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Giacomo Albano

I SEGRETI DEL TEMA NATALE


LE CAUSE ASTROLOGICHE DEI DESTINI ECCEZIONALI
(Articolo pubblicato nel numero primaverile 2022 di “Linguaggio
Astrale”)

Recentemente, nell’ambito delle mie ricerche di astrologia stellare, ho


indagato sui modi in cui le stelle protagoniste di una certa epoca trovano
manifestazione nei temi natali dei personaggi eccezionali che hanno
segnato quei periodi storici. Vi sono stelle e costellazioni che in una certa
epoca vengono in particolare rilievo a causa di una o più “figure del
cambiamento” che le coinvolgono. Altre figure del cambiamento
riguardano in modo specifico alcune stelle in relazione a certe latitudini.
Ebbene, l’intreccio tra questi fattori stellari generali e quelli natali
individuali è uno dei motivi che rendono alcune persone eccezionali, nel
bene come nel male, nonché forse il principale motivo per cui temi natali
apparentemente molto simili danno luogo a vite e destini molto diversi.
Questi legami tra il tema natale individuale e le stelle protagoniste di
quell’epoca non sono mai stati approfonditi dall’astrologia. Eppure la
storia è fatta dagli uomini, quindi è la logica stessa a suggerire che gli
stessi fattori stellari che segnano le varie epoche storiche devono trovarsi
in posizione preminente anche nelle geniture degli uomini che hanno
impresso alla storia quelle svolte.
Più in generale, tutti gli uomini eccezionali possono essere visti come
manifestazioni terrestri di alcune delle stelle protagoniste della loro epoca.
Vediamo dunque quali sono questi fattori del cambiamento stellare e in
che modo vengono intercettati e valorizzati nelle geniture di questi
uomini.

Le stelle più potenti di un certo periodo


1 Stelle che si trovano sul coluro equinoziale e sul coluro solstiziale
2 Stelle sull’equatore celeste
3 Stelle in congiunzione o opposizione equatoriale perfetta con la Stella
Polare, oppure in altro aspetto equatoriale perfetto con essa
4 Più in generale, le stelle che perfezionano al minuto, o quasi al minuto,
aspetti equatoriali o per parallelo di declinazione.

Prima di procedere, è importante chiarire cosa intendiamo per aspetti


equatoriali. Essi sono quelli che si formano tra due stelle, oppure tra una
stella e un pianeta, in base alla pura ascensione retta. A una distanza in ore
pari a 0h corrisponde la congiunzione, a 12h l’opposizione, a 4h il sestile,
a 6h la quadratura, a 8h il trigono. Usando il programma Stellarium, vi
basterà cliccare sull’astro per visualizzarne l’ascensione retta e le altre
coordinate astronomiche. Chi è interessato all’Astrologia Stellare dovrebbe
imparare al meglio l’uso di questo programma: molte delle cose che
stiamo per dire sembrano “difficili”, ma in realtà lo sono più che altro per
chi non ha ancora familiarità con l’uso di un programma di astronomia
come questo.
È possibile considerare questi aspetti anche tra stella e stella, e i loro
effetti diventano particolarmente evidenti quando vengono attivati dai
pianeti, e ancor più se le due stelle, o almeno una di esse, si trovano sui
coluri o sull’equatore celeste. Lo stesso vale per le stelle legate tra loro da
un parallelo o antiparallelo di declinazione perfetto.

Per esempio, come vedremo meglio tra un po’, ai tempi di Mozart e della
grande musica classica il quadrato equatoriale Vega-Porrima era perfetto.
Sono entrambe stelle di natura Venere-Mercurio, e Vega è la brillante
della Lira, cioè di una costellazione che rappresenta uno strumento
musicale. Le due stelle avevano rispettivamente una a.r. di 12h29m e
18h29m.
Ovviamente gli eventi (e le nascite) più significativi avvengono quando i
pianeti si configurano a loro volta a questi link stellari, attivandoli e
portandoli alla manifestazione terrestre. È evidente che se si osservano i
soli pianeti e si omette di considerare i link stellari che essi attivano con i
loro aspetti, si perde di vista proprio la vera origine dei corrispondenti
eventi terrestri, e quindi anche il motivo per cui gli stessi aspetti tra
pianeti non portano sempre lo stesso tipo di eventi, né eventi della stessa
importanza. A mio giudizio è proprio questo il principale punto debole
della comune astrologia, sia classica che moderna.
In particolare, di grande importanza sono i momenti in cui i pianeti
completano e attivano questi schemi geometrici tra stelle. Infatti, anche in
questo caso gli schemi geometrici come Grandi Trigoni, Quadrati a T e
altri Triangoli di vario tipo hanno un potere molto maggiore degli aspetti
singoli. Occorre dunque prestare molta attenzione ai casi in cui anche i
pianeti si uniscono a questi schemi geometrici formati dalle stelle,
rinforzandolì o completandoli. Si tratta di configurazioni molto potenti.

Stelle più importanti a una certa latitudine


Le stelle di cui abbiamo detto finora sono le protagoniste di una certa
epoca in tutto il mondo. Vi sono poi le stelle più forti a una certa
latitudine. Le principali sono le seguenti:
1 Stelle che compiono una qualsiasi fase con il Sole all’Equinozio o al
Solstizio, specialmente nel giorno stesso dell’Equinozio o del Solstizio.
2 stelle che, diventando circumpolari o invisibili, o smettendo di esserlo
in una certa località, si trovano a toccare per la prima o ultima volta
l’orizzonte di quel luogo. Il valore che otteniamo sottraendo da 90 gradi la
latitudine di un certo luogo corrisponde alla declinazione di queste stelle-
limite.
3 Stelle che hanno una declinazione corrispondente alla latitudine del
luogo
3 Stelle in paran con la Stella Polare, cioè stelle che sorgono o tramontano
a una certa latitudine mentre la Stella Polare culmina o anticulmina.

Uno dei segreti delle nascite “importanti” sta nel fatto che tramite i
pianeti, le angolarità e le fasi con il Sole esse attivano con forza il
potenziale delle stelle più forti di quel periodo (e in quel luogo), in modo
da assorbirle e veicolarle al nativo.
Spesso questo avviene quando i pianeti si inseriscono negli schemi
geometrici formati dalle stelle, integrandoli o rinforzandoli.

Un esempio: la genitura di Wolfgang Amadeus Mozart


Negli anni della nascita di Mozart, la stella Porrima della Vergine (natura
Venere-Mercurio) era sul coluro equinoziale, ed è significativo che fosse
in questa fase “privilegiata” proprio nel periodo in cui nacquero alcuni dei
più grandi compositori della storia della musica.
Considerazioni simili valgono per la stella theta della Colomba (Kurud I)
esattamente sul coluro solstiziale in quegli anni (alla nascita di Mozart la
sua a.r. era 5h59m). La costellazione della Colomba ha a che fare con la
musica sia per la sua natura Venere-Mercurio, sia perché gli uccelli
cantano.
In altra sede abbiamo spiegato come e perché le stelle in aspetto perfetto o
quasi perfetto con la Stella Polare acquistano una forza particolare. Mi
riferisco in particolare agli aspetti equatoriali, cioè a quelli che si
perfezionano in base alla pura ascensione retta. Per averne un esempio,
basti pensare che in questo anno 2022 la Stella Polare è in congiunzione
equatoriale con le malefiche stelle della Testa di Medusa (la principale
delle quali è la terribile Algol), e che attualmente queste sono proprio le
stelle-limite alla latitudine dell’Ucraina (stanno diventando circumpolari a
quelle latitudini).
Ebbene, negli anni della nascita di Mozart, la stessa Porrima era in
opposizione equatoriale con la Stella Polare, quindi culminava mentre la
Polare anticulminava, e viceversa. Era una stella già in evidenza per la sua
presenza sull’equatore celeste, e questo ulteriore fattore di forza spiega
ancor meglio la particolare rilevanza che aveva in quegli anni.
Il paran Polaris-Porrima era ancora più stretto nell’anno in cui nacque
Bach (1685). E ancor più stretto era il paran tra la Polare e un’altra stella
della Vergine, sempre di natura Venere-Mercurio (Minelauva, la delta
della costellazione).
Porrima della Vergine sull’equatore celeste
(evidenziata da un cerchietto).

La Colomba sul coluro solstiziale con la stella theta

La Polare culminava mentre anticulminava Minelauva della Vergine, e


cinque minuti prima anche Porrima.
La Stella Polare era in aspetto anche con altre stelle di natura Mercurio-
Venere, e cioè Vega (per quadratura) e due stelle del Cigno (Deneb e la
epsilon). Il Cigno è un’altra costellazione di natura Venere-Mercurio e
dagli evidenti significati “musicali”.
Abbiamo poi già visto che ai tempi di Mozart e della grande musica
classica il quadrato equatoriale Vega-Porrima era perfetto.

Fattori stellari locali per Salisburgo


Quanto alle stelle “locali” di Salisburgo, particolarmente significativo
appare il sorgere acronico di Zaniah (costellazione della Vergine, natura
Venere-Mercurio) e di theta Cratere (natura Venere).esattamente nel
giorno dell’Equinozio primaverile. Anche in questo caso si nota un ruolo
importante di stelle della natura di Venere.
E dunque questa fase acronica di Zaniah a quelle latitudini è uno dei
motivi per cui i più grandi musicisti di quel tempo nacquero in Austria e
in Germania…

Anno 1756: Il Sole equinoziale tramontava a Salisburgo mentre Zaniah


sorgeva (paran perfetto proprio con il Sole a 0° Ariete)

Attivazioni di queste stelle alla nascita di Mozart


Passiamo ora al tema natale del nostro. Non ci sorprende trovare le stelle
della Colomba che sorgevano alla nascita di Mozart proprio mentre
tramontava Vega, la brillante della altrettanto musicale Lira. Anche il
Cigno tramontava insieme a Vega.
Come abbiamo visto, erano tutte costellazioni protagoniste di quell’epoca,
e tutte hanno natura Venere-Mercurio. Evidentemente un tema natale che
le ripropone in posizione importante come l’angolarità si presta a
conferire ad esse una particolare attivazione nella vita del nativo.

Tramonto di Vega e del Cigno (a destra) mentre sorgeva la Colomba nel


momento della nascita di Mozart

Alla nascita di Mozart, Vega non soltanto era angolare al tramonto, ma


anche in sestile con la Luna per grado passaggio, in trigono equatoriale
con Venere e in trigono con i Nodi lunari.
L’aspetto con la Luna e con Venere è particolarmente significativo, anche
perché si tratta di una stella che ha già di per sé la natura di Venere,
pianeta della musica e delle arti. Infatti, non tutte le attivazioni planetarie
sono uguali: una stella può esprimere al massimo le sue potenzialità più
tipiche quando si configura a un pianeta che abbia la sua stessa natura.
Notiamo una congiunzione Sole-Mercurio-Saturno in quinta casa (che è
anche la casa delle arti, compresa l’arte musicale), con Mercurio che è
anche signore dell’Asc. E questi pianeti sono in trigono proprio con
Porrima, che era forse la stella “musicale” più potente di quel periodo.
Abbiamo poi un trigono perfetto Venere-Marte, con Marte congiunto
theta Colomba e Venere quindi in trigono con la stella, attivandola con
forza. Della particolare forza di questa stella (e delle altre citate) in quel
periodo abbiamo già detto.
Marte a 0° Cancro era sul coluro solstiziale, quindi attivava con forza
tutte le stelle che si trovavano lungo esso, ma anche quelle che erano sul
coluro equinoziale per quadrato equatoriale. E Marte era in trigono
praticamente perfetto con Venere, quindi anche il pianeta delle arti e della
musica partecipava a questa configurazione che attivava simultaneamente
tutte le stelle sui coluri.
Ma, soprattutto, Venere e Marte erano rispettivamente in opposizione e
sestile equatoriale con Vega, creando con essa uno schema geometrico
triangolare. Quindi l’influsso della brillante della Lira veniva veicolato
con forza dall’aspetto che li univa. E questa stella musicale per eccellenza
poteva già contare su molti altri fattori di forza, come abbiamo visto.
Porrima (che era a 6°46’ Bilancia) formava un Grande Trigono eclittico
con il Mc e la triplice congiunzione Sole-Mercurio-Saturno.

Schemi geometrici coinvolgenti la Stella Polare


Poiché, come abbiamo visto, le stelle che in un certo periodo sono in
aspetto equatoriale perfetto (o quasi perfetto) con la Stella Polare hanno
una forza particolare, molta importanza ha l’attivazione di queste
configurazioni ad opera dei pianeti natali.
Ecco alcuni di questi schemi che attivavano le già citate stelle musicali
nel tema natale di Mozart (il valore tra parentesi si riferisce all’ascensione
retta degli astri):

Porrima (12h29m), Sole-Mercurio-Saturno (tra 20h17m, 20h39m e


20h44m) e la Polare (0h44m) formavano un triangolo equatoriale
composto da una opposizione, un trigono e un sestile. Ben tre pianeti
erano coinvolti, tra cui il Sole e Mercurio signore dell’Asc. Ed erano tutti
in quinta casa…L’aspetto di Porrima sarebbe forse troppo largo, ma i tre
pianeti con le loro a.r. intercettavano il medio punto dell’opposizione
Polaris-Porrima, rendendo efficace la configurazione.
Del resto, se consideriamo l’altra stella della Vergine (Minelauva, che era
a 12h43m di a.r.) il triangolo equatoriale era perfetto anche di per sè.
Ricordiamo che la forza della costellazione della Vergine era accentuata
dal fatto che Porrima era proprio sull’equatore celeste.
Lo stesso tipo di triangolo equatoriale viene formato da Venere, Vega e
Marte. Inoltre Marte natale, Vega e la Polare formavano un quadrato a T
equatoriale.

In conclusione, appare chiaro che a rendere Mozart una sorta di


manifestazione umana delle stelle “musicali” dell’epoca siano state
soprattutto questi schemi geometrici stellari completati, rinforzati e
attivati dai pianeti natali nel modo “giusto” (cioè con configurazioni
coinvolgenti Venere, la quinta casa e il signore dell’Asc).
Chi è interessato ad approfondire questi temi troverà forse interessante la
lettura di due miei libri di recente pubblicazione: “I segreti del tema
natale. Le vere cause astrologiche dei destini eccezionali” e “Dubita che
le stelle siano fuoco. Nuovi metodi e tecniche di “Astrologia Stellare”.

Qui trovate tutti i libri pubblicati da Giacomo Albano

Albano.giacomo@yahoo.it
www.astrologiaprevisionale.net

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