VENERDÌ 15 APRILE 2011 URBINO PRIMO PIANO 27 ••

PAOLO ALBICOCCO (Urbino, 1936 - Milano, 2011)

IL PERSONAGGIO UNO DEI GRANDI PROTAGONISTI DEL CINEMA DI ANIMAZIONE
ITALIANO ERA RIMASTO LEGATISSIMO AD URBINO.
ORA SI AUSPICA CHE LA CITTA’ LO RICORDI CON UNA MOSTRA

APPASSIONATO DISEGNATORE
Sopra, Paolo Albicocco al tavolo di lavoro all’epoca
dello studio Gamma a Milano. A lato e in alto, scene
tratte da «Valzer Triste» di «Allegro non troppo», di
Bruno Bozzetto, suo amico che qui lo ricorda

Addio ad Albicocco, grande cartoonist

Urbinate, ha segnato la storia del cinema d’animazione. Lo ricorda Bruno Bozzetto
LO SCORSO 21 marzo è morto a
Milano Paolo Albicocco, una della
grandi figure del cinema italiano
d’animazione. Era urbinate, allievo
della Scuola del Libro, che vanta la
più prestigiosa cattedra di produzio-
ne di cartoni animati in Italia. A ri-
cordare la sua figura è il più grande
autore di cartoni animati nella sto-
ria del cinema italiano: Bruno Boz-
zetto. L’auspicio è che l’eredità de-
gli autori usciti dalla Scuola d’Urbi-
no non vada disperso, e che si ricor-
dino figure come Albicoco con mo-
stre e iniziative.
di BRUNO BOZZETTO
CON PAOLO Albicocco scom-
pare uno dei più sensibili e
creativi artisti della nostra
epoca. Ho avuto la grande
fortuna di poter lavorare con
Paolo Albicocco durante la
lavorazione di «Allegro non
troppo», in cui ha realizzato le
splendide scenografie del
«Valzer triste» di Sibelius. Da
lui ho ricevuto una creatività
generosa, che mi ha permesso,
come regista, di realizzare ciò
che solo apparente perché trasferire questo caso nella mente del
sognavo o calore e sentimento su un regista, non è un compito
immaginavo facile, ma per Paolo questa
foglio di carta, servendosi di
ma che una matita e dei colori, non è “alchimia” sembrava un gioco
sapevo da ragazzi... La mia esperienza
certo un compito semplice e, se
difficilissimo Paolo ha raggiunto lo scopo, lo con lui è stata purtroppo breve,
trasformare ma sono bastati pochi mesi
deve alla sua sensibilità, alla perché lasciasse la sua
in immagini.
Paolo grande preparazione artistica impronta indelebile in
Albicocco ed agli anni di esperienza “Allegro non troppo”,
c’è riuscito trascorsi con la Gamma film. permettendoci di far rivivere la
in modo fantastico, e, ciò che sua arte e la sua poesia
TRASFORMARE in immagi- ogniqualvolta sullo schermo
più mi ha colpito, con ni fantastiche e magiche ciò scorreranno le splendide
un’apparente facilità. Dico che esiste solo nella mente, in scenografie del «Valzer triste».

La sua creatività entrò nelle case degli italiani con «Carosello»

PAOLO Albicocco è nato ad Urbi- no dove diventa disegnatore alla (1976), illustra alcune copertine di li-
no il 3 agosto 1936. Si è diplomato «Gamma Film», fondata dai fratelli bri tra le quali “Il gigante orripilan-
alla Scuola del Libro nel 1958, in Gavioli. Lì si creano notissimi perso- te” (Emme Edizioni – 1970/1975 –
quella che all’epoca era chiamato naggi dei cartoni animati, raffinati testo di Italo Calvino), “Un uomo e
«Istituto d’Arte per la decorazione e protagonisti di famosi “caroselli” del- una volpe” (AMZ Editrice – di Nil-
l’illustrazione del libro». All’epoca la Rai e della pubblicità cinematogra- de Cima – in collaborazione con Car-
c’era una generazione straordinaria fica e televisiva. Realizzano tra gli al- lo Beretta – 1971), “Il Tesaur de Le-
di docenti, molti dei quali hanno se- tri “Putiferio va alla guerra”, per la teradure Pai Fruts” (Arts Grafichis
gnato l’arte del Novecento; tanti Ma- regìa di Roberto Gavioli. Nel 1970, Furlanis – 1987), “Partigiani in ca-
estri sono transitati in quel periodo, insieme ad altri Soci, fonda la coope- sa mia” (Ediz. Virgilio – 1984 – di
dai docenti ad allievi poi celebri come rativa «Erre di A70». Collabora tra Elisa Franzosi Zane). Era sposato
Salvatore Fiume. Agli inizi degli an- gli altri con Bruno Bozzetto per la re- dal 1966 con Isa e nel 1967 ebbe la
ni ’60 Albicocco si trasferisce a Mila- alizzazione di “Allegro non troppo” figlia Francesca.