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Campi nella fisica classica
• Matematicamente sono funzioni reali (o
complesse) che rappresentano grandezze
fisiche
• Sono definiti nello spazio tridimensionale e nel
tempo (o in opportuni sottoinsiemi)
F ( x, y , z , t )
• Se non dipendono dal tempo sono detti statici
G ( x, y , z )
• Se hanno ovunque (nell’insieme spaziale di
definizione) lo stesso valore sono detti uniformi
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• Se basta una sola funzione a definirli
completamente, il campo e` detto scalare
(campo della temperatura)
f ( x, y , z , t )
• Se occorre una funzione per ogni dimensione
spaziale, il campo e` detto vettoriale (campo
della velocita` di un fluido)
Ax f ( x, y, z, t ) Ay g ( x, y, z, t ) Az g ( x, y, z , t )
Ax, y, z, t Ax x, y, z, t , Ay x, y, z, t , Az x, y, z, t
Ax x, y, z, t iˆ Ay x, y, z, t ˆj Az x, y, z, t kˆ 10
Operazioni differenziali sui campi
• Sono operazioni di derivazione delle
componenti del campo. Agiscono su
campi e definiscono nuovi campi.
– Gradiente
– Divergenza
– Rotazione (o rotore)
– Laplaciano
• Siccome le componenti sono funzioni di
piu` variabili, avremo derivate parziali
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Gradiente di un campo
ˆ ˆ
• In coordinate cartesiane: ˆ
i j k
x y z
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Divergenza di un campo vettoriale
• In coordinate cartesiane:
Ax Ay Az
A
x y z
• E` un campo scalare
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Rotazione di un campo vettoriale
• In coordinate cartesiane:
Az Ay A
A iˆ ˆj Ax Az kˆ y Ax
y z z x x y
• Formalmente si puo` considerare come il
prodotto vettoriale tra l’operatore gradiente e il
campo vettoriale: ˆ ˆ ˆ i j k
ˆ
A i ˆ ˆ
ˆ ˆ ˆ
j k Axi Ay j Az k
x y z x y z
Ax Ay Az
• Formalmente:
2
2
2
iˆ ˆj kˆ iˆ ˆj kˆ 2 2 2
x y z x y z x y z
dV
V
V
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Teoremi integrali
• Esistono due teoremi che coinvolgono
integrali multipli degli operatori
differenziali:
– Teorema della divergenza
– Teorema di Stokes
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Teorema della divergenza
• Lega il flusso di un campo vettorale
all’integrale di volume della divergenza del
campo stesso
• (Flusso di un campo vettoriale attraverso una
superficie chiusa) = (Integrale della divergenza
del campo nello spazio interno alla superficie)
A A da AdV
S V V
A
S
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Teorema di Stokes
• Lega la circuitazione di un campo vettoriale al
flusso della rotazione del campo stesso
• (Circuitazione di un campo vettoriale lungo una
linea chiusa) = (Flusso della rotazione del campo
attraverso una qualunque superficie aperta che
poggia su tale linea)
A
A dl A da
C S S
A
C
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Un altro campo: I parametri di un flusso
(velocità, densità, temperatura …)
Eq di Navier Stokes
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Concetti base sulle onde meccaniche e acustiche
Onda: fluttuazione di una grandezza meccanica attorno ad
una posizione di equilibrio: pressione, spostamento, livello,
velocità, densità, …
Parametri base delle onde meccaniche e acustiche
SI PROPAGA ENERGIA,
non la materia
Grandezza fisica delle onde meccaniche e acustiche
Viene
riflessa
Viene
rifratta
Prosegue
indisturbata
Costruzione dei successive fronti d’onda col
metodoi grafico di Huygens
Viene
trasmessa
nei suoi
raggi
Viene rifratta
Interazione di un onda con un ostacolo
Pressione, p L
Intensita’, I p
[N/m2 = Pa]
[J/s/m2 = W/m2 ] [dB]
Potenza, P
[W = J/s]
58 dB
63 dB
18º
66 dB
61 dB
Power, W
Electrical Power, W
[J/s = W] Heater
[J/s = W] Sound
Source
Click the yellow spots Click the red spots to
to see the see the sound
temperature pressure level
Parametri base di una onda meccanica e acustica
Wx
Wx I2
p2
2r
I1
r p1
W
W p2
I
4r 2
c
Potenza: W [W]
Pressione
atmosferica
[Pa]
0.1 Pascal
New York
Ampiezza pressione
Mexico City acustica
10
0.1
> 1: 1 000 000
0.01
0.001
0.000 1
Threshold of Hearing
0.000 01
860505/2
Livelli di pressione acustica
Pressione, p
Livello di pressione, Lp
[Pa]
140 [dB]
100
120
10
100
1
80
0.1
60
0.01
40
0.001
20
0.000 1
0
0.000 01
Interferenza costruttiva e distruttiva di due onde nel tempo
In fase si
sommano
In
controfase
si annullano
Interferenza costruttiva e distruttiva di onde nello spazio
Effetto Doppler
Effetto Doppler
Battimenti tra due onde di frequenza simile
Come poter “vedere un’ onda acustica ?
Sebbene si distinguono varie zone nello spettro, non si può dire che esistano tra esse limiti netti
L’occhio umano può percepire lunghezze d’onda nell’intervallo 380-760 nm (luce visibile)
Seminario Ottica Erik Tagliaferri 52
Le onde elettromagnetiche
Tempo di percorrenza:
td c t d v
n 1
d
t
c
c
n indice di rifrazione
n A
B
FORMULA DI CAUCHY v
2 (assoluto)
RIFRAZIONE
RIFLESSIONE
RIFRAZIONE CON
SUPERFICI
NON PARALLELE
DIFFUSIONE
DISPERSIONE
sin iˆ n2
n12
sin rˆ n1
n12 = indice di rifrazione tra il mezzo 1 ed il mezzo 2
L’indice di rifrazione ha un importante significato fisico essendo legato alla velocità della luce nei mezzi
c1
n12
c2
L’angolo limite (o critico) è l’angolo di incidenza oltre il quale si
ottiene una riflessione interna totale.
L’angolo di incidenza si misura rispetto alla normale all’interfaccia
tra i due mezzi
c arcsen n2 n
1
Questa equazione si ottiene semplicemente imponendo nella Legge di Snell un angolo di rifrazione di 90°.
NB La riflessione interna totale si ha solamente se il raggio luminoso si trova nel mezzo più denso.
natura corpuscolare
E h c
E hc cos t
h 6.63 10 34 J s costante di Plank
ampiezza
La luce può essere anche considerata come un insieme di corpuscoli, detti fotoni, ciascuno
dei quali porta un “pacchetto d’onda”
maggiore è la frequenza, maggiore è l’energia del fotone
maggiore è la frequenza, minore è la lunghezza d’onda
minore è la lunghezza d’onda, maggiore è l’energia del fotone
In sostanza un fotone può essere immaginato come un’ondina lunga qualche centimetro
che corre alla velocità di trecentomila chilometri al secondo nello spazio vuoto.
FISICA
classica moderna
Energia Discreta
(quanti di energia)
A ciascuna di queste transizioni si associa una lunghezza d’onda individuata dalla formula di Rydberg
1 1 1
R 2 2
m n
R = 109.678 cm-1 Costante di Rydberg
m numero del livello energetico minore
n numero del livello energetico maggiore
E E 2 E1 h
ASSORBIMENTO
EMISSIONE SPONTANEA
(INCOERENTE)
EMISSIONE STIMOLATA
(COERENTE)
h E2 E1
n2 = numero elettroni nel livello E2
La variazione, nell’unità di tempo, del numero di elettroni presenti nello stato E2 per effetto
dell’emissione spontanea è:
dn2 dt An2
In un sistema contenente vari elettroni nel livello metastabile E2, poiché per definizione di
emissione spontanea le varie onde (fotoni) sono emesse in maniera casuale, non esiste una
relazione di fase tra di loro (luce incoerente)
h E2 E1
n1 = numero elettroni nel livello E1
La variazione, nell’unità di tempo, del numero di elettroni presenti nel livello E1 per effetto
dell’assorbimento di energia è
dn1 dt W12 n1
h E2 E1
n1 = numero elettroni nel livello E1
La variazione, nell’unità di tempo, del numero di elettroni presenti nello stato E2 per effetto
dell’emissione stimolata è:
dn2 dt W21n2
L’onda (fotone) generata per emissione stimolata risulta essere in fase con l’onda (fotone)
stimolante (luce coerente)
ASSORBITI
(>50%)
FOTONI
INCIDENTI
(100%)
STIMOLANTI
(<50%)
FOTONI ASSORBITI
INCIDENTI (50%)
(100%) Il materiale è trasparente
alla radiazione incidente
STIMOLANTI
(50%)
CASO 3
cioè l’emissione prevale sull’assorbimento
n1 n2 dn1 dt dn2 dt (inversione di popolazione)
ASSORBITI
(<50%) Il materiale
FOTONI complessivamente
INCIDENTI emette luce, quindi
(100%) amplifica l’onda
STIMOLANTI incidente
(>50%)
Il grado di amplificazione è usualmente misurato come guadagno, e si indica come gain/cm (in pratica un
guadagno di 2/cm significa che ogni centimetro di lavoro del fotone genera 2 fotoni).
Output
Amplification (1 Gain) L formulazione approssimata del guadagno di un laser
Input L = lunghezza di lavoro in cm
Per un sistema in equilibrio termico, il numero di salti dallo stato energetico E1 a quello E2 deve essere
uguale a quelli nel verso opposto.
A21 B21
W12 N1 A21 N 2 W12 N1 f
B12 N1
densità spettrale
1
B
21 2 N
Per l’equilibrio termico, deve essere rispettata anche la distribuzione statistica di Boltzmann per la
popolazione elettronica
N2 E
exp k 1,38110-23 JK -1 costante di Boltzmann
N1 k T
sostituendo
A21 c 3 A21 c 2
W I I cf n intensità luminosa
8 n h f 8 n h f
3 3 f 2 3
La probabilità che si abbia un’emissione stimolata (strettamente correlata al guadagno in termini di energia
emessa) diviene
Wst N 2 N1 W
Potenza generata per unità di volume V
dP0
N 2 N1 W h f
dV
Trascurando ogni possibile meccanismo di dissipazione, la variazione di potenza per unità di volume è uguale
alla variazione di intensità per unità di lunghezza longitudinale
dI z dP0 A21 c 2 I z I 0 e
1 f z
N 2 N1 I z h f
8 n h f
2 3 A21 c 2
dz dV 1 f N 2 N1
8 n 2 f 2
livello metastabile
esponenziale
Inversione di popolazione
Nel sistema a due stati finora utilizzato, la popolazione del livello E1 è maggiore di quella del
livello E2 (in condizioni di normale equilibrio termico).
n1 n2
Se si fornisce energia dall’esterno, l’assorbimento prevale sull’emissione e gli atomi cominciano
a portarsi dal livello E1 al livello E2.
A un certo punto si raggiunge l’uguaglianza tra le popolazioni dei due stati.
n1 n2
In tal caso l’assorbimento eguaglia l’emissione, cioè gli atomi che si portano da E1 a E2 è lo
stesso di quelli che passano da E2 a E1. Si è raggiunta una condizione di bilanciamento che
non permette di avere la condizione di inversione di popolazione
n1 n2
In un sistema a due livelli di energia non può ottenersi inversione di popolazione
Seminario Ottica Erik Tagliaferri 110
Inversione di popolazione
Sistema a tre stati
Gli atomi dal ground state E1 sono pompapati al livello
E3
Il decadimento tra E3 ed E2 è un decadimento rapido
e non radiativo. Ciò che segue è un accumulo nel
livello metastabile E2, fino a raggiungere l’uguaglianza
nelle popolazioni del livello E2 ed E1
Da qui in poi comincia a crearsi un’inversione di
popolazione tra i due livelli
Avviene l’emissione stimolata
Cavità ottica, o risuonatore. E’ costituito da elementi riflettenti, come specchi o prismi, tra i
quali la radiazione del laser può essere innescata e amplificata.
Risuonatore Fabry-Perrot
Seminario Ottica Erik Tagliaferri 112
Classificazione
MEZZO ATTIVO TIPO DI EMISSIONE
1. Laser a gas 1. Continua (CW)
2. Laser stato solido 2. Impulsi (QCW)
3. Laser a semiconduttore
LASER
Laser a semiconduttore
Monocromaticità e Accordabilità
Coerenza
Direzionalità
Brillanza
Seminario Ottica Erik Tagliaferri 117
Proprietà della luce laser
Monocromaticità e Accordabilità
Questo perché l’emissione stimolata avviene tra due ben definiti livelli energetici.
Nella realtà, un laser emette in un range di lunghezze d’onda, ma esso risulta comunque
abbastanza ristretto da poter essere definito monocromatico
COERENZA SPAZIALE:
Le onde hanno la stessa fase
in tutti i punti di una sezione
del fascio ortogonale alle
direzione di propagazione
COERENZA TEMPORALE:
Le onde conservano la stessa fase nel tempo
Incoerenti Coerenti
Una coerenza elevata implica la possibilità di ottenere un’elevata focalizzabilità del fascio laser
(macchia focale molto piccola, intensità elevata)
r L tan
divergenza intrinseca
2r
Si definisce brillanza B la potenza emessa da una sorgente di onde elettromagnetiche per unità
di superficie e per unità di angolo solido.
Fornisce informazioni non solo sul valore della potenza emessa, ma anche sulla distribuzione
angolare
dP B cos dS d
laser di potenza
Il materiale assorbe una enorme quantità di energia, e quindi di calore, e viene così tagliato.
Il taglio che si ottiene è di natura energetica non meccanica, con i conseguenti vantaggi di
precisione e quasi totale assenza di sfridi
d1
d2
L’autovelox misura la distanza di una macchina che si sta avvicinando in due istanti successivi.
Se la distanza percorsa fra i due istanti è troppo elevata, cioè se la macchina sta andando
troppo veloce, viene fatta una multa
Seminario Ottica Erik Tagliaferri 127
Conclusione
Quasi tutto ciò che
sappiamo dipende da Ma ci sono onde e
radiazioni che non
Misure di immagini percepiamo
Misure di onde