densità. È determinato soprattutto da sostanze oleose presenti
in emulsione nel liquido.
■ Sensazioni finali: in base alle possibili sensazioni percepite, il caffè può essere vellutato, addolcito,
LABORATORIO
La scala di punteggi assegnati tramite analisi organolettica e degustazione “cieca” può essere la seguente:
– 0-3, qualità scadente;
– 3-6, qualità intermedia;
– 6-9, alta qualità.
N.B. Un buon caffè espresso deve presentare una crema compatta, possedere un corpo elevato, gusto e
aroma intensi e retrogusto persistente.
– abbastanza – abbastanza fine Frutti secchi e confetture: prugna secca, ficco secco, frutta cotta, noce,
intenso – fine mandorla, …
– intenso – eccellente Erbacei e vegetali: erba, foglie, fieno, mallo di noce, sottobosco, fungo,
– molto intenso Descrizione tartufo, …
Persistenza – aromatico Erbe aromatiche: salvia, aneto, finocchio, alloro, origano, timo, basilico, …
– carente – vinoso Speziati: pepe nero, pepe verde, pepe rosa, anice, anice stellato, chiodi di
– poco – floreale garofano, …
persistente – fruttato Tostati: caffè, cacao, caucciù, caramello, pane tostato, cioccolato, mandorla
– abbastanza – fragrante
– erbaceo tostata, …
persistente Animali: cuoio, pelliccia, pipì di gatto, selvaggina, sudore, foxy, …
– franco
– persistente Eterei: cera, sapone, smalto, ceralacca, caramelle inglesi, acidi grassi, …
– speziato
– molto – ampio Sentori diversi: miele, tabacco, crosta di pane, farina, lievito, burro,
persistente – etereo formaggio, …
→→
Zuccheri Acidi Equilibrio
secco – – piatto – poco equilibrato
abboccato – – poco fresco – abbastanza equilibrato
amabile – – abbastanza fresco – equilibrato
Intensità
ESAME GUSTATIVO
dolce – – fresco
– carente
morbidezza
stucchevole – – acidulo
– poco intenso
durezza
Struttura generale o corpo del vino magro – debole – di corpo – robusto – pesante
■ esame olfattivo;
■ esame gustativo.
■ illuminazione naturale.
esame visivo
L’aspetto di un vino è correlato con:
■ la limpidezza. Si osserva il vino controluce (luce naturale o candela accesa)
e per stabilire il grado di limpidezza si interpone tra la sorgente luminosa e il
bicchiere un oggetto qualsiasi: se il vino è limpido, i contorni risultano nitidi. 6 7
tribuiscono alla formazione di archetti o “lacrime” il glicerolo, l’alcol etilico e gli zuccheri. Un elevato
contenuto di glicerolo comporta la formazione di archetti piuttosto ampi, mentre archi stretti sono
indizio di un buon tenore alcolico.
■ l’effervescenza. È dovuta alla CO2 contenuta nel vino che si libera a contatto con l’aria. È una carat-
teristica fondamentale per i vini spumanti e frizzanti. Nei vini fermi la CO2 dà una certa freschezza, ma
la sua presenza non deve essere percepita visivamente.
Le caratteristiche da valutare nelle bollicine sono:
– la grandezza. Minore è il diametro delle bollicine, migliore sarà la qualità della spuma;
– il numero;
– la persistenza.
Nei vini spumanti il perlage deve essere molto fine, continuo e persistente.
■ la seconda avviene indirettamente, subito dopo la deglutizione del vino, mediante percezione per via
retronasale.
■ dalla fermentazione. Grazie all’azione dei lieviti, si formano sostanze volatili quali alcoli superiori ed
esteri che definiscono gli aromi: fruttato, marasco e floreale;
■ dalla maturazione e dall’invecchiamento. Gli aromi che si formano nella fase di maturazione e di
invecchiamento costituiscono il bouquet. I vini giovani e quelli novelli vengono invece definiti fruttati.
Nella prima fase di degustazione si annusa il vino in modo da percepire i profumi più volatili ed even-
tuali odori sgradevoli o estranei. Poi si fa ruotare il bicchiere in modo da aumentare la superficie del
vino a contatto con l’aria e permettere lo sviluppo di aromi meno evidenti e perciò non riscontrati nella
prima fase. Nella seconda fase (dopo l’esame gustativo del vino) si percepiscono ancora altri aromi
rilevabili dopo la deglutizione.
esame gustativo
Quattro sono i sapori che vengono avvertiti dalle papille gustative presenti sulla lingua:
■ dolce, percepito sulla punta della lingua. È dovuto principalmente al glucosio e al fruttosio, ma in
parte anche all’alcol etilico e alla glicerina;
LABORATORIO
■ salato, percepito lungo il bordo della lingua e dovuto ai sali. La sensazione di salato è quasi comple-
tamente mascherata dall’alcol e dalle sostanze volatili;
■ acido, avvertito nella zona centro-laterale della lingua. Gli acidi che contribuiscono maggiormente a
questa sensazione sono quattro: tartarico, malico, citrico e lattico;
■ amaro, percepito nella parte posteriore della lingua. L’amaro è più facilmente percepibile degli altri
sapori ed è anche più persistente. Nei vini bianchi è praticamente impercettibile, mentre nei vini rossi
è dovuto soprattutto ai tannini.
Per la valutazione si porta il bicchiere alle labbra e si immette in bocca una piccola sorsata di vino. Si
trattiene il vino nella parte anteriore, poi si fa scorrere lungo i bordi della lingua e infine si fa tornare in
avanti in modo che passi sulla parte mediale e centrale della lingua fino alla punta. Nella fase conclu-
siva si deglutisce il vino e si considera attentamente il retrogusto.
■ la persistenza;
■ l’equilibrio, che dipende da un giusto rapporto tra le sensazioni di acido, morbido, astringente e ca-
lore per i vini rossi, mentre per i vini bianchi le componenti sono morbido, acido e calore;
■ la qualità;
■ la struttura generale o corpo. È il complesso di tutte le componenti fondamentali del vino: zuccheri,
acidità, tannicità, alcol, morbidezza.
altre sensazioni
Il calore è una sensazione immediata e vigorosa dovuta all’alcol etilico e condizionata dalla presenza di
acidi: se nel rapporto alcol-acidi prevale l’alcol si avrà una sensazione di caldo; viceversa, se prevalgono
gli acidi si avrà una sensazione di freschezza.
L’astringenza è conseguenza della combinazione dei tannini con le proteine presenti nella saliva.
La sensazione di pungente è dovuta all’anidride carbonica sciolta nel vino. I vini rossi, specie se invec-
chiati, sopportano male un eccesso di anidride carbonica.
considerazioni finali
L’armonia è l’insieme di tutte le impressioni registrate nella valutazione complessiva del vino.
Lo stato evolutivo indica il grado di maturazione di un vino. Si possono distinguere cinque stadi:
■ immaturo, se il vino non ha ancora raggiunto la sua piena maturità;
■ maturo, quando il vino ha terminato il primo ciclo evolutivo della sua vita;
LABORATORIO
Abbinamenti cibo-vino
L’enogastronomia è l’arte di abbinare a ogni cibo un vino appropriato, creando nell’insieme sensazioni
gustative di armonia. Nell’abbinamento cibo-vino sono importanti le caratteristiche merceologiche
dell’alimento così come il metodo di cottura, la temperatura del cibo e la sua preparazione. Non è
sempre facile conoscere l’abbinamento ideale di pietanze e vino, ma si possono seguire alcune regole
generali dettate in parte dalla tradizione (in genere i piatti locali vanno accompagnati con i vini locali).
scheda mercadini di abbinamento
Tra i diversi metodi esistenti per l’abbinamento cibo-vino, quello più noto, dovuto all’enologo Pietro
Mercadini e proposto dall’AIS (Associazione Italiana Sommeliers), è appunto il metodo Mercadini.
Questo metodo considera i seguenti parametri:
■ per il cibo: tendente al dolce, grasso, succulento, untuoso, aromatico, speziato, amarognolo, saporito,
tendente all’acido;
■ per i vini: effervescenza, profumo/aroma, morbidezza, acidità, tannicità, alcol.
Fasi dell’abbinamento:
■ la prima fase consiste nell’effettuare l’analisi sensoriale del cibo e nel riportare le sensazioni sull’ap-
posita scheda;
■ la seconda consiste nel procedere allo stesso modo per il vino;
■ nell’ultima fase si riportano i risultati sul grafico “tirasegno” e si congiungono i punti in modo da
ottenere una figura geometrica per il cibo e un’altra per il vino. Se gli angoli delle figure sono in contrap-
posizione, l’abbinamento sarà armonico.
Questo sistema cerca per contrasto di creare una perfetta armonia fra i componenti del cibo e il vino a
esso associato, in modo da esaltare le caratteristiche di entrambi.
Ad esempio un cibo succulento e untuoso è in contrasto con un vino con spiccata tannicità e alcoli-
cità, mentre un cibo con tendenza al dolce (come i gamberetti) si contrappone all’acidità e all’effer-
vescenza, ecc.
0
1 impercettibile
TENDENTE AL DOLCE 2
GRASSO 2
3 poco percettibile
SUCCULENTO
4
UNTUOSO 4
AROMATICO 5 abbastanza percettibile
6
SPEZIATO
6
AMAROGNOLO percettibile
7
SAPORITO 8
TENDENTE ALL'ACIDO
8
9 molto percettibile
10
__________________________________________________________
(**) Si tratta di attività guidate, che si prestano bene alla compresenza con il docente di Laboratorio
PROVA ESPERTA
UDA Classe ................................. Data ...............................................
Elementi di dietetica e nutrizione Alunno/a ........................................................................................
............................................................................................................
■ Parte teorica
1. Per ognuno degli alimenti indicati – carne, pesce, uova, latte e formaggi, cereali, legumi, frutta e
ortaggi, grassi da condimento, bevande analcoliche, bevande alcoliche – compila gli spazi della
tabella sotto riportata.
Gruppo di appartenenza
Principali Funzione Impronta ecologica
nella classificazione degli
nutrienti forniti nell’organismo (alta, media, bassa)
alimenti
Carne
Pesce
Uova
Latte e formaggi
Cereali
Legumi
Frutta e ortaggi
Grassi da condimento
Bevande analcoliche
Bevande alcoliche
■ Parte operativa
Attività pluridisciplinare con settore cucina e sala e vendita
2. Fai una ricerca sui principali prodotti agroalimentari tipici del tuo territorio e poi compila la tabella.
Possibili impieghi in
Nome del prodotto Categoria merceologica Origine (località)
gastronomia
DA FOTOCOPIARE
PROVE ESPERTE
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Origine:
Vino consigliato:
5. Negli ultimi anni abbiamo assistito alla nascita di nuove tipologie di bar e di ristoranti nei quali
l’offerta di prodotti si estende oltre a quella centrale del cibo. Completa la tabella, individuando
nelle varie tipologie di ristorazione, sia tradizionali che innovative, i prodotti non-alimentari of-
ferti e le possibili attività atte a promuovere i prodotti tipici del tuo territorio.
Tipologia di esercizio Prodotti offerti Attività promozionale
Restau-fashion
Young bar
DA FOTOCOPIARE
PROVE ESPERTE
Wine bar
Trattoria a conduzione
familiare
Caffè letterario
■ Parte teorica
1. Compila sul tuo quaderno una scheda relativa a un cereale, o un suo derivato, e un legume, uno
dei quali però deve essere tipico del tuo territorio.
Nome del prodotto:
Definizione merceologica:
Nome botanico del prodotto (nei casi dei derivati dei cereali il nome botanico della materia prima):
Classificazione merceologica:
Notizie storiche:
DA FOTOCOPIARE
PROVE ESPERTE
2. Proponi un piatto nel quale gli ingredienti principali siano il cereale e/o il legume da te scelti.
Compila la scheda e prepara il piatto da te proposto.
Nome del piatto:
Origine:
3. Dai una valutazione nutrizionale del piatto e suggerisci eventuali abbinamenti con altri piatti per
ottenere un pranzo tipico della dieta mediterranea.
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DA FOTOCOPIARE
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■ Parte teorica
1. Per ognuno dei seguenti prodotti di origine animale (carne, pesce, uova, latte, formaggio), compila
sul tuo quaderno una scheda seguendo le indicazioni in seguito riportate.
Definizione merceologica:
Classificazione merceologica:
Descrizione di uno dei metodi di conservazione più utilizzati per questo prodotto nell’ambito della ristorazione:
Descrizione di uno dei metodi di cottura più utilizzati per questo prodotto nell’ambito della ristorazione:
Notizie storiche:
Tracciabilità:
■ Parte operativa
Attività pluridisciplinare con settore cucina e sala e vendita
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3. Fai un diagramma di flusso che riporti le tappe più importanti della filiera del prodotto (ad es.
DA FOTOCOPIARE
PROVE ESPERTE
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7. Crea un diagramma a tela di ragno e riporta i descrittori che ritieni più adatti a descrivere un pro-
dotto o un piatto elaborato, in cui l’ingrediente principale sia un prodotto tipico del tuo territorio.
Valuta criticamente il prodotto in questione.
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9
8
7
6
5
4
3
2
1
DA FOTOCOPIARE
PROVE ESPERTE
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■ Parte teorica
1. Compila la seguente scheda relativa all’olio di oliva.
Definizione merceologica:
Nome botanico:
Classificazione merceologica:
■ Parte operativa
Attività pluridisciplinare con settore cucina e sala e vendita
2. Proponi un piatto nel quale l’olio extravergine di oliva, utilizzato esclusivamente a crudo, costitui-
sca l’elemento caratterizzante, e compila la scheda.
Nome del piatto:
Origine:
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4. Conosci qualche dolce italiano che utilizzi l’olio di oliva come materia grassa?
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5. Oggi, i ristoranti sono diventati dei veri e propri luoghi del gusto in cui veicolare informazioni ai
clienti e illustrare le qualità sensoriali e i vari abbinamenti culinari delle diverse tipologie di oli
DOP. Con l’aiuto della scheda, crea una carta degli oli extravergine DOP tipici della tua regione.
Denominazione Località Azienda Descrizione Abbinamenti
dell’olio di coltivazione produttrice organolettica culinari
N.B. A tavola l’olio va servito in bottiglia di vetro. Per evitare i fenomeni di ossidazione è consigliato utilizzare
piccole bottiglie, in modo da avere il prodotto aperto per poco tempo. È anche possibile presentare flaconi
monodose, per assaporare l’olio in tutte le sue sfumature di gusto.
6. La Spagna è il Paese con il maggior numero di piante di olivo (più di 300 milioni) ed è oggi il
principale produttore ed esportatore al mondo di olio di oliva; insieme all’Italia, può vantare una
produzione di altissima qualità. Fai una ricerca sui principali oli DOP spagnoli e compila la tabella.
Denominazione dell’olio Località
DA FOTOCOPIARE
PROVE ESPERTE
7. Oltre alla presentazione della carta degli oli, quali altre iniziative si potrebbero proporre per pro-
muovere l’olio di oliva extravergine di qualità?
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■ Parte teorica
1. Compila la scheda relativa a qualche alimento accessorio tipico del tuo territorio.
Nome del prodotto:
Area di produzione:
Nome botanico del prodotto (o della materia prima dalla quale deriva il prodotto):
Utilizzo in cucina:
Notizie storiche:
■ Parte operativa
Attività pluridisciplinare con settore cucina e sala e vendita
2. Proponi un piatto tipico del tuo territorio nel quale l’ingrediente fondamentale sia l’alimento ac-
cessorio da te scelto. Compila la scheda e prepara il piatto.
Nome del piatto:
Origine:
Tipologia:
Stagionalità:
Ingredienti (per … persone) Quantità PROCEDIMENTO
DA FOTOCOPIARE
PROVE ESPERTE
Mise en place:
Vino consigliato:
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................................................................................................................................................................................................................................
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5. Con l’aiuto della seguente tabella proponi almeno sei vini DOC o DOCG del tuo territorio, e per
ciascuno di essi proponi una pietanza adeguata.
Denominazione Caratteristiche Nome Breve descrizione Stagionalità
del vino organolettiche del piatto del piatto (indicare i
del vino principali ingredienti)
DA FOTOCOPIARE
PROVE ESPERTE
Test di ingresso
vero/falso 1 F – 2 V – 3 V – 4 F – 5 V – 6 F – 7 V – 8 V – 9 V – 10 F – 11 V – 12 F
scelta multipla 1 a – 2 c – 3 a – 4 c – 5 d – 6 c – 7 c – 8 a – 9 d – 10 a – 11 c – 12 b – 13 d – 14 b – 15 b
– 16 c – 17 b – 18 b – 19 a – 20 b – 21 d – 22 b – 23 d – 24 a – 25 d – 26 a – 27 c – 28 a – 29 b – 30 d –
31 c – 32 c – 33 a – 34 a – 35 d – 36 a – 37 b
collegamento 1. 1 b – 2 f – 3 a – 4 d – 5 c – 6 e – 2. 1 b – 2 b – 3 b – 4 a – 5 a – 6 a
completamento 1 disordini, anoressia, bulimia, benessere, salute, vita, cibo, corpo – 2 carboidrati,
amido, fibre, glucosio, fibra alimentare, glucidi semplici, saccarosio, glucosio, fruttosio, lattosio
■ Fila A
vero/falso 1 V – 2 F – 3 V – 4 V – 5 F – 6 V – 7 F – 8 F – 9 V – 10 F
scelta multipla 1 c – 2 d – 3 d – 4 d – 5 a – 6 b – 7 d – 8 a – 9 b – 10 d
completamento 1 I = indice – M = massa – C = corporea – P = peso (in kg) – h = altezza (in m) –
2 frutta, ortaggi – 3 45-60%, basso, fruttosio – 4 10, trans – 5 spezie, aceto
collegamento 1 d – 2 d – 3 a – 4 c – 5 b – 6 a
■ Fila B
vero/falso1 V – 2 F – 3 F – 4 F – 5 V – 6 V – 7 F – 8 F – 9 V – 10 V
1 a – 2 b – 3 a – 4 a – 5 d – 6 d – 7 c – 8 d – 9 d – 10 b
scelta multipla
completamento 1 M = metabolismo – B = basale – L = livelli – A = attività – F = fisica – 2 grassi, oli da
condimento – 3 iodato, il gozzo – 4 energetico, materiale – 5 allontanando, totale
collegamento 1 b – 2 c – 3 a – 4 d – 5 e – 6 b
■ Fila A
vero/falso 1F–2V–3V–4F–5V–6V–7V
scelta multipla 1 b – 2 d – 3 a – 4 d – 5 b – 6 c
esercizi 1 sì, può essere considerato un piatto unico, perché è nutrizionalmente completo; una
porzione di “insalata sfiziosa” fornisce circa 486 kcal
SOLUZIONI
GUIDA
■ Fila B
vero/falso 1F–2V–3V–4F–5V–6V–7V
scelta multipla1a–2d–3c–4b–5a–6c
Castagne Ortofrutta La zona di produzione della Castagna Cuneo IGP Fresche come caldarroste,
Cuneo IGP comprende 110 comuni della provincia di Cuneo; i sotto forma di farina si
castagneti da cui si ottengono sono situati a quote da utilizzano per fare dolci
200 a 1000 m s.l.m. in posizioni soleggiate e riparate
dal vento
4.
Nome del piatto: Minestra di fagioli di Cuneo
Origine: Piemonte
Ingredienti Quantità PROCEDIMENTO
per 4
persone
Fagioli Cuneo 300 g Mettere a mollo i fagioli la sera precedente. Farli cuocere in una pentola di coccio.
IGP Tritare il lardo, la cipolla e il sedano; soffriggerli leggermente a fuoco lento e
2 patate 180 g aggiungere il tutto alla minestra. A metà cottura sbucciare le patate e la carota e
medie insieme agli aromi aggiungerli alla minestra; quando sono morbide le patate e la
carota, estrarle e porle nel mixer, aggiungendo nuovamente il composto insieme
1 carota 90 g ai fagioli. A cottura avvenuta, salare e pepare e aggiungere alcuni cucchiai di olio.
1 gambo di 30 g Servire la minestra ben calda, con aggiunta di Grana Padano grattugiato
sedano
Lardo 50 g
1 cipolla 80 g
Aglio 1 spicchio
Alloro, salvia, q.b.
sale, pepe
Olio extra- 30 g
vergine di
oliva
Grana Padano 20 g
Utensili: pentola di coccio Valore energetico e nutrizionale (per persona):
ogni porzione fornisce 463 kcal
Vino consigliato: 46,5% di lipidi; 37% di carboidrati e 16,5% di proteine
Barbaresco
5.
Tipologia
Caratteristiche Attività promozionale
di esercizio
Restau-fashion ristorazione e moda- utilizzare il ristorante come testimonial, che non solo
abbigliamento faccia conoscere il prodotto, ma lo faccia sperimentare
direttamente in una situazione di consumo dei pasti
Young bar è possibile comprare attrezzare un angolo dedicato alla degustazione e vendita
prodotti trendy dei prodotti tipici
Wine bar insieme alla degustazione offrire oggettistica e gadget promozionali (es. bicchiere con
di vini è possibile acquistare il nome e l’azienda del prodotto)
oggettistica collegata alla
cultura enologica
Trattoria a offre un tipo di cucina con utilizzare il ristorante come canale di vendita al cliente
SOLUZIONI
conduzione piatti prevalentemente finale che voglia acquistare un prodotto nel momento
GUIDA
■ Fila A
vero/falso 1 V – 2 F – 3 F – 4 V – 5 F – 6 V – 7 V – 8 F – 9 F – 10 F
scelta multipla 1 a – 2 b – 3 c – 4 b – 5 a – 6 d – 7 b – 8 d – 9 c – 10 a
completamento 1 raspo, acini – 2 carota, zucca, peperone giallo – 3 licopene, quercitina, zeaxantina
– 4 da tavola, da cuocere, da confetture – 5 energetico
■ Fila B
vero/falso1 F – 2 V – 3 F – 4 F – 5 V – 6 V – 7 F – 8 F – 9 F – 10 V
1 c – 2 a – 3 d – 4 c – 5 c – 6 c – 7 d – 8 a – 9 b – 10 c
scelta multipla
completamento 1 mela, pera, anguria, albicocca – 2 carciofo, cavolfiore, cavolini di Bruxelles –
3 champignon, porcini, chiodini – 4 malico, citrico, tartarico – 5 fittone
■ Fila A
vero/falso 1 V – 2 V – 3 V – 4 F – 5 F – 6 F – 7 V – 8 F – 9 V – 10 F
scelta multipla 1 a – 2 b – 3 a – 4 b – 5 c – 6 a – 7 a – 8 c – 9 b – 10 d
completamento 1 impastamento, lievitazione, foggiatura, cottura – 2 produzione di birra, di whisky, di
alimenti dietetici – 3 corn-flakes, olio, pop-corn, sfarinati – 4 risone, lolla, raffinatura – 5 grissini, cracker
■ Fila B
SOLUZIONI
GUIDA
vero/falso 1 F – 2 F – 3 F – 4 V – 5 F – 6 F – 7 V – 8 V – 9 V – 10 V
scelta multipla1 d – 2 c – 3 d – 4 c – 5 c – 6 a – 7 a – 8 c – 9 c – 10 d
completamento 1 cottura, lievitata, grano, acqua, lievito, sale – 2 miscelazione, gramolatura, trafilatura,
essiccamento, confezionamento – 3 orzo, birra, whisky – 4 frumento, segale – 5 l’amaranto, la quinoa
Sezione 5 – I legumi
■ Fila A
vero/falso 1 V – 2 V – 3 V – 4 F – 5 V – 6 V – 7 F – 8 F – 9 F – 10 F
scelta multipla 1 d – 2 b – 3 d – 4 d – 5 d – 6 d – 7 a – 8 a – 9 d – 10 b
completamento 1 legume, baccello – 2 fresco, secco – 3 dell’America Centrale – 4 iodio – 5 plastico
■ Fila B
vero/falso 1 V – 2 F – 3 V – 4 V – 5 V – 6 V – 7 F – 8 F – 9 V – 10 F
scelta multipla1 b – 2 a – 3 c – 4 d – 5 a – 6 b – 7 d – 8 a – 9 b – 10 d
completamento 1 tamari, tofu, miso, olio – 2 glucidi, protidi – 3 enzima, globuli rossi – 4 un anno –
5 medio, difettano, solforati
SOLUZIONI
GUIDA
Sezione 6 – Il latte
■ Fila A
vero/falso 1 F – 2 F – 3 V – 4 V – 5 F – 6 F – 7 V – 8 F – 9 V – 10 V
scelta multipla1 a – 2 b – 3 c – 4 d – 5 d – 6 c – 7 c – 8 c – 9 c – 10 a
completamento 1 Listeria, Salmonella, Campylobacter – 2 140 °C, 2-4 sec, 3 mesi, ambiente –
3 120 °C, 15-20 min, 6 mesi, ambiente – 4 calcio, fosforo – 5 prolattina, ossitocina
■ Fila B
vero/falso 1 F – 2 V – 3 F – 4 F – 5 V – 6 V – 7 V – 8 V – 9 F – 10 F
scelta multipla 1 a – 2 d – 3 c – 4 a – 5 a – 6 d – 7 a – 8 d – 9 a – 10 c
completamento 1 3,5; 1,5-1,8; 0,3 – 2 80 °C, 15 sec, 6 giorni, 4 °C – 3 fosfatasi alcalina, perossidasi
– 4 latte senza lattosio, latte arricchito, latte aromatizzato – 5 lattosio, acido lattico, batteri lattici
Sezione 7 – I formaggi
■ Fila A
vero/falso 1 F – 2 V – 3 V – 4 F – 5 F – 6 V – 7 F – 8 V – 9 F – 10 V
scelta multipla 1 a – 2 a – 3 b – 4 b – 5 c – 6 c – 7 c – 8 d – 9 c – 10 a
completamento 1 rottura della cagliata, eventuale cottura, estrazione, messa in forma, maturazione
– 2 proteine, lipidi, calcio, fosforo, elevato – 3 latte impiegato, consistenza della pasta, temperatura
di cottura, tempo di maturazione – 4 marciume, gonfiore – 5 clostridi
SOLUZIONI
■ Fila B
GUIDA
vero/falso 1 V – 2 V – 3 F – 4 V – 5 F – 6 F – 7 V – 8 F – 9 F – 10 V
scelta multipla 1 c – 2 b – 3 a – 4 a – 5 c – 6 b – 7 d – 8 d – 9 d – 10 a
■ Fila A
vero/falso 1 V – 2 F – 3 V – 4 V – 5 F – 6 V – 7 F – 8 V – 9 F – 10 V
scelta multipla 1 b – 2 a – 3 a – 4 d – 5 a – 6 b – 7 d – 8 c – 9 d – 10 d
completamento 1 fornire calcio al pulcino, permettere gli scambi gassosi con l’esterno, proteggere il
pulcino – 2 guscio e cuticola esterna, lisozima, avidina – 3 albume, H – 4 le salmonelle – 5 refrigerazione,
atmosfera controllata
■ Fila B
vero/falso 1 F – 2 F – 3 V – 4 F – 5 F – 6 V – 7 V – 8 F – 9 V – 10 V
scelta multipla 1 a – 2 c – 3 c – 4 d – 5 c – 6 d – 7 b – 8 d – 9 c – 10 a
completamento 1 nell’albume, una proteina, antibatterica – 2 razza, età, alimentazione – 3 elevato –
4 inattiva, fluido – 5 congelamento, pastorizzazione
vero/falso 1V–2F–3V–4V–5F
scelta multipla1 d – 2 b – 3 a – 4 a – 5 a – 6 b – 7 c – 8 b – 9 d – 10 d
■ Fila A
vero/falso1 V – 2 V – 3 F – 4 F – 5 F – 6 F – 7 V – 8 V – 9 V – 10 F
1 d – 2 a – 3 b – 4 c – 5 c – 6 d – 7 d – 8 c – 9 c – 10 b
scelta multipla
completamento 1 salmone, aringa – 2 trota, luccio, carpa – 3 pesci, molluschi, crostacei, echinodermi
– 4 110-120 °C, 30-60 min. – 5 pesci di acqua salata, pesci di acqua dolce, pesci diadromi
■ Fila B
vero/falso 1 V – 2 V – 3 F – 4 F – 5 F – 6 V – 7 F – 8 V – 9 F – 10 V
scelta multipla1 c – 2 d – 3 c – 4 b – 5 a – 6 c – 7 a – 8 a – 9 d – 10 c
completamento 1 cefalopodi, lamellibranchi, gasteropodi – 2 cefalo, triglia, sardina – 3 branchie,
cefalotorace, addome, carapace – 4 Salmonella, Escherichia coli – 5 stoccafisso, baccalà
■ Fila A
vero/falso 1 F – 2 V – 3 V – 4 F – 5 V – 6 F – 7 F – 8 F – 9 V – 10 V – 11 F – 12 F
scelta multipla 1 c – 2 a – 3 c – 4 c – 5 c – 6 d – 7 c – 8 b – 9 a – 10 c
completamento 1 B1, B2, PP – 2 refrigerazione, congelamento, sterilizzazione – 3 zampone, mortadella,
prosciutto crudo, salsiccia – 4 insaccati, non insaccati
collegamento 1 b – 2 c – 3 d – 4 a
■ Fila B
vero/falso
SOLUZIONI
1 F – 2 V – 3 F – 4 F – 5 F – 6 F – 7 V – 8 F – 9 V – 10 F – 11 V – 12 V
GUIDA
scelta multipla 1 a – 2 b – 3 c – 4 b – 5 c – 6 d – 7 b – 8 c – 9 d – 10 b
completamento 1 salsiccia, mortadella, pancetta, speck – 2 actina, miosina – 3 permeabilità, flessibilità,
resistenza – 4 adipociti, trigliceridi
collegamento 1 b – 2 c – 3 d – 4 a
SOLUZIONI
GUIDA
■ Fila A
vero/falso 1 F – 2 V – 3 F – 4 F – 5 V – 6 V – 7 V – 8 V – 9 F – 10 F
scelta multipla 1 d – 2 d – 3 c – 4 c – 5 c – 6 d – 7 d – 8 d – 9 b – 10 d
completamento 1 idrogeno, oli, insaturi, saturi – 2 epicarpo, mesocarpo, endocarpo, seme – 3 sapore
di marcio, gusto di terra – 4 maturazione, zangolatura, lavaggio, impastamento – 5 stadio erbaceo,
invaiatura, maturazione
■ Fila B
vero/falso 1 F – 2 V – 3 V – 4 F – 5 F – 6 F – 7 V – 8 F – 9 V – 10 V
scelta multipla 1 c – 2 b – 3 d – 4 b – 5 a – 6 a – 7 d – 8 b – 9 c – 10 b
completamento 1 frangitura, gramolatura, centrifugazione, confezionamento – 2 andamento
climatico, terreno – 3 oleico, linoleico, linolenico – 4 margarina da tavola, margarina per usi industriali
– 5 affioramento, centrifugazione, dolce
■ Fila A
vero/falso 1 F – 2 F – 3 V – 4 F – 5 F – 6 F – 7 F – 8 V – 9 V – 10 V
scelta multipla 1 c – 2 d – 3 b – 4 b – 5 a – 6 b – 7 c – 8 d – 9 b – 10 c
completamento 1 zucchero semolato, zucchero a quadretti – 2 borsa melaria – 3 torrone, caramelle,
frutti canditi – 4 2, 5, 3, 4, 1 – 5 unifloreale, millefiori
■ Fila B
SOLUZIONI
GUIDA
vero/falso 1 F – 2 V – 3 F – 4 V – 5 V – 6 V – 7 F – 8 F – 9 F – 10 V
scelta multipla 1 d – 2 b – 3 c – 4 a – 5 d – 6 c – 7 b – 8 c – 9 a – 10 b
completamento 1 latte, uova, zucchero – 2 polvere di cacao, burro di cacao, zucchero – 3 energetico,
zuccheri, grassi – 4 4, 3, 1, 2, 5 – 5 teobromina, caffeina
6. In Spagna sono stati riconosciuti 32 oli di oliva extra a marchio DOP, la maggior parte dei quali
proviene della regione dell’Andalusia (Sud della Spagna)
Denominazione dell’olio Località
Sierra de Cádiz DOP Cádiz (Andalusia)
Antequera DOP Malaga (Andalusia)
Estepa DOP Sevilla (Andalusia)
Priego de Córdoba DOP Córdoba (Andalusia)
Poniente de Granada DOP Granada (Andalusia)
Jaén Sierra Sur DOP Jaén (Andalusia)
Campiñas de Jaén Jaén (Andalusia)
Contiene poi piccolissime quantità di sali minerali, vitamine, enzimi, sostanze aromatiche, pollini,
GUIDA
■ Fila A
vero/falso 1V–2V–3F–4F–5V–6F–7F–8F
scelta multipla 1d–2a–3b–4a–5b
completamento 1 anetolo, piperina – 2 origano, rosmarino, timo, maggiorana – 3 sale integrale, sale
iodato – 4 4, 2, 1, 3 – 5 Modena, Reggio Emilia – 6 ginepro
tabella 1 salse, carne, dolci – 2 salumi, carne, pasta – 3 zuppe, legumi, stufati – 4 pizza, insalata, pesci –
5 minestre, verdure cotte, verdure crude – 6 verdure cotte, sughi, frittate – 7 riso, minestre, alcuni dolci
■ Fila B
vero/falso 1F–2V–3V–4F–5V–6F–7F–8F
scelta multipla 1 b – 2 a – 3 c – 4 b – 5 b
completamento 1 esaltano il sapore degli alimenti, non forniscono energia – 2 cardamomo, cumino,
curcuma, zenzero – 3 di birra, di mele – 4 1, 3, 5, 2, 4 – 5 giacimenti di salgemma, saline – 6 chiodi
di garofano
tabella 1 pasta, salse, stufato di carne – 2 pasticceria, pesce marinato, verdure – 3 minestre, paste,
insalate – 4 patate, carne, legumi – 5 pollame, carne, patate arrostite – 6 dolci, creme, liquori –
7 creme, dolci, stufati di carne
■ Fila A
SOLUZIONI
GUIDA
vero/falso 1 F – 2 F – 3 F – 4 V – 5 V – 6 V – 7 V – 8 F – 9 V – 10 V
scelta multipla 1 c – 2 b – 3 c – 4 a – 5 a – 6 b – 7 a – 8 d – 9 a – 10 c
completamento 1 a secco, in umido – 2 bevande addizionate di anidride carbonica, bevande nervine
– 3 1, 5, 4, 3, 2 – 4 tachicardia, insonnia, irritabilità – 5 caffè solubile, caffè decaffeinato
■ Fila B
vero/falso 1 V – 2 F – 3 V – 4 V – 5 V – 6 F – 7 F – 8 F – 9 F – 10 V
scelta multipla 1 b – 2 a – 3 a – 4 d – 5 b – 6 d – 7 c – 8 c – 9 b – 10 d
completamento 1 bevande nervine ad azione stimolante, bibite analcoliche contenenti caffeina –
2 evaporazione dell’acqua, aumento del volume dei semi, formazione di sostanze aromatiche –
3 4, 2, 5, 3, 1 – 4 oolong, deteinato, solubile – 5 caffeina, teobromina, teofillina
■ Fila A
vero/falso 1 F – 2 F – 3 V – 4 F – 5 V – 6 V – 7 F – 8 V – 9 V – 10 F
scelta multipla 1 c – 2 a – 3 d – 4 c – 5 a – 6 a – 7 b – 8 b – 9 c – 10 b
completamento – 1 malico, tartarico, citrico – 2 epicarpo o buccia, mesocarpo o polpa, endocarpo o
vinaccioli – 3 denominazione, origine, controllata, garantita – 4 femminili, luppolina – 5 assenza
■ Fila B
vero/falso 1 V – 2 V – 3 F – 4 V – 5 F – 6 F – 7 F – 8 V – 9 V – 10 F
scelta multipla 1 b – 2 a – 3 d – 4 d – 5 b – 6 c – 7 a – 8 b – 9 c – 10 d
completamento 1 fermentazione alcolica, orzo, luppolo, anidride carbonica – 2 anidride carbonica,
anidride solforosa, acido acetico – 3 glucosio, fruttosio – 4 Saccharomyces carlsbergensis – 5 3, 5, 2, 1, 4
■ Fila B
vero/falso 1V–2V–3F–4V–5F–6V
scelta multipla 1 b – 2 a – 3 d – 4 b – 5 d – 6 b – 7 d – 8 b – 9 b – 10 a – 11 c – 12 d
completamento 1 angelica, melissa, menta, timo – 2 distillatori, alambicchi, artigianale – 3 5, 1, 2, 3, 4 –
4 di origine enologica, cerealicole, frutticole, di origine varia – 5 vergini, fermentate
1 d – 2 c – 3 testa, cuore, coda – 4 L’Unità Alcolica si usa per poter uniformare la quantità di alcol
GUIDA
LIVELLO 1
vero/falso 1 V – 2 F – 3 V – 4 V – 5 V – 6 F; scelta multipla 1 a – 2 c – 3 a – 4 a – 5 a
LIVELLO 1
vero/falso 1 V – 2 F – 3 V – 4 V – 5 V; scelta multipla 1 d – 2 c – 3 a – 4 d – 5 c
esercizi 1 2750 g – 2 4350 g – 3 7650 g – 4 1111 g di gamberi, 2500 g di cozze – 5 765 kcal,
3198 kJ. L’apporto energetico è adeguato
LIVELLO 1
vero/falso 1 V – 2 F – 3 F – 4 F – 5 V – 6 V; scelta multipla 1 b – 2 c – 3 c – 4 d – 5 a
LIVELLO 1
vero/falso 1 F – 2 V – 3 V – 4 V – 5 F – 6 F; scelta multipla 1 a – 2 b – 3 c – 4 d – 5 d
Sezione 5 – I legumi
LIVELLO 1
vero/falso 1 V – 2 V – 3 F – 4 F – 5 V – 6 V; scelta multipla 1 d – 2 c – 3 a – 4 d – 5 a – 6 c
in particolare la E. – 4 Marta ha torto: 141 kcal delle patate vs 266 kcal del riso. – 5 c – 6 d – 7 Con la farina
VOLUME
di castagne si preparano piatti tradizionali della cultura montanara, come il castagnaccio, i ciacci (o necci),
la polenta neccia, frittelle varie. – 8 b – 9 a – 10 Ridurre la quantità di acqua di cottura. Cotture adeguate:
al microonde, al forno, alla piastra, in padella, bollitura in pentola a pressione, cottura al vapore. – 11 c
– 12 oligosaccaridi
Sezione 6 – Il latte
LIVELLO 1
vero/falso 1 V – 2 F – 3 V – 4 F – 5 V – 6 V; scelta multipla 1 c – 2 d – 3 a – 4 d – 5 b
esercizi 1 278 kcal, 1163 kJ, P → 13%, L → 25%, C → 62% – 2 163 kcal, P = 5 g, L = 13 g, C = 7 g
Sezione 7 – I formaggi
LIVELLO 1
vero/falso 1 F – 2 V – 3 V – 4 V – 5 V – 6 F; scelta multipla 1 c – 2 d – 3 a – 4 c – 5 c
esercizi 1 468 kcal, 1959 kJ, P = 22 g → 19%, L = 30 g → 58%, C = 29 g → 23% – 2 408 kcal,
1708 kJ, P = 16 g, L = 32 g, C = 14 g
LIVELLO 1
vero/falso 1 V – 2 F – 3 V – 4 F – 5 F – 6 F; scelta multipla 1 d – 2 d – 3 a – 4 b – 5 c
esercizi 1 68 kcal, 284 kJ, P = 6,58 g, L = 4,62 g, C = 0 – 2 158 kcal, 661 kJ, P = 6,58 g, L = 14,62 g
LIVELLO 1
vero/falso 1 V – 2 V – 3 V – 4 F – 5 F – 6 F; scelta multipla 1 a – 2 a – 3 c – 4 c – 5 d
esercizi 1 260 kcal, 1089 kJ, P = 16 g → 25%, L = 16 g → 55%, C = 14 g → 20% – 2 495 kcal, 2068
kJ, P = 35 g → 28%, L = 25 g → 45%, C = 35 g → 27%
LIVELLO 1
vero/falso 1 V – 2 V – 3 F – 4 V – 5 V – 6 V; scelta multipla 1 c – 2 c – 3 d – 4 b – 5 a
esercizi1 coniglio: 141 kcal, 594 kJ, 62 mg colesterolo; bovino: 89 kcal, 371 kJ, 42 mg colesterolo;
maiale: 99 kcal, 413 kJ, 57 mg colesterolo – 2 208 kcal, 870 kJ, P = 27 g, L = 11 g, C = 0
SOLUZIONI
VOLUME
LIVELLO 1
vero/falso 1 V – 2 F – 3 F – 4 V – 5 F – 6 V; scelta multipla 1 d – 2 a – 3 a – 4 c – 5 b
LIVELLO 1
vero/falso 1 F – 2 V – 3 F – 4 F – 5 F – 6 F; scelta multipla 1 d – 2 c – 3 c – 4 a – 5 a
LIVELLO 1
vero/falso 1 F – 2 F – 3 V – 4 V – 5 V – 6 F; scelta multipla 1 b – 2 d – 3 d – 4 c – 5 d
SOLUZIONI
VOLUME
LIVELLO 1
vero/falso 1 V – 2 F – 3 V – 4 F – 5 F – 6 V; scelta multipla 1 d – 2 c – 3 b – 4 a – 5 c
LIVELLO 1
vero/falso 1 V – 2 V – 3 F – 4 V – 5 F – 6 F; scelta multipla 1 a – 2 a – 3 b – 4 a – 5 c
LIVELLO 1
vero/falso 1 F – 2 F – 3 F – 4 V – 5 V – 6 F; scelta multipla 1 d – 2 a – 3 c – 4 a – 5 b
esercizi 1 18 mL, ≅ 1 UA, 123 kcal – 2 18 mL, ≅ 1 UA, 137 kcal – 3 18 mL, ≅ 1 UA, 119 kcal – 4 12 mL,
1 UA, 83 kcal – 5 24 mL, 2 UA, 185 kcal – 6 18 mL, ≅ 1 UA, 140 kcal – 7 18 mL, ≅ 1 UA, 105 kcal –
8 18 mL, 1 UA, 140 kcal – 9 26 mL, 1,7 UA, 151 kcal – 10 28 mL, 2 UA, 158 kcal
CALCOLO CALORICO
ALIMENTI
Parte edibile
acqua
Proteine
liPidi
AG saturi
aG monoinsaturi
aG Poliinsaturi
colesterolo
carboidrati
amido
Zuccheri
solubili
Fibra totale
alcol
enerGia
enerGia
sodio
Potassio
Ferro
calcio
FosForo
tiamina
riboFlavina
niacina
vit. a ret. eq.
vit. c
vit. e
% g g g g g g mg g g g g g kcal kJ mg mg mg mg mg mg mg mg mcg mg mg
CEREALI
Biscotti alla soia 100 4,6 11,5 6,1 n.d. n.d. n.d. n.d. 70,8 58,7 6,2 n.d. 0 366 1533 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 0 n.d.
Biscotti frollini 100 2,4 7,2 13,8 n.d. n.d. n.d. n.d. 73,7 45,2 22 1,9 0 429 1797 223 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 0,33 n.d. 0 n.d.
Biscotti integrali 100 2,4 7,8 14,3 n.d. n.d. n.d. n.d. 70,8 38,2 28,8 6,01 0 425 1780 225 n.d. n.d. n.d. 164 n.d. n.d. 0,47 n.d. 0 n.d.
Biscotti integrali con soia 100 5,1 11,5 20,4 n.d. n.d. n.d. n.d. 60,4 53,9 1,1 n.d. 0 456 1908 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 0 n.d.
Biscotti per l’infanzia 100 5,3 13,8 8,5 n.d. n.d. n.d. n.d. 75,7 36,4 35,7 n.d. 0 416 1739 200 366 1,9 104 225 n.d. n.d. n.d. n.d. 0 n.d.
Biscotti secchi 100 2,2 6,6 7,9 n.d. n.d. n.d. n.d. 84,8 60,3 18,5 2,64 0 416 1738 410 140 0,9 22 157 0,08 0,19 0,5 tr 0 n.d.
Biscotti wafers 100 4 7,1 15 n.d. n.d. n.d. n.d. 77,6 45 26,7 1,6 0 454 1901 70 160 1,6 73 83 n.d. n.d. n.d. 0 0 n.d.
Cornetti 100 19,5 7,2 18,3 n.d. n.d. n.d. n.d. 58 43,1 10,6 n.d. 0 411 1720 n.d. 52 1,3 9 70 n.d. n.d. n.d. n.d. 0 n.d.
Cornflakes 100 5 6,6 0,8 n.d. n.d. n.d. n.d. 87,4 70 10,4 3,8 0 361 1512 1100 99 2,8 74 58 n.d. n.d. n.d. 28 0 n.d.
Crackers al formaggio 100 5,5 9,8 25,5 n.d. n.d. n.d. n.d. 62,1 n.d. n.d. n.d. 0 502 2099 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 0 n.d.
Crackers alla soia 100 2,9 13,1 11,7 n.d. n.d. n.d. n.d. 67,7 55,8 6,3 n.d. 0 412 1722 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 0 n.d.
Crackers salati 100 6 9,4 10 n.d. n.d. n.d. n.d. 80,1 n.d. n.d. 2,8 0 428 1791 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 0 n.d.
Cracotte 100 5,7 10,5 1,2 n.d. n.d. n.d. n.d. 78,8 n.d. n.d. n.d. 0 348 1457 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 0 n.d.
Croissants 100 31,1 8,3 20,3 n.d. n.d. n.d. 75 38 33,5 1,1 1,6 0 358 1500 390 140 2 80 130 0,18 0,16 2 21 0 n.d.
Crusca di frumento 100 8,2 14,1 5,5 0,89 0,87 2,82 0 26,6 20,7 3,8 42,44 0 206 860 28 1160 12,9 110 1200 0,89 0,36 29,6 1 0 1,6
Farina d’avena 100 9 12,6 7,1 n.d. n.d. n.d. 0 72,3 59,2 7,2 7,6 0 385 1613 33 370 4,2 80 342 0,52 0,17 2,4 0 n.d. n.d.
Farina d’orzo 100 12,8 10,6 1,9 n.d. n.d. n.d. 0 79,3 72,1 tr n.d. 0 357 1493 4 n.d. n.d. 39 393 0,16 0,08 5,5 0 0 n.d.
Farina di frumento duro 100 12,5 12,9 2,8 n.d. n.d. n.d. 0 63,2 54,5 3,2 n.d. 0 314 1313 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 0 n.d.
Farina di frumento integrale 100 13,4 11,9 1,9 n.d. n.d. n.d. 0 67,8 59,7 2,1 8,43 0 319 1334 3 337 3 28 300 0,4 0,16 5 0 0 0,4
Farina di frumento tipo 0 100 14,2 11,5 1 0,11 0,09 0,38 0 76,2 67,7 1,8 2,93 0 341 1426 2 140 0,9 18 160 0,25 0,04 1,2 0 0 n.d.
Farina di frumento tipo 00 100 14,2 11 0,7 n.d. n.d. n.d. 0 77,3 68,7 1,7 2,25 0 340 1423 3 126 0,7 17 76 0,1 0,03 1 0 0 n.d.
Farina di mais 100 12,5 8,7 2,7 0,31 0,66 1,41 0 80,8 72,1 1,5 3,11 0 362 1515 1 130 1,8 6 99 0,35 0,1 1,9 67• 0 tr
Farina di riso 100 12,3 7,3 0,5 n.d. n.d. n.d. 0 87 79,1 0 1 0 360 1506 4 104 0,4 7 90 0,05 0,04 1,4 0 0 0
Farina di segale 100 10,2 11,7 2,3 n.d. n.d. n.d. 0 65 n.d. n.d. 14,27 0 311 1302 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 0 0 n.d.
Farina di soia 100 7 36,8 23,5 3,3 5,7 13,34 0 23,4 11,1 11,2 11,2 0 446 1868 9 1660 6,9 210 600 0,75 0,28 2 0 0 n.d.
Farro 100 10,4 15,1 2,5 n.d. n.d. n.d. 0 67,1 58,5 2,7 6,75 0 335 1400 18 440 0,7 43 420 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.
TABELLE
Fette biscottate 100 4 11,3 6 n.d. n.d. n.d. n.d. 82,3 72,8 2,2 3,5 0 408 1706 n.d. n.d. 3,8 55 124 0,5 0,3 2,6 0 0 n.d.
Fette biscottate integrali 100 6,5 14,2 10 n.d. n.d. n.d. n.d. 62 n.d. n.d. 5,4 0 379 1587 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 0 0 n.d.
Fiocchi d’avena 100 10,3 8 7,5 n.d. n.d. n.d. 0 72,8 66,2 0 8,29 0 373 1559 n.d. n.d. 5,2 54 365 0,55 0,14 1 0 0 n.d.
•
277
Valore riferito al mais giallo, il mais bianco contiene soltanto tracce di pigmenti con attività biologica.
COMPOSIZIONE CHIMICA E VALORE ENERGETICO DEGLI ALIMENTI PER 100 g DI PARTE EDIBILE
278
ALIMENTI
Parte edibile
acqua
Proteine
liPidi
AG saturi
aG monoinsaturi
aG Poliinsaturi
colesterolo
carboidrati
amido
Zuccheri
solubili
Fibra totale
alcol
enerGia
enerGia
sodio
Potassio
Ferro
calcio
FosForo
tiamina
riboFlavina
niacina
vit. a ret. eq.
vit. c
vit. e
% g g g g g g mg g g g g g kcal kJ mg mg mg mg mg mg mg mg mcg mg mg
Frumento duro 100 11,5 13 2,9 0,48 0,36 1,3 0 62,5 53,9 3,2 9,8 0 312 1307 n.d. 494 3,6 30 330 0,43 0,15 5,7 2 0 n.d.
TABELLE
Frumento tenero 100 12 12,3 2,6 0,6 0,29 1,59 0 65,2 56,3 3,3 9,7 0 317 1327 n.d. n.d. 3,3 35 304 0,42 0,14 5,4 0 0 n.d.
1 ■
Germe di frumento 100 10 28 10 1,73 1,45 6,06 0 55 n.d. n.d. n.d. 0 408 1708 3 827 10 72 1100 2,44 0,61 6,2 10 0 16
Grano saraceno 100 13,1 12,4 3,3 0,64 1,1 1,19 0 62,5 n.d. n.d. 6,04 0 314 1312 n.d. 450 4 110 330 0,6 n.d. 4,4 n.d. n.d. n.d.
Grissini 100 8,5 12,3 13,9 n.d. n.d. n.d. n.d. 68,4 60,2 2,2 3,5 0 431 1802 n.d. n.d. 2,3 13 162 0,12 0,08 0,9 0 0 n.d.
Mais 100 12,5 9,2 3,8 0,58 0,87 1,67 0 75,1 66 2,5 2 0 353 1475 35 287 2,4 15 256 0,36 0,2 1,5 62 0 n.d.
Mais dolce in scatola sgocciolato 100 70,3 3,4 1,3 n.d. n.d. n.d. 0 19,5 13,8 4,3 1,4 0 98 412 270 220 0,5 4 79 0,25 0,18 0,86 24 7 0,5
Mais amido 100 12 0,3 tr tr tr tr 0 86,8 76,7 2,5 0 0 327 1367 0 0 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 0 0
Miglio 100 11,8 11,8 3,9 n.d. n.d. n.d. 0 72,9 n.d. n.d. n.d. 0 356 1488 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.
Miglio decorticato 100 12,6 11 4,2 n.d. n.d. n.d. 0 74,1 62,9 4,9 3,1 0 360 1505 1 174 3,5 17 300 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.
Muesli 100 7,4 9,7 6 0,24 2,18 3,42 0 72,2 41,4 26,2 6,4 0 364 1521 380 440 5,6 110 280 0,5 0,7 6,5 tr tr n.d.
Orzo perlato 100 12,2 10,4 1,4 0,29 0,14 0,77 0 70,5 64,1 0 9,24 0 319 1333 3 120 0,7 14 189 0,09 0,08 3,1 0 0 n.d.
Pane al malto 100 26 8,3 2,4 n.d. n.d. n.d. n.d. 56,6 27,7 26,1 n.d. 0 267 1117 280 280 2,8 110 160 0,45 0,13 2,8 tr 0 n.d.
Pane azzimo 100 4,5 10,7 0,8 n.d. n.d. n.d. 0 87,1 77,5 1,9 2,67 0 377 1576 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 0 0 n.d.
Pane di segale 100 37 8,3 1,7 n.d. n.d. n.d. n.d. 45,4 39,5 1,8 4,6 0 219 915 580 190 2,5 80 160 0,29 0,05 2,3 0 0 n.d.
Pane di tipo 0 100 31 8,1 0,5 n.d. n.d. n.d. 0 63,5 55,9 2 3,8 0 275 1151 293 n.d. 0,7 17 77 0,06 0,06 0,8 0 0 n.d.
Pane di tipo 00 100 29 8,6 0,4 n.d. n.d. n.d. 0 66,9 59,1 1,9 3,18 0 289 1209 n.d. n.d. 0,8 14 63 0,04 0,02 1,01 0 0 n.d.
Pane di tipo 1 100 34 8,9 0,6 n.d. n.d. n.d. 0 59,7 52,3 2,2 n.d. 0 265 1108 n.d. n.d. 1,4 13 77 0,08 0,07 n.d. 0 0 n.d.
Pane di tipo integrale 100 36,6 7,5 1,3 n.d. n.d. n.d. 0 48,5 n.d. n.d. 6,51 0 224 935 n.d. n.d. 2,5 25 180 0,1 0,12 n.d. 0 0 n.d.
Pane formato rosetta 100 30,7 9 1,9 n.d. n.d. n.d. 0 57,6 45,5 7,5 3,09 0 269 1126 317 103 1 20 n.d. 0,04 0,02 1,01 0 0 n.d.
Pangrattato 100 6,8 10,1 2,1 n.d. n.d. n.d. 0 77,8 66,2 5 n.d. 0 351 1469 400 190 2,1 110 130 0,54 0,08 1,8 0 0 n.d.
Panini al latte 100 33,5 9 8,7 n.d. n.d. n.d. n.d. 48,2 41,3 2,7 1,9 0 295 1234 460 170 1,7 130 130 0,22 0,13 1,8 84 tr n.d.
Panini all’olio 100 30,8 7,7 5,8 n.d. n.d. n.d. 0 57,5 48,6 4 3,7 0 299 1249 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 0 n.d.
Pasta all’uovo secca cruda 100 12,5 13 2,4 n.d. n.d. n.d. 94 77,9 69 2 3,2 0 366 1530 17 164 2,1 22 199 0,14 0,19 n.d. 35 0 n.d.
Pasta all’uovo secca bollita senza sale 100 67,2 4,3 0,8 n.d. n.d. n.d. 31 25,9 23 0,7 1,1 0 122 508 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 0 n.d.
Pasta di semola cruda 100 10,8 10,9 1,4 0,22 0,16 0,69 0 79,1 68,1 4,2 2,7 0 353 1476 4 192 1,4 22 189 0,1 0,2 2,5 0 0 tr
Pasta di semola bollita senza sale e scolata 100 61,7 4,7 0,5 n.d. n.d. n.d. 0 30,3 26,4 1,3 1,54 0 137 573 1 33 0,8 4 32 0,02 0,04 0,6 0 0 tr
Pizza bianca 100 27,8 7,9 5,9 n.d. n.d. n.d. 0 57,9 50,7 2,1 2,27 0 302 1263 789 99 1,1 20 39 0,06 0,05 0,5 0 0 n.d.
Pizza con pomodoro 100 41 7,1 6,6 n.d. n.d. n.d. 0 41,4 35 2,9 2,71 0 243 1017 775 209 1,5 22 40 0,06 0,05 2,1 n.d. 0 n.d.
Pizza con pomodoro e mozzarella 100 39,3 5,6 5,6 n.d. n.d. n.d. n.d. 52,9 36,4 12,9 n.d. 0 271 1135 n.d. n.d. tr 12 48 n.d. n.d. n.d. n.d. 0 n.d.
Riso brillato crudo 100 12 6,7 0,4 0,1 0,13 0,18 0 80,4 72,9 0,2 0,97 0 332 1389 5 92 0,8 24 94 0,11 0,03 1,3 0 0 tr
1
Composizione media fra germe di frumento duro e tenero. ■ Variabili da 1,5 a 15,5 mg.
COMPOSIZIONE CHIMICA E VALORE ENERGETICO DEGLI ALIMENTI PER 100 g DI PARTE EDIBILE
ALIMENTI
Parte edibile
acqua
Proteine
liPidi
AG saturi
aG monoinsaturi
aG Poliinsaturi
colesterolo
carboidrati
amido
Zuccheri
solubili
Fibra totale
alcol
enerGia
enerGia
sodio
Potassio
Ferro
calcio
FosForo
tiamina
riboFlavina
niacina
vit. a ret. eq.
vit. c
vit. e
% g g g g g g mg g g g g g kcal kJ mg mg mg mg mg mg mg mg mcg mg mg
Riso brillato bollito senza sale 100 72,6 2 0,1 n.d. n.d. n.d. 0 24,2 21,9 0,1 0,2 0 100 417 1 28 0,2 10 28 0,03 0,01 0,4 0 0 tr
Riso integrale crudo 100 12 7,5 1,9 n.d. n.d. n.d. 0 77,4 69,2 1,2 1,92 0 337 1411 9 214 1,6 32 221 0,48 0,05 4,7 0 0 0,7
Riso integrale bollito senza sale 100 70,3 2,5 0,6 n.d. n.d. n.d. 0 25,5 22,8 0,4 0,8 0 111 465 3 70 0,5 12 73 0,1 0,02 1,4 0 0 n.d.
Riso parboiled crudo 100 10,3 7,4 0,3 n.d. n.d. n.d. 0 81,3 73,6 0,3 0,5 0 337 1411 9 150 2,9 60 200 0,34 n.d. n.d. 0 0 tr
Riso parboiled bollito senza sale 100 73,4 2,1 0,1 n.d. n.d. n.d. 0 23,3 21 0,2 0,3 0 97 404 4 43 n.d. 19 57 0,07 n.d. n.d. 0 0 tr
Riso soffiato da prima colazione 100 5,6 6 1 n.d. n.d. n.d. 0 85 69,2 9 1 0 352 1472 1 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 0 0 n.d.
Semola 100 14 11,5 0,5 0,1 0,05 0,2 0 76,9 68,2 1,9 3,6 0 339 1418 12 170 1,3 17 165 0,19 0,15 2 0 0 tr
Tapioca (farina di tuberi di manioca) 100 12,6 0,6 0,2 n.d. n.d. n.d. 0 94,9 86,3 tr 0,4 0 360 1507 4 20 1 12 12 0 0,1 0 0 0 n.d.
Tortellini freschi 100 28,2 12,2 7,1 n.d. n.d. n.d. n.d. 49,9 44,2 1,3 n.d. 0 300 1254 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 0 n.d.
Tortellini secchi 100 12,8 15,7 10,8 n.d. n.d. n.d. n.d. 57,6 51 1,5 n.d. 0 376 1573 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 0 n.d.
LEGUMI
Ceci in scatola scolati 100 68 6,7 2,3 n.d. n.d. n.d. 0 13,9 11,7 1 5,7 0 100 417 311 109 1,8 43 72 0,05 0,03 0,2 3 tr n.d.
Ceci secchi crudi 100 10,3 20,9 6,3 0,81 1,75 3,46 0 46,9 39,3 3,7 13,58 0 316 1323 6 881 6,4 142 415 0,3 0,1 2,5 10 tr n.d.
Ceci secchi bolliti senza sale e scolati 100 63,6 7 2,4 n.d. n.d. n.d. 0 18,9 16 1,3 5,76 0 120 504 5 302 2,2 58 148 0,2 0,04 0,9 4 tr n.d.
Fagioli crudi 100 10,5 23,6 2 0,4 0,15 0,96 0 47,5 40 3,5 17,48 0 291 1216 4 1445 8 135 450 0,4 0,1 2,3 3 3 n.d.
Fagioli Borlotti freschi crudi 52 60,8 10,2 0,8 n.d. n.d. n.d. 0 22,7 19,5 1,2 4,84 0 133 557 2 650 3 44 180 0,24 0,1 2,7 18 10 n.d.
Fagioli Borlotti freschi bolliti senza sale e scolati 100 78,9 5,7 0,5 n.d. n.d. n.d. 0 11,2 9,7 0,5 4,2 0 69 290 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 0,1 0,03 0,6 n.d. 0 n.d.
Fagioli Borlotti in scatola scolati 100 71,9 6,7 0,5 n.d. n.d. n.d. 0 15,9 13,5 1 5,48 0 91 380 294 234 2,2 31 102 n.d. n.d. n.d. n.d. 0 n.d.
Fagioli Borlotti secchi crudi 100 10,3 20,2 2 n.d. n.d. n.d. 0 47,5 40 3,5 17,25 0 291 1216 3 1478 9 102 464 0,5 0,12 2,1 n.d. tr n.d.
Fagioli Borlotti secchi bolliti senza sale e scolati 100 70,2 6,9 0,4 n.d. n.d. n.d. 0 16,4 14 1 6,89 0 93 388 2 282 2,3 46 127 0,11 0,03 0,3 n.d. 0 n.d.
Fagioli Cannellini in scatola scolati 100 76,7 6 0,6 n.d. n.d. n.d. 0 12,5 11,1 0,3 4,84 0 76 319 431 190 2 39 78 n.d. n.d. n.d. n.d. 0 n.d.
Fagioli Cannellini secchi crudi 100 10 23,4 1,6 n.d. n.d. n.d. 0 45,5 38,7 2,9 17,55 0 279 1166 5 1411 8,8 132 460 0,3 0,06 3 n.d. tr n.d.
Fagioli Cannellini secchi bolliti senza sale e scolati 100 69,3 8 0,4 n.d. n.d. n.d. 0 14,9 13 0,6 7,83 0 91 380 2 289 1,7 47 143 0,1 0,01 0,6 n.d. 0 n.d.
Fagioli bolliti senza sale e scolati 100 70 7,9 0,7 n.d. n.d. n.d. 0 17 14,4 1,2 7,83 0 102 425 n.d. n.d. 2 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 0 n.d.
Fagioli dall’occhio secchi 100 10,3 22,4 1,4 n.d. n.d. n.d. 0 50,9 42,6 4 12,7 0 293 1226 14 125 8,8 37 430 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.
Fagiolini freschi crudi 95 90,5 2,1 0,1 n.d. n.d. n.d. 0 2,4 tr 2,4 2,85 0 18 75 2 280 0,9 35 48 0,07 0,15 0,8 41 6 n.d.
Fagiolini surgelati bolliti senza sale e scolati 100 90 1,7 0,1 n.d. n.d. n.d. 0 4,6 2,3 2,1 2,93 0 25 104 8 160 0,6 56 33 0,05 0,09 0,4 30 7 n.d.
TABELLE
Fave fresche crude 26 83,9 5,2 0,4 n.d. n.d. n.d. 0 4,5 2,1 2,2 4,97 0 41 171 17 200 1,7 22 93 0,11 0,11 1,27 11 33 n.d.
Fave fresche saltate in padella senza grassi e sale 100 81 6,1 0,5 n.d. n.d. n.d. 0 5,3 2,5 2,6 5,94 0 49 204 20 236 2 26 110 n.d. n.d. n.d. n.d. 0 n.d.
Fave secche crude 100 10,2 21,3 3 0,5 0,6 1,26 0 29,7 13,9 14,5 21,1 0 224 935 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. tr n.d.
Fave secche sgusciate crude 100 11,3 27,2 3 0,5 0,6 1,26 0 54,8 45,4 4,9 7 0 341 1428 n.d. n.d. 5 90 420 0,5 0,28 2,6 10 4 n.d.
279
Lenticchie in scatola scolate 100 75,1 5 0,5 n.d. n.d. n.d. 0 15,4 13,4 0,7 4,15 0 82 344 357 161 2,3 27 77 n.d. n.d. n.d. n.d. 0 n.d.
COMPOSIZIONE CHIMICA E VALORE ENERGETICO DEGLI ALIMENTI PER 100 g DI PARTE EDIBILE
280
ALIMENTI
Parte edibile
acqua
Proteine
liPidi
AG saturi
aG monoinsaturi
aG Poliinsaturi
colesterolo
carboidrati
amido
Zuccheri
solubili
Fibra totale
alcol
enerGia
enerGia
sodio
Potassio
Ferro
calcio
FosForo
tiamina
riboFlavina
niacina
vit. a ret. eq.
vit. c
vit. e
% g g g g g g mg g g g g g kcal kJ mg mg mg mg mg mg mg mg mcg mg mg
Lenticchie secche crude 100 11,2 22,7 1 0,14 0,17 0,47 0 51,1 44,8 1,8 13,83 0 291 1219 8 980 8 57 376 0,47 0,2 2 10 tr n.d.
TABELLE
Lenticchie secche bollite senza sale e scolate 100 69,7 6,9 0,4 n.d. n.d. n.d. 0 16,3 13,5 0,7 8,27 0 92 386 2 266 3 29 146 0,12 0,05 0,6 n.d. 0 n.d.
Lupini ammollati 76 69 16,4 2,4 n.d. n.d. n.d. 0 7,1 6 0,5 n.d. 0 114 476 n.d. n.d. 5,5 45 100 0,1 0,01 0,2 n.d. n.d. n.d.
Piselli freschi crudi 31 79,4 5,5 0,6 n.d. n.d. n.d. 0 6,5 2,3 4 6,25 0 52 217 1 193 1,7 45 97 0,2 0,08 2,6 64 32 n.d.
Piselli freschi saltati in padella senza grassi e sale 100 63,5 9,7 1 n.d. n.d. n.d. 0 11,5 4,1 7 6,37 0 91 380 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 0 n.d.
Piselli in scatola scolati 100 77,9 5,3 0,6 n.d. n.d. n.d. 0 11,1 6,5 3,9 5,12 0 68 285 242 130 1,6 42 95 0,09 0,07 1,2 69 1 n.d.
Piselli secchi 100 13 21,7 2 n.d. n.d. n.d. 0 48,2 41,2 2,9 15,7 0 286 1195 38 990 4,5 48 320 0,58 0,15 2,2 10 4 n.d.
Piselli surgelati 100 80,7 5,4 0,3 n.d. n.d. n.d. 0 6,4 n.d. n.d. 6,3 0 48 202 129 150 2 20 90 0,36 0,1 2 68 30 n.d.
Soia secca 100 9,5 36,9 19,1 n.d. n.d. n.d. 0 23,2 11,1 11 11,9 0 407 1701 4 1740 6,9 257 591 0,99 0,52 2,5 n.d. tr n.d.
Soia isolato proteico 100 5 86,5 0,7 n.d. n.d. n.d. 0 4,5 n.d. n.d. tr 0 369 1545 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. tr n.d.
VERDURE
Aglio 75 80 0,9 0,6 n.d. n.d. n.d. 0 8,4 0 8,4 3,1 0 41 171 3 600 1,5 14 63 0,14 0,02 1,3 5 5 n.d.
Agretti 97 92,3 1,8 0,2 n.d. n.d. n.d. 0 2,2 0 2,2 2,23 0 17 71 n.d. n.d. 1,2 131 34 0,03 0,19 0,8 392 24 n.d.
Agretti bolliti senza sale 100 79,4 4,8 0,5 n.d. n.d. n.d. 0 5,6 0 5,6 2,29 0 45 189 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.
Asparagi di bosco 57 89,3 4,6 0,2 n.d. n.d. n.d. 0 4 0 4 n.d. 0 35 146 5 198 1,1 25 90 0,13 0,43 1,5 155 23 n.d.
Asparagi di campo crudi 87 91,4 3,6 0,2 n.d. n.d. n.d. 0 3,3 0 3,3 2 0 29 121 n.d. n.d. 1,2 25 77 0,21 0,29 1 82 18 n.d.
Asparagi di campo bolliti senza sale 85 87,7 5,1 0,3 n.d. n.d. n.d. 0 4,7 0 4,7 2,06 0 41 172 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 10 n.d.
Asparagi di serra 52 92 3 0,1 n.d. n.d. n.d. 0 3 0 3 2,1 0 24 100 n.d. n.d. 1 24 65 0,27 0,25 0,9 13 24 n.d.
Barbabietole rosse crude 82 91,3 1,1 tr tr tr tr 0 4 0 4 2,6 0 19 79 84 300 0,4 20 21 0,03 0,02 0,2 tr 7 n.d.
Basilico 100 92,3 3,1 0,8 n.d. n.d. n.d. 0 5,1 tr 5,1 n.d. 0 39 162 9 300 5,5 250 37 0,08 0,31 1,1 658 26 n.d.
Bieta cruda 82 89,3 1,3 0,1 n.d. n.d. n.d. 0 2,8 0 2,8 1,2 0 17 71 10 196 1 67 29 0,03 0,19 1,8 263 24 n.d.
Bieta bollita senza sale 100 76,8 2,8 0,2 n.d. n.d. n.d. 0 6 0 6 1,57 0 36 150 20 220 2 130 62 n.d. n.d. n.d. n.d. 18 n.d.
Broccoletti di rapa crudi 60 91,4 2,9 0,3 n.d. n.d. n.d. 0 2 0 2 2,9 0 22 92 n.d. n.d. 1,5 97 69 0,04 0,16 1 225 110 n.d.
Broccoletti di rapa bolliti senza sale 100 86,8 4,2 0,4 n.d. n.d. n.d. 0 3,1 0 3,1 2,2 0 32 134 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 86 n.d.
Broccolo a testa crudo 51 92 3 0,4 n.d. n.d. n.d. 0 3,1 0 3,1 3,1 0 27 113 12 340 0,8 28 66 0,04 0,12 1,8 2 54 n.d.
Broccolo a testa bollito senza sale 100 88,3 4,3 0,5 n.d. n.d. n.d. 0 4,5 0 4,5 3,26 0 39 163 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 2 33 n.d.
Carciofi crudi 34 91,3 2,7 0,2 n.d. n.d. n.d. 0 2,5 0,5 1,9 5,5 0 22 92 133 376 1 86 67 0,06 0,1 0,5 18 12 n.d.
Carciofi bolliti senza sale 100 67,5 10,1 0,7 n.d. n.d. n.d. 0 9,3 1,8 7,1 7,85 0 82 343 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 5 n.d.
Carciofi surgelati crudi 100 n.d. 2,7 0,2 n.d. n.d. n.d. 0 2,5 n.d. n.d. 4,97 0 22 92 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 18 10 n.d.
Cardi crudi 70 94,3 0,6 0,1 n.d. n.d. n.d. 0 1,7 0,2 1,5 1,5 0 10 42 23 293 0,2 96 11 0,02 0,04 0,2 tr 4 n.d.
Cardi bolliti senza sale 100 56,6 4,5 0,7 n.d. n.d. n.d. 0 12,9 1,5 11,4 1,53 0 73 304 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.
COMPOSIZIONE CHIMICA E VALORE ENERGETICO DEGLI ALIMENTI PER 100 g DI PARTE EDIBILE
ALIMENTI
Parte edibile
acqua
Proteine
liPidi
AG saturi
aG monoinsaturi
aG Poliinsaturi
colesterolo
carboidrati
amido
Zuccheri
solubili
Fibra totale
alcol
enerGia
enerGia
sodio
Potassio
Ferro
calcio
FosForo
tiamina
riboFlavina
niacina
vit. a ret. eq.
vit. c
vit. e
% g g g g g g mg g g g g g kcal kJ mg mg mg mg mg mg mg mg mcg mg mg
Carote crude 95 91,6 1,1 0,2 n.d. n.d. n.d. 0 7,6 0 7,6 3,11 0 35 147 95 220 0,7 44 37 0,04 0,04 0,7 1148◆ 4 n.d.
Carote bollite senza sale 100 79,7 2,6 0,5 n.d. n.d. n.d. 0 18,3 0 18,3 3,09 0 84 351 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 2 n.d.
Cavolfiore crudo 66 90,5 3,2 0,2 n.d. n.d. n.d. 0 2,7 0,3 2,4 2,4 0 25 105 8 350 0,8 44 69 0,1 0,1 1,2 50 59 n.d.
Cavolfiore bollito senza sale 100 84,2 5,3 0,3 n.d. n.d. n.d. 0 4,4 0,5 3,9 2,39 0 40 167 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 60 28 n.d.
Cavoli di bruxelles crudi 76 85,7 4,2 0,5 n.d. n.d. n.d. 0 4,2 0,8 3,3 5 0 37 155 6 450 1,1 51 50 0,08 0,14 0,7 220 81 n.d.
Cavoli di bruxelles bolliti senza sale 100 77,1 6,7 0,8 n.d. n.d. n.d. 0 6,6 1,2 5,3 5,04 0 59 246 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 300 52 n.d.
Cavolo broccolo verde ramoso crudo 72 89 3,4 0,3 n.d. n.d. n.d. 0 2 0 2 3 0 24 100 n.d. n.d. 1,2 72 74 0,08 0,21 1,8 123 77 n.d.
Cavolo broccolo verde ramoso bollito senza sale 100 50,7 15 1,3 n.d. n.d. n.d. 0 8,9 0 8,9 3,11 0 105 440 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 35 n.d.
Cavolo cappuccio rosso 94 92,3 1,9 0,2 n.d. n.d. n.d. 0 2,7 0 2,7 1 0 20 82 n.d. n.d. 1 60 24 0,06 0,05 0,6 tr 52 n.d.
Cavolo cappuccio verde crudo 93 92,2 2,1 0,1 n.d. n.d. n.d. 0 2,5 0 2,5 2,56 0 19 78 23 260 1,1 60 29 0,06 0,04 0,6 19• 47 n.d.
Cavolo cappuccio verde bollito senza sale 100 91,2 2,3 0,1 n.d. n.d. n.d. 0 2,8 0 2,8 2,71 0 21 86 24 268 1,2 60 30 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.
Cetrioli 77 96,5 0,7 0,5 n.d. n.d. n.d. 0 1,8 0 1,8 0,75 0 14 59 13 140 0,3 16 17 0,02 0,03 0,6 tr 11 n.d.
Cicoria da taglio coltivata 89 95 1,2 0,1 n.d. n.d. n.d. 0 1,7 0 1,7 n.d. 0 12 51 7 180 1,5 150 26 0,03 0,08 0,3 267 8 n.d.
Cicoria di campo cruda 80 93,4 1,4 0,2 n.d. n.d. n.d. 0 0,7 0 0,7 3,6 0 10 42 n.d. n.d. 0,7 74 31 0,03 0,19 0,3 219 17 n.d.
Cicoria di campo bollita senza sale 100 93,4 1,4 0,2 n.d. n.d. n.d. 0 0,7 0 0,7 3,55 0 10 42 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 300 8 n.d.
Cicoria witloof o indivia belga 100 94,3 0,7 0,3 n.d. n.d. n.d. 0 3,2 0 3,2 1,14 0 18 73 n.d. n.d. 0,3 18 26 0,04 0,03 0,3 10 3 n.d.
Cipolle crude 83 92,1 1 0,1 n.d. n.d. n.d. 0 5,7 0 5,7 1,04 0 26 110 10 140 0,4 25 35 0,02 0,03 0,5 3 5 n.d.
Cipolle bollite senza sale 100 67,2 4,1 0,4 n.d. n.d. n.d. 0 23,6 0 23,6 1,25 0 109 454 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 3 n.d.
Cipolline crude 93 88,2 1,3 0,1 n.d. n.d. n.d. 0 8,5 0 8,5 1,85 0 38 159 n.d. n.d. 0,4 51 48 0,05 0,04 0,8 n.d. 6 n.d.
Cipolline bollite senza sale 100 68,8 3,4 0,3 n.d. n.d. n.d. 0 22,6 0 22,6 1,79 0 101 423 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.
Finocchi crudi 59 93,2 1,2 tr tr tr tr 0 1 0 1 2,22 0 9 36 4 394 0,4 45 39 0,02 0,04 0,5 2 12 n.d.
Finocchi bolliti senza sale 100 80,1 3,5 tr tr tr tr 0 2,9 0 2,9 1,87 0 25 104 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.
Fiori di zucca 79 94,3 1,7 0,4 n.d. n.d. n.d. 0 0,5 0 0,5 n.d. 0 12 51 n.d. n.d. 2 39 37 0,09 0,16 n.d. 252 28 n.d.
Foglie di rapa 63 92,5 2,6 0,1 n.d. n.d. n.d. 0 2,8 0 2,8 n.d. 0 22 91 n.d. n.d. 2,7 169 49 0,08 0,37 1,8 299 81 n.d.
Funghi coltivati pleurotes crudi 98 88,4 2,2■ 0,3 n.d. n.d. n.d. 0 4,5 0 4,5 0,7 0 28 119 n.d. n.d. 0,9 n.d. 97 n.d. n.d. n.d. 0 n.d. n.d.
Funghi coltivati pleurotes saltati in padella senza
100 75,1 4,7■ 0,4 n.d. n.d. n.d. 0 9,6 0 9,6 4,99 0 58 244 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 0 n.d. n.d.
grassi e sale
Funghi coltivati prataioli crudi 95 90,4 3,7■ 0,2 n.d. n.d. n.d. 0 0,8 0 0,8 2,25 0 20 82 5 320 0,8 6 100 0,09 0,13 4 0 3 n.d.
TABELLE
Funghi coltivati prataioli saltati in padella senza
100 86,4 4,8■ 0,3 n.d. n.d. n.d. 0 1,5 0 1,5 3,31 0 27 115 5 320 0,8 5 70 0,07 n.d. n.d. 0 1 n.d.
grassi e sale
Funghi porcini 92 92 3,9■ 0,7 n.d. n.d. n.d. 0 1 0 1 2,5 0 26 107 52 235 1,2 22 142 0,38 0,26 4 0 3 n.d.
Germogli di soia 98 86,3 6,2 1,4 n.d. n.d. n.d. 0 3 0 3 n.d. 0 49 204 30 218 1 48 67 0,23 0,2 0,8 24 13 n.d.
281
◆
I livelli variano da 880 a 2300. • Le provitamine A sono presenti in maggiore quantità nelle foglie esterne, quindi il valore varia molto con lo scarto. ■ Circa il 60% dell’azoto è presente come azoto non proteico.
COMPOSIZIONE CHIMICA E VALORE ENERGETICO DEGLI ALIMENTI PER 100 g DI PARTE EDIBILE
282
ALIMENTI
Parte edibile
acqua
Proteine
liPidi
AG saturi
aG monoinsaturi
aG Poliinsaturi
colesterolo
carboidrati
amido
Zuccheri
solubili
Fibra totale
alcol
enerGia
enerGia
sodio
Potassio
Ferro
calcio
FosForo
tiamina
riboFlavina
niacina
vit. a ret. eq.
vit. c
vit. e
% g g g g g g mg g g g g g kcal kJ mg mg mg mg mg mg mg mg mcg mg mg
Indivia 69 93 0,9 0,3 n.d. n.d. n.d. 0 2,7 0 2,7 1,57 0 16 69 10 380 1,7 93 31 0,05 0,3 0,5 213 35 n.d.
TABELLE
Lattuga 80 94,3 1,8 0,4 n.d. n.d. n.d. 0 2,2 0 2,2 1,46 0 19 80 9 240 0,8 45 31 0,05 0,18 0,7 229 6 n.d.
Lattuga a cappuccio 92 92,2 1,5 0,2 n.d. n.d. n.d. 0 3 0 3 1,29 0 19 80 n.d. n.d. 1,2 53 25 0,08 0,18 0,3 237 27 n.d.
Lattuga da taglio 83 95,6 1,1 0,1 n.d. n.d. n.d. 0 2,2 0 2,2 1,5 0 14 57 n.d. n.d. 0,9 46 22 0,04 0,09 0,4 194 59 n.d.
Melanzane crude 92 92,7 1,1 0,4 n.d. n.d. n.d. 0 2,6 0 2,6 2,6 0 18 74 26 184 0,3 14 33 0,05 0,05 0,6 tr 11 n.d.
Melanzane saltate in padella senza grassi e sale 100 74,2 3,8 1,4 n.d. n.d. n.d. 0 3,4 0 3,4 3,5 0 41 170 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.
Menta 100 86,4 3,8 0,7 n.d. n.d. n.d. 0 5,3 tr 5,3 n.d. 0 41 173 15 260 9,5 210 75 0,12 0,33 1,1 123 31 n.d.
Patate crude 83 78,5 2,1 1 n.d. n.d. n.d. 0 17,9 15,9 0,4 1,56 0 85 354 7 570 0,6 10 54 0,1 0,04 2,5 3 15 n.d.
Patate novelle crude 96 81,9 2 0,3 n.d. n.d. n.d. 0 15,7 14,1 0,2 1,4 0 70 291 10 318 0,6 10 54 0,12 0,03 2,4 tr 28 n.d.
Patate cotte arrosto 100 65 2,9 4,5 n.d. n.d. n.d. 0 25,7 22,8 0,6 1,8 0 148 621 9 570 0,7 8 55 0,23 0,02 0,7 tr 8 n.d.
Patate cotte in forno microonde senza acqua e sale 100 78,5 2,1 1 n.d. n.d. n.d. 0 17,9 15,9 0,4 1,56 0 85 354 7 570 0,6 10 54 0,1 0,04 2,5 3 8 n.d.
Patate bollite con buccia senza sale 100 78,5 2,1 1 n.d. n.d. n.d. 0 17,9 15,9 0,4 1,56 0 85 354 7 570 0,6 10 54 0,08 0,03 2,4 3 8 n.d.
Patate bollite senza buccia e senza sale 100 80,1 1,8 0,1 n.d. n.d. n.d. 0 16,9 15 0,4 1,3 0 71 299 7 280 0,4 5 31 0,08 0,01 0,5 tr 6 n.d.
Patate cotte fritte 100 55,5 3,9 6,7 n.d. n.d. n.d. 0 29,9 26,6 0,6 2,2 0 188 787 12 660 0,8 11 62 0,24 0,02 0,7 tr 9 n.d.
Patatine fritte in busta 100 12,1 5,4 29,6 n.d. n.d. n.d. 0 58,5 51,8 1 n.d. 0 507 2123 1070 1060 1,8 28 158 0,11 0,07 4,6 0 27 n.d.
Peperoncini piccanti 89 87,8 1,8 0,5 n.d. n.d. n.d. 0 3,8 2,1 1,5 n.d. 0 26 109 7 230 0,5 18 18 0,09 0,23 3 824 229 n.d.
Peperoni crudi 82 92,3 0,9 0,3 n.d. n.d. n.d. 0 4,2 0 4,2 1,9 0 22 92 2 210 0,7 17 28 0,05 0,07 0,5 139 151 n.d.
Peperoni saltati in padella senza grassi e sale 100 55,4 5,2 1,5 n.d. n.d. n.d. 0 24,3 0 24,3 1,68 0 125 525 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.
Peperoni rossi e gialli 81 91,5 0,9 0,3 n.d. n.d. n.d. 0 6,7 0 6,7 n.d. 0 31 131 n.d. n.d. 0,7 17 27 0,05 0,07 0,5 424• 166 n.d.
Peperoni verdi 81 92 0,7 0,2 n.d. n.d. n.d. 0 6 0 6 n.d. 0 27 113 n.d. n.d. 0,6 16 26 0,04 0,03 n.d. 117 127 n.d.
Pomodori San Marzano 100 94,1 1,1 0,2 n.d. n.d. n.d. 0 3 0 3 n.d. 0 17 73 3 259 0,3 4 n.d. n.d. n.d. n.d. 610 24 n.d.
Pomodori da insalata 100 94,2 1,2 0,2 n.d. n.d. n.d. 0 2,8 0 2,8 1,01 0 17 72 3 290 0,4 11 26 0,03 0,03 0,7 42 21 n.d.
Pomodori maturi 100 94 1 0,2 n.d. n.d. n.d. 0 3,5 0 3,5 2,04 0 19 79 6 297 0,3 9 25 0,02 n.d. 0,8 610 25 n.d.
Pomodori, conserva 100 70 3,9 0,4 n.d. n.d. n.d. 0 20,4 0 20,4 2 0 96 400 n.d. 250 2,2 27 85 0,2 0,1 3,1 n.d. 43 n.d.
Pomodori, passata 100 90,8 1,3 0,2 n.d. n.d. n.d. 0 3 0 3 1,5 0 18 76 160 n.d. n.d. 16 35 n.d. n.d. n.d. 530 8 n.d.
Pomodori pelati in scatola (frutti più succo naturale) 100 94,7 1,2 0,5 n.d. n.d. n.d. 0 3 0 3 0,9 0 21 86 9 230 0,2 9 24 tr tr 0,8 400 18 n.d.
Porri crudi 77 87,8 2,1 0,1 n.d. n.d. n.d. 0 5,2 0 5,2 2,9 0 29 120 n.d. n.d. 0,8 54 57 0,06 0,08 0,5 tr 9 n.d.
Porri bolliti senza sale 100 86 2,4 0,1 n.d. n.d. n.d. 0 5,9 0 5,9 2,85 0 33 137 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.
Prezzemolo 80 87,2 3,7 0,6 n.d. n.d. n.d. 0 tr 0 tr 5 0 20 85 20 670 4,2 220 75 0,1 0,21 0,6 943 162 n.d.
Radicchio rosso 72 94 1,4 0,1 n.d. n.d. n.d. 0 1,6 0 1,6 2,96 0 13 52 10 240 0,3 36 30 0,07 0,05 0,3 tr 10 n.d.
Radicchio verde 95 88,1 1,9 0,5 n.d. n.d. n.d. 0 0,5 0 0,5 tr 0 14 58 n.d. n.d. 7,8 115 45 0,06 0,53 0,3 542 46 n.d.
•
I valori variano da 272 a 639.
COMPOSIZIONE CHIMICA E VALORE ENERGETICO DEGLI ALIMENTI PER 100 g DI PARTE EDIBILE
ALIMENTI
Parte edibile
acqua
Proteine
liPidi
AG saturi
aG monoinsaturi
aG Poliinsaturi
colesterolo
carboidrati
amido
Zuccheri
solubili
Fibra totale
alcol
enerGia
enerGia
sodio
Potassio
Ferro
calcio
FosForo
tiamina
riboFlavina
niacina
vit. a ret. eq.
vit. c
vit. e
% g g g g g g mg g g g g g kcal kJ mg mg mg mg mg mg mg mg mcg mg mg
Rape crude 69 93,3 1 0 0 0 0 0 3,8 0 3,8 2,61 0 18 76 n.d. n.d. 0,6 40 29 0,02 0,07 0,9 0 23 n.d.
Rape bollite senza sale 100 86,7 1,9 0 0 0 0 0 7,5 0 7,5 2,02 0 36 149 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.
Ravanelli 99 95,6 0,8 0,1 n.d. n.d. n.d. 0 1,8 0 1,8 1,3 0 11 45 59 240 0,9 39 29 0,03 0,02 0,4 tr 18 n.d.
Rosmarino 100 72,5 1,4 4,4 n.d. n.d. n.d. 0 13,5 tr 13,5 n.d. 0 96 401 15 280 8,5 370 20 0,1 n.d. n.d. 92 29 n.d.
Rughetta o rucola 100 91 2,6 0,3 n.d. n.d. n.d. 0 3,9 0 3,9 0,9 0 28 116 n.d. 468 5,2 309 41 n.d. n.d. n.d. 742 110 n.d.
Salvia 100 66,4 3,9 4,6 n.d. n.d. n.d. 0 15,6 tr 15,6 n.d. 0 116 483 4 390 n.d. 600 33 0,11 n.d. n.d. 215 tr n.d.
Sedano crudo 80 88,3 2,3 0,2 n.d. n.d. n.d. 0 2,4 0,2 2,2 1,59 0 20 84 140 280 0,5 31 45 0,06 0,19 0,2 207 32 n.d.
Sedano rapa 72 88 1,9 0,1 n.d. n.d. n.d. 0 3,8 0 3,8 n.d. 0 23 95 n.d. n.d. 0,5 52 90 0,07 0,11 0,5 0 6 n.d.
Spinaci crudi 83 90,1 3,4 0,7 n.d. n.d. n.d. 0 2,9 2,3 0,4 1,9 0 31 129 100 530 2,9 78 62 0,07 0,37 0,4 485 54 n.d.
Spinaci bolliti senza sale 100 75,6 6,3 1,3 n.d. n.d. n.d. 0 7 5,5 0,9 2,06 0 63 264 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.
Spinaci surgelati 100 92,8 2,8 tr tr tr tr 0 3 n.d. n.d. 1,8 0 23 94 57 354 1 70 44 0,09 0,16 0,5 500 24 n.d.
Tarassaco o dente di leone 100 87 3,1 1,1 n.d. n.d. n.d. 0 3,7 0 3,7 0,4 0 36 151 76 440 3,2 316 65 0,19 0,17 0,8 992 52 n.d.
Tartufo nero 79 75,8 6 0,5 n.d. n.d. n.d. 0 0,7 tr 0,7 8,4 0 31 130 n.d. n.d. 3,5 24 62 0,05 0,09 2 0 1 n.d.
Vegetali misti surgelati: piselli, mais, carote, fagioli 100 82,1 3,3 0,3 n.d. n.d. n.d. 0 13,7 n.d. n.d. n.d. 0 67 281 59 208 1,4 26 66 0,13 0,07 1,2 500 9 n.d.
Zucca gialla 81 94,6 1,1 0,1 n.d. n.d. n.d. 0 3,5 0,9 2,5 n.d. 0 18 77 n.d. n.d. 0,9 20 40 0,03 0,02 0,5 599 9 n.d.
Zucchine crude 88 93,6 1,3 0,1 n.d. n.d. n.d. 0 1,4 0,1 1,3 1,2 0 11 47 22 264 0,5 21 65 0,08 0,12 0,7 6 11 n.d.
Zucchine chiare crude 86 93,1 1,3 0,1 n.d. n.d. n.d. 0 1,4 0,1 1,3 1,2 0 11 47 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.
Zucchine bollite senza sale 100 84,2 3,2 0,2 n.d. n.d. n.d. 0 3,4 0,2 3,2 1,33 0 27 114 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.
Zucchine scure crude 89 94 1,3 0,1 n.d. n.d. n.d. 0 1,4 0,1 1,3 1,2 0 11 47 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.
FRUTTA
Albicocche 94 86,3 0,4 0,1 n.d. n.d. n.d. 0 6,8 0 6,8 1,54 0 28 117 1 320 0,5 16 16 0,03 0,03 0,5 360 13 n.d.
Albicocche disidratate 100 3,5 5,6 1 n.d. n.d. n.d. 0 84,6 0 84,6 n.d. 0 349 1459 33 1260 5,3 86 139 tr 0,08 3,6 1410 15 n.d.
Albicocche sciroppate 100 80 0,4 0,1 n.d. n.d. n.d. 0 16,1 0 16,1 0,9 0 63 263 10 150 0,2 19 8 0,01 0,01 0,3 26 5 n.d.
Albicocche secche 100 25 5 0,5 n.d. n.d. n.d. 0 66,5 0 66,5 n.d. 0 274 1146 26 979 5 67 108 0,01 0,16 3,3 1090 12 n.d.
Amarene 85 84,2 0,8 tr tr tr tr 0 10,2 0 10,2 1,1 0 42 174 2 114 0,4 15 17 0,03 0,05 0,4 24 7 n.d.
Ananas 57 86,4 0,5 0 0 0 0 0 10 0 10 0,98 0 40 165 2 250 0,5 17 8 0,05 0,01 0,2 7 17 n.d.
Ananas sciroppato 100 82,2 0,5 0 0 0 0 0 16,6 0 16,6 0,7 0 64 269 2 79 0,2 6 5 0,07 0,01 0,2 2 13 n.d.
TABELLE
Anona 72 78,2 1,8 0,2 n.d. n.d. n.d. 0 15,8 n.d. n.d. 2,2 0 68 286 4 250 0,3 17 n.d. 0,05 0,08 0,8 tr 43 n.d.
Arachidi tostate 65 2,3 29 50 7,13 23,05 14,19 0 8,5 4,9 3,1 10,92 0 598 2502 6 680 3,5 64 283 0,16 0,08 14 0 0 n.d.
Arance 80 87,2 0,7 0,2 n.d. n.d. n.d. 0 7,8 0 7,8 1,6 0 34 142 3 200 0,2 49 22 0,06 0,05 0,2 71 50 n.d.
Arance, succo 100 89,3 0,5 tr tr tr tr 0 8,2 0 8,2 0 0 33 137 n.d. n.d. 0,2 15 17 0,05 0,03 0,4 38 44 tr
283
COMPOSIZIONE CHIMICA E VALORE ENERGETICO DEGLI ALIMENTI PER 100 g DI PARTE EDIBILE
284
ALIMENTI
Parte edibile
acqua
Proteine
liPidi
AG saturi
aG monoinsaturi
aG Poliinsaturi
colesterolo
carboidrati
amido
Zuccheri
solubili
Fibra totale
alcol
enerGia
enerGia
sodio
Potassio
Ferro
calcio
FosForo
tiamina
riboFlavina
niacina
vit. a ret. eq.
vit. c
vit. e
% g g g g g g mg g g g g g kcal kJ mg mg mg mg mg mg mg mg mcg mg mg
Avocado 76 64 4,4 23 2,48 18,33 1,45 0 1,8 tr 1,8 3,3 0 231 968 2 450 0,6 13 44 0,09 0,12 1,1 14 18 6,4
TABELLE
Babaco 89 92,5 0,7 0,2 n.d. n.d. n.d. 0 4,5 0 4,5 1,1 0 21 90 1 169 0,3 13 7 0,2 0,05 1,2 27 28 n.d.
Banane 65 76,8 1,2 0,3 n.d. n.d. n.d. 0 15,4 2,4 12,8 1,81 0 65 273 1 350 0,8 7 28 0,06 0,06 0,7 45 16 n.d.
Carrube 100 10 3,3 0,7 n.d. n.d. n.d. 0 49,9 0,9 48,9 23,12 0 207 865 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.
Castagne 85 55,8 2,9 1,7 n.d. n.d. n.d. 0 36,7 25,3 8,9 4,7 0 165 688 9 395 0,9 30 81 0,08 0,28 1,11 0 n.d. n.d.
Castagne arrostite 82 42,4 3,7 2,4 n.d. n.d. n.d. 0 41,8 28,3 10,7 8,33 0 193 808 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 0 n.d. n.d.
Castagne bollite 88 63,3 2,5 1,3 n.d. n.d. n.d. 0 26,1 16,9 7,5 5,43 0 120 500 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 0 n.d. n.d.
Castagne secche 100 10,1 6 3,4 n.d. n.d. n.d. 0 62 41,7 16,1 13,81 0 287 1201 17 738 1,9 56 131 0,15 0,52 2,07 0 n.d. n.d.
Ciliege 86 86,2 0,8 0,1 n.d. n.d. n.d. 0 9 0 9 1,29 0 38 158 3 229 0,6 30 18 0,03 0,03 0,5 19 11 n.d.
Ciliege candite 100 23,6 0,4 tr tr tr tr 0 66,4 0 66,4 0,9 0 251 1049 27 24 0,9 56 9 tr tr tr 1 tr n.d.
Clementine 75 87,5 0,9 0,1 n.d. n.d. n.d. 0 8,7 0 8,7 1,2 0 37 155 4 130 0,1 31 18 0,09 0,04 0,3 12 54 n.d.
Cocco 52 50,9 3,5 35 30,93 2,38 0,61 0 9,4 0 9,4 n.d. 0 364 1524 23 256 1,7 13 95 0,05 0,02 0,5 0 3 n.d.
Cocco essiccato 100 2,3 5,6 62 54,8 4,22 1,08 0 6,4 0 6,4 13,7 0 604 2529 28 660 3,6 23 160 0,03 0,05 0,9 0 0 n.d.
Cocktail di frutta sciroppata 100 81,8 0,4 tr tr tr tr 0 14,8 0 14,8 1 0 57 239 3 95 0,3 5 9 0,02 0,01 0,4 n.d. 4 n.d.
Cocomero 52 95,3 0,4 tr tr tr tr 0 3,7 0 3,7 0,22 0 16 65 3 280 0,2 7 2 0,02 0,02 0,1 37 8 n.d.
Datteri secchi 90 17,3 2,7 0,6 n.d. n.d. n.d. 0 63,1 0 63,1 8,73 0 253 1058 5 750 2,7 69 65 0,08 0,15 2,2 5 0 n.d.
Feijoa 67 81,9 0,7 0,8 n.d. n.d. n.d. 0 9,6 0 9,6 6,47 0 46 192 18 225 4 6 387 tr 0,01 0,2 5 19 n.d.
Fichi 75 81,9 0,9 0,2 n.d. n.d. n.d. 0 11,2 0 11,2 2,01 0 47 198 2 270 0,5 43 25 0,03 0,04 0,4 15 7 n.d.
Fichi canditi 100 21 3,5 0,2 n.d. n.d. n.d. 0 73,7 0 73,7 1,1 0 292 1222 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.
Fichi seccati al forno e mandorlati 100 18,3 5,2 4,2 n.d. n.d. n.d. 0 58,2 0 58,2 14 0 277 1158 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 0 n.d.
Fichi secchi 100 19,4 3,5 2,7 n.d. n.d. n.d. 0 58 0 58 12,95 0 256 1070 87 1010 3 186 111 0,14 0,1 0,6 8 0 n.d.
Fichi d’India 64 83,2 0,8 0,1 n.d. n.d. n.d. 0 13 0 13 5 0 53 221 1 190 0,4 30 25 0,02 0,04 0,4 10 18 n.d.
Fragole 94 90,5 0,9 0,4 n.d. n.d. n.d. 0 5,3 0 5,3 1,58 0 27 113 2 160 0,8 35 28 0,02 0,04 0,5 tr 54 n.d.
Guava 98 87,2 0,7 0,5 n.d. n.d. n.d. 0 3,5 0 3,5 5,4 0 20 85 4 150 0,2 10 n.d. 0,03 0,04 1 82 243 n.d.
Kiwi 87 84,6 1,2 0,6 n.d. n.d. n.d. 0 9 tr 9 2,21 0 44 184 5 400 0,5 25 70 0,02 0,05 0,4 n.d. 85 n.d.
Lamponi 100 84,6 1 0,6 n.d. n.d. n.d. 0 6,5 0 6,5 7,4 0 34 141 3 220 1 49 52 0,05 0,02 0,5 13 25 n.d.
Limoni 64 89,5 0,6 0 0 0 0 0 2,3 0 2,3 1,9 0 11 46 2 140 0,1 14 11 0,04 0,01 0,3 0 50 n.d.
Limoni, succo 100 92,1 0,2 0 0 0 0 0 1,4 0 1,4 0 0 6 25 2 140 0,2 14 10 0,02 0,02 0,2 0 43 tr
Litchi 72 80,6 1,1 0,1 n.d. n.d. n.d. 0 17,2 0 17,2 1,3 0 70 292 1 150 0,5 2 n.d. 0,05 0,07 0,5 n.d. 49 n.d.
Loti o kaki 97 82 0,6 0,3 n.d. n.d. n.d. 0 16 0 16 2,53 0 65 272 4 170 0,3 8 16 0,02 0,03 0,3 237 23 n.d.
Mandaranci 87 85,3 0,8 0,2 n.d. n.d. n.d. 0 12,8 0 12,8 2,2 0 53 222 2 160 0,3 30 19 0,08 0,07 0,3 25 37 n.d.
Mandarini 80 81,4 0,9 0,3 n.d. n.d. n.d. 0 17,6 0 17,6 1,7 0 72 303 1 210 0,3 32 19 0,08 0,07 0,3 18 42 n.d.
COMPOSIZIONE CHIMICA E VALORE ENERGETICO DEGLI ALIMENTI PER 100 g DI PARTE EDIBILE
ALIMENTI
Parte edibile
acqua
Proteine
liPidi
AG saturi
aG monoinsaturi
aG Poliinsaturi
colesterolo
carboidrati
amido
Zuccheri
solubili
Fibra totale
alcol
enerGia
enerGia
sodio
Potassio
Ferro
calcio
FosForo
tiamina
riboFlavina
niacina
vit. a ret. eq.
vit. c
vit. e
% g g g g g g mg g g g g g kcal kJ mg mg mg mg mg mg mg mg mcg mg mg
Mandorle dolci secche 24 5,1 22 55,3 4,59 39,44 10,85 0 4,6 0,8 3,7 12,67 0 603 2523 14 780 3 240 550 0,23 0,4 3 1 0 26
Mango 73 82,8 1 0,2 n.d. n.d. n.d. 0 12,6 tr 12,6 1,6 0 53 222 1 250 0,5 7 11 0,02 0,04 0,6 533 28 n.d.
Melagrane 59 80,5 0,5 0,2 n.d. n.d. n.d. 0 15,9 0 15,9 2,24 0 63 265 7 290 0,3 tr 10 0,09 0,09 0,2 15 8 n.d.
Mele cotogne 79 84,3 0,3 0,1 n.d. n.d. n.d. 0 6,3 tr 6,3 5,92 0 26 108 n.d. n.d. 0,1 4 14 0,02 0,03 0,7 0 14 n.d.
Mele fresche - annurche 84 84,3 0,3 0,1 n.d. n.d. n.d. 0 10,2 tr 10,2 2,2 0 40 169 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 6 n.d.
Mele fresche - deliziose 79 86,8 0,2 0,1 n.d. n.d. n.d. 0 11,1 tr 11,1 1,5 0 43 180 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 7 n.d.
Mele fresche - golden 73 86,9 0,4 0,1 n.d. n.d. n.d. 0 10,7 tr 10,7 1,7 0 43 180 tr 132 0,2 5 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 5 n.d.
Mele fresche - granny smith 81 87,8 0,5 0,1 n.d. n.d. n.d. 0 9,4 tr 9,4 1,9 0 38 160 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 2 n.d.
Mele fresche - imperatore 75 86,2 0,2 0,1 n.d. n.d. n.d. 0 11,3 tr 11,3 1,9 0 44 184 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 7 n.d.
Mele fresche - renette 71 87,6 0,3 0,1 n.d. n.d. n.d. 0 10 tr 10 1,7 0 40 166 tr 105 0,2 5 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 8 n.d.
Mele fresche con buccia 85 85,2 0,2 tr tr tr tr 0 10 0 10 2,57 0 38 161 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.
Mele fresche senza buccia 79 82,5 0,3 0,1 n.d. n.d. n.d. 0 13,7 tr 13,7 1,99 0 53 224 2 125 0,3 7 12 0,02 0,02 0,3 8 6 n.d.
Mele disidratate 100 2,7 1,3 2 n.d. n.d. n.d. 0 92,2 tr 92,2 12,46 0 369 1544 7 730 2 40 66 tr 0,06 0,6 n.d. 10 n.d.
Melone d’estate 47 90,1 0,8 0,2 n.d. n.d. n.d. 0 7,4 0 7,4 0,74 0 33 137 8 333 0,3 19 13 0,05 0,04 0,6 189 32 n.d.
Melone d’inverno 51 94,1 0,5 0,2 n.d. n.d. n.d. 0 4,9 0 4,9 0,7 0 22 93 n.d. n.d. 0,3 21 16 0,01 0,02 0,5 5 12 n.d.
Mirtilli 100 85 0,9 0,2 n.d. n.d. n.d. 0 5,1 0 5,1 3,1 0 25 103 2 160 0,7 41 31 0,02 0,05 0,5 13 15 n.d.
Mora di rovo 100 85 1,3 tr tr tr tr 0 8,1 0 8,1 3,2 0 36 149 2 260 1,6 36 48 0,03 0,05 0,07 2 19 n.d.
Nespole 66 85,3 0,4 0,4 n.d. n.d. n.d. 0 6,1 0 6,1 2,06 0 28 117 6 250 0,3 16 11 0,04 0,05 0,4 170 1 n.d.
Nocciole secche 42 4,5 13,8 64,1 4,16 38,62 5,2 0 6,1 1,8 4,1 8,1 0 655 2740 11 466 3,3 150 322 0,51 0,1 2,8 30 4 15
Noci 58 19,2 10,5 57,7 n.d. n.d. n.d. 0 5,5 1,9 3,4 3,5 0 582 2435 3 n.d. 2,6 131 238 0,58 0,17 0,8 6 tr n.d.
Noci pecan 49 5 7,2 71,8 6 25 22 0 7,9 3,3 4,3 9,43 0 705 2948 tr 603 2,4 61 300 0,71 0,15 1,4 8 1 4
Noci secche 39 3,5 14,3 68,1 5,57 9,54 40,66 0 5,1 1,8 3,1 6,21 0 689 2884 2 368 2,1 83 380 0,45 0,1 1,9 8 tr 3
Olive da tavola conservate 83 58 1,5 27 n.d. n.d. n.d. 0 5 0 5 4,4 0 268 1120 n.d. n.d. 3,5 70 25 0 0,1 1,2 30 tr n.d.
Olive nere 74 68,6 1,6 25,1 n.d. n.d. n.d. 0 0,8 0 0,8 3,9 0 235 984 54 432 1,6 62 18 0,1 0,1 1 15 tr n.d.
Olive verdi 84 76,8 0,8 15 n.d. n.d. n.d. 0 1 0 1 3 0 142 594 n.d. n.d. 1,6 64 14 0,03 0,08 0,5 48 tr n.d.
Olive verdi in salamoia 78 78 1,2 11 1,54 6,14 0,99 0 1 0 1 2,8 0 108 450 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.
Papaia 70 89,3 0,4 0,1 n.d. n.d. n.d. 0 6,9 0 6,9 2,3 0 28 119 7 140 0,5 28 16 0,03 0,03 0,3 265 60 n.d.
Passiflora 42 74,4 3 0,3 n.d. n.d. n.d. 0 5,7 0 5,7 13,9 0 36 151 19 200 0,6 10 n.d. 0,03 0,14 2,5 190 18 n.d.
TABELLE
Pere fresche senza buccia 84 87,4 0,3 0,1 n.d. n.d. n.d. 0 8,8 0 8,8 3,85 0 35 147 2 127 0,3 11 15 0,01 0,03 0,1 tr 4 n.d.
Pere candite 100 21 1,3 0,6 n.d. n.d. n.d. 0 75,9 0 75,9 n.d. 0 295 1235 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.
Pesche senza buccia 91 90,7 0,8 0,1 n.d. n.d. n.d. 0 6,1 0 6,1 1,58 0 27 113 3 260 0,4 8 20 0,01 0,03 0,5 27 4 n.d.
285
Pesche disidratate 100 3 4,8 0,9 n.d. n.d. n.d. 0 88 0 88 3,5 0 357 1495 21 1229 3,5 62 151 tr 0,1 7,8 500 14 n.d.
COMPOSIZIONE CHIMICA E VALORE ENERGETICO DEGLI ALIMENTI PER 100 g DI PARTE EDIBILE
286
ALIMENTI
Parte edibile
acqua
Proteine
liPidi
AG saturi
aG monoinsaturi
aG Poliinsaturi
colesterolo
carboidrati
amido
Zuccheri
solubili
Fibra totale
alcol
enerGia
enerGia
sodio
Potassio
Ferro
calcio
FosForo
tiamina
riboFlavina
niacina
vit. a ret. eq.
vit. c
vit. e
% g g g g g g mg g g g g g kcal kJ mg mg mg mg mg mg mg mg mcg mg mg
Pesche sciroppate 100 81,1 0,5 tr tr tr tr 0 14 0 14 0,9 0 55 228 4 110 0,2 3 11 0,01 0,01 0,6 13 5 n.d.
TABELLE
Pesche secche 100 25 3,1 0,7 n.d. n.d. n.d. 0 68,3 0 68,3 2,8 0 275 1150 16 950 6 48 117 0,01 0,19 5,3 390 18 n.d.
Pinoli 29 4,3 31,9 50,3 n.d. n.d. n.d. 0 4 0,1 3,9 4,53 0 595 2491 n.d. n.d. 2 40 466 0,39 0,25 2,7 9 0 n.d.
Pistacchi 50 3,9 18,1 56,1 5,61 36,47 10,66 0 8,1 3,3 4,5 10,6 0 608 2543 1 972 7,3 131 500 0,67 0,1 1,4 43 2 4
Pompelmo 70 91,2 0,6 0 0 0 0 0 6,2 0 6,2 1,6 0 26 107 1 230 0,3 17 16 0,05 0,03 0,2 tr 40 n.d.
Prugne 90 87,5 0,5 0,1 n.d. n.d. n.d. 0 10,5 0 10,5 1,47 0 42 177 2 190 0,2 13 14 0,08 0,05 0,5 16 5 n.d.
Prugne gialle 96 87,7 0,5 0,1 n.d. n.d. n.d. 0 7,2 0 7,2 1,37 0 30 125 2 202 0,3 4 18 n.d. n.d. n.d. n.d. 3 n.d.
Prugne rosse 87 87,5 0,5 0,1 n.d. n.d. n.d. 0 10,5 0 10,5 1,58 0 42 177 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.
Prugne secche 88 29,3 2,2 0,5 n.d. n.d. n.d. 0 55 0 55 8,44 0 220 919 8 824 3,9 59 85 0,18 0,02 1 19 3 n.d.
Ribes 98 77,4 0,9 tr tr tr tr 0 6,6 0 6,6 3,6 0 28 119 3 370 1,3 60 43 0,03 0,06 0,3 17 200 n.d.
Succo di frutta [albicocca e pera] 100 84,5 0,3 0,1 n.d. n.d. n.d. 0 14,5 0 14,5 tr 0 56 236 n.d. n.d. 0,3 8 11 0,01 0,03 0,3 n.d. n.d. n.d.
•
Uva 94 80,3 0,5 0,1 n.d. n.d. n.d. 0 15,6 0 15,6 1,5 0 61 257 1 192 0,4 27 4 0,03 0,03 0,4 4 6 tr
Uva secca 100 17,1 1,9 0,6 n.d. n.d. n.d. 0 72 0 72 5,23 0 283 1184 52 864 3,3 78 29 0,12 0,08 0,3 3 0 n.d.
Uva, succo in cartone 100 81,4 0,3 tr tr tr tr 0 17,3 0 17,3 0 0 66 277 2 120 0,3 10 10 0,02 0,06 n.d. 15 340■ tr
CARNI
Agnello (tessuto muscolare privato del grasso
100 70,1 20 8,8 4,28 3,33 0,42 70 0 0 0 0 0 159 666 88 350 1,7 10 190 0,15 0,28 6 tr 0 n.d.
visibile)
Agnello cotto (tessuto muscolare privato del grasso
100 42 35,6 14,2 n.d. n.d. n.d. 110 0 0 0 0 0 270 1131 160 475 3,2 15 310 0,1 0,33 5,1 tr 0 n.d.
visibile)
Agnello, coscio crudo (tessuto muscolare privato
100 76,9 20 2,5 1,01 0,86 0,35 71 0 0 0 0 0 103 429 68 338 2 10 213 0,16 0,2 5,41 tr 0 n.d.
del grasso visibile)
Agnello, coscio cotto (tessuto muscolare privato del
100 63,8 31,1 4,5 1,83 1,62 0,51 116 0 0 0 0 0 165 690 65 302 3 11 230 0,1 0,28 4,28 tr 0 n.d.
grasso visibile, cotto in forno senza grassi e sale)
Agnello, costoletta cruda (tessuto muscolare privato
100 76,5 20,4 2,7 1,09 0,94 0,33 75 0 0 0 0 0 106 443 70 325 1,7 13 209 0,18 0,19 5,76 tr 0 n.d.
del grasso visibile)
Agnello, costoletta cotta (tessuto muscolare privato
100 66,5 28,7 4,2 1,76 1,53 0,43 104 0 0 0 0 0 153 638 71 309 2,2 12 223 0,14 0,26 5,18 tr 0 n.d.
del grasso visibile, cotta in forno senza grassi e sale)
Anatra domestica1 80 68,8 21,4 8,2 n.d. n.d. n.d. n.d. 0 0 0 0 0 159 667 110 290 1,3 12 200 0,19 0,18 7,7 80 0 n.d.
Bovino adulto2 - copertina di sotto, copertina di
spalla, sottospalla, collo3 (tessuto muscolare privato 100 72,9 20,3 5,7 1,8 1,85 1,27 n.d. 0 0 0 0 0 133 554 53 287 1,5 15 178 0,1 0,15 4,7 tr 0 n.d.
del grasso visibile)
Bovino adulto - costata (tessuto muscolare privato
100 71,6 21,3 6,1 2,03 1,99 1,21 n.d. 0 0 0 0 0 140 586 41 313 1,3 4 172 0,1 0,12 4,2 tr 0 n.d.
del grasso visibile)
1
Pronta da cuocere (lo scarto è costituito solo dalle ossa del busto). 2 Il bovino adulto viene macellato fra i 15 e i 18 mesi e commercializzato anche come vitellone. 3 Tagli per bolliti, spezzatini, brasati, stracotti. • Variabili con il grado di matura-
zione, con la cultivar e con il clima. ■ Valore con ac. ascorbico aggiunto.
COMPOSIZIONE CHIMICA E VALORE ENERGETICO DEGLI ALIMENTI PER 100 g DI PARTE EDIBILE
ALIMENTI
Parte edibile
acqua
Proteine
liPidi
AG saturi
aG monoinsaturi
aG Poliinsaturi
colesterolo
carboidrati
amido
Zuccheri
solubili
Fibra totale
alcol
enerGia
enerGia
sodio
Potassio
Ferro
calcio
FosForo
tiamina
riboFlavina
niacina
vit. a ret. eq.
vit. c
vit. e
% g g g g g g mg g g g g g kcal kJ mg mg mg mg mg mg mg mg mcg mg mg
Bovino adulto - fesa (tessuto muscolare privato del
100 75,2 21,8 1,8 0,6 0,59 0,36 n.d. 0 0 0 0 0 103 433 41 342 1,8 4 214 0,15 0,26 6,3 tr 0 n.d.
grasso visibile)
Bovino adulto - filetto (tessuto muscolare privato
100 72,7 20,5 5 1,67 1,63 0,99 n.d. 0 0 0 0 0 127 531 41 330 1,9 4 200 0,09 0,19 4,7 tr 0 n.d.
del grasso visibile)
Bovino adulto - geretto anteriore e posteriore1
100 75 20,9 3,2 1,07 1,04 0,64 n.d. 0 0 0 0 0 112 470 56 287 1,4 5 175 0,1 0,17 4,3 tr 0 n.d.
(tessuto muscolare privato del grasso visibile)
Bovino adulto - girello (tessuto muscolare privato
100 74,9 21,3 2,8 0,93 0,91 0,56 n.d. 0 0 0 0 0 110 462 42 344 1,4 4 175 0,1 0,17 4,3 tr 0 n.d.
del grasso visibile)
Bovino adulto - lombata (tessuto muscolare privato
100 72,3 21,8 5,2 1,73 1,69 1,03 n.d. 0 0 0 0 0 134 561 44 333 1,4 4 178 0,1 0,15 4,7 tr 0 n.d.
del grasso visibile)
Bovino adulto - noce (tessuto muscolare privato del
100 75,4 21,3 2,3 0,77 0,75 0,46 n.d. 0 0 0 0 0 106 443 40 337 1,3 4 200 0,1 0,17 5 tr 0 n.d.
grasso visibile)
Bovino adulto - pancia, biancostato, punta di petto2
100 69 19,7 10,2 3,21 3,31 2,27 n.d. 0 0 0 0 0 171 714 57 287 1,1 6 168 0,07 0,11 4,7 tr 0 n.d.
(tessuto muscolare privato del grasso visibile)
Bovino adulto - scamone (tessuto muscolare privato
100 73,8 21,4 3,7 1,23 1,2 0,74 n.d. 0 0 0 0 0 119 497 40 337 1,3 4 180 0,07 0,2 4,8 tr 0 n.d.
del grasso visibile)
Bovino adulto - sottofesa (tessuto muscolare privato
100 74,6 22 2,6 0,87 0,85 0,52 n.d. 0 0 0 0 0 111 466 41 342 1,8 4 206 0,1 0,17 5 tr 0 n.d.
del grasso visibile)
Bovino adulto - spalla, muscolo, girello, fesone3
100 75,2 21,5 2,4 0,76 0,78 0,53 n.d. 0 0 0 0 0 108 450 51 304 1,5 6 200 0,1 0,17 5 tr 0 n.d.
(tessuto muscolare privato del grasso visibile)
Capretto 75 74,8 19,2 5 n.d. n.d. n.d. n.d. 0 0 0 0 0 122 510 n.d. n.d. 1 9 220 0,25 0,1 5,7 n.d. 0 n.d.
Cavallo 100 74,9 19,8 6,8 2,16 2,89 1,16 61 0,6 0,5 0 0 0 143 597 74 331 3,9 4 231 0,04 0,18 5,54 n.d. 0 n.d.
Cervo (tessuto muscolare privato del grasso visibile) 100 76,5 21 0,8 0,2 0,1 0,23 n.d. 0 0 0 0 0 91 382 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 0 n.d.
Coniglio intero crudo4 71 74,9 19,9 4,3 1,7 0,85 1,32 52 0 0 0 0 0 118 495 67 360 1 22 220 0,03 0,3 6,3 n.d. 0 n.d.
Coniglio intero, cotto 71 62,1 27,9 6 n.d. n.d. n.d. 73 0 0 0 0 0 166 693 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 0 n.d.
Coniglio intero, surgelato4 69 74,8 20,3 3,9 n.d. n.d. n.d. 51 0 0 0 0 0 116 487 67 360 1 22 220 0,03 0,3 6,3 n.d. 0 n.d.
Coniglio, coscio 83 72 21 5,9 2,76 1,64 0,82 60 0 0 0 0 0 137 574 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 0 n.d.
Daino 100 75,8 21 1,2 n.d. n.d. n.d. n.d. 0 0 0 0 0 95 397 81 349 2,8 16 403 0,22 0,48 6,4 n.d. n.d. n.d.
Fagiano4 85 69,2 24,3 5,2 n.d. n.d. n.d. n.d. 0 0 0 0 0 144 602 70 290 n.d. n.d. n.d. 0,17 0,19 11,3 n.d. 0 n.d.
Faraona, coscio con pelle crudo 85 71,6 24,3 3,8 n.d. n.d. n.d. 71 0,3 0,3 0 0 0 133 554 97 325 1,5 8 120 0,29 0,35 5,1 tr 0 n.d.
Faraona, petto senza pelle cotto allo spiedo senza
grassi e sale, scolato dal grasso prodotto con la 100 66,9 30,7 2,5 0,8 0,93 0,89 39 0,2 0,2 0 0 0 146 611 70 330 0,8 11 210 0,2 0,16 11 tr 0 n.d.
cottura
TABELLE
Faraona, petto senza pelle crudo 100 74,2 25,8 1,9 0,62 0,69 0,5 32 0,2 0,2 0 0 0 121 506 50 340 0,8 10 170 0,14 0,15 9,1 tr 0 n.d.
Gallina4 70 66 20,9 12,3 n.d. n.d. n.d. n.d. 0 0 0 0 0 194 813 n.d. n.d. 1,6 15 205 0,3 0,1 4 n.d. 0 n.d.
Lumaca 24 82,8 12,9 1,7 n.d. n.d. n.d. n.d. 0 0 0 0 0 67 280 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 60 0 n.d.
1
287
Tagli per ossobuco, bolliti, umidi. 2 Tagli per bolliti, ripieni, hamburger, ragù. 3 Tagli per arrosti, scaloppine, cotolette, involtini. 4 Pronto da cuocere (lo scarto è costituito solo dalle ossa del busto).
COMPOSIZIONE CHIMICA E VALORE ENERGETICO DEGLI ALIMENTI PER 100 g DI PARTE EDIBILE
288
ALIMENTI
Parte edibile
acqua
Proteine
liPidi
AG saturi
aG monoinsaturi
aG Poliinsaturi
colesterolo
carboidrati
amido
Zuccheri
solubili
Fibra totale
alcol
enerGia
enerGia
sodio
Potassio
Ferro
calcio
FosForo
tiamina
riboFlavina
niacina
vit. a ret. eq.
vit. c
vit. e
% g g g g g g mg g g g g g kcal kJ mg mg mg mg mg mg mg mg mcg mg mg
Maiale1, leggero, bistecca cruda 74 69,6 21,3 8 3,66 2,49 1,47 62 0 0 0 0 0 157 658 56 290 0,8 8 160 0,8 0,7 3 tr 0 n.d.
TABELLE
Maiale, leggero, bistecca saltata in padella senza
75 53,6 30,1 14,1 n.d. n.d. n.d. 89 0 0 0 0 0 247 1035 84 420 1,2 9 260 0,6 0,5 4,7 tr 0 n.d.
grassi e sale
Maiale, leggero, coscio 87 75,2 20,2 3,2 1,13 0,53 1,26 64 0 0 0 0 0 110 459 76 370 1,6 12 233 1,35 0,2 4,5 tr 0 n.d.
Maiale, leggero, lombo 79 70,7 20,7 7 2,23 2,38 1,82 61 0 0 0 0 0 146 610 73 220 1,3 7 150 0,25 0,3 4 tr 0 n.d.
Maiale, leggero, spalla 79 73,1 19 6,3 2,24 2,12 1,38 67 0 0 0 0 0 133 555 73 210 1,2 7 180 0,26 0,35 3 tr 0 n.d.
Maiale, pesante, coscio 90 72,9 20,4 5,1 1,72 1,99 0,87 89 0 0 0 0 0 128 533 76 370 1,7 8 176 0,31 0,31 3,8 5 0 n.d.
Maiale, pesante, lombo 78 68 20,8 9,9 3,5 3,87 1,54 88 0 0 0 0 0 172 721 59 300 1,4 7 158 0,28 0,3 3,8 6 0 n.d.
Maiale, pesante, spalla 94 70,6 19 8,9 2,97 3,54 1,63 83 0 0 0 0 0 156 653 73 220 1,2 6 150 0,26 0,34 3 6 0 n.d.
Oca2 70 49,1 15,8 34,4 9,39 18,6 4,12 n.d. 0 0 0 0 0 373 1560 120 406 1,8 13 197 0,07 0,2 6,4 90 0 n.d.
Piccione giovane 90 71,7 22,1 5,5 n.d. n.d. n.d. n.d. 0 0 0 0 0 138 577 n.d. n.d. 1,5 12 200 0,08 0,15 7,5 n.d. 0 n.d.
Pollo intero con pelle3 crudo 77 69,5 19 10,6 3,27 4,12 2,29 93 0 0 0 0 0 171 717 62 300 0,6 5 160 0,08 0,14 5 tr 0 n.d.
Pollo intero con pelle arrosto di rosticceria 74 55,3 28,3 14,7 n.d. n.d. n.d. n.d. 0 0 0 0 0 246 1027 75 270 0,8 10 180 0,05 0,39 4,3 tr 0 n.d.
Pollo intero con pelle cotto in forno senza grassi e
73 61,6 27,1 10,2 3,04 2,91 2,66 119 0 0 0 0 0 200 838 93 366 1,1 20 n.d. n.d. n.d. n.d. tr 0 n.d.
sale, scolato dal grasso prodotto con la cottura
Pollo intero senza pelle crudo 62 76,1 19,4 3,6 1,23 1,08 0,81 75 0 0 0 0 0 110 460 70 307 0,7 8 200 0,1 0,15 5,8 tr 0 n.d.
Pollo intero senza pelle arrosto di rosticceria 59 59,3 28,9 10 n.d. n.d. n.d. n.d. 0 0 0 0 0 206 860 85 320 0,8 10 220 0,08 0,19 8,2 tr 0 n.d.
Pollo intero senza pelle, cotto in forno senza grassi
63 65,3 27,9 5,4 1,72 1,38 1,51 109 0 0 0 0 0 160 670 90 366 1,1 10 n.d. n.d. n.d. n.d. tr 0 n.d.
e sale, scolato dal grasso prodotto con la cottura
Pollo, ala con pelle cruda 63 68 16,7 14,3 n.d. n.d. n.d. n.d. 0 0 0 0 0 196 818 100 228 0,6 14 n.d. n.d. n.d. n.d. tr 0 n.d.
Pollo, ala con pelle cotta in forno senza grassi e
60 49,1 31,7 17,4 5,46 6,45 3,84 n.d. 0 0 0 0 0 283 1186 168 402 0,9 21 n.d. n.d. n.d. n.d. tr 0 n.d.
sale, scolato dal grasso prodotto con la cottura
Pollo, fuso con pelle crudo 67 74,9 18,4 5,7 1,61 1,61 1,58 94 0 0 0 0 0 125 523 87 288 0,7 8 n.d. n.d. n.d. n.d. tr 0 n.d.
Pollo, fuso con pelle cotto in forno senza grassi e
62 58,7 31,2 8,5 n.d. n.d. n.d. 91 0 0 0 0 0 201 842 136 413 1,2 8 n.d. n.d. n.d. n.d. tr 0 n.d.
sale, scolato dal grasso prodotto con la cottura
Pollo, fuso senza pelle crudo 66 77 18,5 3,7 1,08 1,06 0,98 88 0 0 0 0 0 107 449 86 355 1 13 n.d. n.d. n.d. n.d. tr 0 n.d.
Pollo, fuso senza pelle cotto in forno senza grassi e
64 62,3 29,9 6,2 n.d. n.d. n.d. n.d. 0 0 0 0 0 175 734 128 406 1,4 15 n.d. n.d. n.d. n.d. tr 0 n.d.
sale, scolato dal grasso prodotto con la cottura
Pollo, petto crudo 98 74,9 23,3 0,8 0,25 0,19 0,23 60 0 0 0 0 0 100 420 33 370 0,4 4 210 0,1 0,2 8,3 0 0 n.d.
Pollo, petto saltato in padella senza grassi e sale 98 67,2 30,2 0,9 0,29 0,23 0,25 75 0 0 0 0 0 129 539 46 497 0,6 5 220 0,2 0,2 11,6 0 0 n.d.
Pollo, sovracoscio con pelle crudo 86 67,4 17,4 14 n.d. n.d. n.d. 82 0 0 0 0 0 196 818 71 277 0,8 10 n.d. n.d. n.d. n.d. tr 0 n.d.
Pollo, sovracoscio senza pelle crudo 83 74,1 18,7 6,3 n.d. n.d. n.d. 73 0 0 0 0 0 132 550 67 323 0,8 8 n.d. n.d. n.d. n.d. tr 0 n.d.
Quaglia 67 65,9 25 6,8 n.d. n.d. n.d. 58 0 0 0 0 0 161 674 40 175 1,5 12 200 0,08 0,15 7,5 n.d. 0 n.d.
1
Tutti i valori si riferiscono al tessuto muscolare, privato del grasso visibile. 2 Pronta da cuocere (lo scarto è costituito solo dalle ossa del busto). 3 Pronto da cuocere; sono escluse le interiora, la testa e le zampe.
COMPOSIZIONE CHIMICA E VALORE ENERGETICO DEGLI ALIMENTI PER 100 g DI PARTE EDIBILE
ALIMENTI
Parte edibile
acqua
Proteine
liPidi
AG saturi
aG monoinsaturi
aG Poliinsaturi
colesterolo
carboidrati
amido
Zuccheri
solubili
Fibra totale
alcol
enerGia
enerGia
sodio
Potassio
Ferro
calcio
FosForo
tiamina
riboFlavina
niacina
vit. a ret. eq.
vit. c
vit. e
% g g g g g g mg g g g g g kcal kJ mg mg mg mg mg mg mg mg mcg mg mg
Struzzo crudo (tessuto muscolare privato del grasso
100 76,1 20,9 0,9 0,28 0,29 0,27 57 0 0 0 0 0 92 384 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 0 n.d.
visibile)
Struzzo cotto in forno senza grassi e sale, scolato
dal grasso prodotto con la cottura (tessuto muscola- 100 71,5 22,2 1,4 0,41 0,42 0,45 72 0 0 0 0 0 101 424 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 0 n.d.
re privato del grasso visibile)
Tacchino intero, con pelle crudo 70 73,6 18,2 6,9 2,22 1,66 2,96 195 0 0 0 0 0 135 564 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. tr 0 n.d.
Tacchino intero, senza pelle crudo 58 74,9 21,9 2,4 n.d. n.d. n.d. 63 0 0 0 0 0 109 457 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. tr 0 n.d.
Tacchino, fesa cruda 100 73,9 24 1,2 0,38 0,31 0,34 50 0 0 0 0 0 107 447 52 382 0,8 8 200 0,1 0,2 6,7 tr 0 n.d.
Tacchino, fesa saltata in padella senza grassi e sale 100 67,5 29,6 1,4 0,43 0,37 0,38 62 0 0 0 0 0 131 548 68 457 1,5 11 230 0,1 0,1 10,8 tr 0 n.d.
Tacchino, fuso con pelle crudo 74 74,7 17,9 6 1,91 1,81 1,7 73 0 0 0 0 0 126 526 88 274 0,9 9 n.d. n.d. n.d. n.d. tr 0 n.d.
Tacchino, fuso con pelle cotto in forno senza grassi
71 62,6 26,7 9,3 2,8 2,67 2,71 110 0 0 0 0 0 191 797 117 347 1,5 20 n.d. n.d. n.d. n.d. tr 0 n.d.
e sale, scolato dal grasso prodotto con la cottura
Tacchino, fuso senza pelle crudo 73 76 18 4,6 n.d. n.d. n.d. 67 0 0 0 0 0 113 474 94 295 0,9 11 n.d. n.d. n.d. n.d. tr 0 n.d.
Tacchino, fuso senza pelle cotto in forno senza gras-
72 61,6 28 8,7 2,84 2,41 2,48 107 0 0 0 0 0 190 796 131 394 1,7 15 n.d. n.d. n.d. n.d. tr 0 n.d.
si e sale, scolato dal grasso prodotto con la cottura
Tacchino, sovracoscio senza pelle crudo 86 74,8 18,5 5,1 1,91 1,31 1,28 71 0 0 0 0 0 120 502 75 320 1 6 n.d. n.d. n.d. n.d. tr 0 n.d.
Tacchino, sovracoscio senza pelle cotto in forno
senza grassi e sale, scolato dal grasso prodotto con 84 61 30,2 6,8 n.d. n.d. n.d. 108 0 0 0 0 0 182 761 114 475 1,5 8 n.d. n.d. n.d. n.d. tr 0 n.d.
la cottura
Vitello1, filetto crudo 100 76,9 20,7 2,7 1,14 1,29 0,11 71 0 0 0 0 0 107 448 89 360 1,2 14 214 0,15 0,26 6,3 tr 0 n.d.
Vitello, filetto saltato in padella senza grassi e sale 100 56,9 38,6 11,5 4,82 5,47 0,47 99 0 0 0 0 0 258 1079 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.
SALUMI
Bresaola 100 60 32 2,6 0,75 1,08 0,39 67 0 0 0 0 0 151 633 1597 505 2,4 7 168 0,12 0,23 2,4 n.d. 0 n.d.
Bresaola della Valtellina IGP 100 59,3 33,1 2 0,72 0,69 0,4 63 0,4 0 0,4 0 0 151 633 1600 630 2,6 6 269 0,41 0,13 2,74 n.d. 0 0,14
Capocollo 100 36,3 20,8 40,2 n.d. n.d. n.d. n.d. 1,4 0 1,4 0 0 450 1884 n.d. n.d. 1 25 263 0,7 0,2 6 n.d. 0 n.d.
Carne bovina in gelatina, in scatola 100 83,2 12,6 1,8 0,65 0,59 0,25 29 0 0 0 0 0 67 279 656 74 1,2 8 100 0,15 0,18 4,7 n.d. 0 n.d.
Carne bovina pressata, in scatola 100 72,1 16,5 8,3 3,26 3,15 0,78 45 0 0 n.d. 0 0 141 590 697 184 1,8 4 n.d. 0,14 0,29 4,84 n.d. 0 n.d.
Ciccioli 100 2,5 45,2 50,6 18,1 24,07 6,07 90 0 0 0 0 0 636 2662 640 425 1,2 12 164 0 0 0 n.d. 0 0,16
Coppa 100 34,7 28,9 31,6 11,84 14,55 3,74 127 tr 0 tr 0 0 401 1676 1960 685 1,3 7 231 0,61 0,18 6,02 n.d. 0 0,16
Coppa Parma 100 36,9 23,6 33,5 10,98 15,1 4,69 96 0,6 0 0,6 0 0 398 1666 1524 433 1,9 11 n.d. 0,14 0,29 4,84 tr 0 n.d.
TABELLE
Corned beef, in scatola 100 59,6 23,2 14 n.d. n.d. n.d. 93 0 0 0 0 0 219 915 1000 140 2,4 9 125 0,03 0,15 1,7 n.d. 0 n.d.
Cotechino Modena IGP cotto 100 54,4 23,6 16,3 5,09 8,15 2,27 86 3,2 0 3,2 0 0 253 1058 880 220 1,4 14 91 0,09 0,09 2,68 n.d. 0 0,28
Cotechino, confezionato precotto 100 36,8 17,2 42,3 n.d. n.d. n.d. n.d. 0 0 0 0 0 450 1881 1138 178 1,8 20 109 n.d. n.d. 7,3 n.d. 0 n.d.
1
289
Il vitello viene macellato a circa 120 giorni.
COMPOSIZIONE CHIMICA E VALORE ENERGETICO DEGLI ALIMENTI PER 100 g DI PARTE EDIBILE
290
ALIMENTI
Parte edibile
acqua
Proteine
liPidi
AG saturi
aG monoinsaturi
aG Poliinsaturi
colesterolo
carboidrati
amido
Zuccheri
solubili
Fibra totale
alcol
enerGia
enerGia
sodio
Potassio
Ferro
calcio
FosForo
tiamina
riboFlavina
niacina
vit. a ret. eq.
vit. c
vit. e
% g g g g g g mg g g g g g kcal kJ mg mg mg mg mg mg mg mg mcg mg mg
Cotechino, confezionato precotto, bollito per 20’
TABELLE
dentro la confezione e scolato dal liquido prodotto 100 51,4 21,1 24,7 8,18 11,84 3,48 98 0 0 0 0 0 307 1283 875 137 1,5 15 n.d. 0,2 0,16 3 n.d. 0 n.d.
con la cottura
Mortadella 100 52,3 14,7 28,1 9,25 12,8 3,94 70 1,5 0 1,5 0 0 317 1328 506 130 1,4 9 180 0,19 0,26 3,59 tr 0 n.d.
Mortadella Bologna IGP 100 56,9 15,7 25 8,26 12,06 3,48 72 tr 0 tr 0 0 288 1206 960 314 1 8 119 0,24 0,12 4,19 n.d. 0 0,07
Mortadella di bovino e suino 100 44,2 13,3 37 n.d. n.d. n.d. n.d. 0,5 0 0,5 0 0 388 1624 n.d. n.d. 2,2 40 180 0,1 0,15 3,1 n.d. 0 n.d.
Pancetta arrotolata 100 30 15,1 52,2 17,11 25,65 6,95 68 tr 0 tr 0 0 530 2217 1200 369 0,4 3 118 0,36 0,06 2,85 n.d. 0 0,23
Pancetta magretta 100 47,8 21,7 25,3 9,28 11,76 2,6 65 0 0 0 0 0 315 1316 1686 322 0,9 10 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 0 n.d.
Pancetta tesa 100 45,3 20,9 28,1 9,61 12,59 4,38 80 0 0 0 0 0 337 1408 1016 149 0,4 10 n.d. 0,16 0,13 n.d. n.d. 0 n.d.
Paté di coniglio 100 51,7 13 32,2 n.d. n.d. n.d. n.d. 1,1 n.d. n.d. 0 0 346 1447 n.d. n.d. 4,2 14 130 n.d. n.d. n.d. n.d. 0 n.d.
Paté di fegato 100 51,5 12,7 31,7 n.d. n.d. n.d. 169 1,3 n.d. n.d. 0 0 341 1427 790 160 4,1 19 123 n.d. n.d. n.d. n.d. 0 n.d.
Paté di pollo 100 55,4 11,1 26,2 n.d. n.d. n.d. n.d. 2,3 n.d. n.d. 0 0 289 1208 n.d. n.d. 4,5 14 125 n.d. n.d. n.d. n.d. 0 n.d.
Paté di prosciutto 100 49,8 11,3 34,3 n.d. n.d. n.d. n.d. 1,1 n.d. n.d. 0 0 358 1498 n.d. n.d. 3,8 13 113 n.d. n.d. n.d. n.d. 0 n.d.
Prosciutto cotto 100 72,2 15,7 7,6 5,1 6,05 2,45 49 1,7 0 1,7 0 0 138 576 840 311 0,5 6 126 0,67 0,12 4,4 n.d. 0 0,09
Prosciutto cotto, magro (privato del grasso visibile) 100 74,7 17 3,5 n.d. n.d. n.d. 42 1,9 0 1,9 0 0 107 446 840 325 0,5 7 132 0,7 0,13 4,6 n.d. 0 0,18
Prosciutto cotto alta qualità 100 66,8 18 11,9 4,65 5,43 1,23 50 0,8 0 0,8 0 0 182 761 760 316 0,7 5 142 0,69 0,14 4,7 n.d. 0 0,13
Prosciutto cotto alta qualità (privato del grasso
100 71,8 19,5 5 1,87 2,18 0,49 59 0,9 0 0,9 0 0 127 531 800 341 0,7 5 153 0,74 0,15 5,07 n.d. 0 0,16
visibile)
Prosciutto cotto scelto 100 70 17,5 9,2 3,99 4,21 0,54 57 0,6 0 0,6 0 0 155 649 760 321 0,6 5 136 0,54 0,13 4,7 n.d. 0 0,13
Prosciutto cotto scelto (privato del grasso visibile) 100 73,3 19,4 4 1,66 1,75 0,23 49 0,5 0 0,5 0 0 115 483 800 339 0,6 5 143 0,57 0,14 4,97 n.d. 0 0,19
Prosciutto crudo di Modena DOP 100 45,6 25,6 22,9 7,92 10,77 3,15 62 0,1 0 0,1 0 0 309 1293 2040 612 1,1 10 206 0,59 0,2 5,57 n.d. 0 0,11
Prosciutto crudo di Modena DOP magro (privato
100 53,8 30,2 8,9 2,94 4 1,17 75 0,1 0 0,1 0 0 201 842 2400 723 1,2 12 244 0,7 0,24 6,58 n.d. 0 0,16
del grasso visibile)
Prosciutto crudo San Daniele DOP 100 50,2 25,7 18,6 6,47 8,58 2,69 83 0,2 0 0,2 0 0 271 1135 1800 581 0,9 9 184 0,68 0,2 5,13 n.d. 0 0,13
Prosciutto crudo San Daniele DOP, magro (privato
100 58 29 6,5 2,16 2,86 0,9 91 0,4 0 0,4 0 0 176 737 2040 667 1,1 10 211 0,78 0,23 5,89 n.d. 0 0,15
del grasso visibile)
Prosciutto crudo di Parma DOP 100 50,3 25,9 18,3 6,15 8,4 1,6 81 0,3 0 0,3 0 0 269 1127 1760 538 0,9 11 180 0,9 0,22 5,9 n.d. 0 0,22
Prosciutto crudo di Parma DOP, magro (privato del
100 58,1 29,1 6,4 2,15 3,05 0,92 89 0,4 0 0,4 0 0 176 734 2040 618 1 13 207 1,03 0,25 6,77 n.d. 0 0,22
grasso visibile)
Prosciutto crudo Nazionale 100 50,5 27,8 13,7 4,84 6,35 1,89 75 0,1 0 0,1 0 0 235 985 2400 621 0,8 10 196 0,58 0,19 5,45 n.d. 0 0,24
Prosciutto crudo Nazionale (privato del grasso
100 56,1 30,5 5,1 1,72 2,26 0,67 87 0,3 0 0,3 0 0 169 707 2760 683 0,9 11 216 0,64 0,21 5,99 n.d. 0 0,21
visibile)
Prosciutto crudo di montagna 100 44,8 26,2 22 n.d. n.d. n.d. n.d. 0 0 0 0 0 303 1267 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. tr 0 n.d.
Prosciutto crudo, disossato 100 53 26,9 12,9 4,24 5,76 1,59 66 0 0 0 0 0 224 936 2238 454 1,2 15 177 0,6 0,2 5 tr 0 n.d.
Prosciutto crudo, disossato, magro (privato del
100 57,8 29,3 4,6 n.d. n.d. n.d. n.d. 0 0 0 0 0 159 664 2440 495 1,3 16 190 0,58 0,2 6,5 tr 0 n.d.
grasso visibile)
COMPOSIZIONE CHIMICA E VALORE ENERGETICO DEGLI ALIMENTI PER 100 g DI PARTE EDIBILE
ALIMENTI
Parte edibile
acqua
Proteine
liPidi
AG saturi
aG monoinsaturi
aG Poliinsaturi
colesterolo
carboidrati
amido
Zuccheri
solubili
Fibra totale
alcol
enerGia
enerGia
sodio
Potassio
Ferro
calcio
FosForo
tiamina
riboFlavina
niacina
vit. a ret. eq.
vit. c
vit. e
% g g g g g g mg g g g g g kcal kJ mg mg mg mg mg mg mg mg mcg mg mg
Prosciutto crudo, gambuccio 100 43,6 26,2 22,4 n.d. n.d. n.d. n.d. 0 0 0 0 0 306 1282 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. tr 0 n.d.
Salame Brianza 100 36,3 26,5 30,5 9,71 13,7 5,12 84 1 0 1 0 0 384 1608 1827 473 1,3 12 229 0,19 0,16 n.d. tr 0 n.d.
Salame Fabriano 100 32 26,5 34,3 12,19 15,84 4,47 88 1,5 0 1,5 0 0 420 1759 1683 455 1,5 46 n.d. 0,15 0,1 n.d. tr 0 n.d.
Salame Felino 100 35,2 30,5 27,9 9,51 11,88 4,33 95 0,5 0 0,5 0 0 375 1569 1697 486 1,9 14 n.d. 0,34 0,26 n.d. tr 0 n.d.
Salame Milano 100 37,7 25,4 31 10,99 15,24 3,29 104 1,1 0 1,1 0 0 384 1608 1560 657 1,2 19 204 0,53 0,17 4,97 n.d. 0 0,08
Salame Napoli 100 37,3 27,4 29,7 10,67 14,71 4,14 91 0,2 0 0,2 0 0 378 1580 1640 667 0,9 12 208 0,51 0,14 5,22 n.d. 0 0,11
Salami Italiani alla cacciatora DOP 100 33,1 28,4 32,7 10,93 15,64 4,44 94 0,7 0 0,7 0 0 411 1720 1680 694 1 8 204 0,5 0,14 7,73 n.d. 0 0,09
Salame nostrano 100 37,3 27,3 28,5 9,34 12,96 4,05 94 1,1 0 1,1 0 0 370 1547 1633 490 1,7 42 n.d. 0,18 0,26 n.d. tr 0 n.d.
Salame ungherese 100 34,6 23,6 35,7 12,19 17,46 4,33 92 1,1 0 1,1 0 0 420 1756 1600 637 1,1 26 186 0,46 0,17 3,8 n.d. 0 0,09
Salsiccia di fegato 100 42,9 12,4 41,2 n.d. n.d. n.d. 184 0,9 0 0,9 0 0 424 1773 810 143 5,3 41 154 0,24 0,92 3,6 102 2 n.d.
Salsiccia di suino, fresca cruda 100 53,6 15,4 26,7 n.d. n.d. n.d. n.d. 0,6 0 0,6 0 0 304 1273 1100 200 2,8 20 173 0,34 0,03 4 tr 0 n.d.
Salsiccia di suino, fresca, cotta, saltata in padella
100 46,3 22,2 26,1 n.d. n.d. n.d. n.d. 0 0 0 0 0 324 1354 1273 231 4 53 220 0,5 0,1 5,1 tr 0 n.d.
senza aggiunta di grassi e di sale
Salsiccia di suino, secca 100 28,2 22 47,3 n.d. n.d. n.d. n.d. 0 0 0 0 0 514 2149 n.d. n.d. 4,3 31 266 0,31 0,2 4,6 tr 0 n.d.
Speck 100 44,7 28,3 20,9 5,72 9,44 3,91 90 0,5 0 0,5 0 0 303 1268 1557 484 1,6 11 n.d. 0,14 0,14 1,14 tr 0 n.d.
Speck dell’Alto Adige IGP 100 43,6 30,7 19,1 6,62 8,36 3,26 91 1,2 0 1,2 0 0 300 1254 1640 658 1,4 8 272 0,41 0,16 4,1 n.d. 0 0,11
Wurstel di puro suino crudo 100 61,7 13,2 21,1 6,94 10,81 4,43 81 1,9 0 1,9 0 0 250 1046 880 260 1 21 107 0,21 0,08 1,61 n.d. 0 0,17
Wurstel di puro suino cotto 100 60,3 14,6 22,2 7,42 9,56 3,16 84 0,3 0 0,3 0 0 259 1083 920 223 0,9 17 77 0,24 0,05 1,82 n.d. 0 0,17
Zampone, confezionato precotto 100 45,5 19,1 31,6 n.d. n.d. n.d. n.d. 0 0 0 0 0 361 1510 762 104 1,5 22 170 0,26 0,21 3 tr 0 n.d.
Zampone, confezionato precotto bollito per 20’
dentro la confezione e scolato dal liquido prodotto 100 50 21,4 25,9 8,48 12,71 3,44 95 0 0 0 0 0 319 1333 699 95 1,4 20 96 0,27 0,28 n.d. tr 0 n.d.
con la cottura
Zampone Modena IGP cotto 100 54,1 23,7 17,5 5,45 8,78 2,4 106 2,6 0 2,6 0 0 262 1094 680 132 1,3 12 68 0,06 0,08 2,58 n.d. 0 0,25
FAST FOOD
Big-burger, peso medio 191 g (pane all’olio o al
latte, doppio hamburger di carne bovina, ketchup, 100 54,6 13,5 11,5 n.d. n.d. n.d. n.d. 17 n.d. n.d. 1,5 0 221 926 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.
verdure)
Cheese-burger, peso medio 132 g (pane all’olio o al
latte, hamburger di carne bovina, ketchup, verdure, 100 47,7 14 13,1 n.d. n.d. n.d. n.d. 21,6 n.d. n.d. 1,5 0 255 1067 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.
formaggio)
TABELLE
Hamburger, peso medio 111 g (pane all’olio o al
100 47,8 13,6 10,5 n.d. n.d. n.d. n.d. 24,8 n.d. n.d. 1,6 0 242 1012 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.
latte, hamburger di carne bovina, ketchup, verdure)
291
COMPOSIZIONE CHIMICA E VALORE ENERGETICO DEGLI ALIMENTI PER 100 g DI PARTE EDIBILE
292
ALIMENTI
Parte edibile
acqua
Proteine
liPidi
AG saturi
aG monoinsaturi
aG Poliinsaturi
colesterolo
carboidrati
amido
Zuccheri
solubili
Fibra totale
alcol
enerGia
enerGia
sodio
Potassio
Ferro
calcio
FosForo
tiamina
riboFlavina
niacina
vit. a ret. eq.
vit. c
vit. e
% g g g g g g mg g g g g g kcal kJ mg mg mg mg mg mg mg mg mcg mg mg
TABELLE
FRATTAGLIE
Cervello di bovino 100 76,6 10 12,7 n.d. n.d. n.d. 2000 0,8 0 0,8 0 0 157 658 140 270 3,6 16 330 0,25 0,28 6 n.d. 18 n.d.
Coratella di agnello (cuore, polmoni, fegato, milza,
100 77,2 15,7 4,7 n.d. n.d. n.d. n.d. 1 0 1 0 0 109 455 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.
reni)
Coratella di vitello (cuore, polmoni, fegato, milza,
100 78 17,1 3,2 n.d. n.d. n.d. n.d. 0,8 0 0,8 0 0 100 419 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.
reni)
Cuore di bovino 100 75,5 16,8 6 n.d. n.d. n.d. 150 0,5 0 0,5 0 0 123 515 95 320 4,6 9 203 0,58 0,89 8,2 3 6 n.d.
Cuore di equino 100 73 18,7 7,7 n.d. n.d. n.d. n.d. 0,6 0 0,6 0 0 146 612 n.d. n.d. 5 9 214 0,51 0,91 7,1 n.d. 5 n.d.
Cuore di ovino 100 75 16,9 7,2 n.d. n.d. n.d. n.d. 0,4 0 0,4 0 0 134 560 n.d. n.d. 5 9 200 0,49 0,8 7,5 n.d. 3 n.d.
Cuore di suino 100 72 18,3 9,4 n.d. n.d. n.d. n.d. 0,4 0 0,4 0 0 159 667 80 300 5,3 35 245 0,4 1,27 6,1 9 5 n.d.
Fegato di bovino 100 70 20 4,4 1,34 0,77 1,13 191 5,9 0 5,9 0 0 142 593 81 320 8,8 7 350 0,26 3,3 13,5 16500• 31 n.d.
Fegato di equino 100 67,8 22,4 4 n.d. n.d. n.d. n.d. 5,3 0 5,3 0 0 145 609 n.d. n.d. 9 8 358 0,3 2,88 14,7 11000■ 30 n.d.
Fegato di ovino 100 73 19,5 5,5 n.d. n.d. n.d. n.d. 2 0 2 0 0 135 565 67 300 12,6 8 364 0,4 3,28 13,1 15000 33 n.d.
Fegato di suino, crudo 100 70 22,8 4,8 n.d. n.d. n.d. 260 1,5 0 1,5 0 0 140 586 108 356 18 10 362 0,4 2,98 14,5 16500 23 n.d.
Lingua di bovino cruda 100 64 17,1 18 n.d. n.d. n.d. 119 0,4 0 0,4 0 0 232 970 73 197 2,8 9 187 0,13 0,3 3,9 n.d. 3 n.d.
Milza di bovino 100 75,3 18,5 3,7 n.d. n.d. n.d. n.d. 0 0 0 0 0 107 449 85 429 42◆ 12 250 0,28 0,39 4,4 147 46 n.d.
Polmone di bovino 100 83 14 2,1 n.d. n.d. n.d. n.d. 0 0 0 0 0 75 313 198 340 6,7 15 173 0,23 0,25 2 n.d. 40 n.d.
Rene di bovino 100 76,5 18,4 4,6 n.d. n.d. n.d. 375 0,8 0 0,8 0 0 118 494 180 230 8 9 220 0,37 2,25 5,8 345 13 n.d.
Trippa di bovino 100 72 15,8 5 n.d. n.d. n.d. n.d. 0 0 0 0 0 108 453 107 18 4 8 50 0,14 0,18 1,6 n.d. 3 n.d.
PESCE
Acciuga o alice, fresca 75 76,5 16,8 2,6 1,3 0,4 0,85 61 1,5 0 1,5 0 0 96 403 n.d. 278 2,8 148 196 0,06 0,26 14 32 tr n.d.
Acciuga o alice, sott’olio 100 56 25,9 11,3 n.d. n.d. n.d. 114 0,2 0 0,2 0 0 206 862 480 700 1,3 44 351 0,06 0,2 6,5 58 0 n.d.
Acciuga o alice, sotto sale 50 53,8 25 3,1 n.d. n.d. n.d. 119 2,3 0 2,3 0 0 137 571 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 55 0 n.d.
Anguilla d’allevamento, filetti 100 55,6 14,2 28,9 6,79 11,82 7,31 87 0,5 0 0,5 0 0 319 1334 n.d. n.d. n.d. 20 480 n.d. n.d. n.d. n.d. tr 0,82
Anguilla di fiume 71 61,5 11,8 23,7 n.d. n.d. n.d. 92 0,1 0 0,1 0 0 261 1092 65 217 1 31 218 0,15 0,2 3,5 1200* 2 n.d.
Anguilla di mare 70 62,8 14,6 19,6 5,27 8,58 4,56 88 0,7 0 0,7 0 0 237 993 87 270 0,6 17 223 0,18 0,32 2,6 9801* 2 n.d.
Anguilla marinata 88 59,9 14,8 21,9 n.d. n.d. n.d. n.d. 0,6 0 0,6 0 0 259 1082 n.d. n.d. 0,7 18 202 0,28 0,37 3,5 9401* tr n.d.
Aragosta fresca 29 78,1 16 1,9 0,63 0,51 0,7 70 1 0 1 0 0 85 355 n.d. n.d. 0,8 60 280 0,15 0,18 2 tr tr n.d.
Aringa fresca 70 60,1 16,5 16,7 3,33 8,63 2,61 85 0 0 0 0 0 216 905 n.d. 320 0,9 63 113 0,12 0,18 3,5 12 tr n.d.
Aringa affumicata 70 62,5 19,9 12,7 n.d. n.d. n.d. 82 0 0 0 0 0 194 811 n.d. n.d. 1,4 66 254 n.d. 0,28 3,3 9 tr n.d.
Aringa marinata 95 60,2 18,3 14 n.d. n.d. n.d. 97 0 0 0 0 0 199 833 1030 98 n.d. 30 150 0,05 0,21 3,3 46 tr n.d.
Aringa sotto sale 73 48,8 19,8 15,4 n.d. n.d. n.d. 110 0 0 0 0 0 218 911 n.d. n.d. n.d. 112 n.d. 0,04 0,29 3 48 tr n.d.
•
Può variare da 11000 a 37000 μg. ■ Può variare da 6000 a 13000 μg. ◆ Può variare da 8 a 75 mg. * Valore medio; il contenuto in retinolo equivalente è molto variabile a seconda del peso e dell’età dell’anguilla.
COMPOSIZIONE CHIMICA E VALORE ENERGETICO DEGLI ALIMENTI PER 100 g DI PARTE EDIBILE
ALIMENTI
Parte edibile
acqua
Proteine
liPidi
AG saturi
aG monoinsaturi
aG Poliinsaturi
colesterolo
carboidrati
amido
Zuccheri
solubili
Fibra totale
alcol
enerGia
enerGia
sodio
Potassio
Ferro
calcio
FosForo
tiamina
riboFlavina
niacina
vit. a ret. eq.
vit. c
vit. e
% g g g g g g mg g g g g g kcal kJ mg mg mg mg mg mg mg mg mcg mg mg
Calamaro fresco 65 80 12,6 1,7 0,85 0,46 0,4 64 0,6 0 0,6 0 0 68 284 185 145 0,2 144 189 0,07 0,16 1,2 75 tr n.d.
Calamaro surgelato 59 84,2 13,1 1,5 n.d. n.d. n.d. 63 0,6 0 0,6 0 0 68 285 185 145 0,2 130 170 0,05 0,02 2,1 75 tr n.d.
Capitone 65 62 13 21,5 n.d. n.d. n.d. n.d. 0,5 0 0,5 0 0 247 1035 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 2 n.d.
Carpa 50 72,4 18,9 7,1 n.d. n.d. n.d. n.d. 0 0 0 0 0 140 584 50 286 1 34 220 0,07 0,04 1,5 44 1 n.d.
Cefalo muggine 55 73,4 15,8 6,8 1,78 1,57 2,06 53 0,7 0 0,7 0 0 127 531 n.d. n.d. 1,8 26 220 0,06 0,1 7,3 17 tr n.d.
Cefalo muggine, uova (bottarga) 100 30,5 35,5 25,7 n.d. n.d. n.d. 440 0 0 0 0 0 373 1562 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 0 n.d.
Cernia surgelata 68 78,5 17 2 n.d. n.d. n.d. n.d. 0,5 0 0,5 0 0 88 368 n.d. n.d. 0,3 11 128 0,04 0,12 0,4 n.d. 0 n.d.
Coregone 69 75,3 19 6,5 1,16 1,4 1,98 n.d. 0,1 0 0,1 0 0 135 564 n.d. 400 0,9 89 263 0,07 0,07 4 96 0 n.d.
Cozza o mitilo 32 82,1 11,7 2,7 0,52 0,63 0,58 121 3,4 2,8• 0,3 0 0 84 351 290 320 5,8 88 236 0,12 0,16 1,6 54 tr n.d.
Dentice fresco 65 76,1 16,7 3,5 n.d. n.d. n.d. n.d. 0,7 0 0,7 0 0 101 422 n.d. n.d. 1,2 38 264 0,08 0,1 2,1 48 0 n.d.
Dentice surgelato 65 80,1 17,2 3,5 n.d. n.d. n.d. n.d. 0,7 0 0,7 0 0 103 431 n.d. n.d. 0,8 30 188 0,08 0,15 3,3 n.d. 0 n.d.
Gamberi freschi 45 80,1 13,6 0,6 n.d. n.d. n.d. 150 2,9 0 2,9 0 0 71 296 146 266 1,8 110 349 0,08 0,1 3,2 2 2 n.d.
Gamberi sgusciati surgelati 100 81,2 16,5 0,9 0,27 0,27 0,37 150 2,9 0 2,9 0 0 85 356 375 75 2,6 128 150 tr 0,02 0,5 tr tr n.d.
Granchio in scatola 100 79,2 18,1 0,9 n.d. n.d. n.d. 101 0 0 0 0 0 81 337 550 100 2,8 120 32 tr 0,05 1,1 tr tr n.d.
Halibut 80 74,5 20,6 3,5 n.d. n.d. n.d. 50 0 0 0 0 0 114 477 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. tr n.d.
Lattarini 100 73,2 14,6 9,6 n.d. n.d. n.d. n.d. 0 0 0 0 0 145 606 n.d. n.d. n.d. 888 350 n.d. n.d. n.d. 113 0 n.d.
Luccio 56 79 18,7 0,6 n.d. n.d. n.d. n.d. 0,1 0 0,1 0 0 81 337 63 250 1,1 20 220 0,09 0,07 1,7 6 tr n.d.
Melù o pesce molo fresco 65 80,5 17,4 0,3 0,05 0,06 0,1 52 tr 0 tr 0 0 72 303 72 356 1 31 218 n.d. n.d. 1,7 tr 2 n.d.
Melù o pesce molo, stoccafisso secco 78 12 80,1 3,5 n.d. n.d. n.d. n.d. 1,1 0 1,1 0 0 356 1490 500 1500 3,3 60 450 0,14 0,5 3,5 0 0 n.d.
Melù o pesce molo, stoccafisso, ammollato 85 76,1 20,7 0,9 n.d. n.d. n.d. n.d. 0,3 0 0,3 0 0 92 385 51 340 0,6 9 163 0,01 0,08 1 0 0 n.d.
Merluzzo o nasello crudo 76 81,5 17 0,3 0,06 0,07 0,12 50 0 0 0 0 0 71 296 77 320 0,7 25 194 0,05 0,08 2,2 tr tr n.d.
Merluzzo o nasello, baccala’ ammollato 82 75,6 21,6 1 n.d. n.d. n.d. 50 0 0 0 0 0 95 399 n.d. n.d. 2,3 31 224 0,05 0,28 n.d. 0 0 n.d.
Merluzzo o nasello, baccala’ secco 75 52,4 29 1,7 n.d. n.d. n.d. 82 0 0 0 0 0 131 549 n.d. n.d. n.d. n.d. 562 n.d. n.d. n.d. n.d. 0 n.d.
Merluzzo o nasello, bastoncini di pesce surgelati 100 61,5 11 10,1 n.d. n.d. n.d. n.d. 15 13 0,6 0 0 191 800 n.d. n.d. 0,7 46 168 0,08 0,07 0,3 0 1 n.d.
Merluzzo o nasello, surgelato 75 80,8 17,3 0,6 0,11 0,11 0,21 50 0 0 0 0 0 75 312 77 320 0,6 30 188 0,03 0,12 1,2 0 tr n.d.
Merluzzo o nasello, surgelato, cotto in forno
75 72,2 24,8 0,9 0,16 0,16 0,31 62 0 0 0 0 0 107 449 82 330 1 37 200 0,06 0,08 2,22 tr 0 n.d.
microonde senza acqua e sale
Merluzzo o nasello, surgelato, cotto in forno senza
grassi e sale, scolato dal grasso prodotto con la 75 76,8 20,9 0,9 0,17 0,13 0,32 60 0 0 0 0 0 92 384 80 328 1 36 202 0,05 0,07 2,2 tr 0 n.d.
TABELLE
cottura
Merluzzo o nasello, surgelato, filetti 100 83,9 15,6 0,6 0,11 0,11 0,21 49 0 0 0 0 0 68 284 68 310 0,3 11 160 0,06 0,05 1,5 0 0 n.d.
Orata fresca d’allevamento, filetti 100 69,1 19,7 8,4 1,94 2,78 2,21 68 1,2 0 1,2 0 0 159 665 n.d. n.d. n.d. 30 1050 n.d. n.d. n.d. n.d. 0 n.d.
Orata fresca, filetti 100 73,2 20,7 3,8 0,88 0,93 1,21 64 1 0 1 0 0 121 505 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 0 n.d.
293
•
Glicogeno.
COMPOSIZIONE CHIMICA E VALORE ENERGETICO DEGLI ALIMENTI PER 100 g DI PARTE EDIBILE
294
ALIMENTI
Parte edibile
acqua
Proteine
liPidi
AG saturi
aG monoinsaturi
aG Poliinsaturi
colesterolo
carboidrati
amido
Zuccheri
solubili
Fibra totale
alcol
enerGia
enerGia
sodio
Potassio
Ferro
calcio
FosForo
tiamina
riboFlavina
niacina
vit. a ret. eq.
vit. c
vit. e
% g g g g g g mg g g g g g kcal kJ mg mg mg mg mg mg mg mg mcg mg mg
Orata surgelata 69 78,4 19,8 1,2 n.d. n.d. n.d. 63 1 0 1 0 0 94 392 n.d. n.d. 0,4 12 125 0,04 0,14 4,3 0 0 n.d.
TABELLE
Ostrica 12 85,7 10,2 0,9 n.d. n.d. n.d. 150 5,4 4,5◆ 0,5 0 0 69 289 510 260 6 186 267 0,1 0,2 1,5 75 tr ■ n.d.
Palombo 65 79,2 16 1,2 n.d. n.d. n.d. n.d. 1,3 0 1,3 0 0 80 333 n.d. n.d. 1 31 218 0,03 0,03 5,6 15 tr n.d.
Pesce gatto 60 79,8 15,5 3,3 n.d. n.d. n.d. n.d. 0,2 0 0,2 0 0 92 387 63 380 3,7 5 130 n.d. n.d. n.d. n.d. tr n.d.
Polpo 90 82 10,6 1 0,42 0,2 0,4 72 1,4 0 1,4 0 0 57 237 n.d. 233 1,5 144 189 0,03 0,04 n.d. 25 0 n.d.
Razza 32 82,2 14,2 0,9 n.d. n.d. n.d. n.d. 0,7 0 0,7 0 0 68 283 n.d. n.d. 1 31 218 0,03 0,04 2,5 15 tr n.d.
Rombo 55 79,5 16,3 1,3 n.d. n.d. n.d. n.d. 1,2 0 1,2 0 0 81 341 n.d. n.d. 1,2 38 264 n.d. n.d. n.d. n.d. tr n.d.
Salmone fresco 65 68 18,4 12 2,97 4,6 3,05 35 1 0 1 0 0 185 776 98 310 0,7 27 280 0,2 0,15 7 13 tr n.d.
Salmone affumicato 100 64,9 25,4 4,5 1,11 1,72 1,15 50 1,2 0 1,2 0 0 147 613 1880 420 0,6 19 250 0,16 0,17 8,8 13 tr n.d.
Salmone in salamoia 98 64,3 21,1 11,5 n.d. n.d. n.d. 35 1 0 1 0 0 192 802 540 300 0,8 66 286 0,05 0,19 7 60 0 n.d.
Sarda fresca 70 73 20,8 4,5 1,02 1,2 1,77 63 1,5 0 1,5 0 0 129 541 66 630 1,8 33 215 0,02 0,25 9,7 28 tr n.d.
Seppia 50 81,5 14 1,5 n.d. n.d. n.d. 64 0,7 0 0,7 0 0 72 302 n.d. 273 0,8 27 143 n.d. n.d. n.d. 25 0 n.d.
Sgombro o maccarello fresco 80 69,8 17 11,1 2,61 4,13 2,46 95 0,5 0 0,5 0 0 170 710 130 360 1,2 38 264 0,1 0,25 7,6 45 tr n.d.
Sgombro o maccarello in salamoia 100 66 19,3 11,1 n.d. n.d. n.d. 94 0 0 0 0 0 177 741 n.d. n.d. 2,1 185 274 0,06 0,21 5,8 129 0 n.d.
Sogliola, fresca 48 79,5 16,9 1,4 0,18 0,27 0,79 25 0,8 0 0,8 0 0 83 348 120 280 0,8 12 195 0,05 0,05 1,7 tr 0 n.d.
Sogliola surgelata 48 79,4 17,3 1,3 0,18 0,27 0,79 25 0,1 0 0,1 0 0 81 340 120 280 0,4 11 174 0,08 0,12 3,8 0 0 n.d.
Spigola 54 79 16,5 1,5 0,35 0,3 0,4 48 0,6 0 0,6 0 0 82 342 n.d. 307 4,1 20 202 0,11 0,16 n.d. 15 tr n.d.
Spigola d’allevamento, filetti 100 69,9 21,3 6,8 1,44 2,13 2,56 75 0,8 0 0,8 0 0 149 625 n.d. n.d. n.d. 30 1150 n.d. n.d. n.d. n.d. tr n.d.
Storione, uova (caviale) 100 46 26,9 15 n.d. n.d. n.d. 300 3,3 0 3,3 0 0 255 1067 2200 180 11,8 276 355 n.d. n.d. n.d. n.d. 0 n.d.
Suro o sugarello 55 77,2 18,3 3 0,87 0,58 0,66 65 1 0 1 0 0 104 435 111 212 0,9 125 224 n.d. n.d. n.d. n.d. 0 n.d.
Tinca 55 78,5 17,9 0,5 n.d. n.d. n.d. n.d. 0,9 0 0,9 0 0 79 333 80 245 1 31 218 0,06 0,15 n.d. 18 tr n.d.
Tonno fresco 90 61,5 21,5 8,1• 3,35 1,51 3,2 70 0,1 0 0,1 0 0 159 666 43 n.d. 1,3 38 264 0,2 0,12 8,5 450 tr n.d.
Tonno in salamoia sgocciolato 100 73,4 25,1 0,3 n.d. n.d. n.d. 63 0 0 0 0 0 103 431 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 0,06 0,09 10 65 0 n.d.
Tonno sott’olio sgocciolato 100 62,3 25,2 10,1 n.d. n.d. n.d. 65 0 0 0 0 0 192 802 316 301 1,7 7 205 0,04 0,11 10,4 14 0 n.d.
Triglia 60 75,3 15,8 6,2 n.d. n.d. n.d. 78 1,1 0 1,1 0 0 123 515 n.d. n.d. 1,1 21 218 0,07 0,07 4,2 9 tr n.d.
Trota 55 80,5 14,7 3 0,7 0,77 1,17 55 0 0 0 0 0 86 359 40 465 2 14 220 0,08 0,06 3 tr tr n.d.
Trota iridea d’allevamento, filetti 100 74,3 20,3 4,1 1,05 1,58 1,06 50 0 0 0 0 0 118 494 61 319 2 50 279 0,09 0,06 3 tr tr n.d.
Trota surgelata 55 77,2 17,8 2,3 0,41 0,49 0,7 56 0 0 0 0 0 92 385 42 470 2,1 15 220 0,08 0,06 3 tr tr n.d.
Trota surgelata, cotta in forno microonde senza
55 68,5 26,7 3,2 0,59 0,66 0,98 62 0 0 0 0 0 136 567 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. tr tr n.d.
acqua e sale
Trota surgelata, cotta in forno senza grassi e sale,
55 74,1 20,4 2,6 0,48 0,61 0,74 60 0 0 0 0 0 105 439 48 530 2,3 17 250 n.d. n.d. n.d. tr tr n.d.
scolata dal grasso prodotto con la cottura
Vongola 25 82,5 10,2 2,5 n.d. n.d. n.d. n.d. 2,2 0 2,2 0 0 72 299 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 16 tr n.d.
◆ ■ •
Glicogeno. Alcune ostriche (Olimpia) hanno un elevato contenuto in vitamina C (fino a 38 mg per 100 g). Variabili con l’età dell’animale dal 3 al 15%.
COMPOSIZIONE CHIMICA E VALORE ENERGETICO DEGLI ALIMENTI PER 100 g DI PARTE EDIBILE
ALIMENTI
Parte edibile
acqua
Proteine
liPidi
AG saturi
aG monoinsaturi
aG Poliinsaturi
colesterolo
carboidrati
amido
Zuccheri
solubili
Fibra totale
alcol
enerGia
enerGia
sodio
Potassio
Ferro
calcio
FosForo
tiamina
riboFlavina
niacina
vit. a ret. eq.
vit. c
vit. e
% g g g g g g mg g g g g g kcal kJ mg mg mg mg mg mg mg mg mcg mg mg
LATTE
Crema di latte - 12% di lipidi 100 78,5 2,8 12,5 n.d. n.d. n.d. 43 4,4 0 4,4 0 0 140 587 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. tr n.d.
Latte di bufala 100 81,2 4,5 8,5 n.d. n.d. n.d. n.d. 5,1 0 5,1 0 0 114 475 n.d. n.d. n.d. 198 121 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.
Latte di capra 100 86,3 3,9 4,8 3,32 1,36 0,16 10 4,7 0 4,7 0 0 76 320 40 180 0,1 141 106 0,05 0,11 0,3 86 1 n.d.
Latte di pecora 100 82,7 5,3 6,9 4,82 1,45 0,26 11 5,2 0 5,2 0 0 103 430 30 182 0,1 180 96 0,06 0,25 0,5 53 n.d. n.d.
Latte di vacca UHT intero 100 87,6 3,3 3,6 2,11 1,1 0,12 11 4,7 0 4,7 0 0 63 265 n.d. 150 0,2 120 95 0,04 n.d. n.d. 50 1 0,07
Latte di vacca UHT parzialmente scremato 100 89,5 3,2 1,6 n.d. n.d. n.d. 7 5,1 0 5,1 0 0 46 194 n.d. n.d. 0,1 120 94 n.d. n.d. n.d. n.d. 1 0,04
Latte di vacca in polvere intero 100 3,2 25,7 24,9 n.d. n.d. n.d. 109 42 0 42 0 0 484 2027 440 1270 0,7 1050 728 0,24 1,31 0,7 295■ 4 n.d.
Latte di vacca in polvere parzialmente scremato 100 4,2 28,8 12,7 n.d. n.d. n.d. 58 50,2 0 50,2 0 0 418 1748 n.d. n.d. 0,7 1124 879 0,32 1,8 n.d. 201 6 n.d.
Latte di vacca in polvere scremato 100 5 33,1 0,9 n.d. n.d. n.d. 22 56,2 0 56,2 0 0 351 1470 550 1650 0,9 1323 1030 0,35 1,8 0,8 12 6 tr
Latte di vacca pastorizzato intero1 100 87 3,3 3,6 2,11 1,1 0,12 11 4,9 0 4,9 0 0 64 268 50 150 0,1 119 93 0,04 0,18 0,1 37◆ 1 0,07
Latte di vacca pastorizzato parzialmente scremato 100 88,5 3,5 1,5 0,89 0,47 0,08 7 5 0 5 0 0 46 194 n.d. n.d. 0,1 120 94 0,04 0,17 0,09 19 1 0,04
Latte di vacca pastorizzato scremato 100 90,5 3,6 0,2 0,14 0,05 0,01 2 5,3 0 5,3 0 0 36 151 52 150 0,1 125 97 0,04 0,17 0,09 tr 1 tr
Latte di vacca condensato zuccherato 100 26,5 8,7 9 4,79 2,55 0,23 34 56,5 0 56,5 0 0 328 1371 130 390 0,2 293 235 0,09 0,43 0,2 99 3 n.d.
Latte di vacca evaporato non zuccherato 100 74 7 8,2 n.d. n.d. n.d. 31 8,6 0 8,6 0 0 134 561 150 323 0,1 240 200 0,06 0,35 0,2 96 1 n.d.
Panna o crema di latte 100 58,5 2,3 35 n.d. n.d. n.d. n.d. 3,4 0 3,4 0 0 337 1410 34 100 0 78 61 0,02 0,11 n.d. 335 n.d. n.d.
Yogurt caprino 100 87,5 3,6 2,9 n.d. n.d. n.d. n.d. 5,1 0 5,1 0 0 60 249 60 251 0,1 124 105 0,03 0,13 0,26 196 0 n.d.
Yogurt da latte intero 100 87 3,8 3,9 2,07 0,84 0,13 11 4,3 0 4,3 0 0 66 278 48 170 0,1 125 105 0,04 0,19 0,11 38 1 0,08
Yogurt da latte parzialmente scremato 100 89 3,4 1,7 0,95 0,38 0,05 8 3,8 0 3,8 0 0 43 181 45 149 0,1 120 94 0,04 0,18 0,1 21 1 0,06
Yogurt da latte scremato 100 89 3,3 0,9 n.d. n.d. n.d. 2 4 0 4 0 0 36 152 58 185 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 1 tr
Yogurt greco da latte intero 100 78,5 6,4 9,1 n.d. n.d. n.d. n.d. 2 0 2 0 0 115 481 71 150 0,3 150 130 0,03 0,36 0,1 121 tr n.d.
FORMAGGI
Brie 100 48,6 19,3 26,9 n.d. n.d. n.d. 98 tr 0 tr 0 0 319 1336 700 100 0,8 540 390 0,04 0,43 0,4 320 tr n.d.
Burrini 100 26,5 22,1 47 n.d. n.d. n.d. n.d. 4,1 0 4,1 0 0 527 2204 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.
Butirro calabro 100 32,7 24,7 37,8 n.d. n.d. n.d. n.d. 0,3 0 0,3 0 0 440 1841 n.d. n.d. n.d. 135 202 n.d. n.d. n.d. n.d. tr n.d.
Caciocavallo 100 30 37,7 31,1 n.d. n.d. n.d. n.d. 2,3 0 2,3 0 0 439 1838 n.d. n.d. 0,3 860 590 0,01 0,45 0 420 tr 0,43
TABELLE
Cacioricotta di capra 100 68,4 11,9 14,3 n.d. n.d. n.d. n.d. 0,5 0 0,5 0 0 178 745 n.d. n.d. n.d. 396 240 n.d. n.d. n.d. n.d. tr n.d.
Caciotta mista 100 39,5 24,5 31 19,31 7,92 2,13 n.d. 1,8 0 1,8 0 0 384 1606 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. tr n.d.
Caciotta romana di pecora 100 32,5 27,7 27,3 n.d. n.d. n.d. n.d. 2,1 0 2,1 0 0 364 1525 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 380 tr n.d.
1
Un litro di latte pesa 1030 g. ■ 115 μg provengono da caroteni. ◆ 5 μg provengono da caroteni.
295
COMPOSIZIONE CHIMICA E VALORE ENERGETICO DEGLI ALIMENTI PER 100 g DI PARTE EDIBILE
296
ALIMENTI
Parte edibile
acqua
Proteine
liPidi
AG saturi
aG monoinsaturi
aG Poliinsaturi
colesterolo
carboidrati
amido
Zuccheri
solubili
Fibra totale
alcol
enerGia
enerGia
sodio
Potassio
Ferro
calcio
FosForo
tiamina
riboFlavina
niacina
vit. a ret. eq.
vit. c
vit. e
% g g g g g g mg g g g g g kcal kJ mg mg mg mg mg mg mg mg mcg mg mg
Caciotta toscana 100 42,8 24,6 29,6 n.d. n.d. n.d. n.d. 0,8 0 0,8 0 0 368 1539 514 145 0,6 531 n.d. n.d. n.d. n.d. 453 tr 0,49
TABELLE
Caciottina fresca 100 54,8 17,3 21,3 n.d. n.d. n.d. n.d. 0,5 0 0,5 0 0 263 1099 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 202 tr 0,22
Caciottina mista 100 41,3 26,9 28,5 n.d. n.d. n.d. n.d. 1,5 0 1,5 0 0 370 1547 n.d. n.d. n.d. 360 300 n.d. n.d. n.d. n.d. tr n.d.
Caciottina vaccina 100 46 21,1 25,4 n.d. n.d. n.d. 71 3 0 3 0 0 324 1357 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. tr 0,34
Camembert 100 50,7 20,9 23,7 n.d. n.d. n.d. 78 tr 0 tr 0 0 297 1242 650 100 0,2 350 310 0,05 0,52 1 283 tr n.d.
Cheddar 100 38,5 25 31 n.d. n.d. n.d. n.d. 0,5 0 0,5 0 0 381 1594 610 120 0,5 810 545 0,01 0,45 0,1 420 0 n.d.
Crescenza 100 58,3 16,1 23,3 n.d. n.d. n.d. 53 1,9 0 1,9 0 0 281 1177 350 110 0,1 557 285 n.d. n.d. n.d. 135 tr 0,45
Dolce verde 100 52,5 19,1 20 n.d. n.d. n.d. n.d. 2,5 0 2,5 0 0 266 1112 n.d. n.d. n.d. 360 300 n.d. 0,3 n.d. n.d. tr n.d.
Emmenthal 100 34,6 28,5 30,6 n.d. n.d. n.d. n.d. 3,6 0 3,6 0 0 403 1686 450 107 0,3 1145 700 0,01 0,45 0,1 343 1 n.d.
Feta 100 57,1 15,6 20,2 n.d. n.d. n.d. 68 1,5 0 1,5 0 0 250 1045 1440 95 0,2 360 280 0,04 0,21 0,2 226 tr n.d.
Fiocchi di formaggio magro 100 78,8 9,7 7,1 n.d. n.d. n.d. n.d. 3,2 0 3,2 0 0 115 480 290 n.d. n.d. n.d. 75 0,01 0,4 0,12 n.d. 0 tr
Fior di latte 100 54,8 20,6 20,3 n.d. n.d. n.d. n.d. 0,7 0 0,7 0 0 268 1120 n.d. n.d. 0,4 350 355 0,03 0,27 0,3 300 0 n.d.
Fontina 100 41,1 24,5 26,9 14,73 6,9 1,42 82 0,8 0 0,8 0 0 343 1436 686 n.d. 0,3 870 561 0,01 0,45 0,2 420 0 0,62
Formaggino1 100 52,6 11,2 26,9 n.d. n.d. n.d. n.d. 6• 0 6 0 0 309 1295 1000 108 0,3 430 650 0,02 0,3 0,1 370 0 n.d.
Formaggino light 100 56,4 14,7 17,3 n.d. n.d. n.d. n.d. 6,5• 0 6,5 0 0 239 999 1000 n.d. 0,3 430 665 0,02 0,2 0,1 240 0 n.d.
Formaggio cremoso spalmabile 100 59,2 8,6 31 n.d. n.d. n.d. 90 tr 0 tr 0 0 313 1311 330 150 0,1 110 130 0,03 0,17 0,1 n.d. tr n.d.
Formaggio cremoso spalmabile light 100 70 9,2 14,5 n.d. n.d. n.d. 42 3,1 0 3,1 0 0 179 749 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 224 tr tr
Formaggio molle da tavola 100 38,9 25,4 30,2 14,67 8,56 0,57 n.d. 1 0 1 0 0 377 1578 n.d. n.d. n.d. 604 480 0,07 0,3 0,3 310 0 n.d.
Gorgonzola 100 50,8 19,1 27,1 13,1 7,1 0,73 70 1 0 1 0 0 324 1356 600 111 0,3 401 326 0,01 0,18 0,9 287 0 0,52
Grana 100 32 33 28 17,53 7,29 0,78 109 tr 0 tr 0 0 392 1640 700 120 0,1 1165 692 0,02 0,36 0,1 224 0 0,21
Groviera 100 32,1 30,6 29 17,64 9,31 1,73 n.d. 1,5 0 1,5 0 0 389 1628 332 80 0,5 1123 685 0,01 0,45 0,1 400 0 n.d.
Italico 100 49,2 21,2 25,2 n.d. n.d. n.d. n.d. 1,2 0 1,2 0 0 316 1323 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 350 tr n.d.
Latteria (formaggio del Veneto) 100 25,4 30,7 36,4 n.d. n.d. n.d. n.d. 1,4 0 1,4 0 0 456 1906 n.d. n.d. n.d. 1057 n.d. 0,03 0,68 0,4 327 tr n.d.
Mascarpone 100 44,4 7,6 47 n.d. n.d. n.d. n.d. 0,3 0 0,3 0 0 455 1902 86 53 0,2 68 97 0,01 0,22 0,1 430 0 n.d.
Mozzarella di bufala 100 55,5 16,7 24,4 n.d. n.d. n.d. n.d. 0,4 0 0,4 0 0 288 1205 n.d. n.d. 0,2 210 195 n.d. n.d. n.d. 164 0 0,24
Mozzarella di vacca 100 58,8 18,7 19,5 n.d. n.d. n.d. 46 0,7 0 0,7 0 0 253 1058 200 145 0,4 350 350 0,03 0,27 0,4 219 0 0,39
Parmigiano 100 30,4 33,5 28,1 18,54 8,81 0,79 91 tr 0 tr 0 0 387 1619 600 102 0,7 1159 678 0,03 0,37 0,05 373 0 0,68
Pecorino 100 34 25,8 32 n.d. n.d. n.d. n.d. 0,2 0 0,2 0 0 392 1640 1800 90 0,6 607 590 0,03 0,47 0,2 380 0 0,7
Pecorino romano 100 31,9 26 33,1 n.d. n.d. n.d. 90 1,8 0 1,8 0 0 409 1710 n.d. n.d. n.d. 900 589 n.d. 0,41 n.d. 480 0 1,01
Pecorino siciliano 100 30,3 28,9 33,6 n.d. n.d. n.d. n.d. 2,4 0 2,4 0 0 427 1787 450 55 0,3 1162 798 n.d. n.d. n.d. 573 tr 0,97
Provolone 100 39 28,1 28,2 16,69 7,2 0,8 73 2 0 2 0 0 374 1564 860 139 0,5 720 521 0,02 0,22 0,6 390 0 0,52
1
Un formaggino pesa in media 22 g. • Variabile dal 3% al 10%.
COMPOSIZIONE CHIMICA E VALORE ENERGETICO DEGLI ALIMENTI PER 100 g DI PARTE EDIBILE
ALIMENTI
Parte edibile
acqua
Proteine
liPidi
AG saturi
aG monoinsaturi
aG Poliinsaturi
colesterolo
carboidrati
amido
Zuccheri
solubili
Fibra totale
alcol
enerGia
enerGia
sodio
Potassio
Ferro
calcio
FosForo
tiamina
riboFlavina
niacina
vit. a ret. eq.
vit. c
vit. e
% g g g g g g mg g g g g g kcal kJ mg mg mg mg mg mg mg mg mcg mg mg
Ricotta di bufala 100 67,3 10,5 17,3 n.d. n.d. n.d. n.d. 3,7 0 3,7 0 0 212 885 n.d. n.d. n.d. 340 380 n.d. n.d. n.d. n.d. 0 n.d.
Ricotta di pecora 100 74,1 9,5 11,5 7,36 2,5 0,68 42 4,2 0 4,2 0 0 157 658 85 98 0,3 166 153 0,03 n.d. n.d. 260 0 n.d.
Ricotta di vacca 100 75,7 8,8 10,9 6,82 2,76 0,39 57 3,5 0 3,5 0 0 146 613 78 119 0,4 295 237 n.d. n.d. n.d. 128 0 0,21
Robiola 100 46 20 27,7 n.d. n.d. n.d. n.d. 2,3 0 2,3 0 0 338 1414 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 0 n.d.
Scamorza 100 44,9 25 25,6 n.d. n.d. n.d. n.d. 1 0 1 0 0 334 1398 n.d. n.d. 0,3 512 299 n.d. n.d. n.d. 352 tr 0,48
Stracchino 100 53,5 18,5 25,1 n.d. n.d. n.d. n.d. tr 0 tr 0 0 300 1255 n.d. n.d. 0,3 567 374 n.d. n.d. n.d. n.d. 0 n.d.
Taleggio 100 51,8 19 26,2 n.d. n.d. n.d. n.d. 0,9 0 0,9 0 0 315 1319 873 89 0,1 433 328 n.d. 0,22 n.d. 482 0 0,62
UOVA
Uova di anatra, intero 88 70,9 12,2 15,4 3,68 6,52 2,98 n.d. 0,7 0 0,7 0 0 190 795 122 129 2,8 57 195 0,15 0,3 0,1 360■ 0 n.d.
Uova di gallina, albume 100 87,7 10,7 tr tr tr tr 0 tr 0 tr 0 0 43 180 179 135 0,1 7 15 0,02 0,27 0,1 0 0 0
Uova di gallina, intero1 87 77,1 12,4 8,7 3,17 2,58 1,26 371 tr 0 tr 0 0 128 535 137 133 1,5 48 210 0,09 0,3 0,1 225■ 0 n.d.
Uova di gallina, intero congelato 100 77,1 12,4 8,7 3,17 2,58 1,26 370 tr 0 tr 0 0 128 535 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 0 n.d.
Uova di gallina, intero cotto alla coque o sodo 100 77,1 12,4 8,7 n.d. n.d. n.d. 371 tr 0 tr 0 0 128 535 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 0 n.d.
Uova di gallina, intero in polvere 100 4,1 51,9 36,4 14,04 18,33 5,83 1600 0,4 0 0,4 0 0 537 2246 573 556 6,3 201 879 0,38 1,26 0,42 942 0 n.d.
Uova di gallina, tuorlo 100 53,5 15,8 29,1 9,82 8,29 4,63 1337 tr 0 tr 0 0 325 1360 43 90 4,9 116 586 0,27 0,35 0,1 640■ 0 n.d.
Uova di gallina, tuorlo congelato 100 n.d. 15,8 29,1 9,82 8,29 4,63 1270 tr 0 tr 0 0 325 1360 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 0 n.d.
Uova di oca, intero 87 69,7 13,8 14,4 3,6 5,74 1,51 n.d. 1 0 1 0 0 189 789 n.d. n.d. 2,6 52 200 0,1 0,3 0,1 330■ 0 n.d.
Uova di tacchina, intero 87 72,6 12,8 10,2 3,64 4,57 1,38 n.d. 1 0 1 0 0 147 614 n.d. n.d. 2,5 50 200 0,15 0,3 0,1 225■ 0 n.d.
OLII
Burro 100 14,1 0,8 83,4 48,78 23,72 2,75 250 1,1 0 1,1 0 0 758 3171 7 15 0 25 16 n.d. n.d. n.d. 930• 0 2,4
Lardo 100 1 0 99 33,12 37,14 28,77 95 0 0 0 0 0 891 3728 2 1 n.d. n.d. n.d. 0 0 0 0 0 tr
Margarina - 100% vegetale 100 13 0,6 84 26,43 36,78 17,64 0 0,4 0 0,4 0 0 760 3179 800 5 n.d. 20 16 0 0 0 75 0 12,4
Margarina - 2/3 di grassi animali, 1/3 di grassi
100 12 0,7 84 n.d. n.d. n.d. 50 0,4 0 0,4 0 0 760 3181 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 0 n.d.
vegetali
Olii vegetali (oliva, soia, mais ecc.) 100 tr 0 99,9 n.d. n.d. n.d. 0 0 0 0 0 0 899 3762 tr tr tr tr 0 0 0 0 n.d. 0 n.d.
Olio di arachide 100 tr 0 99,9 19,39 52,52 27,87 0 0 0 0 0 0 899 3762 tr tr 0,1 tr 0 0 0 0 0 0 19,1
Olio di cocco 100 tr 0 99,9 86,8 6,25 1,6 0 0 0 0 0 0 899 3762 tr tr tr 0 0 0 0 0 0 0 0,9
TABELLE
Olio di colza 100 tr 0 99,9 6,31 61,52 29,62 0 0 0 0 0 0 899 3762 tr tr 0,1 0 0 0 0 0 0 0 22,2
Olio di fegato di merluzzo 100 tr 0 99,9 n.d. n.d. n.d. 570 0 0 0 0 0 899 3762 tr tr tr 0 0 0 0 0 18000 0 19,8
Olio di germe di grano 100 tr 0 99,9 15,6 20 59,3 0 0 0 0 0 0 899 3762 tr tr 0 0 0 0 0 0 0 0 133
Olio di girasole 100 tr 0 99,9 11,24 33,37 50,22 0 0 0 0 0 0 899 3762 tr tr 0,1 tr 0 0 0 0 0 0 68
297
1
Un uovo pesa mediamente 61 g, il guscio 8 g, l’albume 37 g, il tuorlo 16 g. ■ Retinolo e caroteni variano notevolmente con la composizione del mangime. • 146 μg provengono da caroteni.
COMPOSIZIONE CHIMICA E VALORE ENERGETICO DEGLI ALIMENTI PER 100 g DI PARTE EDIBILE
298
ALIMENTI
Parte edibile
acqua
Proteine
liPidi
AG saturi
aG monoinsaturi
aG Poliinsaturi
colesterolo
carboidrati
amido
Zuccheri
solubili
Fibra totale
alcol
enerGia
enerGia
sodio
Potassio
Ferro
calcio
FosForo
tiamina
riboFlavina
niacina
vit. a ret. eq.
vit. c
vit. e
% g g g g g g mg g g g g g kcal kJ mg mg mg mg mg mg mg mg mcg mg mg
Olio di mais 100 tr 0 99,9 14,96 30,66 50,43 0 0 0 0 0 0 899 3762 tr tr 0,1 tr 0 0 0 0 0 0 34,5
TABELLE
Olio di mandorle dolci 100 tr 0 99,9 n.d. n.d. n.d. 0 0 0 0 0 0 899 3762 tr tr tr 0 0 0 0 0 0 0 45,8
Olio di oliva1 100 tr 0 99,9 16,16 74,45 8,84 0 0 0 0 0 0 899 3762 tr tr 0,1 0 0 0 0 0 3 0 18,5
Olio di oliva extra vergine1 100 tr 0 99,9 14,46 72,95 7,52 0 0 0 0 0 0 899 3762 tr tr 0,2 0 0 0 0 0 36 0 22,4
Olio di palma 100 tr 0 99,9 47,1 38,92 12,58 0 0 0 0 0 0 899 3762 tr tr 0,1 0 0 0 0 0 0 0 33,1
Olio di sesamo 100 tr 0 99,9 13,15 40,1 42,2 0 0 0 0 0 0 899 3762 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 0 0 0 n.d. 0 n.d.
Olio di soia 100 tr 0 99,9 14,02 22,76 58,96 0 0 0 0 0 0 899 3762 tr tr 0,1 tr 0 0 0 0 0 0 18,5
Olio di vinacciolo 100 tr 0 99,9 9,23 16,39 67,99 0 0 0 0 0 0 899 3762 tr tr 0,1 0 0 0 0 0 0 0 18,9
Sego di bue 100 2 0,8 96,5 n.d. n.d. n.d. n.d. 0 0 0 0 0 872 3647 n.d. n.d. 0,3 0 7 0 0 0 224 1 tr
Strutto o sugna 100 tr tr 99,9 42,47 43,11 11,7 108 0 0 0 0 0 899 3761 40 tr tr tr tr 0 0 0 0 0 0,66
DOLCI
Babà al rhum 100 49,4 5,9 5,7 n.d. n.d. n.d. n.d. 41,2 20,6 18,5 n.d. tr 229 960 n.d. n.d. 2,3 22 40 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.
Barretta al cocco ricoperta di cioccolato 100 7,6 4,8 26,1 n.d. n.d. n.d. 10 58,2 4,1 53,7 n.d. 0 472 1976 180 320 1,3 110 140 0,04 0,1 0,3 40 0 n.d.
Canditi [ciliegie, scorzette di frutta, frutti ghiacciati] 100 17 0,5 0 0 0 0 0 75 0 75 4,5 0 283 1185 n.d. n.d. 1,5 60 7 0,05 0,04 0,5 8 0 tr
Cannoli alla crema 100 33,7 6,2 20,7 n.d. n.d. n.d. n.d. 41,9 28,2 10,9 n.d. 0 368 1541 n.d. n.d. 1,3 52 0 0 0 0 0 0 n.d.
Caramelle dure 100 2,7 tr 0 0 0 0 0 91,6 0 91,6 0 0 344 1437 n.d. n.d. 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Caramelle tipo mou 100 4,8 2,1 17,2 n.d. n.d. n.d. n.d. 71,1 1 70 0 0 430 1798 320 210 1,5 95 64 0 0 0 0 0 n.d.
Cioccolato al latte 100 0,8 7,3 36,3 21,86 11,49 1,28 10 50,5 tr 50,5 3,2 0 545 2281 120 420 3 262 207 0,09 0,39 0,6 25 0 n.d.
Cioccolato al latte con nocciole 100 1,1 7,2 36,9 17,46 15,94 1,76 9 48,6 tr 48,6 4,8 0 543 2273 n.d. n.d. 1,9 42 162 0,26 0,26 2 n.d. 0 n.d.
Cioccolato fondente 100 0,5 6,6 33,6 20,59 11,08 1,41 0 49,7 tr 49,7 8 0 515 2155 11 300 5 51 186 0,07 0,07 0,6 9 0 n.d.
Crema di nocciole e cacao 100 0,8 6,9 32,4 n.d. n.d. n.d. 2 58,1 tr 58,1 n.d. 0 537 2247 50 370 3,6 143 164 0,03 0,1 0,45 n.d. 0 n.d.
Crostata con crema al cacao 100 6,1 4,6 24,7 n.d. n.d. n.d. n.d. 67 28,1 36,1 n.d. 0 492 2058 208 228 0,7 24 235 n.d. n.d. n.d. n.d. 0 n.d.
Crostata con marmellata 100 20,9 4,9 8,2 n.d. n.d. n.d. n.d. 65,5 n.d. n.d. n.d. 0 339 1418 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 0 0 n.d.
Crostata con marmellata di albicocche, tipo
100 9,9 0,9 16,5 n.d. n.d. n.d. n.d. 71,7 39,4 28,4 n.d. 0 421 1761 235 363 0,6 19 182 n.d. n.d. n.d. n.d. 0 n.d.
industriale
Gelato confezionato - biscotto con crema, zabaione
100 36,3 5,3 7,3 n.d. n.d. n.d. n.d. 49,1 n.d. n.d. n.d. 0 271 1134 n.d. n.d. n.d. 66 106 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.
e cioccolato
Gelato confezionato - cacao, in vaschetta 100 63 3,6 7,1 n.d. n.d. n.d. n.d. 25,3 tr 25,3 0 0 173 725 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.
Gelato confezionato - caffè, in vaschetta 100 54,9 5,1 15 n.d. n.d. n.d. n.d. 23,9 tr 23,9 0 0 245 1025 n.d. n.d. n.d. 245 102 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.
Gelato confezionato - cono con panna e cioccolato 100 43,2 5,1 15,5 n.d. n.d. n.d. n.d. 34,9 n.d. n.d. n.d. 0 291 1217 n.d. n.d. n.d. 103 222 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.
Gelato confezionato - cono con panna, scaglie di
100 41,1 4,2 20,5 n.d. n.d. n.d. n.d. 33,3 n.d. n.d. n.d. 0 326 1365 n.d. n.d. n.d. 96 131 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.
cioccolato e noccioline
Gelato confezionato - fior di latte, in vaschetta 100 60,6 4,2 13,7 n.d. n.d. n.d. n.d. 20,7 tr 20,7 0 0 218 911 n.d. n.d. 0,4 85 165 n.d. n.d. n.d. n.d. 0 n.d.
1
Un litro di olio pesa mediamente 917 g.
COMPOSIZIONE CHIMICA E VALORE ENERGETICO DEGLI ALIMENTI PER 100 g DI PARTE EDIBILE
ALIMENTI
Parte edibile
acqua
Proteine
liPidi
AG saturi
aG monoinsaturi
aG Poliinsaturi
colesterolo
carboidrati
amido
Zuccheri
solubili
Fibra totale
alcol
enerGia
enerGia
sodio
Potassio
Ferro
calcio
FosForo
tiamina
riboFlavina
niacina
vit. a ret. eq.
vit. c
vit. e
% g g g g g g mg g g g g g kcal kJ mg mg mg mg mg mg mg mg mcg mg mg
Gelato confezionato - fior di latte, ricoperto di
100 75,2 1,4 1,7 n.d. n.d. n.d. n.d. 21,3 tr 21,3 0 0 101 422 n.d. n.d. n.d. 55 50 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.
sorbetto alla fragola
Gelato confezionato - ghiacciolo all’arancio 100 64 0 0 tr tr tr 0 36,5 0 36,5 0 0 137 573 n.d. n.d. 0 0 0 0 0 0 0 12 tr
Gelato confezionato - nocciola, in vaschetta 100 62,4 3,3 8,4 n.d. n.d. n.d. n.d. 25,2 tr 25,2 0 0 183 767 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.
Gelato confezionato - panna ricoperta di cioccolato
100 44,8 4,5 21,4 n.d. n.d. n.d. n.d. 28,2 tr 28,2 0 0 316 1324 n.d. n.d. n.d. 109 212 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.
fondente
Gelato confezionato - panna, in vaschetta 100 60,6 3,2 8,2 n.d. n.d. n.d. n.d. 27,2 tr 27,2 0 0 189 789 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.
Gelato confezionato - sorbetto al limone, in
100 64,9 0,9 tr tr tr tr 0 34,2 0 34,2 0 0 132 552 18 42 tr 2 5 tr 0,04 tr 0 tr tr
vaschetta
Gelato confezionato - stracciatella, in vaschetta 100 57,8 2,9 7 n.d. n.d. n.d. n.d. 31,5 tr 31,5 0 0 193 806 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.
Gelato confezionato - vaniglia, in vaschetta 100 63,5 2,7 6,7 n.d. n.d. n.d. n.d. 25,7 tr 25,7 0 0 167 701 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.
Gomme da masticare, lastrine e confetti 100 3,5 0 0 0 0 0 0 70 0 70 0 0 263 1098 n.d. n.d. n.d. n.d. 0 0 0 0 0 0 0
Lenti colorate ripiene di cioccolato 100 1,5 5,4 17,5 n.d. n.d. n.d. n.d. 73,9 2,8 70,8 tr 0 456 1909 58 270 1,5 150 160 0,08 0,79 0,3 28 0 n.d.
Marmellate, normali e tipo frutta viva 100 36 0,5 tr tr tr tr 0 58,7 0 58,7 2,2 0 222 930 12 100 1,4 18 7 0,02 0,02 0,9 0 4 tr
Merendine con marmellata 100 19,7 5,5 8,3 n.d. n.d. n.d. n.d. 69,6 21 46,5 n.d. 0 358 1497 n.d. 98 0,8 11 55 n.d. n.d. n.d. n.d. 0 n.d.
Merendine farcite di latte 100 14,2 6,2 15,1 n.d. n.d. n.d. n.d. 67,3 19,7 45,7 1,87 0 413 1728 n.d. 180 1,8 17 172 n.d. n.d. n.d. n.d. 0 n.d.
Merendine tipo brioche 100 11,3 8,2 17,6 5,6 5,14 1,51 47 65,7 39,3 22,5 n.d. 0 438 1831 n.d. n.d. 1,5 23 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 0 n.d.
Merendine tipo pan di spagna 100 17,9 7,4 13,1 4,8 3,31 1,16 58 62,7 25,3 34,9 n.d. 0 383 1601 n.d. 103 1,4 58 117 n.d. n.d. n.d. n.d. 0 n.d.
Merendine tipo pasta frolla 100 8,1 5,3 17,1 6,56 4,2 1,24 30 71,7 33,2 35,2 n.d. 0 444 1858 n.d. n.d. 0,7 23 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 0 n.d.
Miele 100 18 0,6 0 0 0 0 0 80,3 0 80,3 0 0 304 1270 11 51 0,5 5 6 tr 0,04 0,3 0 1 0
Panettone 100 26,9 6,4 10,7 n.d. n.d. n.d. n.d. 56,2 30,3 22,9 n.d. 0 333 1392 n.d. n.d. 3 149 130 n.d. n.d. n.d. n.d. 0 n.d.
Pasta di mandorle 100 10,8 9,9 23,4 n.d. n.d. n.d. 0 54,6 n.d. 54,6 n.d. 0 455 1904 n.d. n.d. 1,9 59 242 0,11 0,36 1,6 tr n.d. n.d.
Savoiardi 100 8,5 11,9 9,2 n.d. n.d. n.d. n.d. 69,6 27,5 39,3 n.d. 0 391 1638 n.d. n.d. 2 40 180 0,1 0,12 n.d. 0 0 n.d.
Torrone alla mandorla 100 6,9 10,8 26,8 n.d. n.d. n.d. n.d. 52 tr 52 1,9 0 479 2006 n.d. n.d. 3,5 80 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.
Torta margherita 100 19,4 8,9 10,4 n.d. n.d. n.d. n.d. 63,4 26,6 34,1 n.d. 0 367 1535 n.d. n.d. 2,8 9 121 0 n.d. n.d. 0 0 n.d.
Wafer ricoperto di cioccolato 100 1,3 8,2 26,6 n.d. n.d. n.d. n.d. 60,3 12,3 46,8 n.d. 0 498 2085 110 330 1,5 200 190 0,11 0,44 0,5 47 0 n.d.
Zucchero saccarosio 100 0,5 0 0 0 0 0 0 104,5 0 104,5 0 0 392 1640 1 2 0,3 1 n.d. 0 0 0 0 0 0
VARI
TABELLE
Aranciata 100 86 0,1 0 0 0 0 0 10 0 10 0 0 38 159 tr 18 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. tr
Bevanda tipo cola 100 89 tr 0 0 0 0 0 10,5 0 10,5 0 0 39 165 8 1 n.d. 5 15 0 0 0 0 0 0
Cacao amaro in polvere 100 2,5 20,4 25,6 n.d. n.d. n.d. 0 11,5 10,5 tr n.d. 0 355 1486 n.d. n.d. 14,3 51 685 0,08 0,3 1,7 7 0 n.d.
Caffè tostato1 100 4,1 10,4 15,4 5,42 1,15 5,64 0 28,5 n.d. n.d. n.d. 0 287 1201 74 2020 4,1 130 160 n.d. 0,2 10 n.d. 0 n.d.
299
Dadi da brodo 100 4,6 15,7 18,7 n.d. n.d. n.d. n.d. 5 n.d. n.d. n.d. 0 250 1045 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.
1
Il caffè tostato contiene a seconda della miscela (arabica o robusta) da 1 a 2 g/100 g (s.s.) di caffeina. Una tazzina di caffè, preparata con circa 6 g di polvere, a seconda del metodo di preparazione (espresso o moka), contiene mediamente da 50 a 120 mg di caffeina.
COMPOSIZIONE CHIMICA E VALORE ENERGETICO DEGLI ALIMENTI PER 100 g DI PARTE EDIBILE
300
ALIMENTI
Parte edibile
acqua
Proteine
liPidi
AG saturi
aG monoinsaturi
aG Poliinsaturi
colesterolo
carboidrati
amido
Zuccheri
solubili
Fibra totale
alcol
enerGia
enerGia
sodio
Potassio
Ferro
calcio
FosForo
tiamina
riboFlavina
niacina
vit. a ret. eq.
vit. c
vit. e
% g g g g g g mg g g g g g kcal kJ mg mg mg mg mg mg mg mg mcg mg mg
Farina di castagne 100 11,4 6,1 3,7 n.d. n.d. n.d. 0 76,2 n.d. n.d. n.d. 0 343 1437 11 847 3,2 50 164 0,23 0,37 1 0 0 n.d.
TABELLE
Fecola di patate 100 16,1 1,4 0 0 0 0 0 90,7 74,2 9,1 n.d. 0 346 1447 n.d. n.d. 0,3 10 27 tr tr tr 0 0 n.d.
Lievito di birra compresso 100 71 12,1 0,4 n.d. n.d. n.d. 0 1,1 0 1,1 6,9 0 56 235 16 610 4,9 13 394 0,71 1,65 11,2 tr tr n.d.
Maionese 100 15 4,3 70 6,93 14,14 46,06 70 2,1 0 2,1 0 0 655 2741 n.d. n.d. 0,5 18 28 0,02 0,04 tr 84 tr n.d.
Minestre in scatola, crema di asparagi 100 92,9 1 0,7 n.d. n.d. n.d. 0 4,2 n.d. n.d. n.d. 0 26 109 410 50 0,3 11 16 0,02 0,04 0,3 13 0 n.d.
Minestre in scatola, crema di cipolle 100 93,4 2,2 1 n.d. n.d. n.d. 0 2,2 n.d. n.d. n.d. 0 26 109 438 43 0,2 12 11 tr 0,01 tr tr 0 n.d.
Minestre in scatola, crema di funghi 100 89,6 1 4 n.d. n.d. n.d. 0 4,2 n.d. n.d. n.d. 0 56 233 398 41 0,2 17 21 0,01 0,05 0,3 3 tr n.d.
Minestre in scatola, crema di pollo 100 87,9 1,7 3,8 n.d. n.d. n.d. n.d. 4,5 3,1 1,1 n.d. 0 58 242 460 41 0,4 27 27 0,01 0,03 0,2 0 0 n.d.
Minestre in scatola, crema di pomodori 100 90,5 0,8 1 n.d. n.d. n.d. 0 6,4 n.d. n.d. n.d. 0 36 151 396 94 0,3 6 14 0,02 0,02 0,5 41 5 n.d.
Minestrone liofilizzato 100 3,9 10,1 8,8 n.d. n.d. n.d. 0 47,6 29,4 15 n.d. 0 298 1247 5600 800 2,8 120 160 0,21 0,15 3,1 n.d. 0 n.d.
Pappa reale 100 66 10 6 n.d. n.d. n.d. 0 14 0 14 0 0 147 613 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 0,13 0,75 0,39 tr tr n.d.
Pop corn 100 4,3 12 4,2 n.d. n.d. n.d. 0 77,9 n.d. n.d. 15,1 0 378 1581 4 301 2,7 10 300 0,2 0,28 1,95 20 0 n.d.
Salsa tomato ketchup 100 64,8 2,1 tr tr tr tr 0 24 1 22,9 0,9 0 98 412 1120 5901 0,2 25 43 1 0,09 2,1 230 2 n.d.
Soia, latte 100 89,7 2,9 1,9 n.d. n.d. n.d. 0 0,8 tr 0,8 tr 0 32 133 32 120 0,4 13 47 0,06 0,27 0,1 0 0 n.d.
Soia, salsa 100 67,6 8,7 0 0 0 0 0 8,3 n.d. 8,3 0 0 66 276 5720 360 2,7 19 210 0,05 0,13 3,4 0 0 n.d.
Soia, yogurt 100 82,4 5 4,2 n.d. n.d. n.d. 0 3,9 tr 3,9 n.d. 0 72 303 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 26 0 n.d.
Tè (foglie)1 100 9,3 19,6 2 n.d. n.d. n.d. 0 3 0 3 n.d. 0 108 450 45 2160 15,2 30 630 n.d. n.d. n.d. n.d. 0 n.d.
ALCOLICI
Aperitivi a base di vino 100 65,5 tr 0 0 0 0 0 17 0 17 0 17,4 186 779 tr tr tr 0 0 0 0 0 0 0 0
Birra chiara 100 93,5 0,2 0 0 0 0 0 3,5• 0 3,5• 0 2,8 34 140 10 35 0 1 28 0 0,03 0,9 0 1 0
Brandy 100 68,9 tr 0 0 0 0 0 tr 0 tr 0 32,9 230 964 0 tr tr 1 1 0 0 0 0 0 0
Grappa 100 66,3 tr 0 0 0 0 0 tr 0 tr 0 34,6 242 1014 0 tr tr n.d. 0 0 n.d. n.d. 0 0 0
Liquori da dessert 100 40,8 tr 0 0 0 0 0 31,1 0 31,1 0 28,2 314 1314 tr tr tr n.d. n.d. 0 n.d. n.d. 0 0 0
Marsala all’uovo 100 72,8 tr 0 0 0 0 n.d. 12,4 0 12,4 0 14,8 150 628 tr tr tr n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 0 n.d.
Marsala tipico 100 57,8 tr 0 0 0 0 0 28 0 28 0 14 203 850 tr tr tr n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 0 0 0
Spumante 100 87,3 tr 0 0 0 0 0 0,6 0 0,6 0 12,1 87 364 3 56 0,3 9 n.d. 0 0 0 0 0 0
Vermouth dolce 100 72,4 tr 0 0 0 0 0 13,9 0 13,9 0 12,4 139 581 28 30 tr n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 0 0 0
Vermouth secco 100 80,8 tr 0 0 0 0 0 4 0 4 0 15,1 121 505 17 40 tr n.d. n.d. n.d. 0 0 0 0 0
Vino da pasto bianco 100 89,8 tr 0 0 0 0 0 tr 0 tr 0 10 70 293 4 61 1 9 74 0,01 0,05 0 0 0 0
Vino da pasto rosso 100 89,2 tr 0 0 0 0 0 tr 0 tr 0 10,7 75 314 4 61 1 n.d. n.d. 0 0 0 0 0 0
Whisky 100 65,9 tr 0 0 0 0 0 tr 0 tr 0 35 245 1025 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
1
Le foglie contengono mediamente 3,5 g/100 g (s.s.) di caffeina; una bustina monodose contiene circa 2 g di foglie. La bevanda ottenuta con 140 ml di acqua bollente contiene a seconda del tempo d’infusione (da 1 min. a 5 min.) un contenu-
to di caffeina che va da 14 a 35 mg. • Variabili da 2 a 5 g per 100 g.
Didattica Digitale
Integrata Plus
301
302
Scopri i vantaggi
della DDI Plus di
Mondadori Education
303
HUB Scuola è l’ambiente per la didattica digitale dedicato a docenti, studenti
e famiglie: lo spazio in cui i contenuti digitali per la didattica arricchiscono
l’offerta del libro di testo. Sulla piattaforma trovano spazio i libri in versione
digitale, i contenuti digitali integrati nel libro, i portali disciplinari con risorse
per la creazione di percorsi didattici originali, ma non solo.
La piattaforma è pensata per affiancare il docente in tutte le fasi del suo la-
voro: la creazione di una classe virtuale è utile per facilitare l’organizzazione
dell’attività in classe, la creazione di verifiche personalizzate e la condivisio-
ne di materiali speciali o di approfondimento per ciascuno studente per-
mettono al docente di monitorare i progressi degli studenti e di lavorare
nell’ottica di una didattica personalizzata.
Dalla piattaforma si accede a HUB Young: il libro digitale per studiare online
e offline. Ricco di risorse integrate, HUB Young favorisce un apprendimento
personalizzato perché facilita l’inclusione e potenzia i risultati individuali.
Lo studente può attivarlo tramite PIN e trovarlo tra i propri libri in HUB Scuola;
il docente può richiederne la copia saggio digitale gratuita e ritrovarlo sempre
su HUB Scuola tra i libri attivati.
I contenuti digitali integrativi del libro di testo sono raccolti nell’HUB Kit del
libro digitale. In HUB Kit trovano spazio le risorse digitali: audio, video, esercizi
interattivi, materiali aggiuntivi e contenuti scaricabili, mappe concettuali,
laboratori digitali e gallerie d’immagini.
Tutti i contenuti possono essere condivisi con la classe Google Classroom
e con Microsoft Teams
NOVITÀ
HUB Smart è la nuova App che permette di guardare i video e ascoltare gli
audio del libro di testo; consente inoltre allo studente di allenarsi con i Test
direttamente dallo smartphone e dal tablet senza necessità di registrazione.
304
HUB Test è la piattaforma per docenti e studenti per creare verifiche e mettersi
alla prova. Contiene un ricco database di quesiti disponibili ed è utilissima per
gli studenti che possono allenarsi nelle varie materie e tenere traccia dei propri
progressi.
I Test sono autocorrettivi e sono restituiti dal sistema con feedback.
HUB INVALSI è l’ambiente in cui lo studente può prepararsi alle prove ufficiali: è
creato per avvicinare l’alunno all’interfaccia della piattaforma INVALSI e gli consente
di svolgere le prove in modalità Computer Based.
305
HUB SCUOLA: LE RISORSE PER IL DOCENTE
1. Il primo passo per conoscere l’offerta per il docente è qualificarsi
2. Puoi richiedere i saggi digitali dei libri utili per la tua professione
Come prima cosa vai sul sito mondadorieducation.it ed effettua il login con email e
password scelti in fase di registrazione.
A questo punto, cerca il libro che desideri attraverso la maschera di ricerca, accedi alla
scheda opera del volume e clicca sul pulsante di richiesta saggio digitale.
Nella finestra che si apre, seleziona i volumi dei quali richiedi la copia digitale e aggiungili
ai tuoi saggi.
Il tuo agente di zona prenderà in carico la richiesta e tu riceverai − non appena possibile
− una mail con la notifica di attivazione dei saggi che potrai visualizzare su HUB Scuola.
La versione saggio avrà i contenuti digitali integrativi solo di un capitolo demo. Quando
la versione definitiva del libro digitale verrà pubblicata, di norma nel mese di settembre,
potrai vedere i contenuti digitali completi, sia quelli dedicati allo studente sia i materiali
riservati a te e specifici per la didattica, la verifica e la programmazione. Un sistema di
notifiche ti aggiornerà sul rilascio di nuovi contenuti.
Come docente qualificato, oltre al libro digitale e ai contenuti integrativi, trovi anche
le risorse docente a te dedicate: tanti contenuti digitali che l’editore ha predisposto
appositamente per agevolare la didattica, tra cui verifiche personalizzabili, tavole di
programmazione, lezioni LIM e molto altro. I materiali sono in formato modificabile,
comodi da personalizzare e stampare.
3. Con HUB Test puoi creare una verifica e assegnarla alla classe
HUB Test è il nuovo strumento semplice e intuitivo per creare verifiche personalizzate,
sulla base delle esigenze della classe. Puoi accedere a HUB Test dal Menù di HUB Scuola.
306
- creare Test da zero realizzando quesiti di varia tipologia: risposta multipla, vero/falso,
completamento, trova l’errore, raggruppamento e risposta aperta;
- utilizzare singoli quesiti per verifiche personalizzate.
La verifica è pronta per essere stampata e consegnata agli studenti, oppure assegnata
tramite la Classe virtuale. Le verifiche create resteranno sempre a disposizione nel tuo
Archivio.
HUB Test è una risorsa utilissima anche per l’allenamento degli studenti: al termine
dello svolgimento del Test, infatti, il sistema restituisce la prova corretta e viene generato
un feedback; in caso di risposta errata lo studente troverà il suggerimento per risolvere
correttamente il quesito.
4. HUB INVALSI
L’ambiente in cui lo studente può prepararsi alle prove ufficiali: è creato per avvicinare
l’alunno all’interfaccia della piattaforma INVALSI e gli consente di svolgere le prove in
modalità Computer Based.
Su HUB Scuola sono a disposizione esercitazioni in italiano, matematica e inglese come
previsto dalla normativa INVALSI.
Per creare una Classe virtuale, come prima cosa vai su hubscuola.it ed effettua il login
con email e password scelti in fase di registrazione.
Crea una classe privata o pubblica: se privata, resterà visibile solo a te, o a chi è in
possesso del codice di accesso; se pubblica, sarà visibile anche ai tuoi colleghi di scuola,
che potranno accedere senza ricrearla. Dai un nome alla tua classe.
Se la tua classe è già stata creata da un collega, cercala nella maschera di ricerca e clicca
su “Partecipa”.
Grazie alla Classe virtuale, il docente può condividere con la classe le risorse e le
verifiche create con HUB Test; può inoltre assegnare le Lesson plan per costruire lezioni
personalizzate da assegnare a tutta la classe o a singoli studenti. La programmazione,
l’apprendimento e la pianificazione dei tempi di studio diventano così sempre più
personalizzati per ciascuno studente.
307
HUB CAMPUS: IL LUOGO DELL’ISPIRAZIONE
PER IL DOCENTE, PER PROGETTARE
UNA DIDATTICA DIGITALMENTE AUMENTATA
campus.hubscuola.it
HUB Campus è l’ambiente in cui il docente può trovare spunti pedagogici e di contenuto
disciplinare sempre originali per programmare la didattica del futuro e per motivare gli
studenti.
Nuovi portali disciplinari con le migliori risorse digitali di HUB Scuola: materiali coinvol-
genti e utili per programmare le lezioni e preparare ad affrontare gli esami; strumenti e
metodi per una didattica digitalmente aumentata; strategie metacognitive per favorire
una didattica sempre più inclusiva e per educare alla cittadinanza digitale.
I video sono pensati per rispondere alle esigenze dei docenti, che disporranno così di
strumenti per insegnare anche in modo più dinamico e potranno modulare i percorsi
didattici sulla base dell’interesse della classe, trasmettendo ancora di più la passione per
il sapere e la conoscenza.
Gli studenti potranno disporre di un’ulteriore risorsa per studiare e ripassare in autonomia
attraverso un sistema di comunicazione più vicino al loro mondo.
308
HUB SCUOLA: LE RISORSE PER LO STUDENTE
1. Lo studente può attivare i prodotti digitali: HUB Young
Come prima cosa lo studente deve accedere a hubscuola.it ed effettuare il login con
email e password scelti in fase di registrazione. Cliccando sul pulsante “Attiva Libro“ nella
homepage di HUB Scuola si aprirà la schermata corrispondente che permette di cercare
il libro da attivare.
Lo studente dovrà inserire il titolo del libro o il codice ISBN nella buca di ricerca e trovare
il libro desiderato, poi potrà passare all’attivazione.
Puoi consultare il tuo libro digitale anche in versione offline scaricandolo per intero o in singoli capitoli
sul tuo dispositivo, seguendo questa semplice procedura:
Scarica la app gratuita che trovi sul sito hubscuola.it o sui principali store
e
Effettua il login con Email p
e Password scelte all’atto della registrazione su hubscuola.it
Nella libreria è possibile ritrovare i libri attivi
2. HUB Smart: l’App che permette di avere molti contenuti digitali sempre a portata
di mano
HUB Smart è la nuova App che permette di fruire dei video e degli audio direttamente
dallo smartphone e dal tablet senza necessità di registrazione. È lo strumento che rende
la didattica digitale alla portata di tutti: facile e veloce, permette di ripassare la lezione
con le risorse del libro online e di mettersi alla prova con i Test.
Per prima cosa è necessario verificare che sulla quarta di copertina del libro di testo ci sia
l’icona HUB Smart.
309
Accedere è semplicissimo; lo studente può:
1. scaricare l’App corrispondente dai principali store online;
2. lanciare HUB Smart e cliccare sullo schermo per attivare la videocamera;
3. inquadrare il QR Code contenuto nelle pagine del libro per fruire direttamente del
contenuto multimediale subito disponibile.
Se i contenuti digitali integrativi previsti per il volume sono molti, il QR Code sarà collocato
nelle pagine di apertura dell’unità o del capitolo.
Inquadrando questo codice si potrà visualizzare l’elenco completo di tutti i contenuti
digitali subito fruibili con lo smartphone, grazie a HUB Smart.
HUB Scuola mette a disposizione i video dell’intera produzione editoriale. Oltre 2500
video originali con contenuti d’autore, raggruppati in più di 50 playlist disciplinari a
disposizione di tutti e senza necessità di registrazione.
Gli studenti potranno disporre di un’ulteriore risorsa per studiare e ripassare in autonomia
attraverso un sistema di comunicazione più vicino al loro mondo.
310
HUB Young è il libro digitale che permette di approfondire i contenuti del testo mediante risorse digitali ed
esercizi interattivi e autocorrettivi. Lo studio sulla versione digitale del testo si arricchisce con una serie di
strumenti personalizzati (per esempio: integrazione con il Devoto-Oli, sintesi vocale, preferiti ecc.) e con la
possibilità di condividere e commentare i testi con le note per favorire il confronto e stimolare l’interattività
tra classe e insegnante. Ove prevista, la sezione accessibilità permette di passare a una versione inclusiva
del testo in cui è possibile scegliere un font ad alta leggibilità, determinare la distanza dell’interlinea e la
grandezza dei caratteri.
LA TUA APP
Per utilizzare il tuo libro digitale devi scaricare la tua App gratuita. Per sapere quale App scaricare
guarda quale logo di HUB è presente nella quarta di copertina del tuo libro.
Il libro digitale, in tutte le sue versioni, è fruibile sia dal web, dal portale HUB Scuola, sia dall’App.
Per accedere alla versione web del libro, e utilizzarlo sempre online, fai il login su HUB Scuola e troverai tutti
i libri digitali che hai attivato.
Puoi anche consultare il tuo libro in versione offline scaricandolo per intero o in singoli capitoli sul tuo
dispositivo.
Per fruire del tuo libro dall’App:
scarica l’App di lettura che trovi sul sito hubscuola.it o sui principali store online;
installa l’App;
inserisci email e password scelte all’atto della registrazione come illustrato nelle pagine precedenti;
nella libreria ritroverai tutti i libri attivati, accessibili con un semplice clic sulla copertina.
311
NAVIGARE IN HUB YOUNG
Dopo aver scaricato l’App di lettura di HUB Young e aver fatto il login, trovi nella Libreria tutti i libri che hai
attivato: puoi visualizzare sia quelli che hai già scaricato sia quelli ancora da scaricare.
Puoi fruire del tuo libro digitale anche in versione offline scaricandolo per intero o in singoli capitoli.
Puoi navigare nelle pagine di HUB Young in vari modi: con l’indice del libro, con le frecce laterali, ma anche
con le frecce della tastiera del computer. Puoi anche scegliere se visualizzare il libro a pagina singola o a
doppia pagina e ingrandire o rimpicciolire la pagina con la funzione Zoom.
In HUB Young sono presenti numerosi contenuti digitali integrativi di corredo al corso, che puoi consultare
cliccando sulle icone attive visibili nelle pagine oppure dall’Indice di HUB Kit, nel quale è possibile utilizzare
un filtro per categorie (video, audio, lezione LIM ecc.).
312
HUB YOUNG È
INCLUSIVO
ACCESSIBILE
INTERATTIVO
PERSONALIZZABILE
313
1 DISEGNA
Gli strumenti per il disegno permettono
di personalizzare il libro digitale
inserendo forme, frecce, disegni a mano
libera ed evidenziazioni, con un’ampia
scelta di colori e varie dimensioni del
tratto. Tutte le note, i testi in pagina
e i ritagli che inserisci nel libro digitale
vengono raccolti in automatico nel
Quaderno personale, uno strumento
molto utile per avere una visione 4 RITAGLIO
d’insieme delle attività svolte nel libro Una particolare versione della nota è
digitale, invece di cercarle scorrendo 3 NOTA il ritaglio, una comoda funzione che ti
pagina per pagina. La funzione Esporta In HUB Young è possibile inserire sulle permette di fare la cattura schermo di
consente di avere tutti questi materiali pagine delle note personali, utili per porzioni della pagina e salvarle in un
anche in formato Word modificabile. aggiungere commenti, promemoria, box in cui si può anche aggiungere del
Dal quaderno si possono inoltre gestire appunti e anche link esterni al web. testo di commento all’immagine.
le funzionalità delle note, ovvero Nel Menù degli strumenti, fare clic Nel Menù degli strumenti, fare clic
vedere a che pagina sono, decidere su Nota; poi cliccare sulla pagina del sul pulsante Ritaglia e disegnare un
quali condividere, vedere quali sono libro per aprire il box di scrittura. Una rettangolo sulla pagina dell’area che
già condivise (ed eventualmente volta salvata, la nota si posiziona come si vuole ritagliare. L’immagine viene
interrompere la condivisione) icona sulla pagina. Con possibilità salvata automaticamente nel quaderno,
ed eliminarle. di condivisione. con possibilità di condivisione.
1 3 4
2 5 6
314
I CONTENUTI DIGITALI INTEGRATIVI
315
TIPOLOGIA ICONA UTILIZZO DIDATTICO
Per l’autoverifica. Possibile l’uso docente, per stimolare la rielaborazione dei contenuti
TEST INTERATTIVI
dopo la spiegazione (il livello 2 corrisponde al consolidamento)
AUDIO IN ITALIANO
Per un’azione inclusiva sia verso alunni di madrelingua non italiana, sia per facilitare
l’apprendimento consentendo di leggere e di ascoltare contemporaneamente
IMPARA FACILE
TRADUZIONE IN INGLESE
IL MIO BILANCO DELLE Per una sorta di “narrazione di sé” da parte dell’alunno, che lo aiuta a riflettere sul
COMPETENZE suo percorso formativo e sulle competenze acquisite a fine UDA
316
POWERPOINT Per una didattica che punta all’essenziale: un percorso parallelo al cartaceo, con
PERCORSO AGILE la sintesi semplificata pagina per pagina. Uno strumento efficace per sessioni a
minutaggio ridotto. Un aiuto concreto per l’inclusione
ALIMENTI E ALIMENTAZIONE
ALIMENTI E ALIMENTAZIONE
ALIMENTI E ALIMENTAZIONE
CALCOLO CALORICO
per il calcolo calorico e nutrizionale
FABBISOGNO ENERGETICO
per il calcolo antropometrico
317
Suggerimenti per attività integrate digitali con i materiali del Corso
Le attività integrate digitali (AID) possono essere distinte in due modalità, sulla base dell’interazione tra il
docente e il gruppo di studenti:
• attività sincrone, ovvero svolte con l’interazione in tempo reale tra il docente e il gruppo di studenti;
• attività asincrone, ovvero svolte senza l’interazione in tempo reale tra il docente e il gruppo di studenti.
318
ESEMPI DI ATTIVITÀ INTEGRATE DIGITALI I MATERIALI DEL CORSO
319
Buone pratiche per
la Didattica Digitale
Integrata
Mi sembra sbagliato
deprecare ogni novità
tecnologica in nome
di valori umanistici in
pericolo. Penso che
ogni nuovo mezzo di
comunicazione e diffusione
di parole, immagini e suoni
I fondamenti possa riservare sviluppi
creativi nuovi, nuove forme
Il benessere digitale di espressione.
La Didattica Digitale Integrata (DDI)
Italo Calvino, intervistato
Sincrono/asincrono & offline/online alla Fiera del Libro
di Buenos Aires nel 1984
Le tecniche
Le strategie di apprendimento
La Flipped Classroom
Il Debate
Le mappe
Gli appunti
Le tecnologie
Moduli Google
Presentazioni
Screencast
La valutazione
Scrittura di un testo
Presentazione
Ricerca in rete
Attività in apprendimento cooperativo
321
IL BENESSERE DIGITALE
Il Nuovo Devoto-Oli definisce benessere come “lo stato armonico di salute, di forze fisiche e spirituali”.
Visto il ruolo strutturale che il digitale ha ormai nelle nostre vite (in particolar modo a seguito degli eventi
più recenti), non può esistere benessere senza che ciascuno di noi costruisca un rapporto ponderato e
critico con la tecnologia: il che significa poi, in termini più semplici, conoscerne i vantaggi e sfruttarli e anche
individuarne i rischi e minimizzarli.
La questione è tanto rilevante che un’importante università italiana, quella di Milano-Bicocca, ha istituito un
centro di ricerca con l’evocativo nome “Benessere Digitale. Formazione e ricerca sulla qualità della vita
iperconnessa”. Il Centro ha dato vita a diversi progetti di ricerca interdisciplinari, in quattro aree di interesse:
Benessere digitale a scuola, Smartphone e qualità della vita, Competenze digitali, Ict e apprendimento.
E così viene definito dai ricercatori il benessere digitale: “la condizione di chi sa sfruttare le crescenti
opportunità messe a disposizione dai media digitali, sapendo al contempo controllare e governare gli
effetti delle loro dinamiche indesiderate. A questo scopo occorre possedere un vasto spettro di competenze
specifiche, relative agli strumenti, alle informazioni, alle relazioni online, alla creazione di contenuti e, non
ultime, alla gestione del proprio tempo e della propria attenzione”.
Questa presa di consapevolezza non deve essere interpretata, nel mondo dell’educazione, come una
giustificazione per l’ostilità nei confronti del digitale. Un importante studio di Ellen Mandinach e Hugh Cline
indica, nei docenti e studenti che lo impiegano, effettivi positivi sia sui processi cognitivi sia motivazionali.
Riassume bene la questione Sciltian Gastaldi nel suo Lo so f@re: “l’approccio del pensiero sistemico cambia
le dinamiche della classe e il ruolo dell’insegnante creando un ambiente costruttivista, centrato sullo
studente”.
Quello che occorre al docente, in definitiva, sono consapevolezza e pazienza (innanzitutto nei confronti di
sé stesso):
confidenza sopravvivenza
conoscenza
competenza padronanza
saper innovare
322
Le 4 C del benessere digitale
Come è possibile in pratica costruire il proprio benessere digitale? In altri termini: come possiamo conservare
consapevole, produttivo, sereno il nostro impiego della tecnologia?
Georgie Powell, pioniera di questi studi, ha immaginato una guida molto semplice, le 4C: controllo,
connessione, contenuto, cura.
connessione come e quando accediamo alla qual è il costo della tua connessione? è
tecnologia; i costi (anche economici) e i sostenibile? è ragionevole?
vantaggi che ne derivano
le tue interazioni online portano dei
vantaggi? la distrazione che ne deriva
intacca la tua produttività?
contenuto ciò che fruiamo o produciamo online; che cosa consumi online? questo rende la
come comunichiamo e costruiamo tua vita migliore?
relazioni e community
i contenuti sono affidabili ed equilibrati?
o falsi e faziosi?
cura osserviamo l’impatto che le nostri sei in grado di osservare con imparzialità
abitudini tecnologiche hanno sul nostro il modo in cui usi la tecnologia nella tua
benessere sociale, mentale e fisico vita?
323
LA DIDATTICA DIGITALE INTEGRATA (DDI)
L’emergenza sanitaria del 2020, che ha coinvolto ogni aspetto delle nostre vite, ha comportato la delibera,
da parte del Miur, di provvedimenti normativi che riconoscono “la possibilità di svolgere a distanza le
attività didattiche delle scuole di ogni grado, su tutto il territorio nazionale” (decreto-legge 25 marzo 2020,
n. 19, articolo 1, comma 2, lettera p).
In questo contesto si inserisce quindi la definizione di Didattica Digitale Integrata come metodologia
innovativa legata all’esperienza dell’insegnamento e dell’apprendimento.
Va così ripensata tutta la prassi didattica: dalla progettazione (che diventa anche digitale e che deve
prevedere la sostenibilità e l’inclusività delle attività proposte) alla produzione (evitando che contenuti e
metodologie impiegati “siano la mera trasposizione di quanto solitamente viene svolto in presenza”).
La Casa Editrice vuole quindi sostenere i mutati compiti del docente fornendo anche le chiavi di lettura più
aggiornate sul lessico e i concetti fondamentali.
Il punto di partenza non può che essere l’European Framework for the Digital Competence of Educators
(DigCompEdu) del 2017, in cui si elabora una solida struttura per sostenere la prassi didattica e che offre un
linguaggio e approcci comuni per facilitare la diffusione di buone pratiche a livello internazionale.
Per prima cosa è bene familiarizzare con la terminologia impiegata nel documento in modo, poi, da
impiegarla con profitto ogni volta che si affronti il tema del digitale.
Tecnologie digitali
324
Competenze professionali Competenze pedagogiche Competenze degli studenti
dei docenti dei docenti
competenze competenze
specifiche di materia specifiche di materia
325
Se le competenze professionali e pedagogiche dei docenti sono materia già nota, occorre soffermarsi sui
punti 5 e 6 che riguardano il coinvolgimento e lo sviluppo delle competenze (digitali e non) degli studenti.
Accessibilità e inclusione
Rafforzare gli strumenti di una didattica inclusiva e accessibile per tutti gli
studenti.
Considerare e rispondere alle aspettative (digitali), alle abilità, agli usi e alle
misconceptions, così come ai vincoli contestuali, fisici e cognitivi dell’utilizzo
delle tecnologie digitali.
Differenziazione e personalizzazione
Usare le tecnologie digitali per rivolgersi ai diversi bisogni di apprendimento
degli studenti, consentendo loro di progredire con i propri livelli e tempi, e
seguire i percorsi e gli obiettivi individuali di apprendimento
326
Facilitare la competenza digitale degli studenti
La competenza digitale è una fra le competenze trasversali che i docenti devono infondere negli studenti. Per
rendere meno gravoso il compito, è bene che ricordare che questa attività può essere facilmente riassorbita
nella promozione di altre competenze trasversali: basterà ricorrere, quando ragionevole, alle tecnologie
digitali.
Uso responsabile
Prendere precauzioni per assicurare agli studenti benessere fisico,
psicologico e sociale nell’utilizzo delle tecnologie digitali. Responsabilizzare
gli studenti a gestire i rischi e a usare le tecnologie digitali in maniera sicura
e responsabile.
327
È chiaro che la Didattica Digitale Integrata non si sostanzi solamente di principi pedagogici e soluzioni
tecnologiche. Il “fattore umano” per dirla con Graham Green o, più semplicemente, il benessere nostro e
degli studenti restano una priorità: di seguito alcuni semplici suggerimenti.
328
SINCRONO/ASINCRONO & OFFLINE/ONLINE
Le nuove tecnologie e anche gli eventi della storia recente ci spingono a riconsiderare i tempi e gli spazi
della scuola o, forse meglio, degli ambienti di apprendimento.
La situazione tradizionale fatta di classi, banchi, lavagne può oggi essere integrata da una modalità in cui
gli studenti interagiscono, da casa con il computer e persino lo smartphone, con i propri docenti e i propri
compagni.
Innegabilmente la Didattica Digitale Integrata, come definita dal Miur, pone nuove sfide agli insegnanti:
diventa ancora più importante progettare la propria lezione in anticipo e in dettaglio.
Per prima cosa è bene ricordare che non servono tecnologie rivoluzionarie: quelle che impieghiamo tutti
i giorni sono più che sufficienti.
Poi, sembrerà banale, bisogna sempre considerare che l’ambiente virtuale, per così dire, ha delle sue
regole precise che abbiamo iniziato già a conoscere comunicando nelle chat o nei social network. Per
esempio: i tempi sono percepiti in modo assai differente, oralità e gestualità perdono forza, attenzione e
interazione vanno stimolate continuamente.
In queste circostanze, due coppie di termini opposti ci aiutano a descrivere e quindi progettare meglio le
attività didattiche: sincrono/asincrono e offline/online.
Definiamo sincrono un incontro in tempo reale, cioè in cui tutti i partecipanti sono presenti contempo-
raneamente; una lezione può dunque essere sincrona a prescindere dal luogo. Al contrario, definiamo
asincrono uno scambio che prevede tempi distinti: non si è più “partecipanti”, bensì “fruitori”; la parti-
colarità della lezione asincrona è che ruota intorno allo studente: trovandosi in un tempo che potremmo
definire privato, l’alunno sceglie in autonomia la velocità a cui procedere e ha tutto il tempo per ragionare
e tornare indietro sui suoi passi oppure può approfondire i dettagli che più lo incuriosiscono e informarsi
su ciò che desidera.
Le etichette offline e online ci sono sicuramente più familiari. Semplicemente servono a ricordarci che è
possibile che gli studenti non abbiano costantemente a disposizione una connessione veloce e stabile: sarà
bene quindi immaginare e progettare attività che ne tengano conto.
sincrono asincrono
possibilità di chiarimento e
approfondimento (grazie al feedback e
alle domande degli studenti)
329
Questo schema ci aiuta a comprendere che per costruire una DDI che sia sostenibile ed efficace dobbiamo
sempre tenere a mente i pro e i contro di ogni nostra scelta comunicativa e didattica. Non che questo
aspetto fosse trascurabile nella didattica tradizionale, semplicemente ora le conseguenze sono più
immediate e tangibili.
Proviamo a dare qualche indicazione aggiuntiva nella tabella seguente.
sincrono asincrono
perché? gli studenti sono più motivati perché gli studenti hanno maggiore autonomia
è prevista una risposta immediata alle poiché la risposta del docente può non
loro domande essere immediata
Ecco qualche consiglio su come gestire al meglio la propria presenza in video, alla fine lo strumento principe
di questa nuova didattica.
Nel corso di una lezione in videoconferenza, è bene ricordarsi di:
parlare spesso con gli studenti in modo da verificare soglia dell’attenzione e livello della comprensione
chiedere sempre di mantenere accese le videocamere, in modo da mantenere attiva l’interazione
chiedere di spegnere i microfoni: le domande degli studenti sono fondamentali, tuttavia è da privilegiare
l’ordine degli interventi; inoltre si ridurranno eventuali disturbi dovuti a ritorni di audio e rumori di fondo
preferire una lezione breve ma completa
sfruttare le potenzialità delle nuove tecnologie, organizzando piccoli gruppi di lavoro separati in cui gli
studenti potranno collaborare tra di loro
Per prepare la propria videolezione, alla fine il consiglio non può che essere uno: compensare la passività
dello “spettatore” con un tono di voce brillante, frequenti domande, lo sguardo fisso in webcam, testo
grande e ben leggibile, mappe e schemi e, soprattutto, un minutaggio non eccessivo.
330
È possibile che la novità del setting e le complessità che si incontrano rendano meno efficiente l’insegnamento/
apprendimento, per esempio non valorizzando in modo adeguato alcune attività cognitive o sottovalutando
alcuni aspetti relazionali.
È bene dunque avere sempre presente la scaletta della propria lezione, non tanto e non solo per essere
sicuri di una trasmissione completa delle informazioni, quanto piuttosto per impostarla in modo sereno,
ricco e completo. Con pochi adattamenti, il modello delle 5E di Roger Bybee si rivela una scaletta semplice
e sostenibile.
domande:
vi siete mai chiesti…?
quali sono le vostre curiosità in merito
a…?
leggere approfondimenti
realizzare artefatti
331
LE STRATEGIE DI APPRENDIMENTO
Potrebbe sorprenderci, eppure, al di là delle caratteristiche di ciascuno di noi, le modalità efficaci per
imparare qualcosa di nuovo non sono molte. Per la verità, sono soltanto 9.
Questo è quanto dimostra un fondamentale e rivoluzionario studio pubblicato nel 2011 da Robert Marzano,
ricercatore e pedagogista statunitense.
Ne forniamo qui sotto una versione arricchita da descrittori delle attività correlate e dagli strumenti più
utili.
sostenere l’impegno l’insegnante premia sulla base dei mantenere alte le aspettative, mostrare
risultati l’artefatto completato, elogiare
e dare riconoscimenti
l’impegno degli studenti, incoraggiarli
a esprimere le proprie idee e le proprie
opinioni, rispettare gli stili cognitivi di
ciascuno, dialogare individualmente con
lo studente, costruire un ambiente privo
di stress
compiti ed esercizi l’insegnante calibra la quantità di compiti ripassare e ripetere a casa, tenere un
sulla base dell’età e del livello degli diario dell’apprendimento; informare i
studenti; esplicita lo scopo e non trascura genitori degli obiettivi
il debrief
rappresentazioni non-verbali lo studente crea rappresentazioni visuali, mappe mentali o concettuali, schemi
disegni e pittogrammi; partecipa ad per il problem solving, schizzi (sketch to
attività laboratoriali (hands on) stretch), storyboard; modellini
332
apprendimento cooperativo l’insegnante costruisce gruppi piccoli e Debate, lettura e scrittura in gruppo;
con ruoli definiti ed espliciti; non abusa attività in laboratorio; lapbook
(cooperative learning)
di questa modalità
fissare obiettivi e fornire l’insegnante fissa obiettivi specifici ma descrivere e raccontare gli obiettivi
flessibili, lasciando una certa autonomia di apprendimento; istituire un patto
feedback
allo studente; il feedback dell’insegnante educativo
è correttivo, ravvicinato nel tempo e
basato su un criterio esplicitato
formulare e verificare ipotesi lo studente formula, spiega, verifica e in generale, le pratiche costruttiviste
difende ipotesi, impiega il ragionamento
deduttivo e induttivo; ricorre al problem
solving, all’invenzione, all’analisi
sperimentale
Poiché la ricerca di Marzano è evidence based, è possibile fornire anche le percentuali di “successo” di
ciascuna strategia:
333
LA FLIPPED CLASSROOM
Questo metodo didattico nasce dalla volontà di far coincidere le necessità degli insegnanti e quelle di
ciascuno studente.
La Flipped Classroom si basa su un’idea semplice, ma concreta e funzionale: far arrivare gli studenti in classe
dopo aver assegnato lo studio di materiali inerenti all’argomento della lezione. La didattica capovolta si
divide in due fasi distinte, che possiamo schematizzare con la tassonomia che segue:
Questa metodologia permette anche di attuare una didattica inclusiva, grazie al tempo che l’insegnante
può impiegare come tutor con ogni studente: avendo affidato il lavoro a casa, acquisisce del tempo da
impiegare in aula.
Inoltre, l’insegnante può seguire personalmente e con maggiore attenzione lo sviluppo delle conoscenze
attraverso compiti di realtà e compiti autentici.
Il metodo della Flipped Classroom non prevede più un tipo di didattica frontale – che non sempre riesce
a soddisfare le necessità dei singoli studenti in materia di apprendimento – ma un modello che vede
l’insegnante prima di tutto come un facilitatore che, grazie alla propria capacità empatica e alle sue
conoscenze, permette uno sviluppo armonico della persona e un apprendimento sereno.
Gli insegnanti, dunque, diventano educatori con lo scopo di valorizzare e fortificare le potenzialità di ogni
studente; raggiungere questo obiettivo è possibile:
coordinando le interazione del gruppo dei pari
aiutando l’elaborazione creativa e personalizzata dei concetti acquisiti
mettendo a disposizione esperienza professionale, sensibilità pedagogica e intelligenza emotiva.
La Flipped Classroom prevede un tipo di apprendimento individuale, che avviene all’interno del gruppo,
coordinato dall’insegnante.
L’insegnante, dopo una breve introduzione, assegnerà i materiali per la lezione da seguire a casa, in forma
di video, in modo dunque asincrono e libero.
Lo studente può decidere quando e come fruire dei materiali assegnati, se suddividerli in spezzoni più brevi,
se riguardarli più volte ovvero integrarli con ulteriori materiali di approfondimento.
Oltre ad alcuni test che servono all’insegnante per verificare che la videolezione sia stata vista e compresa e
allo studente per autovalutarsi, è previsto che ogni alunno prenda appunti.
334
Lo studente, deve essere incoraggiato alla ricerca, alla sperimentazione e all’apprendimento critico; perché
questo sia possibile, è importante lasciare a ognuno la gestione del proprio tempo lavorativo pur
mantenendo fermi gli obiettivi didattici che l’insegnante ha scelto e che, ovviamente, devono essere
raggiunti da tutti.
L’approccio capovolto vede come fondamentale l’applicazione delle conoscenze acquisite a problemi
concreti, in particolare attraverso la cooperazione: in questo modo verranno sviluppate competenze
operative, rafforzato lo spirito di iniziativa e migliorata la capacità di comunicare.
Per attuare il modello capovolto, è molto importante progettare con cura e attenzione ogni unità, il che non
vuol dire semplicemente sostituire, bensì ristrutturare.
Le quattro fasi da tenere a mente per la costruzione della lezione sono:
riscaldamento: una breve lezione preliminare di “riscaldamento”, in cui il docente presenta l’argomento
e introduce il materiale che sarà assegnato
restituzione: assegnato ai video il compito di spiegare l’argomento, dopo aver verificato rapidamente
che gli studenti li abbiano visti attivamente, l’insegnante organizza un brainstorming per riesaminare e
approfondire gli argomenti trattati
attivazione: l’insegnante avvia un’attività cooperativa, creata tenendo conto dello specifico gruppo-
classe e delle sue esigenze: sarà il compito autentico
valutazione: è molto importante esplicitare quali criteri sono stati utilizzati, in modo da aiutare gli studenti
a sviluppare la capacità di autovalutazione.
IN CLASSE
Debriefing Riscaldamento
Attivazione
Restituzione
Autovalutazione
Valutazione
(video)lezione
Diario dell’apprendimento
A CASA
335
IL DEBATE
Scelta dell’argomento
Gli alunni in modo autonomo cercano materiale sul tema scelto (dati, cenni storici, citazioni pregnanti,
opinioni rilevanti, ecc.) e i docenti dedicano da una a tre ore al lavoro in classe di lettura dei testi scelti in
modo da condividere ed esplicitare le ragioni delle selezione.
La classe viene divisa in due gruppi, a ciascuno dei quali viene assegnato il compito di sostenere la tesi a
favore o contro.
A differenza del dibattito informale, ogni gruppo dovrà sostenere la tesi che gli viene assegnata senza una
adesione spontanea. Si ritiene infatti che in questo modo si sviluppino due competenze spesso trascurate
nel curriculum scolastico:
la capacità di approfondire tutti i lati di una questione, anche quello opposto al proprio
la ricerca dei mezzi retorici più efficaci per sostenere un punto di vista, per quanto questo ci appaia in sé
debole
336
Ecco un semplice modello su cui costruire un’attività di Debate
presentazione del problema e della sua rilevanza, enunciazione della posizione assunta e anticipazione delle argomentazioni
che la squadra svilupperà nel corso del dibattito
presentazione delle “prove” (dati statistici, opinioni autorevoli, argomentazioni) a sostegno della propria posizione (durata: 3
minuti per ciascun gruppo)
Pausa di 10 minuti
preparazione delle repliche alle argomentazioni altrui, selezionando le obiezioni che si ritengono più forti per predisporre la
difesa alle obiezioni (possibili o già avanzate) avverse
Terza fase - confutazione delle argomentazioni altrui (a cura del terzo debater)
esposizione delle repliche rivolte alla posizione sostenuta dagli avversari. Vengono individuati e contestati eventuali vizi,
fallacie, contraddizioni, premesse non dimostrate, conclusioni non conseguenti, interpretazioni discutibili (durata: tre minuti
per ciascun gruppo)
questo momento è finalizzato ad approfondire la posizione dell’interlocutore, a impegnarlo a fare concessioni utili alla propria
posizione, a farlo cadere in contraddizione ponendo domande. Questa è l’unica fase in cui possono intervenire tutti i membri
del gruppo (durata: 5 minuti)
Quinta fase - epilogo (a cura del terzo debater, o di uno dei precedenti)
si ricapitolano i punti salienti del dibattito e si mostra che la propria posizione è preferibile a quella avversa (durata: 2 minuti)
337
LE MAPPE
Creare delle mappe non significa semplicemente schematizzare i concetti fondamentali di un argomento,
ma vuol dire rappresentare il pensiero per fissarlo visivamente e organizzarlo in un sistema organico.
Si tratta di uno strumento molto utile ai fini dell’apprendimento perché ha il pregio di essere vario, adattabile
e versatile. Ne consegue che i tipi di mappe sono molti: mappe concettuali e mappe mentali, mappe
anticipatorie, diagrammi di Venn e via discorrendo. Analizziamo qui quelle indubbiamente impiegate più
di frequente.
Mappe concettuali
Si basano su relazioni che collegano
nodi concettuali e rapide descrizioni
o spiegazioni del significato delle
connessioni.
In questo tipo di mappa, la
posizione degli elementi ha un forte
valore semantico, che permette
l’articolazione della struttura.
Mappe mentali
Hanno una struttura maggiormente
evocativa, ma meno sistematica;
sono pensate per creare una
struttura rappresentativa delle libere
associazioni a un nucleo centrale;
la forma radiale di queste mappe
prevede sia uno sviluppo gerarchico
che la possibilità di fare associazioni
trasversali.
338
Ecco una breve guida per valutare la costruzione di una mappa concettuale.
concetti tutti i concetti fondamentali sono stati inclusi e rappresentati come tali
i concetti sono stati presentati in modo immediato e con una lunghezza minima di testo
i concetti sono organizzati fisicamente in modo che i collegamenti siano stabiliti nel modo
più economico possibile, senza ingombrare la mappa
Un discorso a parte meritano infine le Decision Maps. Mentre le altre tecniche utilizzano riquadri e frecce per
aiutarci a “vedere” cosa stiamo pensando, la mappatura delle decisioni supporta ragionamento e delibere.
In quest’ottica si produce un diagramma che mostri in maniera chiara la struttura logica di decisioni
complesse: le diverse opzioni, i pro e i contro, le argomentazioni e le prove, e come questi ‘pezzi’ siano
collegati tra loro.
Il principale utilizzo è quello di supportare la creazione di argomentazioni per il Debate.
pro
opzione 1
contro
questione
pro
processo decisionale opzione 2
contro
background
pro
opzione 3
decisione finale contro
339
PRENDERE APPUNTI
Saper prendere appunti in maniera sistematica è fondamentale per studiare con profitto e senza eccessivo
sforzo. Servirà poi anche a ripassare in modo rapido gli argomenti in vista di una verifica.
Gli appunti non sono utili solo quando si segue una lezione frontale, ma anche quando si guarda un video,
un documentario o quando si legge un documento di approfondimento.
Il “metodo Cornell” è uno dei migliori da suggerire agli studenti poiché fa corrispondere all’organizzazione
della pagina una struttura concettuale e una gerarchia delle informazioni.
6,5 cm 15 cm
340
nome: data: argomento:
Sintesi
341
MODULI GOOGLE
Inizialmente ideati come piattaforma per i sondaggi, i Moduli Google, una funzione gratuita della suite
di Google Drive e Classroom, sono ormai diventati uno strumento indispensabile, e un valido alleato per
somministrare verifiche e test a distanza.
La Casa Editrice, cercando di andare ancora di più incontro alle necessità che una didattica a distanza
comporta, ha affiancato alla piattaforma HUB Test centinaia di Moduli Google, per ogni ordine e grado
scolastico, già pronti per essere inviati. Per raggiungerli basterà consultare le Lezioni digitali presenti su
HUB Campus.
342
Il metodo che abbiamo scelto per condividere i Moduli è mediante la copia dell’intero documento. Così
facendo, l’insegnante avrà a disposizione la propria copia personale interamente modificabile a piacimento.
Una volta copiato, il test sarà visibile nel proprio Drive. La marcia in più che ha questo strumento rispetto
ad altri è l’immediatezza della condivisione. Dopo aver modificato a piacere la pagina, basterà cliccare su
Invia e scegliere la modalità di somministrazione del test: si potrà scegliere se farlo arrivare agli studenti
via mail oppure sfruttando i principali canali di messaggistica istantanea condividendo soltanto il link. Per
gli insegnanti che invece hanno un blog o una pagina web, Google consente anche l’embedding dei suoi
Moduli.
Come dicevamo, i test sono autocorrettivi, sarà l’insegnante però a scegliere se gli studenti potranno
visualizzare immediatamente le risposte esatte e il loro punteggio oppure soltanto dopo una prima revisione
da parte del docente stesso.
Consigli utili
343
PRESENTAZIONI
Lo storico francese Henri-Irénée Marrou scriveva che “imparare a ben parlare significava nello stesso tempo
imparare a ben pensare, e anche a ben vivere”.
Basterebbe questo a giustificare l’insegnamento a bambini e ragazzi l’arte di esporre le proprie idee in
pubblico. Ma vi è di più: la scienza di condividere e persuadere è una delle competenze fondamentali di
questo nostro complesso XXI secolo.
Per creare presentazioni multimediali esistono numerose applicazioni, anche gratuite. Una funzionalità che
può risultare particolarmente stimolante nel contesto scolastico è la possibilità di esportare la presentazione
in formato video.
Sicuramente fra le più famose, PowerPoint è lo strumento per creare presentazioni del pacchetto Office; la
versione specifica per il mondo Apple è invece Keynote, che offre strumenti più raffinati per quanto riguarda
grafica e animazioni. Qualora si preferisse lavorare con uno strumento open source si può impiegare Impress
del pacchetto OpenOffice. Se invece si preferisce uno strumento web, con tutte le comodità (la possibilità
del lavoro condiviso) e i limiti (l’accesso solo online) del caso, un’ottima risorsa sono le Presentazioni di
Google.
Esistono poi strumenti di natura differente come Padlet e Prezi: in questo caso la superficie (al posto delle
diapositive) è quella di una grande tela su cui disegnare la propria presentazione.
Una presentazione efficace poggia, ancora prima che sulla realizzazione, su una buona progettazione.
Si potrebbe tenere quindi a mente la seguente struttura.
definire l’argomento
anticipare le modalità di
trattazione
enfatizzare il nucleo
fondante della
presentazione
344
Definita l’architettura, si dovranno scegliere un template e una grafica. Qui la parola d’ordine è non strafare:
template nitido e leggibile, pochissimi colori e ben abbinati, poche font.
Non dimentichiamo che il nostro obiettivo è condividere e persuadere. Se le nostre slide non sono leggibili
o, peggio, fastidiose, avremo fallito in partenza.
Un dettaglio spesso trascurato è la dimensione del testo nella slide: la misura ideale è quella di 30 punti.
Per quanto riguarda il contenuto, una buona strategia è avere sempre in mente il rapporto informazioni-
inchiostro (data-ink ratio). Si tratta di un concetto che Edward Tufte ha definito nel suo libro The Visual
Display of Quantitative Information (il testo autoritativo sull’infografica), e che noi possiamo applicare
con qualche semplificazione anche alle nostre presentazioni. Con questo concetto si indica la quantità di
inchiostro necessaria a comunicare una certa di quantità di informazioni: più inchiostro impieghiamo, più
fatica farà il nostro pubblico a comprendere e più fatica faremo noi a condividere e persuadere.
La soluzione ideale è dunque non esporre più di due concetti per slide, con stile piano e sintetico. Ricordiamo
una cosa che spesso si dimentica: le slide non sono fatte per essere lette!
Una parte importante della nostra presentazione dovrebbero essere schemi e grafici. Se ben realizzati, sono
un alleato formidabile nel comunicare con chiarezza e rigore le informazioni.
Abbiamo già citato Tufte. Porta il suo nome e quello del brillante premio Nobel Richard Feynman, un
provocatorio consiglio di Michael Shermer, divulgatore e storico della scienza: “una rappresentazione
visuale di dati dovrebbe essere abbastanza semplice da stare sul portellone di un furgone” (principio di
Feynman-Tufte).
Le immagini appaiono come una soluzione semplice e di sicuro effetto. Eppure, come esortava Dieter
Rams, figura capitale del design del XX secolo, “meno, ma meglio”: ricordiamoci che nulla affossa una
presentazione quanto una ricerca iconografica sciatta o di scarsa qualità. Le immagini, poi, non dovrebbero
essere banalmente esornative: in una presentazione, ogni dettaglio dovrebbe portare significato.
Per prima cosa, scegliamo immagini che non sgranino quando proiettate; poi, valorizziamole con
un’impaginazione ariosa e che non le schiacci contro il testo; infine, se vogliamo, possiamo essere divertenti,
non c’è nulla di male ma anche in questo caso la parola d’ordine è la misura.
Il passaggio dal testo al gesto è forse il momento più delicato di una presentazione. Parlare in pubblico
non è facile, ma è un’abilità che si può imparare come ci insegna la grande tradizione della retorica antica.
Ecco qui qualche consiglio per iniziare a migliorarsi:
recitare a memoria
parlare lentamente e in maniera drammatica
non guardare negli occhi nessuno del pubblico
dilungarsi eccessivamente
implicito: non conosce alcuna strategia di apprendimento e semplicemente accetta la propria conoscenza
esplicito: conosce alcuna strategia di apprendimento ma i suoi processi mentali non sono programmati
strategico: organizza i propri processi mentali, impiegando anche mappe, schemi e simili
consapevole: nell’organizzare i propri processi mentali, valuta la strategia più efficace e si migliora in tempo
reale
Consigli utili
Infine, quando sarà il momento della valutazione sarà bene tenere distinte le fase produttiva e la fase
espositiva. Non solo perché sono coinvolte abilità e competenze profondamente differenti, ma anche perché
sono nel caso di un lavoro collaborativo sarà più facile valorizzare il contributo di ciascuno (vd. rubriche di
valutazione).
346
SCREENCAST
Come abbiamo visto, un metodo molto efficace per agevolare la lezione a distanza potrebbe essere quello
di registrarsi mentre raccontiamo un argomento e inviare il filmato agli studenti. Certo, online si può ormai
trovare un video per qualunque argomento. Negli ultimi anni si sono moltiplicati i siti internet che mettono
a disposizione di studenti e docenti video di ogni tipo. Tuttavia, solo gli insegnanti conoscono la propria
classe e nessuno meglio di loro sa come deve essere spiegato un argomento. Registrare una lezione o più
correttamente fare uno screencast, significa proprio questo: scegliere le modalità, i tempi e perfino le parole
per esporre un argomento registrando la spiegazione.
347
Screencast-o-matic è una delle soluzioni più semplici da usare per questa attività: per scaricare questo
programma basterà andare sul sito web ufficiale https://screencast-o-matic.com/ e, successivamente,
cliccare su “Record for Free” e infine “Launch Free Recorder”.
Appena installato il programma vi chiederà gli accessi alla webcam e alla registrazione delle schermate.
Dopo questo primo setup, tutto è già pronto per l’esecuzione.
Dal pannello di controllo in basso a sinistra avrete la possibilità di selezionare il riquadro da registrare ed
eventualmente aggiungere anche l’immagine catturata dalla webcam.
Dopo aver scelto cosa includere nella lezione e impostato i settaggi audio e video, basterà premere REC,
ossia il tasto con il bottone rosso per far partire la registrazione. Al termine della registrazione il video rimarrà
a disposizione dell’utente per un’eventuale post produzione e, successivamente, la condivisione online.
Consigli utili
348
RUBRICHE DI VALUTAZIONE
Scrittura di un testo
4 3 2 1
Lo scritto è chiaro nel suo Lo scritto ha un senso Lo scritto non ha un tema Lo scritto non
scopo o nel tema centrale. dello scopo ma a volte è centrale chiaro e la lettura ha un tema centrale
Lo si legge dall’inizio alla difficile ricondurre ciò che non è sempre scorrevole. evidente e chiaro; è
fine senza fatica. Fatti e si legge al tema centrale. Si alternano frasi principali faticoso estrarne il
dettagli interessanti lo La comprensione non è e dettagli senza un motivo significato dal testo
il contenuto
Il lessico è vario e Vi è un uso corretto e una Vi è un uso corretto ma Si ripetono parole semplici
piacevole alla lettura. varietà di parole e sinonimi, ripetitivo delle stesse e banali, oppure si usano
Le parole trasmettono ma non rende il messaggio parole. Il vocabolario è termini inappropriati,
il messaggio in modo molto interessante e ristretto e limitato a parole imprecisi o non idonei a
preciso, interessante e stimolante per la lettura. comuni. trasmettere il messaggio
naturale voluto.
Scegliere
il lessico
Le frasi sono chiare, Non vi sono frasi Le frasi sono spesso Lo scritto è difficile da
iniziano in modi diversi e incomplete. Sono per lo semplici e banali. Variano comprendere perché
Strutturare la frase
variano in lunghezza. Ben più ben costruite, ma con poco in lunghezza e nella diverse frasi sono
costruite, con una struttura qualche piccolo errore o struttura. Vi sono molte incomplete, approssimative
corretta che invita ad una talvolta con una struttura frasi che cominciano con la o non curate come se
e il periodo
lettura espressiva ad alta complessa che le rende stessa parola. fossero semplicemente
voce. contorte. degli appunti.
voce.
uno stile
349
Presentazione
Valutazione della fase produttiva
dei fenomeni esaminati; dei fenomeni esaminati; › buona proprietà dei fenomeni esaminati;
argomento
› scarsa proprietà › proprietà del lessico del lessico specifico, › ottima proprietà
del lessico specifico specifico più comune. anche nei termini del lessico specifico,
più comune. più tecnici. anche specialistico.
350
Ricerca in rete
Livelli
informazioni.
gruppo
Dimensioni
351
Attività in apprendimento cooperativo
Categoria 4 3 2 1
sollecitato.
Votazione:
Lavora costantemente Lavora per gli obiettivi Lavora per gli Lavora per gli obiettivi
e attivamente per gli del gruppo senza obiettivi del gruppo del gruppo solo
obiettivi del gruppo; sollecitazioni; accetta e con occasionali quando invitato a farlo.
raggiungimento
Commenti:
Votazione
finale:
352