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Cap. 7
GENERALITA’ SULLA TRASMISSIONE DEL
CALORE E SULLA FLUIDODINAMICA
y T∞ < TS
u∞ u∞ = 0
TS
xcrit x
FLUIDO τ
Sebbene solidi e fluidi siano facilmente distinguibili nella maggior parte dei casi, ci sono
materiali che in alcuni casi si comportano come solidi (resistono a sforzi di taglio per brevi
periodi) in altri come fluidi: asfalto, plastiche, piombo ecc.
L’entità di tali variazioni dipende dal tipo di fluido e sono esprimibili mediante
proprietà misurabili che correlano i cambiamenti di volume ai cambiamenti di
temperatura e pressione.
Si ha una situazione del tutto analoga quando un fluido si muove rispetto ad una
superficie solida. La forza che il fluido esercita sulla superficie (e viceversa) è
detta forza di resistenza e la sua intensità dipende dalla proprietà del fluido detta
viscosità.
I fluidi che rispondono a tale relazione sono detti fluidi newtoniani (ad es aria,
acqua, benzina, oli). I fluidi pastosi (sangue, plastiche ecc.) non sono newtoniani.
In generale la viscosità di un fluido dipende sia dalla pressione che dalla temperatura, anche
se la dipendenza dalla pressione è debole.
Per i liquidi si può trascurare la dipendenza dalla pressione sia per la viscosità dinamica che
per la cinematica. Per i gas la dipendenza dalla pressione non può essere trascurata nel caso
della viscosità cinematica, poichè la densità dipende sensibilmente dalla pressione.
G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 7_Introduzione TFD 12
Classificazione del flusso di un fluido
Regioni di flusso viscoso e di flusso non-viscoso
Quando due strati di fluido scorrono l’uno sull’altro, per effetto della viscosità
del fluido, si sviluppa uno sforzo di taglio che fa si che quello più veloce tende a
trascinare quello più lento e, viceversa, quello più lento tende a frenare quello
più veloce. I flussi in cui tali effetti sono significativi sono detti flussi viscosi.
Tali effetti sono generalmente importanti in
prossimità di superfici solide.
Un gas può essere ritenuto incomprimibile quando la sua densità varia meno del
5%, il che avviene per velocità di flusso per cui Ma <0.3
(In aria significa u < 100 m/s)
G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 7_Introduzione TFD 15
Classificazione del flusso di un fluido
Flusso laminare e flusso turbolento
Un flusso laminare è costituito da un moto ordinato,
in cui il fluido sembra scorrere strato su strato.
In altri termini la componente della velocità
ortogonale alla direzione prevalente di flusso è
trascurabile. Si ha nel caso di fluidi viscosi a bassa
velocità ovvero in un flusso lungo una superficie in
prossimità del bordo di attacco.
teoricamente o sperimentalmente
determinando il gradiente di velocità
all’interfaccia solido-fluido.
x
Coefficiente di attrito I risultati vengono quindi resi disponibili
τ sotto forma di relazioni analitiche che
Cf =
ρw 2 correlano grandezze adimensionali del tipo:
2 C f = C0 f ( Re )
G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 7_Introduzione TFD 20
Il flusso forzato esterno
I coefficienti locali di attrito Cf,x variano lungo la superficie della lastra in
conseguenza della variazione dello strato limite di velocità e quindi del gradiente
di velocità all’interfaccia solido-fluido. Poichè di solito si è interessati alla forza di
trscinamento sull’intera superficie della lastra dai coefficienti locali si ricava il
coefficiente medio (o globale) come: y
u∞
Coefficiente di attrito medio
L
1
C f = ∫ C f , x dx xcrit L
L0 A
Cf
Regione di ingresso
Regione idrodinamicamente
idrodinamica
pienamente svuluppata
0 xingr,idr L x
Alla distanza xingr,idr lo starto limite che si forma a causa degli sforzi viscosi occupa
l’intero volume di fluido: la regione lungo il tubo da quel punto in poi si dice di
flusso completamente sviluppato. In tale regione non esiste più flusso indisturbato,
per cui il profilo di velocità non presenta più una zona piatta ma risulta parabolico.
L ρ wm2
Δp = f f = fattore di attrito
D 2
i
i i m
La potenza di pompaggio richiesta per
L p = V Δp = Δp
vincere tale caduta di pressione è data da:
ρ
Il fattore di attrito f è legato al coefficiente di attrito Cf da: f = 4C f
dove τS
Cf =
ρ wm2
2
Il fattore di attrito e quindi la caduta di pressione per il flusso in tubi può variare
molto a seconda della rugosità della superficie.
Diagramma di Moody
E’ il diagramma che fornisce il fattore di attrito per flusso in tubi con
superfici sia lisce che rugose, per un ampio campo di valori del numero di
Reynolds.
I principi della termodinamica sono alla base della trasmissione del calore:
1° principio: stabilisce che, in assenza di scambio di lavoro, la quantità di calore
assorbita (ceduta) da un sistema uguaglia l’aumento (la diminuzione) di energia
interna (trascurando le variazioni di energia cinetica e potenziale) del sistema
2° principio: stabilisce ce il calore fluisce nella direzione in cui la temperatura
decresce
Conduzione termica
Meccanismi di scambio termico Convezione termica
Irraggiamento termico
G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 7_Introduzione TFD 28
I MECCANISMI DI SCAMBIO TERMICO
Conduzione termica
Trasferimento di energia dovuto alla interazione delle molecole di una
sostanza dotate di maggiore energia con quelle adiacenti meno energetiche.
Nei fluidi in quiete lo scambio di calore può avvenire solo per conduzione, mentre
nei fluidi in moto, in presenza di una differenza di temperatura, lo scambio
termico è innalzato dal meccanismo della convezione termica.
Cap. 8
TRASMISSIONE DEL CALORE PER CONDUZIONE
A
T i
H
Q (t )
L T2 w
T(x,t)
T1(t) T2(t) L
i
Tsi Q T2
T1
0 x L x ri Tse
re
∂T (x, t ) L
∂x
i
Q (x, t )
CONDUTTORI TERMICI
λ ≥ 10 W/(m K)
Materiale ρ λ Materiale ρ λ
(T = 300 K) [kg/m3] [W/m K] (T = 300 K) [kg/m3] [W/m K]
ISOLANTI TERMICI
λ ≤ 0.1 W/(m K)
Materiale ρ λ Materiale ρ λ
(T = 300 K) [kg/m3] [W/m K] (T = 300 K) [kg/m3] [W/m K]
MATERIALI DA COSTRUZIONE
0.1 < λ < 10 W/(m K)
Materiale ρ λ Materiale ρ λ
(T = 300 K) [kg/m3] [W/m K] (T = 300 K) [kg/m3] [W/m K]
MATERIALI BIOLOGICI
0.1 < λ < 10 W/(m K)
Materiale ρ λ Materiale ρ λ
(T = 300 K) [kg/m3] [W/m K] (T = 300 K) [kg/m3] [W/m K]
λ Conducibilità termica:
Esprime l’attitudine di un materiale a condurre il calore.
A
i
Postulato di Fourier q x = − λ ∇T T H
i L<<H
Q T1>T2
⎛ ∂T ∂T ∂T ⎞
dove ∇T ≡ ⎜ , , ⎟
⎝ ∂x ∂y ∂z ⎠ T(x)
T1 T2
Nel caso monodimensionale
∂T ( x, t )
i dT ( x )
i
q x = −λ q x = −λ
∂x dx 0 x L x
4)
i
Q = costante Stato stazionario +
∫
λA 0
dx = − ∫ dT
T1
assenza di generazione interna
G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 8_Conduzione 13
Conduzione termica in regime stazionario
Parete a facce piane e parallele (strato piano) A
T H
i i
T2 i L<<H
Q
[ x ]0 = − [T ]T1
L
Q L T2
∫ dx = − ∫ dT Q T1>T2
λA 0 λA
T1
T(x)
T1 T2
i
i λA
Q
L = − (T2 − T1 ) Q= (T1 − T2 )
λA L
0 x L x
Ponendo
ΔT = T1 − T2 Nei limiti di validità delle ipotesi semplificative fatte, la
potenza termica per conduzione attraverso una parete piana è:
λA
i - direttamente proporzionale alla conducibilità termica del
Q= ΔT materiale, all’area della superficie frontale della parete e alla
L differenza di temperatura tra le facce;
- inversamente proporzionale allo spessore della parete.
i i dU
Q in − Q out =
dt
dU
Allo stato stazionario la variazione di energia interna è nulla =0
dt
i i i
Q in = Q out Ovvero il flusso termico che
Q = costante
attraversa la parete è costante
x=L T ( L) = c1 L + T1 = T2 c1 =−
( T1 − T2 )
L
x
T ( x) = T1 − (T1 − T2 ) La temperatura all’interno della parete
L decresce linearmente da T1 a T2.
ΔV 1 T1 T2
I = GΔV = R=
R G
Conduttanza Resistenza L x
0
elettrica elettrica
i λA i ΔT i
Q= ΔT Q= Q
L L
λA T1 T2
R
λA R=
L
Conduttanza G= Resistenza
termica L termica λA
G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 8_Conduzione 17
Analogia elettrica: strato piano
T
i
λA
Q ⎡W ⎤
i
Conduttanza termica Gk = = ⎢K ⎥
Q
conduttiva L ΔT ⎣ ⎦
i T1 T2
Conduttanza termica λQ ⎡ W ⎤
conduttiva unitaria G k ,u = = ⎢ m2 K ⎥
L AΔ T ⎣ ⎦
0 L x
L ΔT ⎡K ⎤
Resistenza termica Rk = = i ⎢W ⎥ i
conduttiva λA Q ⎣ ⎦ Q
T1 T2
L AΔ T ⎡ m2 K ⎤ R
Resistenza termica Rk , u = = ⎢
⎣
⎥
⎦
λ
conduttiva unitaria i W
Q
G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 8_Conduzione 18
Analogia elettrica: resistenze termiche in serie
Resistenze termiche in serie
i
N resistenze si dicono collegate in
Q
serie se sono tutte attraversate dalla
stessa potenza termica T1 T4
N R1 T2 R2 T3 R3
1
Rtot = ∑ Rn Gtot =
n =1 Rtot
i
Se A1 = A2 = …. = An = ….. = AN
Q
N T1 T4
Ru ,tot = ∑ Ru ,n
1
Gu ,tot =
n =1 Ru ,tot Rtot
Se A1 = A2 = …. = An = ….. = AN
i
Q
N
Gu ,tot = ∑ Gu ,n
1
Ru ,tot = T1
n =1 Gu ,tot T2
Rtot
G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 8_Conduzione 20
Conduzione termica in regime stazionario
Esempio 1
Determinare la potenza termica trasmessa per unità di superficie attraverso
uno strato piano di spessore L = 1 cm, tra le cui facce viene mantenuta una
differenza di temperatura ΔT = 1°C, nel caso in cui esso sia costituito da:
a) Rame b) Calcestruzzo c) Lana di vetro (ρ = 40 kg/m3)
i ΔT L 1 10−2 m 1 10−2 m -1
Qk = Rk = = =
Rk Aλ 1m λ2
λ
10−2 m -1 10−2 m -1 K
a) λrame = 400
W Rk ,rame = = = 2.5 10-5
mK λ 400
W W
mK
i ΔT 1K
Qk ,rame = = = 40 ⋅103W = 40 kW
Rk ,rame 2.5 10-5 K
W
G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 8_Conduzione 21
Conduzione termica in regime stazionario
Esempio 1 (continua)
W 10−2 m -1 10−2 m -1 K
b) λcls = 1.4 Rk ,cls = = = 7.1 10-3
mK λ 1.4
W W
mK
i ΔT 1K
Qk ,cls = = = 140.0 W = 0.140 kW
Rk ,cls 7.1 10-3 K
W
10−2 m -1 10−2 m -1 K
a) λldv = 0.035
W Rldv = = = 0.29
mK λ 0.035
W W
mK
i ΔT 1K
Qk ,ldv = = = 3.5 W
Rk ,ldv 2.9 K
W
G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 8_Conduzione 22
Conduzione termica in regime stazionario
Esempio 2
Un isolante termico, costituito da materiale fibroso, è assimilabile ad uno
strato piano a facce parallele avente spessore L=0,5cm e superficie frontale
A=1,8m2. Se tra le facce si applica una differenza di temperatura ΔT=10°C, si
ha la trasmissione di una potenza termica di 120W.
Determinare la conducibilità termica del materiale e la resistenza termica
unitaria dello strato di isolante.
• λ •
Q L 120W ⋅ 0,5 ⋅10−2 m
Qk = AΔT λ= = = 0, 033
W
= 0, 033
W
L AΔT 1,8m 2 ⋅10°C m°C mK
Ru ,k m2 K 1 K
Rk = ≈ 0,15 = 0, 083
0,5 ⋅10−2 m
L m2 K A W 1,8m 2 W
Ru ,k = = ≈ 0,15
λ 0, 033 W W
mK 1 1 W
GK = = ≈ 12
Rk 0, 083 K K
W
T1 T3
Rtot
G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 8_Conduzione 24
Conduzione termica in regime stazionario
Esempio 3 (continua)
W Lvetro 310−3 m m 2
K
a) λvetro = 1.4 Ru ,vetro = Ru ,1 = Ru ,3 = = = 2.1 10-3
mK λvetro 1.4
W W
mK
W Laria 210−3 m m2 K
λaria = 0.025 Ru ,aria = Ru ,2 = = = 0.08
mK λaria 0.025
W W
mK
m2 K 1 W
Ru ,tot = Ru ,1 + Ru ,2 + Ru ,3 = 0.0842 Gu ,tot = = 11.9
W Ru ,tot m2 K
i
i Q ΔT 15 K W
b) q= = = 2
= 178 2
A Ru ,tot mK m
0.0842
W
G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 8_Conduzione 25
Conduzione termica in regime stazionario
Esempio 3 (continua)
i
iQ ΔT 15 K W
b) q= = = 2
= 178 2
A Ru ,tot mK m
0.0842
W
Possiamo confrontare la vetrocamera con una superficie vetrata costituita da una
lastra di vetro di spessore uguale a 6 mm, senza intercapedine d’aria.
610−3 m m2 K 1 W
Ru ,tot = Ru ,1 + Ru ,3 = = 0.0042 Gu ,tot = = 238
W W Ru ,tot m2 K
1.4
mK
i
i Q ΔT 15 K W
q= = = 2
= 3571 2
A Ru ,tot mK m
0.0042
W
G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 8_Conduzione 26
Analogia elettrica: Strato sferico
Strato fra due sfere concentriche (strato sferico) i
Q k , sfera T
Ipotesi 1) Regime stazionario
λ s,i
semplificative 2) Flusso monodimensionale
ri Ts,e
i dT (r )
Postulato di Fourier Q k , sfera = −λ A(r )
in coordinate sferiche dr re
dove A(r ) = 4π r 2
i i
re Tse
Q k , sfera Q k , sfera
4π r 2
dr = −λ dT ∫
ri
4π r 2
dr = − ∫ λ dT
Tsi
Ipotesi semplificative: i
re Tse
Q k , sfera dr
∫r r 2 = −λ T∫ dT
3) Mezzo omogeneo
4) Assenza di generazione interna 4π i si
Ipotesi semplificative:
i
Q k ,cilindro re dr Tse
∫ = −λ ∫ dT
3) Mezzo omogeneo
4) Assenza di generazione interna 2π L ri r Tsi
2π L ri r ∫ = −λ ∫ dT
Tsi
L
i i
Q k ,cilindro Tsi Q
[ln r ]r = λ (Tsi − Tse )
re
2π L i
ri Tse
re
i
Q k ,cilindro⎛r ⎞
ln ⎜ e ⎟ = λ (Tsi − Tse )
2π L ⎝ ri ⎠
Resistenza conduttiva di uno
i Tsi − Tse T −T STRATO CILINDRICO
Q k ,cilindro = = si se
1 ⎛ re ⎞ Rk ,cilindro ⎛ re ⎞
ln ⎜ ⎟ 1
2π Lλ ⎝ ri ⎠ Rk ,cilindro = ln ⎜ ⎟
2π Lλ ⎝ ri ⎠
Dati
W
Tubo: rt ,i = 2.5 cm rt ,e = 3.0 cm λt = 60
mK
Isolante: ris ,i = rt ,e = 3.0 cm ris ,e = ris ,i + dis = 6.0 cm
W
λisol = 0.03
mK
G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 8_Conduzione 31
Conduzione termica in regime stazionario
Esempio 4 (continua)
1 ⎛r ⎞ 1 ⎛ 3.0 ⎞ K
Rk ,tubo = ln ⎜ tubo ,e ⎟⎟ = ln ⎜ ⎟ = 0.0005
2π Lλtubo ⎜⎝ rtubo ,i ⎠ 2π ⋅1 m ⋅ 60 W ⎝ 2.5 ⎠ W
mK Tt,i
i rt,i
Q rt,e= ris,i
1 ⎛ risol ,e ⎞ 1 ⎛ 6.0 ⎞ K ris,e
Rk ,isol = ln ⎜ ⎟⎟ = ln ⎜ ⎟ = 3.6773
2π Lλisol ⎜⎝ risol ,i ⎠ 2π ⋅1 m ⋅ 0.03 W ⎝ 3.0 ⎠ W Tis,e
mK i
Q
Rk ,tot = ( Rk ,tubo + Rk ,isol ) = ( 0.0005 + 3.6773)
K K
= 3.6778
W W Tt,i Tis,e
Rt T2 Ris
i
i
Qk =
Tt ,i − Tis ,e
=
( 80 − 20 ) K
= 16.3 W
Q
Rk ,tot K Tt,i Tis,e
3.6778
W Rtot
I fattori di forma per conduzione sono stati calcolati per un certo numero di configurazioni.
i λA A
Strato piano Qk = ΔT Fk =
L L
i 4π re ri 4π re ri
Strato sferico Qk = ⋅ λ ⋅ ΔT Fk =
re − ri re − ri
2π L
i 2π L Fk =
Strato cilindrico Qk = ⋅ λ ⋅ ΔT ⎛r ⎞
⎛r ⎞ ln ⎜ e ⎟
ln ⎜ e ⎟
⎝ ri ⎠
⎝ ri ⎠
L
Angolo di tre pareti di uguale spessore
T2 w
L
T2
T2 T1 Fk = 0.15 L
(interno)
T2 = 18°C
z = 45 cm
T1 = 60°C
D = 25 cm
Cap. 9
TRASMISSIONE DEL CALORE PER CONVEZIONE
T∞ ρ (T ) =
m
V (T )
hC •
V
= cost
Qc T
A TS
Convezione forzata
Il fluido, sotto la spinta generata da gradienti di
pressione prodotti da una macchina operatrice
(pompa, ventilatore), viene fatto scorrere su una
superficie solida o all’interno di un condotto.
Convezione naturale o libera
Il moto del fluido è provocato da forze di
galleggiamento generate dallo sbilanciamento
(dovuto a gradienti di temperatura all’interno del
fluido) tra spinta idrostatica e forza gravitazionale. ρ (T ) =
m
V (T )
dove
y TS > T∞
h = coefficiente di convezione [W/(m2 K)] u∞
T∞
A = area della superficie di scambio termico [m2] •
Qc
TS = temperatura della superficie [K] o [°C]
T∞ = temperatura del fluido indisturbato [K] o [°C]
TS A x
T = | TS - T∞|
Condizione convettiva hc
[W/(m2 K)]
AERIFORME, convezione NATURALE 6 ÷ 30
AERIFORME, convezione FORZATA 30 ÷ 300
OLIO, convezione FORZATA 60 ÷ 1500
ACQUA, convezione FORZATA 300 ÷ 10000
ACQUA, in EBOLLIZIONE 3000 ÷ 60000
VAPORE ACQUEO, in CONDENSAZIONE 6000 ÷ 120000
Da cosa dipende hc ?
• forma della superficie (piana, cilindrica, ecc)
• dimensioni della superficie (lunghezza caratteristica L (sup. piana) D (cilindro), ecc)
• tipo di convezione (forzata (u∞), naturale (TS-T∞))
• regime di flusso (laminare, turbolento, misto)
• tipo di fluido (proprietà del fluido: μ , ρ , λf , cp)
G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 9_Convezione 5
La convezione termica
y
Come si può determinare hc ? ∂u
u∞ u∞ ∂y y =0
Si è visto in precedenza che all’interfaccia
solido-fluido le particelle di fluido a diretto
contatto con la parete, per effetto degli
intensi sforzi viscosi sono praticamente
y dinamico x
ferme. Allora lo scambio termico dalla Strato
∂T termico
superficie solida allo strato di fluido ad essa limite
∂y y =0
immediatamente adiacente avviene per
conduzione pura, per cui: T∞
•
i Qc ∂T
q= = −λ fluido = hc (TS − T∞ ) TS x
A ∂y y =0
∂T
è il gradiente di temperatura
∂y y =0 all’interfaccia solido-fluido
∂T
−λ fluido In generale, sia il gradiente di temperatura che il coefficiente di
∂y y =0 scambio termico convettivo variano nella direzione del flusso:
hc =
(TS − T∞ ) mediando opportunamente tali valori locali si ottiene il
coefficiente convettivo medio (o globale)
G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 9_Convezione 6
La convezione termica
Nella trattazione della convezione termica (così come nella fluidodinamica) si
utilizza il metodo di combinare le variabili da cui dipende il fenomeno,
raggruppandole in numeri adimensionali.
Numero di Reynolds
dove
u∞ ρ L u∞ L
Re L = =
μ υ u∞ = velocità di flusso indisturbato
ρ = densità del fluido
μ = viscosità del fluido
Numero di Reynolds locale ν= μ/ρ = viscosità cinematica del fluido
u∞ ρ x
L = lunghezza caratteristica della geometria
u∞ x
Re x = =
μ υ
Grcritico ≈ 109
Il numero di Prandtl dipende solo dalle proprietà del fluido e può essere visto
come il rapporto tra la capacità di trasporto di quantità di moto e la capacità di
trasporto del calore ovvero come il rapporto tra gli spessori dello strato limite
dinamico e termico.
hx x
Nu x =
λf
TS x
Il coefficiente di scambio
Il numero di Nusselt medio termico convettivo
____
____
1
L
λ f NuL
NuL = ∫ Nu x dx h=
L0 L
Nu = C Re n Pr m Nu = CGr n Pr m
hx x 1 1
Nu x = = 0,332 ⋅ Re x ⋅ Pr2 3
T∞
λ
hC L 1 1
u∞ TS
NuL = = 0, 664 ⋅ Re L ⋅ Pr 2 3
λ
h
5 ⋅105 ≤ Re x ≤ 107
Flusso turbolento
0, 6 ≤ Pr ≤ 60
hx x 4 1
Nu x = = 0, 0296 ⋅ Re x 5 ⋅ Pr 3
λ
hC L 4 1
Nu L = = 0, 037 ⋅ Re L ⋅ Pr 5 3
λ 0 xcritico L x
1⎛ ⎞
xcritico L
hC = ⎜
L ⎜⎝ ∫ hx ,la min are dx + ∫ hx ,turbolento dx ⎟
⎟
0 xcritico ⎠
hC L
( )
1
NuL = = 0, 037 Re − 871 Pr 45 3
λ
L
λ f NuL •
Noto NuL hc = Qc = hc AΔT
L
Proprietà termofisiche
dell’aria a Tfilm~300 K
ν = 1,57 10-5 m2/s λa = 0,0261 W/(m K) Pr = 0,71
m
⋅1, 7 m
1
w∞ L s
Re L = = = 1,15 ⋅ 10 5
< 5 ⋅ 10 5
ν −5 m
2
1,57 ⋅10
s
m
1 ⋅1, 7 m
w∞ L s
Re L = = = 1,15 ⋅105 < 5 ⋅105 Flusso LAMINARE
ν m 2
1,57 ⋅10−5
s
( ) ( 0, 71)
1 1 1 1
NuL = 0, 664 ⋅ Re L ⋅ Pr 2 3
= 0, 664 ⋅ 1,15 ⋅10 5 2 3
= 200, 6
Se il flusso fosse
W TURBOLENTO
200, 6 ⋅ 0, 0261
NuL ⋅ λa m⋅K ≈ 3 W
hC = = hC ≈ 6
W
L 1, 7 m m2 K m2 K
• W
Qc = hc AΔT = 3 2 1,8 m 2 7 K ≈ 38 W
m K
G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 9_Convezione 15
La convezione naturale
Nu = C ( Gr ⋅ Pr ) = CRa n
n
L
hC L 1 x y
NuL = = 0.059 ⋅ R aL 4
λf L
Regione di ingresso
Regione idrodinamicamente
idrodinamica
pienamente svuluppata
0 xingr,idr L x
Ts = costante
Tu
Ti
x
0 L
Nu = 0.023Re0.8 Pr1/ 3
Flusso costante
Re > 10000
0.7 ≤ Pr ≤ 160
• ΔT A TS
Qc = Gc ΔT =
Rc
dove
1 1
GC = hC A Rc = =
Gc hc A •
Qc
o, in termini di grandezze unitarie,
1 1 T∞
Gu ,c = hc Ru ,c = =
Gu ,c hc RC
Cap. 10
TRASMISSIONE DEL CALORE PER
IRRAGGIAMENTO
ε2 T2 A2
i
Q12
ε1 T1 A1
Tc Prodotte da:
eccitazione di cristalli o
flusso di corrente
vuoto Ts alternata in conduttori
En (T ) = σ T 4
⎡W ⎤
⎢⎣ m 2 ⎥⎦ Legge di Stefan-Boltzmann
T
⎡ W ⎤
σ = 5.67 ⋅10−8 ⎢ 2 4 ⎥ costante di Stefan-Boltzmann
⎣m K ⎦ Emettitore
•
Q i ,n = σ AT 4
perfetto e diffuso
La potenza termica emessa è data da
G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 10_Irraggiamento 5
La radiazione da corpo nero
Potere emissivo spettrale
( o monocromatico) del corpo nero
Potenza radiante emessa dal corpo nero alla
temperatura assoluta T per unità di area
superficiale e per unità di lunghezza d’onda
nell’intorno della lunghezza d’onda λ.
Legge della distribuzione di Planck
C1 ⎡ W ⎤
Enλ (T ) = ⎢ m2 ⋅ μ m ⎥
⎡ ⎛ C2 ⎞
⎜ ⎟ ⎤ ⎣ ⎦
λ ⎢e
5 ⎝ λ kT ⎠
− 1⎥
dove ⎢⎣ ⎥⎦
C1 = 2π hPlank c02 = 3.742 ⎡⎣ W ⋅ μ m 4 m 2 ⎤⎦
(nel vuoto o in un gas, altrimenti C1/n, dove n è l’indice di
rifrazione del mezzo)
2897.8 μ m K
Radiazione solare T ∼ 5800 K λmax,em = ≈ 0.5 μ m
5800 K
2897.8 μ m K
Lampada al tungsteno T ∼ 2900 K λmax,em = ≈ 1.0 μ m
2900 K
2897.8 μ m K
T ∼ 1000 K λmax,em = ≈ 2.9 μ m
1000 K
Eλ (T )
Emissività spettrale ε λ (T ) =
En ,λ (T )
acciaio
molto ossidato
poco ossidato
tungsteno
0 0
0.1 1 10 λ 300 1500 3000 T
L’emissività dipende fortemente dalla natura della superficie che può essere influenzata dal
metodo di fabbricazione, da reazioni chimiche con l’ambiente ecc.
E (T )
•
ε (T ) = E (T ) = εσ T 4
Q i = εσ AT 4
σT 4
α =ε
E(T1)
1 cos θi cos θ j θi
Fi → j =
Ai ∫∫ πR 2
dAi dAj
Ai
R
Aj
Ai A j θj
A1 = A2 = A i
Q12 =
(
Aσ T14 − T24 ) i
Q12
F1→2 = 1
1 1
+ −1
ε1 ε2 ε2 T2 A2
( )
A1 r1
= i A1σ T14 − T24
A2 r2 Q12 =
1 1 − ε 2 ⎛ r1 ⎞
F1→2 = 1 + ⎜ ⎟
ε1 ε 2 ⎝ r2 ⎠
Sfere concentriche
2
A1 ⎛ r1 ⎞
=⎜ ⎟
A2 ⎝ r2 ⎠
i
Q12 =
(
A1σ T14 − T24 ) r1
2
1 1 − ε 2 ⎛ r1 ⎞
+
F1→2 = 1 ε1 ε 2 ⎜⎝ r2 ⎟⎠ r2
A1 ε2 T2
≈0 F1→2 = 1 A2
A2
( )
i
Q12 = A1σε1 T − T 4 4 T1
1 2 ε1 A1
(
= (T1 − T2 )(T1 + T2 ) T12 + T22 ) T2
i
T1 + T2 Q12
Tm = Tmedia = T1 + T2 = 2Tm
2
(T1 + T2 )
2 T1
= T + T + 2T1T2
1
2
2
2
( )
i
Q12 = A1σε1 T14 − T24
T14 − T24 = (T1 − T2 )(T1 + T2 ) T12 + T22 ( ) T14 − T24 ≈ 4Tm3 (T1 − T2 )
T1 + T2 = 2Tm T12 + T22 ≈ 2Tm2
con (T1 − T2 ) << Tm
•
Q i ,12 = εσ 4Tm3 A T1 − T2 = hi AΔT
dove hi = σε 4Tm3
Gi = hi Ai
• ΔT
Q i ,12 = hi AΔT = Gi ΔT = Ri =
1
=
1
Ri Gi hi Ai
In termini di grandezze unitarie
1 1
Gu ,i = hi = εσ 4T 3
m
Ru ,i = =
Gu ,i hi
ΔT = 10°C = 10 K
ΔT << Tm
Tm = ( 273 + 22 ) K = 295K
•
Q i = hi AΔT
G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 10_Irraggiamento 22
Scambio termico per radiazione termica Esempio 1 (continua)
•
Q i = hi AΔT
W W
hi = εσ 4T = 0.9 ⋅ 5.67 ⋅10 ⋅ 4 ⋅ ( 295 ) K ≈ 5 2
−8
3 3 3
m 2 4
m K m K
• W
Q i = hi AΔT = 5 2 ⋅1.8 m 2 ⋅10 K = 90 W
mK
Cap. 11
MECCANISMI COMBINATI DI SCAMBIO TERMICO
Ti Te
11.1 Introduzione
11.2 Meccanismi combinati di scambio termico in regime stazionario
11.2.1 Il modello resistivo
11.2.2 Modello termico resistivo di una parete di separazione tra due
ambienti a diversa temperatura
11.3 Alette e superfici alettate
11.4 Scambiatori di calore
11.5 Meccanismi combinati di scambio termico in regime variabile nel tempo
11.5.1 Il metodo a parametri concentrati
11.5.2 Flusso termico transitorio in sistemi con resistenza interna
trascurabile
Esempio
Convezione
Parete di separazione fra due Convezione
ambienti che si trovano a Conduzione
diversa temperatura
Tamb,1 Tamb,2
• pareti in edilizia
• scambiatori di calore
• scambio di calore tra Irraggiamento Irraggiamento
individuo e ambiente
circostante
Convezione Convezione
Convezione
Convezione
Conduzione Conduzione
Tamb,1 Tamb,2 Tamb,1 Tamb,2
Irraggiamento Irraggiamento
Irraggiamento Irraggiamento
Rc,i
i Rc,e
i
Tp,i Tp,e
Q c ,i Ti Rk Te
i Q c ,e
Qk
Ti A A Te
Rr,i Rr,e
Ti = temperatura operativa
i i
Q r ,i Q r ,e Te = temperatura esterna di progetto
Rr,i Rr,e
1
Rc = Gc = hc A 1
hc A Ru ,c ,i = Gu ,c = hc
hc ,i
1 1
Rr = Gr = hr A Ru ,r ,i = Gu ,r = hr
hr A hr ,i
L L
Rk = Ru ,k =
λA λ
N
Ln
Ru ,k = ∑
Nel caso di una N
L
parete multistrato Rk = ∑ n λn
n =1 λn A
n =1
(N strati in serie)
Rr,i Rr,e
W W
In edilizia si utilizzano α i = 8.13 2 α i = 23.26 2
i seguenti valori m K m K
1
Rpar,i Tp,i R Tp,e Rpar,e Ru , par ,i =
Ti k
Te αi
1
Ru , par ,e =
αe
Rtot Te
Ti L
Ru ,k =
λ
1 L 1
Ru ,tot = Ru , par ,i + Ru ,k + Ru , par ,e = + +
αi λ αe
1 1
Gu ,tot = = = trasmittanza della parete
Ru ,tot 1 L 1
+ +
αi λ αe
G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 11_Meccanismi combinati 10
Parete di separazione tra due ambienti
Rtot Te
Ti 1
Ru ,tot =
i K
Q
1 1
K = Gu ,tot = = ⎡ W ⎤
Ru ,tot 1 L 1 ⎢ m2 K ⎥
+ + ⎣ ⎦
αi λ αe
[W ]
i
Q = KA (Ti − Te )
1 1 A
K = Gu ,tot = = N
1 Ln 1
+∑
Ru ,tot
+ λ1 λ2 λ3
αi n =1 λn αe αi αe
i
Q
i L1 L2 L3
Q = KA (Ti − Te )
L=1cm
T∞,1 Ru,α,1 TS,1 Ru,kTS,2 Ru,α,2 T∞,2
T∞,1=80°C
2
1 1 −1 m K
Ru ,α ,1 = = = 1⋅10
TS,1 ? α1 10 W W
TS,2 m2 K
T∞,2=20°C L1 ⋅10−2 m 2
−4 m K
Ru ,k = = = 1⋅10
W W λ 100 W W
α1 ≈ 10 α 2 ≈ 1000
m2 K m2 K mK
W
λ = 100 Ru ,α ,2 =
1
=
1
= 1⋅10
m2 K
−3
mK α2 1000
W W
m2 K
W m2 K
T∞ ,1 − TS ,1 = ΦRu ,α ,1 = 593.5 2 0.1 = 59.35K = 59.35°C
m W
2
W m K
TS ,1 − TS ,2 = ΦRu ,k = 593.5 2 1⋅10−4 = 0.06 K = 0.06°C
m W
2
W −3 m K
TS ,2 − T∞ ,2 = ΦRu ,α ,2 = 593.5 2 1 ⋅10 = 0.59 K = 0.59°C
m W
G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 11_Meccanismi combinati 15
Esempio 11.1: continua
T∞ ,1 = 80°C
T∞ ,1 − TS ,1 = 59.35°C
TS ,1 − TS ,2 = 0.06°C
TS ,2 − T∞ ,2 = 0.59°C
L=1cm
T∞ ,1 = 80°C T∞,1=80°C
TS ,1 = 20.65°C
TS ,2 = 20.59°C
TS,1= 20.65 TS,2=20.59
T∞,2=20°C
T∞ ,2 = 20°C
W W
α1 ≈ 10 2 α2 ≈ 1000
mK m2 K
W
λ = 100
mK
L=1cm
T∞,1 Ru,α,1 TS,1 Ru,kTS,2 Ru,α,2 T∞,2
T∞,1=80°C
2
1 1 −1 m K
Ru ,α ,1 = = = 1⋅10
TS,1 α1 10 W W
? TS,2 m2 K
T∞,2=20°C L1 ⋅10−2 m 2
−1 m K
Ru ,k = = = 1⋅10
W W λ 0.1 W W
α1 ≈ 10 α 2 ≈ 1000
m2 K m2 K mK
W
λ = 0.1 Ru ,α ,2 =
1
=
1
= 1⋅10
m2 K
−3
mK α2 1000
W W
m2 K
W m2 K
T∞ ,1 − TS ,1 = ΦRu ,α ,1 = 298.5 2 0.1 = 29.85 K = 29.85°C
m W
W m2 K
TS ,1 − TS ,2 = ΦRu ,k = 298.5 2 0.1 = 29.85 K = 29.85°C
m W
2
W −3 m K
TS ,2 − T∞ ,2 = ΦRu ,α ,2 = 298.5 2 1⋅10 = 0.30 K = 0.30°C
m W
G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 11_Meccanismi combinati 20
Esempio 11.2: continua
T∞ ,1 = 80°C
T∞ ,1 − TS ,1 = 29.85°C
TS ,1 − TS ,2 = 29.85°C
TS ,2 − T∞ ,2 = 0.30°C
L=1cm
T∞ ,1 = 80°C T∞,1=80°C
TS ,1 = 50.15°C
TS,1= 50.15°C
TS ,2 = 20.30°C
TS,2=20.30°C
T∞,2=20°C
T∞ ,2 = 20°C
W W
α1 ≈ 10 2 α2 ≈ 1000
mK m2 K
W
λ = 0.1
mK
Ti Te
i
Q
T1 T2 T3 T4 T5 T6
Ti Te
1 1 W
K = Gu ,tot = = 2
= 0.428 2
Ru ,tot m K m K
2.339
W
i
Q W W
Φ = = K ΔT = 0.428 2 ( 20 − 0 ) K = 8.56 2
A m K m
Ti Te
Ti 20.0
T1 T2 T3 T4 T5 T6
T1 19.0
20,0
T2 18.7 18,0
16,0
T3 17.0 14,0
12,0
T (°C)
T4 3.1 10,0
8,0
6,0
T5 0.5 4,0
2,0
T6 0.3 0,0
0 5 10 15 20 25 30
Te 0.0 x (cm)
R
Ta
c Ta
Tcl Rk •
• Tcl
Acl ≈ Ab Tb Q conv Tb Q conv
• Ri
• Q kond Tp
Q irr •
Tp
Q irr
• • •
Allo stato stazionario Q kond = Q conv + Q irr
dove
Q irr
• Tb − Tcl
Q kond = = Ck (Tb − Tcl ) Ck =
1
Ab
Rk Ru ,k essendo
• Tcl − Ta
Q conv = = Cc (Tcl − Ta ) Cc = hc A b Acl ≈ Ab
Rc
• Tcl − Tp
= Ci (Tcl − Tp )
Ci = hi A b
Q irr =
Ri
G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 11_Meccanismi combinati 31
• • • Esempio 11.4: continua
Q kond = Q conv + Q irr
Ck + Cc + Ci Cu ,k Ab + hc Ab + hi Ab Cu ,k + hc + hi
W W W
6, 45 2 ⋅ 37°C + 5 2 ⋅ 20°C + 4 2 ⋅18°C
= m °C m °C m °C ≈ 26, 6°C
W W W
6, 45 2 + 5 2 + 4 2
m °C m °C m °C
m °C
• W
Q c = hc Ab (Tcl − Ta ) = 5 2 ⋅1,8m 2 ⋅ 6, 6°C ≈ 60W ≈ ( 50% ) Tk
m °C
•
Q i = hi Ab (Tcl − Tp ) = 4 2 ⋅1,8m 2 ⋅ 8, 6°C ≈ 60W ≈ ( 50% ) Tk
W
m °C
G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 11_Meccanismi combinati 33
ALETTE E SUPERFICI ALETTATE
Potenza termica scambiata per convezione
i
tra una superficie solida a temperatura TS Q = hA (TS − T∞ )
ed un fluido a temperatura T∞:
L
t
Alette circolari
De Di
Alette circolari
con profilo costante
L
t
L
D
t
circolare rettangolare
De Di
con profilo non costante
L
L con profilo
D0
t0 rettangolare
costante
h
L T0
λ T(x)
• x
D Q h
D << L
T∞
Se la resistenza termica conduttiva della aletta
P = perimetro = πD fosse nulla (aletta ideale: λ→∞) la
temperatura lungo l’aletta sarebbe uniforme e
πD 2 la potenza termica dissipata sarebbe:
Abase = i
4 Q ideale = hAaletta (T0 − T∞ )
In una aletta reale la temperatura diminuisce
Aaletta ≈ Alaterale = PL all’aumentare di x per cui la potenza dissipata
è minore rispetto al caso ideale.
i i
Q reale < Q ideale
G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 11_Meccanismi combinati 37
Alette e superfici alettate
T∞
hP
h m=
T0
λAbase
λ T(x)
• L x Aletta ideale
Q h
T ( x ) = T0
T∞ •
Q ideale = hAaletta (T0 − T∞ )
T Aletta con estremità isolata
cosh[m(L − x )]
T0 T ( x ) = T∞ + (T0 − T∞ )
1 cosh (mL )
•
2
Q = λPhAbase (T0 − T∞ )tgh(mL )
Aletta infinita
3
T ( x ) = T∞ + (T0 − T∞ )e − mx
T∞ 4 •
Q aletta = λPhAbase (T0 − T∞ )
L x
G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 11_Meccanismi combinati 38
Alette e superfici alettate
EFFICIENZA DI UNA ALETTA
•
Q aletta = potenza dissipata dalla aletta
•
potenza dissipata dalla aletta se fosse tutta alla stessa
Q ideale =
temperatura della base
• •
Q aletta Q aletta
η aletta = =
•
Q ideale hAaletta (T0 − T∞ )
Se si conosce l’efficienza η
• •
Q aletta = η aletta Q ideale = η aletta hAaletta (T0 − T∞ )
1
η aletta diminuisce
al crescere di
hP
mL = ⋅L
0 λA
mL
G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 11_Meccanismi combinati 40
Alette e superfici alettate
EFFICACIA DI UNA ALETTA
Le alette aumentano la superficie di scambio e quindi innalzano lo scambio termico,
ma tale aumento deve essere tale da giustificare l’aumento di costo, di peso e di
ingombro. Pertanto oltre ad utilizzare alette con elevata efficienza occorre verificare
che il loro uso sia vantaggioso: la grandezza utilizzata a questo scopo è l’efficacia.
T∞
i
Q aletta Rconv ,aletta
i Dal punto di vista termico, la
Q base T∞ presenza della aletta riduce la
resistenza convettiva
T0 h
Rconv ,base Rcond ,aletta (1/hAletta<1/hAbase)
ma introduce una resistenza
Abase conduttiva che in assenza di
aletta non c’è.
T0 h
Rconv ,base Rcond ,aletta
Abase
i i
Q base = hAbase (T0 − T∞ ) Q aletta ≈ hPλ Abase (T0 − T∞ )
Lcaratt
hAbase
=
h
Lcaratt = λ = Ru ,cond = Rint
= Bi Bi = numero di Biot
λP λ 1 Ru ,conv Rext
h
tgh(mL) tgh(mL)
Aletta con estremità isolata ε aletta = =
hAbase Bi
λP
a) h = 5 W/m2 K L
Abase = πD 2
P
4 Abase D
= = 10 −3 m Abase
P 4
P = πD hAbase
Bi = = 5 ⋅10−5 << 1
λP
G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 11_Meccanismi combinati 45
Esempio 11.5: continua
hP tgh(mL ) ⎛ e mL − e − mL ⎞ 1
m= = 5m −1 η aletta = = ⎜⎜ mL − mL ⎟⎟ = 0,997
λAbase mL ⎝ e + e ⎠ mL
tgh(mL )
mL = 0,1 ε aletta = ≅ 20
Bi
Infatti
•
Q aletta −3 W
= ηhPL = 1,3 ⋅10 •
T0 − T∞ K Q aletta
• •
≅ 20
Q base −5 W Q base
= hA = 6,3 ⋅10
T0 − T∞ K
mL 1 10
ε aletta 15 2
•
Q aletta (T0 − T∞ ) (W/K) 9,6 10-2 1,25
•
Q base (T0 − T∞ ) (W/K) 6,3 10-3 0,63
• •
Q aletta Q base 15 2
in equicorrente
in controcorrente
T equicorrente T evaporatore
Th,in Th,in
Th,out
Th,out
Tc,out
Tc,in Tc,out
Tc,in
0 L x 0 L x
T T
controcorrente condensatore
Th,in
Th,in Th,out
Tc,out
Th,out Tc,out
Tc,in Tc,in
0 L x 0 L x
G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 11_Meccanismi combinati 50
Scambiatori di calore
i ____
Q = UA ΔT
U = coefficiente globale di scambio termico
A = superficie di scambio
1 1
UA = =
Rtot 1 1
+ R parete +
hc ,i Ai hc ,e Ae
____
ΔT = differenza di temperatura media
Il caso generale
Ti t0
t1
t2
t3
t4
T∞ t5
t→∞
-L 0 L x
t=0 t = t1
i
Q (t ) i
Ti Ti T Q (t )
Stato i T∞ T1 T1 T
Ti Ti Ti Ti T T T
1 T∞
iniziale T1 1 1 1
Ti Ti T1 T1
Ti Ti T1 T1
TS(t) = Ti
TS(t) = T1
t = t2 i
t→∞
Q (t )
T2 T2 T∞ T∞ T
T2 T∞ ∞ T∞
T2 T2 T2 T2 T T
Stato T∞ ∞ ∞ ∞T
T2 T2 finale T∞ T∞
T2 T2 T∞ T∞
TS(t) = T2
TS(t) = T∞
T0 Ipotesi
λ • Bi < 0.1
i
• Immersione così rapida da poter
Q ( t ) T∞ approssimare la variazione della
T0 temperatura ambiente con una
h variazione a scalino
λ
• coefficiente medio di scambio
termico convettivo h e conduttività
λ costante
• temperatura T∞ del fluido costante
1 = 2 −c ρVdT = hA ⎡⎣T ( t ) − T∞ ⎤⎦ dt
dT ( t ) hA
Equazione differenziale =− ⎡⎣T ( t ) − T∞ ⎤⎦
da risolvere dt c ρV
dT ( t ) hA
Equazione differenziale =− ⎡⎣T ( t ) − T∞ ⎤⎦
da risolvere dt c ρV
T (t ) t
dT hA
Separando le variabili
ed integrando ∫
T0
T ( t ) − T∞
= −∫
0
c ρV
dt
⎛ T ( t ) − T∞ T ( t ) − T∞
hA
⎞ hA −
c ρV
t
ln ⎜ ⎟=− t =e
⎝ T0 − T∞ ⎠ c ρV T0 − T∞
T ( t ) − T∞
hA
− t C = c ρV Capacità termica del solido
c ρV
=e
T0 − T∞ R=
1
= Rext Resistenza convettiva esterna
hA
R
T ( t ) − T∞
T(t) T∞
t
− T*
T =
*
=e RC C
T0 − T∞ 1
W kg J ρc m
λ = 400 ρ = 8933 3 ctc = 385 α= = 117 ⋅10−6
mK m kgK λ s
A = π DH = 2,5 ⋅10−3 m 2
V D
L= = = 0,2 ⋅10 −3 m
πD 2 H A 4
V= = 5,0 ⋅10 −7 m 3
4
hL
Bi = <0,1 ?
λ
C = cρV
1 τ = RC
R=
hA
t
−
T (t ) = T∞ + (T0 − T∞ )e τ
Situazione Bi R C τ = RC
fluidodinamica
[K/W] [K/W] [s]
(a) Acqua in 4,0 10-5
convezione 5,0 1,7 8,6
(<< 1)
naturale
(b) Acqua in 1,5 10-4
convezione 1,1 1,7 1,9
(<< 1)
forzata
(c) Aria in 5,0 10-6
convezione 40,0 1,7 68,0
(<< 1)
naturale
t
−
T (t ) = T∞ + (T0 − T∞ )e τ
(°C)
160,0
140,0
120,0
(a)
100,0
(b)
80,0
60,0 (c)
40,0 (d)
20,0
0,0
0 100 200 300 (s)
W kg J ρtc ctc m
λtc = 50 ρtc = 8400 ctc = 415 α tc = = 14,9 ⋅10−6
mK m3 kgK λtc s
W kg J ρtm ctm m
λtm = 8,9 ρtm = 13500 3 ctm = 139 α tm = = 4, 7 ⋅10−6
mK m kgK λtm s
hLtc −4 hLtm
Bitc = = 1,2 ⋅10 << 1 Bitm = = 5,1⋅10−3 << 1
λtc λtm
ρc
ρc
L = λ L2 =
1 1 2
τ = RC = ρcV = L
hA h h
L αBi
λ
1 1
τ tc = Ltc ≈ 22 secondi τ tm =
2
L2tm ≈ 95 secondi
α tc Bitc α tm Bitm
t
−
T (t ) = T0 − (T0 − T∞ )e τ
90,0
80,0
70,0
60,0
50,0 Termocoppia
40,0 Termometro
30,0
20,0
10,0
0,0
0 100 200 300 400 500 600
D = 30 cm
In prima approssimazione si può modellizzare il corpo
come un cilindro avente diametro D=30 cm ed altezza
H=1,70 m.
H = 1.70 m
π D2 Tb=26°C
T∞=22°C
H
V 4 D 0,3m
L= = = = = 0, 07 m
A π D2 4+2
D
4+2
0,3
π DH + 2
4 H 1, 7
t R
−
Tb (t ) = T∞ + (T0 − T∞ ) e RC T(t) T∞
C
1
R= C = ρ c pV
hA
kg J
1200 ⋅ 4, 210 3
⋅ 0, 07 m
ρ c pV ρcp L m 3
kgK
RC = = = ≈ 3,5 ⋅104 s ≈ 10h
hA h W
10 2
m K
t
− R
Tb (t ) = T∞ + (T0 − T∞ ) e RC
T(t) T∞
C
t = − RC ln
Tb − T∞
= −3,5 ⋅10 ⋅ ln
4 ( 26 − 22 )
≈ 46260 s ≈ 13h
T0 − T∞ ( 37 − 22 )
W
10 2 ⋅ 0, 07 m
Rint erna hc L
Bi = = = m K = 1 > 0,1
Resterna λb 0, 7
W
mK
Cap. 12
IL COMFORT TERMOIGROMETRICO
PPD
10%
5%
+1,0
+1,5
+2,0
+0,5
-2,0
-1,5
-1,0
-0,5
0 PMV
Modelli semplificati
• dU •
∂Q − ∂L = dU ovvero Q− L =
dt
dove
Ad esempio: m=70 kg e H=1,70 m Ab = area della superficie del corpo
umano nudo [m2]
Ab = 1,80 m2 m = massa del soggetto [kg]
H = altezza del soggetto [m]
G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 11_Comfort 5
dU u
=S = Variazione unitaria di energia interna del corpo umano per unità di tempo
dt
i
Gu = M = Potenza unitaria prodotta dal metabolismo umano
i
Lu = W = Potenza meccanica unitaria che il corpo umano cede all’ambiente
i
Q u ,irr = R = Potenza termica unitaria dispersa per irraggiamento
i
Q u ,conv = C = Potenza termica unitaria dispersa per convezione
i
Q u ,kond = Ck = Potenza termica unitaria dispersa per conduzione
i
Q u ,diff = Ed = Potenza termica unitaria dispersa per diffusione attraverso la pelle
i
Q u , sud = Esw = Potenza termica unitaria dispersa per sudorazione attraverso la pelle
i
Q u ,resp = Eve + Cve = Potenza termica unitaria dispersa nella respirazione come
calore latente (Eve) e come calore sensibile (Cve)
cunf = ∑ ci xi
punto iniziale di congelamento, può essere ottenuto dalla
media pesata con la frazione massica dei calori specifici dei
componenti (acqua, proteine, grasso, carboidrati, fibra, residuo
secco).
Un modello più semplice è quello cunf = 4,19 − 2,30 xs − 0, 628 xs3
di Chen, per il quale non è
necessario conoscere la dove
composizione dettagliata ma solo cunf = calore specifico del cibo
la frazione massica di solido non congelato [kJ/(kg K)]
(ovvero il complemento a 1 della xs = frazione massica di solido
frazione massica di acqua).
Temperatura di
riferimento Sistema Trasferimento interno di
vasomotorio Vasi energia termica
+ Ipotalamo sanguigni
- Perdita di energia termica
Sudore per evaporazione
Ghiandole
sudoripare
Trasformazione di energia
Brivido meccanica in energia termica
Muscoli
Capacità
termica
corporea
Ricettori termici Tb
dU u cb mb dTb
S= = =0 Tb = costante
dt Ab dt
W
Rendimento meccanico del corpo umano η=
M
M − W = M (1 − η )
Il rendimento meccanico del corpo umano è mediamente molto basso: ~ 0,2
Spesso, soprattutto nel caso di attività a bassa potenza metabolica, come
quelle che si svolgono negli edificili civili, si pone W = 0.
i
Q conv = hc Acl (Tcl − Ta )
dove
hc = coefficiente di scambio termico convettivo [W/(m2K]
Acl = area della superficie del corpo umano vestito [m2]
Tcl = temperatura media della superficie esterna del corpo umano
vestito [K] o, indifferentemente [°C]
Ta = temperatura dell’aria ambiente [K] o, indifferentemente, [°C]
i
Q conv Acl
C= = hc (Tcl − Ta ) = f cl hc (Tcl − Ta )
Ab Ab
i
Q conv Acl
C= = hc (Tcl − Ta ) = f cl hc (Tcl − Ta )
Ab Ab
dove
fcl = coefficiente di area dell’abbigliamento = rapporto tra Acl
l’area della superficie del corpo umano vestito (Acl) e fcl =
l’area della superficie del corpo umano nudo (Ab)
Ab
Generalmente fcl è valutato come funzione della resistenza termica del vestito
hc = 2,38 (Tcl − Ta )
0,25
in convezione naturale
( )
i
Q irr = Aeff εσ Tcl4 − Tr4
dove
ε = emissività del corpo umano ~ 0,95
σ = costante di stefan-Boltzmann = 5,67 10-8 [W/(m2K4]
Tr = temperatura media radiante, ovvero temperatura di un ambiente fittizio
termicamente uniforme che scambierebbe con il corpo umano la stessa potenza
termica radiante scambiata nell’ambiente reale. Si può misurare ad es. con il
globotermometro. Per la sua misura o il suo calcolo vedi norma UNI-EN 27726.
Aeff = area efficace del corpo umano per l’irraggiamento
Aeff = Ab f cl f eff
dove
fcl = coefficiente di area dell’abbigliamento. Si è già visto che viene messo
in funzione della resistenza termica dell’abbigliamento.
feff = coefficiente di area efficace = Aeff / Acl. E’ valutato pari a 0,696 per
soggetti seduti e 0,725 per soggetti in piedi; se non è fissata la posizione
si assume il valore di 0,71.
R=
Q irr Aeff
Ab
=
Ab
( )
εσ Tcl4 − Tr4 = f c f eff εσ Tcl4 − Tr4 ( )
(T 4
cl )
− Tr4 ≈ 4Tm3 (Tcl − Tr )
( )
R = f cl f eff εσ Tcl4 − Tr4 = f cl f eff εσ 4Tm3 (Tcl − Tr )
ovvero, sostituendo i valori numerici noti, da:
⎡ W ⎤
R = 1,58 ⋅10 ⎢ 2 4 ⎥ ⋅ f clTm3 (Tcl − Tr )
−7
⎣m K ⎦
La stessa normativa fornisce una metodologia di calcolo analitico per i fattori di vista
FP ,n = Fmax ⋅ [1 − e − ( a / c ) /τ ] ⋅ [1 − e − (b / c ) / γ ]
τ = A + B(a / c)
γ = C + D(b / c) + E (a / c)
E’ possibile effettuare una misura diretta in ambiente della temperatura media radiante
mediante appositi sensori detti globotermometri o globosonde (il cui utilizzo è normato
dalla ISO 7726). Tali sensori sono in grado di simulare i fattori angolari di una persona
in piedi o seduta, in funzione della forma e dell’inclinazione della sonda stessa (sferica o
ellittica). La norma ISO 7726 fornisce anche le precauzioni da utilizzare nella misura
G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 11_Comfort 26
MISURA DELLA TEMPERATURA MEDIA RADIANTE
Globotermometri
per la misura della
temperatura media
radiante
(black globe
thermometer)
La sonda è costituita da una sfera o ellissoide di emissività nota al cui interno è posto un
sensore di temperatura, che misura la temperatura del globo stesso. Ipotizzando che le
superfici interna ed esterna di esso, una volta raggiunto l’equilibrio con l’ambiente (tempo di
risposta 20-30 min), si portino alla stessa temperatura, la Tmr si ricava facendo il bilancio
termico del globo e conoscendo la temperatura dell’aria ambiente.
La forma sferica simula più correttamente il fattore angolare di un individuo seduto, mentre
l’ellissoide può simulare i fattori di vista di un soggetto sia in piedi che seduto in funzione
dell’angolazione (verticale per persona in piedi, orizzontale per persona sdraiata, a 30° per
persona seduta). Posizione Sensore Soggetto in piedi Soggetto seduto
Nel caso di ambiente con radiazione Testa 1,7 m 1,1 m
eterogenea la norma consiglia di ricorrere Addome 1,1 m 0,6 m
a tre sonde posizionate a diverse altezze: Caviglie 0,1 m 0,1 m
R + C = f cl hr (Tcl − Tr ) + f cl hc (Tcl − Ta ) =
⎡ hrTr + hcTa ⎤
= f cl ⎢( hr + hc ) Tcl − ( hr + hc ) ⎥ = f cl h (Tcl − Top )
⎣ hr + hc ⎦
R + C = f cl h (Tcl − Top )
Temperatura operativa
Media pesata di Tr e Ta, rispettivamente, con hr e hc come coefficienti di peso
hrTr + hcTa
Top =
hr + hc
Negli
Tr +Ta
ambienti
Tr − Ta < 4°C Top =
termicamente 2
moderati
Tsk − Tcl
R + C = f cl h (Tcl − Top ) =
Rcl
dove Rcl = resistenza termica unitaria dell’abbigliamento [(m2 K)/W]
Tsk = temperatura superficiale della pelle [°C]
Tsk − Top
R+C =
Rcl = 0,155 ⋅ I cl 0,155 ⋅ I cl +
1
f cl h
G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 11_Comfort 32
La resistenza termica dei vestiti
Tsk − Top
R+C =
1
0,155 ⋅ I cl +
f cl h
Abbigliamento Iclo
Abbigliamento tipico estivo 0,3 ÷ 0,6 clo
ad es: abbigliamento intimo, camicia,
pantaloni, calzini scarpe 0,70 clo
Abbigliamento tipico invernale 1,0 ÷ 1,5 clo
ad es: abbigliamento intimo, camicia,
pantaloni, gilet, giacca, calzini, scarpe 1,0 clo
dove
μ = permeabilità della pelle alla diffusione del vapore d’acqua [kg/(s m2 Pa)]
kg s ⋅ m 2 ⋅ Pa
e per psk l’espressione lineare,
valida nel campo di temperatura psk = 256 ⋅ Tsk − 3373 [Pa]
27 – 37°C, con Tsk in °C
i
si ha Ed = Q diff = 3, 05 ⋅10−3 ( 256 ⋅ Tsk − 3373 − φ ⋅ pas )
dove
i
m a ,ve = ventilazione polmonare, ovvero portata massica di aria respirata [kg/s]
c p ,a 1 kJ ( kg °C )
si ha
Cve = 0, 0014 M ( 34 − Ta )
Cve = 0, 0014 M ( 34 − Ta )
Variazione
Condizione dell’energia OMEOTERMIA
NECESSARIA interna del Tb = costante
corpo NULLA
S=0
S=0
Ta attività
Top
Tr Ф
Ф
h wa Tsk Ta
Condizione
f(abbigliamento, attività, Ta, wa, Ф, Tr) = 0 necessaria
per il comfort
Tsk − Top
M − W = M (1 − η ) = + 3, 05 ⋅10−3 ( 256 ⋅ Tsk − 3373 − φ ⋅ pas ) +
1
0,155 ⋅ I cl + (1)
f cl h
( )
+ Esw + M ⎡⎣ 0,101 − 1, 72 ⋅10−5 ⋅ φ ⋅ pas + 0, 0014 ⋅ ( 34 − Ta ) ⎤⎦
e
Tsk = 35, 7 − 0, 0275 ( M − W ) (3)
⎡ W ⎤ ⎡ W ⎤ W
hc = 12,1 war ⎢ 2 ⎥ = 12,1 0,16 ⎢ 2 ⎥ 5 2
⎣m K ⎦ ⎣m K ⎦ m K
⎡ W ⎤ 3 ⎡ W ⎤ ⎡ W ⎤
hr = 1,58 ⋅10 ⋅ f T ⎢ 2 ⎥ 1,58 ⋅10 ⋅1 ⋅ ( 20 + 273) ⎢ 2 ⎥
−7 3
cl m
−7
4⎢ 2 ⎥
⎣m K ⎦ ⎣m K ⎦ ⎣m K ⎦
W
h = hc + hr 9 2
m K
W W
Esw = 0, 42 ⎡⎣( M − W ) − 58, 2 ⎤⎦ = ⎡⎣ 0, 42 ( 70 − 58, 2 ) ⎤⎦ 2 ≈ 5 2
m m
m
Potenza termica unitaria per respirazione
( )
Eve + Cve = M ⎡⎣ 0,101 − 1, 72 ⋅10−5 ⋅ φ ⋅ pas + 0, 0014 ⋅ ( 34 − Ta ) ⎤⎦ =
( ) W
= 70 ⋅ ⎡⎣ 0,101 − 1, 72 ⋅10−5 ⋅ 0,5 ⋅ 2650 + 0, 0014 ⋅ ( 34 − 22 ) ⎤⎦ ≈ 7 2
m
G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 11_Comfort 51
Esempio: continua
indici di discomfort
Ambienti termicamente
moderati Indici di disagio
(abitazioni, uffici ecc.)
Ambienti termicamente
Indici di stress
severi (il problema è la salute)
(fonderie, laminatoi ecc.)
VOTO SENSAZIONE
+3 molto caldo
+2 caldo
+1 leggermente
Corrispondenza tra
caldo
voto assegnato e
sensazione soggettiva 0 neutro
-1 leggermente
freddo
-2 freddo
-3 molto freddo
CT = ( M − W ) − ( R∗ − C ∗ − Ed∗ − Esw
∗
− Eve − Cve ) (1)
(
− 0,03353 PMV 4 + 0,2179 PMV 2 )
PPD = 100 − 95e
Si vede che anche per PMV = 0 la percentuale di insoddisfatti è
pari al 5%, ovvero è impensabile individuare condizioni
ambientali che siano di comfort per tutti.
G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 11_Comfort 61
L’indice PPD (Predicted Percentage of Dissatisfied)
PPD
10%
5%
0
+1,0
+1,5
+2,0
-1,5
-1,0
-0,5
+0,5
-2,0
PMV
Predicted
PMV = ⎣⎡0,303 ⋅ e −0,036⋅M + 0, 028⎦⎤ ⋅ CT =
Mean Vote
⎡
= ⎣0,303 ⋅ e −0,036⋅70
+ 0, 028⎤⎦ ⋅ ( −6 ) = −0,31
PMV = - 0,31
Predicted (
− 0,03353⋅ PMV 4 + 0,2179⋅ PMV 2 )
Percentage of PPD = 100 − 95 ⋅ e =
Dissatisfied
(
− 0,03353⋅0,314 + 0,2179⋅0,312 )
= 100 − 95 ⋅ e 7%
Condizioni di comfort
PPD = 7% < 10% ACCETTABILI
Top ottimale
ΔT ammissibile per
rimanere nel campo
di valori (-0,5 +0,5)
per PMV
1,2
ESTATE
con abbigliamento tipico Icl ~ 0,5 clo
1,2
• attività sedentaria:
M<= 1,2 met
• abbigliamento da interno:
estate Icl ~ 0,5 clo
inverno Icl ~ 0,9 clo
• velocità dell’aria:
wa ~ 0,15 m/s
Temperatura operativa* 20 ÷ 23 °C
* In G.Italia la legge
Cesini 10/90 sul
Termodinamica risparmio energetico
e termofluidodinamica prevede Tambiente = 20°C
- Cap. 11_Comfort 73
Scheda 2
Condizioni di comfort ESTIVE, attività sedentaria
Temperatura operativa 24 ÷ 26 °C
Cap. 13
LA TERMODINAMICA DELL’ARIA UMIDA
ARIA
T UMIDA
Tbu
gocce d’acqua
liquida (rugiada)
T<TR
N2 O2 Ar CO2 Altri
% in volume 78,09 20,89 0,93 0,03 0,06
% in peso 75,45 23,21 1,29 0,04 0,01
∑m
Per una miscela costituita da n componenti,
la massa della miscela mm è pari alla somma mm = i
delle masse dei singoli componenti e il i =1
numero di moli della miscela Nm è pari alla n
somma dei numeri di moli dei singoli
componenti
Nm = ∑N
i =1
i
n
Il rapporto tra la massa di un componente e la
massa complessiva della miscela è chiamata xi =
mi
mm
∑x =1
i =1
i
∑y =1
N
di moli complessivo è chiamato frazione yi = i i
molare yi Nm
i =1
dove dove
Vi = volume parziale del componente i pi = pressione parziale del del componente i
R ⎡ J ⎤ ⎡ kg ⎤ V
pv vv = RvT dove Rv = 0 = 462 ⎢ ⎥ Mv = 18,012 ⎢ ⎥ vv =
Mv ⎣ kgK ⎦ ⎣ kmol ⎦ mv
V RaT
m v v p R p 287 pv p
x= v = v = a = a = a v = = 0, 622 v
ma V vv RvT Rv pa 462 pa pa
va pv
mv V vv vv,s p
φ= = = = v
mv , s V v v , s vv pv,s
L’umidità relativa varia tra 0 (aria secca) e 1 (aria satura), ovvero tra 0% e 100%
pv
φ= pv = φ ⋅ pv,s = 0, 75 ⋅ 3,169 = 2,38 [ kPa]
pv,s
pv = 2,38 [ kPa ]
pa = p − pv = (100 − 2,38) kPa = 97,62[ kPa]
p = pa + pv
⎡N ⎤
2,38 ⋅103 ⎢ 2 ⎥ ⋅ 75 ⎡m3 ⎤
pV ⎣m ⎦ ⎣ ⎦
mv = v v = = 1,3 [ kg ]
Rv T ⎡ J ⎤
Applicando la 462 ⎢ ⎥ ⋅ (273 + 25) [ K ]
⎣ kgK ⎦
legge dei gas
ideali all’aria e al ⎡N ⎤
vapore acqueo 97, 62 ⋅103 ⎢ 2 ⎥ ⋅ 75 ⎡m3 ⎤
paVa ⎣ m ⎦ ⎣ ⎦
ma = = = 85, 6 [ kg ]
Ra T ⎡ J ⎤
287 ⎢ ⎥ ⋅ (273 + 25) [ K ]
⎣ kgK ⎦
H = ma h a + mv h v
Poiché nei processi di trattamento dell’aria umida generalmente la portata di aria
secca rimane inalterata mentre può variare il suo contenuto in vapore d’acqua,
conviene esprimere l’entalpia specifica dell’aria umida con riferimento all’unità di
massa di aria secca, invece che all’unità di aria umida.
H ma mv
h= = ha + hv = ha + x ⋅ hv
m a ma ma
h = ha + x ⋅ hv
ha = c p, a ⋅ T
dove
hv = c p,l ⋅ TS + r + c p, v (T − TS )
1 2 3
calore per riscaldare l’acqua liquida da 0°C alla temperatura di saturazione TS
1
cp,l = calore specifico a pressione costante dell’acqua liquida ~ 4,19 kJ/(kg K)
2 calore latente di vaporizzazione alla temperatura di saturazione
( )
hv = c p,l − c p, v ⋅ TS + r + c p, vT = r0 + c p, vT
r0 = calore di vaporizzazione T = temperatura di bulbo
dell’acqua a 0°C ~ 2500 kJ/kg asciutto espressa in °C
G. Cesini Termodinamica e termofluidodinamica - Cap. 12_Aria umida 15
Parametri caratteristici dell’aria umida: l’entalpia
h = c p, a ⋅ T + x r0 + c p, vT( )
dove T = temperatura di bulbo asciutto in °C
⎡ kJ ⎤ ⎡ kJ ⎤ ⎡ kJ ⎤
c p, a = 1 ⎢ ⎥ c p, v = 1,92 ⎢ ⎥ r0 = 2500 ⎢ ⎥
⎣ kgK ⎦ ⎣ kgK ⎦ ⎣ kg ⎦
La temperatura di rugiada TR
T
ARIA p
UMIDA
Ta stato del vapore acqueo
nell’aria umida
punto di rugiada
gocce d’acqua TR (di saturazione)
liquida (rugiada)
T<TR
s
Aria fredda
Aria calda e umida
e secca T* ≤ T1,
T1 , h1
s h* ~ h1
dh = ∂q − ∂l ' → dh = 0 Acqua
Esistono due tipi di diagrammi psicrometrici, che sono comunque del tutto
equivalenti:
• il diagramma di Mollier (usato esclusivamente in Europa)
• il diagramma di Carrier o diagramma ASHRAE* (in passato usato
esclusivamente negli USA ma oggi di uso generalizzato in tutto il mondo)
* ASHRAE = American Society of Heating, Refrigerating and Air-Conditioning Engineers
36
6,5
19
83,5
Umidificazione
ne
to
en
zio
am
ica
Umidità specifica
al d
dif
mi
sc
Ri
eu
ed
Raffreddamento
Riscaldamento
Deumidificazione
to
en
am
ne
dd
io
az
fre
ific
af
R
id
um
e
i
TA TB > TA
xA Aria
Q xB = xA
ФA ФB < ФA
hA Batteria h B > hA
riscaldante
i i
Qa = ma ( hB − hA )
25%
A B
7 27
Raffreddamento sensibile
Raffreddamento sensibile:
E’ un processo in cui la temperatura dell’aria umida viene
diminuita mantenendo costante l’umidità specifica x.
TA i
TB < TA
xA
Aria
Q xB = xA
ФA ФB > ФA
Batteria
hA raffreddante hB < hA
25%
B A
7 27
i TB < TA
TA
xA Aria
Q xB < xA
ФA ФB = 1
hA hB < hA
7,5
B
(
h A = c p, aTA + x A r0 + c p, vTA ) Aria calda
Aria fredda
e secca
hl = c p,lTl e umida
(
hB = hs = c p, aTs + xs r0 + c p, vTs ) TA
Acqua
TB=Ts < T1
xA xB=xs > xA
ФA Tl = Ts ФB =1
xs − xA = quantità di acqua liquida hA hl hB ~ hA
che si trasforma in vapore
Acqua
hA + hl ( xs − x A ) = hs
kJ
hA è dell’ordine di grandezza di c p ,aT1 = 1 T1
kg °C
kJ
hl = c p ,lTl = 1,92 ⋅ Tl è dello stesso ordine di grandezza di h1
kgK
Perciò: hl ( xs − x A ) hA ovvero
hs ≈ hA
Il processo di saturazione adiabatica può essere considerato ISOENTALPICO
5,5 A
Bilancio di energia: i i i
ARIA UMIDA m a , A hA + m a , B hB = m a ,C hC (3)
Nel diagramma
psicrometrico lo stato
dell’aria umida all’uscita si i
troverà in un punto ( hB − hC ) = ( xB − xC ) = ma , A =
BC
intermedio C lungo la
congiungente i due stati di ( C A ) ( C A ) ma,B
h − h x − x i
AC
ingresso A e B, secondo la
legge della leva:
35 B
7,5 C
C
C
A
7
16
17 A
C
B
TA TB TC
xA i
xB i xC
Q AB Q BC ФC
Ф1 ФB
hA hB hC
Batteria di
Batteria di postriscaldamento
raffreddamento e di
deumidificazione
i i i i
QAB = ma ( hB − hA ) QBC = ma ( hC − hB )
39
C
7 D
9
3 B
A
TA TB TC TD
xA i xB xC i xD
ФA Q AB ФB ФC Q CD ФD
hA hB hC hD