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Spazio vettoriale

In matematica, uno spazio vettoriale, anche detto spazio


lineare, una struttura algebrica composta da:

Un campo
Un insieme i cui elementi sono detti vettori
Due operazioni binarie, dette somma e moltipli-
cazione per scalare, caratterizzate da determinate
propriet.[1]

Si tratta di una struttura algebrica di grande importanza,


ed una generalizzazione dell'insieme formato dai vet-
tori del piano cartesiano ordinario (o dello spazio tridi-
mensionale) dotati delle operazioni di somma di vettori e
di moltiplicazione di un vettore per un numero reale. Gli
spazi vettoriali pi utilizzati sono quelli sui campi rea-
le R e complesso C , denominati rispettivamente spazi
vettoriali reali e spazi vettoriali complessi.
Si incontrano spazi vettoriali in numerosi capitoli della
matematica moderna e nelle sue applicazioni: questi ser-
vono innanzitutto per studiare le soluzioni dei sistemi di
equazioni lineari e delle equazioni dierenziali lineari.
Con queste equazioni si trattano moltissime situazioni: Uno spazio vettoriale una collezione di oggetti, chiamati
quindi si incontrano spazi vettoriali nella statistica, nel- vettori, che possono essere sommati e riscalati.
la scienza delle costruzioni, nella meccanica quantistica,
nella teoria dei segnali, nella biologia molecolare, ecc.
Negli spazi vettoriali si studiano anche sistemi di equa- Gli assiomi che queste due operazioni devono soddisfare
zioni e disequazioni e in particolare quelli che servono sono i seguenti[2][3] :
alla programmazione matematica e in genere alla ricerca
operativa. L'insieme V con la somma un gruppo abeliano:
esiste quindi un elemento neutro 0, la somma
Strutture algebriche preliminari agli spazi vettoriali so-
commutativa e associativa, ed ogni vettore v ha un
no quelle di gruppo, anello e campo. Vi sono poi nume-
opposto che normalmente indicato con v ;
rose strutture matematiche che generalizzano e arricchi-
scono quella di spazio vettoriale; alcune sono ricordate Distributivit del prodotto di tre termini per uno
nell'ultima parte di questo articolo. scalare rispetto all'addizione di vettori:

a(u + v) = au + av a K u, v V,
1 Denizione
Pseudo-distributivit[4] del prodotto per scalare
Uno spazio vettoriale su un campo K un insieme V rispetto all'addizione di scalari:
dotato di due operazioni che soddisfano una certa lista di
assiomi. Gli elementi di V sono detti vettori e quelli di K (a + b)v = av + bv a, b K v V,
scalari. Le operazioni sono:
Compatibilit del prodotto tra scalari e del prodotto
Una somma che prende due vettori u, v e restituisce per scalari (pseudo-associativit[5] ):
un altro vettore indicato con u + v ,
Un prodotto per scalare che prende un vettore u ed (ab)v = a(bv) a, b K v V
uno scalare a e restituisce un altro vettore indicato
con au . Neutralit di 1 rispetto al prodotto per scalare:

1
2 3 NOZIONI BASILARI

1v = v v V 2.4 Funzioni
Si usano generalmente alfabeti diversi per vettori e sca- X
lari: ad esempio, i vettori si simboleggiano con caratteri L'insieme K (denotato anche Fun(X, K) ) di tutte le
in grassetto, sottolineati o sormontati da una freccia. Da funzioni da un ssato insieme X in K , dove:
queste propriet, possono essere immediatamente dimo-
strate le seguenti formule, valide per ogni a K e ogni La somma di due funzioni f e g denita come la
vV : funzione (f + g) che manda x in f (x) + g(x) ;

Il prodotto (f ) di una funzione f per uno scalare


a0 = 0v = 0 av = (a)v = a(v) in K la funzione che manda x in f (x) .
dove 0 l'elemento neutro dell'addizione in K e 0
l'elemento neutro dell'addizione in V . Da notare che K n , K[x] , K mn sono casi par-
Uno spazio vettoriale reale o complesso uno spazio vet- ticolari di quest'ultimo rispettivamente con X =
toriale in cui K rispettivamente il campo R dei numeri {1, ..., n}, N, {1, ..., n} {1, ..., m} .
reali o il campo C dei numeri complessi. Altro esempio, l'insieme RX di tutte le funzioni da un
Una nozione correlata quella di modulo. aperto X dello spazio euclideo Rn in R , un R -spazio
vettoriale.

2 Primi esempi
3 Nozioni basilari
Di seguito si elencano alcuni importanti esempi di K -
spazi vettoriali. Siano m, n due interi positivi.
Lo studio della specie di struttura di spazio vettoriale si
svolge sviluppando le nozioni di sottospazio vettoriale, di
2.1 Spazi Kn trasformazione lineare (l'omomorsmo per questa specie
di struttura), di base e di dimensione.
L'insieme:

3.1 Sottospazi
K n = {(x1 , . . . , xn ) | x1 , . . . , xn K}

formato da tutte le sequenze nite e ordinate di elemen-


ti di K , con le operazioni di somma e di prodotto per
uno scalare denite termine a termine (puntuali), detto
l' n -spazio numerico, spazio delle n -uple o spazio n -
dimensionale delle coordinate e pu essere considerato il
prototipo di K -spazio vettoriale.
Si osserva che gli spazi Rn e Cn posseggono una
innit continua di elementi, mentre Qn ha cardinalit
numerabile e per ogni p primo lo spazio Fnp costituito
da un numero nito di vettori, per la precisione pn .

2.2 Polinomi
L'insieme K[x] dei polinomi a coecienti in K e con va- Tre sottospazi distinti di dimensione 2 in R3 : sono piani passanti
riabile x , con le operazioni usuali di somma fra polinomi per l'origine. Due di questi si intersecano in un sottospazio di di-
mensione 1, cio una retta passante per l'origine (una di queste
e prodotto di un polinomio per uno scalare, forma un K
disegnata in blu).
-spazio vettoriale.

Un sottospazio vettoriale di uno spazio vettoriale V un


2.3 Matrici sottoinsieme W che eredita da V una struttura di spazio
vettoriale. Per ereditare questa struttura, suciente che
L'insieme delle matrici K mn , con le operazioni di som- W sia non vuoto e sia chiuso rispetto alle due operazioni
ma tra matrici e prodotto di uno scalare per una matrice, di somma e prodotto per scalare. In particolare, W deve
un K -spazio vettoriale. contenere lo zero di V .
3.4 Trasformazioni lineari e omomorsmi 3

3.1.1 Esempi alla unit del campo. In particolare l'insieme costituito


dal solo 0 del campo pu considerarsi uno spazio a 0 di-
Una retta passante per l'origine un sottospazio vettoriale mensioni, la retta dotata di un'origine uno spazio mo-
del piano cartesiano R2 ; nello spazio vettoriale R3 tutti i nodimensionale su R , il piano cartesiano uno spazio di
piani e tutte le rette passanti per l'origine sono sottospazi. dimensione 2, lo spazio R3 ha dimensione 3.
Gli spazi formati dalle matrici simmetriche o Anche i polinomi con grado al pi n formano un
antisimmetriche sono sottospazi vettoriali dell'insieme sottospazio vettoriale di dimensione n + 1 , mentre la
delle matrici m n su K . dimensione dell'insieme delle funzioni Fun(X, K) pari
Altri importanti sottospazi vettoriali sono quelli di alla cardinalit di X .
Fun(X, R) , quando X un insieme aperto di Rn : gli Tra gli spazi innito dimensionali si trovano quelli formati
insiemi formati dalle funzioni continue, dalle funzioni dall'insieme dei polinomi in una variabile o in pi variabili
dierenziabili e dalle funzioni misurabili. e quelli formati da varie collezioni di funzioni ad esempio
gli spazi Lp.

3.2 Generatori e basi I vettori di uno spazio di n dimensioni, facendo rife-


rimento ad una base ssata di tale spazio, possono es-
Una combinazione lineare di alcuni vettori v1 , . . . , vn sere rappresentati come n -uple di scalari: queste sono
una scrittura del tipo: le loro coordinate. Questo fatto consente di aermare
che ogni spazio n -dimensionale su K sostanzialmente
identicabile con K n .
1 v1 + . . . + n vn
Una combinazione lineare l'operazione pi generale che 3.4 Trasformazioni lineari e omomorsmi
si pu realizzare con questi vettori usando le due opera-
zioni di somma e prodotto per scalare. Usando le combi- Una trasformazione lineare fra due spazi vettoriali V e W
nazioni lineari possibile descrivere un sottospazio (che sullo stesso campo K una applicazione che manda vet-
generalmente fatto da un insieme innito di vettori) con tori di V in vettori di W rispettando le combinazioni li-
un numero nito di dati. Si denisce infatti il sottospazio neari. Dato che le trasformazioni lineari rispettano le ope-
generato da questi vettori come l'insieme di tutte le loro razioni di somma di vettori e di moltiplicazioni per scala-
combinazioni lineari. ri, esse costituiscono gli omomorsmi per le strutture del-
Un sottospazio pu essere generato a partire da diversi in- la specie degli spazi vettoriali. Per denotare l'insieme de-
siemi di vettori. Tra i possibili insiemi di generatori alcu- gli omomorsmi da V in W si scrive Hom(V, W ) . Parti-
ni risultano pi economici di altri: sono gli insiemi di vet- colarmente importanti sono gli insiemi di endomorsmi;
tori con la propriet di essere linearmente indipendenti. questi hanno la forma End(V, V ) .
Un tale insieme di vettori detto base del sottospazio. Si osserva che per le applicazioni lineari di Hom(V, W )
Si dimostra che ogni spazio vettoriale possiede una ba- si possono denire le somme e le moltiplicazioni per ele-
se; alcuni spazi hanno basi costituite da un numero nito menti di K , come per tutte le funzioni aventi valori in
di vettori, altri hanno basi costituenti insiemi inniti. Per uno spazio su questo campo. L'insieme Hom(V, W ) mu-
questi ultimi la dimostrazione dell'esistenza di una base nito di queste operazioni costituisce a sua volta uno spa-
deve ricorrere al lemma di Zorn. zio vettoriale su K , di dimensione dim(V ) dim(W ) .
Un caso particolare molto importante dato dallo spazio
Alla nozione di base di uno spazio vettoriale si collega duale V , che ha le stesse dimensioni di V .
quella di sistema di riferimento di uno spazio ane.

3.3 Dimensione 4 Spazio vettoriale libero


Si dimostra che tutte le basi di uno spazio vettoriale pos- Un esempio particolare spesso usato in algebra (e una co-
seggono la stessa cardinalit (questo risultato dovu- struzione piuttosto comune in questo campo) quello di
to a Felix Hausdor). Questa cardinalit viene chiamata spazio vettoriale libero su un insieme. L'obiettivo creare
dimensione di Hamel dello spazio; questa entit in genere uno spazio che abbia gli elementi dell'insieme come ba-
viene chiamata semplicemente dimensione dello spazio. se. Ricordando che, dato un generico spazio vettoriale, si
La distinzione pi rilevante fra gli spazi vettoriali vede da
dice che un suo sottoinsieme U una base se gli elementi
una parte gli spazi nito-dimensionali e dall'altra quelli di
di U sono linearmente indipendenti e ogni vettore si pu
dimensione innita. scrivere come combinazione lineare nita di elementi di
Per ogni intero naturale n lo spazio K n ha dimensione U , la seguente denizione nasce naturalmente: uno spa-
n: in eetti una sua base costituita dalle n n-uple aven- zio vettoriale libero V su B e campo K l'insieme di
ti tutte le componenti nulle ad eccezione di una uguale tutte le combinazioni lineari formali di un numero nito
4 5 SPAZI VETTORIALI CON STRUTTURE AGGIUNTIVE

di elementi di B a coecienti in K , cio i vettori di V


nozioni dierenziali. In eetti si pu prospettare una si-
sono del tipo: stematica attivit di arricchimento degli spazi vettoriali
con costruzioni che si aggiungono a quella di combina-
zione lineare al ne di ottenere strutture di elevata e-

b b b K cacia nei confronti di tanti problemi matematici, compu-


bB tazionali e applicativi. Per essere utili, queste costruzioni
devono essere in qualche modo compatibili con la struttu-
dove i coecienti non nulli sono in numero nito, e ra dello spazio vettoriale, e le condizioni di compatibilit
somma e prodotto sono denite come segue: variano caso per caso.


b b + b b := (b + b )b b b K
5.1 Spazio normato
bB bB bB

b b := (b )b b , K Uno spazio vettoriale in cui denita una norma, cio una
bB bB
lunghezza dei suoi vettori, chiamato spazio normato.
L'importanza degli spazi vettoriali normati dipende dal
Da tener ben presente che queste somme sono dette for- fatto che a partire dalla norma dei singoli vettori si deni-
mali perch sono da considerarsi appunto dei puri sim- sce la distanza fra due vettori come norma della loro dif-
boli. In pratica gli elementi di B servono solo come se- ferenza e questa nozione consente di denire costruzioni
gnaposto per i coecienti. Oltre a questa denizione pi metriche e quindi costruzioni topologiche.
intuitiva ne esiste una del tutto equivalente in termine di
funzioni da B su K con supporto nito suppf := {b
B : f (b)} , cio:
5.2 Spazio di Banach

V {f : B K : suppf finito} Uno spazio normato completo rispetto alla metrica


indotta detto spazio di Banach.
dove per il secondo insieme le operazioni di somma e
prodotto sono quelle naturali e la corrispondenza :
5.3 Spazio di Hilbert

V b b 7 f f : b 7 b Uno spazio vettoriale complesso (risp. reale) in cui de-
bB
nito un prodotto scalare hermitiano (risp. bilineare) de-
nito positivo, e quindi anche i concetti di angolo e per-
pendicolarit di vettori, chiamato spazio prehilbertiano.
5 Spazi vettoriali con strutture ag- Uno spazio dotato di prodotto scalare anche normato,
giuntive mentre in generale non vale il viceversa.
Uno spazio dotato di prodotto scalare che sia completo
La nozione di spazio vettoriale servita innanzi tutto a rispetto alla metrica indotta detto spazio di Hilbert.
puntualizzare propriet algebriche riguardanti ambien-
ti ed entit geometriche; inoltre essa costituisce la ba-
se algebrica per lo studio di questioni di analisi funzio-
nale, che si pu associare ad una geometrizzazione del- 5.4 Spazio vettoriale topologico
lo studio di funzioni collegate ad equazioni lineari. La
sola struttura di spazio vettoriale risulta comunque po- Uno spazio vettoriale munito anche di una topologia
vera quando si vogliono arontare in modo pi eca- chiamato spazio vettoriale topologico.
ce problemi geometrici e dell'analisi funzionale. Infatti
va osservato che con la sola struttura di spazio vettoriale
non si possono arontare questioni riguardanti lunghez- 5.5 Algebra su campo
ze di segmenti, distanze ed angoli (anche se la visione in-
tuitiva degli spazi vettoriali a 2 o 3 dimensioni sembra Uno spazio vettoriale arricchito con un operatore bilinea-
implicare necessariamente queste nozioni di geometria re che denisce una moltiplicazione tra vettori costituisce
elementare). una cosiddetta algebra su campo. Ad esempio, le matrici
Per sviluppare le potenzialit" della struttura spazio vet- quadrate di ordine n munite del prodotto di matrici for-
toriale risulta necessario arricchirla in molteplici direzio- mano un'algebra. Un'altra algebra su un campo qualsiasi
ni, sia con ulteriori strumenti algebrici (ad es. proponendo fornita dai polinomi su tale campo muniti dell'usuale
prodotti di vettori), sia con nozioni topologiche, sia con prodotto fra polinomi.
5

Per ogni punto P in A e ogni coppia di vettori v, w


in V vale la relazione:

(P + v) + w = P + (v + w)

7 Note
[1] Homan, Kunze, Pag. 28

[2] S. Lang, Pag. 37

[3] Homan, Kunze, Pag. 29

[4] La propriet distributiva riguarda due sole operazioni,


mentre in questo caso sono coinvolte tre operazioni:
l'addizione di scalari ( + ), la moltiplicazione di un vettore
per uno scalare ( ) e l'addizione di vettori ( + )
Un nastro di Mbius: localmente omeomorfo a U R . [5] La propriet associativa riguarda una sola operazione,
mentre in questo caso sono coinvolte due operazioni: la
moltiplicazione scalare sul campo K e la moltiplicazione
6 Generalizzazioni per uno scalare

[6] Edoardo Sernesi, Geometria 1, Bollati Boringhieri, 1989,


6.1 Fibrati vettoriali p. 102.

Un brato vettoriale una famiglia di spazi vettoriali pa-


ramettrizzata con continuit da uno spazio topologico X
. Nello specico, un brato vettoriale su X uno spa-
8 Bibliograa
zio tolopogico E equipaggiato con una funzione continua
: E X tale che per ogni x X la bra 1 uno Marco Abate, Chiara de Fabritiis, Geometria ana-
spazio vettoriale. litica con elementi di algebra lineare, Milano,
McGraw-Hill, 2006, ISBN 88-386-6289-4.

Silvana Abeasis, Elementi di algebra lineare e geo-


6.2 Moduli metria, Bologna, Zanichelli, 1993, ISBN 88-08-
16538-8.
Un modulo per un anello quello che uno spazio vetto-
riale per un campo. Sebbene valgano gli stessi assiomi Giulio Campanella, Appunti di algebra, Roma,
che si applicano ai campi, la teoria dei moduli com- Nuova Cultura, 2005, ISBN 88-89362-22-7.
plicata dalla presenza di elementi (degli anelli) che non
possiedono reciproco. Serge Lang, Algebra lineare, Torino, Bollati Borin-
ghieri, 1992, ISBN 88-339-5035-2.

Luciano Lomonaco, Un'introduzione all'algebra li-


6.3 Spazi ani neare, Roma, Aracne, 2005, ISBN 88-548-0144-5.
Intuitivamente, uno spazio ane uno spazio vettoriale la Edoardo Sernesi, Geometria 1, 2 ed., Torino,
cui origine non ssata. Si tratta di un insieme A dotato Bollati Boringhieri, 1989, ISBN 88-339-5447-1.
di una funzione f : A V A , dove V uno spazio
vettoriale su un campo K , generalmente indicata con il (EN) Werner Greub, Linear Algebra, 4 ed., New
segno + : York, Springer, 1995, ISBN 0-387-90110-8.

(EN) Paul Halmos, Finite-Dimensional Vector Spa-


ces, 2 ed., New York, Springer, 1974, ISBN
f (P, v) = P + v 0-387-90093-4.

tale che:[6] (EN) Kenneth Homan, Ray Kunze, Linear Alge-


bra, Englewood Clis, New Jersey, Prentice - Hall,
inc., 1971, ISBN 0-13-536821-9.
Per ogni punto P ssato, l'applicazione che associa
al vettore v il punto P + v una biiezione da V in (EN) Serge Lang, Linear Algebra, 3 ed., New York,
A. Springer, 1987, ISBN 0-387-96412-6.
6 11 COLLEGAMENTI ESTERNI

(EN) Steven Roman, Advanced linear algebra,


Springer, 1992, ISBN 0-387-97837-2.
(EN) Georgi Evgen'evich Shilov, Linear Algebra,
Tradotto da Richard Silverman, New York, Dover,
1977, ISBN 0-486-63518-X.

9 Voci correlate
Vettore (matematica)

Sottospazio vettoriale
Combinazione lineare

Base (algebra lineare)


Dimensione (spazio vettoriale)

Norma (matematica)
Prodotto scalare

Spazio duale
Spazio di Hilbert

Spazio di Banach
Trasformazione lineare

Bandiera (spazio vettoriale)

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riale

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altri le su Spazio vettoriale

11 Collegamenti esterni
Spazio vettoriale, in Thesaurus del Nuovo soggetta-
rio, BNCF, marzo 2013.

(EN) M.I. Kadets, Vector space, in Encyclopaedia


of Mathematics, Springer e European Mathematical
Society, 2002.
(EN) A lecture about fundamental concepts related
to vector spaces (given at MIT)
(EN) A graphical simulator for the concepts of span,
linear dependency, base and dimension
7

12 Fonti per testo e immagini; autori; licenze


12.1 Testo
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