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GIORGIONE DA CASTELFRANCO

Nasce intorno al 1477/1478 a Castelfranco Veneto

presto si trasferisce a Venezia


ingegno sui COLORI
allievo di Giovanni Bellini
Attenzione per i paesaggi

se non fosse morto molto giovane sarebbe diventato molto importante

Elementi caratteristici

1) preferenza a soggetti e temi MITOLOGICI rispetto a quelli religiosi allora più diffusi

Nonostante ci sia stato il concilio di Trento

Venezia città libertina

2) L’elemento naturale nelle opere di Giorgione diventa PRIMARIO

3) ENIGMATICITÀ i temi non sono mai chiari

Opere !
Pala di Castelfranco
1504/1505

Commissionato da un nobile di Messina per arricchire il suo palazzo a Castelfranco

Collocazione attuale Duomo di Santa Maria Assunta e San Liberale


Rappresentazione

SACRA CONVERSAZIONE Vergine sul podio/trono attorniata dai Santi Nicasio e Francesco

non segue il modello tradizionale della sacra conversazione di Piero della Francesca

Trono marmoreo Decorato con drappi tipici veneziani


costruzione architettonica semplice
alta predella in porfido
sembrano dei puri volumi geometrici

frutto di una visione fantastica e quasi scenografica

come se si trattasse di un allestimento teatrale provvisorio

Scena ambientata all’esterno

parte bassa
divisione
parte alta raffigura l’infinito paesaggio naturale dietro la Madonna molto dettagliato e sfumato

Paesaggio COMPRIMARIO

parte integrante del dipinto molto importante nell’insieme dell’opera


punto di fuga corrispondente al grembo della vergine

Prospettiva disegnata accurata pavimentazione delle piastrelle quadrate bicolori


PROSPETTIVA
Prospettiva dipinta suggerita attraverso il colore

usando tonalità di colori più caldi e più freddi

l’autore riesce a costruire una modulata scala di sfumature

restituiscono l’illusione della profondità spaziale

Personaggi appaiono assorti in una propria meditazione

modellati per masse di colore

Elemento innovativo contrasto dei colori primari

La Tempesta
Collocazione attuale Gallerie dell’Accademia

1502/1503 Commissionato da Gabriele Vendramin

Esempio della forte visione naturalistica di Giorgione

Protagonista il PAESAGGIO Ambiente scuro

si annuncia all’orizzonte con un fulmine che squarcia i bassi nuvoloni grigi del cielo

in procinto di essere investito da un TEMPORALE


ispirazione Realismo del cielo
Città lontana = il perduto Eden
Leonardo Da Vinci
oltre un ponticello di legno
Giove o Dio = Fulmine
Ruscelletto =Tigri

uno dei rami del fiume del Paradiso

folta vegetazione=morte

Donna = Eva o Venere


Marte o Adamo = Uomo

Donna semi-vestita sta allattando un bambino


Primo piano 2 figure simboliche
Uomo in piedi abbigliato secondo la moda veneziana dell’epoca

Adamo ed Eva con Caino escono dal Paradiso terrestre e si vestono la tempesta simboleggia il Creatore
2 ipotesi
Venere e Marte interpretazione mitologica il fulmine è Giove

Enigmaticità apprezzata nei colti ambienti del patriziato veneziano

La Venere dormiente
~ 1510

Sintesi delle caratteristiche tipiche di Giorgione

Tema legato alla mitologia

Dea dell’amore colta in un momento di dolce abbandono

morbidamente adagiata sui soffici coltri in mezzo a un prato


Paesaggio misto di elementi naturali e antropici
inconsapevolezza della propria innocente nudità
nuvole bianche
innocente volto . dolce immobilità del pomeriggio estivo
villaggio deserto
ruotato frontalmente
cespuglio
sembrano voler renderle più tranquillo riposo
Prato fiorito
rilassate membra

disposte parallele alla diagonale del dipinto

Profondità CROMATICA luce data dalla donna e dal lenzuolo bianco

reso tridimensionale dal chiaroscuro

opera accettata dalla controriforma cattolica per l’INGENUITÀ che trasmette

TIZIANO VECELLIO

Nasce in a pieve di Cadore intorno al 1488/1490

muore a Venezia nel 1576

Pittore ufficiale di Carlo V e della serenissima di Venezia

Si forma alla scuola di Bellini

Approda alla bottega di Giorgione studio del TONALISMO

Inventa uno stile nuovo abbandona la perfezione e l’idealismo tipico del 500 di Michelangelo,Raffaello..

pittura sublimata dall’imperfezione

es. campitura frastagliata


Dipingeva di getto sulla tela

Opere!
Pala dell’assunta
1516 - 1518

Tipica degli ambienti ecclesiastici commissionata dal priore del convento veneziano dei Frari

Collocazione attuale Basilica di Santa Maria gloriosa dei Frari

Dipinto olio su tavola

Grandi dimensioni

Rappresentazione assunzione in cielo di Maria


Figura in tensione

Alto Gloria divina


ORGANIZZAZIONE Secondo tre registri sovrapposti Centro Maria Attorniata dagli angeli
Basso Apostoli che osservano l’assunzione della Madonna
Alto Colori caldi
Sensazione ATMOSFERICA
Basso colori freddi
fa pensare che la madonna sia l’interno di una sfera

alto cerchio la centinatura si chiude con una ghirlanda di angeli e nuvole


Accostamento di ELEMENTI GEOMETRICI basso quadrato
cromaticamente viene formato un triangolo

Vertici rosso delle vesti di Maria e dei due apostoli

conferisce stabilità alla composizione e rimanda all’unione simbolica fra cielo e terra

Mantello della Vergine

Ripresa della tradizione medievale

accoglie la vergine con un mantello

Parte sommitaria Presenza di Dio


ricorda quella del Cristo di
Raffaello nella Trasfigurazione
braccia levate in cielo
intensa e dolce espressione
attorniata da una schiera di cherubini
piede destro
Maria in piedi
quasi completamente sollevato
sopra una nube biancastra

I profili che compaiono

suggeriscono l’amplificazione della scena


TONALISMO

Il Creatore appare fortemente in controluce


rende la scena simile a una visione soprannaturale
attenuazione dei contorni
rischiara la metà superiore del dipinto

con una fonte di luce autonoma e intensa

luce naturale illumina gli apostoli sotto le nubi

Derivano effetti di colore si notano sul manto della Madonna e sulla folla degli angeli e dei cherubini

Venere di Urbino
Collocazione attuale galleria degli Uffizi

1538 commissionata dal duca di Urbino Guidobaldo II della Rovere

Olio su tela

Rappresentazione

primo piano giovane donna nuda semi-distesa sul letto

Ambientazione non all’aperto

all’interno di una ricca casa Patrizia

Simbolo che la fanciulla è una donna vera e non una dea

fronde di un albero che si intravedono da un’apertura colonnata


unici accenni alla natura
pianta ornamentale posta in un vaso sul davanzale tre personaggi

cosciente e forse anche orgogliosa della sua nudità Sullo sfondo sono raffigurate due fantesche

deciso e penetrante sguardo


simbolo di fedeltà coniugale

Ai piedi del letto dorme un cagnolino

Corpo

composto lungo la diagonale del dipinto


TONALISMO

Membra colore ambrato il pesante tendaggio verde scuro nello sfondo


in contrasto con
capelli biondo dorato i grandi cuscini rossi che si intravedono sotto le lenzuola

risalto della forma del corpo

Vicino toni caldi del letto inondato di una luce dorata


in lontananza toni freddi luce del cielo oltre il davanzale

Confronto con la Venere dormiente

DIFFERENZE

1) Maggiore differenza
Giorgione appare inconsapevole della propria nudità
atteggiamento delle due Veneri
Tiziano ne è cosciente e forse anche orgogliosa sguardo deciso e penetrante

2) Ambientazione non all’aperto

all’interno di una ricca casa Patrizia

fronde di un albero che si intravedono da un’apertura colonnata


3) sfondo unici accenni alla natura
pianta ornamentale posta in un vaso sul davanzale tre personaggi

ANSLOGIE

TONALISMO

1) luce data dalla donna e dal lenzuolo bianco


2) Ripresa di verde e del rosso risaltano la figura della donna

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