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Genio e follia
Scritti scelti
di Cesare Lombroso
Edizione di riferimento:
Delitto, genio, follia. Scritti scelti, a cura di Delia
Frigessi, Ferruccio Giacanelli, Luisa Mangoni, Bollati
Boringhieri, Torino 1995
Sommario
Il medico, l’alienista 1
1. Etnografia e medicina sociale in Italia 1
1. Cretinismo 1
2. Per una geografia medica dell’Italia unita: 25
le Calabrie, il Napoletano, la Lombardia
3. Una statistica uniforme 67
2. «... quella triste piaga e vergogna nostra 72
della pellagra»
1. Eziologia, sintomi, profilassi 72
2. Istruzione popolare 114
3. Un appello accorato 134
3. Psichiatria 140
l. Psichiatria sperimentale e tecniche 140
manicomiali
2. Il manicomio criminale 155
3. L’influenza delle meteore 175
4. Claustrofobia e claustrofilia 184
5. Nuove conquiste 189
4. Personaggi criminali 196
1. Verzeni strangolatore di donne 197
2. Gasparone 211
3. Il brigante Tiburzi 220
4. Luccheni e l’antropologia criminale 230
5. L’ultimo brigante: Giuseppe Musolino 238
6. Enrico Ballor detto il martellatore 252
1
Etnografia e medicina sociale in Italia
1
Cretinismo
che non potea vedere la terra, che era muto e che non
potea o sapea mangiare» Huberti, cap. IV, S. Gudila V.
Servio Tilleberiensis ( de Imp. Otio, III, 4) accenna
a fonte sanatrice di gozzo «Est in provincia Ebredunen-
si, quae pars est Arelatensis, castrum de Bartas, in eo ter-
ritorio fons scaturit a cujus aquae potu ac iavacro curantur
gutturosi».
La stessa nostra parola gosso, come si usa in Lombar-
dia e Venezia, si trova usata fino da allora; ipsa babebat
gossum et gutturem grossum (Miracuia S. Simonis, p. 9).
Nel 1500 cretini e gozzi sono notati dettagliatamente
dal Simlero nel Vallese, da Munster e da Agricola nella
Stiria e Tirolo (Malacame, p. 11: Su ’i gozzi e la stupidità,
Torino, 1789, Stamperia Reale).
Nazioni Gozzuti e cretini si trovano in tutte le nazioni
del mondo.
Nei Pirenei i cretini si chiamano caffre, fol.
Nel Vallese tressel, tschingen, tscelling, schaatten, trif-
fe’n e Goich5 .
In Stiria totteln, gacken.
In Savoja marrons, goze, frulitre, o coutou, cretines.
In Svezia tropfe, lalle, krallen.
In Scozia innocents.
Nel Würtemberg si annoverano 4944 cretini. In Stiria
5992. In Francia 7406. In Savoja 7084. In Danimarca
2000. A Baden 490, e fino in Islanda 225 (dott. Schropf.
Die krankh. in hohen nord, p. 229).
Nella Valachia e nei Monti Carpazi il celebre R. Wel-
sh, addetto all’ambasciata inglese, trovò molti gozzuti
(gunscka) ed insieme molti cretini pigmei specialmente
a Repora ( Voyage en Turquie, tom. 2, pag. 52); e l’uno e
l’altro male si attribuisce alle aque tolte dallo scioglimen-
to delle nevi.
In Lituania le lamie trasformano i bimbi, loro fanno
venire la testa grossa e i piedi storti ( Legendes lith, 1858).
2
Per una geografia medica dell’Italia unita: le Calabrie, il
Napoletano, la Lombardia
3
Una statistica uniforme
2
«... quella triste piaga e vergogna nostra della pellagra»
1
Eziologia, sintomi, profilassi
della pellagra sia nei raggi del sole, che ardono la pelle; a
Parma che sia nell’umido; a Vicenza che sia nell’erpete. –
Sono le vecchie teorie scientifiche ora divenute retaggio
delle plebi.
Dissi della vanità come causa delle nostre dubbiezze,
e ne ho ben donde. – Nel Cremonese, p. es., guai al
medico che osi dire al contadino, che egli ha la pellagra
– egli potrebbe riceverne qualche brutta risposta. Egli
ha il salso, un erpete accidentale, non mai la pellagra.
Esso certo non si metterà sulla strada di fare la diagnosi
giusta26 – Certo questo dipende perché, ivi, la pellagra
passa per sinonimo di pazzia, male che nessuno vuol
ammettere di avere, nemmeno in famiglia, e meno ancora
quando non esistono ancora i sintomi.
Di più, dappertutto il misero, che è vano come qua-
lunque altro mortale, vorrebbe figurare di mangiarselo
sano, almeno quel maiz, che è l’unico suo piatto; ed egli
dissimula spesso al richiedente di averlo dovuto mangia-
re guasto, per vergogna dell’estrema povertà, di cui quel
fatto è indizio: tanto più che qualche volta la malattia del
maiz o da trascuranza ed imperizia nel raccolto e nell’a-
sciugamento, o, che è peggio, da qualche sua frode.
Molti contadini, siccome non ne furono posti in av-
vertenza dal medico, e siccome relativamente i disturbi
prodotti, sulle prime, dal maiz malato non sono gravissi-
mi, ne presentano analogia stretta coi fenomeni della ve-
ra pellagra, non possono accorgersi della correlazione tra
il male della pellagra e il maiz guasto, e quindi non gliene
fanno accusa.
Ma v’ha di peggio. – Da alcuni, ignoranti affatto dei
suoi effetti, il grano malato è preferito al sano non so-
lo per la minore spesa, ma pel gusto piccante, aromatico
che dà, quando è in piccola quota, al pane, ed è mesco-
lato perciò deliberatamente al sano. Un altro mi diceva
che esso facilitava la digestione. Un fatto simile avvenne
della segale cornuta nelle Landes, ove Costallat dice che
Esperienze bacteriologiche
2
Istruzione popolare
Dialogo primo
La pellagra si cura
Dialogo secondo
La pellagra si previene