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GIACOMO ALBANO

ASTROLOGIA DELLE BORSE


Come prevedere l’andamento dei mercati finanziari
con l’astrologia classica.
ASTROLOGIA DELLE BORSE
2011 LULU.COM
COPYRIGHT 2011 GIACOMO ALBANO
ISBN 978-1-4710-3279-0
PRESENTAZIONE
La mia idea di partenza è stata quella di usare i principi
dell’astrologia classica per prevedere l’andamento dei mercati
finanziari. Pur non essendo un purista dell’astrologia classica
(basti pensare che considero anche i tre pianeti transaturniani),
sono sempre stato convinto che l’astrologia tradizionale è l’unica
realmente valida, soprattutto per chi è interessato agli aspetti
previsionali della nostra disciplina. Del resto la pratica e l’assiduo
studio dell’astrologia oraria tradizionale mi hanno molto aiutato
nell’elaborazione del metodo che espongo in queste pagine.
Non mi ha mai convinto l’affermazione secondo cui non è
possibile fare fondate previsioni in campo finanziario senza
essere anche un esperto di finanza, e forse sarete sorpresi
nell’apprendere che non ho consultato alcun manuale di
astrologia finanziaria per elaborare il mio metodo. Nella scarna
bibliografia troverete soltanto testi di astrologia tradizionale. E
sarete forse ancor più sorpresi quando constaterete che il metodo
funziona molto bene, rendendo possibile prevedere le oscillazioni
dei mercati non soltanto anno per anno o mese per mese, ma
anche su base quindicinale, e, volendo, anche settimanale (a tal
fine basterebbe considerare anche i quarti di Luna insieme ai
Noviluni e ai Pleniluni).
Si tratta sostanzialmente di esaminare le sizigie secondo i principi
esposti nel libro e di confrontarle tra loro. Per farlo è però
necessario conoscere i principi dell’astrologia tradizionale e
usarli in chiave finanziaria. Ecco perché ho deciso di dedicare la
prima parte del testo all’esposizione di questi principi, che
ovviamente sono stati rielaborati e adattati in funzione del
limitato oggetto della nostra ricerca. La seconda parte è invece
dedicata agli esempi, e i suddetti principi vengono applicati
all’esame delle sizigie della prima parte del 2013.
Vi accorgerete presto che nulla è più adatto ai moderni mercati
finanziari dell’astrologia antica con il suo rigore e i suoi metodi
interamente rivolti al lato previsionale e “quantitativo” delle cose.
Anticamente, infatti, ci si rivolgeva all’astrologo per risolvere
problemi pratici, per esempio per sapere come sarebbe andato il
raccolto del grano o il prezzo delle olive. È questo che mi ha
sempre affascinato dell’astrologia antica: il rigore tecnico,
l’attenzione al lato quantitativo delle cose, le distinzioni chiare tra
un più e un meno, un bene e un male. Distinzioni che possono
sembrare datate al sofisticato uomo moderno (e che forse sono
ingenue dal punto di vista filosofico), ma in compenso sono
molto utili sul piano previsionale.
Sono convinto che l’astrologia possa e debba fare previsioni,
anche se la sua natura e i suoi scopi non si limitano a questo. Il
mio augurio è che questo libro possa contribuire a rilanciarla
come disciplina rigorosa, così che possa dimostrare con i fatti la
sua validità e riguadagnare presso l’uomo moderno tutta
l’attenzione e il rispetto che merita.

Giacomo Albano
PARTE PRIMA
Gli indici di Borsa. Esistono molti indici di Borsa, i cui rispettivi
grafici spesso presentano differenze di un certo rilievo. Oggetto
della nostra analisi sono le sizigie annuali, stagionali e mensili
domificate per Greenwich, le quali quindi possono indicare il
trend generale di un certo periodo a livello mondiale (in
particolare europeo), e non in riferimento al singolo indice di
Borsa. Perché domificare per Greenwich? Le osservazioni che ho
compiuto in materia mi hanno più volte confermato che le sizigie
domificate per Greenwich forniscono, riguardo alle previsioni di
Borsa fatte con il mio metodo, i risultati più attendibili. Ho
provato a domificare per New York e anche per altre capitali
cruciali, ma alla fine mi sono convinto che la domificazione per
Greenwich funziona meglio di altre. Vero però è che la
longitudine 0 attribuita a Greenwich è puramente convenzionale.
Ma cosa significa “convenzionale” in un’arte che, come quella
astrologica, si basa sul presupposto che nulla è casuale e che ciò
che accade sulla terra è sempre correlato a ciò che accade nei
cieli? In fondo anche il linguaggio umano è convenzionale,
perfino i postulati della geometria lo sono, eppure tutto ciò ci ha
consentito di costruire tutta la nostra meravigliosa cultura, di cui
è parte anche l'astrologia.
L’astrologo Sepharial giunse ad elaborare una Teoria geodetica
che pone il Meridiano di Greenwich come punto di partenza
coincidente con 0° Ariete. L'ascendente invece viene dedotto
dalla latitudine, allo stesso modo.
In realtà la longitudine zero ci porta simbolicamente “al centro
del mondo”, richiamando così un concetto di “media” mondiale,
di un sia pur solo ideale spartiacque tra est e ovest, di una sorta di
"punto medio" che è della massima importanza in un tipo di
analisi come quella in questione, in cui si tratta appunto di
stabilire appunto una sorta di “media” tra ciò che accade nelle
varie parti del mondo a livello finanziario. In base alla mia
esperienza anche negli altri ambiti dell’astrologia mondiale le
figure domificate per Greenwich forniscono un quadro
abbastanza attendibile degli eventi più importanti che si
verificheranno anche in altre zone del mondo. L'individuazione
del "dove" è un problema successivo, ma il "cosa" ha comunque
la sua importanza, almeno per chi non è interessato soltanto alle
previsioni a posteriori.
Ma quel che è certo è che nel nostro tipo di analisi finanziaria vi è
un motivo ancor più convincente per domificare per Greenwich,
visto che qui si tratta appunto del trend generale della finanza a
livello mondiale, cioè di una sorta di media tra ciò che accade nei
vari paesi. Probabilmente questa domificazione funziona così
bene anche perchè si tratta di un metodo molto "matematico" e
astratto, cioè non riferibile ad un evento, e quindi non legato in
particolare ad un certo luogo della terra.
Dirò di più: questa tecnica è stata da me pensata ed elaborata
avendo come punto di riferimento le sizigie per Greenwich, e
quindi anche il sistema di regole da me creato di sicuro funziona
usando questa domificazione, mentre non posso garantire che
funzioni ugualmente bene usandone un'altra. Del resto
l’individuazione di un baricentro finanziario è oggi assolutamente
impossibile, visto che per esempio New York è sempre meno la
capitale finanziaria del mondo, che il baricentro della crescita
sono oggi i paesi emergenti, e che il baricentro della crisi…è
l’Europa!

La sizigia dell’anno. Le sizigie non hanno tutte la stessa


importanza, ma sono subordinate l’una all’altra secondo un
ordine gerarchico: al primo posto c’è la sizigia dell’anno, poi
quella stagionale, quella mensile, e infine quella che abbraccia
solo due settimane (e che sarà un Plenilunio nel caso in cui quella
mensile è un Novilunio, e un Novilunio se la sizigia mensile è un
Plenilunio). Vi sono anche i quarti di Luna (che coprono circa
una settimana), ma non ce ne occuperemo in questa sede.
La sizigia dell’anno è quella che precede l’ingresso del Sole in
Ariete, Novilunio o Plenilunio che sia. Se si tratta di un
Novilunio, durante tutto l’anno considereremo come sizigie
mensili i Noviluni; se invece si tratta di un Plenilunio,
considereremo il Plenilunio di ciascun mese, fino al marzo
successivo. Se per esempio l’ingresso del Sole in Bilancia
avviene poche ore dopo un Plenilunio ma la sizigia dell’anno è un
Novilunio, dobbiamo comunque considerare come sizigia
autunnale il Novilunio, e non il Plenilunio.
A volte accade che un Novilunio o Plenilunio avviene poche ore
dopo l’ingresso del Sole in Ariete: in questi casi sarà questa la
sizigia dell’anno, a patto che si tratti di alcune ore (e non di
giorni).
Tuttavia, se la sizigia dell’anno è un Novilunio, dobbiamo sempre
considerare i Noviluni, e se è un Plenilunio, sempre i Pleniluni.
Se per esempio la sizigia dell’anno è un Novilunio ma quella che
precede immediatamente l’ingresso del Sole in Capricorno è un
Plenilunio, dovremo comunque considerare il Novilunio di
dicembre, e non il Plenilunio. Ma attenzione: questo vale soltanto
all’interno dell’anno in corso, cioè dal marzo di un anno al marzo
dell’anno successivo. Tornando al nostro esempio, se vogliamo
per esempio confrontare una sizigia invernale a quella annuale
del marzo successivo, e quest’ultima è un Plenilunio, bisogna
tener conto del Plenilunio invernale, e non del Novilunio, che
pure era la sizigia rilevante quando si trattava di operare il
confronto con le altre sizigie di quell’anno (essendo appunto un
Novilunio la sizigia di quell’anno). In altre parole, se la sizigia
annuale è un Novilunio può essere sempre e solo confrontata con
altri Noviluni, e se è un Plenilunio sempre e solo con altri
Pleniluni. L’unico caso in cui questa regola assume rilevanza
pratica è quella in cui si tratta di confrontare la sizigia invernale
di un anno con quella annuale dell’anno successivo (poiché la
sizigia annuale è anche la sizigia primaverile, questo confronto
serve a prevedere se alla fine della primavera i principali indici
mondiali segneranno livelli più alti o più bassi di quelli di
partenza). La regola invece non trova applicazione qualora si
tratti di confrontare due sizigie annuali tra loro, che potranno
essere paragonare anche quando l’una è un Novilunio e l’altra è
un Plenilunio. Probabilmente negli altri rami dell’Astrologia
Mondiale valgono regole diverse (del resto in quel caso non si
tratta di confrontare tra loro le sizigie), ma l’esperienza insegna
che nel campo della finanza funzionano queste.
Il confronto tra la sizigia di un certo anno e la sizigia annuale
dell’anno precedente è utile per capire subito se alla fine del
nuovo anno gli indici di Borsa segneranno un livello più alto o
più basso di quello di partenza.
Subito dopo in ordine di importanza vengono le sizigie stagionali,
cioè quelle che precedono l’ingresso del Sole negli altri tre segni
cardinali. Esse indicano il trend della stagione, e possono essere
paragonate alla sizigia della stagione precedente per vedere se il
trimestre si chiuderà con rialzi o con ribassi. Infine vengono le
sizigie mensili. Esse devono essere paragonate alla sizigia del
mese precedente per capire se alla fine del nuovo mese gli indici
segneranno un livello più alto o più basso di quello iniziale.
Quando in queste pagine parliamo di anno, di stagione e di mese
intendiamo riferirci alla relativa sizigia. Se per esempio la sizigia
autunnale avviene il 9 settembre e quella invernale il 3 dicembre,
dal nostro punto di vista l’autunno inizia il 9 settembre e finisce il
3 dicembre: sono queste le date che dobbiamo cercare nei grafici
degli indici di Borsa per effettuare la verifica. Se dal confronto tra
la sizigia estiva e quella autunnale (cioè del 9 settembre) emerge
che quest’ultima è migliore di quella estiva, constateremo che in
data 2 dicembre il nostro grafico segnerà un livello più alto di
quello di partenza. L’autunno in realtà finisce intorno al 21
dicembre, ma il nostro punto di riferimento sono e restano le
sizigie.
Si consideri che i Noviluni e i Pleniluni tendono a far sentire il
loro effetto già un paio di giorni prima del loro effettivo
verificarsi. Gli amanti della precisione potranno tener conto
anche di questo.

Il dominus della sizigia. La tradizione astrologica ci ha lasciato


vari metodi per individuare il dominus di una sizigia, ma il più
valido resta a mio avviso quello di Tolomeo[1]. Secondo
l’astrologo alessandrino, un pianeta domina se è congiunto alla
sizigia o in aspetto con essa, e i suoi diritti di dominio sono
ancora maggiori se è anche in rapporto per aspetto o governo con
l’angolo seguente. La congiunzione è più rilevante dell’aspetto, e
l’aspetto è più rilevante del governo. Per governo si deve
intendere non soltanto il signore del domicilio, ma anche (in
ordine di rilevanza) quello dell’esaltazione, della triplicità e dei
termini. Ovviamente contano anche i diritti di governo sulla
sizigia stessa. Per quanto riguarda gli aspetti, l’applicazione è
ovviamente più rilevante della separazione. L’ordine di rilevanza
degli aspetti è il seguente: opposizione, quadrato, trigono, il
sestile e le antisce; seguono gli altri aspetti minori. Tra gli aspetti
viene in primo luogo l’opposizione, poi il quadrato tra pianeti
nemici o il trigono tra pianeti amici, infine il sestile e gli antisci.
Se lo stesso pianeta non ha diritti sia sulla sizigia che sull’angolo
seguente, ma vi sono due pianeti, bisogna preferire quello che
governa la sizigia, ma tener conto anche dell’altro. In caso di
Plenilunio, dev’essere considerata la Luna (e non il Sole).
Questi concetti saranno più chiari quando esamineremo le singole
sizigie. Vedremo anche che in alcuni casi vi sono due pianeti che
si contendono il dominio della figura, e che in questi casi è bene
tener conto di entrambi.
Ai fini della nostra indagine l’importanza del dominus è nel fatto
che esso, proprio come la sizigia stessa, è rilevante anche nel caso
in cui nella figura non rivesta il ruolo di specifico significatore
finanziario.

I significatori finanziari. Subito dopo aver individuato il


dominus della figura, bisogna individuare i significatori finanziari
(SF). Le case che hanno rilevanza dal punto di vista
dell’andamento dei mercati finanziari sono la seconda, la quinta e
l’ottava. Bisogna dunque considerare come significatori
finanziari i pianeti che governano ciascuna di queste tre case, e i
pianeti che si trovano in esse. Se un pianeta si trova entro 5° dalla
cuspide della casa successiva e nello stesso segno di questa, lo si
considera a tutti gli effetti come se si trovasse in questa casa. Se
per esempio la cuspide della quinta casa cade in Scorpione e
quella della sesta in Sagittario, e Marte si trova in quinta casa ma
in Sagittario ed entro 5° dalla cuspide della sesta, Marte non
dev’essere considerato un SF, poichè lo si considera a tutti gli
effetti nella sesta casa…a meno che ovviamente quello stesso
pianeta non rilevi anche come governatore di una delle tre case
finanziarie.
Non bisogna mai dimenticare che i SF non hanno tutti la stessa
importanza: un SF che governa una casa finanziaria è più
importante di un SF presente in essa per corpo; un SF che ne
governa due è più importante di uno che ne governa una sola; un
SF che sia al contempo anche un luminare o il dominus della
sizigia ha più rilievo di un normale SF; un SF che si trova in una
casa finanziaria ma lontano dalla cuspide (e ancor più se in un
segno diverso da essa) ha meno importanza di un SF che si trova
in una casa finanziaria vicino alla cuspide e nello stesso segno di
essa. E così via…
Come vedremo meglio, gli aspetti che i SF formano tra loro
giocano un ruolo molto importante ai fini della previsione
dell’andamento delle Borse. Gli aspetti che essi formano con la
sizigia sono sempre rilevanti, anche quando né il Sole né la Luna
sono SF. Ovviamente l’importanza dei due luminari sarà ancora
maggiore se l’uno o l’altro sono anche SF. Considerazioni in
buona parte analoghe valgono per il dominus della figura, ma non
si dimentichi che la sizigia è ancora più importante.
Vi ricordo che vi sono alcuni segni che hanno due governatori
(Scorpione, Aquario e Pesci): se la cuspide della seconda, quinta
o ottava casa cade in uno di questi segni, rilevano come SF
entrambi i governatori del segno.
Se un segno è intercettato da una delle tre case finanziarie (cioè
se è interamente contenuto in essa), il suo signore rileva come SF,
fermo restando che se la cuspide della casa cade in un altro segno
il signore della casa sarà anche e soprattutto quest’ultimo, e
quindi rileverà anch’esso come SF. Si possono considerare anche
gli aspetti alle cuspidi delle tre case finanziarie, ma non sono
altrettanto importanti.
Le dignità essenziali dei SF. Una volta individuati i SF,
dobbiamo considerare le loro dignità essenziali e accidentali.
Nella fig.1 riporto la tavola delle dignità essenziali che uso di
solito[2].

Fig.1
Dom. Es. Triplicità Termini Decani Esilio
Caduta

L’ordine di importanza è: domicilio, esaltazione, triplicità,


termini, decano.
Il numero sotto il glifo del pianeta nella colonna delle esaltazioni
indica il grado esatto in cui il pianeta è esaltato. Per esempio,
relativamente alla prima riga, notiamo che il grado esatto
dell’esaltazione del Sole è a 19° Ariete, ovvero tra 18° e 18°59’
Ariete. Il Sole è sempre esaltato in Ariete, ma lo è
particolarmente quando si trova sul grado esatto della sua
esaltazione, e lo stesso ovviamente vale per tutti i pianeti. La
stessa cosa vale per quella debilità essenziale dei pianeti che si
chiama caduta, essendo questa l’esatto contrario dell’esaltazione
(ultima colonna). Un pianeta è in caduta nel grado zodiacale
esattamente opposto a quello della sua esaltazione. E così per
esempio il Sole è in caduta in Bilancia, ma lo è particolarmente a
19 Bilancia, cioè tra 18° e 18°59’ del segno.
Quanto alle triplicità, vi è per ogni segno un signore della
triplicità diurna (prima colonna) e uno della triplicità notturna
(seconda colonna). Se dunque il Sole è in Ariete in una carta
diurna, è non solo nella sua esaltazione, ma anche nella sua
triplicità. Se invece la carta è notturna, il signore della triplicità
dell’Ariete è Giove. Vi sono poi le colonne dei termini o confini,
che vanno lette in questo modo: da 0 a 5°59’ Ariete il signore dei
termini è Giove, da 6 a 13°59’ Ariete è Venere, e così via. Lo
stesso vale per i decani.
Le dignità possono cumularsi tra loro, e quando un pianeta è in
domicilio o esaltazione e ha anche una dignità minore, si dice che
è “in trono”, quindi molto forte. Un pianeta si dice peregrino
quando non ha né dignità né debilità essenziali. Le debilità sono
l’esilio e la caduta, e dal punto di vista degli effetti finanziari
sono più o meno equivalenti. Quanto più un SF è dignificato,
tanto migliori saranno i suoi effetti sull’andamento delle Borse.
Poiché però si tratta di un più o di un meno rispetto a un livello
precedente, il giudizio dev’essere sempre comparativo: quel che
conta è soprattutto il confronto con le dignità essenziali dei SF
della sizigia alla quale vogliamo paragonare la sizigia in
questione. Se per esempio la sizigia del mese precedente
presentava tutti i SF in esilio o in caduta e in quella attuale essi
sono invece tutti peregrini, si tratta di un elemento a favore della
sizigia attuale, poiché un pianeta peregrino è comunque messo
meglio di un pianeta in debilità essenziale.
Per i tre pianeti transaturniani non ho ancora potuto trovare
conferme della rilevanza delle altre dignità e debilità. Per il
momento quindi tengo conto soltanto del domicilio e dell’esilio,
ma non escludo di poter cambiare idea.

Dignità accidentali.
1) La collocazione nelle case. Di solito si ritiene debole un
pianeta in sesta, ottava e dodicesima casa. Ma nel nostro caso non
ha ovviamente alcun senso considerare debole un pianeta in
ottava casa, visto che ai fini della nostra analisi la collocazione in
ottava vale semplicemente a rendere quel pianeta un SF. Se un SF
si trova invece in sesta o dodicesima casa, dev’essere considerato
un po’ più debole, ma dirò subito che la cosa ha un’importanza
molto minore delle dignità e debilità essenziali, e quindi questo
tipo di considerazioni non devono pesare più di tanto nel nostro
giudizio. Allo stesso modo il fatto che un SF si trova in una casa
angolare (e quindi è “forte”), pur avendo una sua rilevanza, non è
tra le cose più importanti da considerare. Assai più importanza,
come vedremo, hanno gli aspetti che legano i SF tra loro e/o con
la sizigia e con il dominus, e ancor più gli schemi geometrici
“tipici” formati da questi pianeti.

2) La gioia. Mercurio gioisce nella prima casa, la Luna nella


terza, Venere nella quinta, Marte nella sesta, il Sole nella nona,
Giove nell’undicesima, Saturno nella dodicesima. Si tenga però
presente che anche la gioia è una dignità debole, e che bisogna
stare attenti a non sopravvalutare l’importanza di questi fattori
minori.

3) L’almugea. È una configurazione che si ha quando la


posizione dei pianeti rispetto al Sole o alla Luna ripete la
successione dei domicili: quando un pianeta ha rispetto al Sole o
alla Luna la stessa distanza che occupa nello schema dei domicili,
è più forte e i suoi effetti sono potenzialmente più benefici. Per
essere in almugea al Sole un pianeta dev’essere in un segno
successivo nell’ordine zodiacale; per essere in almugea alla Luna,
dev’essere in un segno precedente. Non è necessario che il
pianeta occupi lo stesso grado zodiacale del luminare Ovviamente
ai fini della nostra analisi la cosa ha rilevanza solo se il pianeta in
almugea è un SF. Ecco uno schema che vi aiuterà a capire a
prima vista se un pianeta è in almugea al Sole o alla Luna.
(fig.2)
Se per esempio il Sole è in Toro e Venere è in Cancro, Venere è
in almugea al Sole. Se la Luna è in Sagittario e Marte è in
Vergine, Marte è in almugea alla Luna.

4) Aspetti. Sono rilevanti gli aspetti che i SF formano tra loro,


nonché con la sizigia e con il dominus. Ma che dire degli aspetti
che i SF formano con altri pianeti? Essi sono rilevanti nel caso in
cui i pianeti con cui formano aspetto sono Saturno e Marte (che
per la tradizione sono rispettivamente il grande e il piccolo
malefico) o Giove e Venere (il grande e il piccolo benefico). Se
nella figura questi quattro pianeti sono SF, essi non rilevano in
modo specifico come malefici né come benefici, poiché
assumono lo specifico significato in questione. Non per questo la
loro natura intrinseca viene meno del tutto, ma essa sarà
comunque meno rilevante. Lo stesso vale per Giove e Venere. Se
invece non sono SF, la loro natura intrinseca diventa più
importante, e può influenzare nel bene o nel male i SF con cui
questi pianeti formano aspetto, specialmente se si tratta di un
aspetto stretto. Se per esempio Mercurio è un SF e Saturno non è
SF e gli invia uno stretto quadrato, gli effetti di Mercurio sulle
Borse saranno decisamente peggiori. Se invece Saturno è un SF,
Mercurio ne sarà sempre influenzato in peggio, ma di meno, e più
che altro nel caso in cui non vi siano buone ricezioni, perché in
questo caso Saturno rileva come un normale SF, e non per la sua
intrinseca natura di malefico. Se viceversa Mercurio è in aspetto
con Giove, e Giove non è un SF, un trigono Mercurio-Giove
migliora alquanto lo stato di Mercurio. Se anche Giove è un SF,
ciò inciderà di meno sullo stato di Mercurio, in quanto in questo
caso Giove rileva più che altro come SF, e non specificamente
come il grande benefico. Ma questo discorso sarebbe incompleto
se non tenessimo conto anche delle dignità e ricezioni dei due
pianeti. Se Saturno non è SF e invia un quadrato a Mercurio SF,
ma Saturno è in Capricorno o in Aquario o in Bilancia (cioè nelle
sue dignità essenziali), l’aspetto influenza sempre negativamente
Mercurio, ma meno che se gli venisse da un Saturno peregrino o
in Cancro o in Leone o in Ariete (cioè nelle sue debilità
essenziali). Se poi Saturno è quadrato a Mercurio che si trova in
Capricorno o in Aquario, sarà ancor meno lesivo, perché
Mercurio si troverebbe in un domicilio di Saturno, e la tradizione
insegna che un pianeta non può dare il peggio di sé nei confronti
di un pianeta che è da lui ricevuto. Di questo però parleremo
meglio quando tratteremo le ricezioni.
Pur non essendo tecnicamente un aspetto, ovviamente anche la
congiunzione tra pianeti rilevanti produce effetti in campo
finanziario. Nel valutare gli effetti che avrà una congiunzione
bisogna tener presente che essi dipendono da molti fattori, e cioè:
a) lo stato dei SF che la compongono b)la natura e lo stato dei
pianeti non SF eventualmente congiunti ad essi c) la natura e lo
stato del dispositore della congiunzione stessa e gli aspetti che
eventualmente forma con essa d)gli aspetti inviati da altri pianeti
alla congiunzione.
Se un pianeta è in esilio o caduta ma in congiunzione (o aspetto)
applicativa al suo dispositore nel domicilio di quest’ultimo, la sua
condizione ne risulta migliorata. Poniamo per esempio che sia SF
Marte in Bilancia: Marte è nel suo esilio, ma se è congiunto a
Venere in Bilancia che gli si applica il suo stato ne risulta
migliorato. Questo vale anche per gli aspetti di trigono e sestile.
Ma se l’aspetto è disarmonico, gli effetti possono comunque
essere negativi. In ogni caso l’aspetto produce buoni risultati
quando il pianeta che lo forma è in una propria dignità o in una
dignità dell’altro[3]. In quest’ultimo caso si parla di ricezione
semplice, poiché un pianeta riceve l’altro nel suo domicilio.
Se però un SF in dignità è congiunto a un malefico che è disposto
da lui, ciò resta comunque negativo, perché la congiunzione al
malefico peggiora lo stato dell’SF. Esempio: Venere SF in Toro
congiunta a Marte non SF in Toro produce effetti negativi per
Venere, rendendo praticamente vana la sua dignità essenziale.
Un aspetto perfetto presente al momento della sizigia ha sempre
una grande efficacia.
Parimenti ha grande efficacia un aspetto tra due pianeti lenti di
moto (per esempio perché uno dei due è un pianeta inferiore
stazionario e l’altro è un pianeta superiore), per cui l’aspetto si
protrarrà per tutto il tempo o gran parte del tempo coperto dalla
figura. Basti pensare all’opposizione Mercurio-Nettuno nella
disastrosa sizigia del 30 luglio 2011: l’opposizione era perfetta e
Mercurio era stazionario…

5) Pianeta sulla cuspide di una casa. Quando un pianeta si


trova proprio sulla cuspide di una delle tre case di rilevanza
finanziaria, o prima di essa ma con orbita massima di 1°, esso
influenza la casa stessa nel bene o nel male secondo la sua natura
e il suo stato. Questa non è una dignità accidentale, in quanto si
riferisce alla casa e non al pianeta, ma si tratta di un fattore
alquanto rilevante, come avrete modo di notare nella concreta
analisi delle sizigie. Se il pianeta ha dignità essenziale, esso
influenza nel bene la casa stessa, specialmente se si tratta di un
benefico, e ancor più se è anche il signore della casa in questione.
Se il pianeta è un benefico ma è in debilità essenziale, i suoi
effetti saranno più negativi che positivi. Se è un malefico in
debilità essenziale, i suoi effetti saranno molto negativi. Il
principio generale è che l’influenza di un pianeta su una casa è
tanto maggiore quanto minore è la sua distanza dalla cuspide.

6) Combustione. Si tratta di una debilità accidentale. Un pianeta


è combusto quando si trova entro 8°30’ dal Sole, ma soltanto se si
trova nel suo stesso segno. Se si tratta di un SF, la sua influenza
ne sarà peggiorata. Se però il Sole e/o la Luna sono SF, la
combustione non produce effetti negativi (ai soli fini dell’analisi
finanziaria, ovviamente). Quindi, se un pianeta è congiunto al
Novilunio entro 8°30’ e il Sole e/o la Luna sono SF, lo stato del
pianeta non ne è peggiorato, anzi la sua congiunzione alla sizigia
ne fa un potenziale candidato al titolo di dominus. Si consideri
che un pianeta che si sta applicando alla congiunzione con il Sole
è più gravemente combusto di un pianeta che se ne sta
allontanando. Si tenga anche a mente un’importante eccezione: se
il pianeta è nel suo domicilio, la combustione non lo danneggia,
poiché equivale a una sorta di mutua ricezione tra il Sole e il
pianeta. La combustione indebolisce maggiormente gli astri di
natura contraria al Sole (per esempio la Luna e Venere), mentre
ha minore rilevanza nel caso di astri di natura simile, come per
esempio Marte, il quale è caldo e secco come il Sole.
Se un pianeta dista dal Sole più di 8°30’ ma non più di 17°30’, si
dice che è “sotto i raggi del Sole”, e questo anche quando non si
trova nello stesso segno del luminare. Il pianeta in questione ne
risulta leggermente indebolito.
Attenzione: queste sono le regole generali, ma in base alla mia
esperienza ai fini dell’analisi finanziaria è bene considerare
combusto il pianeta solo quando si trova entro 3° dal Sole; se
la distanza è maggiore, il danno sarà molto minore, e quindi il
pianeta potrà essere considerato a tutti gli effetti come se
fosse “sotto i raggi”. Ad ogni modo non ritengo utile fissare
rigidi paletti. E’ sufficiente tenere a mente che il pregiudizio è
inversamente proporzionale alla distanza dal Sole, e che, qualora
la distanza superi i 10° circa, la cosa non ha mai un impatto
significativo. Del resto, anche nel caso di orbita entro i 3°, in
questo campo gli effetti della combustione sono sempre molto
meno significativi di quelli che produce in astrologia oraria.
7) Cazimi. Quando un pianeta si trova entro 17’30’’ dal Sole, si
dice che è “in cazimi”, cioè “nel cuore del Sole”, e quindi
fortissimo. È una dignità accidentale molto potente, e quindi
dovrebbe rendere l’SF in questione molto più forte di tutti gli
altri. Per quanto riguarda l’analisi finanziaria, però, non ho ancora
accumulato un’esperienza sufficiente a confermare o smentire
questa regola.
8) Assedio. Si ha quando un pianeta si trova in mezzo ad altri
due, e ha rilevanza nel caso in cui questi due pianeti siano
entrambi benefici o entrambi malefici. La cosa ha rilievo più che
altro nel caso in cui il pianeta assediato è un SF e gli altri due non
lo sono, e quindi rilevano soltanto in virtù della loro natura
intrinseca e/o delle loro dignità. Se il pianeta è tra due malefici in
dignità essenziale, l’assedio non è poi così malefico; se invece è
assediato tra due benefici in debilità essenziale, l’assedio
potrebbe produrre effetti più negativi che positivi. I casi più
rilevanti sono ovviamente quelli in cui vi sono due malefici in
debilità o due benefici in dignità. L’importante è che gli
assedianti si trovino nello stesso segno del pianeta assediato e
non troppo distanti da esso.
Questo è l’assedio per corpo, ma si può avere anche un assedio
per raggi, qualora il pianeta sia circondato non dal corpo, ma
dagli aspetti inviati da ciascuno dei due assedianti. Facciamo un
esempio: Marte è un SF e si trova a 7 Aquario; Venere è a 5
Bilancia; Giove a 8 Sagittario. In questo caso gli effetti saranno
molto buoni, perché il nostro SF è assediato tra i raggi di due
benefici nelle loro dignità essenziali.
9) Retrogradazione. È un’altra debilità essenziale che peggiora
lo stato dei SF. Attenzione, però: anche le debilità più rilevanti
come la combustione o la retrogradazione sono in realtà solo
alcuni dei tanti fattori in gioco. Quindi bisogna ben guardarsi
dall’esprimere il giudizio soltanto sulla base di alcuni di questi
fattori…senza contare che, come abbiamo già detto, quel che
conta non sono questi fattori considerati nella loro assolutezza,
ma sempre e soltanto il loro confronto con quel che accadeva
nella sizigia che assumiamo come termine di paragone.
Attenzione: quando un pianeta è stazionario e forma aspetto con
un pianeta lento, l’aspetto si protrarrà a lungo, e quindi, qualora si
tratti di due SF, sarà molto rilevante nel bene o nel male.
10) Stelle Fisse. Le uniche Stelle Fisse rilevanti ai nostri
fini sono Antares (9°50’ Sagittario), Regulus (0° Vergine) e, in
minor misura, Algol (26°15’ Toro) e Spica (23°50’ Bilancia).
Esse hanno rilevanza solo se congiunti a un SF o alla cuspide
della seconda, quinta o ottava casa entro un paio di gradi di
orbita. Antares e Algol hanno effetti negativi, soprattutto Antares.
Regulus e Spica hanno effetti positivi, soprattutto Regulus. Per
esempio Venere a 2 Vergine è in caduta, quindi in debilità
essenziale; ma al tempo stesso è molto forte accidentalmente in
virtù della sua congiunzione a Regulus. Spica fa sentire i suoi
effetti positivi soprattutto quando è congiunta a Venere, in quanto
si tratta di una stella che ha la natura di Venere. Ad ogni modo in
astrologia finanziaria la rilevanza di Algol e di Spica è molto
minore di quella di Antares e di Regulus. Attenzione però a
Regulus, perché in un contesto negativo potrebbe ancor più
accentuare le negatività, essendo una stella tradizionalmente
connessa non soltanto alle grandi ascese, ma anche alle grandi
cadute.

Come valutare gli effetti di un aspetto sul piano finanziario.


L’importanza delle ricezioni. Abbiamo visto che oltre alle
dignità essenziali e accidentali dei SF contano gli aspetti che essi
formano tra loro, nonché con il dominus e con la sizigia stessa.
Ma come valutare l’impatto di questi aspetti al fine di prevedere
gli effetti che la sizigia produrrà in campo finanziario? I fattori da
considerare sono:
a) Lo stato dei pianeti che formano l’aspetto, nel senso che un
aspetto tra due pianeti dignificati essenzialmente e
accidentalmente produce effetti migliori.
b) Il tipo di aspetto. Trigono, sestile, quintile, biquintile e
semisestile sono aspetti armonici. Quadrato, opposizione,
semiquadrato, sesquiquadrato e quinconce sono disarmonici. Ma
“armonici” e “disarmonici” non significa necessariamente
“positivi” e “negativi”. Gli effetti finali, infatti, dipendono anche
e soprattutto dalle dignità e dalle ricezioni. Si consideri anche che
gli aspetti minori hanno rilevanza più che altro quando sono
perfetti al grado.
c) Le ricezioni. Quando un pianeta si trova in una delle dignità
essenziali del pianeta con cui forma aspetto si dice che è in
ricezione con esso. Quando anche l’altro è in una dignità del
primo, si parla di mutua ricezione.
Esempio di ricezione semplice: Venere in Leone sestile al Sole in
Gemelli. Qui Venere è nel domicilio del Sole, quindi il sestile
produrrà effetti migliori. Secondo la tradizione si può avere
ricezione solo per domicilio o per esaltazione; nel caso di dignità
minori, ne sono invece necessarie almeno due tra triplicità,
termini e decano. Per quanto riguarda l’astrologia finanziaria, ho
notato che è sufficiente che un pianeta riceva l’altro nel suo
domicilio a far si che l’aspetto abbia un effetto positivo, e questo
anche se l’altro pianeta è in una debilità del primo; ovviamente
gli effetti saranno ancora migliori se il pianeta non è in una
debilità dell’altro, e ancor più se vi è mutua ricezione.
La ricezione semplice ha rilevanza soltanto se vi è un aspetto che
collega i due pianeti. La mutua ricezione, invece, può rilevare
anche a prescindere dalla sussistenza di un aspetto. Se i due
pianeti sono entrambi SF e si trovano in segni tra loro configurati
per sestile o trigono la mutua ricezione equivale a un aspetto
armonico tra di essi, anche se l’aspetto non sussiste quanto alle
orbite. Lo stesso vale nel caso in cui uno dei due pianeti è un SF e
l’altro è un benefico (non SF) in buono stato. Se invece l’altro
pianeta è un malefico non SF e in cattivo stato, la mutua ricezione
produce effetti negativi qualora i due pianeti siano in segni che si
configurano per quadrato o per opposizione, anche se l’aspetto
non sussiste quanto alle orbite. Più in generale, i due pianeti in
mutua ricezione diventano quasi interscambiabili. Se per esempio
Marte è SF ed è in mutua ricezione con Giove che non è SF,
conviene considerare anche lo stato e gli aspetti di Giove, poiché
in virtù della sua mutua ricezione con un SF è come se anche
Giove acquistasse significato finanziario, fermo restando che la
mutua ricezione con il grande benefico migliorerà comunque lo
stato di Marte, specialmente se si trovano in segni configurati per
sestile o trigono.
Sia nel caso della ricezione semplice che della mutua ricezione vi
sarà una maggiore armonia tra le due energie, cosicché l’aspetto
produrrà effetti migliori, purchè i due pianeti abbiano anche un
minimo di forza propria. Se per esempio la mutua ricezione
intercorre tra due pianeti in esilio, i suoi effetti ne risultano
diminuiti, perché entrambi sono troppo deboli per poterne
beneficiare. Se due SF sono in trigono ma entrambi debilitati e
senza ricezione, mentre altri due sono in quadrato ma dignificati e
in ricezione tra loro, gli effetti di questo quadrato potranno essere
migliori di quelli del trigono. Resta fermo che a parità di dignità e
ricezioni, il trigono produce ovviamente un effetto migliore del
quadrato.
Facciamo un altro esempio. Saturno in Vergine sestile a Venere
in Cancro: l’aspetto è armonico, ma i due pianeti sono peregrini,
e per giunta ciascuno è in una debilità dell’altro. Si tratta del caso
inverso alla mutua ricezione, e anch’esso è rilevante, ma in
negativo. In questo caso, quindi, gli effetti del sestile saranno
molto meno positivi.
Bisogna anche considerare il modo in cui i pianeti rilevano nella
carta in questione: sono SF o rilevano piuttosto per la loro
intrinseca natura benefica o malefica? Nell’esempio appena fatto
gli effetti sarebbero ancora peggiori se Saturno non fosse SF, e
quindi venisse in gioco semplicemente come “il grande
malefico”.
Inoltre, come abbiamo già detto, non tutti i SF hanno la stessa
importanza. Se per esempio un pianeta governa due case
finanziarie ed è anche dominus della sizigia, avrà ovviamente un
grandissimo peso, e quindi il suo stato e gli aspetti da esso
formati incideranno di più di quelli formati da un altro SF
qualsiasi.
Effetti molto negativi producono gli aspetti disarmonici tra i due
signori di una stessa casa finanziaria. Se per esempio la cuspide
dell’ottava casa cade in Aquario e Saturno e Urano sono opposti
tra loro, si tratta di un segno molto negativo, poiché è un po’
come se i due padroni di casa litigassero tra loro, con evidente e
grave pregiudizio per la gestione degli affari domestici.
Quando tutti i SF sono riconducibili a un unico pianeta
(anch’esso SF) che si trova nel suo domicilio, quest’ultimo
prende il nome di unico dispositore finanziario del tema, e poiché
si tratta di un astro essenzialmente dignificato rappresenta un
elemento positivo di cui tener conto nel giudizio finale. E’ come
se i singoli SF, pur essendo di per sé deboli, potessero però
contare su un padre ricco e potente al quale rivolgersi in caso di
bisogno. Non è necessario che questo pianeta sia l’unico in
domicilio, ma è necessario che tutti i SF siano riconducibili ad
esso tramite successivi passaggi, a meno che non siano già di per
sé nel loro domicilio. Ovviamente questi effetti positivi si hanno
soltanto nel caso in cui l’unico dispositore finanziario non sia
afflitto e sia a sua volta un SF. Unico dispositore del tema può
essere anche una mutua ricezione. Ecco come spiega la cosa
Tracy Marks: “Per determinare se c’è un solo dispositore nel
tema, cominciate da qualsiasi pianeta e cercate il governatore del
suo segno. Poi, uno alla volta, guardate il governatore del segno
di quel pianeta e così via fino a che non potete andare oltre. Se
raggiungete il pianeta nel suo segno prima che abbiate esaminato
tutti gli altri pianeti, tornate ai pianeti che avete tralasciato e fate
la stessa cosa finchè raggiungete o il pianeta nel suo segno o una
mutua ricezione o un circolo planetario come Luna in Sagittario,
Giove in Vergine, Mercurio in Leone, Sole in Cancro, Luna in
Sagittario. Se trovate questo circolo non avete un unico
dispositore anche se il pianeta è nel suo segno”[4].
Infine un cenno ai cosiddetti aspetti in mundo, cioè quelli
calcolati considerando anche la latitudine dei pianeti. Anch’essi
sono rilevanti, ma lo sono soprattutto quando vi è angolarità. In
particolare sono importanti i quadrati in mundo, cioè tra un
pianeta all’Ac (o al Dc) e uno al Mc (o al Fc).
Un esempio recente: sappiamo tutti che l’estate 2011 è stata
molto sfortunata per le Borse, e infatti la sizigia stagionale
presentava un quadrato a T in mundo tra la sizigia (il Sole era
anche SF) e il dominus Giove.

Gli schemi geometrici. Si tratta senz’altro del fattore più


rilevante ai fini del giudizio complessivo. Gli aspetti singoli
possono fare ben poco se nella figura è presente uno schema
“tipico” come la Stella di Davide, l’Aquilone, il Grande Trigono,
il cosiddetto “punto di Talete”, la Grande Croce, il quadrato a T o
lo Yod. Quelli che producono gli effetti migliori sono la Stella di
Davide, l’Aquilone, il Grande Trigono e il punto di Talete,
nell’ordine indicato; quelli che producono gli effetti peggiori
sono la Grande Croce e il quadrato a T, sempre nell’ordine. Lo
Yod produce effetti più ambigui, di solito più negativi che
positivi, ma che comunque dipendono in gran parte dallo stato dei
pianeti che lo compongono.
La Stella di Davide è composta da sei pianeti in sestile tra loro
che formano una stella a sei punte. Secondo molti si tratta della
configurazione più benefica in assoluto. Confesso che finora non
mi sono mai imbattuto in questo schema, ma non è difficile
intuire che i suoi effetti sono senz’altro molto benefici anche per
la finanza.
Il cosiddetto “punto di Talete” è uno schema composto da due
pianeti in opposizione tra loro che formano rispettivamente un
sestile e un trigono con un terzo pianeta. Gli studi dell’astrologa
Grazia Bordoni hanno dimostrato che di solito in un tema natale
questa configurazione produce effetti critici. Nell’astrologia
finanziaria, al contrario, i suoi effetti sono molto buoni.
L’Aquilone è formato da due schemi triangolari tipo “punto di
Talete” uniti tra loro dall’opposizione centrale.
Verificare la presenza di uno di questi schemi geometrici è la
prima cosa da fare subito dopo aver analizzato la condizione dei
SF. Queste configurazioni tipiche, infatti, producono un effetto
complessivo che trascende i singoli aspetti che le compongono e
che è più forte della loro semplice sommatoria.
Una Grande Croce o un quadrato a T tra SF (o comunque formata
da pianeti che siano SF, o il dominus o i luminari) significa
sempre guai in vista per le Borse. Un Grande Trigono o un punto
di Talete indica sempre decisi rialzi, a meno che nella sizigia che
funge da termine di paragone non vi fossero configurazioni
ancora più armoniche.
Le dignità e le ricezioni dei pianeti che compongono la figura
hanno sempre la loro importanza, ma si tratta più di
un’importanza relativa al “quanto” che al “se”. In altre parole,
esse potranno aumentare o diminuire il bene o il male (in casi
estremi anche in misura rilevante), ma quasi mai potranno
ribaltare quanto indicato dalla figura nel bene o nel male – fermo
restando che il giudizio finale è sempre un giudizio comparativo,
e quindi dipende molto dalla figura che assumiamo come termine
di paragone per valutare gli effetti della nostra sizigia. Se per
esempio la sizigia precedente presentava lo schema noto come
“punto di Talete” e tutti i pianeti che lo componevano erano
dignificati e con buone ricezioni, mentre la figura attuale presenta
un punto di Talete composto da soli pianeti peregrini, è probabile
che, a parità degli altri fattori, nel nuovo mese vi saranno dei
ribassi, visto che la figura precedente era migliore.
Altro elemento da tener presente è il numero dei pianeti che
formano la configurazione. Se per esempio uno o più dei vertici
che compongono un Grande Trigono è composto da due o più
pianeti, l’impatto positivo sarà maggiore di quello prodotto da un
Grande Trigono composto da soli tre pianeti. Allo stesso modo,
se una o più delle quattro estremità di una Grande Croce è
composta da due o più pianeti, gli effetti nefasti della figura si
faranno sentire di più.
Ai fini dell’effetto sui mercati finanziari lo schema geometrico è
rilevante solo se ciascuno dei suoi elementi è un SF o la sizigia
stessa, oppure (ma con effetti minori) il dominus. Se ciascun
elemento è composto da più pianeti tra loro congiunti, occorre
che almeno uno di essi sia un SF, ma non è necessario che lo
siano tutti. Se per esempio abbiamo un quadrato a T composto da
due SF e da un terzo pianeta che non è né SF né dominus, ai fini
dell’impatto sui mercati finanziari è come se non vi fosse un
quadrato a T, ma solo aspetti singoli, che dovranno essere valutati
secondo le regole già esposte. Se il quadrato a T è composto da
due SF e dalla sizigia, esso rileva invece come un quadrato a T,
anche se la sizigia non è SF nella figura in questione. Il suo
impatto però sarà ancora più forte nel caso in cui la sizigia sia
anche SF. Se è composto da due SF e dal dominus, rileva come
quadrato a T, ma i suoi effetti saranno più deboli di quelli che si
avrebbero se invece del dominus vi fosse un altro SF, o se il
dominus fosse anche SF. Il dominus, infatti, non può essere
parificato in tutto a un SF, specialmente per quel che riguarda gli
effetti di uno di questi schemi geometrici.
Se in una carta vi è uno di questi schemi tipici più alcuni aspetti
isolati tra pianeti, questi ultimi di solito incidono solo in minima
parte sull’effetto complessivo, e possono soltanto aggiungere o
togliere un quid a quanto indicato dalla configurazione stessa.
Tutto quello che stiamo dicendo dev’essere inteso tenendo
presente che in questa materia non esistono soltanto il bianco e il
nero, ma anche e soprattutto le gradazioni intermedie. Se per
esempio ci imbattiamo in una Stella di Davide composta da
cinque SF e da un sesto pianeta che non è né SF, né dominus, né
la sizigia stessa, essa produrrà comunque effetti molto positivi,
anche se un po’ inferiori a quelli che avrebbe prodotto se anche il
sesto pianeta fosse stato un SF, o il dominus, o la sizigia.
Per quanto riguarda le orbite, se ci sono schemi geometrici tipici
è bene largheggiare un po’, specialmente se sono coinvolti i
luminari.

Schemi geometrici atipici. Capita spesso di imbattersi in uno


schema geometrico atipico, cioè non riconducibile ad alcuna
delle tipologie esaminate. Anche in questi casi la configurazione
è più importante dei singoli aspetti che la compongono, e per
valutarne la qualità positiva o negativa bisogna considerare la
natura degli aspetti, la natura dei pianeti, e le ricezioni e dignità
essenziali e accidentali di essi. Nella seconda parte di questo
libro, per esempio, ci imbatteremo in due schemi abbastanza
ricorrenti, entrambi triangolari, l’uno formato da un quadrato e
due semiquadrati, l’altro da un trigono e due sestili. Ovviamente
il secondo è tendenzialmente più armonico del primo.

Il confronto tra le sizigie.


Abbiamo già più volte accennato all’importanza della valutazione
comparativa. Una figura non deve mai essere valutata in se stessa,
ma sempre in relazione alla figura precedente. Si tratta di un
principio essenziale da tener sempre presente, poiché altrimenti si
finirà inevitabilmente con il commettere errori fatali. Non
dobbiamo mai dimenticare che stiamo parlando dell’andamento
delle Borse, il quale non viene valutato mai “in assoluto”, ma
sempre con un “più” o con un “meno” che sono relativi al
periodo precedente, che si tratti del giorno prima o del mese o
dell’anno. Accade quindi spesso che una Figura di per sé
tutt’altro che “euforica” produca forti rialzi, ma in realtà la
soluzione del mistero è molto semplice: la Figura precedente,
evidentemente, era ancora più negativa dal punto di vista
finanziario, cosicché l’attuale Figura, pur non presentando né
Grandi Trigoni né Aquiloni né punti di Talete, ha potuto produrre
effetti positivi per le Borse solo in virtù del suo essere “migliore”
o “meno peggio” della precedente. Un esempio recente è la
sizigia primaverile del 2009 che, pur non essendo di per sé una
gran cosa, ha fatto si che a fine anno le Borse fossero in netto
rialzo rispetto ai livelli iniziali, per il semplice motivo che la
sizigia della primavera 2008 presentava una Grande Croce che
annunciava il sopraggiungere della più grave crisi finanziaria da
un secolo a questa parte.
In alcuni casi la valutazione è molto semplice, poiché la
differenza qualitativa tra le due Figure è così evidente da balzare
agli occhi dell’astrologo già ad un primo sguardo. In altri casi
invece è necessario effettuare una minuziosa analisi comparativa.
Di solito però i casi in cui una simile analisi al microscopio si
rende necessaria sono quelli in cui il periodo in questione si
chiuderà senza variazioni di rilievo rispetto a quello coperto dalla
sizigia precedente.
Una stessa figura può essere confrontata con più di una figura
precedente, a seconda del periodo su cui ci interessa indagare.
Prendiamo per esempio la sizigia primaverile, che è sicuramente
la più importante di tutte, visto che se ne possono trarre
indicazioni non soltanto per la stagione primaverile stessa ma
anche per l’intero anno. Per anno qui si intende il periodo che va
da un Equinozio di primavera all’altro, o, per essere ancor più
precisi, dalla sizigia primaverile di un certo anno alla sizigia
primaverile dell’anno successivo. A marzo dell’anno prossimo i
principali indici segneranno un livello superiore o inferiore
rispetto a quello registrato a marzo di quest’anno? Per saperlo
devo confrontare la sizigia di quest’anno (cioè del marzo di
quest’anno) con quella del marzo precedente. Se la nuova figura
annuale è molto migliore della precedente, significa che a marzo
prossimo gli indici segneranno un livello più alto di quello di
partenza. Se la nuova sizigia è migliore ma non di molto, i rialzi
saranno ovviamente più contenuti, e così via.
Mettiamo invece che io voglia sapere se la primavera che inizia
adesso si chiuderà con un rialzo o un ribasso rispetto ai livelli
raggiunti al termine della stagione invernale. Se per esempio il
Novilunio primaverile avviene il 12 marzo e quello estivo l’8
giugno, questa domanda significa: l’8 giugno gli indici
segneranno in media un livello più alto o più basso di quello del
12 marzo?
In questo caso la sizigia primaverile dev’essere confrontata con
quella invernale, e non più con quella primaverile dell’anno
precedente. Infatti adesso mi interessa sapere soltanto della
primavera, e non dell’intero anno: il confronto, quindi, è tra la
stagione primaverile e quella che l’ha immediatamente preceduta,
cioè l’inverno.
Se invece voglio sapere soltanto se il primo mese della primavera
si chiuderà con un rialzo o un ribasso rispetto al mese precedente,
devo confrontare la sizigia di marzo con quella precedente, cioè
con quella di febbraio.
Come si vede, quindi, una stessa Figura può essere “buona” o
“cattiva” a seconda del termine di paragone, cioè della Figura con
cui la confrontiamo. Una stessa sizigia primaverile può
annunciare un forte rialzo rispetto all’anno precedente, ma nel
contempo indicare che la primavera in quanto tale si chiuderà in
ribasso, il che avviene quando il confronto con la precedente
sizigia annuale gioca a suo favore, mentre quello con la
precedente sizigia invernale gioca a favore di quest’ultima.
Lo stesso ovviamente vale per le altre sizigie stagionali, ciascuna
delle quali può essere paragonata con la precedente sizigia
stagionale. Per conoscere invece l’andamento di un singolo mese
qualsiasi è sufficiente confrontare la nuova sizigia con quella del
mese precedente.
Per quanto riguarda le oscillazioni all’interno di un singolo mese,
ricordiamo innanzitutto che se la sizigia annuale è un Novilunio
anche tutte le altre sizigie stagionali e mensili saranno i Noviluni.
In questo caso, quindi, per paragonare le prime due settimane alle
seconde, bisogna confrontare il Novilunio con il successivo
Plenilunio. Poniamo che il Novilunio indichi un forte ribasso
rispetto al mese precedente, e che siamo interessati a sapere se gli
effetti peggiori di questo ribasso si faranno sentire di più nella
prima o nella seconda metà del mese. Per scoprirlo dovrò
paragonare il Novilunio al successivo Plenilunio: se quest’ultima
sizigia è migliore della prima, vuol dire che i ribassi più
consistenti avverranno nella prima metà del mese, mentre il
contrario accadrà se il Plenilunio è peggiore del Novilunio.
Ovviamente, qualora le sizigie rilevanti di un certo anno siano i
Pleniluni bisogna fare l’inverso, e cioè confrontare il Plenilunio
mensile al successivo Novilunio. Ad ogni modo la sizigia
quindicinale è sempre subordinata alla sizigia del mese, e il trend
complessivo è sempre quello indicato da quest’ultima.

L’importanza delle congiunzioni planetarie. Come sanno tutti


gli studiosi di astrologia mondiale, vi sono alcune congiunzioni
planetarie che più delle altre hanno un diretto significato sulle
sorti dell’economia e della finanza. Le congiunzioni che in base
alla mia esperienza sono particolarmente rilevanti per le Borse
sono la congiunzione Giove-Saturno (che avviene ogni vent’anni
circa) e la congiunzione Giove-Plutone (che avviene ogni dodici
anni circa). Non escludo la rilevanza anche di altre congiunzioni,
ma sull’importanza di queste due non ho dubbi. Poiché però il
nostro interesse è qui limitato alla previsione dell’andamento
delle Borse, queste congiunzioni diventano veramente rilevanti
più che altro nel caso in cui dalla figura della congiunzione stessa
(domificata per Greenwich e interpretata secondo principi
analoghi a quelli finora esposti a proposito delle sizigie) emerga
un evidente significato positivo o negativo circa l’andamento
delle Borse. In questo caso non bisogna paragonare la
congiunzione ad altre figure, ma considerarla semplicemente in
se stessa. Consideriamo per esempio il tema della congiunzione
Giove-Saturno del 2000. Applicando le regole sopra esposte, non
ci vuole molto a capire che si tratta di una figura molto negativa
per la finanza, al punto che può ben essere interpretata come un
chiaro annuncio della crisi finanziaria scoppiata nel 2008. La
congiunzione Giove-Saturno, infatti, avviene proprio sulla
cuspide dell’ottava casa, la quale ospita ben cinque pianeti. Giove
governa la quinta casa, e quindi è un importantissimo SF. E’ a
15° dal Sole, e molti autori per le congiunzioni del luminare
diurno ammettono un’orbita fino a 15°. In ogni caso si tratta di
uno Stellium di cinque pianeti che si oppone a Plutone nella
seconda, con prevedibili pessimi effetti sulla finanza. Inoltre
Plutone (signore della seconda casa e in essa presente anche per
corpo) non soltanto è retrogrado, ma anche congiunto alla
malefica Antares. La congiunzione Giove-Saturno è quadrata ad
Urano retrogrado nella quarta casa, che per fortuna non è un
SF…altrimenti le cose sarebbero andate ancora peggio! In questo
caso, quindi, la congiunzione ventennale Giove-Saturno
annunciava con ogni evidenza qualcosa di importante e di
negativo per le Borse e per il mondo finanziario in generale

Fig.3

E infatti il grado zodiacale della congiunzione stessa (nonché il


grado opposto e quelli quadrati ad esso) si è rivelato molto
sensibile ai richiami successivi da parte delle sizigie e delle
stazioni dei pianeti. Si direbbe anzi che anche i richiami per
trigono e sestile possono sortire effetti critici. Per esempio la (per
fortuna) breve crisi del novembre 2010 dovuta all’allarme per il
debito pubblico irlandese è scoppiata mentre Giove stazionava a
23 Pesci, cioè all’esatto sestile della congiunzione. Ad ogni modo
se Giove in quello stesso periodo avesse stazionato a 23 Toro (o
Scorpione o Leone o Aquario) le cose sarebbero andate molto
peggio.
Un altro esempio recente si è avuto nella primavera 2010, in
occasione cioè dei ben più forti e duraturi ribassi dovuti
all’allarme per il debito pubblico della Grecia. Non a caso il
Novilunio di maggio è avvenuto proprio a 23 Toro. Ma al
momento di questo Novilunio i forti ribassi erano già in atto da
un paio di settimane, e questo perché c’era già stato il richiamo di
un’altra congiunzione molto critica per la finanza, e cioè la
Giove-Plutone del dicembre 2007, avvenuta a 28°23’ Sagittario.
In quel periodo, infatti, Saturno era stazionario-retrogrado proprio
a 28 Vergine, richiamando così per quadrato il grado della
congiunzione.
Ecco la carta di questa congiunzione. Anche in questo caso è
evidente che essa annunciava cattive notizie per la Borsa. La cosa
vi apparirà più chiara una volta che avrete presto familiarità con il
metodo tramite gli esempi della seconda parte.
Fino alla prossima congiunzione Giove-Plutone, quindi, il grado
28 della Croce Mobile deve considerarsi sfortunato per le Borse,
come dimostra anche il fatto che la successiva ondata di ribassi si
è avuta proprio nell’ultima settimana del giugno 2010, cioè
quando Saturno è tornato a 28 Vergine. Ma la prova regina è
un’altra, e vale per entrambe le congiunzioni in questione: il 16
agosto 2008 è avvenuta un’eclisse lunare a circa 24 Leone, cioè
in stretto quadrato al grado della Giove-Saturno del 2000. Il
richiamo da parte di un’eclisse, ovviamente, è ancor più potente
di quello operato da una normale sizigia. Si trattava infatti
dell’annuncio della più grave crisi finanziaria dal 1929 in poi, che
iniziò il mese successivo con il fallimento di Lehman&Brothers.
Era insomma giunto il momento in cui si sarebbe verificato quel
che la congiunzione Giove-Saturno aveva annunciato fin dal
2000. Ma non basta. Infatti a settembre e ottobre 2008 (cioè
proprio quando è scoppiata la crisi) Plutone stazionava a 28
Sagittario, cioè proprio sul grado della congiunzione Giove-
Plutone del 2007. E infine il Plenilunio del 15 settembre 2008 (in
perfetta coincidenza con il fallimento di Lehman&Brothers che fu
dichiarato proprio il 15 settembre) è avvenuto tra 22 e 23
Vergine, cioè al trigono della Giove-Saturno del 2000…Ciò
sembra confermare che bisogna fare attenzione anche ai richiami
per trigono e per sestile, anche se indubbiamente gli altri due
richiami hanno pesato molto di più.
Come avrete capito, i richiami ad opera di eclissi, sizigie e
stazionamenti planetari del grado di una congiunzione planetaria
critica per le finanze sono un importante fattore da tener presente
quando esaminiamo le sizigie. Se per esempio una sizigia non
sembrerebbe particolarmente critica per le Borse ma avviene a 23
Toro (o Scorpione, o Aquario, o Leone) o a 28 Sagittario (o
Gemelli o Vergine o Pesci), essa produrrà effetti un po’ peggiori
di quelli che produrrebbe se avvenisse su un altro grado
zodiacale. Si tratta dunque di un fattore di cui tener conto nella
valutazione dei suoi effetti complessivi. E lo stesso vale nel caso
in cui in quel periodo un pianeta lento staziona su uno di questi
gradi zodiacali.
Ma anche le varie fasi del ciclo dei due pianeti possono essere
considerati richiami di quanto indicato nella figura della
congiunzione. Riguardo al nostro tipo di analisi non sembra
esservi una grande differenza tra aspetti armonici e disarmonici.
E in effetti, tanto per limitarci ai periodi critici degli ultimi anni,
nel settembre 2008 Giove e Saturno erano in trigono perfetto,
nella sizigia annuale del 2011 c’è una stretta opposizione Giove-
Saturno, e i problemi dell’estate 2011 sono stati accompagnati da
un trigono Giove-Plutone, quasi perfetto al momento della sizigia
estiva.

L’importanza della latitudine.


Un pianeta che ha latitudine nord appare più alto nel cielo, ed è
per questo che la tradizione la considera una dignità del pianeta,
specialmente se il pianeta sta crescendo in latitudine nord. Ciò
infatti richiama concetti quali abbondanza, supremazia, crescita,
visibilità. Tutto ciò vale ovviamente anche in astrologia
finanziaria. Negli ultimi tempi ho avuto modo di notare che gli
effetti sono particolarmente significativi quando il pianeta è al
suo ventre o al suo Nodo australe o boreale. Un pianeta è al suo
Nodo australe quando ha latitudine 0 e sta per passare da una
latitudine nord ad una sud; è invece al suo Nodo boreale quando
ha latitudine 0 e sta per passare da una latitudine sud ad una nord.

Un esempio tra i tanti: venerdi 20 luglio 2012 vi è stato un crollo


delle Borse in perfetta coincidenza con il passaggio di Marte da
una latitudine nord ad una latitudine sud. Marte, in altre parole, si
trovava al suo Nodo, e per giunta all’esatto quadrato dell’eclisse
del luglio 2011, che presentava configurazioni sfavorevoli alla
finanza. Questo però non significa che possiamo sempre fare
affidamento su questo per fare previsioni. In realtà la cosa ha
rilevanza più che altro in sede di assegnazione del punteggio a un
SF, come vedremo meglio.
Un pianeta è al suo ventre boreale o australe quando raggiunge la
sua massima latitudine nord o sud. Ecco le latitudini massime di
ciascun pianeta:
SATURNO 2°53’
GIOVE 1°49’
MARTE 4°38’ (nord) 6°53’ (sud)
VENERE 8°35’ (nord) 8°47’ (sud)
MERCURIO 4°44’ (nord) 3°52’ (sud)
LUNA 5°18’

Non sempre un pianeta raggiunge la sua latitudine massima, e in


questo caso possiamo considerarlo al suo ventre quando
raggiunge la massima latitudine effettiva di quel ciclo.
Il normale crescere o decrescere in latitudine nord o sud sembra
proprio essere un fattore rilevanti, che quindi dev’essere
considerato insieme agli altri nel punteggio. Effetti positivi ha un
SF che cresce in latitudine nord o decresce in latitudine sud ha
effetti positivi; un SF che cresce in latitudine sud o decresce in
latitudine nord ha effetti negativi. Ma di tutto questo parleremo
meglio quando parleremo del sistema di punteggio.

I richiami delle eclissi.


Le eclissi possono essere richiamate innanzitutto dalla
sizigia dell’anno. Questi richiami sono i più importanti, sia
perché influenzano l’andamento dell’intero anno, sia perché, se si
ripetono nelle sizigie stagionali e/o mensili nonché nelle altre
eclissi che avvengono durante l’anno, ci aiutano ad individuare i
periodi in cui si verificheranno i rialzi o ribassi (spesso veri e
propri boom o, al contrario, crolli) annunciati con mesi di
anticipo dalle eclissi in questione. Ho notato che le eclissi
rilevanti (almeno per quanto riguarda gli effetti sui mercati) sono
quelle avvenute fino ad un anno prima o poco più, e tra queste
soltanto quelle che presentano configurazioni inequivocabilmente
positive o negative per la finanza. Se invece al momento delle
eclissi le configurazioni dei pianeti non indicano nettamente il
bene o il male per la finanza, queste eclissi possono essere
ignorate, in quanto i loro richiami non sortiscono effetti di rilievo.
Tutto ciò dev’essere giudicato in base ai principi generali che ho
indicato per le sizigie. Esempio: se la carta di un’eclisse presenta
un punto di Talete o un Grande Trigono tra SF, i suoi richiami
produrranno effetti molto positivi; se invece presenta un quadrato
a T o una Grande Croce, gli effetti dei richiami saranno negativi.
I richiami possono essere di molti tipi. Innanzitutto può essere
richiamato il grado dell’eclisse ad opera della sizigia stessa o di
un SF. Più stretta è l’orbita, più potente è il richiamo, e i richiami
con orbite superiori a 3° sono irrilevanti.
I richiami più forti sono quelli per congiunzione, quadrato o
opposizione. Quelli per trigono o sestile sono più deboli, e
comunque hanno un effetto migliore: se un’eclisse sfavorevole
alla finanza viene richiamata per trigono o per sestile, gli effetti
del richiamo sono ugualmente negativi, ma meno che se fosse
richiamata per congiunzione, quadrato, opposizione; parimenti, se
un’eclisse favorevole viene richiamata per quadrato o
opposizione, gli effetti sono sempre positivi, ma meno che se
fosse richiamata per congiunzione, trigono o sestile.
Si ha una valida forma di richiamo anche quando un angolo della
carta cade sul grado di un’eclisse precedente.
Molto potenti sono i richiami ad opera di un pianeta che staziona
sul grado di un’eclisse o in aspetto ad essa, specialmente se si
tratta di un pianeta lento. Per esempio i forti ribassi della
primavera 2012 sono avvenuti in concomitanza con lo
stazionamento di Plutone a 9 Cancro, cioè esattamente sul grado
della sfavorevole eclisse solare del 1 luglio 2011.
Anche gli assi che cadono negli stessi segni (e anche in gradi
vicini, possibilmente) in cui erano al momento dell’eclisse
costituiscono una forma di richiamo.
Molto importanti sono anche i transiti dei pianeti sull’Ac e gli
altri angoli dell’eclisse, così come lo sono i transiti del dominus e
sul dominus.
Può contare anche la riproposizione di qualche aspetto, specie tra
i pianeti superiori, o l’angolarità degli stessi pianeti o stelle.

Un esempio varrà a chiarire meglio il tutto. Durante l’estate del


2011, e in particolar modo a cavallo tra luglio ed agosto, i mercati
finanziari hanno avuto un vero e proprio crollo dovuto all’allarme
per il debito pubblico di alcuni stati europei.
Iniziamo dall’esame della sizigia annuale, il Plenilunio del 19
marzo 2011.
Se esaminiamo le carte delle eclissi (sempre domificate per
Greenwich) avvenute fino ad un anno prima, giungiamo
facilmente alla conclusione che quelle rilevanti sono l’eclisse
lunare del 26 giugno 2010 avvenuta a 4 Capricorno (presenta una
Grande Croce tra SF, e quindi è sfavorevole), la favorevole
eclisse solare dell’11 luglio 2010° 19 Cancro (Mercurio è punto
di Talete formato dall’opposizione Giove-Saturno), l’eclisse
lunare del 21 dicembre 2010 a 29 Gemelli (sfavorevole a causa
del quadrato a T tra SF).
Dobbiamo quindi verificare se nella sizigia dell’anno vi sono
richiami a queste eclissi.
Notiamo subito che il Plenilunio richiama per stretto quadrato
l’eclisse lunare del 21 dicembre 2010, sfavorevole alla finanza.
Inoltre gli assi coincidono perfettamente con quelli dell’eclisse
lunare del giugno 2010, e il Plenilunio cade proprio sul grado
occupato da Saturno al momento di questa eclissi, che era in
assoluto la più temibile per la finanza, in quanto presentava una
Grande Croce angolare formata dalla sizigia e da SF.
Tutto ciò, insieme alle configurazioni presenti nella figura
dell’anno, annunciava un anno critico.
Nella sizigia estiva (il Plenilunio-eclissi del 15 giugno) Urano,
signore della seconda casa, staziona all’esatto quadrato
dell’eclisse lunare del giugno 2012, e noi sappiamo che i richiami
ad opera di un pianeta lento stazionario sono molto potenti.
Inoltre il Plenilunio cade proprio lungo l’asse Mc-Fc di
quell’eclisse. Poiché anche il Plenilunio estivo era un’eclisse, è
significativo il fatto che si oppone strettamente alla Sorte delle
Borse dell’anno. Esso inoltre quadra il grado occupato dal
dominus Giove durante l’eclisse lunare del dicembre 2010,
effettuando così un sia pur debole richiamo anche a quest’ultima.
Vi erano quindi molti motivi per pensare che il crollo dei mercati
annunciato da queste eclissi (in particolare da quella del giugno
2010) sarebbe avvenuto proprio durante l’estate, visto che i
richiami sono presenti sia nella sizigia dell’anno che in quella
stagionale.
Il successivo Novilunio del primo luglio 2011 era un’eclisse
solare. Stavolta non soltanto Urano, ma anche Giove richiama il
grado dell’eclisse lunare del giugno 2010. Giove era dominus
anche di quest’ultima, e quindi è significativo ritrovarlo ora
quadrato alla sizigia e a Mercurio proprio come al momento di
quell’eclisse. E come se non bastasse ritroviamo anche la Grande
Croce tra SF…
Ma fu durante il periodo coperto dal Plenilunio del 15 luglio che
avvennero i più pesanti ribassi.

Spicca infatti in questa figura la perfetta angolarità di Mercurio


all' Ac e di Giove al Mc, molto significativa se consideriamo che
si tratta proprio dei due pianeti che si dividevano il dominio
dell’eclisse del giugno 2010, ma anche della più recente eclisse
del giugno 2011. Se confrontiamo la figura con quella di
quest’ultima eclisse, notiamo che Giove era esattamente al Fc e
ora è esattamente al Mc, e che Mercurio era al Dc e ora è all’Ac.
Urano a sua volta stava ancora quadrando il grado dell’eclisse
lunare del giugno 2010.
Vi erano dunque tutte le premesse perché i ribassi si verificassero
proprio in questo mese, come è infatti accaduto.

La Parte delle Borse. La Parti Arabe forniscono indicazioni


molto utili in ogni branca dell’astrologia. È possibile calcolare
anche Parti diverse da quelle tradizionalmente usate, purchè si
rispettino alcuni principi e ovviamente si sottopongano alla prova
dell’esperienza le formule trovate[5].
La prima cosa da fare è individuare due pianeti che siano
significatori naturali della cosa in questione. Dopo aver
sperimentato alcune formule che mi hanno lasciato insoddisfatto,
ho pensato di calcolare la Parte delle Borse calcolando la distanza
che separa Giove da Plutone e proiettarla dall’Asc. Giove e
Plutone, infatti, sono entrambi significatori naturali del denaro e
della ricchezza. Poiché a mio avviso Giove è in questo senso più
importante di Plutone, non è necessario invertire la formula nelle
carte notturne.
Uno dei principi generali in materia di Parti Arabe è infatti quello
in base al quale se i due pianeti hanno la stessa importanza come
significatori della cosa occorre invertire la formula nelle carte
notturne, e questo perché la longitudine da sottrarre è sempre
quella del pianeta più importante. In questo caso, poiché Giove è
più rilevante di Plutone, la formula resta invariata, ed è

Asc+Plutone-Giove

La formula inversa (Asc+Giove-Plutone) avrebbe senso solo se


Giove e Plutone fossero due SF di pari importanza. In questo
caso, infatti, essendo Giove un pianeta diurno e Plutone uno
notturno, nelle carte notturne la priorità andrebbe accordata a
Plutone. Ma nel nostro caso non è così, e del resto ho avuto modo
di constatare che la formula Asc+Plutone-Giove funziona molto
bene anche nelle carte notturne, come vedrete quando
analizzeremo le singole sizigie nella seconda parte di questo
libro. Tuttavia la Parte delle Borse può solo fornire qualche
elemento integrativo, e non è certo uno dei fattori più importanti
su cui basare la nostra previsione. Può essere però utile come
prova del nove: se per esempio dal confronto tra due sizigie
emerge che il prossimo mese vi sarà un boom, e in più anche la
Parte di Borse e il suo dispositore sono messi molto bene, avremo
un elemento in più su cui fondare le nostra previsione.
Se la Parte è congiunta o si configura a pianeti benefici e ben
messi, tende a produrre buoni effetti anche in caso di aspetti
disarmonici, specialmente se si tratta del suo dispositore o di uno
dei suoi ingredienti, cioè Giove e Plutone. Se la Parte è congiunta
o si configura a pianeti malefici e malmessi, tende a produrre
cattivi effetti anche in caso di aspetti armonici, e ancor più se gli
aspetti sono disarmonici. Anche in questo caso contano le
ricezioni. Se per esempio la Parte è in Bilancia e riceve un sestile
da Marte, gli effetti sono peggiori di quelli che si avrebbero se
ricevesse un sestile da Saturno, visto che la Bilancia è l’esilio di
Marte e l’esaltazione di Saturno.
Ci sono poi ovviamente tutti i casi intermedi, in cui avrete modo
di mettere alla prova la vostra abilità di interpreti.
Altra cosa da considerare è il dispositore della Parte. L’ideale è
un dispositore della Parte dignificato che invia un aspetto
armonico alla Parte, la quale a sua volta è in un segno di
domicilio o esaltazione del pianeta. Ad ogni modo, anche quando
il dispositore della Parte non è in aspetto con essa, le sue dignità e
gli aspetti che forma con gli altri pianeti sono da tenere in
considerazione per giudicare degli effetti della Parte, soprattutto
se il dispositore è anche un SF, ma anche negli altri casi.
Se la Parte delle Borse cade su un malefico e il suo dispositore è
però messo bene, essa avrà comunque effetti negativi, perché la
congiunzione prevale su tutto. Lo stesso vale se cade su un
benefico ma il suo signore è messo male: in tal caso gli effetti
saranno tendenzialmente positivi.
Dopo alcuni esperimenti con altre formule ho iniziato a calcolare
la Parte delle Borse con la formula Ac+Plutone-Giove, ottenendo
buoni risultati. Ad ogni modo, su suggerimento di Giancarlo
Ufficiale, ho considerato anche altre Sorti, e cioè Sinos (la più
malefica delle Sorti: Ac+Marte-Saturno), la Sorte dei Mercanti
(Ac+Venere-Mercurio), la Sorte della Ricchezza (Ac+Sole-
Giove).

L’hairesis o fazione. Pianeti diurni sono il Sole, Giove, Saturno,


Mercurio quando è orientale (cioè quando sorge prima del Sole).
Pianeti notturni sono la Luna, Venere, Marte e Mercurio quando
è occidentale. Se la carta è diurna, un pianeta diurno dà effetti
migliori quando si trova sopra l’orizzonte e un pianeta notturno
quando è sotto l’orizzonte. Se invece la carta è notturna vale il
contrario. In tutti questi casi si dice che il pianeta
è conforme alla sua fazione (diurna o notturna).
Come vedremo meglio parlando del punteggio, la conformità dei
SF all’hairesis o fazione ha una sia pur modesta rilevanza nel
giudizio complessivo.

Antisce. Il termine deriva dal greco “schia” che significa


“ombra”. Le antisce sono quindi paragonabili a ombre, proiezioni
dei pianeti che si trovano alla stessa distanza che ha il pianeta
rispetto alla linea dei solstizi, ma nella direzione contraria. Lo
stesso vale per le controantisce, ma in questo caso l’asse di
riferimento è quello degli equinozi. Quindi l’antiscia di un
pianeta è sempre esattamente opposta alla sua controantiscia.
Ecco i segni che sono in antiscia tra loro:

Ariete – Vergine
Toro – Leone
Gemelli- Cancro
Cancro- Gemelli
Leone- Toro
Vergine-Ariete
Bilancia- Pesci
Scorpione- Aquario
Sagittario- Capricorno
Capricorno- Sagittario
Aquario- Scorpione
Pesci-Bilancia

Per quanto riguarda i gradi zodiacali, due pianeti sono in antiscia


o controantiscia tra loro quando la somma delle loro longitudini è
uguale a 30. Quindi un pianeta a 3 Ariete ha la sua antiscia a 27
Vergine, e la sua controantiscia a 27 Pesci. Un pianeta a 10°32’
Capricorno ha la sua antiscia a 19°28’ Sagittario, e la sua
controantiscia a 19°28’ Gemelli.
Ai fini della nostra analisi finanziaria è bene considerare anche le
antisce e controantisce, che possono essere rispettivamente
accostate alla congiunzione e all’opposizione, ma con effetti più
leggeri. Se per esempio nella carta Saturno non è SF e rileva
quindi come un malefico, il fatto che la sua antiscia cada su un SF
peggiora lo stato di quel pianeta. Altro esempio: se Marte è un SF
e la sua antiscia cade su un altro SF, diremo che quel SF è
congiunto a Marte antiscia, e questo vale come un aspetto tra quei
due pianeti, con effetti che dipendono dal contesto, e più critici
nel caso di controantiscia. Per quanto riguarda le dignità ad essere
rilevante è la posizione reale del pianeta, e non quella della sua
antiscia: se per esempio Marte è in Scorpione e la sua antiscia
cade su un pianeta in Aquario, Marte è da ritenere dignificato
anche per quel che riguarda gli effetti della sua antiscia. Le
antisce sono rilevanti quando cadono entro 2 gradi circa da un
pianeta o dalla cuspide di una casa (ovviamente ai fini della
nostra analisi hanno rilevanza soltanto la seconda, la quinta e
l’ottava).

Parelleli e controparalleli di declinazione. Quasi tutti i software


astrologici forniscono anche una tabella con le declinazioni dei
pianeti. Due pianeti sono in parallelo di declinazione quando
hanno la stessa declinazione, e in controparallelo quando hanno
declinazione uguale e contraria (sud e nord). In questi casi i due
pianeti sono da ritenere in aspetto tra loro, e quindi, qualora siano
implicati pianeti che nella figura sono SF, bisogna tenerne conto.
Il parallelo è simile a una congiunzione e il controparallelo è
simile a un’opposizione. Le orbite sono di circa 1°, ma quando si
tratta dei due luminari si può largheggiare un po’. Se due pianeti
hanno un’elevata declinazione, le orbite devono essere più strette,
fino ad arrivare a pochi minuti primi quando sono vicini al picco
di declinazione. Il contrario vale se due pianeti hanno bassa
declinazione.
Esempio: se un SF è in parallelo o controparallelo con Marte, e
Marte non è SF, gli effetti sono negativi. Se invece Marte è SF,
gli effetti del parallelo dipendono dallo stato dei due pianeti,
mentre quelli per controparallelo saranno tendenzialmente
negativi, in quanto simili a quelli di un’opposizione.
Proposta per l’assegnazione di un punteggio. Nelle prime
edizioni di questo libro non si parlava dei richiami delle eclissi né
dell’importanza della latitudine, né del sistema di punteggio. Gli
esempi che troverete nella seconda parte del libro sono rimasti gli
stessi, quindi nel giudizio complessivo non viene tenuto conto di
queste cose, che però si sono dimostrate molto rilevanti alla luce
dell’esperienza successiva. Chi è interessato all’applicazione
pratica di questi nuovi fattori può visitare il mio sito
www.astrologiaprevisionale.net, in cui mese per mese analizzo le
sizigie dal punto di vista finanziario.
Non credo molto alla possibilità di attribuire un punteggio preciso
ad ogni elemento della carta, ma resta il fatto che in questo tipo di
analisi un criterio matematico che consenta un confronto più
preciso tra le figure si è rivelato di grande utilità. Il sistema qui
proposto attribuisce ad ogni elemento rilevante della carta un
punteggio che rispecchia l’effettivo peso che esso ha dimostrato
di avere nel giudizio complessivo:

DIGNITA’ ESSENZIALI= 7 ; DIGNITA’ ACCIDENTALI=5:


FAZIONE=3; CAMBIAMENTO DI SEGNO DI UN SF (A 0 O
29 GRADI DI UN SEGN) CON ACQUISIZIONE O PERDITA
DI DIGNITA’= + - 3; LATITUDINE= 9 ; ASPETTI SINGOLI=
7 ; CONFIGURAZIONI TIPICHE= 9 ; SORTI= 5 RICHIAMI
GRANDI CONGIUNZIONI= + -7….CADUTA SUL GRADO
ULTIME ECLISSI DELLA SIZIGIA O SF= + - 5

E' quindi possibile sottrarre fino a un massimo di 7 punti nel caso


di richiamo del grado dell’ultima congiunzione Giove-Saturno e
dell’ultima congiunzione Giove-Plutone e di 5 nel caso di
richiamo delle eclissi dell'ultimo anno, nel caso in cui presenti
evidenti configurazioni che annunciano problemi per le Borse. Se
per esempio una delle due carte da paragonare presenta la
maggior parte dei SF dignificati e l’altra invece una situazione
più mista, possiamo assegnare, sotto la voce dignità essenziale, 4
punti all’una e 3 all’altra, oppure 5 all’una e 2 all’altra.
L’importante è che la somma dia 7, cioè il punteggio totale che
può (e deve) essere attribuito alle dignità essenziali. Se poi la
prima presenta un quadrato a T in cui però i pianeti sono
dignificati, hanno buone ricezioni tra loro e ricevono aspetti
armonici da altri pianeti, mentre la seconda presenta un Grande
Trigono in cui però i pianeti sono in debilità e non sostenuti da
ricezioni e afflitti, dei 9 punti destinati alle configurazioni tipiche
potremmo per esempio attribuire 4 all’una e 5 all’altra. Se nella
prima carta le Sorti rilevanti e i loro dispositori sono messi bene,
e nella seconda sono messi benino, dei 5 punti disponibili
potremmo assegnarne 3 alla prima e 2 alla seconda. E così via.
Attenzione, però: anche l’attribuzione del punteggio dev’essere
comparativa. Se quindi una stessa sizigia viene confrontata con
due carte diverse, è inevitabile che anche il peso relativo di
ciascun elemento sia diverso, in quanto esso non viene giudicato
“in assoluto”, ma sempre e solo in riferimento all’altra carta. Se
per esempio una sizigia mensile viene confrontata con la sizigia
del mese successivo e la prima presenta tre SF dignificati su
quattro mentre nella seconda i SF sono tutti peregrini, è ovvio che
sotto la voce dignità essenziali attribuiremo un punteggio
maggiore alla prima sizigia, per esempio 5 ad essa e 2 alla
seconda. Ma può ben darsi che la sizigia quindicinale di quel
mese stesso presenti tutti i SF dignificati: in questo caso sotto la
voce “dignità essenziali” attribuiremo alla sizigia quindicinale un
punteggio più alto che alla sizigia mensile, per esempio 4 ad essa
e 3 all’altra. Ovviamente in questo tipo di giudizio è impossibile
essere perfetti, ma con la pratica si impara comunque ad essere
sempre più precisi.
PARTE SECONDA
NOVILUNIO 11 GENNAIO 2013
Dominus. Mercurio è congiunto alla sizigia ed è signore dell’Ac. Saturno è il
dispositore della sizigia ed è in mutua ricezione con Marte che ne governa
l’esaltazione. In ogni caso tutti questi pianeti sono già rilevanti in quanto SF.

Dignità essenziali. Mercurio, Saturno, Marte e il Sole sono peregrini, Giove


è nel suo decano, Venere è nei suoi termini, la Luna è in esilio ma nella sua
triplicità. Nettuno è nel suo domicilio.

Dignità accidentali e Stelle Fisse. Venere e Marte sono nella loro gioia.
Giove e Nettuno sono in casa angolare.
Hairesis. La Luna, Venere, Marte e Giove non sono conformi alla fazione.
Mercurio e Saturno invece lo sono.
Configuraz. tipiche. Venere, Saturno e Nettuno formano un triangolo che,
essendo formato da un trigono e due sestili, ha effetti favorevoli. Da notare
che gli effetti potrebbero essere amplificati dal fatto che Venere è parte di
uno Stellium in quinta casa che abbraccia ben cinque pianeti.
Aspetti singoli. La sizigia è in esatto sesquiquadrato a Giove. Venere è
quadrata ad Urano. In quinta casa vi è uno Stellium che abbraccia cinque
pianeti, e che dovrebbe avere effetti favorevoli sia perché ne fa parte anche
Venere, sia perché il dispositore è la mutua ricezione Marte-Saturno, e questi
due pianeti non sono afflitti (da notare che questa mutua ricezione è anche
l’unico dispositore del tema). La Luna e Marte sono in parallelo di
declinazione. Mercurio e Venere hanno familiarità per picco di declinazione.
Il Novilunio è opposto a Giove antiscia.
Latitudine. La Luna e Saturno crescono in latitudine nord. Marte, Giove e
Urano diminuiscono in latitudine sud. Venere decresce in latitudine nord e
Mercurio cresce in latitudine sud.
Sorti. Borse è sestile a Giove ma quadrata a Venere con ciascuna nell’esilio
dell’altra. Ricchezza è in stretto sestile al suo signore Marte ed è in più largo
quadrato a Mercurio e al Sole che ne governa l’esaltazione. Ricchezza è
trigona a Mercanti, la quale è però opposta a Marte.

Richiamo grandi congiunzioni. La sizigia è trigona al grado dell’ultima


congiunzione Giove-Saturno, ma lo è anche al grado dell’ultima
congiunzione Sole-Giove, la quale presentava anche configurazioni
favorevoli alla finanza, e quindi finché resta in vigore neutralizza il
significato solitamente sfavorevole assunto dai richiami della grande
congiunzione.
Richiamo eclissi. La sizigia è sestile all’ultima eclisse solare, Giove è
opposto all’ultima eclisse lunare. Marte è in trigono non perfetto all’eclisse
lunare del giugno 2012. Ma nessuna di queste eclissi presentava
configurazioni particolarmente favorevoli o sfavorevoli alla finanza.
CONFRONTO TRA IL PLENILUNIO DI DICEMBRE 2012 E IL
NOVILUNIO DI GENNAIO 2013
Plenil. dicembre Novil. Gennaio
DIGNITA’ ESSENZIALI 3 4
DIGN. ACCIDENT. 2 3
HAIRESIS 2 1
LATITUDINE 3 6
CONFIG. TIPICHE 5 4
ASPETTI SINGOLI 4,5 2,5
SORTI 3,5 1,5
RICHIAMI ECLISSI 0 0
RICHIAMI CONGIUNZ 0 0

TOTALE 23
22

In effetti la prima parte del periodo in questione è stata caratterizzata da


un andamento più euforico. Nella seconda parte i rialzi son stati più
moderati e l’andamento è stato all’insegna di una sostanziale stabilità,
come indicato dal punteggio più o meno uguale.
PLENILUNIO GENNAIO 2013
Dominus. Saturno è il dispositore del Sole, è il pianeta al quale si applica la
Luna e ha dignità anche sull’angolo seguente (il Mc). Tuttavia Saturno è già
rilevante come SF.

Dignità essenziali. Luna, Venere, Marte e Saturno sono peregrini. Il Sole è in


esilio, Mercurio nella sua triplicità-decano, Nettuno nel suo domicilio.

Dignità accidentali e Stelle Fisse. Giove è prossimo alla seconda stazione.

Hairesis. Soltanto la Luna è conforme; Mercurio, Venere, Marte e Saturno


non lo sono.

Config. Tipiche. La sizigia forma un quadrato a T che ha per punto focale


Saturno, e della configurazione fa parte anche Mercurio, che è congiunto al
Sole. Vi però anche una struttura a punto di Talete, che è formata che
l’opposizione tra i luminari forma con Urano. Se anche Giove avesse diritti di
dominio i pianeti formerebbero l’ancor più favorevole figura del trapezio.

Aspetti singoli. Non ce ne sono di rilevanti.

Latitudine. Luna e Venere crescono in latitudine sud, Saturno cresce in


latitudine nord, e Mercurio, Marte e Urano decrescono in latitudine sud.
Sorti. Borse è opposta a Venere. Mercanti è quadrata al suo signore Marte,
ed è sestile a Venere ma si trova nell’esilio di Venere. Esito Affari è trigono a
Borse.

Richiamo eclissi. Mercurio trigono all’eclisse lunare del giugno 2012,


Venere sestile all’ultima eclisse solare, Giove staziona all’opposizione
dell’ultima eclisse lunare. Nessuno di questi richiami è però molto
significativo.

Richiamo congiunzioni. Venere è trigona alla Giove-Saturno del 2000. Lo


stretto trigono separativo Sole-Giove forse richiama i favorevoli effetti della
congiunzione tra i due pianeti.

CONFRONTO TRA IL PLENILUNIO DI DICEMBRE E QUELLO DI


GENNAIO 2013
Plenil. dicembre Plenil. Gennaio
DIGNITA’ ESSENZIALI 3,5 3,5
DIGN. ACCIDENT. 0
0
HAIRESIS 2 1
LATITUDINE 3 6
CONFIG. TIPICHE 6 3
ASPETTI SINGOLI 0 0
SORTI 3 2
RICHIAMI ECLISSI 0 0
RICHIAMI CONGIUNZ 0 0

TOTALE 17,5
15,5

Quindi alla fine del periodo coperto dal Plenilunio di gennaio (cioè a fine
febbraio) le Borse dovrebbero in media registrare qualche ribasso
rispetto ai livelli di partenza. Da notare che qui ho attribuito un
punteggio pari a 0 alle voci che mostravano una sostanziale parità tra le
due figure. In alternativa è possibile attribuire ad esse un punteggio
uguale, in modo tale che la somma sia comunque pari al numero di punti
massimi relativi a quella voce. Per esempio la voce “aspetti singoli” vale
in totale 7 punti, quindi avremmo potuto assegnare 3,5 a ciascun
Plenilunio.
NOVILUNIO FEBBRAIO 2013
Dominus. Saturno è signore dell’Ac e della sizigia e si configura ad essa e
all’Ac per quadrato entro la medietas delle orbite. Inoltre è particolarmente
incisivo nei suoi effetti in quanto è alla seconda stazione. Subito dopo la
congiunzione al Sole la Luna si applica al parallelo di declinazione con
Mercurio, che governa l’angolo seguente la sizigia (il Fc) cui si configura
anche per quadrato, ed ha anche dignità per decano sull’Ac. Quindi dominus
è Saturno, ma presteremo una certa attenzione anche a Mercurio. Saturno è
già rilevante in quanto si trova nell’ottava casa, ma il fatto che sia anche
dominus lo rende ancor più significativo negli effetti.
Dignità essenziali. La Luna è nel suo decano, Marte nella sua triplicità,
Venere e Saturno peregrini.
Dignità accidentali e Stelle Fisse. Venere è in dodicesima casa, Marte nella
prima.
Schemi geometrici tipici. Non ce ne sono.
Aspetti singoli. Saturno è quadrato alla sizigia ma trigono a Marte Venere è
quadrata a Saturno con ricezione. La congiunzione con Mercurio affligge
Marte, essendo Mercurio in esilio caduta. Giove non è SF, ma è in mutua
ricezione con Mercurio, che potrebbe avere qualche diritto sulla figura,
quindi forse il quadrato partile Marte-Giove (con ricezione) merita una certa
considerazione.
Latitudine. La Luna diminuisce in latitudine nord e Venere cresce in
latitudine sud. Mercurio, Marte e Giove diminuiscono in latitudine sud e
Saturno cresce in latitudine nord.
Hairesis. Marte e Saturno conformi, Venere no.
Sorti. Borse è trigona al Novilunio e a Mercanti, ma il suo signore Mercurio
è in esilio caduta e congiunto a Marte, e non le si configura. Esito degli Affari
è al Fc ed è anch’esso governato da Mercurio. Mercanti è sulla cuspide della
dodicesima e la sua antiscia cade su Antares.
Richiami ultime eclissi. Mercurio, Marte e Giove richiamano l’eclisse lunare
di novembre, ma poiché questa non presentava configurazioni
particolarmente favorevoli né sfavorevoli per la finanza, la cosa non ha
rilevanza.
Richiami grandi congiunz. La sizigia richiama per quadrato la congiunzione
Giove-Saturno del 2000, ma il fatto che recentemente sia avvenuta su quel
grado una favorevole congiunzione Sole-Giove toglie buona parte della
pericolosità al richiamo.

PLENILUNIO FEBBRAIO 2013

Attenzione: poiché la sizigia annuale del 2013 è il Novilunio dell’11


marzo, a partire da questa data abbiamo un “nuovo inizio” sia per
quanto riguarda l’anno, sia per quanto riguarda il mese. In altre parole,
essendo il Novilunio dell’11 marzo sia la sizigia annuale del 2013, sia la
nuova sizigia mensile, l’efficacia del Plenilunio di febbraio si estende
soltanto fino al 10 marzo 2013.

Dominus. La sizigia è esattamente quadrata a Giove, il quale si configura


anche all’angolo seguente (l’Ac). Giove è anche il pianeta al quale la Luna si
applica subito dopo l’opposizione al Sole. Saturno si configura alla sizigia ed
è signore per esaltazione dell’Ac. Assegniamo quindi il dominio a Giove e
secondariamente a Saturno, anche perché Saturno è già rilevante come SF, in
quanto è signore della quinta. E poiché Giove è in mutua ricezione con
Mercurio, presteremo una certa attenzione anche a Mercurio.

Dignità essenziali. Marte è nella sua triplicità. Sole, Saturno e Venere sono
peregrini, ma Venere è in procinto di entrare nella sua esaltazione. Nettuno è
nel suo domicilio.

Importanza relativa dei singoli SF. Saturno e Venere hanno più importanza
di Marte, in quanto Saturno non soltanto è signore della quinta ma si trova
nella seconda (altra casa di rilievo finanziario) ed inoltre è anche dominus. E
Venere non soltanto è signora dell’ottava ma si trova nella quinta.

Dignità accidentali. Saturno è retrogrado, Venere è sotto i raggi ma in


procinto di entrare nello stesso segno del Sole a meno di 8°30’ da esso, e
quindi nella combustione. Marte è cadente, ma la sesta casa è anche la sua
gioia. Plutone è esattamente al Fc.

Hairesis. Saturno è conforme, ma Venere e Marte non lo sono.

Latitudine. Venere cresce in latitudine sud, Marte decresce in latitudine sud,


Saturno cresce in latitudine nord.

Configurazioni tipiche. Il Plenilunio forma un quadrato a T perfetto al grado


con Giove, che però non è SF, ma solo dominus. Forma anche un trapezio
con Saturno e Plutone, e poiché al Sole sono congiunti anche Nettuno e
Venere si tratta senz’altro della configurazione più importante, formata da
ben sei pianeti (per non dire sette, visto che Marte si trova ai limiti della
medietà dell’orbita della congiunzione con il Sole), e che quindi coinvolge
tutti i SF.

Aspetti singoli. Marte è congiunto al retrogrado Mercurio, che è in esilio e


nei suoi termini. Venere è quadrata a Giove. Non dimentichiamo Venere che
sta per entrare nella sua esaltazione.

Sorti. La Sorte delle Borse è opposta a Saturno con orbita di 1° ed è


configurata armonicamente alla sizigia ma con orbita molto più larga (4°).
Sinos è congiunta ad Esito degli Affari. Mercanti è sulla cuspide della
dodicesima casa in stretta opposizione alla congiunzione Mercurio-Marte.
Ricchezza è in stretto aspetto armonico alla sizigia (1° di orbita), ma è in
opposizione a Plutone (quasi 4° di orbita).

Richiami Grandi Congiunzioni. Non ce ne sono. Il Sole però è esattamente


quadrato a Giove, cosa che potrebbe richiamare l’ultima, fortunata (per la
finanza) congiunzione Sole-Giove.
Richiami eclissi. Venere richiama la favorevole eclisse solare del maggio
2012, anche se con 1° di orbita.
CONFRONTO TRA IL PLENILUNIO DI GENNAIO E QUELLO DI
FEBBRAIO 2013

PLENIL GENNAIO PLENIL


FEBBRAIO
Dign. Essenz. 3 4
Dign. Accid. E Stelle 0 0
Hairesis 1 2
Latitudine 4,5 4,5
Config. Tipiche 3,5 5,5
Aspetti singoli 0 0
Sorti 3,5 1,5
Richiami grandi congiunz. 0 0
Richiami eclissi 0 1

TOTALE 15,5 17,5

In effetti il 10 marzo 2013 i principali indici erano in rialzo rispetto ai


livelli del 25 febbraio.

CONFRONTO TRA LA SIZIGIA AUTUNNALE DEL 2012 E QUELLA


INVERNALE DEL 2013.
Alla data dell'10 marzo 2013 (cioè al termine del periodo coperto dalla
sizigia invernale) le Borse segnavano in media livelli più alti di quelli
registrati a fine novembre 2012, cioè al momento del Plenilunio invernale.
Per comprenderne i motivi astrologici, dobbiamo dunque confrontare tra loro
la sizigia autunnale del 2012 (cioè il Plenilunio di fine agosto 2012 che è
stato l'ultimo prima dell'Equinozio di autunno) e la sizigia invernale (cioè il
Plenilunio di fine novembre 2012 che è stato l'ultimo prima del solstizio
invernale). Questo perchè in astrologia finanziaria dobbiamo sempre prendere
come riferimento la sizigia dell'anno: se si tratta di un Plenilunio dobbiamo
considerare come sizigie mensili i Pleniluni, non i Noviluni. Ho già riportato
le due carte in questione nei miei post precedenti, quindi in questa sede mi
limito all'attribuzione del punteggio sulla base dell'analisi svolta a suo tempo,
e alla quale rimando i lettori, visto che i fatti hanno confermato le
osservazioni fatte a suo tempo.
AUTUNNO 2012
INVERNO 2012-2013

Dign. Essenz. 4
3
Hairesis 2
1
Latitudine 3
6
Config. Tipiche 3,5 5,5
Aspetti singoli 3,5 3,5
Sorti 4 1
Richiami grandi congiunz. -1 0
Richiami eclissi -1
0

TOTALE 18
20
NOVILUNIO MARZO 2013
Dominus. Marte governa triplicità, termini e decano della sizigia, è il pianeta
a cui la Luna si applica dopo la congiunzione al Sole ed è il signore
dell’angolo che segue la sizigia (il Dc). Venere è il pianeta da cui si separa la
Luna, ne governa l’esaltazione ed è signora dell’Ac. Giove è il dispositore
della sizigia, si configura ad essa entro la medietas, governa i termini dell’Ac
e la triplicità del Dc (che è l’angolo seguente), ed è in trigono sestile all’asse
Ac-Dc. Il probabile concorso di Giove nel dominio è più rilevante degli altri,
in quanto Marte e Venere sono comunque già rilevanti in quanto SF.
Dignità essenziali. Marte è nella sua triplicità e termini e sta per entrare nel
suo domicilio, Saturno è peregrino, Venere è in esaltazione, Mercurio è in
esilio caduta.

Dignità accidentali e Stelle fisse. Venere è cadente e combusta, Marte è


cadente ma nella sua gioia in sesta casa.

Latitudine. Venere è prossima al suo ventre sud, quindi cresce in latitudine


sud, Mercurio decresce in latitudine nord, Marte e Urano decrescono in
latitudine sud, Saturno cresce in latitudine nord, Nettuno cresce in latitudine
sud.

Configurazioni tipiche. Vi è un triangolo formato da Saturno e Plutone con


Mercurio-Nettuno, Venere e la sizigia: essendo composto da sestili e trigoni,
si tratta di figura dagli effetti positivi.

Aspetti singoli. Giove è quadrato alla sizigia, a Venere e a Mercurio-


Nettuno, ma con ricezione. È anche sestile ad Urano. Vi è un quadrato tra
Urano e Plutone.

Sorti. La Sorte delle Borse è sestile al suo dispositore Venere (in esaltazione
ma cadente e combusta), ma anche opposta a Saturno. Entrambi gli aspetti
sono separativi. Mercanti è in quinconce con la sizigia. Esito degli Affari è in
trigono separativo a Giove e in quadrato applicativo al suo signore Saturno.

Hairesis. Mercurio, Venere e Marte non sono conformi alla fazione, Saturno
si.

Richiami eclissi precedenti. La sizigia è trigona all’ultima eclisse solare,


Mercurio è trigono all’ultima eclisse lunare, ma nessuna delle due presentava
configurazioni particolarmente critiche per la finanza.

Richiami Grandi Congiunzioni. La sizigia è in sestile non perfetto al grado


della congiunzione Giove-Saturno del 2000. Marte è in quadrato non perfetto
al grado dell’ultima congiunzione Giove-Plutone.
CONFRONTO TRA IL NOVILUNIO DI FEBBRAIO E QUELLO DI
MARZO

FEBBRAIO MARZO

Dign. Essenziali 3,5 3,5


Dign. Accident. E Stelle 3,5 1,5
Configuraz tipiche 0 3,5
Aspetti singoli 3 4
Latitudine 5,5 3,5
Hairesis 2,5 0,5
Sorti 3 2
Rich.ultime eclissi 0 0
Rich Gr, Congiunz 0 1

TOTALE 21 19,5
NOVILUNIO APRILE 2013
Dominus. Giove è sestile alla sizigia entro la medietas delle orbite ed è
signore dell’Ac (angolo seguente) per esaltazione, ma è cadente. Marte è
combusto ma nel suo domicilio e confini, e governa la triplicità dell’Ac.
Tuttavia Marte è già rilevante in quanto SF, quindi dobbiamo tener presente
soprattutto Giove, che altrimenti non sarebbe stato rilevante. Ma “tener
presente” non significa che abbia lo stesso rilievo degli altri SF.
Dignità essenziali. La Luna e Saturno sono peregrini, Venere è in esilio ma
nel suo decano, Marte (signore del segno intercettato nella quinta) nel suo
domicilio e confini, il Sole è nella sua esaltazione e triplicità (ma è dubbia la
sua qualità di SF in quanto, pur cadendo la cuspide della seconda casa su un
grado critico, la Luna dovrebbe essere più significativa).
Dignità accidentali e Stelle. Nulla di particolare da notare, se non il fatto che
Saturno è retrogrado e Venere e Marte sono combusti.
Schemi geometrici tipici. Non ce ne sono. Vi è tuttavia uno schema atipico
tra Saturno, Urano e Plutone composto da un quinconce perfetto, un quadrato
e un sestile, che però ha qui scarsa (se non addirittura nulla) rilevanza, visto
che è dubbia la rilevanza di Urano come SF (riguardo ai suoi diritti
sull’ottava casa valgono le stesse considerazioni fatte per il Sole come
ipotetico signore della seconda in aggiunta al vero e proprio signore della
casa). In ogni caso gli effetti di una simile configurazione sarebbero negativi.
Aspetti singoli. La sizigia è in congiunzione applicativa al dignificato Marte,
e il Sole è a sua volta dignificato e in mutua ricezione con Marte stesso,
quindi gli effetti sono positivi. La congiunzione con l’esiliata Venere avrebbe
invece effetti negativi, ma essendo separativa gli effetti sono molto meno
rilevanti. Inoltre la mutua ricezione Sole-Marte (che, lo ripeto, sono entrambi
molto dignificati) è l’unico dispositore del tema, e la cosa è già di per sé
positiva, essendo entrambi rilevanti ai fini della nostra analisi.
Latitudine. La Luna decresce in latitudine nord e Mercurio cresce in
latitudine sud. Invece Venere, Marte e Giove decrescono in latitudine sud.
Sorti. La Sorte delle Borse è trigona a Giove, quadrata al suo signore
Saturno, e cade per antiscia su Caput. È opposta a Mercanti, che è quindi
sestile a Giove e quadrata a Saturno. Ricchezza è con Cauda.
Hairesis. Venere, Marte e la Luna non sono conformi, e neanche Saturno.
Rich. Eclissi. Non ve ne sono.
Rich. Grandi Congiunz. Non ve ne sono.

CONFRONTO TRA IL NOVILUNIO DI MARZO E QUELLO DI


APRILE
MARZO APRILE
Dignità essenz. 3,5 3,5
Dign. Accident. 2 3
Latitudine 3 6
Configuraz tipiche 7 2
Aspetti singoli 2,5 4,5
Sorti 2 3
Hairesis 2 1
Richiami eclissi prec. 0 0
Richiami Grandi Congiunz. -2 0

TOTALE 20
23

In effetti al termine del periodo coperto dal Novilunio di aprile i


principali mercati finanziari erano in rialzo rispetto ai livelli iniziali.

NOVILUNIO MAGGIO 2013


DIGNITA’ ESSENZIALI. Mercurio è peregrino, Venere è appena uscita dal
suo domicilio diventando peregrina, Giove e Marte sono in esilio. (Marte e
Venere governano i segni intercettati nella seconda e ottava casa. Nettuno
(secondo signore della seconda) è nel suo domicilio.
DIGNITA’ ACCIDENTALI. Mercurio è afflitto da una stretta congiunzione
a Cauda, i cui effetti sono più gravi a causa della sua mutua ricezione con
Venere che è appena uscita dal suo domicilio ed è al Fc; da notare che in
astrologia oraria la collocazione al Fc di un significatore nelle domande
concernenti la quotazione di titoli è un forte segno di ribassi.
LATITUDINE. Venere è al suo Nodo, in quanto sta per passare da una
latitudine sud a una nord. Venere, Marte, Giove e Mercurio decrescono in
latitudine sud (Mercurio il giorno dopo sarà al suo Nodo).
SORTI. La Sorte delle Borse cade per antiscia proprio su Marte, ed è anche
quadrata allo Stellium Luna-Sole-Mercurio-Marte. Mercanti è in esatto
quadrato con Saturno, e anche Esito degli Affari è quadrata a Saturno, ma
anche sestile a Venere.
CONFIGURAZ GEOMETRICHE TIPICHE. Non ce ne sono.
ASPETTI SINGOLI. Saturno si oppone alla congiunzione Mercurio-Marte;
Nettuno è quadrato a Venere; essendo anche Marte un SF, la congiunzione
Mercurio Marte non assume un forte significato negativo, ma resta pur
sempre vero che Marte è un malefico in esilio, quindi non si tratta di una
congiunzione dagli effetti benefici.
Hairesis. Mercurio e Giove sono conformi alla fazione, Venere e Marte no.
RICHIAMO GRANDI CONGIUNZIONI. Nessun richiamo.
RICHIAMO ECLISSI. Il Novilunio cade nei pressi del grado dell’eclisse
solare del 13 novembre 2012 (ma non è una congiunzione perfetta). Si
trattava comunque di un’eclisse che non annunciava nulla di particolarmente
significativo dal punto di vista della finanza. Venere è sul grado dell’eclisse
solare del 20 maggio 2012, che presentava però configurazioni positive per la
finanza.

CONFRONTO TRA IL NOVILUNIO DI APRILE E QUELLO DI


MAGGIO 2013
APRILE MAGGIO

DIGNITA’ ESSENZIALI. 4 3
DIGNITA’ ACCIDENTALI. 3,5 1,5
LATITUDINE. 3 6
SORTI. 4 1
CONFIGURAZ GEOM. TIPICHE.
ASPETTI SINGOLI. 5 2
Hairesis. 1 2
RICH.GRANDI CONGIUNZ..
RICHIAMO ECLISSI. 1
TOTALE 20,5 16,5
NOVILUNIO GIUGNO 2013
DOMINUS. Mercurio è il dispositore della sizigia ed è in mutua ricezione
con Giove che è congiunto alla sizigia stessa. Quindi il dominio spetta alla
mutua ricezione Mercurio-Giove, pianeti che peraltro sono già rilevanti in
quanto SF. Lo stesso vale per Marte, che è in parallelo di declinazione con la
sizigia, ha dignità per decano su di essa, ed è anche il signore dell’Ac.

DIGNITA’ ESSENZIALI. Giove è in esilio, Mercurio è nel suo decano,


Luna, Sole e Marte sono peregrini, Nettuno è nel suo domicilio.

HAIRESIS. Mercurio e Marte sono contrari alla fazione, Giove è invece


conforme.

SCHEMI GEOMETRICI TIPICI. Non ce ne sono. La congiunzione


Mercurio-Venere e Nettuno formano un Grande Trigono con Saturno, ma
quest’ultimo non è un SF, quindi questa figura che di per sé sarebbe molto
favorevole ha un influsso molto modesto sulla finanza.

ASPETTI SINGOLI. Mercurio è congiunto a Venere (che non è un SF) e


trigono a Nettuno. Il Novilunio è in parallelo di declinazione con Marte.

LATITUDINE. La Luna cresce in latitudine sud e Mercurio decresce in


latitudine nord. Marte cresce in latitudine nord, Giove decresce in latitudine
sud.

SORTI. La Sorte delle Borse è a un solo grado da Cauda. Ricchezza è


congiunta a Mercanti, ed entrambe sono in trigono a Giove.

RICHIAMI ECLISSI PRECEDENTI. Venere è in trigono non perfetto con


l’ultima eclisse lunare, che cade anche nei pressi dell’Ac e su Saturno e che
presentava configurazioni favorevoli per la finanza. Marte è in opposizione
non perfetta all’eclisse lunare di novembre 2012

RICHIAMI GRANDI CONGIUNZIONI. Non ce ne sono.


CONFRONTO TRA IL NOVILUNIO DI MAGGIO E QUELLO DI
GIUGNO 2013
MAGGIO GIUGNO

DIGNITA’ ESSENZIALI. 2,5 2,5

HAIRESIS. 2 1

SCHEMI GEOMETRICI TIPICI.

ASPETTI SINGOLI. 3 4

LATITUDINE. 6 3

SORTI. 2 3

RICHIAMI ECLISSI PRECEDENTI. 1 1

RICHIAMI GRANDI CONGIUNZIONI.

TOTALE 16,5 14,5

Dunque il punteggio del Novilunio di maggio risulta leggermente superiore a


quello di giugno. E in effetti alla fine del periodo coperto dal Novilunio di
giugno le Borse europee hanno registrato ribassi; nel resto del mondo
l’andamento è stato più variegato.
NOVILUNIO LUGLIO 2013
DOMINUS. Giove è nella fase di levata eliaca, governa l’esaltazione della
sizigia e i confini dell’Ac (che è anche l’angolo seguente), quindi è senz’altro
il pianeta che ha più diritti, ma è già rilevante in quanto SF (governa infatti la
quinta e l’ottava casa). Tutto ciò lo rende il pianeta più importante ai fini del
giudizio.

DIGNITA’ ESSENZIALI. Mercurio è nei suoi confini e decano, ma è


retrogrado, combusto e cadente. Giove è nella sua gioia ed esaltazione.
Nettuno è nel suo domicilio.

DIGNITA’ ACCIDENTALI. Come abbiamo appena visto, Mercurio è


retrogrado, combusto e cadente, e Giove è nella sua gioia.

HAIRESIS. Mercurio non è conforme alla fazione, Giove è invece


conforme.
SCHEMI GEOMETRICI TIPICI. Vi è un Aquilone formato da Giove,
Saturno, Nettuno e Plutone. Si tratta di una configurazione fortunata, ma in
questo caso la sua forza è un po’ attenuata dal fatto che Saturno è rilevante
soltanto in virtù della sua mutua ricezione con Plutone, il quale a sua volta è
un SF in virtù della sua collocazione in quinta casa, ma non è un SF molto
forte, in quanto si trova in un segno diverso dalla cuspide. Inoltre sarebbe
sicuramente meglio se Saturno non fosse così strettamente angolare, anche se
il trigono con il dignificato Giove e il suo inserimento in questa
configurazione armonica ne attenua di molto le potenzialità malefiche. Resta
comunque il fatto che l’Aquilone in quanto tale è una struttura molto
armonica e che in astrologia finanziaria produce effetti molto buoni.

ASPETTI SINGOLI. Non ce ne sono.

LATITUDINE. Giove decresce in latitudine sud, Mercurio cresce in


latitudine sud. Nettuno cresce in latitudine sud, Saturno e Plutone decrescono
in latitudine nord.

SORTI. La Sorte delle Borse è trigona a Marte, che però non è un SF.
Ricchezza è trigona ad Esito degli Affari, e Giove è sestile ad entrambe.
Mercanti è sestile al Novilunio e a Mercurio.

RICHIAMI ECLISSI PRECEDENTI. Non ce ne sono.

RICHIAMI GRANDI CONGIUNZIONI. Non ce ne sono.

CONFRONTO TRA IL NOVILUNIO DI GIUGNO E QUELLO DI


LUGLIO
NOVIL.GIUGNO
NOVIL.LUGLIO

DIGNITA’ ESSENZIALI. 3 4

DIGNITA’ ACCIDENTALI. 0
0

HAIRESIS. 1 2

SCHEMI GEOMETRICI TIPICI. 2


7

ASPETTI SINGOLI. -1 0

LATITUDINE. . 5 4

SORTI. 1,5 3,5

RICHIAMI ECLISSI. 0 0

RICHIAMI CONGIUNZIONI. 0
0

TOTALE 11,5 20,5

Questa volta il punteggio del secondo Novilunio (cioè quello di luglio) è


nettamente superiore a quello del primo, e infatti i rialzi che si sono
registrati alla fine del periodo sono stati di notevole entità.
NOVILUNIO AGOSTO 2013
Dominus. La sizigia è in ampio quadrato separativo con Saturno che è
angolare in settima, ma la Luna è in più stretto parallelo di declinazione con
esso. Non ci sono altri pianeti in contatto con la sizigia, quindi il dominio
spetta a Saturno.
Dignità essenziali dei S.F. Mercurio è peregrino, il Sole è nel suo domicilio,
Giove è nella sua esaltazione e nei suoi confini.
Dignità accidentali. Giove e Saturno sono in posizione angolare (l’uno è
signore dell’ottava, l’altro è dominus).
Configurazioni geometriche tipiche. Non ce ne sono.
Aspetti singoli. La sizigia è in quadrato separativo a Saturno, e la Luna è in
parallelo di declinazione con Saturno. I danni prodotti da questo quadrato
sono in parte attenuati dal trigono che lega l’angolare e dignificato Giove a
Saturno, in parte dal fatto che l’aspetto è ampiamente separativo e che
Saturno non è un S.F.
Latitudine. La Luna e Giove decrescono in latitudine sud, Mercurio cresce in
latitudine sud.
Hairesis. Mercurio e Giove sono entrambi conformi alla fazione.
Sorti. Giove è con l’antiscia di Mercanti, Mercurio con l’antiscia di
Ricchezza, Borse è in ampia congiunzione separativa a Saturno (quasi fuori
medietas).
Richiami Grandi Congiunzioni. Non ce ne sono.
Richiami eclissi. Il dominus Saturno cade proprio sul grado dell’eclisse
lunare del 25 aprile 2013 (le configurazioni presenti al momento dell’eclisse
erano favorevoli alla finanza, quindi lo sono anche i suoi richiami).

CONFRONTO TRA IL NOVILUNIO DI LUGLIO E QUELLO DI


AGOSTO 2013

NOVIL.LUGLIO
NOVIL.AGOSTO

DIGNITA’ ESSENZIALI. 2,5 2,5

DIGNITA’ ACCIDENTALI. 0
0

HAIRESIS. 1 2

SCHEMI GEOMETRICI TIPICI. 7


0

ASPETTI SINGOLI. 0 3
LATITUDINE. . 3 6

SORTI. 3,5 1,5

RICHIAMI ECLISSI. 0 1

RICHIAMI CONGIUNZIONI. 0
0

TOTALE 17 16

Al momento del Novilunio di settembre alcuni indici erano in calo, altri


in leggero rialzo, e questa neutralità di fondo è ben indicata da un
punteggio che è quasi alla pari.

CONFRONTO TRA IL NOVILUNIO DI AGOSTO E QUELLO DI


SETTEMBRE 2013

AGOSTO
SETTEMBRE

DIGNITA’ ESSENZ. 3 4
SCHEMI GEOMETRICI TIPICI. 0 2
ASPETTI SINGOLI. 2,5 4,5
LATITUDINE. 0 0
SORTI. 3 2
HAIRESIS. 2 1
RICHIAMI ECLISSI. 1 1
RICHIAMI GRANDI CONGIUNZ. 0 -1
TOTALE 11,5 13,5
Come si vede, il punteggio di settembre è un po’ più alto di quello di
agosto, e infatti alla fine del periodo coperto dal Novilunio di settembre
le Borse hanno in media segnato rialzi rispetto al momento del
Novilunio.
BIBLIOGRAFIA
AL-BIRUNI: “L’ARTE DELL’ASTROLOGIA”, MIMESIS.

BEZZA, GIUSEPPE: “ARCANA MUNDI”, BUR, 1995.

BEZZA, GIUSEPPE: “COMMENTO AL PRIMO LIBRO


DELLA TETRABIBLOS DI CLAUDIO TOLOMEO”, NUOVI
ORIZZONTI, 1992.

CARDANO, GIROLAMO: “LA NATIVITA’ DEL


SALVATORE E L’ASTROLOGIA MONDIALE”, MIMESIS.

FRAWLEY, JOHN: “THE HORARY TEXTBOOK”,


APPRENTICE BOOKS, 2005.

MARKS, TRACY: “L’ARTE DI INTERPRETARE IL TEMA


NATALE”, ASTROLABIO, 1998.

TOLOMEO, CLAUDIO: “TETRABIBLOS”, ARKTOS, 2006.

ZOLLER, ROBERT: “LE CHIAVI PERDUTE DELLA


PREDIZIONE”, MONDADORI, 1990.
[1] C. Tolomeo: “Tetrabiblos”, pp.114 ss, Arktos, 2006.
[2] La tabella è tratta da “The Horary Textbook” di John Frawley, p.72,
Apprentice Books, 2005. A questo testo mi sono ispirato anche nella
trattazione delle dignità e debilità accidentali.

[3] Per una più approfondita trattazione di questi incontri tra pianeti si
veda G. Bezza: “Arcana Mundi”, Bur, 1995.
[4] T. Marks: “L’arte di interpretare il tema natale”, Astrolabio, 1998.
[5] Alcuni di questi principi sono indicati per esempio da Robert Zoller nel
suo “Le chiavi perdute della predizione”, pp. 217 ss (Mondadori, 1990).

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