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Filtro elettrico: rete di componenti elettrici che elabora segnali (tipicamente tensioni)
Possibilità di usare solo componenti passivi (filtri passivi) o sia attivi che passivi (filtri
attivi)
– Componente attivo (transistor, OpAmp, OTA, ecc...): può amplificare (aumentare la potenza di) un
segnale.
Ingresso e uscita legati in maniera causale dalla cosidetta legge di elaborazione del
filtro
Rete
𝑥𝑥 𝑡𝑡 𝑦𝑦 𝑡𝑡
elettrica
2
Filtri Attivi
Filtri non lineari
– P.e. reti neurali 𝑦𝑦 𝑡𝑡 = 𝐹𝐹 𝑥𝑥 𝑡𝑡 , 𝑡𝑡
– Se le non-linearità sono blande possono essere trattate per linearizzazione
Filtri Attivi
– Maggiore flessibilità: possibilità di realizzare filtri ad alte prestazioni con 1 solo tipo
di componente reattivo. Dato che L sono particolarmente ingombranti (e di fatto
irrealizzabili in circuiti integrati a meno di non essere a alta frequenza), si suano R e
C, oltre che dispositivi attivi (OP-AMP o OTA)
5
Realizzazione integrata di induttori
Struttura a spirale con film metallico
– Struttura apparentemente quasi planare, ma di fatto 3D
Problemi
– In forma integrata solo induttori con L < 5-10 nH → Possibile uso solo in circuiti HF
– Al calare della distanza tra le tracce 𝑑𝑑𝐿𝐿 , aumento di capacità parassita in parallelo
all’induttanza
– Presenza di forti capacità e resistenze parassite verso il substrato
– Impossibile ottenere buoni fattori di merito, 𝑄𝑄𝐿𝐿 ≤ 10 (tipicamente)
– Necessarie tecnologie speciali per andare oltre
6
(p.e. Induttori “sospesi”)
Induttori indegrati: Bottom line
Gli induttori sono un componente fortemente critico nella
realizzazione di filtri integrati (con l’eccezione dei circuiti HF e RF)
– Impossibile realizzare grandi induttanze in forma integrata
– Fattore di merito comunque sensibilmente limitato
– Possibile usare induttori integrati solo in circuiti HF e RF
7
Induttori indegrati: Bottom line
Gli induttori sono un componente fortemente critico nella
realizzazione di filtri integrati (con l’eccezione dei circuiti HF e RF)
– Impossibile realizzare grandi induttanze in forma integrata
– Fattore di merito comunque sensibilmente limitato
– Possibile usare induttori integrati solo in circuiti HF e RF
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Realizzazione di Condensatori
Componenti Parassiti
– G parassita particolarmente importante Gp C
– Fattore di merito 𝑄𝑄𝐶𝐶 = ω 𝐶𝐶 ⁄𝐺𝐺
– In pratica 𝑄𝑄𝐶𝐶 anche > 10000
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Realizzazione di C Integrati (tec BJT)
Uso della Capacità di Giunzione (Tipicamente BC)
– Uso in polarizzazione inversa
– Bassa accuratezza
– Forte dipendenza dalla tensione (non-linearità)
– Dipendenza da altri fenomeni ambientali (temperatura)
𝐶𝐶𝑗𝑗0
𝐶𝐶𝑗𝑗 = ε𝑆𝑆𝑆𝑆 𝑞𝑞𝑞𝑞 𝑁𝑁𝐴𝐴 𝑁𝑁𝐷𝐷 N
𝑉𝑉 𝐶𝐶𝑗𝑗0 = 𝑁𝑁 =
1 + 𝜙𝜙𝑅𝑅 2𝜙𝜙𝑏𝑏 𝑁𝑁𝐴𝐴 + 𝑁𝑁𝐷𝐷 P
𝑉𝑉𝑅𝑅
𝑏𝑏
10
Realizzazione di C Integrati (tec MOS)
Più possibilità:
1. Condensatori che usano 1 livello di Si poly e il substrato
2. Condensatori che usano 2 livello di Si poly (o di Metal)
1. Condensatori MOS
– Non lineari
– Perché nel processo CMOS la deposizione del Si-poly precede la realizzazione
delle diffusioni: impossibile realizzare un condensatore con Si_poly-SiO2-
Si_fortemente_drogato... al più si realizza un condensatore Si-poly-SiO2-
Si_blandamente_drogato, necessariamente non-lineare.
Si - poly
SiO2
Si - poly n+ n+
SiO2 Si
𝑝𝑝
Si
𝑝𝑝 Si-poly usato come maschera per la
diffusione (processo auto-allineato)
12
Tabella riassuntiva indici di merito C-integrati
Processo Tipo di capacità Capacità Accuratezza Stabilità in
specifica assoluta temperatura
(nF/cm2) (%) (%/°C)
Bipolare CBC 16 10 20×10-3
CEB 50 10 20×10-3
CCS 8 20 10×10-3
CMOS Metallo-Poly 12 10 2×10-3
Poly-Poly 56 2 2×10-3
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Possibili cause di imprecisione
Variazione casuale nel profilo dei bordi (litografia)
Δ𝑊𝑊/2 𝑊𝑊𝑊𝑊
𝐶𝐶 = ϵ𝑜𝑜𝑜𝑜 = 𝐶𝐶𝑜𝑜𝑜𝑜 𝑊𝑊𝑊𝑊
𝑡𝑡𝑜𝑜𝑜𝑜
Δ𝑊𝑊 Δ𝐿𝐿
Δ𝐶𝐶 = 𝐶𝐶𝑜𝑜𝑜𝑜 Δ𝑊𝑊 · 𝐿𝐿 + Δ𝐿𝐿 · 𝑊𝑊 = 𝐶𝐶 +
𝑊𝑊 𝑊𝑊 𝐿𝐿
𝑍𝑍 = 𝑎𝑎𝑎𝑎 + 𝑏𝑏𝑏𝑏
+∞
σ𝑋𝑋2 ≝ � 𝑥𝑥 − 𝐸𝐸 𝑋𝑋 2ρ
𝑋𝑋 𝑥𝑥 𝑑𝑑𝑑𝑑 = 𝐸𝐸 𝑋𝑋 2 − 𝐸𝐸 2 𝑋𝑋
σ2𝑍𝑍 = 𝑎𝑎2 σ𝑋𝑋2 + 𝑏𝑏2 σ2𝑌𝑌
−∞
14
Possibili cause di imprecisione
– Assumendo Δ𝑊𝑊 e Δ𝐿𝐿 statisticamente indipendenti
– Assumendo 𝜎𝜎𝑊𝑊 = 𝜎𝜎𝐿𝐿 (errori di processo isotropi)
1 2 1 2 1 1
σ2𝐶𝐶 = 𝐶𝐶 2 σ + σ = 𝐶𝐶 2 2
σ +
𝑊𝑊 2 𝑊𝑊 𝐿𝐿2 𝐿𝐿 𝐿𝐿
𝐿𝐿2 𝑊𝑊 2
𝑑𝑑σ2𝐶𝐶 2 𝐶𝐶 2
𝑜𝑜𝑜𝑜
= 𝐶𝐶 2 σ2𝐿𝐿 − 3 + 2 2 𝐿𝐿
𝑑𝑑𝑑𝑑 𝐿𝐿 𝐶𝐶
2
2 𝐶𝐶𝑜𝑜𝑜𝑜 𝐶𝐶
− 3 + 2 2 𝐿𝐿 = 0 ⇒ 𝐿𝐿2 = = 𝐿𝐿𝐿𝐿 ⇒ 𝑳𝑳 = 𝑾𝑾
𝐿𝐿 𝐶𝐶 𝐶𝐶𝑜𝑜𝑜𝑜 15
Possibili cause di imprecisione
Quindi: Si hanno fluttuazioni stocastiche minime per i condensatori
quadrati (In generale per le forme che minimizzano il perimetro a parità di area)
σ𝐶𝐶 1 1 2 σ𝐿𝐿
= σ𝐿𝐿 2 + 2 = σ𝐿𝐿 2 = 2
𝐶𝐶 𝐿𝐿 𝑊𝑊 𝐿𝐿 𝐿𝐿
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Possibili cause di imprecisione
Usando le formule dei differenziali...
1 2 1 2 1 2 1 2 2 σ2
1 1 1 1
σ2α = α2 σ + σ + σ + σ = α + + +
𝑊𝑊12 𝑊𝑊1 𝐿𝐿21 𝐿𝐿1 𝑊𝑊22 𝑊𝑊2 𝐿𝐿22 𝐿𝐿2 𝐿𝐿
𝑊𝑊12 𝐿𝐿21 𝑊𝑊22 𝐿𝐿22
σα 1 1 1 1
= σ𝐿𝐿 + + +
α 𝑊𝑊12 𝐿𝐿21 𝑊𝑊22 𝐿𝐿22
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Possibili cause di imprecisione
𝐴𝐴1
Fissato 𝐴𝐴1 = 𝑊𝑊1 · 𝐿𝐿1 , 𝐴𝐴2 = 𝑊𝑊2 · 𝐿𝐿2 e = 𝛼𝛼, con procedimento analogo al
𝐴𝐴2
precedente si ottiene un minimo per
𝐿𝐿
𝐿𝐿1 = 𝑊𝑊1 = 𝐿𝐿, 𝐿𝐿2 = 𝑊𝑊2 =
α
Quindi
– Ancora una volta l’ottimo si raggiunge per condensatori quadrati (o a perimetro
minimo)
– È più facile ottenere un buon matching tra condensatori di medesima capacità
che di capacità diversa (𝛼𝛼 = 1)
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Possibili cause di imprecisione
Errore di undercut (sistematico)
– Le dimensioni reali delle armature sono inferiori a quelle disegnate
W1
ΔX/2 W2
ΔX/2
L1 L2 Δ𝑋𝑋 > 0
ΔX/2 ΔX/2
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Possibili cause di imprecisione
– Rapporto tra capacità = rapporto tra le aree è vincolato
𝐿𝐿1 + 𝑊𝑊1
α𝑃𝑃nom =
𝐿𝐿2 + 𝑊𝑊2
𝑑𝑑α𝐴𝐴eff
α𝐴𝐴eff = α𝐴𝐴nom + ∣0 Δ𝑋𝑋 + 𝑂𝑂 Δ𝑋𝑋 2
𝑑𝑑Δ𝑋𝑋
20
Possibili cause di imprecisione
𝑑𝑑α𝐴𝐴eff 𝐿𝐿1eff +𝑊𝑊1eff 𝐿𝐿2eff 𝑊𝑊2eff − 𝐿𝐿2eff +𝑊𝑊2eff 𝐿𝐿1eff 𝑊𝑊1eff
� =− 2 �
𝑑𝑑Δ𝑋𝑋 0 𝐿𝐿2eff 𝑊𝑊2eff
0
𝐿𝐿2 𝑊𝑊2 𝐿𝐿1 + 𝑊𝑊1 − 𝐿𝐿1 𝑊𝑊1 𝐿𝐿2 + 𝑊𝑊2
=−
𝐿𝐿22 𝑊𝑊22
𝐿𝐿2 𝑊𝑊2 α𝑃𝑃 𝐿𝐿2 + 𝑊𝑊2 − α𝐴𝐴 𝐿𝐿2 𝑊𝑊2 𝐿𝐿2 + 𝑊𝑊2 α𝐴𝐴 − α𝑃𝑃 𝐿𝐿2 + 𝑊𝑊2
=− =
𝐿𝐿22 𝑊𝑊22 𝐿𝐿2 𝑊𝑊2
– Si annulla per 𝛼𝛼𝐴𝐴 = 𝛼𝛼𝑃𝑃 . Questo implica che l’errore sul rapporto di
capacità dovuto all’undercut viene compensato al 1° ordine.
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Strategia di Layout
A partire da un esempio, con 3 capacità 𝐶𝐶1 , 𝐶𝐶2 , 𝐶𝐶3
Ipotesi:
– 𝐶𝐶1 capacità più piccola
– Assunta come capacità unitaria 𝐶𝐶𝑈𝑈
– Realizzazione con 2 livelli di Si-poly
– 𝐶𝐶1 viene realizzata con un condensatore quadrato
– Poly 2: b×b e Poly 1: (b+a)×(b+a)
– Parametro a: minima sovrapposizione tra poly 1 e poly 2 consentita dalle regole
di layout della tecnologia (In ogni caso la capacità è data dall’area affacciata e
quindi da b×b)
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Strategia di Layout
1° CASO
– Realizzazione di una capacità multipla esatta di 𝐶𝐶𝑈𝑈
𝐶𝐶3
– Esempio: = 𝑘𝑘, 𝑘𝑘 ∈ ℕ (p.e. 𝑘𝑘 = 3)
𝐶𝐶𝑈𝑈
– Il layout è realizzato per pura replicazione:
– 𝐶𝐶3 viene realizzata mettendo in // 𝑘𝑘 condensatori tipo 𝐶𝐶𝑈𝑈
– La replicazione garantisce che il rapporto tra le aree sia pari al rapporto tra i
perimetri
2° CASO
– Realizzazione di una capacità non multipla esatta di 𝐶𝐶𝑈𝑈
– Esempio: 𝐶𝐶2 /𝐶𝐶𝑈𝑈 = 𝑘𝑘 + 𝛿𝛿 with 𝑘𝑘 ∈ ℕ, 𝛿𝛿 ∈ ℝ, 𝛿𝛿 < 1
– Il layout è realizzato per replicazione, per quanto possibile:
– 𝐶𝐶2 viene realizzata mettendo in // 𝑘𝑘 − 1 condensatori tipo 𝐶𝐶𝑈𝑈 e poi mettendo in
parallelo un ulteriore condensatore di capacità 1 + 𝛿𝛿 𝐶𝐶𝑈𝑈
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Strategia di Layout
2° CASO (cont)
– Dimensionamento del condensatore di capacità 1 + 𝛿𝛿 𝐶𝐶𝑈𝑈
– Dimensioni disegnate: 𝑐𝑐 × 𝑑𝑑 [nota: non è quadrato!]
𝐴𝐴1+δ 𝑐𝑐 · 𝑑𝑑
= 2 =1+δ
𝐴𝐴𝑢𝑢 𝑏𝑏
𝑃𝑃1+δ 𝑐𝑐 + 𝑑𝑑 𝑐𝑐 = 𝑏𝑏 1 + δ + δ2 + δ
= =1+δ �
𝑃𝑃𝑢𝑢 2b 𝑑𝑑 = 𝑏𝑏 1 + δ − δ2 + δ
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Errori dovuti a “gradienti spaziali dei parametri”
Sulla superficie del chip possibili variazioni
graduali (lente) dei parametri di processo
– Variazioni nello spessore degli ossidi + variazioni
nei drogaggi, ecc...
– Effetti “tipo gradiente”
Minimizzazione degli effetti di bassa
frequenza spaziale ancora attraverso
tecniche di layout
Per settare con precisione il rapporto tra 2
capacità 𝐶𝐶1 e 𝐶𝐶2 , entrambe sono realizzate
attraverso il parallelo di condensatori
elementari
I condensatori elementari che corrispondono
a 𝐶𝐶1 e 𝐶𝐶2 sono disposti in maniera da avere
lo stesso baricentro
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Alcune conclusioni sui condensatori integrati
I condensatori sono il “miglior” componente passivo di cui si dispone nel
progetto di IC
– Ottima linearità per i condensatori poly-poly (e met-met)
– Ottima possibilità di minimizzare gli effetti delle variazioni aleatorie nei bordi
– Effetti tanto minori tanto più sono grandi le capacità realizzate
– Ottima possibilità di matching tra diverse capacità (compensando gli effetti
dell’undercut)
– Bassa dipendenza da parametri ambientali e in particolare dalla temperatura,
soprattutto per il matching
Vincolo superiore sui valori di capacità realizzabili, legato all’area su chip
e alla max capacità specifica (Tipicamente limite di decine di pF)
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Realizzazione di resistori
Idea di base:
– elemento sagomato di materiale “resistivo”
Xj 𝐿𝐿 𝐿𝐿
𝑅𝑅 = ρ = ρ
𝑆𝑆 𝑊𝑊𝑋𝑋𝑗𝑗
L
W
27
Realizzazione di resistori
Materiali: diverse possibilità
– Metallizzazione, poly, poly speciali ad alta resistenza, diffusioni, well, ecc...
– La tecnologia influenza le possibilità a disposizione
– Esempio: tecnologia bipolare, diffusione di base (tipo p, poco drogata, più resistiva
delle altre diffusioni)
𝑅𝑅□ ≃ 150Ω
28
Realizzazione di resistori
Molte possibili cause di imprecisione quando ci si affida alle diffusioni:
– Resistività: dipende dai drogaggi, impossibile da controllare con precisione
superiore al 10%
– Dimensioni: il progettista fissa le dimensioni di maschera, ma: le diffusioni si
estendono “sotto” la maschera (fenomeno circa proporzionale alla profondità di
diffusione)
29
Realizzazione di resistori
Necessità di layout “furbi” per realizzare resistori di resistenza elevata
– Strutture a “serpentina”
Mantenere in
polarizzazione
inversa la
giunzione tra la
diffusione di
base e quella di
collettore (n-epi)
per avere
isolamento
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Tabella riassuntiva di indici di merito
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Resistori CMOS attivi
Uso di un transistor CMOS in regione lineare
VD ID 1 2
𝐼𝐼𝐷𝐷 = β𝑛𝑛 𝑉𝑉𝐺𝐺𝐺𝐺 − 𝑉𝑉𝑇𝑇𝐻𝐻𝑁𝑁 𝑉𝑉𝐷𝐷𝐷𝐷 − 𝑉𝑉𝐷𝐷𝐷𝐷
2
VG
Se VDS è piccolo (≪VGS - VTN), il termine di 2° ordine è trascurabile
VSS 2
VS 𝐼𝐼𝐷𝐷 = β𝑛𝑛 𝑉𝑉𝐺𝐺𝐺𝐺 − 𝑉𝑉𝑇𝑇𝐻𝐻𝑁𝑁 𝑉𝑉𝐷𝐷𝐷𝐷 + 𝑂𝑂 𝑉𝑉𝐷𝐷𝐷𝐷
𝑊𝑊
𝐺𝐺eq = 𝐾𝐾𝑛𝑛 𝑉𝑉 − 𝑉𝑉𝑇𝑇𝐻𝐻𝑁𝑁 Possibilità di ottenere valori di R fino a circa 50 kΩ
𝐿𝐿 𝐺𝐺𝐺𝐺
– Vantaggi:
• Il resistore è controllabile elettronicamente
– Svantaggi:
• Il controllo elettronico è difficoltoso se il resistore viene usato “fuori massa”
• Modesta linearità
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Nonidealità nei Resistori CMOS attivi
Nonlinearità
1. Effetto ovvio di VDS: se VDS non è piccolo, il termine di 2° ordine associato
diventa percepibile
2. Effetto body se il resistore viene usato fuori massa
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Generalità sui filtri
Nei sistemi elettronici è molto spesso necessario disporre di filtri in grado di prelevare e
amplificare una porzione dello spettro di un segnale sopprimendo le altre componenti.
Ci sono fondamentalmente 4 tipi di filtri ideali che ha senso considerare
𝑉𝑉𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜 𝑠𝑠 ∑𝑚𝑚
𝑖𝑖=0 𝑎𝑎𝑖𝑖 𝑠𝑠
𝑖𝑖
𝑁𝑁(𝑠𝑠)
𝐻𝐻 𝑠𝑠 = = 𝑛𝑛 = 𝑚𝑚 ≤ 𝑛𝑛
𝑉𝑉𝑖𝑖𝑖𝑖 (𝑠𝑠) ∑𝑖𝑖=0 𝑏𝑏𝑗𝑗 𝑠𝑠 𝑗𝑗 𝐷𝐷(𝑠𝑠)
Sintesi per decomposizione in celle del primo e del secondo ordine in cascata
37
Filtri Attivi (con OP-AMP)
Nei sistemi elettronici è molto spesso necessario disporre di filtri in grado di prelevare e
amplificare una porzione dello spettro di un segnale sopprimendo le altre componenti.
E’ possibile implementare filtri attivi utilizzando amplificatori operazionali ed elementi
reattivi (condensatori).
Filtro passa-basso Filtro passa-banda Filtro passa-alto
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Filtro Passa-Basso del I ordine (invertente)
𝑅𝑅2
�
𝑅𝑅1 𝑑𝑑𝑑𝑑
𝑍𝑍1
1
𝑓𝑓0 =
2𝜋𝜋𝑅𝑅2 𝐶𝐶
1
Banda Passante: 𝑓𝑓 < 𝑓𝑓0 =
2𝜋𝜋𝑅𝑅2 𝐶𝐶
𝑅𝑅2 1
𝐻𝐻 𝑠𝑠 = −
𝑍𝑍2 𝑅𝑅1 1 + 𝑠𝑠𝑅𝑅2 𝐶𝐶
Analisi nel dominio della frequenza:
−1 LPF
1
�𝑠𝑠𝑠𝑠 + �
𝑉𝑉𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜 𝑠𝑠 𝑍𝑍2 𝑅𝑅2 𝑅𝑅2 1 𝑋𝑋(𝑠𝑠) 𝑌𝑌(𝑠𝑠)
𝐻𝐻 𝑠𝑠 = =− =− =−
𝑉𝑉𝑖𝑖𝑖𝑖 (𝑠𝑠) 𝑍𝑍1 𝑅𝑅1 𝑅𝑅1 1 + 𝑠𝑠𝑅𝑅2 𝐶𝐶
39
Filtro Passa-Basso del I ordine
Considerando anche la fase 𝑉𝑉2 (𝑗𝑗𝑗𝑗) 𝑅𝑅2 1
𝐻𝐻 𝑗𝑗𝑗𝑗 = =−
𝑉𝑉1 (𝑗𝑗𝑗𝑗) 𝑅𝑅1 1 + 𝑗𝑗𝑗𝑗𝑅𝑅2 𝐶𝐶
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Integratore Invertente
Si può considerare ottenuto dal precedente assumento 𝑅𝑅2 ⟶ ∞
𝑍𝑍2
𝑉𝑉2 = − 𝑉𝑉1
𝑍𝑍1
𝑍𝑍1 = 𝑅𝑅1
1
𝑍𝑍2 =
𝑗𝑗ω𝐶𝐶
1
𝑉𝑉2 = − 𝑉𝑉
𝑗𝑗ω𝑅𝑅1 𝐶𝐶 1
𝑍𝑍2 𝑍𝑍4
𝑉𝑉2 = 1 + 𝑉𝑉
𝑍𝑍1 𝑍𝑍3 + 𝑍𝑍4 1
𝑅𝑅2 1
𝑉𝑉2 = 1 + 𝑉𝑉
𝑅𝑅1 1 + 𝑗𝑗ω𝑅𝑅3 𝐶𝐶 1
43
Osservazioni
1 + 𝑗𝑗ω𝑅𝑅3 𝐶𝐶
L’impedenza di ingresso è finita e reattiva 𝑍𝑍3 + 𝑍𝑍4 =
𝑗𝑗ω𝐶𝐶
la pulsazione di taglio è 𝜔𝜔0 = 1/(𝑅𝑅3 𝐶𝐶)
𝑅𝑅2
il guadagno a bassa frequenza (in banda) è 𝐴𝐴0 = 1 +
𝑅𝑅1
Lo sfasamento va da 0° (in banda) a -90° (fuori banda)
Da questa architettura non è possibile ottenere un integratore
44
Filtro Passa-Basso del I ordine (non invertente) - II
𝑍𝑍2
𝑉𝑉2 = 1 + 𝑉𝑉
𝑍𝑍1 1
𝑍𝑍1 = 𝑅𝑅1
1 𝑅𝑅2
𝑍𝑍2 = 𝑅𝑅2 ∥ =
𝑗𝑗ω𝐶𝐶 1 + 𝑗𝑗ω𝑅𝑅2 𝐶𝐶
𝑅𝑅2 1 + 𝑗𝑗ω𝑅𝑅𝑝𝑝 𝐶𝐶
𝑉𝑉2 = 1 + 𝑉𝑉
𝑅𝑅1 1 + 𝑗𝑗ω𝑅𝑅2 𝐶𝐶 1
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Filtro Passa-Alto del I ordine
𝑅𝑅2
�
𝑍𝑍1 𝑅𝑅1 𝑑𝑑𝑑𝑑
1
𝑓𝑓0 =
2𝜋𝜋𝑅𝑅1 𝐶𝐶
1
Banda Passante: 𝑓𝑓 > 𝑓𝑓0 =
2𝜋𝜋𝑅𝑅1 𝐶𝐶
𝑍𝑍2 𝑠𝑠𝐶𝐶𝑅𝑅2
𝐻𝐻 𝑠𝑠 = −
1 + 𝑠𝑠𝑠𝑠𝑅𝑅1
Analisi nel dominio della frequenza: HPF
𝑉𝑉𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜 𝑠𝑠 𝑍𝑍2 𝑅𝑅2 𝑠𝑠𝑠𝑠𝑅𝑅2
𝐻𝐻 𝑠𝑠 = =− =− =− 𝑋𝑋(𝑠𝑠) 𝑌𝑌(𝑠𝑠)
𝑉𝑉𝑖𝑖𝑖𝑖 (𝑠𝑠) 𝑍𝑍1 1 1 + 𝑠𝑠𝑅𝑅1 𝐶𝐶
+ 𝑅𝑅1
𝑠𝑠𝑠𝑠
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Filtro Passa-Alto del I ordine
Considerando anche la fase 𝑉𝑉2 (𝑗𝑗𝑗𝑗) 𝑗𝑗𝑗𝑗𝑅𝑅2 𝐶𝐶
𝐻𝐻 𝑗𝑗𝑗𝑗 = =−
𝑉𝑉1 (𝑗𝑗𝑗𝑗) 1 + 𝑗𝑗𝑗𝑗𝑅𝑅1 𝐶𝐶
48
Derivatore Invertente
Si può considerare ottenuto dal precedente assumento 𝑅𝑅1 ⟶ 0
𝑍𝑍2
𝑉𝑉2 = − 𝑉𝑉1
𝑍𝑍1
1
𝑍𝑍1 =
𝑗𝑗ω𝐶𝐶
𝑍𝑍2 = 𝑅𝑅2
𝑍𝑍2 𝑍𝑍4
𝑉𝑉2 = 1 + 𝑉𝑉
𝑍𝑍1 𝑍𝑍3 + 𝑍𝑍4 1
𝑅𝑅2 𝑗𝑗ω𝑅𝑅4 𝐶𝐶
𝑉𝑉2 = 1 + 𝑉𝑉
𝑅𝑅1 1 + 𝑗𝑗ω𝑅𝑅4 𝐶𝐶 1
51
Osservazioni
1 + 𝑗𝑗ω𝑅𝑅4 𝐶𝐶
L’impedenza di ingresso è finita e reattiva 𝑍𝑍3 + 𝑍𝑍4 =
𝑗𝑗ω𝐶𝐶
la pulsazione di taglio è 𝜔𝜔0 = 1/(𝑅𝑅4 𝐶𝐶)
𝑅𝑅2
il guadagno a bassa frequenza (in banda) è 𝐴𝐴0 = 1 +
𝑅𝑅1
Lo sfasamento va da 0° (in banda) a 90° (fuori banda)
Da questa architettura non è possibile ottenere un derivatore
52
Filtro Passa-Alto del I ordine (non invertente) - II
𝑍𝑍2
𝑉𝑉2 = 1 + 𝑉𝑉
𝑍𝑍1 1
𝑍𝑍2 = 𝑅𝑅2
1 1 + 𝑗𝑗ω𝑅𝑅1 𝐶𝐶
𝑍𝑍1 = 𝑅𝑅1 + =
𝑗𝑗ω𝐶𝐶 𝑗𝑗ω𝑅𝑅𝐶𝐶
1 + 𝑗𝑗ω𝑅𝑅𝑠𝑠 𝐶𝐶
𝑉𝑉2 = 𝑉𝑉
1 + 𝑗𝑗ω𝑅𝑅1 𝐶𝐶 1
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Schemi che combinano elaborazioni statiche e filtraggio
Esempio
Possibilità di differenziare le
risposte in ampiezza (2
curve traslate l’una rispetto
all’altra), ma comunque la
risposta in fase è sempre la
medesima.
Osservazioni:
– L’impedenza di ingresso è finita e resistiva come per un tradizionale sommatore
(𝑅𝑅1𝐴𝐴 e 𝑅𝑅1𝐵𝐵 )
– Si ha un unica frequenza di taglio 𝜔𝜔0 =1/(𝑅𝑅2 𝐶𝐶)
– Per 𝑅𝑅2 ↦ ∞ si ottiene un sommatore-integratore invertente
Filtro Rotatore di Fase (Passa Tutto)
𝑉𝑉𝑖𝑖𝑖𝑖
𝑉𝑉𝑖𝑖𝑖𝑖 𝑉𝑉𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜
𝑉𝑉𝑖𝑖𝑖𝑖
𝑉𝑉𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜
57
Filtro Rotatore di Fase (Passa Tutto)
Costante diagramma
di ampliezza e
rotazione di fase in
ritardo di 180 gradi
dovuta alla presenza
di un polo reale
negativo e una zero
reale poisitivo alla
medesima frequenza
Osservazioni:
– L’impedenza di ingresso è finita e complessa
𝑅𝑅
𝑉𝑉𝑖𝑖𝑖𝑖 𝑉𝑉𝑖𝑖𝑖𝑖 − 𝑉𝑉+ 𝑉𝑉𝑖𝑖𝑖𝑖 𝑉𝑉𝑖𝑖𝑖𝑖 (1 + 𝑅𝑅1 )
2
𝐼𝐼𝑖𝑖𝑖𝑖 = + , 𝑉𝑉+ = , 𝐼𝐼𝑖𝑖𝑖𝑖 =
𝑅𝑅1 + 1/𝑗𝑗𝑗𝑗𝑗 𝑅𝑅2 1 + 𝑗𝑗𝑗𝑗𝐶𝐶𝑅𝑅1 𝑅𝑅1 + 1/𝑗𝑗𝑗𝑗𝑗
– Si hanno due frequenza di taglio coincidenti per zero e polo a 𝜔𝜔0 =1/(𝑅𝑅1 𝐶𝐶)
Filtri ad Op-Amp in Cascata
La cascata di più filtri ad amplificatore operazionale è ovviamente un
filtro...
Grazie al fatto che l’impedenza di uscita di uno stadio ad amplificatore
operazionale è (idealmente) nulla la funzione di trasferimento complessiva
si ottiene banalmente come prodotto delle funzioni di trasferimento dei
singoli stadi...
LPF LPF
𝑋𝑋(𝑠𝑠) 𝑌𝑌(𝑠𝑠)
𝐻𝐻2 𝑠𝑠 = 𝐻𝐻12 (𝑠𝑠)
𝐻𝐻1 𝑠𝑠 𝐻𝐻1 𝑠𝑠
59
Filtri ad Op-Amp in Cascata
Il collegamento in cascata non dà luogo ad effetti di carico: 𝐻𝐻2 𝑠𝑠 = 𝐻𝐻12 (𝑠𝑠).
𝑅𝑅2 1 𝑅𝑅2 1
𝐻𝐻1 𝑠𝑠 = − 𝐻𝐻1 𝑠𝑠 = −
𝑅𝑅1 1 + 𝑠𝑠𝑅𝑅2 𝐶𝐶 𝑅𝑅1 1 + 𝑠𝑠𝑅𝑅2 𝐶𝐶
2 LPF LPF
𝑉𝑉𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜 𝑅𝑅2 1 𝑋𝑋(𝑠𝑠) 𝑌𝑌(𝑠𝑠)
𝐻𝐻2 𝑠𝑠 = =� � 2
= 𝐻𝐻12 𝑠𝑠
𝑉𝑉𝑖𝑖𝑖𝑖 𝑅𝑅1 1 + 𝑠𝑠𝑅𝑅2 𝐶𝐶
𝐻𝐻1 𝑠𝑠 𝐻𝐻1 𝑠𝑠
60
Filtri Attivi vs. Filtri Passivi
E’ possibile realizzare funzioni di filtraggio anche utilizzando circuiti puramente passivi
Filtro passivo RC passa-basso
𝑉𝑉𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜 1
𝐻𝐻 𝑠𝑠 = =
𝑉𝑉𝑖𝑖𝑖𝑖 1 + 𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠
- Il massimo guadagno in banda passante è 0dB
- Non è unidirezionale e dà luogo ad effetti di carico
𝑉𝑉𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜 𝑅𝑅2 1
𝐻𝐻 𝑠𝑠 = =−
𝑉𝑉𝑖𝑖𝑖𝑖 𝑅𝑅1 1 + 𝑠𝑠𝑅𝑅2 𝐶𝐶
61
Filtri Attivi vs. Filtri Passivi
Filtri passivi in cascata: 𝐻𝐻2 𝑠𝑠 ≠ 𝐻𝐻12 (𝑠𝑠) per gli effetti di carico
1 1
𝐻𝐻1 𝑠𝑠 = 𝐻𝐻1 𝑠𝑠 =
1 + 𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠 1 + 𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠
1 1 1 LPF LPF
∥ �𝑅𝑅 +
𝑉𝑉𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜 𝑠𝑠𝑠𝑠 𝑠𝑠𝑠𝑠 � 𝑠𝑠𝑠𝑠 𝑦𝑦(𝑡𝑡)
𝐻𝐻2 𝑠𝑠 = = × 𝑥𝑥(𝑡𝑡)
𝑉𝑉𝑖𝑖𝑖𝑖 1 1 1
𝑅𝑅 + 𝑠𝑠𝑠𝑠 ∥ �𝑅𝑅 + 𝑠𝑠𝑠𝑠 � 𝑅𝑅 +
𝑠𝑠𝑠𝑠
1 𝐻𝐻1 𝑠𝑠 𝐻𝐻1 𝑠𝑠
= 2 2 2 ≠ 𝐻𝐻12 (𝑠𝑠) I filtri passivi non si comportano in generale
𝑅𝑅 𝐶𝐶 𝑠𝑠 + 3𝑅𝑅𝑅𝑅𝑅𝑅 + 1 come blocchi funzionali analogici
62
Filtri ad Op-Amp in Cascata: II esempio
Il collegamento in cascata non dà luogo ad effetti di carico: 𝐻𝐻2 𝑠𝑠 = 𝐻𝐻12 (𝑠𝑠). Cascata
passa-basso + passa-alto
1 1
𝜔𝜔0 = < 𝜔𝜔1 =
𝑅𝑅2 𝐶𝐶1 𝑅𝑅3 𝐶𝐶2
– Le frequenze di taglio si scambiano se 𝑅𝑅2 𝐶𝐶1 < 𝑅𝑅3 𝐶𝐶2
64
Attenzione!!
Se tra i due stadi si frappongono altri elementi diventa indispensabile
tener conto dell’impedenza di ingresso dello stadio a valle
Esempio:
1 1+𝑗𝑗ω𝑅𝑅3 𝐶𝐶2
Con 𝑅𝑅𝑖𝑖𝑖𝑖2 impedenza di ingresso del II stadio = 𝑅𝑅3 + =
𝑗𝑗𝑗𝑗𝐶𝐶2 𝑗𝑗ω𝐶𝐶2
65
Filtri del II ordine
Mettendo in cascata 2 filtri del 1° ordine del tipo di quelli mostrati si
ottiene un filtro del 2° ordine
Attenzione:
– Con questa strategia è impossibile ottenere un filtro del second’ordine con poli
complessi coniugati e risposta risonante
Quindi occorrono architetture specifiche per avere uno stadio del 2°
ordine con poli complessi coniugati
66
Filtro Passa-Banda del II ordine (poli reali, banda larga)
𝑍𝑍1 𝑓𝑓1 =
1
𝑓𝑓2 =
1
2𝜋𝜋𝑅𝑅1 𝐶𝐶1 2𝜋𝜋𝑅𝑅2 𝐶𝐶2
Banda Passante: 𝑓𝑓1 < 𝑓𝑓 < 𝑓𝑓2
𝑠𝑠𝐶𝐶1 1
𝐻𝐻 𝑠𝑠 = −
𝑍𝑍2 1 + 𝑠𝑠𝑅𝑅1 𝐶𝐶1 1 + 𝑠𝑠𝑅𝑅2 𝐶𝐶2
Analisi nel dominio della frequenza: BPF
−1
1
�𝑠𝑠𝐶𝐶2 +
𝑅𝑅2
� 𝑋𝑋(𝑠𝑠) 𝑌𝑌(𝑠𝑠)
𝑍𝑍2 𝑠𝑠𝑅𝑅2 𝐶𝐶1 1
𝐻𝐻 𝑠𝑠 = − = − =−
𝑍𝑍1 1 1 + 𝑠𝑠𝑅𝑅1 𝐶𝐶1 1 + 𝑠𝑠𝑅𝑅2 𝐶𝐶2
+ 𝑅𝑅1
𝑠𝑠𝐶𝐶1
67
Filtro Passa-Banda del II ordine (poli reali, banda larga)
𝑍𝑍1 𝑓𝑓1 =
1
𝑓𝑓2 =
1
2𝜋𝜋𝑅𝑅1 𝐶𝐶1 2𝜋𝜋𝑅𝑅2 𝐶𝐶2
Banda Passante: 𝑓𝑓1 < 𝑓𝑓 < 𝑓𝑓2
𝑠𝑠𝐶𝐶1 1
𝐻𝐻 𝑠𝑠 = −
𝑍𝑍2 1 + 𝑠𝑠𝑅𝑅1 𝐶𝐶1 1 + 𝑠𝑠𝑅𝑅2 𝐶𝐶2
Analisi nel dominio della frequenza: BPF
−1
1
�𝑠𝑠𝐶𝐶2 +
𝑅𝑅2
� 𝑋𝑋(𝑠𝑠) 𝑌𝑌(𝑠𝑠)
𝑍𝑍2 𝑠𝑠𝑅𝑅2 𝐶𝐶1 1
𝐻𝐻 𝑠𝑠 = − = − =−
𝑍𝑍1 1 1 + 𝑠𝑠𝑅𝑅1 𝐶𝐶1 1 + 𝑠𝑠𝑅𝑅2 𝐶𝐶2
+ 𝑅𝑅1
𝑠𝑠𝐶𝐶1
68
Esercizio (I)
Determinare l’espressione della tensione di uscita 𝑉𝑉𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜 (𝑠𝑠) in funzione dei segnali d’ingresso
𝑉𝑉1 (𝑠𝑠) e 𝑉𝑉2 (𝑠𝑠). Tracciare i diagrammi di Bode in modulo e fase della funzione di
𝑉𝑉 𝑠𝑠
trasferimento 𝐻𝐻 𝑠𝑠 = 𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜𝑠𝑠 � 𝑅𝑅1 = 10kΩ 𝑅𝑅6 = 120kΩ
𝑉𝑉1 𝑉𝑉2 =0
𝑅𝑅2 = 7.5kΩ 𝑅𝑅7 = 10kΩ
𝑅𝑅3 = 12kΩ 𝑅𝑅8 = 12kΩ
𝑅𝑅4 = 12kΩ 𝑅𝑅9 = 112.4kΩ
𝑅𝑅5 = 12kΩ 𝐶𝐶 = 4.7nF
69
Esercizio (II)
𝑽𝑽𝒐𝒐𝒐𝒐𝒐𝒐𝒐𝒐 𝑅𝑅5
Collegato solo ad 𝑉𝑉𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜 = 𝑉𝑉2 1+
Ingressi esterni 𝑅𝑅4
71
Esercizio (III)
𝑉𝑉𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜 ′
𝑉𝑉𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜 = 𝑉𝑉𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜 ′′
+ 𝑉𝑉𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜
𝑉𝑉1 𝑉𝑉𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜
Scriviamo l’uscita 𝑉𝑉𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜 sovrapponendo gli effetti dell’ingresso 𝑉𝑉1 e di 𝑉𝑉𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜1 calcolato prima
(il primo operazionale si comporta come un generatore di tensione 𝑉𝑉𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜 alla porta d’uscita)
72
Esercizio (IV)
0𝑉𝑉
perché i+=0
𝑍𝑍
73
Esercizio (V)
0𝑉𝑉
perché i+=0
𝑍𝑍
1 1 + 𝑠𝑠𝑅𝑅7 𝐶𝐶
𝑍𝑍 = 𝑅𝑅6 ∥ + 𝑅𝑅7 = 𝑅𝑅6
Contributo di 𝑉𝑉1 𝑠𝑠𝑠𝑠 1 + 𝑠𝑠𝑠𝑠 𝑅𝑅6 + 𝑅𝑅7
′
𝑅𝑅8 1 𝑠𝑠(𝑅𝑅6 𝑅𝑅7 + 𝑅𝑅8 𝑅𝑅6 + 𝑅𝑅8 𝑅𝑅7 )𝐶𝐶 + 𝑅𝑅8 + 𝑅𝑅6
𝑉𝑉𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜 = 𝑉𝑉1 1+ = 𝑉𝑉1
𝑍𝑍 𝑅𝑅6 1 + 𝑠𝑠𝑅𝑅7 𝐶𝐶
74
Esercizio (VI)
0𝑉𝑉
perché i+=0
𝑍𝑍
Contributo di 𝑉𝑉1
𝑅𝑅6 𝑅𝑅7 + 𝑅𝑅8 𝑅𝑅6 + 𝑅𝑅8 𝑅𝑅7
𝑅𝑅8 𝑅𝑅8 1 + 𝑠𝑠 𝐶𝐶
′ 𝑅𝑅8 + 𝑅𝑅6
𝑉𝑉𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜 = 𝑉𝑉1 1 + = 1+ 𝑉𝑉1
𝑍𝑍 𝑅𝑅6 1 + 𝑠𝑠𝑅𝑅7 𝐶𝐶
75
Esercizio (VII)
0𝑉𝑉
perché i+=0
𝑍𝑍
Contributo di 𝑉𝑉𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜1
76
Esercizio (VIII)
0𝑉𝑉
0𝑉𝑉
perché i+=0
𝑍𝑍
Contributo di 𝑉𝑉𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜1
77
Esercizio (IX)
0𝑉𝑉
perché i+=0
𝑍𝑍
′′
𝑅𝑅8 𝑅𝑅8 1 + 𝑠𝑠𝑠𝑠 𝑅𝑅6 + 𝑅𝑅7
𝑉𝑉𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜 = − 𝑉𝑉𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜 = − 𝑉𝑉𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜
𝑍𝑍 𝑅𝑅6 𝑠𝑠𝑅𝑅7 𝐶𝐶 + 1
78
Esercizio (X)
0𝑉𝑉
perché i+=0
𝑉𝑉𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜 = 𝑉𝑉2 1 +
𝑅𝑅5 𝑍𝑍
𝑅𝑅4
79
Esercizio: Soluzione
′ ′′
𝑉𝑉𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜 = 𝑉𝑉𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜 + 𝑉𝑉𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜
80
Esercizio: Diagrammi di Bode (II)
𝑅𝑅6 𝑅𝑅7 + 𝑅𝑅8 𝑅𝑅6 + 𝑅𝑅8 𝑅𝑅7
𝑅𝑅8 1 + 𝑠𝑠 𝐶𝐶 𝑅𝑅8 1 + 𝑠𝑠𝑠𝑠 𝑅𝑅6 + 𝑅𝑅7 𝑅𝑅5
𝑅𝑅8 + 𝑅𝑅6
𝑉𝑉𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜 = 1 + 𝑉𝑉1 − 1+ 𝑉𝑉
𝑅𝑅6 1 + 𝑠𝑠𝑅𝑅7 𝐶𝐶 𝑅𝑅6 1 + 𝑠𝑠𝑅𝑅7 𝐶𝐶 𝑅𝑅4 2
𝑅𝑅 𝑅𝑅 +𝑅𝑅 𝑅𝑅 +𝑅𝑅 𝑅𝑅
𝑅𝑅8 1+𝑠𝑠 6 7 𝑅𝑅 8+𝑅𝑅6 8 7 𝐶𝐶
𝑉𝑉𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜𝑜 𝑠𝑠 Singolarità: 1 zero ed 1 polo:
𝐻𝐻 𝑠𝑠 = � = 1+ 8 6
𝑉𝑉1 𝑠𝑠 𝑉𝑉 =0
2
𝑅𝑅6 1+𝑠𝑠𝑅𝑅7 𝐶𝐶
81
Esercizio: Diagrammi di Bode (I)
𝑓𝑓𝑝𝑝 = 3.38𝑘𝑘𝑘𝑘𝑘𝑘
𝑓𝑓𝑝𝑝 = 3.38𝑘𝑘𝑘𝑘𝑘𝑘
82
83