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Reti telefoniche

Fondamenti di reti di TLC 1


Prof. A.Bovo
Suddivisione Rete telefonica
– Rete di accesso (rete di utente)
• Analogica o numerica (ISDN/xDSL)
• Connette gli utenti alla rete
• Tipicamente a stella (o ad albero)

– Rete di giunzione
(rete di trasmissione a lunga distanza)
• Totalmente numerica
• Connette i nodi di commutazione (centrali)
• Canali ad alta utilizzazione
• Tipicamente realizzate con tecniche di
multiplazione
• Topologia a maglia parziale
• Struttura tipicamente gerarchica
Fondamenti di reti di TLC 2
Prof. A.Bovo
Topologia gerarchica della rete
telefonica italiana
– Due soli livelli di gerarchia di centrali
• Stadio di Gruppo di Transito - SGT
• Stadio di Gruppo Urbano - SGU
– Uno stadio di linea
• Stadio di Linea - SL (concentratori)

SGT SGT circa 60

circa 600
SGU SGU SGU da 50.000 numeri

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Prof. A.Bovo
Rete di trasporto
Telefono

PC SGT
Modem

Doppini SGU SGU

Segnalazione
Telefono di utente
SGT Giunzioni Multiplex
Concentratore
di Circuiti a 64 kb/s
Centrale
Centrale urbana di transito
50.000 /100.000 utenti

Fondamenti di reti di TLC 4


Prof. A.Bovo
Rete di segnalazione
Canali di
segnalazione Telefono
a 64 kbit/s
Processori P P
di Centrale

PC SGT
Modem P P P

Doppini SGU SGU


P
Telefono Segnalazione
di utente
SGT Giunzioni Multiplex
Concentratore
di Circuiti a 64 kb/s
Centrale
Centrale urbana di transito
50.000 /100.000 utenti

Fondamenti di reti di TLC 5


Prof. A.Bovo
Numerazione
• Raccomandazione ITU E.164
– Numerazione non uniforme: la lunghezza del numero di
utente varia nelle diverse aree geografiche
– Max. 15 cifre (escludendo il prefisso internazionale)
• Prefisso internazionale (00)
• Codice nazionale : 1-3 cifre (39)

1 Nord America 6 Australia,


2 Africa, 7 Asia del Nord,
3-4 Europa, (Italia 39) 8 Cina e Giappone,
5 Sud America, 9 Medio Oriente e India.

Fondamenti di reti di TLC 6


Prof. A.Bovo
Numerazione

– Numero Nazionale di lunghezza variabile


composto di
• prefisso di distretto (fino a 4 cifre) (per Milano 02)
• numero di utente (fino a 8 cifre)

Fondamenti di reti di TLC 7


Prof. A.Bovo
Numerazione
• North American Numbering Plan (NANP)
– Numerazione uniforme: lunghezza del numero di
utente costante in una data area
• 7 cifre sempre richieste per raggiungere ogni utente nell'area
di chiamata
• 10 cifre sempre richieste per raggiungere ogni utente al di
fuori dell'area di chiamata
• Può richiedere una redistribuzione della copertura degli area
codes
– Numero a 11 cifre (N=2-9, X=0-9)
• 1
• Numbering Plan Area (area code) - NPA: NXX
• Central Office Code - COC: NXX
• Station Number - SN: XXXX
Fondamenti di reti di TLC 8
Prof. A.Bovo
La commutazione
• La commutazione telefonica è quella funzione
mediante la quale si instaurano dei cammini
fisici tra ingressi ed uscite del nodo

• questa funzione è effettuata da apparati detti


autocommutori costituiti da elementi base detti
matrici di commutazione

Fondamenti di reti di TLC 9


Prof. A.Bovo
Matrice di commutazione
• Rappresentazione logica della matrice di
commutazione

• In alcuni casi (connessioni elettriche)


coincide con la rappresentazione fisica
(crossbar)
Fondamenti di reti di TLC 10
• Complessità N x Prof.
MA.Bovo
Reti di connessione
• Per ovviare alla grande complessità (N
x M) della struttura crossbar si
introducono architetture a stadi
• composte da molteplici crossbar di
dimensioni contenute
• formano la rete di connessione

Fondamenti di reti di TLC 11


Prof. A.Bovo
Reti di connessione
• piena accessibilità:
– possibilità di commutare ogni ingresso con ogni uscita
• reti non bloccanti:
– è sempre possibile trovare un percorso da un ingresso libero
ad un’uscita libera

– reti bloccanti in caso contrario


• reti non bloccanti in senso stretto
– è possibile trovare il percorso senza dover reinstradare le
chiamate già attive

Fondamenti di reti di TLC 12


Prof. A.Bovo
Reti di connessione
• rete pienamente accessibile a 2 stadi:
1 d 1
. .
n x r2 r1 x m
. .

. .
. . M
N . .
r1 r2
. .
n x r2 r1 x m
. .

che:{n, m}
d ≥ min
• perché sia strettamente non bloccante occorre
Fondamenti di reti di TLC 13
Prof. A.Bovo
Reti di connessione
• La complessità risulta essere: C2 = ndr2 r1 + dr1mr2
• che nel caso simmetrico
– n=m, r1=r2 e d=n
– risulta C2=2N2 addirittura superiore al singolo stadio!

1 d 1
n x r2 . . r1 x m
. .
. .
. . M
N r.1 .r2
. .
n x r2 r1 x m
. .
Fondamenti di reti di TLC 14
Prof. A.Bovo
Reti di connessione
• rete di connessione a tre stadi a piena accessibilità:
1 1 1

. .
n x r2 . r 1 x r3 . r2 x m
. . . .

. . .
M
N . . .
. . .
r1 r2 r3

n x r2 . . r 1 x r3 . .
r2 x m
. . . .

Fondamenti di reti di TLC 15


Prof. A.Bovo
Reti di Clos
• affichè la rete a tre stadi sia non bloccante deve
valere la condizione di Clos

r2 = n + m −1
• complessità per matrice NxN:

⎛ N2 ⎞
C3 = (2n −1)(2nr1 + r1 ) = (2n −1)⎜⎜ 2N + 2 ⎟⎟
2

⎝ n ⎠

Fondamenti di reti di TLC 16


Prof. A.Bovo
Reti di Clos
• Vista come funzione di n si può far vedere
che esiste un minimo per:

n ≅ N /2
• a cui corrisponde la complessità:

(C3 )min = 2(2N ) 3/ 2


− 4N
• che risulta inferiore a N2 solo per N>24

Fondamenti di reti di TLC 17


Prof. A.Bovo
Commutazione manuale
Linee entranti Linee Uscenti
A B A B

Z Z

Patchcord

Fondamenti di reti di TLC 18


Prof. A.Bovo
Autocommutatori elettromecanici
• Gli elementi autocommutatori in passato erano costruiti in
modo da connettere effettivamente circuiti fisici analogici .

ingresso # 1
n uscite
motore verticale
Schemadidiselettore
Schema selettore
motore a rotazione elettromeccanico
elettromeccanico
passo-passo
passo-passo

ingresso # n
n uscite

Fondamenti di reti di TLC 19


Prof. A.Bovo
Autocommutatori numerici

• Oggi le matrici di commutazioni costruite


con l’ausilio di processori e di memorie e
• sono fatte per commutare dei flussi già
multiplati mediante multiplazione PCM
• si distinguono due tipi di matrici usate negli
autocommutori:
– matrici S (spaziali)
– matrici T (temporali)

Fondamenti di reti di TLC 20


Prof. A.Bovo
• La matrice T opera una commutazione di
canali fra gli slot di ingresso e di uscita di
due flussi TDM
Trama TDM di ingresso 1 2 3 4 5 6

Trama TDM di uscita 4 1 2 6 3 5

Fondamenti di reti di TLC 21


Prof. A.Bovo
• Sono basati su un banco di memorie che viene
scritto in un ordine e letto in un altro
• in un tempo di trama
• es: Scrittura sequenziale e 4 memoria di
1 comando
lettura indirizzata (random) 2
6
memoria di
3
segnale
5
1
2
1 2 3 4 5 6 3 4 1 2 6 3 5
4
5
6

Fondamenti di reti di TLC 22


Prof. A.Bovo
• Sono possibili strutture duali a scrittura
indirizzata e lettura sequenziale
• tutti gli slot della trama devono essere
scritti e letti in 125 µs

• Le prestazioni dipendono dal tempo di


ciclo delle memorie

Fondamenti di reti di TLC 23


Prof. A.Bovo
Autocommutatori numerici
• Configurazioni possibili di matrici S e T

Numero di stadi Configurazioni


2 ST/TS
3 STS/TST

4 STTS/TSST
5 SSTSS/TSSST
6 STSSTS/TSSSST

Fondamenti di reti di TLC 24


Prof. A.Bovo
Autocommutatori numerici
• Esempio 1: una matrice S 3x3 a 63 slot =
63 matrici 3x3
3 matrici T 3x3

1 1
3x3
PCM 32x63 PCM
32 63x32 32

1
PCM 32x63 63x32 PCM
32 32

1 1
PCM 32x63 63x32 PCM
32 32

3x3
T S T
Fondamenti di reti di TLC 25
Prof. A.Bovo
Autocommutatori numerici
una matrice S 3x5 a 32 slot =
• Esempio
PCM
1
2: 32 matrici matrici 3x5
1 PCM
PCM
2 3x5 . .. 5X32 PCM
PCM
3 . 5 matrici T 3 PCM
.. ..
PCM
1 32 x 32 1 PCM
PCM
2 3x5 . .. 5X33
2 PCM
PCM
3
. PCM
.. ..
32 x 32

PCM
1 .. .. 1 PCM
PCM
2 3x5 . 32 x 32 .. 5X3
2 PCM
PCM
3
. 3 PCM

S T S

Fondamenti di reti di TLC 26


Prof. A.Bovo
Segnalazione
• la segnalazione è una componente fondamentale delle reti telefoniche
perché consente di gestire dinamicamente i circuiti disponibili
• Scopo primario della segnalazione è quello consentire la
comunicazione tra gli elementi della rete in modo da trovare un
circuito disponibile da assegnare per la chiamata richiesta da un utente
– funzionalità di chiamata base
• Due sono le componenti della segnalazione necessaria:
– segnalazione utente-rete
– segnalazione di rete

Fondamenti di reti di TLC 27


Prof. A.Bovo
Segnalazione
• segnalazione utente-rete
– consentire all’utente di comunicare le
informazioni su: rete
• servizio richiesto telefonica
• destinatario
– ricevere informazioni sullo stato della
chiamata
• rete disponibile
• chiamata in corso
• destinatario raggiunto
• ecc.

Fondamenti di reti di TLC 28


Prof. A.Bovo
Segnalazione
• segnalazione di rete
– far colloquiare le centrali per
• trovare un percorso disponibile in rete per
la chiamata in arrivo
– colloquiare con altri elementi della rete per:
• fornire servizi avanzati
• esempi:
– numeri verdi
– notifica del chiamante
– gestione della mobilità
– deviazione di chiamata
– ecc.

Fondamenti di reti di TLC 29


Prof. A.Bovo
Segnalazione utente-rete
• l’interfaccia utente-rete può essere analogica o ISDN
• la segnalazione utente-rete dipende dal tipo di interfaccia
• nel caso di interfaccia analogica la segnalazione che si
scambiano utente e rete deve essere
– di tipo analogico
– usare lo stesso canale analogico usato per la trasmissione
della voce

Fondamenti di reti di TLC 30


Prof. A.Bovo
Segnalazione utente-rete:
utente interfaccia
telefono
sganciamento del
analogica
rete destinatario

ricevitore
segnale di linea impegnata

segnale di centrale
segnale di centrale

selezione del numero

eco dei toni o impulsi toni o impulsi multifrequenza

corrente di squillo
segnale di squillo di ritorno
segnale di squillo di ritorno

Pronto?
Pronto?
Pronto?

Ciao, sono Antonio. Ciao, sono Antonio. Ciao, sono Antonio.

Fondamenti di reti di TLC 31


Prof. A.Bovo
Segnalazione utente-rete ISDN
• Ben diverso, invece, è il caso in cui l'interfaccia tra utente e rete
è di tipo digitale ISDN
• In questo caso tutta la segnalazione passa in forma di messaggi
sulle trama trasportate dal canale D dell'interfaccia d'accesso
– segnalazione fuori banda
• L'insieme dei protocolli che definiscono la segnalazione utente
rete è detto DSS1 (ITU-T Q.930, Q.931 e Q.932)
• I messaggi dei protocolli di DSS1
DSS1 DSS1
sono trasportati direttamente nel
campo dati del LAPD LAPD LAPD
L1 L1 L1
TE NT1 LE
Fondamenti di reti di TLC 32
Prof. A.Bovo
utente
Chiamata rete
telefono
base destinatario
sganciamento del
ricevitore
SETUP

SETUP ACKNOWLEDGE
segnale di centrale

selezione del numero


eco dei toni o impulsi INFORMATION
canale
CALL PROCEEDING
D
SETUP

CALL PROCEEDING

ALERTING
ALERTING
segnale di squillo di ritorno
CONNECT
CONNECT CONNECT ACKNOWLEDGE
CONNECT ACKNOWLEDGE

Pronto? canale
Pronto?
Pronto?
B
Ciao, sono Antonio. Ciao, sono Antonio. Ciao, sono Antonio.

Fondamenti di reti di TLC 33


Prof. A.Bovo
La segnalazione di rete
• In passato (prima degli anni '70) la segnalazione per instaurare una
chiamata telefonica in rete veniva trasportata in banda
• uno scambio di toni, simili a quelli usati nell'interfaccia d'utente,
avveniva tra le centrali
• i toni venivano trasportati nella banda fonica del canale che si
intendeva mettere su
• il circuito veniva messo su tratta per tratta mediante l'invio della
segnalazione in banda da parte di una centrale alla volta sul canale
del fascio prescelto verso la centrale successiva sul cammino.

Fondamenti di reti di TLC 34


Prof. A.Bovo
La segnalazione di rete
• Successivamente questo metodo di segnalazione è stato sostituito
dall'introduzione dei metodi di segnalazione fuori banda
• la segnalazione fuori banda prevede l'uso di canali dedicati per la
segnalazione
• i primi meccanismi di questo tipo prevedevano comunque l'uso di
una segnalazione associata, ovvero con l'uso di un piccolo canale di
segnalazione per ogni canale del fascio
• il meccanismo di interazione tra le centrali, dunque, era simile a
quello della segnalazione in banda

Fondamenti di reti di TLC 35


Prof. A.Bovo
La segnalazione di rete
• Il vero cambiamento nelle tecniche di segnalazione si è avuto con l'introduzione
delle tecniche di segnalazione a canale comune CCS (Common Channel
Signaling)
• Tali tecniche consentono lo scambio di informazioni tra le centrali con
– tecnica a commutazione di pacchetto
– di tipo datagram
• la rete di segnalazione è separata con i propri nodi e i propri canali per il
controllo di tutta la rete telefonica
• i messaggi scambiati tra le centrali per l'instaurazione di una chiamata vengono
instradati sulla rete di segnalazione a pacchetto e possono passare anche su
percorsi diversi dal collegamento diretto tra le centrali.

Fondamenti di reti di TLC 36


Prof. A.Bovo
La segnalazione SS7
• Il sistema di segnalazione a canale comune utilizzato di fatto in tutto il mondo è
l'SS7 (Signaling System number 7) (Rif. ITU-T Q.700 e successive)
Service
Control SCP SCP
Point

Signaling
Transfer STP STP STP STP
Point

Service
Switching SSP SSP
Point

Fondamenti di reti di TLC 37


Prof. A.Bovo
La segnalazione SS7
• I servizi della rete telefonica, da quello di chiamata base a quelli di rete
intelligente, richiedono lo scambio di informazione tra i nodi della rete.
• Lo scambio di tale informazione avviene mediante l'uso del servizio di
comunicazione offerto dalla rete di trasferimento dei messaggi di SS7
definita da una pila di protocolli detti MTP (Message Tranfer Part).

MTP-3
MTP-2
MTP-3
MTP-1 MTP-3
MTP-2
MTP-2
MTP-1 SP
MTP-1
SP
SP
Fondamenti di reti di TLC 38
Prof. A.Bovo
Architettura dei protocolli SS7
OMAP ASE
7 ISDN-UP chiamata base
TCAP ISUP servizi supplementari

SCCP Trasporto a connessione


3
MTP - 3 Trasporto datagram e routing
2 MTP - 2
1 MTP - 1

TCAP: Transaction Capabilities Application Part OMAP: Operation, Maintenance and


SCCP: Signaling Connection Control Part Administration Part
MTP: Message Transfer Part ASE: Application Service Element

Fondamenti di reti di TLC 39


Prof. A.Bovo
Interfacce d’utente della rete
telefonica e modalità d’uso

Fondamenti di reti di TLC 40


Prof. A.Bovo
Centrali d’accesso

1 1
2 1 1 2

mxn nxm
(n+k) x (n+k)
m n n m

k k
stadio di stadio di
concentrazione stadio di espansione
distribuzione
giunzioni
giunzioni

Fondamenti di reti di TLC 41


Prof. A.Bovo
Interfaccia d’accesso analogica

• La parte d'accesso della rete telefonica classica è di tipo


analogico a due fili (doppino) di lunghezzaCentrale
fino apubblica
5 Km.

4 fili 2 fili

Forchetta telefonica

• Segnalazione a • trasformazione numerica


corrente in centrale per segnali di
e a toni 4 KHz
mutifrequenza
Fondamenti di reti di TLC 42
Prof. A.Bovo
Trasmissione numerica su
accesso analogico
banda 4 kHz

01010101 01010101
rete
dati
rete
(es.
telefonica
Internet)
modem

Interfaccia V.24 Interfaccia analogica

• Volendo effettuare trasmissione dati su questo


tipo di accesso analogico occorre ricorrere ad
opportuni apparati
• i modem
Fondamenti di reti di TLC 43
Prof. A.Bovo
Trasmissione numerica su
accesso analogico
banda 4 kHz

01010101 01010101
rete
dati
rete
(es.
telefonica
Internet)
modem

Interfaccia V.24 Interfaccia analogica

• Le velocità dei modem hanno oggi raggiunto il


limite tecnologico
• che non può superare 64 kb/s

Fondamenti di reti di TLC 44


Prof. A.Bovo
Schema protocollare per
chiamata dati con modem
V.24 è la porta seriale dei PC. Largamente obsoleta ma molto
diffusa. Nota anche come RS-232

DTE: Data Terminal DCE: Data Circuit PC-DTE


PC-DTE Equipment (PC) Equipment (Modem)
PPP PPP
modem DCE modem DCE
UIP ECP ECP UIP

LAPM LAPM

V.24 V.24 modul Rete telef modul V.24 V.24

Fondamenti di reti di TLC 45


Prof. A.Bovo
L’accesso digitale: ISDN

• La Integrated Services Digital Network è nata


negli anni 70 come evoluzione della rete
telefonica classica
• pensata per integrare anche per servizi dati
• la conversione dei segnali avviene
direttamente nei dispositivi dell'utente e non
nella rete, che invece tratta direttamente
flussi informativi digitali

Fondamenti di reti di TLC 46


Prof. A.Bovo
Interfaccia BRI (I.430)
B = 64 kb/s a circuito per trasporto B
D = 16 kb/s a pacchetto, trasporto B
e segnalazione (fuori banda) D

• Canale B:
– è un canale che opera ad una velocità di 64 kbit/s, a
commutazione di circuito ed è utilizzato per il
trasporto di informazione
• Canale D:
– è un canale che opera ad una velocità di 16 kbit/s in
commutazione di pacchetto ed è utilizzato per il
trasporto di
• segnalazione
• dati in modalitàFondamenti
a pacchetto
di reti di TLC 47
Prof. A.Bovo
Interfaccia PRI (I.431)
• La Primary Rate Interface (PRI) è usata
per accessi voluminosi (es. l’accesso
mediante i centralini privati (PBX)
• il trasporto dell’interfaccia è basato sulla
portante E1 a 2.048 Mbit/s
• la configurazione è 30B+D
• il 16 esimo canale è il canale D a 64 kb/s

30 31 0 1 2 … 15 16 17 … 30 31 0 1

125 µs

Fondamenti di reti di TLC 48


Prof. A.Bovo
Dispositivi e punti di riferimento
Terminal Equipment

T U
TE1 LE
NT1

Network Termination
R T
TE2 TA Local Exchange

Terminal Adapter

Fondamenti di reti di TLC 49


Prof. A.Bovo
Dispositivi e punti di riferimento
(per centralini privati)
Terminal Equipment

S U
TE1 LE
NT2

Network Termination
R S
TE2 TA Local Exchange

Terminal Adapter

Fondamenti di reti di TLC 50


Prof. A.Bovo
ISDN -BRI configurazione
fisica
„ Si riferisce al punto S/T tra TE e NT1

„ Il collegamento può essere punto-punto o anche punto-multipunto (solo


per interfacce d’accesso BRI)
„ fino a 8 terminali (accesso multiplo)

„ duplexing a divisone di spazio (4 fili, una coppia da e una verso la NT).

Punto-punto
TE
Stella
Terminali
ISDN S T U
TE 1 Km
NT1

Terminale TE TA
non ISDN

Fondamenti di reti di TLC 51


Prof. A.Bovo
ISDN -BRI configurazione
fisica
„ modalità di connessione alternative
BUS passivo

S T
U
150 m
NT

TE TA TE
TE
TE
TE
Terminale
non ISDN
BUS passivo esteso

1 Km
U
50 m S T
NT

TE TA TE
TE
TE
TE
Fondamenti di reti di TLC 52
Prof. A.Bovo
Codifica di linea
• Lo schema di codifica di linea della BRI viene detto
pseudo-ternario
– il bit 1 viene codificato con l'assenza di tensione sulla linea

– il bit 0 viene rappresentato da un segnale costante di tensione


che può assumere un valore positivo o negativo (750 mV)
– in particolare l'uso della tensione positiva e negativa avviene in
0 1 1 nella
modo alternato 0 0 sequenza
0 1 1 di1 bit0 1 0 0

Fondamenti di reti di TLC 53


Prof. A.Bovo
Livelli di accesso multiplo
L’accesso multiplo avviene

– a livello di canale. I canali B possono essere usati da


un solo terminale alla volta a circuito.
• avviene a livello fisico con TDMA

– a livello di terminale sul canale D che usa la


commutazione di pacchetto
• avviene a livello logico in modo dinamico

Fondamenti di reti di TLC 54


Prof. A.Bovo
Struttura di trama dell’interfaccia
48 bit - 250 µs

F L B1B1B1B1B1B1B1B1 E D A Fa N B2B2B2B2B2B2B2B2 E D M B1B1B1B1B1B1B1B1 E D S B2B2B2B2B2B2B2B2 E D L

2 bit di
offset da NT a TE

F L B1B1B1B1B1B1B1B1 L D L Fa L B2B2B2B2B2B2B2B2 L D L B1B1B1B1B1B1B1B1 L D L B2B2B2B2B2B2B2B2 L D L

A bit di attivazione
F bit di trama N bit di valore Fa’
da TE a NT
L bit di bilanciamento B1 bit del primo canale B
D bit del canale D B2 bit del secondo canale B
E bit di eco del canale D S disponibile per futuri stand.
Fa bit di trama ausiliario M bit di multitrama

Fondamenti di reti di TLC 55


Prof. A.Bovo
Interfaccia di centrale
• E’ chiamata Subscriber Loop (SL)
• E’ stata oggetto di miglioramenti con ISDN
(Digital Subscriber Loop (DSL). Utilizza uno dei
codice di linea

– 4B3T a 120 Kbaud (160 Kb/s)


• mappa i 16 valori di 4 bit in 16 terne fra le 27 possibili a tre livelli
di canale

– 2B1Q a 80 Kbaud (160 Kb/s)


• mappa i 4 valori di 2 bit in 1 fra i quattro possibili livelli
di canale

Fondamenti di reti di TLC 56


Prof. A.Bovo
Interfaccia di centrale

• Miglioramenti con le nuove tecnologie


XDSL

– HDSL (High Speed DSL) fino a 2 Mb


simmetrico
– ADSL (Asynchronous DSL) fino a 6 Mb/s
asimmetrico
– VDSL (Very High Speed DSL) fino a 50 Mb/s

Fondamenti di reti di TLC 57


Prof. A.Bovo
High-speed Digital Subscriber
Loop (HDSL)
‹ E’ una tecnologia di modem in banda base che arriva
a trasmettere fino a 2Mb/s (E1) su due doppini,

‹ Usata più spesso per connettere due utenti


‹ Sono disponibili diverse interfacce (G.703, V35)
centrale
utente A

Modem E’ richiesta la
continuità galvanica
utente B

Fondamenti di reti di TLC 58


Prof. A.Bovo
Asymmetric Digital Subscriber
Loop (ADSL)
‹ La Asymmetric Digital Subscriber Loop è la nuova
tecnologia a larga banda per le connessioni residenziali
alla rete pubblica (ANSI -93)
‹ E’ consentita da nuove tecniche di modulazione DMT
o CAP sul doppino d’utente
Centrale
Commu
Customer premises tatore

Splitter
Splitter

ADSL
modem DSLAM

Fondamenti di reti di TLC 59


Prof. A.Bovo
ADSL
‹ Dati e fonia sono multiplati a divisione di frequenza

‹ Il duplexing è a divisione di frequenza asimmetrico


sullo stesso doppino
‹ La velocità dipende dalle condizioni della linea d’utente

Uplink up Downlink up
Voce to 1 Mb/s to 8 Mb/s
0-4Khz 25-200 KHz 240 KHz - 2 Mhz
f

Lo splitter rende l’apparecchiatura costosa


Fondamenti di reti di TLC 60
Prof. A.Bovo
ADSL G.Lite
‹ Versione meno costosa perché fa a meno dello splitter
‹ Riduce la banda e la velocità (fino a 512 Kb/s e 1.5
Mb/s)

Centrale
Commu
Customer premises tatore

Splitter
Splitter

ADSL
modem DSLAM

Fondamenti di reti di TLC 61


Prof. A.Bovo
VDSL
‹ E’ pensata per arrivare all’utente con segnali a larga
banda
che possano portare TV, fino alla velocità di circa 50
Mb/s
‹ E’ in concorrenza con altre tecnologie d’accesso

Î Fibra ottica
Î Radio
Î Satellite

Fondamenti di reti di TLC 62


Prof. A.Bovo
Nuove architetture di servizi
Network
Network Transport Service
Provider (NTP) Provider

ATU-R
DSLAM
Network Access Service
ATU-R Provider gateway
Network
Service
NAP Provider

ATU-R
DSLAM Network Transport
Provider (NTP)
Network
ATU-R Service
Provider

Customer Premises Access Network Backbone Network

Fondamenti di reti di TLC 63


Prof. A.Bovo
Sistemi radiomobili
‹ Sono reti radio di accesso alla rete fissa
‹Sono organizzati a celle geografiche ciascuna delle quali
ha una stazione radio base che interfaccia la rete fissa
‹I terminali hanno connessioni radio solo con la stazione
base (non fra loro)

NSC rete fissa NSC

Fondamenti di reti di TLC 64


Prof. A.Bovo
Sistemi esistenti
Sistema Multiplazione Tecnica
Commerciale accesso multiplo anti interferenza
TACS (Europa) FDM/FDMA Clustering
I generazione
(analogica) FDM/FDMA Clustering
AMPS (USA)
TDM/FDM Clustering+
GSM (Europa) TDMA/FDMA codici FEC
II generazione TDM/FDM Clustering+
D-AMPS (USA) TDMA/FDMA codici FEC
(digitale)
CDM/CDMA+ CDMA+
CDMA codici FEC codici FEC
CDM/CDMA+ CDMA+
III generazione UMTS (Europa) codici FEC codici FEC
(multimedia) TDM/TDMA CDMA+
UMTS (Europa) codici FEC

Fondamenti di reti di TLC 65


Prof. A.Bovo

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