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10/5/2020 I cicli Saturno-Urano, Saturno-Nettuno e il testamento di André Barbault | Civiltà Scomparse

Civiltà Scomparse

Tra realtà e immaginazione

I cicli Saturno-Urano, Saturno-Nettuno e


il testamento di André Barbault

16 01 2020

Nel se embre scorso avevo postato un articolo


(h ps://civiltascomparse.wordpress.com/2019/09/10/salvare-i-prossimi-
due-decenni/) inerente un senso di certezza che mi sentivo di avere a
proposito di ciò che succederà nei prossimi anni e decenni, a differenza
di tante altre volte quando invece avevo mostrato di andarci con i piedi
di piombo al riguardo.

In quel caso quel mio senso di certezza era dovuto a diverse profezie e
narrazioni le quali mostravano in qualche modo come un certo numero
di fonti che non si conoscevano l’un l’altra “videro il futuro nel
passato”, per quanto in modo distorto e deformato.

E queste diverse e profezie e narrazioni indipendenti l’una dall’altra in


qualche modo coincidono nello scenario di fondo.
Il quale scenario ci parla del crollo negli anni venti del XXI sec.
dell’a uale mondo in cui siamo abituati a vivere e della nascita di un
nuovo mondo radicalmente rinnovato qualche anno dopo a partire dal
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2036-2040, un nuovo mondo che sarà all’apogeo nel 2050-2060.


Quell’immane cambiamento, quella ro ura titanica che secondo diversi
ci sarebbero dovuti essere intorno al 1999-2000 e in seguito, passata
questa data invano, ci sarebbero dovuti essere nel 2011-2012, ci saranno
– e stavolta sicuramente – negli anni compresi tra il 2024 e il 2030.

Il mio collega Teoscrive


(h ps://civiltascomparse.wordpress.com/author/teozakari/), come ben
sa chi segue da tempo questo blog, è da anni che ha sviluppato una sua
personale ricerca sulla timewave ideata da McKenna e implementata da
Meyer, a cui parteciparono anche altri studiosi come Kelly e Watkins.

La timewave è un grafico fra ale generato da un programma


informatico e questo grafico è la mappatura sia dei “corsi e ricorsi”
della storia sia dell’alternanza della prevalenza dell’abitudine sulla
novità e della novità sull’abitudine. Secondo il modello della timewave
gli avvenimenti registrati dalla storia conosciuta si ripresentano so o
nuove vesti e con intensità (magnitudine) diversa: il grafico sale quando
è l’abitudine a prevalere e scende quando invece a prevalere è la novità.

La timewave è dunque tu a la storia lineare a noi conosciuta possibile,


auto-ripetente e auto-somigliante come un fra ale, la quale man mano
che si avvicina al “punto zero” si ripete dall’inizio in maniera sempre
più veloce. Più sono alte le cifre del grafico (più la linea sale) più
l’abitudine storica si fa sentire, più sono basse le cifre del grafico (più la
linea scende) più la novità irrompe. Fino al “punto zero” finale della
timewave, l’abitudine appunto non giunge mai allo 0, ci giunge nel
punto finale della timewave: ne conseguiva, secondo McKenna, che
quando l’abitudine sta a 0, la novità sta a infinito e quindi in quel punto
zero finale lì lo spazio-tempo della storia a noi nota finisce inaugurando
un nuovo spazio-tempo storico che non ha più nulla a che fare con
quello precedente.

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Il “punto
zero”
all’estrema
destra in
basso
collocato
erroneamente
da McKenna
il 21/12/2012.

Il mio collega Teoscrive è da anni che conduce una sua personale ricerca
sul grafico timewave in modo da collocare il “punto zero” in una data
ben precisa. Abbiamo de o che il grafico fra ale autoripetente della
timewave c’è già tu o intero ma è privo di date: la difficoltà per il
ricercatore è far sì di farlo coincidere con le date storiche del nostro
calendario, “punto zero” finale compreso. McKenna aveva collocato
questo “punto zero” il 21 dicembre 2012, la stessa data che per anni ci
fu mostrata come la “fine del lungo computo degli anni” del calendario
astrale dei Maya, ma abbiamo visto bene come quel giorno il tipo di
storia che conosciamo non sia affa o finita, e quindi non era la data
giusta. Meyer, colui che sviluppo con il computer l’idea di McKenna
della timewave, stabilì invece come “onda temporale zero” l’8 luglio
2018 e anche in questo caso anche dopo quella data la storia è
proseguita nella stessa maniera che sappiamo, senza alcuna
discontinuità ne’ ro ura di paradigma storico.

Il mio collega Teoscrive sulle prime pensava anche lui che il “punto
zero” ci sarebbe stato in una data degli anni 10 del XXI secolo e quindi,
come altri informatori alternativi, vedeva gli anni 10 come un decennio
propizio per un evento o serie di eventi di magnitudo così grande da
spazzare via il senso comune della storia.
Per ora non è andata così ma i suoi studi sulla timewave continuano. Un
po’ ne è interessato anche chi scrive ma di sicuro non con la stessa
fedeltà e assiduità del mio collega.

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Può essere che il mio parziale disinteresse verso la timewave sia dovuto
al fa o che le ricorrenze e le ripetizioni di eventi storici senza che ci sia
dietro un senso o una narrazione riguardante le dinamiche della società
e della civiltà mi lasciano piu osto freddo.
Come ho de o più volte a Teoscrive, sono affascinato dalle possibilità
che ci schiude la timewave: quelle di poter mappare lo spazio-tempo
storico in un grafico, l’alternanza di abitudine e di novità come motore
della storia, l’ipotesi di un “punto zero” finale in cui il ritmo solito della
storia si conclude e inizia un ritmo nuovo completamente diverso da
quello concluso…ma lungi da me me ermi lì, come fa lui – e lo ammiro
– a scandagliare in lungo e in largo il programma timewave per sapere
in quali ripetizioni storiche siamo, in che punto del grafico ci troviamo
a ualmente rispe o al punto finale.

Il “punto zero” della timewave viene ora collocato da Teoscrive tra il


2021 e il 2022, in particolar modo in diverse date del 2022.
(h ps://civiltascomparse.wordpress.com/2019/11/25/timewave-2022-
previsioni-per-il-2020-2021-parte-1/)
Un anno vicino a quei 2023-2026 di cui ho diffusamente tra ato
nell’articolo di se embre.

Ora, recentemente, ho avuto modo di imba ermi in diverse fonti


informative, di natura perlopiù ASTROLOGICA, le quali parlano di
grandi sconvolgimenti e cambiamenti in un arco di tempo che va dal
2020 al 2040, proprio il ventennio di crollo-ricostruzione di cui ho
diffusamente tra ato nell’articolo di se embre.
In quell’articolo non facevo uso di riferimenti astrologici, perlomeno
dire amente, ma confrontavo tra loro diverse fonti che potrei definire
“profetico-narrative”: dalle profezie bibliche alle profezie “alla
Nostradamus” a film e fume i di fantascienza della seconda metà del
XX secolo. Tu e con una cosa in comune: la metà degli anni venti del
XXI secolo come teatro di cambiamenti immani, presumibilmente
catastrofici. I quali però porteranno – più in là – a una nuova “età
dell’oro” (dovuta anche a ritmi storici completamente diversi da quelli
precedenti).

Nell’articolo in corso vedremo quanto abbia scoperto certe analisi di


astrologia presentino elementi di vicinanza a ciò da me scri o
nell’articolo di se embre.

Come ho scri o anche recentemente, questo non è un blog di astrologia,


nonostante il mio collega Teoscrive, co-autore in questo blog, se ne sia
interessato e qualche tempo fa abbia anche messo su un sito di
“archeologia post-moderna”
(h ps://astrologiapostmoderna.wordpress.com/) di sua invenzione.
Però, l’interesse per tematiche quali i cicli della storia, la ciclologia, le
sincronicità, il sincro-misticismo, la retro-causalità, il futuro nel passato,
la meta-storia, la sincro-storiografia, è naturale che prima o poi faccia sì
di incrociare anche l’astrologia. Naturalmente l’astrologia inerente i
ritmi della storia, non certo quella di Paolo Fox.

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Molto di recente, a proposito dell’assassinio del generale iraniano


Soleimani, ho tra ato dei cicli planetari Saturno-Plutone
(h ps://civiltascomparse.wordpress.com/2020/01/09/lassassinio-di-
soleimani-i-cicli-saturno-plutone-e-la-congiunzione-del-12-gennaio/),
quello 1947-1982 e sopra u o quello 1982-2020, il quale si è concluso il
12 gennaio.
E’ ormai da un certo tempo che mi interesso al ciclo Saturno-Plutone,
interesse partito da un accenno che ne fece il mio collega Mediter in
un suo articolo di inizio 2017 (h p://mondo-
simbolico.blogspot.com/2017/01/modelli-previsionali-per-il-2017-
ed.html), il particolare il “Saturno-Plutone” tra la congiunzione del 1982
e la congiunzione del 2020.

In cycleso istory.com (h p://cycleso istory.com) il ciclo Saturno-


Plutone viene definito “della trasformazione violenta”
(h p://cycleso istory.com/violen ransformation-1982-2020/), avviene
all’incirca ogni 33 anni (ma gli ultimi due “Saturno-Plutone” sono
durati rispe ivamente 35 e 38 anni) e quello 1982-2020 viene fa o
coincidere con il fondamentalismo (islamico ma non solo) contro le
forze spionistico/militari del “neoliberismo a guida USA-UK
globalizzatore” (terza rivoluzione industriale), nel ciclo precedente
1947-1982 (h p://cycleso istory.com/violen ransformation-1947-1982/)
la “trasformazione violenta” è quella della guerra fredda in primis che
poi muterà in contestazione, Vietnam e guerriglie; nel ciclo ancora
precedente 1914-1947 il mondo dell’800 che non vuole finire genera
tensioni di ogni tipo e due guerre mondiali; il ciclo ancora prima, quello
concluso nel 1914 (iniziato penso con una congiunzione di fine ’70
dell’800) la “trasformazione violenta” è di certo dovuta al nazionalismo,
imperialismo e colonialismo così come alle intensità della seconda
rivoluzione industriale.

Fino a oggi, da buon “non astrologo”, non avevo ancora ben


approfondito i cicli planetari e il loro legame (legame, non “influsso”)
con gli avvenimenti storici.
Dai cicli come quello di 20 anni, breve ma considerato molto
importante: il “Saturno-Giove”
(h ps://it.wikipedia.org/wiki/Congiunzione_Giove-Saturno), ai cicli
riguardanti cambiamenti di lungo periodo, come il “Ne uno-Plutone”
di 493 anni (h p://cycleso istory.com/collectiveidealism-1891-2061/)
(cambiamenti secolari della mente colle iva) e l’ “Urano-Ne uno” di
172 anni (h p://cycleso istory.com/technologicalchange-1993-2165/)
(che cycleso istory lo vede come cara eristico dei cambiamenti di
mente colle iva dovuti allo sviluppo tecnologico), all’ “Urano-Plutone”
di 139 anni (h p://cycleso istory.com/transformationofmindset-1965-
2104/), visto come inerente ai cambiamenti intelle uali.

Tornando al “Saturno Plutone”, mi ero troppo concentrato su di esso


non tenendo in debito conto altri cicli che mi sono accorto essere
importantissimi tanto da essere sicuramente stato in torto a trascurarli.
A tal punto non me ne sono reso conto da aver compiuto un errore in
quel recente articolo, cioè di aver citato le guerre locali post-sovietiche e
le primavere arabe (con la fine di Gheddafi) come cara eristiche del
“Saturno-Plutone” quando invece lo erano di altri due cicli, quello
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I cicli Saturno-Urano, Saturno-Nettuno e il testamento di André

“Saturno-Urano” della durata di 45 anni


(h p://cycleso istory.com/structuralupheaval-1988-2032/), ciclo che
cara erizza il cambiamento dovuto al mutare degli asse i politico-
industriali (e cycleso istory lo conne e anche alla periodicità dei
genocidi), e quello “Saturno-Ne uno” di 36 anni
(h p://cycleso istory.com/ideologystruggles-1989-2026/), che
cara erizza il cambiamento centrato sui mutamenti delle idee politiche
inerenti il sociale e il lavoro (cycleso istory lo conne e al comunismo).

Non ho potuto fare a meno di notare come il “Saturno Urano” è un ciclo


che sembra andare in coppia col “Saturno Ne uno”: il primo della
durata di 45 anni mentre il secondo della durata di 36 anni tra una
congiunzione e l’altra. Il “Saturno Ne uno” è il ciclo delle lo e
politiche; il “Saturno Urano” pare legato ai ritmi del capitalismo e delle
democrazie occidentali (versus “resto del mondo”) mentre il “Saturno
Ne uno” pare legato ai ritmi della lo a sociale e dei lavoratori e alle
stru ure politiche a essa inerenti. Il “Saturno Ne uno” combacia
dunque con le vicende dell’URSS e il sapere ciò mi ha dato una certa
sorpresa, in particolare quando poi mi è capitato di leggere al riguardo
in un documento che si potrebbe definire come il “testamento” di colui
ritenuto il maggior esperto di “astrologia mondiale”, André Barbault
(h ps://it.wikipedia.org/wiki/Andr%C3%A9_Barbault) (guarda caso un
francese come François Roddier e Gaston Georgel citati nell’articolo di
se embre) (e come anche François Masson, il “matematico della storia”.
(h ps://civiltascomparse.wordpress.com/2010/12/24/ciclologia-la-
matematica-della-storia))

Urano e Ne uno sono i pianeti più esterni del sistema solare (visto che
dal 2006 Plutone non è più considerato un pianeta) e Saturno è Crono, il
pianeta del tempo che mangia i suoi figli.

Urano venne scoperto a inizio anni 80 del XVIII secolo, subito dopo che
vennero fondati gli USA e nel pieno del primo slancio del capitalismo
industriale; Ne uno venne scoperto nella seconda metà degli anni 40
del XIX secolo, nel momento in cui nacque il marxismo (“il manifesto
del partito comunista” nel 1848) e tra l’altro proprio poco dopo una
congiunzione “Saturno-Ne uno”.
Basta vedere solo le date dei vari “Saturno-Ne uno” per rendersi conto
di quanto abbiano a che fare con le dinamiche e i ritmi del sociale, del
comunismo e in particolare con l’evoluzione dell’URSS: 1881-1917; 1917-
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1953; 1953-1988. Tra l’altro il 1988, l’anno di fine di quest’ultimo ciclo


coincise con la fine del “Saturno-Urano” iniziato nel 1942.
Il “Saturno-Ne uno” iniziato nel 1988 finirà nel 2026, il “Saturno-
Urano” iniziato nel 1988 finirà nel 2032.

Tenete a mente queste date perché tra poco, leggendo le parole degli
astrologi Fabrizio Cecche i e André Barbault, le rivedrete.

Intanto riportiamo le parole di un altro astrologo, Francesco Faraoni


Curi i (h ps://www.astroteosofia.it/), la cui analisi ci mostra importanti
coincidenze con il periodo temporale di cui ho parlato nell’articolo di
se embre:

IL SINODO DEL CAPRICORNO 2019 – 2020. Gli Eventi


Colle ivi nelle Grandi Congiunzioni di questi tempi.
(h ps://www.astroteosofia.it/il-sinodo-del-capricorno-2019-
2020/)

La Grande Congiunzione del 2020 riguarda e coinvolge i pianeti


Marte Giove Saturno Plutone che transiteranno in momenti
specifici nella simbologia zodiacale del Capricorno per poi
concludere con la congiunzione GIOVE-SATURNO a 0° nello stesso
momento che avverrà a Dicembre 2020. […] la Grande
Congiunzione […] nel 2020 aprirà un ciclo che arriverà a
compimento e a manifestazione nel 2040 quando – a mio avviso –
inizierà ufficialmente una Nuova Era nella Coscienza della Terra,
evento che faccio coincidere con il mese di se embre 2040 per via di
una Congiunzione Dorata formata da Luna Marte Mercurio
Venere Giove Saturno nella simbologia della BILANCIA che
segnerà nell’orologio terrestre un momento X per tu a l’umanità.

In “Salvare i prossimi due decenni”


(h ps://civiltascomparse.wordpress.com/2019/09/10/salvare-i-prossimi-
due-decenni/), tenendo presente sopra u o le date de e da François
Roddier e Yves Cochet, parlo di periodo impegnativo (diciamo “la fine
dell’Inferno e l’inizio del Purgatorio”) dal 2020-2040 e di “Paradiso” o
“nuovo Rinascimento” dal 2040 al 2060.

Un articolo su “Sirio” è stato scri o da Fabrizio Cecche i


(h p://www.convivioastrologico.it/collaboratori/f_cecche i/crisicapital
quando ancora la “grande recessione” cominciata nel 2007-2008 era nel
futuro prossimo. Cecche i l’ha prevista abbastanza con precisione.

I più affezionati ed a enti le ori di Sirio forse ricorderanno i temi


affrontati nei miei articoli sull’emergenza petrolio e sul movimento
No-Global, ebbene in entrambi formulai una previsione finale
piu osto allarmante: sul futuro prossimo del mondo, a orno al 2010
(nel 2009 o al più tardi nel 2011), si sta allungando l’ombra di una
gravissima crisi economica, finanziaria e produ iva.

Dal momento che l’articolo di Cecche i parla di “capitalismo in


affanno”, viene ovviamente citato il ciclo “Saturno-Urano” e ci viene
de o come il primissimo slancio del capitalismo industriale nei ’70 del
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‘700 vide una super-congiunzione Urano-Ne uno-Plutone tu i quanti


assieme a Crono cioè Saturno: proprio i pianeti dei cicli di 33-35-38, 36 e
45 anni che abbiamo visto avere massima importanza nel XIX e XX
secolo e l’avranno nel XXI fino a inizio anni trenta.

Notare che Cecche i a inizio anni 2000 prevede la grande recessione


iniziata nel 2007-2008 poiché l’aspe o dei pianeti durante la crisi del
1929 è somigliante all’aspe o dei pianeti che nell’allora futuro ci sarebbe
stato nel 2010-2014, i quali, come ben purtroppo ora sappiamo,
sarebbero stati gli anni in cui la recessione si conclamò e morse di più.

[…] la crisi serpeggiante del capitalismo, dovuta all’avvicinamento


del picco petrolifero e all’aumento dei disastri climatico-ambientali,
deflagrerà in tu i i suoi aspe i economici più minacciosi proprio
a orno al 2010.

E in quel 2010, a proposito di petrolio e di disastri, sarebbe avvenuto


anche il versamento petrolifero nel golfo del Messico.

Successivamente Cecche i, in quei lontani primi anni 2000, parla anche


del 2020, e ci dà un po’ di speranza: secondo le sue previsioni
potrebbero anche non avvenire i disastri catastrofici previsti da certi
allarmisti:

Tu avia possiamo coltivare una ragionevole speranza che l’umanità,


dopo la bo a tremenda subìta, prenda a o finalmente dei cosidde i
“limiti dello sviluppo” e che decida di correre al più presto ai ripari
sfru ando gli aspe i planetari positivi successivi.

Il transito di Plutone in Capricorno, centrato dalla simultanea


dissonanza del trio Urano-Saturno-Giove [configurazioni del 2020],
sarà so o molti punti di vista cruciale ed emblematico.

Dopo aver accennato a “valori pluto-capricornici” – i quali direi sono


ben rappresentati da diversi personaggi del 2020! – e previsto anche
come queste configurazioni prevederanno un’altre anto intensa
reazione di tipo ecologico-ambientalista (anche questo in a o!),
Cecche i conclude così:

Quale dei due scenari prenderà il sopravvento? Difficile dirlo. Ma se


riusciremo a superare la seconda grossa e probabile crisi del 2020
(tripla congiunzione Giove-Saturno-Plutone in Capricorno), il
mondo conoscerà nel 2026 un nuovo periodo di ada amento
armonioso alle nuove condizioni energetiche. Sarà giunto il
momento del trigono Urano-Plutone tra i Gemelli e l’Aquario!

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“Dalla
psicanalisi
all’astrologia”
di André
Barbault.

André Barbault, uno dei più importanti esponenti dell’ “astrologia


mondiale”, se non il più importante, si dilunga – in un testo che
potrebbe essere considerato un suo testamento
(h p://www.enzobarilla.eu/barbault/ULTIMA_PANORAMICA_PREVIS
visto che morì di lì a non molto – su come abbia previsto
astrologicamente in modo ne o e ripetuto (fin da fine 60 inizio 70 del
XX secolo) che il 1988-1990 – e in particolare l’autunno 1989 – sarebbe
stato un anno di fortissima transizione per l’URSS e i paesi dell’est so o
il suo giogo. A più riprese Barbault si riferisce ai cicli “Saturno-Urano”
e “Saturno-Ne uno” rispe ivamente 1942-1988 e 1953-1988/1917-1953.

“Il mio fratello maggiore Armand ebbe allora l’idea di collegare quel
clima rivoluzionario all’opposizione Saturno-Ne uno in corso, per
via dell’associazione con la rivoluzione russa del 1917, avvenuta
so o la precedente congiunzione di quei due pianeti.”

In seguito Barbault approfondisce il ciclo di 36 anni “Saturno-Ne uno”


facendolo diventare il suo primo studio astrologico mondiale
approfondito.

https://civiltascomparse.wordpress.com/2020/01/16/i-cicli-saturno-urano-saturno-nettuno-e-il-testamento-di-andre-barbault/ 9/12
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“[rivoluzione del 1917] so o la congiunzione, fondazione


dell’Unione Sovietica al sestile, ro ura tra Trotsky e Stalin alla
quadratura, grandi opere di edificazione economica al trigono, e
processi di Mosca, pa o anti Comintern, guerra di Spagna, so o
l’opposizione.”

In quegli anni 40 del XX secolo, Barbault previde che il 1953 (anno


dell’allora prossima congiunzione “Saturno-Ne uno”) sarebbe stato un
anno di fondamentale importanza per l’URSS. E così fu: la morte di
Stalin seguita da un periodo di turbolenza politica trasformativa che poi
portò anche alle prime rivolte nei paesi dell’est so o il giogo di Mosca.

“[…]Dato che il partito comunista russo è nato so o la congiunzione


del 1881, e ha conquistato il potere so o quella del 1917, se ne deve
dedurre che l’anno 1953 sarà importantissimo per l’URSS.”

In seguito, a cavallo tra gli anni ’60 e ’70 del XX secolo, tenendo
presente il 1953, così si esprimeva Barbault:

«Forte di questo successo, mi si accorderà più credito se considero


seriamente la prossima congiunzione Saturno-Ne uno del 1989
quale annuncio di una nuova svolta decisiva per il destino
dell’Unione Sovietica o del comunismo mondiale?»

«Stalin muore so o la congiunzione del 1952-1953, e l’URSS si trova


in pieno cambiamento: inizia un nuovo ciclo che la conduce alla
scadenza di capitale importanza del 1989.»

Dopo aver previsto in anticipo tu e le tappe, passo dopo passo dei


rapporti URSS-resto del mondo, utilizzando le configurazioni celesti del
“Saturno-Ne uno” da fine anni 50 a inizio anni 70 del XX secolo,
Barbault, dopo aver anticipato l’inizio del declino dell’ URSS
nell’opposizione 1971-1972, in quegli anni, nei suoi libri del 1967 e
1973!, scrive di come si sarebbe stabilito il destino nell’umanità nel XXI
secolo proprio in quel 1989 in seguito alle congiunzioni Saturno-Urano
e Saturno-Ne uno del 1988, con Giove in opposizione. Questo “grande
appuntamento della storia” lo vede dopo “il grande sconvolgimento del
1982-1983” (accenno al “Saturno-Plutone” della “trasformazione
violenta”?!) e inoltre fa anche menzione della congiunzione Urano-
Ne uno del 1992-1993, ciclo la cui congiunzione successiva sarà nel
2165 e che viene visto da cycleso istory come rappresentante il
rapporto tra idealismo e sviluppo tecnologico (il 1993 fu l’inizio di
internet così come la conosciamo.)

21 anni prima del 1988-1989, in un suo libro del 1967, Barbault scrive
così:

https://civiltascomparse.wordpress.com/2020/01/16/i-cicli-saturno-urano-saturno-nettuno-e-il-testamento-di-andre-barbault/ 10/12
10/5/2020 I cicli Saturno-Urano, Saturno-Nettuno e il testamento di André Barbault | Civiltà Scomparse

“Questo triplice incontro planetario, la riunione astrale più


importante di tu o il XX secolo … con due rilanci storici … quello
americano e quello russo, nella fa ispecie del principio capitalista e
del principio comunista … questi due gareggianti sono entrambi
arrivati a fine corsa per l’ultima tappa del 1988-1989, alla cui
scadenza il mondo tenderà a rinnovarsi per generare una società
nuova.”

Per tu i gli anni ’70 e ’80, Barbault alle sue conferenze non fa che
prevedere uno sconvolgimento storico decisivo a partire dal 1988.
Spesso raccoglie sce icismo perché, ora è difficile ricordarsene col
senno di poi, ma allora l’URSS, anche se in crisi, era comunque una
superpotenza che appariva inamovibile.

Dal momento che mi son reso conto di quanto questo Barbault fosse
esperto di “astrologia mondiale”, inutile dire che sono saltato dalla
sedia quando ho le o la conclusione di quel suo testo che, come ho
de o, potrebbe essere giudicato quasi un testamento. Tenendo conto di
ciò che esposi in “Salvare i prossimi due decenni”
(h ps://civiltascomparse.wordpress.com/2019/09/10/salvare-i-prossimi-
due-decenni/).

“Già da più di un decennio mi è sorto un vivo interesse per la


configurazione tanto gigantesca quanto imponente del 2026-2030,
portatrice di un rinnovamento di civiltà, di un futuro da cui alla fine
non può che scaturire il ritorno dell’astrologia.”

Dopo aver definito il 2020-2021 (con la triplice congiunzione Giove-


Saturno-Plutone con la semiquadratura Urano-Ne uno) “un tempo
universalmente caotico che colpisce tanto la natura quanto la società
umana” [lo stiamo vedendo e temo lo vedremo ancora di più…], ecco
però come Barbault conclude il suo testamento. Inutile dire che,
tenendo conto di quanto già sappiamo, le sue parole sono
impressionanti e meritano di essere riportate una a una:

La particolarità della svolta del 2026-2030 è rappresentata dalla


centralità della congiunzione Saturno-Ne uno a inizio Ariete.
Nucleo di convergenza del verbo ne uniano, priorità vitale
rinforzata dal concorso di profonde basi saturniane. Entrambi hanno
natura di Fondocielo: prevale l’interiorità, come i fondali oceanici o
le profondità della crosta terrestre, con Psiche che all’occorrenza ha
il sopravvento. Da qui il risveglio dei misteri della vita. Occorre
considerare il calendario zodiacale associato a questa congiunzione.
Già si dà il caso che sia preminente l’ingresso in Ariete, ma sono
tu i e qua ro i pianeti – in triangolo tra loro – che si muovono come
se volessero metamorfosare il mondo. Ci troviamo di fronte alla
possibilità di un mutamento tale da far sembrare troppo debole i
termini “cambiamento” o lo stesso “sconvolgimento” per definire
l’ampiezza di ciò che potrebbe trasformare il mondo conosciuto.

Cari le ori, vi ringrazio per l’a enzione prestata a questo commiato


astrologico.

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10/5/2020 I cicli Saturno-Urano, Saturno-Nettuno e il testamento di André Barbault | Civiltà Scomparse

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Data : gennaio 16, 2020


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