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Verona 16 aprile 2010

COMPLEMENTI DI GEOTECNICA

RICHIAMI DI MECCANICA
DEL SUOLO

R. Meriggi - Dip. Georisorse e Territorio. Univ. di Udine

1
TERRA (ROCCIA SCIOLTA):
Materiale, naturale o no, formato da granuli non legati fra
di loro o che possono essere separati applicando modeste
sollecitazioni o per mezzo di contatto con l’acqua

ROCCIA:
materiale naturale dotato di elevata coesione
anche dopo prolungato contatto con l’acqua
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PROPRIETA’ INDICI
Aggregazione naturale o
artificiale di tre fasi :
GAS Vg
SOLIDA - LIQUIDA - GASSOSA
PV Vv
ACQUA Va P
Peso di volume γ =
PT VT V

PS SOLIDO VS P
Peso di volume saturo γs =
V

PS
Vv Peso di volume secco γd =
Porosità n= V
V
V Pa gr
Indice dei vuoti e= v Peso di volume γw = =1
VS dell’acqua Va cc
PA
Contenuto d’acqua w =
PS
Peso di volume γ ' = γ S − γw
V immerso
Grado di saturazione Sr = A
VV
e max − e Peso specifico della PS
Densità relativa Dr = GS =
e max − e min frazione solida VS ⋅ γw 3
PROPRIETA’ INDICI
Valori caratteristici
terreno n e w γd γ
(%) (%)
(kN m 3 ) (kN m 3 )

ghiaia 25-40 0,30-0,67 - 14-21 18-23


sabbia 25-50 0,30-1,00 - 13-18 16-21
limo 35-50 0,50-1,00 - 13-19 16-21
argilla tenera 40-70 0,70-2,30 40-100 7-13 14-18
argilla compatta 30-50 0,40-1,00 20-40 14-18 18-21
torba 75-95 3,00-19,00 200-600 1-5 10-13

Peso specifico dei grani GS: varia entro i limiti sotto specificati
bentonite 2,34
argille 2,44-2,92

sabbia quarzosa 2,65

limi 2,68-2,72
4
CARATTERISTICHE DELLA FRAZIONE SOLIDA

Ciottoli >76,20 mm
Terre a grana grossa Ghiaia 76,20÷2,00 mm
rilevanza: granulometria
Sabbia 2,00 ÷0,06 mm

Limo 0,06 - 0,002 mm


Terre a grana fine
rilevanza: mineralogia Argilla < 0,002 mm
contenuto in acqua
saturazione
struttura

Resti vegetali diffusi


Contenuto organico
rilevanza: contenuto in acqua Torba

5
PROPRIETA’ INDICI DELLA FRAZIONE SOLIDA : GRANULOMETRIA
DISTRIBUZIONE PERCENTUALE DEI GRANI SECONDO LE DIMENSIONI

TERRE GRANULARI :
vagliatura meccanica
attraverso setacci

TERRE COESIVE :
sedimentazione

D60 coeff. di
U= uniformità
D10
D 230 coeff.di
C= curvatura
D10 ⋅ D60
D60 D30 D10

CLASSIFICAZIONE SECONDO LE DIMENSIONI GRANULOMETRICHE


76,2mm÷2,0mm ghiaia
2,0mm ÷0,06mm sabbia Terreni ben gradati
0,06mm÷0,002mm limo
<0,002mm argilla C = 1-3 ; U >4
6
FATTORI DAI QUALI DIPENDE IL COMPORTAMENTO DEI
TERRENI INCOERENTI
e max − e
Dr =
forma e dimensione dei grani; e max − e min
distribuzione granulometrica;
stato di addensamento;
più Più
La densità relativa indica sciolto denso
quanto i granuli di terreno
sono vicini l’uno all’altro!
Densità relativa (%) Grado di addensamento
0-15 Molto sciolto
15-35 Sciolto

35-65 Mediamente denso

65-85 Denso

85-100 Molto denso

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TERRE A GRANA FINE

LIMI
Si distinguono :
ARGILLE
LIMI
forma dei grani prevalentemente arrotondata con dimensioni comprese fra 0.06
mm e 0.002 mm (2µ µm);
costituito da frammenti di minerali chimicamente stabili: quarzo, feldspati,
miche, ecc;
superficie specifica non elevata;
forze di superficie generalmente deboli;
plasticità e coesione trascurabili;
comportamento meccanico debolmente dipendente dal contenuto d’acqua.
8
COMPORTAMENTO DELLE ARGILLE
La capacità di adsorbire l’acqua nell’interstrato strutturale dà luogo alla
caratteristica tipica delle argille, la plasticità, e cioè la capacità di variare
consistenza in relazione al contenuto d’acqua.
LIMITI DI ATTERBERG
Miscela fluida ---------------------
Terra acqua Stato liquido
--------------------- Limite liquido wL (cu ~1,5 kPa)

Stato plastico Indice di plasticità IP = wL- wP

--------------------- Limite plastico wP (cu ~150 kPa)


Stato semisolido
--------------------- Limite di ritiro wS
Stato solido
Terra secca w (-) ---------------------

I P = WL − W p Indice di plasticità

IL = 1− I p Indice di liquidità
9
COMPORTAMENTO DELLE ARGILLE
I valori dei limiti di Atterberg
dipendono dal tipo di minerale argilloso
e dal tipo e dalla concentrazione dei sali
eventualmente disciolti.

L’indice di plasticità definisce


l’ampiezza dell’intervallo di
valori del contenuto d’acqua
entro il quale la sua consistenza
è plastica.

La definizione dei limiti di


Atterberg consente di classificare le
terre argillose.
DIAGRAMMA DI CASAGRANDE
IP classificazione
0-5 non plastico
5 - 15 poco plastico
15 - 40 plastico
> 40 molto plastico
10
INDICE DI CONSISTENZA
Ic Consistenza Cu (kPa)

w −w <0 fluida 0
Ic = L 0 - 0,25 fluido-plastica 1,5 - 20
IP 0,25 -0,5 molle- plastica 20 - 40
0,5 - 0,75 plastica 40 - 75
0,75 - 1,0 solido plastica 75 - 150
>1,0 semisolida > 150

w −w P
INDICE DI LIQUIDITA’ IL = = 1 − Ic
IP

INDICE DI ATTIVITA’ IP µm = CF (Clay Fraction)


A= 2µ
COLLOIDALE % < 2µ m
terre inattive: A< 0,75
terremediamenteattive: 0,75<A<1,25
terre attive A > 1,25
11
SISTEMI DI CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE

Criteri per suddividere le terre e le miscele di terre diverse in accordo al loro


comportamento facendo uso di semplici test identificativi:

• distribuzione granulometrica;
• caratteristiche di plasticità;

SISTEMI PRINCIPALI DI CLASSIFICAZIONE

USCS AASHTO

AGI(Ass. Geotecnica italiana) EX CNR UNI 10006

12
PRINCIPIO DELLE
TENSIONI EFFICACI

13
STATO TENSIONALE TOTALE NEL TERRENO

σz = γ z σ z = γ s z + γ w zw σz = γ z + q

14
PRESSIONI INTERSTIZIALI NEL TERRENO

15
PRINCIPIO DELLE TENSIONI EFFICACI
Terzaghi, 1936

Tutti gli effetti misurabili di una variazione dello stato di tensione,


come la compressione, la distorsione e la variazione di resistenza al
taglio, sono dovuti esclusivamente a variazioni delle tensioni efficaci.

La tensione efficace è pari alla differenza tra la tensione totale e la


pressione interstiziale :

σ’=σ
σ-u

16
σ z = σ 'z = γ z σ z = σ 'z = γ z + q
σ h = σ 'h = k o ⋅ σ z = k o ⋅ γ z σ h = σ 'h = k o ⋅σ z = k o ⋅ (γ z + q )
σ 'z = γ ' z
σ 'h = k o ⋅ σ 'z = k o ⋅ γ ' z

σ h'
COEFF. DI SPINTA A RIPOSO
K 0 = ' = (1 − sin Φ ) OCR 0,5
(Assenza di deformazioni laterali) σv
OCR = grado di sovraconsolidazione φ = angolo d’attrito

SUPERFICIE DEL TERRENO INCLINATA K o = (1-senφ ) × (1+senβ )


17
PRINCIPIO DELLE TENSIONI EFFICACI
Rappresentazione dello stato tensionale totale ed efficace mediante i
cerchi di Mohr
Per ko < 1 Acqua presente u> 0
σ '1 = σ 1 − u = σv − u
Pressioni efficaci
σ '3 = k o ⋅ σ 1' = k o ⋅ σv'

Pressioni totali σ 1 = σv' + u σ 3 = k 0 ⋅ σv' + u

σ1

σ3
σn
β β τn
β

18
Principio delle tensioni efficaci

PRINCIPIO DELLE TENSIONI EFFICACI

Forma incrementale

∆σ ' = ∆σ − ∆u

19
STATO TENSIONALE IN CONDIZIONI IDRODINAMICHE

Stato tensionale in un punto a profondità z

z
σ ' = γ ' z ± γw h
h2
= γ ' z ± i γw z

h
i= gradiente idraulico
h2
Segno (+)  filtrazione dall’alto verso il basso
Segno (-)  filtrazione dal basso verso l’alto
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20
STORIA TENSIONALE DEL TERRENO

SEDIMENTAZIONE
A) eo, wo (e = w Gs)
B) eb < eo, wb < wo
C) ec < eb, wc< wb
EROSIONE
D) ed > ec, wd > wc
1. Durante la sedimentazione la pressione
litostatica cresce fino a σ’v = γ’ x z.
2. L’indice dei vuoti del terreno si riduce per
espulsione dell’acqua interstiziale.
3. In C la pressione vale σ’v = γ’ x H; il
terreno è Normalmente Consolidato (NC)!
4. Dopo l’erosione la pressione litostatica si
riduce a σ’v = γ’ x (H-d).
5. Nella fase D il terreno è Sovra Consolidato
(A) (B) (C) (D) (OC)!
21
STORIA TENSIONALE DEL TERRENO
Linea di compressione
normale
e = e 0 − C c log σ 'z
Linea di rigonfiamento e
ricompressione
e = e k − C S log σ 'z

GRADO DI SOVRACONSOLIDAZIONE

σ 'y σ ’y = tensione verticale efficace di snervamento


OCR = σ’c = pressione di preconsolidazione)

σ '0 σ’o = valore corrente della tensione verticale efficace
σ’V = pressione litostatica efficace in sito)

OCR ~1 TERRENI NC
OCR < 2 TERRENI LEGGERMENTE OC
OCR > 2 TERRENI OC
22
Permeabilita’del terreno
Legge di D’Arcy:
La velocità di flusso (v) è proporzionale al gradiente idraulico (i)

v = k ⋅i
acqua
Coefficiente di permeabilità o di
conducibilità idraulica. A
b
Ha le dimensioni di una velocità! a

Q = A ⋅ v = A ⋅ k ⋅i Portata di flusso attraverso una


sezione del terreno !

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VALORI CARATTERISTICI DEL COEFFICIENTE DI
PERMEABILITA’

24
TEORIA DELLA FILTRAZIONE BIDIMENSIONALE
PORTATA IN ENTRATA

∂h ∂h
Qin = k x Ax + k y Ay
∂x ∂y
dove :
∂h
ix = gradiente idraulico parallelo all'asse x
∂x
∂h
iy = gradiente idraulico parallelo all'asse y
∂y
PORTATA IN USCITA

 ∂h  ∂ 2h    ∂h  ∂ 2h  
Qout =  +  2  dx  k x A x +  +  2  dy  k y A y
 ∂x  ∂x    ∂y  ∂y  
dove :
 ∂ix  ∂h  ∂ 2h 
ix +   dx = ∂x +  ∂x 2  dx gradiente idraulico parallelo all'asse x
 ∂x   
 ∂iy  ∂h  ∂ 2h 
iy +   dy = +  2  dy gradiente idraulico parallelo all'asse y
 ∂y  ∂y  ∂y  25
Per la continuità del flusso deve risultare :

Qin = Qout

∂h ∂h  ∂h  ∂ 2h    ∂h  ∂ 2h  
kx Ax + k y A y =  +  2  dx  k x A x +  +  2  dy  k y A y
∂x ∂y  ∂x  ∂x    ∂y  ∂y  

da cui si ottiene l’EQUAZIONE DI LAPLACE :

 ∂ 2h   ∂ 2h 
 2 kx +  2 ky = 0
 ∂x   ∂y 

26
USO DEL RETICOLO DI FILTRAZIONE

La pressione neutra in un punto


qualsiasi del reticolo è pari a :
 h 
ua =  h + hz − n  γ w
 Na 
Ad esempio, in z, si ha :
 h 
u a =  h + hz − 8  γ w
 10 
 h 
La sovrapressione netta è invece pari a : ∆u = u A − h Z ⋅ γ W =  h − n  γ w
 Na 
 h  h
Alla profondità z, si ha : ∆u =  h − 8  γ w = 2 γ w
 10  10

La portata di filtrazione è pari alla somma Nb


Q = ∑ ∆q = kh
delle portate attraverso ciascun canale di flusso : Na

27
VERIFICA AL SIFONAMENTO
Asportazione di granuli del terreno in prossimità della superficie di uscita
dell’acqua e formazione di canalicoli che accelerano il fenomeno.

σ ' = γ '⋅ z ± γ w ⋅ i ⋅ z = 0

Gradiente idraulico critico


γ'
i crit = = 0, 7 ÷ 1,1
γw

Coefficiente di sicurezza
i crit
FS = =2÷4 iE = gradiente idraulico in uscita
iE
28
VERIFICA AL SOLLEVAMENTO Equilibrio alla traslazione verticale

∆W’
D
⋅D⋅γ'
W' 2 γ' D i crit
FS = = = ⋅ = >3-5
∆U ∆h a ⋅ γ w ⋅
D γ w ∆h a i medio
2

γ' H D 2D
i crit = ∆h a = = = 1/ i medio
γw 2 ∆h a H
Valore approssimato

Aumento di FS:
• allungamento della palancola
γ w ∆ ha • dreni di sfiato
• posa di un filtro con peso ∆W’

W '+ ∆W '
FS =
∆U
29
CONSOLIDAZIONE: Processo transitorio accoppiato di deformazione
e filtrazione, indotto da una variazione delle condizioni al contorno.

•La risposta deformativa è somma di una risposta istantanea, di breve termine


(“non drenata”) e di una risposta ritardata, di consolidazione, che evolve nel
tempo.
•La variazione dello stato deformativo dello scheletro solido fa evolvere nel
tempo lo stato di sforzo efficace e le pressioni interstiziali in eccesso rispetto
alle condizioni di regime permanente finale.
•La velocità di questa evoluzione dipende essenzialmente dal coefficiente di
permeabilità del mezzo e dalle condizioni al contorno. Il raggiungimento delle
condizioni di regime finale è indicato con la definizione di condizione di lungo
termine (“drenata”).

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CONSOLIDAZIONE PRIMARIA
Diminuzione dell’indice dei vuoti (variazione di volume) del
terreno causata dall’aumento della pressione efficace

L’entità della diminuzione dell’indice dei vuoti dipende da:


• caratteristiche di compressibilità del terreno;
• entità dell’aumento della pressione efficace.

31
Il decorso temporale della consolidazione primaria dipende da:
• caratteristiche di permeabilità del terreno;
• esistenza o meno di terreni più permeabili ai confini dello strato.

t1 t1

t1 t1 2
Ldrenaggio
t = Tv ×
cv

32
Misura sperimentale delle caratteristiche di
compressibilità e di consolidazione dei terreni

PROVA DI
COMPRESSIONE
EDOMETRICA

33
PROVA DI COMPRESSIONE EDOMETRICA
Rappresentazione dei risultati in scala naturale
Per ogni valore di σ’ si riporta il valore
dell’indice dei vuoti relativo alla fase finale
della deformazione:
ei = e o − εi ⋅ (1 + e o )

per ogni fase di carico si definiscono


carico
∆e Coefficiente di
av =
∆σ ' compressione

scarico av Coefficiente di
mv = compressibilità di
1 + eo volume

∆σ 1
E ed =M= = Modulo edometrico
∆ε mv

34
PROVA DI COMPRESSIONE EDOMETRICA

Rappresentazione dei risultati in scala logaritmica

∆e Indice di
Cr = ricompressione
∆ log σ '
(0,015÷0,035)

∆e Indice di
Cc =
∆ log σ ' compressione
(0,1÷0,4)
C c ≈ 0, 009 ( w L − 10 )
∆e Indice di
Cs =
∆ log σ ' rigonfiamento
(1/5÷1/10)Cc

Pressione di
σ 'c sovraconsolidazione

35
Cedimento edometrico

Caso generale

s ed om = Hm ∆σ '
v v

dove :
H= spessore dello strato
mV = coeff. di compressibilità di
volume
∆σ’
∆σ V = incremento di pressione
efficace

36
Cedimento edometrico
Caso generale, terreno NC e terreno OC

caso generale σ vo' + ∆σ v' > σ c'


H  σ' σ ' + ∆σ ' 
s =  Cr ⋅ log c + C ⋅ log vo v
ed om 1 + e  σ ' c σ' 
o vo c 

terreno NC σ vo' = σ c'


H σ ' + ∆σ '
s = C ⋅ log v0 v
ed om 1 + e c σ'
o v0

terreno OC σ' + ∆σ ' < σ '


vo v c

H σ ' + ∆σ '
s = C ⋅ log v0 v
ed om 1 + e r σ ' v0
o
37
CEDIMENTO EDOMETRICO carico su un’area con dimensioni finite

σ 'p

• Individuazione del profilo di σ’v e di σ’p con la profondità;


• Suddivisione dello strato compressibile in strati con spessore ∆h;
• Calcolo di ∆σ’v nella mezzeria di ciascuno strato;
• scelta dei parametri di compressibilità nell’ambito di ciascun strato;
• applicazione delle relazioni edometriche.

n
s edom = ∑ ∆H i ×m ×∆σ'
1
vi vi
 σ' σ' +∆σ' 
Hi  p,i vo,i v,i 
s =∑ C ×log +C ×log
edom 1+e  r,i σ' c,i σ' 
o,i  vo,i p,i 
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Determinazione sperimentale del coefficiente di consolidazione
Metodo di Casagrande

(H50 / 2)2 ⋅ Tv per U = 50% Tv = 0.197


cv =
t 50 H/2 = lunghezza percorso di drenaggio

Consolidazione

Compressibilità
secondaria

39
CEDIMENTO SECONDARIO
t
S s = C αε ⋅ H ⋅ log
t100
H =spessore dello strato
Cαε = ∆εv/∆ logt coefficiente di consolidazione secondaria
Cα = ∆e/∆ logt = Cae (1+eo)

Il valore di Cα è correlabile al
valore dell’indice di Cc tramite le
relazioni sperimentali
Per argille inorganiche
Cα /Cc = 0.04 +/-0.01
Per argille organiche
Cα /Cc = 0.05 +/-0.01

40
RESISTENZA AL
TAGLIO
RESISTENZA AL TAGLIO DEL TERRENO

La resistenza al taglio di un materiale è il massimo sforzo di taglio τf’ che


esso può sopportare. Quando si raggiunge, la rottura la deformazione per
taglio γ aumenta senza che vi siano incrementi dello sforzo di taglio
applicato.
Il valore τf’ viene definito resistenza al taglio del materiale.
La rottura può essere improvvisa e definitiva, con perdita totale di resistenza
(come avviene generalmente per gli ammassi rocciosi) oppure può avere luogo
dopo grandi deformazioni plastiche, senza completa perdita di resistenza
(come si verifica spesso nei terreni).
42
VALORI DI RESISTENZA AL TAGLIO
IN CONDIZIONI DRENATE DEI TERRENI SATURI

I valori di resistenza al taglio dipendono:


• dallo stato iniziale del terreno (NC o OC);
• dall’entità della deformazione o dello scorrimento
lungo la superficie di scivolamento;
• dalla pressione di confinamento agente su di essa;
• altri fattori: softening, cementazione, ecc.

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Criterio di rottura di Mohr – Coulomb
(tensioni totali)
τ
τ f = c + σ tan φ
t t ura φ
aro
i l uppo
Inv
coesione Angolo d’attrito
τf
c
σ σ

τf è il massimo sforzo di taglio che il suolo, soggetto ad


una pressione normale σ, può sopportare senza rompersi.

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Criterio di rottura di Mohr - Coulomb - Terzaghi
Tensioni efficaci

τ’ τ 'f = c'+ (σ − u) tan φ '

t t ura φ’
aro
up po
il
Inv
Coesione
efficace Angolo d’attrito
τ’ f efficace
c’

σ σ’

τ’f è il massimo sforzo di taglio efficace che il suolo, soggetto


ad una pressione normale σ‘, può sopportare senza rompersi.
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CRITERIO DI ROTTURA DI MOHR – COULOMB
TENSIONI PRINCIPALI

1. Il criterio di rottura di Coulomb viene applicato in congiunzione con il principio


delle tensioni efficaci
2. L’inviluppo è rappresentato da una curva tangente ai cerchi di Mohr che
rappresentano stati di sollecitazione a rottura.
3. In un ambito tensionale ristretto la curva può essere approssimata con una retta
inclinata di un angolo φ sull’orizzontale chiamato angolo di resistenza al taglio.
4. La resistenza al taglio è proporzionale alla pressione normale agente sul piano di
rottura.

τ f = c '+ σ ⋅ tan φ '


'
n

46
Tensioni principali a rottura
1  σ1 '+ σ3 ' 
⋅ (σ1 '− σ3 ') =  + c'⋅ cot gϕ '  sen ϕ
2  2 

 1 + sen ϕ   cos ϕ 
σ1 ' =  σ
 3 '+ 2c'⋅  
 1 − sen ϕ   1 − sen ϕ 
2 ϕ  ϕ
σ1 ' = tg  45° +  ⋅ σ3 '+ 2c'⋅ tg  45° + 
 2  2

47
τf =
( σ1 − σ 3 )
2

48
MISURA DELLA RESISTENZA AL TAGLIO IN LABORATORIO
Strumento Tipo di Parametro misurato
terreno
Sabbia Φ‘ angolo d’attrito
Prova di compressione E modulo di deformazione
triassiale argilla c’ coesione efficace
Φ’ angolo d’attrito efficace
E’ modulo di deformazione efficace
Cu coesione non drenata
Eu Modulo non drenato

Prova di compressione ad argilla Cu coesione non drenata


espansione laterale libera Eu Modulo non drenato

Prova di taglio diretto Sabbia Φ‘ angolo d’attrito


Argilla c’ coesione efficace
Φ’ angolo d’attrito efficace
Prova di taglio anulare Argilla Φ’res angolo di resistenza residua al taglio

Prova scissometrica Argilla Cu coesione non drenata

49
Resistenza al taglio dei terreni granulari

Resistenza Resistenza allo Variazioni di


di picco stato critico volume assenti

e = 0,60 e = 0,85
50
Resistenza al taglio dei terreni granulari
Rappresentazione nel piano di Mohr
Resistenza al taglio di picco
τ 
τ ' = σ '⋅ tan ϕ ' tan Φ ' =  
 σ max
(σ 1 σ 3 )max − 1
sin Φ ' =
(σ 1 σ 3 )max + 1

σ 3' σ 3' σ 1' σ 1'


Resistenza al taglio allo stato critico

τ’ Inviluppo di picco
τ cv ' = σ '⋅ tan ϕ cs ' τ 
tan Φ cs ' =  
Inviluppo allo  σ  ult
Stato Critico (σ 1 σ 3 )ult − 1
sin Φ cs ' =
(σ 1 σ 3 )ult + 1
σ’
τ f = (σ n' ) f tan (ϕ cs + ψ )

51
Resistenza al taglio dei terreni granulari

INDICE DI DILATANZA
Φ ' = Φcv + mDI Bolton(1986)
m =3 per condizioni di
assialsimmetria
m =5 per il caso piano

DI = D r (10 − ln pf' ) − 1 Indice di dilatanza


dove :
σ 1' + 2σ 3'
pf =
'
pressione efficace media a rottura
3
Φcv = 30° ÷ 36° quarzo
Φcv = 38° feldspati
Φ' dipende dalla condizione di stato del campione
52
DIPENDENZA DELL’ANGOLO D’ATTRITO DALLA DENSITA’
RELATIVA E DALLA GRANULOMETRIA

53
RESISTENZA AL TAGLIO DELLE ARGILLE IN CONDIZIONI
DRENATE

OC
Resistenza
di picco Resistenza allo
stato critico

NC

Aumento di
volume

In condizioni di stato critico non


vi sono variazioni di volume

54
RESISTENZA AL TAGLIO DELLE IN CONDIZIONI DRENATE

τcs

τp

τ ' = c '+ σ '⋅ tan Φ p ' per σ ' < σ c'


τ ' = σ '⋅ tan Φ ' per σ ' > σ c'
55
VALORI DELL’ANGOLO DI RESISTENZA AL TAGLIO
PER ALCUNE ARGILLE ITALIANE

56
RESISTENZA AL TAGLIO DELLE ARGILLE NC
IN PROVE TRIASSIALI UU
Si misurano:
Deformazione assiale media: εa = ∆H/Ho
Sforzo deviatorico medio: σa – σr = N/A

Tensione totale radiale media


(costante durante la prova): σr=σc

Tensione totale assiale media: σa = N/A + σr

1) L’indice dei vuoti ed il volume ec = eo η c = η o


specifico non cambiano durante la prova

2) Volume costante nel corso della prova → ∆σ1 -∆σ


∆σ3 costante per
ogni valore di σ3

3) La pressione efficace di cella rimane costante per qualsiasi valore


della pressione totale applicata: ∆σ’ ∆σ3-∆
∆σ 3 =∆σ ∆u= ∆σ3-(+ur+∆ ∆ui)=-ur
57
RESISTENZA AL TAGLIO DELLE ARGILLE NC
IN CONDIZIONI NON DRENATE

1) L’inviluppo a rottura in termini di tensioni efficaci è rappresentato da un


unico cerchio di Mohr e quindi è impossibile definire i valori di c’ e Φ’.
2) L’inviluppo a rottura in termini di tensioni totali è rappresentato da tre
cerchi di Mohr con lo stesso diametro
3) In termini di tensioni totali, l’inviluppo a rottura è una retta parallela
all’asse orizzontale:

4) τf = Cu coesione non drenata φu = 0

Criterio di Tresca

58
RESISTENZA AL TAGLIO RESIDUA
Se la deformazione per taglio raggiunge valori molto elevati (>50%)
nei terreni argillosi molto plastici si osserva una riduzione della
resistenza al di sotto del valore allo stato critico.

Questa resistenza viene chiamata resistenza residua di taglio τr

Isorientamento delle particelle


di argilla lungo la superficie di
rottura (Skempton, 1985)

R. Meriggi - Dip. Georisorse e Territorio. Univ. di Udine 59


Dipendenza della resistenza residua dal contento
in argilla (%< 2µ µm)

(Lupini et al., 1981)

R. Meriggi - Dip. Georisorse e Territorio. Univ. di Udine 60


PARAMETRI DI DEFORMAZIONE

Fattori dai quali dipendono (da M.Battaglio e M. Jamiolkowsi, 1987)

IMPORTANZA
GRUPPO FATTORE PER TIPO DI
TERRENO

a. granulometria S+G
Materiale
b. composizione mineralogica S+G, L+A
c. forma dei grani S+G, L+A

a. disposizione dei grani S+G , (L+A)


Micro e macro
b. orientamento S+G, L+A
struttura
c. discontinuità S+G, L+A

a. storia delle tensioni e delle deformazioni S+G , L+A


Stato tensionale
b. tensione efficace media S+G, L+A
c. livello di deformazione S+G, L+A

a. drenate S+G , L+A


Condizioni di drenaggio b. non drenate L+A

L+A = limi ed argille, terreni a grana fine poco permeabili S+G


= sabbie e ghiaie, terreni a grana grossa, permeabili
61
PARAMETRI DI DEFORMAZIONE - Modulo di Young

Il comportamento è marcatamente
non lineare
La rigidezza dipende dallo stato
tensionale

Ei = Eo = modulo iniziale
Es = modulo secante
Et = moduli tangente

La rigidezza aumenta con la


pressione di confinamento

62
PARAMETRI DI DEFORMAZIONE – Modulo di Young

E = Eo per ε < (10-4 ÷ 10-3 )%

n
Eo  p' 
= KE ⋅ F (e) ⋅  
pa  pa 

( 2,17 − e )
2

F (e) =
1+ e

e= indice dei vuoti


KE = dipende dalla natura del terreno
n = 0,5 - 1

63
Variazione del modulo secante con il livello di deformazione

64
PARAMETRI DI DEFORMAZIONE Variazione del modulo di deformazione
(Janbu,1963 ; Rowe, 1971)
nE
σ  '
E = K E pa  
3

p
 a
K E , nE = valori sperimentali che dipendono dallo stato tensionale

pa = pressione di riferimento
σ 3' = pressione efficace di contenimento

σ1 − σ 3
f = E f Dr (%) k n
(σ 1 − σ 3 )max 90 556 0,57
Ei 0 65 407 0,63
35 197 0,90
90 287 0,54
E25 0,25 65 176 0,65
35 77 0,83
90 196 0,55
Valori per la sabbia del Ticino E50 0,5 65 123 0,64
(Jamilkowsky e Pasqualini, 1983) 35 43 0,94

65
PARAMETRI DI DEFORMAZIONE - Relazione di tipo iperbolico trasformata

L’andamento della curva sforzi-deformazioni


può essere approssimata con una funzione di tipo
iperbolico :
ε
(σ 1 − σ 3 ) =
a + bε
ε
= a + bε
(σ 1 − σ 3 )
Studiando la prima relazione si nota che :
1
lim (σ 1 − σ 3 ) = (σ 1 − σ 3 )ult =
ε →∞ b
⇒ Posso scrivere il modulo tangente :
d (σ 1 − σ 3 ) a
Et = =
dε (a + b ε )
2

lim
(σ 1 − σ 3 ) = E ⇒ Ei =
1
i
ε →0 ε a

66
PARAMETRI DI DEFORMAZIONE - Relazione di tipo iperbolico trasformata

Perciò si avrà :
1
Ei
Et = 2
1 ε 
 + 
 i ( 1
E σ − σ 3 )ult 

La variabile ε può essere


eliminata scrivendola
come :
(σ 1 − σ 3 )
a (σ 1 − σ 3 ) Ei
ε= =
1 − b (σ 1 − σ 3 )   (σ 1 − σ 3 ) 
 1 − 
 (σ 1 − σ 3 )ult 

67
PARAMETRI DI DEFORMAZIONE - Relazione di tipo iperbolico trasformata

Quindi, sostituendo nella precedente si ha :


2

E t = E i 1 −
(σ 1 − σ 3 )  
E s = E i 1 −
(σ 1 − σ 3 ) 
 
 (σ 1 − σ 3 )ult   (σ 1 − σ 3 )ult 
fattore di correlazione grado di mobilitazione dello sforzo deviatorico

(σ 1 − σ 3 )max (σ 1 − σ 3 )
Rf = f =
(σ 1 − σ 3 )ult (σ 1 − σ 3 )ult

2
E t = E i 1 − Rf f  E s = E i 1 − Rf f 

68
Variazione dei moduli in relazione al grado di
mobilitazione dello sforzo deviatorico

69
Valore operativo del modulo di deformazione

g
Es  q 
= 1− R ⋅ 
Eo q
 max 
qmax = carico a rottura
q = livello tensionale agente

(FHWA-IF-02-034)
70
MODULO DI DEFORMAZIONE PER TAGLIO

δx
γ = − lim
δ z →0 δ z

τ = G ⋅γ
G = Go per γ < (10-4 ÷ 10-3 )%
τ
Gs = Modulo di taglio secante
γ

Gt = Modulo di taglio tangente

71
MODULO DI DEFORMAZIONE PER TAGLIO
n
Go  p' 
= A ⋅   ⋅ OCR m
pa  pa 
γ
Go = ⋅Vs2
g

γ = peso di volume
(Seed et al., 1986)
Vs = velocità delle onde
di taglio nel terreno Deformazioni Colonna risonante
γ < 10 −3 elastiche Prove geofisiche in
sito
Deformazioni Prove TX con
10 −3 < γ < 10 −1 anelastiche misura delle
deformazioni con
trasduttori locali

γ > 10 −1 Deformazioni Prove TX


elevate ed convenzionali
irreversibili

72
MODULO DI DEFORMAZIONE NON DRENATO
DELLE ARGILLE

73

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