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Posturografia

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La postura eretta è un’ode all’instabilità


In tale posizione, il corpo, lasciato a se stesso,
sarebbe inevitabilmente destinato a cadere
assecondando la gravità terrestre.
L’esperienza conferma però che il corpo non cade!!!
CONTROLLO POSTURALE:
il mantenimento della stazione eretta implica continui
aggiustamenti posturali dei segmenti corporei rispetto
alla direzione verticale

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Il controllo posturale è il risultato di:

• Sistema sensoriale (propriocettori muscolari: rilevano le


variazioni di lunghezza e tensione dei muscoli; recettori
vestibolari: rilevano l’inclinazione del corpo sulla base del
movimento del capo; afferenze visive: trasmettono
informazioni sul movimento del campo visivo)

• Sistema nervoso centrale (decodifica ed integra le


informazioni sensoriali afferenti e genera sequenze
adeguate di attivazioni muscolari)

• Sistema muscolo-scheletrico (effettori muscolari


eseguono i comandi centrali ed assecondano i riflessi
mettendo in atto quei movimenti compensatori e/o
anticipatori che consentono di restare in equilibrio)

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La posturografia analizza il controllo posturale e


comprende la misurazione di diverse grandezze:
– Grandezze cinetiche (legate a momenti,
inerzia, massa, peso, forze); comprendono la
misurazione del centro di pressione, momenti
torcenti e forze di reazione col suolo
– Grandezze cinematiche: utilizzate per il calcolo
delle coordinate del centro di massa o per
investigare le strategie di controllo motorio
– Elettromiografia: l’EMG di superficie può
essere utilizzata per studiare la risposta
muscolare a perturbazioni e le strategie
muscolari per il mantenimento dell’equilibrio

COMPONENTI HARDWARE/SOFTWARE

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Piattaforme di forza
Nell’analisi della postura
vengono utilizzate piattaforme
di forza (dinamometriche), per
rilevare la reazione di
appoggio al terreno tramite
sensori di forza:

– Componenti di forza verticali


– Componenti di forza orizzontali
– Momenti

SENSORI DI FORZA

La misura può essere realizzata


avvalendosi di due principali sistemi di
trasduzione alternativi:

– estensimetrico: misura della variazione


della resistenza elettrica del sensore
causata da fenomeni di compressione o
trazione.

– piezoelettrico: misura della polarizzazione


elettrica per effetto di deformazione
meccanica applicata a particolari materiali.

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Biomeccanica del controllo posturale


Il corpo in posizione ortostatica può
essere paragonato ad un pendolo
inverso: il corpo sarebbe destinato a
cadere assecondando l’asse di gravità;

La posturografia è l’osservazione
(misura) di un’avvenuta stabilizzazione
contro gravità e/o eventuali perturbazioni.
Consente di analizzare in modo
quantitativo il comportamento di un
soggetto che mantiene la stazione eretta.

Variabili in gioco nel controllo posturale:


1.Centro di massa (COM)
2.Centro di pressione (COP)
3.Forza di gravità Mg (applicata al COM)
4.Reazione del terreno F (applicata al
COP)
5.Coppia muscolare alla caviglia

È il centroide di tutti gli


elementi di massa che
CoM compongono il corpo, media
pesata delle posizioni dei
CoM dei segmenti corporei

CoG (centro di gravità)


La proiezione del CoM sul terreno
CoP
È la posizione del punto di applicazione della risultante delle forze
scambiate tra la base di appoggio ed il mondo esterno (forze
verticali, sagittali e frontali quando il piede è in contatto col suolo)

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CoM e CoP
Anche durante il mantenimento della postura
eretta in condizioni di quiete ci sono delle
oscillazioni del COM e del COP sulla base di
appoggio
COP (centro di pressione): punto di applicazione del vettore
forza corrispondente alla reazione vincolare del suolo; è la
manifestazione delle forze agenti sulla caviglia per il
mantenimento della postura eretta e fornisce quindi un
importante strumento per indagare le strategie di controllo e
verificare i modelli sperimentali.

COM (centro di massa): è la posizione del centro di massa del


sistema che viene continuamente spostato dalle forze in gioco.
Rappresenta il movimento vero e proprio ed è il risultato del
movimento del COP.

Strategie di stabilizzazione posturale

Per contrastare la naturale


tendenza del corpo a cadere,
due sono i possibili meccanismi
di controllo:
1. Agire sul COP modulando
l’attivazione dei muscoli della
caviglia (strategia di caviglia):
meccanismo diretto e veloce
2. Agire sul COM mediante
spostamenti relativi di parti del
corpo (strategia di anca o, più in
generale, strategia di
bilanciamento “distale”):
meccanismo indiretto e lento

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Meccanismi di stabilizzazione posturale


Esistono 3 possibili meccanismi di stabilizzazione:
1. Meccanismo fisico, legato alla stiffness muscolare: si tratta
di un controllo a feedback implicito che agisce
istantaneamente, senza ritardo
2. Meccanismo reattivo, determinato da diversi tipi di riflessi
agenti in modo indipendente: si tratta di un controllo in
catena chiusa o a feedback, che agisce con i significativi
ritardi di propagazione del segnale nervoso (diverse decine
di millisecondi).
3. Meccanismo anticipativo, di natura integrativa e di tipo
centrale: si tratta di un meccanismo di controllo in catena
aperta o a feed-forward basato su un modello interno di
fusione sensoriale e di predizione della dinamica, in grado di
annullare i ritardi di trasduzione e propagazione delle
informazioni sensoriali.

Posturografia dinamica
La posturografia dinamica analizza parametri relativi al
controllo posturale in presenza di perturbazioni
dell’equilibrio che possono essere di diverso tipo:
– Movimento della pedana (unidirezionale o
multidirezionale);
– Traslazioni orizzontali, rotazioni o spostamenti
verticali;
– Le perturbazioni possono essere rapide, per studiare
la reazione immediata alla perturbazione, oppure
lente e continue oscillazioni (e.g., sinusoidali) per
studiare l’adattamento, il meccanismo di controllo
posturale anticipativo (a feed-forward).

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Posturografia statica (stabilometria)

Modalità d’esame

• Al soggetto viene chiesto di salire sulla piattaforma di


forza e mantenersi in posizione ortostatica per un periodo
dai 30 ai 60 secondi.

• Possono essere effettuate prove libere (in cui il soggetto


sceglie liberamente la posizione dei piedi), imposte (con i
piedi che formano un angolo di 30 gradi ed i talloni
distanziati di 2 cm) ed in particolari condizioni quali ad
esempio: occhi chiusi, testa ruotata, capo retroflesso.

• Livelli di illuminazione e rumore normali, non vengono


date perturbazioni al soggetto

Analisi dei risultati


• Le informazioni ottenute vengono rappresentate sotto forma
di grafici e relativi dati numerici. La postura di un soggetto
è una caratteristica individuale che non è facilmente
rapportabile ad altri soggetti o gruppi di soggetti;

• Più che valutare il singolo dato, nello studio della postura è


importante valutare come il soggetto mantiene l’equilibrio
in situazioni diverse. Registrando e confrontando i dati
ottenuti nelle varie situazioni (occhi chiusi, testa ruotata a
destra o a sinistra, capo retroflesso) rispetto alla situazione
base (occhi aperti e postura normale) si può valutare
l’influenza che tali variazioni hanno sulla postura.

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Visualizzazione dei dati


L’andamento delle
coordinate del COP:
Px, Py vs Tempo - Stabilogramma Px (componente medio-
laterale) e Py (antero-
posteriore), espresse in
mm in ordinate, nel
tempo (in secondi,
sull’asse delle ascisse).

Range trasversale
differenza tra il
massimo e il minimo
valore di Px

Range longitudinale
differenza tra il
massimo e il minimo
valore di Py

Gomitolo - Statochinesigramma
L’andamento del COP sul piano della piattaforma:
sull’asse delle ascisse è riportata la coordinata del COP lungo
l’asse x, sull’asse delle ordinate la coordinata lungo l’asse y.

Parametri:
• Lunghezza del tracciato
• Raggio medio (distanza del
COP dal baricentro)
• LFS (lunghezza in funzione
della superficie: rapporto tra
l’area del gomitolo e la
lunghezza del tracciato,
esprime l’energia spesa dal
sistema posturale)
• Area equivalente
• Velocità del COP

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Alterazioni della postura

Marshall Hall (1790-1857), fisiatra inglese

Moritz Heinrich Romberg (1795-1873), neurologo tedesco

Test di Romberg:
Si studia il controllo posturale ad occhi chiusi
Le informazioni fornite dalla pedana di forza durante il test di
Romberg permettono di individuare un deficit di controllo posturale
e definirne le cause.
Si chiede al paziente di stare in piedi a talloni uniti e braccia lungo
i fianchi o distese in avanti per un tempo di alcuni secondi ad occhi
aperti. Si fa ripetere l'esame chiedendogli di chiudere gli occhi.
Se tendesse a barcollare fortemente o cadere nei primi 30 secondi,
il test si intende positivo (presenza di patologia cerebellare o
labirintica). Una lieve oscillazione non è da considerarsi patologica.

Vari neurologi clinici del fine XIX e inizio XX secolo hanno utilizzato
il test di Romberg come parte integrante dell’esame neurologico.

La valutazione era soggettiva, mancava un indice quantitativo.

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Indici quantitativi
Confrontando prove stabilometriche effettuate in diverse
condizioni si possono ricavare alcuni indici.
L’indice maggiormente utilizzato è l’indice di Romberg
(Van Parys, J.A.P., 1976), che mette a confronto la prova
effettuata ad occhi aperti e quella effettuata ad occhi chiusi:

Indice di Romberg =
Superficie OC/Superficie OA * 100
Il segno di Romberg (indice>100) rivela la perdita di
propriocettività attraverso la dimostrazione della perdita del
controllo posturale ad occhi chiusi (il CoP oscilla
maggiormente nella prova ad occhi chiusi).
L’indice di Romberg è fisiologicamente di 150-250.
Al contrario (indice<100), si possono evidenziare deficit nel
controllo visivo (disturbi della visione o della motilità oculare
con effetto destabilizzante).

ESEMPIO DI APPLICAZIONE

STUDIO DELLE CAPACITA’ DI EQUILIBRIO


NELLE PERSONE ANZIANE
Viene consigliato un allenamento per migliorare l’equilibrio
statico e ridurre il rischio di cadute, meglio se in acqua.

STUDIO DELLE CAPACITA’ DI EQUILIBRIO


IN PAZIENTI NEUROLOGICI
(e.g., sclerosi multipla, Parkinson)

IN PEDIATRIA: emiplegia, problemi alla colonna vertebrale,


sviluppo psicofisico nel controllo posturale

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Baropodometria

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La baropodometria elettronica misura le distribuzioni


delle pressioni plantari sia nel caso dell’appoggio
statico sia durante il cammino (doppio appoggio),
mediante l’utilizzo di una apposita strumentazione
(pedana con sensori di pressione, collegata ad un
computer per l’elaborazione e la visualizzazione dati).

Baropodometria statica
Rilevazione delle pressioni su soggetti in stazione eretta, in
appoggio bipodalico senza sostegno, con o senza calzature,
con i talloni allineati ed i piedi divaricati a 30° in modo da
configurare un ideale poligono di sostegno.

Si possono valutare: baricentro corporeo, centri di pressione


monopodalici, e vari parametri numerici suddivisi tra avampiede e
retropiede e relativi ad ogni singolo piede (e.g., superficie e carichi
di appoggio in percentuale del peso del paziente).

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Baropodometria dinamica
Vengono studiate le pressioni del piede in movimento
(deambulazione) valutando in sequenza le pressioni
plantari in appoggio monopodalico, che si
esercitano al momento del passaggio del piede sui
sensori della piattaforma.
Si valutano le caratteristiche dell'appoggio del piede
durante il passo, fornendo l'immagine dell'intero
svolgimento (dall'appoggio del tallone fino allo stacco
da terra dell'avampiede e delle dita) con i relativi valori
delle superfici, delle pressioni e delle velocità.

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Il piede, nello svolgere la


propria funzione specifica,
informa il sistema centrale
sulla propria posizione
spaziale ed invia messaggi
riguardo alle caratteristiche
della superficie d'appoggio.

POSTUROGRAFIA E
BAROPODOMETRIA NELLO SPORT
In generale, si studiano gli effetti di un allenamento
sull’adattamento del controllo posturale (es. ballerini).
L’esame stabilometrico fornisce un valido contributo
alla medicina sportiva permettendo di impostare un
corretto protocollo riabilitativo e di programmare un
protocollo personalizzato di potenziamento di diversi
gruppi muscolari.
La baropodometria aiuta a comprendere l’importanza
della postura corporea e dell'appoggio corretto che il
piede deve assumere durante la deambulazione o la
corsa.

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http://www.darioalpini.it/italiano/sport.html
• Postural control in ice hockey
• Postural control synchronized ice skating
• Posturografia negli atleti
• Vestibulo-ocular reflex in figure ice skating
• Adattamento Vestibolare nei pattinatori su ghiaccio
• Realtà Virtuale nei pattinatori su ghiaccio

Using balance training to improve the performance of youth basketball


players. Sport Sciences for Health. 2013, Volume 9, Issue 2, pp 37-42.

All of the tests were performed in sustained bipodalic and monopodalic


(both right and left) positions. Balance training using unstable boards was
an effective training method for improving balance and the vertical jump,
which is a basketball-specific action that frequently occurs in this sport.

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Esercizi per:

• Recupero dell’elasticità, consapevolezza della postura e


dell’allineamento vertebrale.
• Tonificazione e bilanciamento muscolare (agonisti/antagonisti)
• Sviluppo di una più stretta correlazione mente/corpo per portare i
partecipanti in sintonia con la loro colonna vertebrale, con i muscoli, con il
respiro, per un recupero il più rapido possibile non solo della salute ma del
benessere profondo.

Computerized Dynamic Posturography


(Moving platform posturography)

Posturography is a tool for objectively


assessing balance function. By altering the
visual surroundings and support surface,
posturography is able to determine a person's
relative ability to use vision, surface sensation
and the inner ear to maintain balance, and
these results help guide treatment planning for
balance rehabilitation. Posturography is also
considered a valuable tool in post-concussion
assessments to determine readiness to return
to athletic activities.

In the CDP test, you will stand on a platform


and remain as still as possible while testing
conditions are changed. For example, you will
be asked to have your eyes closed or open,
and the platform will be stable or moving. A
safety harness will prevent you from falling if
you lose your balance during the test.

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http://www.runnerman.net/Sport-e-Salute/postura-
e-ottimizzazione-delle-performance-nello-sport.html

Esempio: l’appoggio, sia durante la normale deambulazione e sia durante


la corsa, è prevalentemente sulla parte esterna del piede con carico
maggiore sulle strutture muscolo-tendinee laterali.
Tutto ciò dove porta? A un continuo ed eccessivo lavoro dei muscoli tibiali-
anteriori della gamba, con conseguente infiammazione e dolore.

Quindi lo studio della postura e la sua ottimizzazione, può dare nella vita di
un atleta, innanzi tutto un aumento delle performance, ma anche
una prevenzione degli infortuni, perché uno schema non fisiologico oltre
che essere dispendioso non è confortevole.

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