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INTERVENTI POST SISMA

TECNICHE DI PREVENZIONE E SICUREZZA

OPERE PROVVISIONALI
CRITERI GENERALI

 Le opere di pronto intervento hanno lo scopo di


garantire condizioni di sicurezza nelle strutture
oggetto di dissesto;
dissesto;
1. Tali opere possono assicurare condizioni
permanenti di stabilità
stabilità.. In questo caso ci
troviamo di fronte ad opere di consolidamento
definitivo;;
definitivo
2. Quando, invece, le opere di pronto intervento
devono garantire condizioni di sicurezza
transitorie,, abbiamo a che fare con opere di
transitorie
consolidamento provvisorio;
provvisorio;
CRITERI GENERALI

 Sia nei lavori di consolidamento provvisorio che


in quelli di consolidamento definitivo sono,
presenti delle opere cosiddette “provvisionali”
“provvisionali”,,
le quali sono funzionali ai lavori, ma vengono
eliminate all’ultimarsi dei lavori stessi
stessi..

 Le opere provvisionali, dunque, restano in


opera fino al raggiungimento di condizioni di
stabilità permanenti a seguito di lavori di
consolidamento definitivo.
definitivo.
OPERE PROVVISIONALI
INDIVIDUAZIONE DEI MECCANISMI DI DANNO
COLLASSO PER SUPERAMENTO DELLE
CONDIZIONI DI EQUILIBRIO
 DANNO
crollo dell’angolata

 MECCANISMO
rotazione fuori piano
dell’angolo per forze
agenti sulle pareti
ortogonali
 DANNO
crollo locale sommità muri
di timpano

 MECCANISMO
rotazione fuori piano della
facciata, dovuta al
martellamento della trave
di colmo
 DANNO
lesioni incrociate nelle fasce di
piano

 MECCANISMO
rottura a taglio, per
sollecitazione di flessione nel
piano della parete
CLASSIFICAZIONE OPERE
PROVVISIONALI

 Puntelli;
 Centinatura di Archi e Volte;
 Tiranti e Cerchiature;
 Cerchiaggio locale.
 Speroni e Contrafforti;
PUNTELLI

 Sono organi strutturali sollecitati alla


compressione assiale, destinati al presidio
provvisorio, totale o parziale, di masse
murarie dissestate;
dissestate;
 Possono essere costruiti in materiali vari,
con travi unici o multipli, allo scopo di
assolvere funzioni di sostegno , di ritegno,
oppure insieme di sostegno e ritegno delle
masse;;
masse
PUNTELLI VERTICALI

 L’azione dei puntelli verticali è volta


essenzialmente a fronteggiare il dissesto
da traslazione verticale
verticale;;
 L’obiettivo pratico è il trasferimento del
carico sul puntello, e dunque occorre che
questo entri in compressione all’atto della
posa in opera
PUNTELLI VERTICALI

 La puntellatura può essere realizzata con


elementi di legname, tubi di acciaio o in muratura
strutturale;;
strutturale

 Deve essere verificata la verticalità,


specialmente per i puntelli in legno che, essendo
più snelli, sono più soggetti a fenomeni di
instabilità
PUNTELLI DI SOSTEGNO
 asse verticale  asse verticale
semplice doppia
PRESIDIO DI VANI
 per accogliere solo i carichi
verticali.
PRESIDIO DI VANI

 per le deformazioni
rombiche.
PRESIDIO DI VANI

 muratura (preferibile);
 anche per deformazioni
rombiche.
SOSTEGNO APERTURE
SOSTEGNO APERTURE
SOSTEGNO SOLAI E BALCONI
SOSTEGNO SOLAI E BALCONI
SOSTEGNO SOLAI E BALCONI
PUNTELLI INCLINATI

 I puntelli inclinarti espletano una azione


con componente normale al piano della
parete muraria presidiata
presidiata;;
PUNTELLI INCLINATI

 Fornire alle pareti dei vincoli alla


rotazione;;
rotazione
 Ridurre la lunghezza libera di inflessione
degli elementi murari con pericolo di
instabilità (spanciamento)
(spanciamento);;
 Assorbire la spinta orizzontale di archi o
volte sui muri di imposta
PUNTELLATURA DI RITEGNO
PUNTELLI DI RITEGNO

 disposizione ad
asse inclinato o
testa aderente
PUNTELLI DI RITEGNO
PUNTELLI
DI RITEGNO
 A fascio, emergenti da
più punti fissi al suolo
PUNTELLATURA SU
BASE DI APPOGGIO
PUNTELLAMENTI
PUNTELLI
“ALLEDI
GRANDI
RITEGNO
MASSE”
 Se il puntello AB non assolve
nessuna funzione di
sostegno, allora è
conveniente disporlo come in
fig
fig.. , con la testa A
ammorsata nella muratura
muratura..
PUNTELLI DI
SOSTEGNO/RITEGNO

 Disposizione inclinata
con innesto superiore.
superiore.
 Tale accorgimento
impedisce i moti di
traslazione verticale e
quelli di rotazione
verso l’esterno
PUNTELLI DI
SOSTEGNO/RITEGNO

 L’accoppiamento
simmetrico rispetto al
piano medio del
muro, di due sistemi
di puntelli di ritegno
ha una efficace azione
contro le deformazioni
da pressoflessione.
pressoflessione.

NB: Tale sistema è da utilizzare compatibilmente con i luoghi da presidiare.


PUNTELLI
DI RITEGNO E SOSTEGNO
 reticolari, formati da un
sistema complanare di aste
rigidamente connesse;
connesse;
 La struttura in figura dà
ottimi risultati nei cedimenti
fondali, nello schiacciamento
basale, nella inflessione per
spinta e nella pressoflessione.
pressoflessione.
AB è un puntello
di sostegno e
ritegno,
BD è un sovra
puntello di solo
ritegno,
AC è un’asta che
lavora a trazione
e flessione,
AD è l’asta di
parete..
parete
PUNTELLATURA A
STAMPELLA
CONDIZIONI PER I PUNTELLI

 Stabili allo schiacciamento cubico e alla


pressoflessione;;
pressoflessione
 Realizzati con materiale di idonee
PU
caratteristiche termiche e igroscopiche
igroscopiche;;
 stabili allo scorrimento al fine di impedire
la rotazione delle strutture;
strutture;
 sollecitati alla sola compressione assiale
assiale..
AZIONI LOCALIZZATE

 Sia in testa che al piede esercitano una azione


localizzata contro le strutture
strutture;;
 Poiché le strutture presidiate sono fatiscenti, la
regione di applicazione della testa deve essere
compatta e continua, ma allo stesso tempo quanto
più vicino possibile alla zona dissestata;
dissestata; ove ciò non
fosse possibile occorrerebbe rigenerare le zone di
applicazione della testa;
testa;
 Il piede deve essere posizionato su idonee basi,
compatibili con le caratteristiche meccaniche del
terreno e stabili allo scorrimento.
scorrimento.
VINCOLO AL PIEDE

 Platea in legname con


travi di base (1);
 correnti longitudinali (2) ;
 correnti trasversali (3);
VINCOLO ALLA TESTA

 In fig
fig.. è rappresentato il caso di
un puntello in c.a.. I più comuni ,
sono comunque, i puntelli in legno
o anche le strutture tubolari in
acciaio..
acciaio

 Le biette e controbiette (a, b, c, d)


devono sempre essere
posizionate, forzando il materiale
per la posa in tensione del
puntello..
puntello
VARIAZIONI
TERMICHE/IGROMETRICHE
 Se il puntello si contrae più delle masse murarie
presidiate, le masse sostenute, o lo seguono
mantenendolo in forza , e in questo caso subiscono
dei moti ulteriormente dannosi per la stabilità del
fabbricato, oppure lo abbandonano ed in tal caso, si
ricostituiscono le originarie precarie condizioni di
stabilità..
stabilità
 Se, invece, il puntello per un innalzamento della
temperatura subisce una dilatazione maggiore di
quella delle masse presidiate, va a premere sulle
strutture più di quanto sia necessario al loro
sostegno..
sostegno
DILATAZIONE TERMICA

 Nella tabella che segue sono riportati per i materiali più in


uso i valori di dilatazione termica lineare (per campi di
temperatura tra 0 e 100 C ).
 Le variazioni termiche esercitano una influenza maggiore
nei sistemi realizzati in acciaio/c
acciaio/c..a. rispetto a quelli con
puntelli in legno.
legno.
 Le variazioni igrometriche, invece, lasciano insensibili sia il
c.a. che l’acciaio mentre influenzano enormemente il
legno..
legno
DILATAZIONE TERMICA

MATERIALE Coefficiente l (°C -1)


Acciaio al carbonio 0.000012
Calcestruzzo 0.000012
Legno (parallelamente alle fibre) 0.000004
Legno (trasversalmente alle fibre) 0.000058
Mattoni 0.000006
RITIRO DEL LEGNAME
 Nella tabella che segue sono riportati i valori
percentuali delle contrazioni che subisce il legno
nel verso parallelo alle fibre, nel verso
trasversale (lungo i raggi dei cerchi fibrosi) ed in
verso tangenziale (tangenzialmente ai cerchi
fibrosi)..
fibrosi)
 In considerazione delle grosse contrazioni che
subisce il legno l’utilizzo di legname fresco non è
consentito nelle grandi puntellature ed in
generale e sconsigliabile il legname anche
stagionato..
stagionato
RITIRO DEL LEGNAME

 βLtot - il ritiro longitudinale (tipicamente


compreso fra 0,2% e 0,8%) è molto
piccolo, ed in molti casi può essere
trascurato
 βRtot - il ritiro radiale è tipicamente
compreso fra 3% e 6%
 βTtot - il ritiro tangenziale è tipicamente
compreso fra 6% e 12 12%%
RITIRO DEL LEGNAME
Ritiro tangenziale Ritiro radiale
(%) (%)
Spruce (Abete rosso) Picea spp. 7,4 3,6
Fir (Abete bianco) Abies spp. 7,6 3,8
Pine, Scots (Pino silvestre) Pinus sylvestris 7,7 4,0
Larch (Larice) Larix spp. 7,8 3,3
Mahogany (Mogano) Swietenia spp. 5,1 3,2
Walnut, European (Noce) Juglans regia 6,4 4,3
Chestnut (Castagno) Castanea spp. 6,8 4,0
Willow (Salice) Salix spp. 7,2 4,2
Alder (Ontano) Alnus spp. 7,3 4,4
Cherry (Ciliegio) Prunus spp. 7,8 4,2
Ash (Frassino) Fraxinus spp. 8,3 5,2
Poplar (Pioppo) Populus spp. 8,5 3,4
Maple (Acero) Acer spp. 8,8 4,2
Elm (Olmo) Ulmus spp. 9,1 5,2
Lime (Tiglio) Tilia spp. 9,5 6,8
Oak, White (Quercia bianca) Quercus spp. 10,2 5,2
Beech (Faggio) Fagus spp. 11,8 5,8
PUNTELLATURA DI CONTRASTO
PUNTELLATURA DI CONTRASTO
PUNTELLI DI RITEGNO

 disposizione orizzontale
o lievemente inclinata
CONTRASTO ALLA
PARI
CONTRASTO CON
SCARICO
PUNTELLATURA
DI CONTRASTO
PUNTELLATURA
DI CONTRASTO
ARCHI E VOLTE

 Gli archi e le volte sono strutture in


generale vulnerabili al terremoto essendo
ottimizzate nello sfruttamento delle
proprietà di materiali non resistenti a
trazione
 Per la progettazione dell’opera presidiaria
appropriata, è necessario una corretta
analisi dei dissesti delle strutture voltate
APPANCIAMENTO DEL MURO DI PIEDRITTO
DEPRESSIONE IN CHIAVE
DEPRESSIONE ALLE RENI
PRESSOFLESSIONE DELLA PARETE
CEDIMENTO VERTICALE DEL PIEDRITTO
CENTINATURA DI ARCHI E VOLTE

 L’opera presidiaria deve opporsi alla


deformazione ulteriore delle pareti del
piedritto

 E’ sconsigliabile l’annullamento degli


spostamenti e delle deformazioni nel
tentativo di recuperare la configurazione
iniziale
CENTINATURA DI ARCHI E VOLTE
CENTINATURA DI ARCHI E VOLTE
CENTINATURA DI ARCHI E VOLTE
NUCLEI MURARI PER ARCHI E VOLTE
TIRANTI E CERCHIAGGI

 Tiranti : Per arrestare, in maniera


temporanea, il progredire di fenomeni di
dissesti dovuti, nella gran parte dei casi, ad
azioni spingenti;
spingenti;
 Cerchiaggi : Per arrestare, in maniera
temporanea, il progredire di fenomeni di
dissesti dovuti a schiacciamento o
pressoflessione .
TIRANTI

 I TIRANTI, O CATENE, SONO EFFICACI STRUMENTI DI


CONSOLIDAMENTO PROVVISORIO (OLTRE CHE
DEFINITIVO)
 SONO REALIZZATI CON ELEMENTI IN ACCIAIO CHE,
MESSI IN LEGGERO STATO DI TENSIONE, APPLICANO
SULLE MASSE MURARIE UN’AZIONE DI CONTENIMENTO
LOCALIZZATA, PER IL TRAMITE DI ELEMENTI DI
ANCORAGGIO (PIASTRE O BARRE)
TIRANTI
TIRANTI
TIRANTI
TIRANTATURE IN ACCIAIO
TIRANTATURE IN ACCIAIO
TIRANTATURE IN ACCIAIO
TIRANTATURE IN ACCIAIO
TIRANTATURE IN ACCIAIO
CERCHIATURA PILASTRI E COLONNE

 Le cerchiature sono interventi molto efficaci per


contrastare la rottura per schiacciamento di
elementi strutturali sottoposti a compressione, o
a pressoflessione, quali colonne e pilastri

 Oltre che su colonne e pilastri, l’intervento è


efficace anche su intere strutture con pianta
compatta e dimensioni contenute (campanili e
torri)
CERCHIATURA PILASTRI E COLONNE
CERCHIATURA PILASTRI E COLONNE
CERCHIATURA PILASTRO
INCAMICIATURA PARETI
INCAMICIATURA PARETI
SPERONI E CONTRAFFORTI
SPERONI E CONTRAFFORTI
VERIFICA STATICA

 I puntelli devono formare con il sistema presidiato un


unico sistema statico
statico;;
 Le valutazioni che vengono effettuate sono
approssimate e tendono a fornire il comportamento
più probabile del sistema
sistema;;
 L’impossibilità di una soluzione rigorosa è dovuta alle
incertezze sulle condizioni di vincolo della testa e del
piede e sull’effettivo carico scaricato dalle strutture
presidiate su quelle presidianti;
presidianti;
D.Lgs. 81/08 – All. IV

1. AMBIENTI DI LAVORO
1.1 Stabilità e solidità
1.1.1. Gli edifici che ospitano i luoghi di lavoro o qualunque
altra opera e struttura presente nel luogo di lavoro
devono essere stabili e possedere una solidità che
corrisponda al loro tipo d’impiego ed alle caratteristiche
ambientali

1.1.2. Gli stessi requisiti vanno garantiti nelle manutenzioni


PUNTELLI DI RITEGNO/SOSTEGNO
PUNTELLI DI RITEGNO/SOSTEGNO

1. Il primo procedimento si
adotta quando le strutture
spingenti insistono su muri
continui o con aperture
distanziate, allorché, almeno
intuitivamente è ammissibile
inserire la quarta forza entro
l’ambito murario.
murario.
2. Negli altri casi si applicherà
un contropuntello interno
con l’asse longitudinale
passante per G.

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