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Francesco Bacone PDF
Francesco Bacone PDF
La nuova logica della scienza. Il Nuovo Organo è una logica del procedimento tecnico – scientifico
che viene polemicamente contrapposta alla logica aristotelica, ritenuta adatta solo alle dispute verbali.
Con la vecchia logica si espugna l’avversario, con la nuova la natura e l’espugnazione della natura è il
compito fondamentale della scienza. La scienza è così posta interamente a servizio dell’uomo che
opera ed intende quanto nella natura ha osservato, o con l’esperienza o con la riflessione. Non si vince la
natura se non obbedendole; l’intelligenza umana ha bisogno di strumenti efficaci per penetrare nella
natura e dominarla. Gli strumenti della mente sono gli esperimenti, i sensi soltanto non bastano a
fornire una guida sicura, gli esperimenti sono il connubio della mente e dell’universo che non si può
celebrare fino a che la mente rimane irretita in errori e pregiudizi che le impediscono di interpretare la
natura. Bacone oppone l’interpretazione della natura all’anticipazione della natura: l’anticipazione della
natura prescinde dall’esperimento e passa dalle cose particolari ad assiomi generali ed è la via di cui
si serve la logica tradizionale. L’interpretazione della natura invece si addentra con metodo e con
ordine nell’interpretazione ed ascende per gradi dalle cose particolari ad assiomi e giungendo solo
per ultimo a quelli più generali. La via dell’anticipazione è sterile perché gli assiomi così stabiliti non
servono mentre la via dell’interpretazione è feconda perché gli assiomi desunti con metodo ed ordine
rendono attiva e produttiva la scienza.
IL METODO INDUTTIVO
La ricerca scientifica non si fonda né soltanto sui sensi né soltanto sull’intelletto. Se l’intelletto produce
nozioni arbitrarie e i sensi danno indicazioni disordinate e inconcludenti la scienza non potrà costituirsi
come conoscenza vera e
feconda se non imporrà alla esperienza sensibile la disciplina dell’intelletto e all’intelletto la disciplina
della conoscenza sensibile. Il procedimento che realizza questa esigenza è l’induzione che è però
diversa da quella aristotelica. L’induzione aristotelica è una semplice numerazione dei casi
particolari che da conclusioni precarie esposte al pericolo di esempi contrari che possono smentirla.
L’induzione utile si fonda invece sulla scelta e sull’eliminazione dei casi particolari ripetuti più
volte sotto il controllo dell’esperimento fino a giungere alla determinazione della vera natura e della
vera legge del fenomeno. Questa induzione procede per gradi, dai fatti particolari a principi più generali
fino a giungere ad assiomi generalissimi.
Le diverse fasi del metodo. L’induzione scientifica suppone in primo luogo la raccolta e la
descrizione dei fatti particolari che deve essere fatta con l’esperienza e dettata dalla natura
stessa. Ma la storia naturale e sperimentale è così varia e vasta che confonderebbe l’intelletto se non
fosse sistemata in un ordine idoneo. Per questo servono le tavole che sono catalogazioni delle istanze
di un fatto
Le tavole delle presenze raccolgono i casi nei quali un determinato fenomeno, (ad esempio il calore)
si presenta ugualmente anche se in circostanze diverse (es. fiamme, sole)
Le tavole dell’assenza raccolgono i casi in cui lo stesso fenomeno non si presenta pur verificandosi
circostanze simili (es.luce luna)
Le tavole dei gradi, o comparative, raccolgono i casi in cui il fenomeno si presenta nei suoi gradi
decrescenti.
Su queste tavole si avvia una fase “negativa” che esclude le cause incompatibili con il fenomeno
studiato e si formula
poi una prima ipotesi. Questa è un’ipotesi di lavoro che guida l’ulteriore sviluppo della ricerca.
L’induzione procede mettendo alla prova l’ipotesi fatta con successivi esperimenti che Bacone chiama
“istanze prerogative” di cui enumera molte specie, quella decisiva è l’istanza cruciale il cui nome
deriva dalle croci erette nei bivi per separare le vie. Il valore di questa istanza è che quando si è in dubbio
sulla causa del fenomeno studiato con molti fenomeni l’istanza cruciale dimostra la sua connessione
necessaria con uno dei fenomeni e la separabilità dagli altri e consente di riconoscere la causa vera del
fenomeno. Per esempio per quel che riguarda il calore, dopo aver escluso che la causa sia la luce o la
tenuità, si può ipotizzare che la causa sia nel movimento espansivo e rapido delle parti minime di un
corpo. Movimento che si verifica quando il caldo è presente, manca quando è assente e aumenta o
diminuisce a seconda della maggiore o minore intensità. Il metodo di Bacone non vuole essere una
semplice raccolta di fatti (empirismo), né un astratto ragionamento (razionalismo) bensì una razionale
interpretazione e selezione dei dati. Assimilando gli empirici alle formiche che accumulano e i
razionali ai ragni che traggono la tela da se stessi, Bacone paragona il proprio metodo al lavoro delle api,
che succhiano il nettare dai fiori e lo trasformano in miele.