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A SCUO

LA

NON SONO UN MICROBO!


Claude Gutman, Torroncini, Bompiani

Ero io il più piccolo della classe.


Il primo giorno, mi hanno preso in giro tutti. – Hai
sbagliato scuola. Devi andare all’asilo – dicevano.
Avevo così tanta voglia di piangere che mi sono
nascosto nell’ultima fila.
Il maestro mi ha scoperto per caso. Mi ha costret-
to ad andare a sedermi proprio di fronte a lui. Ma
mi hanno preso in giro ancora, per via delle gam-
be che penzolavano giù dalla sedia senza toccare
per terra. In cortile, all’intervallo, subito mi hanno
detto gnomo, scimmiottino e anche microbo.
LEGGO e parlo Il capo della banda era Giacomo. Tutti gli obbediva-
Che cosa pensi del com- no senza discutere. Era grande e molto forte.
portamento di Giacomo e Quando vedevo che si avvicinava, diventavo an-
dei suoi compagni? cora più piccolino. Ma non potevo trasformarmi
A te è capitato di essere
in un nano! Così scappavo via senza voltarmi.
preso in giro da qualcuno?
Come ti sei sentito? È stato Bernardo a salvarmi. Bernardo ha detto a
Come hai reagito? Giacomo che sì, ero piccolo ma che lui non dove-
Parlane in classe. va prendere in giro i piccoli. Gli ha detto anche:
– E se qualcuno comincia a prendere in giro i
grandi, come te, e dice che sono delle giraffone?

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A SCUO

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Pif, pif, paf!


Si aprono le merendine.
Cric, croc, croc!
Fan le patatine.
Gnam, gnam, gnam!
I morsi sui panini.
Glu, glu, glu!
I succhi che van giù.
Alle dieci e trenta
si ferma la lezione LEGGO e comprendo
e comincia il concerto
• Leggi la filastrocca e scegli
della ricreazione. con una ✗ il titolo più adatto.
Stefano Bordiglioni, Quante zampe ha il coccofante?
Emme Edizioni La merenda.
La musica della ricreazione.
• Adesso copialo nello spazio
del titolo.

MUSICA
Nel testo ci sono delle parole che indicano i suoni. Sottolineale.
Eccone altre: Bla Bla • Stomp Stomp • Sbam • Driiin.
Leggile ad alta voce. A che cosa ti fanno pensare? Scrivile sotto ai disegni.

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Adesso insieme ai compagni racconta la ricreazione usando solo i suoni.

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A SCUO
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MATTIA NELLA LAVAGNA


Stefano Bordiglioni, Una storia in ogni cosa, Edizioni EL

Mattia frequentava la prima elementare ed era


un bravo bambino. Gli piaceva leggere, gli pia-
ceva scrivere, ma più di tutto gli piaceva cancel-
lare la lavagna.
Era l’importante incarico che gli aveva assegna-
to la sua maestra. Un giorno, però, mentre Mat-
tia manovrava con energia il cancellino, cadde
dentro alla lavagna.
Non aveva capito come era potuto succedere.
Fatto sta che ora si trovava in una specie di pia-
nura nera, sulla quale crescevano alberelli bian-
chi, tutti rami e niente foglie.
Mattia si avvicinò a una di quelle strane piante e
scoprì che non erano alberelli, ma lettere dell’al-
fabeto. Si fermò vicino a una “A” scritta in stam-
patello maiuscolo.

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crea
Era tutta piegata da un lato e il bam- Osserva le lettere.
bino la riconobbe: era una delle “A” C M H I V
A N D E F L
che scriveva Gianmarco, uno dei suoi
amici. Mattia la tirò da parte e la rad- Le lettere dell’alfabeto sono formate
drizzò. Così stava molto meglio. da linee di vario tipo: orizzontali ,
Gianmarco non era bravissimo a scri- verticali , oblique , curve .
vere, però era simpatico e giocava Disegna una lettera e divertiti a tra-
bene a calcio. Così Mattia si diede be- sformarla in un oggetto, animale o
persona, utilizzando diversi tipi di li-
ne da fare ad aggiustare la frase scrit-
nee come nell’esempio.
ta dal suo amico.

LEGGO e comprendo
• Leggi e scegli vero V o falso F . • Metti in ordine le immagini e racconta
la storia di Mattia.
Mattia entra nella lavagna. V F

Gli alberi bianchi sono le


lettere di Gianmarco. V F

Gianmarco sa scrivere bene. V F

Mattia corregge gli errori


di Gianmarco. V F

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