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PONTI E GRANDI STRUTTURE
Prof. Pier Paolo Rossi
Università degli Studi di Catania
Il comportamento
degli impalcati da ponte
2
Ponti a travata
Modellazione
Il modello d’analisi dovrebbe :
Ⱶ riflettere la risposta strutturale in termini di deformazioni,
resistenze e stabilità locale e globale.
Ⱶ includere quanto più elementi strutturali possibile
(telai trasversali, irrigidimenti, appoggi…)
Ⱶ considerare tutti gli stadi di costruzione e i casi di carico
Ⱶ considerare carichi facilmente applicabili
Ⱶ consentire il comportamento dinamico e
includere i più significativi modi di vibrazione
Ⱶ essere facilmente implementabile
Ⱶ determinare risultati che consentono facilmente la verifica di normativa
Ⱶ essere supportato da programmi di analisi in commercio
3
Ponti a travata
Modellazione
Il ponte, che è un sistema spaziale, può essere ricondotto a :
Ⱶ modello monodimensionale
Ⱶ modello di calcolo bidimensionale
− piastra equivalente
− graticcio di travi
Ⱶ modello di calcolo tridimensionale
4
modello monodimensionale
5
Ponti a travata
Modellazione monodimensionale
Pregi
Ⱶ I modelli monodimensionali sono supportati da programmi commerciali di analisi
strutturale che considerano le fasi di costruzione, l’influenza della temperatura,
viscosità e ritiro ed eseguono automaticamente le verifiche strutturali di
normativa.
Difetti
Ⱶ I modelli monodimensionali ben si adeguano al progetto per carichi verticali.
Tuttavia, essi non considerano tutti gli elementi strutturali (ad esempio le travi
trasversali, i controventi orizzontali). Pertanto, alcune verifiche (ad esempio
l’instabilità laterale) vanno eseguite a parte.
Ⱶ I modelli monodimensionali non sono accurati per ponti curvi o sbiechi.
6
Ponti a travata
Modellazione monodimensionale
La soluzione del problema di De S. Venant può essere considerata
se esiste un piano , detto piano di sistema, che contiene :
• l’asse geometrico della trave
• uno degli assi principali di inerzia
della sezione retta B
• gli enti sollecitanti
L z
s
x
a λ1 λ2 a
y
7
Ponti a travata
Modellazione monodimensionale
Problemi :
• La conservazione della forma può non essere garantita
visto che la sezione è a pareti sottili.
Alla conservazione della forma tende il progettista
mediante l’uso di nervature trasversali.
La garanzia della conservazione della forma consentirebbe
di sostituire i carichi distribuiti con le loro risultanti.
• Gli enti sollecitanti non sono spesso concentrati
in corrispondenza del piano di sistema.
8
Ponti a travata
Modellazione monodimensionale
1. Caso della sezione indeformabile (traversi rigidi)
L’unico elemento trascurato nella utilizzazione dei risultati della trave è
l’eccentricità che il carico risultante distribuito o le forze risultanti concentrate
hanno rispetto al piano del sistema
Il carico risultante Qtot
è caratterizzato da :
Qtot Qi ( intensità ) Q1 Q2
Q3
e
Q ei i
( posizione )
Qtot e
Problema da risolvere : e2
Ⱶ eccentricità del carico y
9
Ponti a travata
Modellazione monodimensionale
2. Caso della sezione deformabile (traversi non rigidi)
Lo stato di sollecitazione e di deformazione del singolo elemento della sezione
non dipende solo dalle caratteristiche del carico risultante
ma anche dalle caratteristiche (intensità e posizione) dei singoli carichi
Q1 Q2
Q3
Problema da risolvere : e
Ⱶ eccentricità del carico e2
Ⱶ ripartizione trasversale del carico
y
10
Ponti a travata
Modellazione della sezione trasversale
Occorre definire preventivamente la zona collaborante della soletta
11
Ponti a travata
Modellazione delle travi a cassone
Travi a cassone semplice possono essere modellate mediante una
sola asta se le pareti del cassone sono sufficientemente irrigidite da
diaframmi (travi trasversali piene o controventate) alquanto
ravvicinati da evitare la distorsione della sezione trasversale.
Questa condizione è usualmente soddisfatta
se la spaziatura degli elementi trasversali è tra 3.5 e 5m,
in funzione delle dimensioni del cassone.
12
Ponti a travata
Modellazione degli appoggi nei ponti a cassone
Occorre porre attenzione nel posizionamento del vincolo
alle pile al fine di determinare correttamente le reazioni
degli appoggi.
E’ opportuno realizzare dei tratti rigidi per rappresentare
i punti di contatto tra la trave e le pile.
asse trave
elementi
rigidi
13
modello monodimensionale:
comportamento flessionale
14
Ponti a travata
Comportamento flessionale
Le caratteristiche della sollecitazione M e V
provocano tensioni normali e tangenziali :
M
y
I
V
b0 S ( formula di Jourawsky )
I
15
Ponti a travata
Comportamento flessionale
Lo spostamento verticale
è indipendente dalla coordinata x v z, x v z
Lo spostamento assiale nasce per
effetto della rotazione flessionale ed w( y , z ) v ' y
è indipendente dalla coordinata x :
L z
s
x
a λ1 λ2 a
y
16
Ponti a travata
Comportamento flessionale
Per derivazione delle precedenti equazioni si ottiene :
w M
v'' y v''
y EI
V
e per successiva derivazione ………………………… v'''
EI
B
L z
s
x
a λ1 λ2 a
y
17
Ponti a travata
Deformazioni a taglio
Nella maggior parte dei casi, le deformazioni a taglio sono alquanto
piccole e pertanto la loro influenza può essere trascurata.
L’influenza delle deformazioni a taglio deve essere considerata nei
ponti di piccola luce
In tal caso, se si aggiunge il contributo della deformazione da taglio, si ha :
M V
v' dz C
EI GA
dove χ è il fattore di taglio
18
modello monodimensionale:
comportamento torsionale
19
Ponti a travata
Equilibrio torsionale
Ipotesi: dz
z
La sezione trasversale
è rigida nel proprio piano Tz dTz (+)
m
Oggetto : Tz
O x
elemento di travata lungo dz
e soggetto a momento torcente.
y
Equazione di equilibrio alla
rotazione intorno a z Tz m dz
Tz dTz m dz Tz 0
Da questa relazione si ottiene ………………. dTz dz m
20
Ponti a travata dTz dz m
Equilibrio torsionale
Per detto elemento di travata vale :
Tz GJ (1) GJ '
dove :
G modulo di elasticità tangenziale
J rigidità torsionale primaria
(1) angolo unitario di torsione (rotazione relativa tra due sezioni a distanza unitaria)
Derivando questa relazione, si ottiene :
GJ '' m Questa relazione può ritenersi valida
se la sezione è compatta
21
Ponti a travata
Ripartizione del carico torcente
Alla rotazione (z) della sezione F
corrispondono
C
spostamenti verticali,
valutabili tramite la relazione : 0 1 e 3
Qtot
vi xi m=Qtot∙e
0 1 2 3
La torsione globale della trave
è fronteggiata attraverso :
v0 m=Qtot∙e
v1
Ⱶ torsione della sezione v2
Ⱶ flessione delle nervature v3
x0
longitudinali
22
Ponti a travata
Ripartizione del carico torcente
Di questa inflessione delle nervature è possibile tener conto :
1. trascurando la continuità rotazionale tra soletta e nervature
(teoria di Engesser)
2. considerando la continuità rotazionale tra soletta e nervature
(teoria della torsione non uniforme)
23
Ponti a travata
Metodo di Engesser
Ai fini della ripartizione del carico torcente :
Ⱶ la sezione è schematizzata come un insieme
di travi longitudinali di eguale lunghezza
Ⱶ la rigidità torsionale primaria dei vari elementi è trascurata
x0
Il carico torcente è fronteggiato x1
dall’inflessione delle singole travi
m=Qtot∙e
Le travi si oppongono allo v0 v1
spostamento con un carico C
v2
v3
reattivo :
Ri EI i vi'''' EI i xi ''''
R0 R1 R2 R3
24
Ponti a travata
Metodo di Engesser
I carichi reattivi devono :
verificare l’equilibrio alla traslazione verticale
(risultante complessivamente nulla)
verificare l’equilibrio alla rotazione torsionale
ovvero …………………… i
R
i
''''
EI i xi 0
i
ii
R x
i
''''
i i m
EI x 2
Da queste relazioni deriva :
m Qtot e
''''
ii ii
EI x 2
EI
i
x 2
i
25
Ponti a travata
Metodo di Engesser
Per effetto del carico torcente per unità di lunghezza Qtot∙e,
il carico reattivo sulla generica trave è :
EI i xi
(carico torcente) Ri EI i xi '''' Qtot e
EI i xi
i
2
Per effetto del carico centrato Qtot,
il carico reattivo sulla generica trave è :
EI i
(carico centrato) Ri Qtot
EI i
26
Ponti a travata
Metodo di Engesser
Complessivamente, il carico reattivo della generica trave è :
EI i EI i xi EI i EI i xi
Rtot,i Qtot Qtot e e Qtot i Qtot
EI i EI i xi2
EI i
ii
EI x 2
dove τi è un coefficiente di ripartizione
ovvero …
… dato il carico di intensità Qtot ed eccentricità e,
il coefficiente di ripartizione τi
fornisce la quota di carico che compete alla generica trave.
Per Qtot=1 ed eccentricità e variabile, la relazione precedente
fornisce la linea di influenza della reazione della trave i‐esima
27
Ponti a travata
Metodo di Engesser
Se … F
le travi sono tutte uguali, C x
ma con luci qualsiasi,
0 1 e 3
il carico reattivo xi
della generica trave è :
1 xi
Rtot,i e Qtot i Qtot
n 1
i
x 2
essendo :
(n+1) il numero di nervature longitudinali
28
Ponti a travata
Metodo di Engesser
Se… F
le luci delle travi sono eguali : C x
xi 2i n e
2 0 i n
xi
Inoltre :
2 2 n n 1 2n 1 2
n 1
4i n 4in 4
n n
n
xi
2
4
2 2
4
6
n n 1 4
2
2
i 0 i 0
2 4 4 2
n n 1 2 n 1 n n n n 1 n 2
4 6 2 12
n
n n 1 2n 1 n
n n 1
essendo
i 0
i 2
6
e i
i 0 2
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Ponti a travata
Metodo di Engesser
Se… Qtot
le luci delle travi sono eguali : C x
1 xi
Rtot,i e Qtot e
n 1 i
2 0 i n
x xi
e quindi :
1 2i n 2 1 6 2i n
Rtot,i 2 e Qtot 1 e Qtot
n 1 n n 1 n 2 12 n 1 n n 2
1 6e
Se i=0 o n (trave di estremità) : Rtot,i 1 Qtot
n 1 n 2
30
Ponti a travata
Metodo di Engesser R x
i
i i '''' EI i xi2 m
i
Dalle relazioni ricavate in precedenza si ha :
''''
Qtot
e
EI i
e v ''''
EI i xi
i
2
EI x
i
2
i i
Data l’affinità tra la rotazione torsionale e lo spostamento verticale,
lo spostamento totale della generica trave vale:
vtot,i vm xi 1
EI i e x v v
i EI i xi
2 i i m
dove αi è un coefficiente di amplificazione dello spostamento medio.
31
Ponti a travata
Metodo di Engesser
Se… F
le luci delle travi sono eguali : C x
vtot,i i vm 0 i e n
dove : i 1
EI i
e xi x
xi 2i n 2
EI x
i
2
i i
6 2i n Se la trave è di estremità :
1 e
n n 2
0 6e
1
n
2 n n 2
essendo
i 0
x
2
i
12
n n 1 n 2
32
Ponti a travata
Metodo di Engesser
Poiché spostamenti, caratteristiche della sollecitazione e tensioni
sono tra loro correlati da legami di proporzionalità, …
… lo stato tensionale della singola nervatura longitudinale
potrà essere dedotto da quello conseguente alla flessione retta …
… amplificato mediante il coefficiente α, ovvero :
M V
i i y b0 i i S
I I
Tensioni normali Tensioni tangenziali
33
Ponti a travata
Influenza del numero dei campi
Se… B=n
Qtot
• la larghezza del ponte è variabile C x
• le luci tra le travi sono eguali
• il carico è eccentrico con e=B/2 0 i n
xi e = B/2
si ha
6e 3n
n 1 1 n
n 2 n2
All’aumentare dei campi,
le nervature estreme
sono sempre più sollecitate.
Non vi è alcun vantaggio
nel creare impalcati molto larghi. n
34
Ponti a travata EI
i 1 i
Influenza del numero dei campi EI x2
i i
e xi
i
Se… B
Qtot
• la larghezza del ponte è fissa C x
• le luci tra le travi sono eguali
• il carico è eccentrico con e=B/2 0 i n
=B/(n+1) xi e = n/2
ed inoltre :
• n 1 EI cost (rigid. fless. globale) n
n 1 xi xi2
i
• I cost
i
(inerzia nervatura long.) i 0
si nota che
il numero dei campi ha una scarsa B
influenza sulla ripartizione.
La scelta del numero di campi B
è principalmente condizionata dalla
progettazione della soletta. n
35
Ponti a travata
Torsione primaria e secondaria
Con il metodo di Engesser si è mostrato come è possibile fronteggiare
un carico torcente esterno in assenza di rigidità torsionale primaria.
Se sono considerate entrambe le rigidità torsionali (primaria e
secondaria), l’equazione fondamentale della trave soggetta a
momento torcente diventa :
36
torsione primaria:
sezioni aperte e chiuse
37
Ponti a travata
Rigidità torsionale primaria in sezioni aperte
La sezione aperta del ponte risulta scomponibile
in una serie di rettangoli allungati costituiti da :
Ⱶ soletta di impalcato
Ⱶ nervatura
Per ciascuna di queste parti la rigidità torsionale primaria si scrive :
1
GJ G L 3
3
dove :
L lato maggiore della sezione rettangolare
lato minore della sezione rettangolare
Ψ coefficiente di forma
38
Ponti a travata
Rigidità torsionale primaria in sezioni aperte
Il coefficiente Ψ si deduce dalla relazione :
1.92 1 n L
1
5
tanh
2
L n 1,3,5 n
Per L/δ ≥ 2.5
è lecito effettuare
la seguente approssimazione :
1 0.63
L
L/
39
Ponti a travata
Rigidità torsionale primaria in sezioni aperte
Per un impalcato con n+1 travi uguali si ha :
1
GJ G Bs 3 ( n 1)h0b03
3
s
H h0
b0 b0 b0
0 1 n
40
Ponti a travata
Tensioni da torsione primaria in sezioni aperte
Lo stato tensionale è quello della sezione rettangolare
con valori massimi agli estremi dei lati minori
Ti
3 2
L
dove :
Ti aliquota di momento torcente primario relativo al singolo rettangolo,
ottenibile scomponendo Ttot
in parti proporzionali alla rigidità delle singole parti secondo la relazione :
GJ i i Li 3i
Ti Ttot Ttot
GJ i i Li 3i
41
Ponti a travata
Torsione primaria in sezioni chiuse
Nel caso di sezioni chiuse, l’elevato grado di connessione
determina una certa difficoltà di soluzione.
0 1 b0 n
s1
G h
s2 xi
B/2 B/2
42
Ponti a travata
Torsione primaria in sezioni chiuse
Una soluzione approssimata può essere determinata assumendo che
l’intensità dei flussi (τb0)i vari con la distanza xi dal piano di simmetria.
Pertanto, detto (τb0) il valore reattivo delle nervature estreme si ha :
2
b0 i b0 xi
b
b0
s1
G h b0 i b0
s2
xi
b/2 b/2
43
Ponti a travata
Torsione primaria in sezioni chiuse
I flussi nelle solette s1
sono esprimibili h
ovvero : =
x6
2 n
s1 j s2 j b0 xi h b6
b i=j +
b5
( analogia idrodinamica ) +
b4
0 1 2 4 5 6
b6
b6 b5
b6 b5 b4
44
Ponti a travata
Torsione primaria in sezioni chiuse
I flussi nelle solette sono esprimibili in funzione dei flussi (τb0)i ,
ovvero :
n
2 n
s1 j s2 j b0 i b0 xi
i=j b i=j
b0
s1
G h
s2
xi
B/2 B/2
45
Ponti a travata
Torsione primaria in sezioni chiuse
L’equilibrio tra il momento torcente esterno T e quello interno
impone che valga la relazione :
n n
h n 2
T b0 i hxi s j h b0 4 xi
i 0 j1 b i 0
x6
Contributo nervatura h b6
2
TT 2 b0 xi h xi
B
b5
Contributo soletta
2 b4
TS 2 s i xi h 2 b0 xi xi h
B
0 1 2 4 5 6
46
Ponti a travata
Torsione primaria in sezioni chiuse
L’equilibrio tra il momento torcente esterno T e quello interno
impone che valga la relazione :
n n
h n 2
T b0 i hxi s j h b0 4 xi
i 0 j1 b i 0
Risolvendo rispetto a (τb0) si ottiene:
T b2 T b2 T
b0
2bh 2 xi
2
2 2 xi
2
2
Questa relazione può intendersi come la formula generalizzata di Bredt, a cui si torna
in assenza di nervature intermedie ponendo il coefficiente correttivo =1.
47
Ponti a travata
Torsione primaria in sezioni chiuse
L’angolo unitario di torsione può ottenersi dall’uguaglianza
del lavoro esterno Le T 2
1
Li 2
con il lavoro interno b( s )ds
2G c
Dall’inverso dell’angolo unitario di torsione si ricava
la rigidità torsionale primaria :
4G 2
GJ
h b2 b b
2
2 xi s1 s2
2
b0
48
torsione secondaria di sezioni aperte:
1a modifica del metodo di Engesser
49
Ponti a travata
Modifiche del metodo di Engesser – sezioni aperte
Il metodo di Engesser non permette
una valutazione rigorosa della torsione secondaria.
Infatti, nell’ipotesi di variabilità lineare degli spostamenti verticali si ha :
E EI i xi2 E x 2 y 2 dA
A
e anche le tensioni normali, a meno del valore medio del comporta‐
mento a trave, assumono una variabilità lineare con la coordinata x.
i 1
EI e M
x y
i EIi xi I
2 i
50
Ponti a travata
Modifiche del metodo di Engesser – sezioni aperte
In virtù del diverso grado di diffusione
del materiale della soletta e delle nervature si ha :
• equilibrio alla traslazione longitudinale (soddisfatto)
• equilibrio alla rotazione intorno ad asse orizzontale (soddisfatto)
• equilibrio alla rotazione intorno ad asse verticale (non soddisfatto)
spostamenti verticali
x
G2
51
Ponti a travata
Modifiche del metodo di Engesser – sezioni aperte
Per soddisfare l’equilibrio alla rotazione intorno ad un asse verticale
è opportuno modificare la posizione dell’asse neutro.
Se si trasla l’asse neutro verso l’alto di un segmento h ,
si ottiene :
K x y
O
x
h x
G
y y
52
Ponti a travata
Modifiche del metodo di Engesser – sezioni aperte
xdA 0
Se si impone l’equilibrio alla rotazione intorno ad y ( ) e si
considerano separatamente l’area di soletta e l’area di nervatura, si ha :
y dA
x 2
x 2 y dA x 2 y dA x 2 y h dA xi2 y h dA
A As An As An
B 3
x dx y h dy x y h dA i y h dA
B/2
2 2 2
i ydy hdy x 2
0
s An
12 s s An
B3
S1 h s xi2 S n h An 0
12
dove :
Sn momento statico di una nervatura rispetto ad x
S1 momento statico di una striscia di soletta di larghezza unitaria rispetto ad x
53
Ponti a travata
Modifiche del metodo di Engesser – sezioni aperte
Se aggiungiamo e sottraiamo la quantità :
B 2 Sn n 1 12
otteniamo
B3 B3 B 2
B 2
S1 h s xi2 Sn xi2 h An n 1 S n n 1 S n
12 12 12 12
ovvero :
B2 B3 2 B2 2
n 1 Sn BS1 h s An xi Sn n 1 xi
12 12 12
dove :
(n+1)Sn momento statico di tutte le nervature rispetto ad x.
54
Ponti a travata
Modifiche del metodo di Engesser – sezioni aperte
Poiché il momento statico di tutta la sezione rispetto all’asse neutro
è nullo, si ha :
B2
n 1 Sn BS1 0
12
Pertanto, la distanza vale :
h
B2
n 1 xi2
h 12 3 Sn
B
s An xi2
12
55
Ponti a travata
Modifiche del metodo di Engesser – sezioni aperte
La rigidità torsionale andrà calcolata rispetto ad un asse ≠
x x
e ad una distanza ≠
y y , ovvero:
E E x 2 y 2 dA
A
(prima modifica del metodo di Engesser)
56
Ponti a travata B2
n 1 xi2
Esempio su modifiche di Engesser h 12 3 Sn
B
s An xi
2
12
Se… B
le nervature sono uguali
e ugualmente spaziate di luce λ, si ha: C x
xi 2i n e … 0 i e n
2
xi
n
B2
i 0
xi
2
12 n 1
n n 1 n 2
1/(n+1)
quindi :
B2 1 B 2
n 1 xi2
12 n 1 12
ovvero,
all’aumentare delle nervature
y tende a coincidere con y n
57
Ponti a travata
Modifiche del metodo di Engesser – sezioni chiuse
Nel caso di sezioni chiuse : B
s1
1 2
1 B 3 S b3 S x 2 S
i n
s2
h
h 12 b/2 b/2
1 2
1 B 3 s b3 s A
n i Sn
x 2
12
dove :
Sn momento statico di una nervatura rispetto ad x
S1 momento statico di una soletta sup. di larghezza unitaria rispetto ad x
S2 momento statico di una soletta inf. di larghezza unitaria rispetto ad x
In tal caso risulta sempre minore di quello ottenuto nel caso di sezione aperte
h
a causa della presenza della controsoletta.
58
torsione secondaria di sezioni chiuse:
2a modifica del metodo di Engesser
59
Ponti a travata
Comportamento sezioni aperte
Il comportamento torsionale di una nervatura di una sezione aperta
è assimilabile a quello di un rettangolo allungato sul piano medio,
dove risultano nulle le tensioni tangenziali ed i relativi scorrimenti :
w v w w
zy v' 0 v ' ' x
y z y y
Nelle travi inflesse per effetto della torsione si ha,
introducendo la distanza al posto di
y y:
w
w v ' y ' x y e … v '' y '' x y
z
60
Ponti a travata
Rigidità torsionale secondaria in sezioni chiuse
Passando alle sezioni chiuse, B
le non saranno più nulle
nei piani medi delle nervature, s1 T
b0 h
s2
poiché … b/2 b/2
b
2 T b2 2
b0 i b0 xi xi
b 2 2 xi b
2
area racchiusa dalla linea
media dell’anello esterno
= b∙h
61
Ponti a travata T b2 2
Rigidità torsionale secondaria in sezioni chiuse b0 i xi
2 2 xi b
2
B
Sulle travi di estremità (x = b/2) si ha : s1 T
b0 h
zy b0 1 T b 2
s2
zy b/2 b/2
G Gb0 Gb0 2 2 xi2 b
ovvero
1 GJ ' b2 1 b2 4 2 '
zy 2
2
Gb0 2 2 xi 2b0 2 xi
2
b b
2 h b
b0 2 xi
2
s1 s2
avendo sostituito nel momento torcente le seguenti espressioni :
h b2 b b
T GJ ' con … GJ 4G 2
2
b0 2 xi
2
s1 s2
62
Ponti a travata
Rigidità torsionale secondaria in sezioni chiuse
Dopo alcune semplificazioni, sulle travi di estremità (x = b/2) si ha :
b
zy '
2 xi2 bb0 s1 s2
1
b2 2h s1s2
e (ipotesi di Engesser) :
w b b 2 b
zy ' ' 1 2 '
y 2 2 2 xi2 bb0 s1 s2
1 2
b 2h s1s2
63
Ponti a travata
Rigidità torsionale secondaria in sezioni chiuse
Per sezioni chiuse,
la precedente relazione può scriversi in forma generale :
w
' x v'
y
e da questa, ricordando che alla grandezza geometrica x y
x y
va sostituita la grandezza ridotta ,si ha :
w
w v ' y ' x y v '' y '' x y
z
64
Ponti a travata Sezioni aperte
Rigidità torsionale secondaria in sezioni chiuse E E x 2 y 2 dA
A
La rigidità torsionale secondaria per sezioni chiuse vale :
E E 2 x 2 y 2 dA
A
e quindi :
E 2 E
(seconda modifica del metodo di Engesser)
Se si pone μ=1, la relazione coincide con quella ricavata per sezioni aperte.
Ciò rispecchia una continuità fisica di comportamento osservando che μ
è direttamente legato all’ingobbamento della sezione.
65
Ponti a travata
Rigidità torsionale primaria e secondaria
I ponti a sezione trasversale costante possono essere considerati
liberi da torsione secondaria se:
GJ
T L 10
E
dove :
GJ rigidità torsionale primaria
E rigidità torsionale secondaria
L lunghezza della travata
I ponti a sezione trasversale non costante possono essere considerati
liberi da torsione secondaria se:
GJ GJ
T dL L 10 i=1,2,3...segmento
L
E i E i
66
integrazione dell’equazione fondamentale
della trave soggetta a torsione
67
Ponti a travata
Integrazione dell’equazione fondamentale
L’equazione fondamentale della trave soggetta a torsione
E ''''(z) GJ ''(z) m
si può anche scrivere :
m
''''(z) ''(z)=
2
E
(equazione differenziale lineare
a coefficienti costanti)
GJ
essendo … 2
E
68
Ponti a travata
Integrazione dell’equazione fondamentale
L’integrale generale dell’equazione omogenea associata
'''' 2 '' 0
è del tipo e hz
L’equazione caratteristica è h 4 2 h 2 0
che ammette le soluzioni h 0 (doppia radice) h h
L’integrale generale è :
C1 C2 z C3e z C4 e z
e z e z e z e z
Essendo : sinh z cosh z
2 2
l’integrale generale dell’equazione omogenea associata
può anche essere scritto :
70
Ponti a travata
Integrazione dell’equazione fondamentale
L’integrale particolare
dell’equazione fondamentale della trave soggetta a torsione
E ''''(z) GJ ''(z) m
m 2
è k z … con k costante da determinarsi
E
71
Ponti a travata
Integrazione dell’equazione fondamentale
Se calcoliamo le derivate dell’angolo di rotazione torsionale
m
'' 2k '''' 0
E
e le sostituiamo nell’equazione differenziale, si ha :
2m m 1
k 2
e quindi k
E E 2 2
m
L’integrale particolare è …………. 2 z2
2 E
72
Ponti a travata
Integrazione dell’equazione fondamentale
In definitiva, l’integrale generale dell’equazione differenziale
E ''''(z) GJ ''(z) m
m
C1 C2 z C cosh z C sinh z 2
'
3
'
4 z2
2 E
73
Ponti a travata
Integrazione dell’equazione fondamentale
Per determinare le costanti di integrazione
si pone :
74
Ponti a travata
Integrazione dell’equazione fondamentale
Nel caso di continuità di più tronchi,
si pone nelle sezioni di contatto :
˫ s d …………………….. continuità delle rotazioni torsionali
nelle sezioni di contatto
˫ s' d' …………………….. continuità degli spostamenti assiali
nelle sezioni di contatto
˫ s'' ''d …………………….. eguaglianza delle tensioni normali
nelle sezioni di contatto
˫ s d 0 ……………... rotazioni torsionali nulle
nelle sezioni di contatto
75
la torsione del traverso
76
Ponti a travata
La torsione nei traversi vi xi
Gli spostamenti verticali v
definiscono nel piano longitudinale l’angolo di rotazione :
v
' x
z
che rappresenta :
Ⱶ una rotazione flessionale delle nervature
Ⱶ una rotazione torsionale per gli elementi trasversali.
z* v0
z v1
2 v2
v2(z) x0 v3
3
v3(z)
77
Ponti a travata
La torsione nei traversi
L’angolo unitario di torsione dei traversi vale:
'x '
x x
Pertanto,
se si definisce una rigidità distribuita GJ (rigidità torsionale di cortina)
riferita alla fascia di larghezza unitaria,
in una fascia di larghezza infinitesima dz,
nasce il seguente momento torcente riferito ai traversi :
dTz GJ ' dz
78
Ponti a travata
La torsione nei traversi
Il lavoro di deformazione dovuto alla torsione nei traversi
in una striscia di larghezza dz e lunghezza pari a quella del ponte è
1 GJ
d dTz 'dz
2
b ' dz
2b 2
mentre il lavoro di deformazione da torsione primaria della travata è
1 GJ ' 2
d Tz dz
'
dz
2 2
Il lavoro di deformazione totale vale :
1
'2
d GJ bGJ dz
2
79
Ponti a travata
La torsione nei traversi
Pertanto, la presenza di una cortina resistente a torsione
equivale ad una rigidità primaria fittizia :
GJ f GJ b GJ
Tale valore va considerato nell’equazione fondamentale della trave
soggetta a torsione.
e va riportato all’interasse Δz servito dal traverso.
80
calcolo delle tensioni indotte da torsione
81
Ponti a travata
Le tensioni normali
La conoscenza della (z) consente il calcolo delle corrispondenti
tensioni normali mediante la relazione
w
E E E v'' y E '' x y
z
essendo :
w
' x v'
y
w v ' y ' x y
w
v '' y '' x y
z
82
Ponti a travata
Le tensioni normali
La precedente relazione può essere posta in forma diversa
moltiplicando e dividendo per :
xy 1 '' x y xy
E E
''
BM
dove :
BM E '' è il bi‐momento
Se BM=0, anche μ=0 e si ricade nel problema di De S.Venant (solo torsione primaria).
83
Ponti a travata
Le tensioni normali
Lo stato tensionale complessivo sarà dovuto:
comportamento trave inflessa (carico centrato)
comportamento torsionale (carico eccentrico)
M BM
tot y xy
I
B/2
O x
(tensioni normali
dovute al bi‐momento) x
G
y b/2
84
Ponti a travata
Le tensioni normali
Si noti che per h → 0 si ha :
M BM B I M M
tot x y 1 M x y y
I M I I
Può definirsi ancora una volta un BM I i
coefficiente di amplificazione 1 xi
M
EI i e
analogo a … 1 x
EIi xi2 i
85
Ponti a travata σzbds ds
dz
τ2bdz
Le tensioni tangenziali nelle sezioni aperte 2 bdz
( 2b)
s
dzds
b(s)
z bds b
z
dzds
s // z
Le tensioni tangenziali sono dovute
al contributo della torsione primaria e secondaria.
Su una generica corda di una nervatura,
il contributo dovuto alla torsione secondaria è :
d Tz 2
b0 dA E x ydA E xi ydA E xi S y xi S y
''' ''' '''
A
dz A A
dove:
A area della parte della sezione trasversale della nervatura
posta al di sotto della corda
Sy momento statico rispetto ad x
della parte della sezione trasversale della nervatura posta al di sotto della corda
essendo Tz 2 E '''
86
Ponti a travata
Le tensioni tangenziali nelle sezioni aperte
Le tensioni tangenziali sono dovute
al contributo della torsione primaria e secondaria.
Su una generica corda di una nervatura
d T
b0 dA E ''' x ydA E ''' xi ydA E ''' xi S y z 2 xi S y
A
dz A A
mentre su una corda della soletta, si ha
n Tz 2 n
s E xydA E x jS j h1 j j 1
B 2
xdA
''' '''
x S h S
A i x
i
dove:
h1 distanza dell’asse della soletta rispetto all’asse neutro x
Sj momenti statici rispetto ad delle aree delle nervature site alla destra della corda
x
S momento statico rispetto ad della parte di soletta a destra della corda
x
87
Ponti a travata B
Le tensioni tangenziali nelle sezioni aperte 2 x y
Unendo le due relazioni si ha :
d d B
dA x y dA
A
dz A
dz
'' 1 '' 1
d
dz
E
xy dA E
A xy dA
Tz 2
S dove … S x y d
A
B/2
O + +
x’
+
0 1 2 b/2 3
88
Ponti a travata
Le tensioni tangenziali nelle sezioni chiuse
Si impongono delle sconnessioni ai piedi di n nervature e si applicano
le stesse formule delle sezioni aperte, ovvero :
d BM d 1 '' 1 1 ''' 1 1 Tz 2
A dz
x y dA A dz
E xy dA E xy dA S
A
In particolare, per la controsoletta si ha :
1 b2
S x y d h2 s2 x 2
2 4
b/2
La determinazione rigorosa dei
O flussi incogniti ai piedi delle n
x’
nervature dove è stata eseguita
h2
la sconnessione non è semplice
y’
89
Ponti a travata
Le tensioni tangenziali nelle sezioni chiuse
Pertanto, si adotta la formula di Bredt generalizzata :
xi
b0 i b0
* *
2
b
n
s1 i s2 i s i b0 i
* * * *
O x’
i
n
x i
s i b0
* *
2 i
y’
b
essendo :
n n
2 x 2
i 2 xi2
T b0 2bh b0 2
* * i * i
b b
90
Ponti a travata
Le tensioni tangenziali nelle sezioni chiuse
L’incognita (τb0) si ottiene equilibrando le forze interne totali τdA
e il momento torcente secondario Tz2.
d dl * d dl T z2
(contributo (contributo
sezione aperta) sezione chiusa)
I contributi della sezione chiusa all’equilibrio torsionale sono :
1 Tz 2
h
n
d dl
0
1 xi2 Si xi2 I i (nervature)
1 Tz 2
d dl
h2 h I s 2 (controsoletta)
dove d è la distanza rispetto ad un polo arbitrario, in questo caso la soletta superiore.
91
Ponti a travata
Le tensioni tangenziali nelle sezioni chiuse
Risolvendo l’equazione di equilibrio torsionale si ha :
1 *
T * Tz 2 1
dove
* h1 xi2 Si xi2 I i h2 h I s2
92
esempi
93
Esempi
Travata appoggiata
Caso: trave con vincoli di m=a e
estremità che consentono
rotazioni flessionali ma non L/2 L/2 z
torsionali. y
La soluzione dell’equazione fondamentale dell’equilibrio torsionale è :
m
C1 C2 z C3 cosh z C4 sinh z 2 z2
2 EI
dove :
GJ
2
E
94
Esempi
Travata appoggiata
Condizioni ai limiti
Ⱶ In mezzeria (z=0), per simmetria, si ha :
' 0 ( ingobbamento impedito )
''' 0 ( momento torcente nullo )
Ⱶ Nella sezione di estremità (z=l/2) si ha :
0 ( rotazione torsionale nulla )
'' 0 ( tensioni normali nulle )
95
Esempi
Travata appoggiata
Dalle le prime due condizioni si ottiene :
C4 C2 0
e quindi … C2 C4 0
C4 0
3
Se si adimensionalizzano l’ascissa e la tensione
z L L
dalle altre due condizioni si ha :
mL4 1 mL4 1 2
C3 C1 4
1
EI 4 cosh / 2 EI 8
96
Esempi
Travata appoggiata
Sostituendo le costanti nell’espressione della soluzione, si ha :
mL4 1 1 cosh 1 2
2 2
EI cosh / 2 8 2
Le caratteristiche della sollecitazione valgono :
1 sinh
Tz1 GJ mL
'
cosh / 2
1 sinh 1 cosh
Tz 2 EI mL
'''
BM EI mL 2
'' 2
1
cosh / 2 cosh / 2
97
Esempi
Travata appoggiata
La caratteristica torcente si avrà per somma di due aliquote :
Tz1
mL/2
z
Tz2
98
Esempi
Casi limite per travata appoggiata
Passando ai limiti, le relazioni trovate in precedenza consentono di
trovare i casi di sola torsione secondaria e di sola torsione primaria.
Se si utilizzano le posizioni
GJ
L L
GJ 1 1
2 2
EI EI EI 2
L GJ
per σ → 0, valgono i seguenti limiti:
cosh 21 2 4 5 2 4
lim 1
cosh / 2 8 2 384 16 24
99
Esempi
Travata appoggiata: casi limite
Per pura torsione secondaria: Per pura torsione primaria:
GJ 0, 0 EI 0,
Introducendo i limiti riportati in precedenza si ottiene:
mL4 5 2 4 mL2 1 2
EI 384 16 24
GJ 8 2
Tz1 0 Tz Tz1 mL
Tz Tz 2 mL Tz 2 0
1 2
B mL
2
B0
8 2
100
Esempi
Travata a sbalzo
Caso: trave a sbalzo, T=A e
con carico torcente distribuito m m=a e
e coppia torcente T concentrata
all’estremo. z
L
y
La soluzione dell’equazione fondamentale dell’equilibrio torsionale è :
m
C1 C2 z C3 cosh z C4 sinh z 2 z2
2 EI
101
Esempi
Travata a sbalzo
Condizioni ai limiti
Ⱶ All’estremo libero (z=0) si ha :
'' 0 ( tensioni normali nulle )
Ⱶ All’estremo incastrato (z=L) si ha :
0 ( rotazione torsionale nulla )
102
Esempi
Travata a sbalzo
Per le prime due condizioni si trova:
m mL4 T TL2
C3 4 4 C2 2 2
EI EI EI EI
Le altre due costanti
si possono ricavare dalle altre condizioni :
103
Esempi
Travata a sbalzo
La caratteristica torcente si avrà per somma di due aliquote:
Tz Tz1 Tz 2 mL
Tz2 z
T
Tz1
m
104
Esempi
Travata appoggiata: casi limite
Per pura torsione secondaria: Per pura torsione primaria:
GJ 0, 0 EI 0,
Introducendo i limiti riportati in precedenza si ottiene:
Tz1 0 Tz Tz1 mL T
Tz Tz 2 mL T Tz 2 0
2
B mL 2
B0
2
105
Ponti a travata
Ulteriori considerazioni
Risulta utile estendere la soluzione ottenuta imponendo GJ=0
al caso in cui non possa porsi tale condizione.
Rapporto tra rotazione torcente corrispondente a GJ≠0
e rotazione torcente con GJ=0 :
384 1 1 1 Trave appoggiata:
1 1
5 4 cosh 2 82 carico ripartito m’
senh 1 Trave a sbalzo:
3 3 3 2
cosh carico concentrato M
106
Ponti a travata
Ulteriori considerazioni
Il coefficiente di amplificazione di Engesser
può essere calcolato nel seguente modo per tener conto
anche della rigidità torsionale primaria :
i 1
EIi
e xi
EI x
i
2
i i
107
Esempi
Travata a più luci
Il problema va affrontato suddividendo la soluzione
in quella relativa ai singoli tronchi.
Si considerano i casi limiti di pura torsione primaria (estensione del problema
di De S. Venant) e di pura torsione secondaria (Engesser)
L1 L2
a
‐e
a e z
108
Esempi
Travata a più luci
Nel caso di sola torsione primaria non si considerano gli ingobbamenti e
l’unico vincolo di tipo torsionale è quello che impedisce la torsione .
Ogni tratto compreso tra due vincoli torsionali si trova nella condizione di
trave appoggiata, indipendentemente dai vincoli flessionali intermedi
m m2 Si è considerato un carico
costante a e, per e2, le possibilità
indicate.
L1 L2
Nel caso più generale il valore
estremo del momento vale
mL1 /2 1
T T1 mL
mL2 /2 2
L1 /2 L2 /2
109
Esempi
Travata a più luci
Considerando il caso limite di sola torsione secondaria (Engesser),
l’equazione fondamentale della torsione diventa :
m
''''
EI
Il suo integrale generale, valido per ciascuno tronco, si scrive:
mL 4
C13 C2 2 C31 C4
EI 24
110
Esempi
Travata a più luci
Il problema è ricondotto a quello della trave inflessa
con le seguenti equivalenze :
Carico = m (momento torcente)
Rigidità flessionale = EI (rigidità secondaria)
Abbassamento = (rotazione torsionale)
Taglio = Tz (momento torcente)
Momento flettente = BM (bimomento)
In questo caso bisognerà tener conto della continuità e la mutua
influenza tra le condizioni di carico nei singoli tratti.
111
Esempi
Travata a più luci
m m
L1 L2
T= T2 T= T2
e1 = ‐e
e1 = e
112
Esempi
Suggerimenti per le verifiche
Le condizioni di carico che conducono ai valori massimi e i minimi di T
e BM non coincidono in generale con quelle che forniscono i valori
massimi e minimi di V e M.
Ciò non semplifica la ricerca dei valori massimi delle tensioni :
M BM V T2
y xy b0 S xS y
I I
113
Esempi
Suggerimenti per le verifiche
I valori che possono assumere T e BM sono condizionati dai valori
modesti dell’eccentricità di carico. Si evince che i primi termini
saranno più condizionanti dei secondi.
Si opererà, pertanto, determinando le massime sollecitazioni di V e M
e considerando per la stessa condizione di carico, con opportuna
eccentricità, i valori corrispondenti di T e BM.
114
Principali riferimenti
115
FINE
116