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Claudio CANCELLI
(www.claudiocancelli.it)
OGGETTO
Tale documento è il r is ultato dell’ att ività d i laboratorio di Elettronica che può
coinvolgere gli s tudent i del 5° anno dell’ Is tituto Tecnico Indus triale nell’ amb ito
delle att ività laboratoriali d i Elettronica per ver if icare il regime trans itor io di un
circuito RC mediante il programma d i s imulazione LabVIEW. Le att ivit à di
s viluppo poss ono es s ere s volte con l’ aiuto del docente e le att ività di ver if ica in
modo autonomo.
Lo scopo di tale documento è duplice: da un lato vengono r ichiamate le
nozioni teor iche relat ive al circuito RC in regime trans itor io, per cons entire in tal
modo l’ analis i e la ver if ica delle conclus ioni s perimentali, e dall’ alt ro
documentare i r is ult at i delle s imulazioni s ulla bas e delle s pecif iche date.
IND IC E
1. Obietti vi Pa g . 3 .
2. Des tinatari Pa g . 3 .
3. Riferi menti Pa g . 3 .
4. La teoria Pa g . 3 .
5. Strumentazion e utiliz zata Pa g . 7 .
6. Laboratorio Pa g . 7 .
7. Verifica Pa g . 9 .
8. Conclusioni Pag . 11.
1. Obiettivi
Tale esercitazione si prefigge lo scopo di introdurre il programma LABVIEW
per consentire agli studenti di iniziare a valutare le potenzialità di uno strumento
alternativo ai mezzi di programmazione tradizionali per l’acquisizione di dati,
elaborazione dei segnali e la gestione di strumentazione elettronica.
Gli obiettivi che si intendono raggiungere con tale esercitazione risultano i
seguenti:
Svolgere le prove di simulazione sulla base della definizione di specifiche
iniziali (vedasi “obiettivi” del paragrafo “Laboratorio”);
Apprendere gli elementi di LabVIEW che consentono di realizzare le
funzioni proposte;
2. Destinatari
Classe: Quinta
Indirizzo: Elettronica e Telecomunicazioni - ITIS
Materia : Elettronica
3. Riferimenti
Libro di testo: Elettronica Analogica - Volume 1 – G. Licata – Thecna
LabVIEW Vers.7 Express – Student Edition
Programmazione Modulare - Modulo 2 “Regime Transitorio” – Unità Didattica
2.2 “Transitorio nel circuito RC: analisi e simulazione”
4. La teoria
4.1 Fase di carica
Ic 1 2 Is
+ R + C +
E Vcc Vcs R
− - -
dVcc
(4.1.1) Ic = C
dt
Per la legge di Ohm risulta:
dVCC
(4.1.2) VCC + RC =E
dt
L’equazione differenziale del 1° ordine porta alla soluzione generale del tipo:
(4.1.4)
1 + RC * λ = 0
Da cui:
(4.1.5) λ1 = −1 / CR λ2 = 0
sostituendo: t
−
(4.1.6) Vcc = Ae RC
+B
Le costanti A e B si trovano imponendo le condizioni iniziali:
per t=0 supponiamo che Vcc sia uguale a zero, ossia il condensatore ha carica iniziale
nulla; risulta, A + B = 0
La soluzione risulta:
t
−
(4.1.7) VCC = E ∗ (1− e RC )
Vcc
E
0,63E
RC t
Se poniamo t=RC, risulta che Vcc= 0,63E. Il prodotto RC prende il nome di Costante di
Tempo e rappresenta il tempo in corrispondenza del quale la tensione Vcc è pari al 63%
del valore finale E.
(4.1.8) T = RC
Dopo un tempo pari a 5 volte la costante di tempo, il valore della tensione ai capi del
condensatore è di circa il 99% del valore E, e quindi si può considerare concluso il
transitorio coincidente con il periodo di carica.
t
−
(4.2.1) Vcc = Ae RC
+B
per t=0, ai capi del condensatore la tensione iniziale è Vs, quindi A + B = Vs.
La soluzione è quindi:
t
(4.2.2) −
VCS = VS ∗e RC
ed il relativo grafico:
Vcs
Vs
0,37 Vs
RC t
Esempio) Uno scambiatore di calore ha una resistenza termica R T pari a 0,02 K/W,
e deve provvedere a render e costante il flusso termico di calore tra 25 oC e 75 oC,
FQ = ? T/ R T = 50/0,02 = 2500 W
T = C T * R T = 10 sec.
5 Strumentazione utilizzata
L’esercitazione è condotta nel laboratorio di informatica, con installato il
pacchetto LabVIEW Vers.7 Express – Student Edition.
6 Laboratorio
6.1 Obiettivi
Dopo aver creato il file “circuito_rc” si dispone del front panel per attivare con le
librerie disponibili:
0 1 5 *T = 50 * T/10 49
formule di carica e di scarica della tensione ai capi del condensatore in funzione dei
parametri di ingresso, e con la condizione “if” si
verificherà se la tensione Vs è maggiore di E, ponendo a
zero la variabile booleana “All” per poter disattivare la
visualizzazione dei grafici.
9 Verifica
10 Conclusioni
Si riportano i motivi che rendono valido l’uso di tale strumento nelle scuole
secondarie superiori:
10.1 L’introduzione ad uno dei programmi universalmente riconosciuti come valido per
la simulazione da sistemi semplici a sistemi molto complessi;
10.2 Aver creato la sensibilità alla programmazione senza l’uso di alcuna linea di
codice;
10.4 Uso gratuito di una versione idonea agli studenti degli istituti tecnici e
professionali.
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c.cancelli@tiscali.it
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