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)
(È) bello che un uomo valoroso giaccia morto caduto tra i combattenti in
prima fila, combattendo per la sua patria: invece è la cosa più penosa di
tutte che colui che ha lasciato la propria città e i campi fertili vada
né rispetto, né della stirpe del futuro, con coraggio per questa terra
combattiamo e per i figli moriamo, non risparmiando più le vite. (vv. 11-14)
O giovani, suvvia combattete restando gli uni accanto agli altri e non date
vecchi, le cui ginocchia non (sono) più agili, non abbandonateli nella fuga,
Questo infatti (è) davvero turpe, che caduto con i combattenti in prima fila
genitali insanguinati tra le sue mani – cosa vergognosa invero per gli occhi
mirabile a vedersi per gli uomini, amabile per le donne finché è vivo. (vv. 21-
30)
Orsù ognuno, dopo aver divaricato bene le gambe, resti con entrambi i piedi