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PAESE :Italia
TYPE :Web Grand Public
di Rosaria Amato
linguaggio usato dai programmatori è anche vicino alla “sequenzialità delle azioni” del
metodo Montessori.
Una strada per avere più informatici in futuro?
Gli insegnanti delle scuole periferiche, e nelle aree del Mezzogiorno, osserva lo studio,
di regola dispongono di minori risorse e di minori strumenti rispetto ai loro colleghi del
Nord Italia: per loro Eu CodeWeek è un’opportunità da non perdere, anche per entrare in
collegamento con un network europeo di insegnanti. E sono più disposti a fare sacrifici
per dare ai propri studenti strumenti conoscitivi in più, che permettano di superare
almeno in parte il gap con le scuole che si trovano in aree più ricche del Paese. In attesa
che l’informatica entri nei programmi scolastici e nei percorsi di formazione degli
insegnanti, questi primi dieci anni di CodeWeek, si augura Bogliolo, oltre a dare la
possibilità agli studenti di sperimentare in modo intuitivo la programmazione, potrebbero
anche aver contribuito a dare ai giovani le motivazioni e la voglia di intraprendere studi in
informatica o in altre materie scientifiche: “Sono ancora troppo pochi i ragazzi che
s’iscrivono in informatica – osserva Bogliolo – perché la scuola non dice loro cos’è. I
progetti di divulgazione della CodeWeek hanno coinvolto soprattutto le scuole primarie.
A breve ci aspettiamo di vederne gli effetti sulle iscrizioni all’università”.