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SAMUEL TAYLOR COLERIDGE (1772-1834) – Romanticismo inglese

Coleridge nacque in Devonshire nel 1772. Dotato di un’intelligenza precoce e grande immaginazione, dopo la morte
del padre, vicario e insegnante, fu mandato a studiare presso la Christ’s Hospital School, a Londra, dove studiò
latino, greco, ebraico e naturalmente, letteratura inglese. Sin da bambino mostrò una grande passione per la lettura
e un enorme talento per la poesia. Nel 1791 cominciò a frequentare l’Università di Cambridge, dove continuò a
scrivere poesie e allo stesso tempo cominciò a interessarsi alla situazione politica del tempo. Infatti, insieme al suo
amico poeta Robert Southey, diventò un fervente sostenitore degli ideali della Rivoluzione Francese e insieme
sognarono di fondare una società utopica in Pennsylvania, la Pantisocrazia, basata su principi di uguaglianza, ma
questo progetto non fu mai realizzato.
Nel 1794 Coleridge abbandonò Cambridge senza conseguire la laurea. Nello stesso anno sposò Sarah Fricker, sorella
della moglie di Southey, ma non fu un matrimonio felice anche a causa della dipendenza da oppio che il poeta
assumeva per alleviare i dolori causati dai reumatismi di cui soffriva. Qualche anno più tardi si trasferì nel Somerset,
dove diventò amico di William Wordsworth e di sua sorella Dorothy. Quest’amicizia rivoluzionò completamente la
poesia inglese. Infatti, i due poeti iniziarono un’importante collaborazione intellettuale che portò alla pubblicazione
di Lyrical Ballads (Ballate Liriche) nel 1798, una raccolta di poesie che contiene le più importanti opere
di Coleridge: La Ballata del Vecchio Marinaio, Christabel e Kubla Khan, in cui affronta le tematiche romantiche più
importanti quali la natura, il soprannaturale, il misterioso e l’esotico. Nell’inverno 1798-1799 Wordsworth e
Coleridge si recarono in Germania, qui Coleridge s’interessò alla filosofia idealistica tedesca, imparò il tedesco e
cominciò una serie di traduzioni. In seguito i due poeti tornarono in Inghilterra e si stabilirono nella regione del Lake
District, situata nel nord-ovest dell’Inghilterra, dove continuarono la loro collaborazione. Intanto la salute
di Coleridge peggiorò e il poeta sviluppò una dipendenza dall’oppio che causò la fine della sua amicizia
con Wordsworth.
Ne seguì un periodo di depressione durante il quale egli si convinse di aver perso la sua ispirazione e creatività. Dopo
aver trascorso un periodo a Malta nella speranza di migliorare le sue condizioni di salute e trovare un po’ di
pace, Coleridge ritornò a Londra, dove iniziò una serie di conferenze su argomenti di letteratura, in particolare
su William Shakespeare, gettando le basi della critica Shakespeariana. Nel 1817 pubblicò Biographia Literaria,
un’opera autobiografica contenente critica letteraria e riflessioni filosofiche. Coleridge morì nel 1834.

Il fantastico e il soprannaturale
Nella storia della letteratura inglese non c’è mai stata una collaborazione così stretta tra poeti tanto diversi tra loro
come quella tra Wordsworth e Coleridge. Come Coleridge stesso afferma in Biografia Letteraria, le loro
conversazioni riguardavano la poesia e, pur condividendo alcune idee a riguardo, erano profondamente diversi.
Quando progettarono insieme le Ballate Liriche, stabilirono che il quotidiano sarebbe stato l’argomento
fondamentale della poesia di Wordsworth, mentre Coleridge avrebbe trattato di avvenimenti e azioni almeno in
parte soprannaturali come se si trattasse di situazioni reali in modo da provocare nel lettore ciò che il poeta
chiamava volontaria sospensione dell’incredulità proiettandolo in un mondo straordinario, proprio come accade
all’invitato a nozze ne La Ballata del Vecchio Marinaio che non può fare altro che fermarsi ad ascoltare l’incredibile
storia del protagonista catturato dalla sua magnetica personalità.

Immaginazione primaria e secondaria


Coleridge diede un contributo fondamentale allo sviluppo della poesia romantica in Inghilterra e come William
Blake e William Wordsworth, sottolineò l’importanza del ruolo dell’immaginazione, una facoltà divina che permette
al poeta di modificare e ricreare il mondo che lo circonda. In Biografia Letteraria, distinse tra immaginazione
primaria e immaginazione secondaria. Descrisse l’immaginazione primaria come “l’agente primo di ogni percezione
umana”, ciò che rende possibile la conoscenza ed è comune a tutti gli uomini. L’immaginazione secondaria coesiste
con l’immaginazione primaria, ma è l’immaginazione poetica che “dissolve, diffonde e dissipa al fine di ricreare”,
quindi è ciò che permette al poeta di creare l’arte.

La ballata del vecchio marinario (1798)


La Ballata del Vecchio Marinaio rappresenta il contributo più importante di Coleridge alla raccolta Ballate Liriche.
La storia fu inizialmente progettata insieme a Wordsworth, che suggerì anche alcuni episodi fondamentali del poema
come l’uccisione dell’albatro e la punizione per il crimine commesso. In seguito Wordsworth abbandonò il progetto
perché lo stile di Coleridge era troppo diverso dal suo. L’opera riflette il gusto dei romantici per il medioevo, infatti, è
una ballata ma diversa dalla tipica ballata medievale poiché contiene poche ripetizioni, nessun ritornello, e la
lunghezza delle strofe varia, ci sono quartine e sestine e a volte ci sono anche strofe di nove versi. Il poema, che
consta di sette parti, comprende allitterazioni, similitudini, personificazioni, arcaismi.   

La trama
La Ballata del Vecchio Marinaio racconta la storia di un vecchio marinaio che ferma un uomo che si sta recando a un
banchetto di nozze e gli chiede di ascoltare la sua storia inquietante. Il giovane viene catturato dal suo sguardo
magnetico e non può fare a meno di ascoltarlo. Il marinaio gli racconta di come la sua nave, superato l’equatore,
viene spinta da violenti tempeste verso il polo sud. All’improvviso un albatro appare tra la nebbia e viene accolto con
grande ospitalità dai marinai che lo considerano un simbolo di buon augurio. Tutti i giorni gli danno da mangiare e
pian piano un vento favorevole comincia a spingere la nave verso l’equatore. Un giorno il vecchio marinaio uccide
l’albatro con una balestra senza alcuna ragione. Da questo momento una maledizione si abbatte sulla nave, il vento
cala e tutto si ferma, i marinai cominciano a morire di sete, biasimano il vecchio marinaio per la loro sfortuna e gli
appendono al collo l’albatro morto per punizione. In seguito appare una nave fantasma con a bordo Morte e Vita-in-
Morte che si giocano ai dadi la vita dell’equipaggio. La Morte vince l’equipaggio e tutti cominciano a morire uno
dopo l’altro, mentre la Vita-in-Morte vince il Marinaio che rimane da solo perseguitato dagli occhi dei compagni
morti. Intanto la nave è circondata da terribili serpenti marini, il marinaio comincia a pregare e solo quando benedice
le creature marine, l’albatro finalmente si stacca dal suo collo cadendo in mare. La nave ricomincia a muoversi spinta
da spiriti simili ad angeli verso l’Inghilterra riportando a casa il vecchio Marinaio. L’uomo deve ora espiare il suo
peccato e per questo deve vagare per il mondo e raccontare la sua incredibile storia alle persone che incontra per
insegnare loro ad amare tutte le creature di Dio.

Temi principali e interpretazione dell’opera


Coleridge inizia il poema descrivendo in modo realistico il paese natio del marinaio, il viaggio che intraprende in
nave, il tempo atmosferico, la posizione del sole quando la nave attraversa l’equatore; in seguito l’immaginazione
prende il sopravvento e la narrazione si arricchisce di un’atmosfera soprannaturale ricca di simboli e di personaggi
misteriosi come spiriti, angeli, strane creature marine, lo stesso marinaio sembra un personaggio non reale a causa
della sua figura scarna e del suo sguardo magnetico che riesce a catturare totalmente l’attenzione di chi lo ascolta.
Coleridge non fornisce alcuna spiegazione razionale degli eventi fantastici e soprannaturali che si susseguono nel
corso della storia. L’opera potrebbe essere interpretata come un’allegoria della vita dell’animo umano poiché il
protagonista commette un terribile crimine contro la natura e Dio quando uccide l’albatro senza alcun motivo, quindi
deve espiare la sua colpa per raggiungere la salvezza dell’anima raccontando la sua storia ripetutamente per
insegnare agli uomini a rispettare la natura, Dio e le sue creature.

Kubla Khan (1798)


Kubla Khan è una delle opere più famose di Coleridge. Il poeta racconta in una prefazione le circostanze che hanno
portato alla composizione di questa poesia, rimasta incompleta e di cui sono rimasti solo cinquantaquattro versi. Egli
scrive che a causa del suo cattivo stato di salute, era stato costretto a ritirarsi per un periodo nella sua casa di
campagna situata tra Porlock e Linton, al confine tra il Devon e il Somerset. In seguito a una leggera indisposizione
aveva preso un analgesico, in realtà una dose di oppio da cui aveva una dipendenza, che lo aveva fatto
addormentare profondamente. Prima di addormentarsi stava leggendo un libro su Kublai Khan, il grande imperatore
della Mongolia, nipote di Gengis Khan, vissuto alla fine del XIII secolo, e il palazzo del piacere che aveva ordinato di
costruire in Xanadu. Il poeta dice di aver composto in sogno due o trecento versi su questo evento e che quando si
svegliò, si affrettò a mettere per iscritto la poesia, ma una persona di cui Coleridge non ci rivela l’identità, era venuta
a fargli visita da Porlock interrompendo il suo lavoro e quando il visitatore era andato via, lui aveva dimenticato il
resto del sogno. Per questa ragione la poesia è rimasta incompleta e i critici hanno visto in questo misterioso
visitatore da Porlock una metafora del mondo reale che ostacola l’ispirazione e il processo creativo del poeta.

THE RIME OF THE ANCIENT MARINER


La ballata del vecchio marinaio (The Rime of the Ancient Mariner nel titolo originale), composta tra 1797 e 1798,
rappresenta il contributo più significativo di Samuel Taylor Coleridge (1772-1834) alle Lyrical Ballads, pubblicate nel
1798 in collaborazione con William Wordsworth (1770-1850) e la cui celebre Preface è considerata il manifesto
del Romanticismo inglese. The Rime of the Ancient Mariner racconta la vicenda fantastica di una maledizione che
cade su una nave e il suo equipaggio dopo l’uccisione di un albatro da parte di un marinaio.

Struttura
La forma metrica del testo è quella della ballata, una tipologia poetica che racconta una storia, spesso piuttosto
lunga, e che è caratterizzata da un ritmo che la rende anche cantabile. Sebbene il linguaggio della Rime  sia evocativo
e immaginifico, concedendo ampi spazi al “sublime” romantico, e sia ricco di arcaismi (e non popolare e semplice
come nella ballata medievale), Coleridge riprende anche diversi motivi tipici delle ballate popolari inglese. Questi
sono ad esempio la forma dialogica, in quanto l’intero poema è un dialogo tra il vecchio Marinaio e l’invitato a nozze
che egli ferma nella prima strofa, e la presenza del soprannaturale, che caratterizza le visioni successivi alla morte
dell’uccello 1. Altri elementi caratteristici sono il tono tragico della narrazione, che segue il percorso di
redenzione del protagonista della Ballata, ovvero il vecchio marinaio. Lo stile è elaborato, arricchito
di assonanze, consonanze e ripetizioni, nonché figure di suono e di ritmo che danno al testo una particolare patina
letteraria.
La Rime  si divide in sette parti, composte per lo più da quartine di quattro versi con schema di rime ABCB 2; il primo
e terzo verso hanno otto sillabe, mentre il secondo e il quarto hanno sei sillabe. Il metro è caratterizzato per lo più da
giambi, che è l’unità metrica più comune in inglese. Un giambo è una coppia di sillabe composta da una sillaba non
accentata seguita da una sillaba accentata. Vediamo un esempio della metrica nella prima strofa della ballata:

It is an ancient Mariner 8 sillabe - 4 giambi


and he stoppeth one of three 6 sillabe - 3 giambi
“By thy long grey beard and glittering eye, 8 sillabe - 4 giambi
now wherefore stopp’st thou me?” 6 sillabe - 3 giambi

Trama
La Ballata del vecchio marinaio è divisa in sette sezioni, che seguono le “tappe” del viaggio del vecchio marinaio e
della sua maledizione.
Parte 1: Un vecchio marinaio incontra tre ospiti che si stanno recando a un matrimonio e ne ferma uno per narrargli
la propria storia. Gli racconta di come la nave su cui si trovava, una volta superato l’Equatore, fu condotta dalle
tempeste ad incagliarsi tra i ghiacci del Polo Sud. Improvvisamente, attraverso la nebbia, arriva un uccello bianco, un
albatro, salutato dalla ciurma come portatore di fortuna. Il Marinaio però uccide l’uccello senza alcuna ragione.
Parte 2: Da questo momento un maleficio cade sulla nave, che viene spinta oltre l’Equatore e poi rimane ferma nella
bonaccia. L’equipaggio della nave, prima consenziente in maniera ambigua, ora accusa apertamente il Marinaio per il
suo delitto, apponendogli al collo il cadavere dell’albatross.
Parte 3: I marinai iniziano a morire di sete quando improvvisamente appare un’altra nave: è una nave
fantasma condotta dalla Morte e dalla Vita-nella-morte che si giocano a dadi le vite dei marinai. La Morte vince i
compagni del Marinaio, che quindi muoiono uno dopo l’altro, mentre la Vita-nella-morte vince il Marinaio, che è
quindi l’unico a sopravvivere.
Parte 4: Il vecchio marinaio è perseguitato dal ricordo dei compagni morti e vede agitarsi nel mare degli enormi
serpenti marini. Poiché il Marinaio è ormai pentito del suo errore, l’albatross si stacca dal suo collo e precipita in
mare.
Parte 5: L’incantesimo malvagio è rotto, come simboleggiato dalla pioggia che scende sulla nave e dal ritorno in vita
dei compagni. Davanti agli occhi del Marinaio compaiono degli spiriti, simili ad angeli, che emettono strani suoni e
conducono la nave a una velocità incredibile. Tra questi si distingue lo “Spirito del Polo sud”. Il marinaio sviene.
Parte 6: Durante la trance, il Marinaio sente due spiriti, compagni dello Spirito Polare che ha vendicato l’albatro,
discutere della sua colpa e della necessità dell’espiazione prima del perdono divino. Nel frattempo, la nave fa rotta
verso la terra natale del marinaio.
Parte 7: Giunta a destinazione, la nave affonda, mentre il Marinaio salta sulla scialuppa di un eremita, al quale il
Marinaio chiede di confessarsi. Egli può così trovare la pace. Il suo compito ora è quello di girare per il mondo e
narrare la propria vicenda, per insegnare agli uomini, attraverso l’esempio, ad amare e rispettare le creature di Dio.
Analisi delle tematiche principali
L’idea della trama viene da un sogno che l’illustratore George Cruikshank (1792-1878) raccontò all’amico Coleridge.
Inizialmente la Rime of the Ancient Mariner doveva essere una collaborazione tra Coleridge e Wordsworth, che
infatti suggerì alcuni episodi centrali come l’uccisione dell’albatross o il marinaio morto che conduce la nave. È quindi
un perfetto esempio del lavoro poetico comune che caratterizza le Lyrical Ballads e può essere definita un perfetto
mix di Gothic romance 3, letteratura di viaggio e ballata tradizionale.
Il riferimento al romance non è casuale dato che Coleridge dosa equamente il soprannaturale col reale.
Nell’incipit abbiamo ad esempio una serie di dettagli realistici sul matrimonio, sul tempo atmosferico, sulla posizione
della nave e sul paese d’origine del marinaio, ma dopo la morte dell’albatross il poema s’arricchisce di diversi
elementi magici e soprannaturali, quali:

 la ragione misteriosa che lo costringe a raccontare continuamente la propria storia e le forze arcane che
guidano la nave verso il Polo sud derivano da due noti temi medievali: quello della la “nave fantasma” che
conduce gli uomini in luoghi sconosciuti e quello della Danza della morte, nel quale gli scheletri conducono
gli uomini sulle proprie tombe. Anche nella Rime la morte è rappresentata come uno scheletro, secondo la
tradizione classica
 l’albatro, uccello sacro in molte religioni e miti, che i marinai consideravano un simbolo beneaugurante. In
molti bestiari medievali all’albatro si associa la qualità dell’intoccabilità, e la sua uccisione è equiparata alla
rottura di un tabù sacro
 le creature ultraterrene come spiriti, angeli e mostri marini di cui il poema è ricco
 Infine lo stesso marinaio è da subito raffigurato in chiave magica, poiché viene descritto con un glittering
eye che ha un potere ipnotico che costringe la gente ad ascoltarlo
 Alla fine del poema non viene fornita alcuna spiegazione logica degli eventi soprannaturali, ma anzi è
concesso ampio spazio alle descrizioni delle relazioni esistenti tra lo stato mentale del Marinaio, di cui il
mondo esterno diventa una metafora.

I principali temi della Rime sono lo studio psicologico della colpa, della sofferenza e dell’espiazione umana. Da qui
hanno avuto origine interpretazioni della Ballata di carattere religioso, che vedono nell’uccisione dell’albatro una
sorta di peccato contro Natura e quindi contro Dio. Per questo motivo il Marinaio per raggiungere la salvezza,
ovvero il ritorno al proprio paese, deve passare dal fuoco del Purgatorio. Il momento di svolta della vicenda ha luogo
nella quarta parte del poema, quando l’acqua del mare brucia di un “orribile rosso” e un serpente marino striscia
attorno alla nave. Improvvisamente il Marinaio benedice queste creature orrende, che sono tuttavia parte della
creazione divina. In questo momento l’incantesimo si interrompe, l’albatro cade dal suo collo e finisce in mare.
Da un punto di vista più strettamente letterario l’albatro può essere una metafora dell’artista e della creazione
artistica 4: il poeta abbandona il suo mondo in cerca di verità e conoscenza attraversando esperienze dolorose e fuori
dall’ordinario e viene infine salvato dal potere dell’immaginazione. Proprio come l’artista, quindi, il Marinaio al
proprio ritorno comprende che il proprio destino è quello di narrare la storia che ha vissuto.

Metro: ballata con schema di rime ABCB.

It is an ancient Mariner, È un vecchio marinaio,


and he stoppeth 5 one of three. e ferma uno dei tre:
"By thy long grey beard and glittering eye 6, "Per la tua lunga barba grigia e il tuo occhio scintillante,
now wherefore stopp’st thou me? perché ora mi fermi?
The Bridegroom’s doors are opened wide, Le porte dello Sposo son già tutte aperte,
and I am next of kin; e io sono il più stretto parente;
the guests are met, the feast is set 7 i convitati son già riuniti, la festa è pronta,
may’st hear the merry din". puoi udirne l’allegro rumore".
He holds him with his skinny hand, Ma egli lo trattiene con la sua mano scheletrica.
"There was a ship," quoth he.§ "C’era una nave," dice.
"Hold off ! unhand me, grey-beard loon 8!" "Lasciami! Non mi toccare, vecchio pazzo dalla barba
Eftsoons his hand dropt he. grigia!"
E quello immediatamente ritirò la mano.
He holds him with his glittering eye - Ma con l’occhio scintillante lo attrae e lo trattiene.
the Wedding-Guest stood still, E l’invitato resta immobile,
and listens like a three years’ child: e ascolta come un bambino di tre anni:
the Mariner hath his will 9. il Marinaio controlla il suo volere.
The Wedding-Guest sat on a stone: L’invitato siede su una pietra:
he cannot choose but hear; e non può fare a meno di ascoltare.
and thus spake on that ancient man, E così parlò quel vecchio uomo,
the bright-eyed Mariner. il Marinaio dallo sguardo luminoso:
"The ship was cheered, the harbour cleared, "La nave, salutata, aveva già lasciato il porto,
merrily did we drop e lietamente si lasciava
below the kirk, below the hill, alle spalle la chiesa, la collina,
below the light-house top. la cima del faro.
The Sun came upon the left, Il Sole si levò da sinistra,
out of the sea came he! sorgeva dal mare!
and the shone bright, and on the right Brillò magnificamente, e a destra
went down into the sea. ridiscese nel mare.
Higher and higher every day, Ogni giorno piú alto, finchè
till over the mast at noon - " diritto sull’albero maestro, a mezzogiorno..."
The Wedding-Guest here beat his breast, L’invitato si batte il petto impaziente,
for he heard the loud bassoon 10. perché sente risuonare il grave fagotto.
The bride hath paced into the hall, La Sposa è entrata nella sala:
red as a rose is she; è vermiglia come una rosa;
nodding their heads before her goes la precedono, annuendo in cadenza,
the merry minstrelsy. i gioiosi musicanti.
The Wedding-Guest here beat his breast, L’invitato si batte ancora il petto,
yet he cannot choose but hear; ma non può fare a meno di ascoltare.
and thus spake on the ancient man, E così seguitò a dire quel vecchio,
The bright-eyed Mariner. il Marinaio dall’occhio brillante.
"And now the storm-blast came, and he "Ed ecco che sopraggiunse la burrasca,
was tyrannous and strong: e fu tirannica e forte:
he struck with his o’ertaking wings, ci colpì con le sue irresistibili ali,
and chased us south along. e, insistente, ci cacciò verso sud.
With sloping masts and dipping prow, Ad alberi piegati, a bassa prora,
as who pursued with yell and blow come chi ha inseguito con urli e colpi
still treads the shadow of his foe, e pur rincorre ancora l’ombra del suo nemico,
and forward bends his head, a capo chino la nave
the ship drove fast, loud roared the blast, correva veloce, la tempesta ruggiva forte,
and southward aye we fled. e ci spingeva sempre piú verso sud.
And now there come both mist and snow, E poi vennero insieme la nebbia e la neve;
and it grew wondrous cold: e si fece un freddo terribile:
and ice, mast-high, came floating by, e ghiacci, alti come l’albero maestro,
as green as emerald. ci galleggiavano attorno, verdi come smeraldo.
And through the drifts the snowy clifts E attraverso il turbine delle valanghe,
did send a dismal sheen: le rupi nevose mandavano sinistri bagliori:
nor shapes of men nor beasts we ken - non si vedeva più forma umana o animale -
the ice was all between. il ghiacchio era dappertutto.
The ice was here, the ice was there, Il ghiaccio era qui, il ghiaccio era là,
the ice was all around: il ghiaccio era tutto all’intorno:
it cracked and growled, and roared and howled, scricchiolava e muggiva, ruggiva ed urlava,
like noises in a swound! come i rumori che si sentono mancando.
At lenght did cross an Albatross, Alla fine un Albatro passò per aria,
thorough the fog it came; venne attraverso la nebbia;
as if it had been a Christian soul, come fosse stato un’anima cristiana,
we hailed it in God’s name. lo salutammo nel nome di Dio.
It hate the food it ne’er had eat, Mangiò del cibo che non aveva mai provato,
and round and round it flew. e volava attorno a noi.
the ice did split with a thunder-fit; Il ghiaccio a un tratto si ruppe con un tuono,
the heilmsman steered us through! il pilota potè passare in mezzo a un varco.
And a good south wind sprung up behind; E un buon vento del sud ci soffiò alle spalle,
the Albatross did follow, l’Albatro ci seguiva;
and every day, for food or play, e ogni giorno veniva a mangiare e giocare,
came to the mariners’ hollo! chiamato e salutato allegramente dai marinai.
In mist or cloud, on mast or shroud, Tra la nebbia o le nuvole, sull’albero o sulle vele,
It perched for vespers nine. si appollaiò per nove sere di seguito; mentre
whiles all the night, through the fog-smoke white, la notte, attraverso una bianca foschia,
glimmered the white moon-shine." splendeva nel chiarore lunare".
"God save thee, ancient Mariner! "Che Dio ti salvi, o Marinaio,
From the fiends, that plague thee thus! - dal demonio che ti tormenta! -
Why look’st thou so?" . With my cross-bow Perché hai quello sguardo?" - "Con la mia balestra,
I shot the Albatross. io ammazzai l’Albatro.
1
 Le suggestioni mitiche e magiche non sono rare nella poesia di Coleridge: le ritroveremo infatti anche in Christabel (1812) e nel poemetto
incompiuto Kubla Khan (1816).
2
 Non tutte le strofe comunque sono quartine poiché Coleridge non volle sacrificare il significato della propria narrazione per i motivi formali.
Coleridge con la sua Ballata riprende dunque una forma metrica tradizionale modernizzandola con elementi romantici che privilegino più il
contenuto che il perfetto equilibrio della forma.
3
 Con Gothic romance o “romanzo gotico” si intende un genere narrativo in prosa caratterizzato dall’ambientazione in castelli e manieri cupi e
tenebrosi e da trame in cui confluiscono elementi romantici, horror e soprannaturali. Due autori “gotici” sono Horace Walpole (Il castello di
Otranto, 1764) e Ann Radcliffe (I misteri di Udolpho, 1794) e l’influsso di questo genere si vede anche nel Frankenstein di Mary Shelley,
nel Dracula di Bram Stoker e nella produzione di Edgar Allan Poe.
4
 L’immagine dell’albatro come metafora dell’artista è molto suggestiva, e verrà riutilizzata mezzo secolo più tardi da Charles Baudelaire nella
sua poesia L’albatros contenuta nella raccolta I Fiori del male.
5
 Stoppeth: è una delle forme arcaiche usate da Coleridge, e vale per “stops”.
6
 Glittering eye: si tratta di un elemento determinante, poiché l’occhio “scintillante” del marinaio ha un potere ipnotico su chi gli sta di fronte.
7
 met [...] set: il gioco fonico e ritmico è tipico di tutta la Rime.
8
 Altro arcaismo letterario.
9
 L’incantesimo del Marinaio si è insomma compiuto: l’invitato (che rappresenta pure il lettore della Ballata) è del tutto privo di volontà ("like a
three years’ child") ed è stregato dall’occhio del Marinaio).
10
 The loud bassoon: la musica indica che la festa di nozze è cominciata.

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