Le costruzioni metalliche, come quelle di legno, sono realizzate per assemblaggio di elementi prefabbricati (travi, pilastri o co-
lonne, lastre, ecc...) la cui forma e le cui dimensioni sono, da un lato rispondenti ai requisiti dell’opera, dall’altro conseguenti ai
vincoli di produzione, trasporto e montaggio.
Trattandosi di elementi e sistemi costruttivi industrializzati, l’impresa di costruzione metallica gioca un ruolo molto importante
nella messa a punto del progetto tecnologico. Gli elementi verticali e orizzontali, nello scheletro di acciaio, sono realizzati con
profilati a caldo. (vedi pagina 2)
Le sezioni sono diverse (quadrate, circolari, angolari, a doppia T, a I, a L, etc.), oppure possono essere composte. Data l’ampia
gamma delle sezioni in commercio, la loro forma e le elevate prestazioni meccaniche del materiale, è possibile realizzare tra-
vi, e quindi solai, con grandi luci, di spessore relativamente modesto, anche in presenza di forti carichi..
La sezione ridotta dei pilastri consente un maggior utilizzo della superficie lorda per ogni piano.
Per gli edifici di acciaio non ci sono operazioni “a umido” ed anche gli elementi “a secco” sono soltanto in parte as-
semblati in cantiere, quindi l’ingombro nel cantiere stesso è molto ridotto, con notevoli vantaggi per l’agibilità operativa.
Profilati a L, a Z ed a T in accia-
io .
Il peso di uno scheletro portante in acciaio è molto inferiore a quello in c.a.; ma la relativa leggerezza rende tuttavia l’edificio,
soprattutto quando è alto e sottile, particolarmente sensibile all’azione orizzontale del vento e comporta l’adozione di ele-
menti costruttivi di irrigidimento, al fine di contrastare le deformazioni. (vedi schemi pagina 5)
Le travi sono di norma composte da un profilato IPE a C o doppio T; l’altezza dipende dal momento flettente.
Se per grandi luci o elevati carichi, l’altezza della trave supera quella dei profili in commercio (600 mm) si utilizzano travi
composte e travi reticolari.
Per ottenere questi elementi si utilizzano tecniche e mano d’opera artigianale.
Le tipologie di travi ottenibili sono molteplici; per esempio se tagliamo l’anima di un IPE secondo una linea mediana, possiamo
suddividere la trave in due metà che possono essere riunite con uno sfalsamento, così da ottenere un nuovo profilato con un al-
tezza maggiore.
2- attacco rigido
trave a traliccio e co-
lonna
3- nodo saldato e
giunzione saldata di
corrente inferiore di
trave reticolare
1 2
Particolari di ele-
menti strutturali
reticolari in accia-
io.
1- appoggio di
capriata saldato.
2- nodo di
capriata superio-
re.
1 4
Nodo tra pilastro e trave, con trave passante. Il pilastro trasmette il carico che grava su di
esso al resto della membrature, mediante la piastra di collegamento.
Particolare costrutti-
vo di arco a tre cer-
niere.
investono le pareti vengono trasferite attraverso i solai, alle torri che grazie ala loro forma e peso ele-
vato riducono le oscillazioni dell’edificio.
Un altro modo di limitare le oscillazioni è quello di intervenire direttamente sullo scheletro portante.
In tal caso si opera realizzando nelle testate un’orditura bidimensionale, che conferisce mag-
giore rigidezza.
Negli scheletri di acciaio gli elementi compressi generalmente hanno sezione circolare o
quadrata, in modo che il raggio di inerzia sia uguale in tutte le direzioni, mentre gli elementi
inflessi hanno sezione inscrivibile in un rettangolo.
Essendo questi elementi prodotti industrialmente, possiamo trovarli in commercio in dimensioni stan-
dard.
Può capitare però, nel caso di grandi luci, di dover superare le altezze massime; in questo caso dobbia-
mo costruire l’elemento partendo da lamiere di acciaio di 2/3 cm che poi verranno saldate.
Esempi di vin-
coli tra travi
accoppiate
passanti e co-
lonne passanti
in acciaio.
1 2
Nodo di incastro tra travi primarie e secondarie, semplice ( 1-2) e con ampliamento della sezione all’ inca-
stro ( 3-4)
Esempio di
nodo tra trave
primaria e tra-
ve secondaria.
Particolare
costruttivo di
un nodo rigi-
do.
Particolare di
controventi
verticali.
La resistenza al taglio del legno nella direzione delle fibre è molto scarsa,
mentre è molto superiore nella direzione ortogonale.
Nella fabbricazione dei legni artificiali (lamellare), infatti, si suddivide un
tronco in fogli che poi vengono riuniti alternando la direzione delle fibre.
migliorare il comportamento meccanico.
Travi reti-
colari in
legno la-
mellare.
Tavola del-
le dimen-
sioni, per
sezioni di
travi rettili-
nee.