Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Biologia
Biologia
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
CAPITOLO 1
Gli esseri viventi che abitano il nostro pianeta condividono una serie di
caratteristiche che li
distinguono dalle cose non viventi. Queste caratteristiche comprendono
l’organizzazione,
crescita e sviluppo, metabolismo capace di autoregolarsi, movimento, capacità di
rispondere
agli stimoli, riproduzione e adattamenti ambientali. Organizzazione: possiamo
identificare
una gerarchia dell’organizzazione biologica. Tutti gli organismi viventi sono
altamente
organizzati, e sono costituiti da cellule. Alcune forme di vita più semplici come i
batteri, sono
unicellulari, costituite da una sola cellula, altre forme più complesse sono
formate da miliardi di
cellule. In questi organismi pluricellulari, i processi vitali dipendono dalle
funzioni coordinate
delle cellule che possono essere organizzate per formare tessuti, organi e apparati
organici.
Crescita e sviluppo: per crescita biologica si intende sia l’aumentare delle
dimensione delle
singole cellule sia del loro numero o entrambi.
La crescita di un organismo può essere uniforme, oppure maggiore in alcune parti,
cosicché le
proporzioni del corpo cambiano. Uno degli aspetti significativi del processo di
crescita è che
ogni parte dell’organismo continua a funzionare mentre cresce. Gli organismi
viventi con la
crescita si sviluppano. Metabolismo capace di autoregolarsi: in tutti gli organismi
viventi
avvengono reazioni chimiche e trasformazioni energetiche essenziali per il
nutrimento. Il
metabolismo è l’insieme delle attività chimiche dell’organismo che devono essere
accuratamente regolate per mantenere l’omeostasi, un stato di equilibrio interno.
Esempio:
quando la sostanza prodotta da alcune cellule è sufficiente, la sua produzione deve
cessare o
diminuire, al contrario quando è in carenza deve attivarsi per produrla. Questi
meccanismi
omeostatici sono sistemi di controllo che si autoregolano. Movimento: gli organismi
si
muovono interagendo con l’ambiente, allo stesso modo il materiale vivente che si
trova
all’interno della cellula è in continuo movimento.
In alcuni animali come le spugne, coralli e ostriche detti sessili, hanno stadi
larvali durante i
quali possono nuotare liberamente, ma divenuti adulti perdono la capacità di
muoversi da un
luogo all’altro. Pur rimanendo attaccati ad una superficie, utilizzano
estroflessioni della cellula
chiamate ciglia e flagelli per muovere l’acqua avvicinandosi così il nutrimento
necessario per il
loro organismo.
I vegetali non si muovono come gli animali, ma sono dotati ugualmente di movimento.
Ad
esempio orientano le foglie in direzione della luce.
Capacità di rispondere agli stimoli: tutte le forme di vita rispondono agli stimoli
cambiamenti fisici o chimici che avvengono nel loro ambiente interno o esterno.
Esempio:
l’occhio umano le cui cellule rispondono alla luce. Oppure nelle piante come la
Venere
acchiappamosche, capace di catturare gli insetti. Le foglie si piegano lungo l’asse
mediano,
emettono un profumo che attira gli insetti. La presenza dell’insetto sulla foglia,
rivelata dalla
peluria che la riveste, stimola la foglia a chiudersi. Non appena i bordi si
toccano i peli si
intrecciano e impediscono la fuga dell’insetto. Particolari enzimi lo uccidono e lo
digeriscono.
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
Questa pianta cresce di solito in terreni poveri di azoto, gli insetti che mangia,
le permettono di
assimilare parte dell’azoto necessario per la crescita.
Riproduzione e adattamenti ambientali: asessuata (la prole è identica al genitore)
senza la
fusione dell’uovo e dello sperma per formare un uovo fecondato, esempio l’ameba, un
organismo unicellulare, che raggiunta una certa dimensione, si riproduce
dividendosi in due
parti uguali che vanno a formare due amebe nuove. Prima di dividersi l’ameba fa una
copia del
suo materiale ereditario (geni) e lo divide equamente tra le due cellule. Ciascuna
nuova ameba
è identica alla precedente tranne le dimensioni. La Riproduzione Sessuata avviene
nella
maggior parte dei vegetali e animali con la produzione di cellule specializzate,
uova e cellule
spermatiche, si uniscono per formare l’uovo fecondato dal quale sì svilupperà il
nuovo
organismo. La prole prodotta è il prodotto dell’interazione tra i geni forniti dal
padre e madre.
Tali variazioni genetiche sono alla base dei processi vitali dell’evoluzione e
dell’adattamento il
quale migliora la capacità di un organismo di sopravvivere in un particolare
ambiente, e può
essere di tipo strutturale, fisiologico, comportamentale oppure una combinazione di
questi.
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
Esempio: due atomi di idrogeno si combinano con un atomo di ossigeno per formare
una
molecola di acqua. Sebbene formata da due tipi di atomi che sono gas, l’acqua è un
liquido,
ecco un esempio di proprietà emergente.
Diversi tipi di atomi possono associarsi tra loro per formare le cellule. Le sue
proprietà
emergenti la rendono la struttura di base e l’unità funzionale della vita. Ogni
cellula è
circondata da una membrana plasmatica che regola il passaggio dei materiali tra la
cellula e
l’ambiente circostante.
Tutte le cellule hanno al loro interno molecole che contengono il materiale
genetico e delle
strutture chiamate organuli capaci di svolgere funzioni altamente specializzate.
Conosciamo due differenti tipi di cellule: procariotiche come i batteri, tutti gli
altri organismi
sono formati da cellule eucariotiche che contengono una grande varietà di organuli
rivestiti
da una membrana incluso un nucleo che contiene il DNA.
Durante l’evoluzione gli organismi pluricellulari, si sono associati per formare i
tessuti, (negli
animali c’è’ quello muscolare e nervoso, mentre nei vegetali c’è l’epidermide), i
quali si
associano e formano organi (come il cuore e lo stomaco negli animali, radici e
foglie nelle
piante), che coordinati tra loro formano i sistemi come il sistema circolatorio e
digerente. Gli
organismi interagiscono fra loro formando popolazioni, che interagendo a loro volta
formano le
comunità, le quali possono essere composte da centinaia di tipi diversi di forme
viventi.
Una comunità insieme all’ambiente nel quale si trova è detta ecosistema, che può
essere
piccolo come una stagno o grande. L’insieme di tutti gli ecosistemi esistenti sulla
terra formano
la biosfera.
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
www.opsonline.it – la principale web community italiana per studenti e
professionisti della Psicologia
Appunti d’esame, Tesi di laurea, Temi per l’Esame di Stato, Articoli, Forum di
discussione, Agenda Eventi, Annunci di
lavoro, E-book e tante altre risorse. info@opsonline.it
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
CAPITOLO 2
La materia chimica e i processi metabolici di tutti gli esseri viventi sono molto
simili tra loro. Le
leggi della fisica e della chimica valide per le cose non viventi sono valide anche
per i sistemi
viventi.
Gli organismi sono costituiti da sostanze semplici e di piccole dimensioni detti
composti
inorganici come l’acqua, gli acidi, le basi ed i sali, e da composti organici
generalmente più
complessi e di grandi dimensione contenenti atomi di carbonio.
Si definisce materia un qualche cosa che occupa uno spazio e ha una massa.
Attraverso la
chimica possiamo studiare la materia e gli elementi in essa contenuti. Gli elementi
sono gli
ingredienti necessari per formare la materia, sono sostanze che non possono essere
scisse in
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
sono chimicamente stabili (non reattivi). Il cloro e il bromo che fanno parte degli
alogeni sono
molto reattivi, poiché i loro gusci di valenza possiedono 7 elettroni, e nelle
reazioni chimiche
tenderanno ad accettare un elettrone. Al contrario l’idrogeno, il sodio e il
potassio hanno un
unico elettrone di valenza che tenderanno a cedere, o a condividere con un altro
atomo. Tutti
gli altri atomi rappresentati nella tavola possiedono strati di valenza incompleti
per cui sono
chimicamente reattivi e attraverso il legame chimico formeranno molecole. Tutti gli
elettroni
hanno uguale massa e carica, ma si differenziano per la quantità di energia.
L’energia è la
capacità di compiere un lavoro.
Quando si combinano due atomi di ossigeno si forma una molecola di ossigeno, mentre
la
combinazione di atomi diversi forma un composto chimico. Ad esempio l’acqua è un
composto
chimico fatto da molecole che si formano quando due atomi di idrogeno reagiscono
con un
atomo di ossigeno. Le proprietà di un composto chimico possono essere diverse
rispetto alle
proprietà dei vari elementi che lo compongono: l’acqua a temperatura ambiente è
generalmente un liquido, mentre l’idrogeno ed ossigeno sono gas.
La formula chimica è il modo più semplice per descrivere la composizione chimica di
un
composto:
In una formula molecolare il numero a pedice specifica il numero reale di ogni
atomo in una
molecola. O2 indica che questa molecola è costituita da due atomi di ossigeno. Un
altro tipo di
formula è quella di struttura, che mostra in quale modo i due atomi di idrogeno si
legano
all’atomo dell’ossigeno H – O – H .
La massa di un composto è la somma delle masse atomiche (somma dei protoni e
neutroni)
degli atomi che compongono ogni molecola; quindi la massa molecolare dell’acqua,
H2O,
corrisponde a (2x1 uma) + (16 uma) =18 uma. La massa molecolare del glucosio
( C6H12O6)
corrisponde a (6x12 uma) + (12 x1 uma) + (6 x 16 uma) = 180 uma. La mole è la
quantità di
composto la cui massa in grammi è equivalente alla sua massa molecolare. Una mole
di
glucosio, ad esempio, ha una massa di 180 grammi. Il concetto di mole è utile
perché ci
permette di paragonare tra loro atomi e molecole di massa molto diversa. Questo
perché una
mole di ciascuna sostanza contiene sempre esattamente lo stesso numero di unità sia
che si
tratti di piccolo atomi che di grandi molecole. Il numero di unità in una mole,
pari a 6,02 x
1023, è noto come numero di Avogadro, dal nome del fisico italiano Amedeo Avogadro.
Così una mole (180 grammi) di glucosio contiene 6,02 x 1023 molecole esattamente
come una
mole ( 2 grammi) di idrogeno molecolare (H2).
Il concetto di mole permette di paragonare tra loro le soluzioni. Una soluzione 1
molare,
indicata come 1M, contiene 1 mole di una data sostanza sciolta in 1 litro di
soluzione. Possiamo
quindi confrontare un litro di una soluzione 1M di glucosio con 1 litro di una
soluzione 1M di
saccarosio (zucchero da tavola). Queste soluzioni differiscono per la massa dello
zucchero
disciolto (rispettivamente 180 e 340 grammi), ma entrambe contengono 6.02 x 1023
molecole
di zucchero.
Le equazioni chimiche descrivono le reazione chimiche, dove i reagenti (sostanze
che
partecipano alla reazione) vengono scritti a sinistra dell’equazione, mentre i
prodotti ( sostanze
che si formano nella reazione) vengono scritti a destra. La freccia significa
“produce” ed indica
la direzione nella quale la reazione tende a procedere.
Ad esempio 1 mole di glucosio, quando viene bruciata o metabolizzata, reagisce con
6 moli di
ossigeno per dare 6 moli di anidride carbonica e 6 moli di acqua.
Esempio: C6H12O6 + 6O2 6CO2 + 6H2O + Energia. Le reazioni possono procedere anche
in
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
LEGAMI COVALENTI
Sono forti e stabili e si formano quando gli atomi condividono gli elettroni di
valenza formando
le molecole. Il legame covalente può essere semplice H - H, doppio O = O o triplo N
º N
apolare e polare.
Semplice Esempio: l’idrogeno: ogni atomo ha un solo elettrone, ma per completare il
suo
guscio di valenza ne sono necessari due. Gli atomi d’idrogeno hanno la stessa
capacità di
attrarre elettroni, quindi nessuno dei due dona un elettrone all’altro, ma li
condividono ruotano
intorno ad entrambe i nuclei tenendo uniti i due atomi. Così si è prodotta una
molecola di
idrogeno formata da due atomi di idrogeno tenuti insieme da un legame covalente,
rappresentata come H - H, dove la – rappresenta il legame covalente, cioè una
coppia di
elettroni in compartecipazione, ed è detta formula di struttura, cioè mostra la
disposizione
degli atomi. Si può abbreviare scrivendo H2 cioè una formula molecolare che indica
che la
molecola è formata da due atomi di idrogeno.
Altro esempio è l’atomo di carbonio che ha 4 elettroni disponibili per legami
covalenti, e li
condivide con gli elettroni di 4 atomi di idrogeno, formando una molecola di metano
CH4
H
|
H - C - H formula di struttura
|
H
Oppure un atomo di azoto con 5 elettroni nel suo guscio esterno, quindi con valenza
3,
condivide i suoi elettroni con tre atomi di idrogeno e forma l’ammoniaca NH3
H - N - H formula di struttura
|
H
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
Le funzioni di una molecola dipendono dalla sua forma geometrica. Questa fa si che
all’interno di una molecola si abbia tra gli atomi la distanza ottimale per
controbilanciare la
repulsione dei doppietti elettronici. Quando 4 atomi di idrogeno si combinano con 1
atomo di
carbonio per formare una molecola di metano CH4, gli orbitali del guscio di valenza
del
carbonio vengono riarrangiati dando origine ad una struttura geometrica a tetraedro
con un
atomo di idrogeno ad ognuno dei 4 angoli.
Doppio: si ottiene quando due atomi mettono in partecipazione due coppie di
elettroni di
valenza.
Esempio: l’ossigeno che possiede 6 elettroni nel suo secondo strato di valenza e
necessita di 2
elettroni per completare lo strato di valenza, può formare una molecola mettendo in
compartecipazione due coppie di elettroni di valenza con un legame doppio.
Struttura di questamolecola O = O formula molecolare O2
Triplo: quando tre coppie di elettroni di valenza come nell’azoto 7N che possiede
cinque
elettroni di valenza, quindi due atomi di azoto si legheranno mettendo in
compartecipazione tre
coppie di elettroni di valenza formando una molecola di N2 con una struttura di N º
N
La capacità legante di un atomo è detta valenza dell’atomo. La valenza
dell’idrogeno è 1, quella
dell’ossigeno 8O è 2, quella dell’azoto 7N è 3. L’atomo di carbonio 6C possiede
quattro elettroni
di valenza, per cui la sua capacità di legame o valenza è 4.L’elettronegatività, è
la misura
dell’attrazione esercitata da un atomo sugli elettroni all’interno dei legami
chimici. Quanto più è
elettronegativo un atomo tanto più attira verso di sé gli elettroni di legame.
APOLARE: si stabilisce tra due atomi dello stesso elemento dove gli elettroni di
legame sono
condivisi in modo simmetrico e hanno uguale valore di elettronegatività come la
molecola
dell’ossigeno O2 formata da due atomi uguali, entrambe i nuclei attraggono gli
elettroni con la
stessa intensità. Anche il legame covalente presente nell’idrogeno è apolare. Anche
i legami del
metano sono apolari sebbene le coppie di atomi legati sono diversi, carbonio e
idrogeno non
differiscono sostanzialmente per la loro elettronegatività.
POLARE: si stabilisce tra atomi di elementi differenti, dove causa il loro
differente valore di
elettronegatività si ha un ineguale distribuzione di elettroni condivisi, quindi
gli elettroni di
legame sono più attratti dall’atomo più elettronegativo che presenterà polo
negativo mentre
l’atomo meno elettronegativo acquista carica positiva. Esempio: l’acqua, H2O dove
gli
elettroni condivisi, trascorrono molto più tempo vicino all’atomo dell’ossigeno
perché molto più
elettronegativo rispetto all’idrogeno e quindi l’atomo dell’ossigeno costituirà il
polo negativo
della molecola d’acqua, mentre i due nuclei di idrogeno formeranno il polo
positivo.
Legame ionico si forma tra gli atomi di due elementi differenti tra i quali e’
avvenuto uno
scambio di elettroni.
Esempio: di come si formano i legami ionici è l’attrazione degli ioni sodio e
cloro: un atomo di
sodio (11Na) possiede 11 elettroni con 1 elettrone di valenza; esso non può quindi
completare
il suo guscio più esterno acquistandone 7 perché avrebbe una carica negativa troppo
sbilanciata.
Quindi cede l’unico elettrone di valenza ad un atomo molto elettronegativo come il
cloro (17
Cl) che agisce da accettatore di elettroni, che possiede 17 elettroni di cui 7 di
valenza, che a
sua volta non li può cedere in quanto risulterebbe troppo positivo. Quando si
incontrano,
l’elettrone solitario del sodio viene trasferito all’atomo del cloro in modo tale
che entrambe gli
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
Una sostanza disciolta è detta soluto. Questo processo è noto come idratazione.
I legami a idrogeno si formano quando un atomo di idrogeno legato covalentemente ad
un
atomo molto elettronegativo viene attratto anche da un secondo atomo, anch’esso
elettronegativo, come l’azoto o l’ossigeno.
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
Abbiamo già analizzato come l’acqua (molecola polare) legata covalentemente con
l’idrogeno,
porti alla distribuzione di una parziale carica negativa sull’ossigeno, e di una
parziale
sull’idrogeno.
Così succede nell’ammoniaca NH3 cioè l’atomo di azoto con parziale carica negativa
per la
presenza dell’idrogeno, si lega all’atomo dell’idrogeno dell’acqua che possiede
carica parziale
positiva. Il legame che si forma è a idrogeno, e si indica con una linea
tratteggiata.
Atomi elettronegativi. I legami a idrogeno sono di circa 20 volte più deboli
rispetto a quelli
covalenti, si rompono cioè più facilmente. I legami covalenti legano insieme atomi
nelle cellule,
ma è altrettanto importante il legame tra cellule dove possono aderire l’una
all’altra
temporaneamente attraverso legami deboli, compreso i legami a idrogeno. Cioè le
molecole si
associano rispondono e si separano. Esempio: una cellula nervosa del cervello
stimola una
cellula vicina liberando sostanze le cui molecole si legano a specifici recettori
alla superficie
della cellula ricevente. Se la molecola segnale si legasse con legami più forti
tipo covalenti, la
cellula ricevente continuerebbe a rispondere per molto tempo dopo che la cellula
trasmettitrice
ha cessato di inviare messaggi. Cioè il nostro cervello continuerebbe a percepire
il suono del
campanello per ore dopo la cessazione dell’informazione da parte delle cellule
nervose
sensoriali. La reazione redox o l’ossido- riduzione, si ottiene quando un elettrone
e la sua
energia, si trasferiscono da una sostanza all’altra. Fotosintesi e respirazione
cellulare sono
reazioni redox.
Esempio classico di ossido-riduzione è la ruggine. Nell’ossidazione un atomo, ione,
o molecola
perde elettroni, nella riduzione li acquista. In una reazione redox l’agente
ossidante accetta
uno o più elettroni riducendosi, l’agente riducente, cede uno o più elettroni
ossidandosi.
Nelle cellule viventi l’ossidazione comporta la perdita di un atomo di idrogeno, il
contrario
avviene per la riduzione.
L’ACQUA
Nei tessuti umani la sua percentuale è 20% ossa, 85% tessuti celebrali.
Le molecole d’acqua sono polari, hanno cioè cariche parziali positive e cariche
parziali negative.
Sono tenute insieme da legami a idrogeno. L’atomo di idrogeno di ogni singola
molecola
d’acqua con la sua carica parziale positiva, viene attratto dall’atomo di ossigeno
con parziale
carica negativa, della molecola vicina: si viene a formare così il legame a
idrogeno. Ciascuna
molecola d’acqua può legarsi a 4 molecole circostanti.
Le sostanze che interagiscono con l’acqua sono dette idrofile, quelle che
interagiscono con i
grassi idrofobe.
Le molecole d’acqua sono coesive, cioè hanno la tendenza ad attaccarsi le une con
le altre. Ciò
spiega come l’acqua possa bagnare le superfici.
Ha azione capillare, cioè la tendenza a risalire all’interno di tubi molto stretti
anche contro la
forza di gravità.
Tensione superficiale, grazie alla coesività delle molecole in superficie si
stringono formando
uno strato piuttosto resistente.
La caloria è l’unità di misura dell’energia termica (corrispondente a 4.184 joule)
ed è definita
come la quantità di calore necessaria per innalzare di un grado Celsius la
temperatura di un
grammo di acqua. L’acqua ha un grado di evaporazione alto. Sono necessari 540
calorie per
trasformare un grammo di acqua in un grammo di vapore d’acqua. Quando un campione
di
acqua viene riscaldato, alcune molecole si muovono più velocemente rispetto alle
altre e
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
CAPITOLO 3
Carboidrati, lipidi, proteine e acidi nucleici (DNA RNA), fanno parte dei composti
organici
(costituiti da scheletri di atomi di carbonio) fondamentali per la vita degli
organismi.
Il carbonio è il componenti principale dei composti organici, poiché avendo 4
elettroni di
valenza può completare il suo guscio formando 4 legami covalenti.
I composti che hanno uguale formula molecolare, ma strutture e proprietà differenti
si
chiamano isomeri.
Ci sono quelli strutturali che differiscono per la disposizione covalente dei loro
atomi; quelli
geometrici differiscono per la disposizione spaziale dei loro atomi; gli
enantiometri che sono
speculari.
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
CARBOIDRATI
Gli zuccheri, amidi e cellulosa sono carboidrati.
I carboidrati contengono C, H ed O in un rapporto di un atomo di carbonio per due
di idrogeno
e uno di ossigeno, e sono idrofili.
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
I LIPIDI
I lipidi non sono definiti in base alla loro struttura, ma dal fatto che sono
solubili nei solventi
apolari (etere cloroformio) sono composti da C, H e O contengono meno ossigeno
rispetto al
carbonio e all’idrogeno e sono idrofobi (poco solubili in acqua). Sono importanti
carburanti
biologici e fungono da componenti strutturali delle membrane cellulari. I più
importanti sono: i
grassi neutri, i fosfolipidi, gli steroidi, i carotenoidi (pigmenti vegetali rossi
e gialli), e le cere.
Grassi neutri sono i più abbondanti negli essere viventi. Forniscono più del doppio
di energia
dei carboidrati. E’ costituito da glicerolo unito a 1,2 o 3 acidi grassi. Il
glicerolo è un alcol a tre
atomi di carbonio contenente tre gruppi ─OH. Un acido grasso è costituito da una
lunga
catena idrocarburica non ramificata alla cui estremità si trova un gruppo
carbossilico (─COOH).
Si dividono in saturi e insaturi.
I saturi contengono il maggior numero possibile di atomi di idrogeno.
Quelli insaturi possiedono una o più coppie di atomi di carbonio, quindi non sono
completamente saturati con l’idrogeno. Quando una molecola di glicerolo si combina
con un
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
acido grasso si forma un monogliceride, se gli acidi sono due digliceride, se sono
tre
trigliceride.
FOSFOLIPIDI
Rappresentano una importante classe dei lipidi, quella dei lipidi anfipatici, le
cui molecole sono
caratterizzate dall’avere una estremità idrofila ed una idrofoba.
E’ composto da una molecola di glicerolo attaccata da un lato a due acidi grassi e
dall’altro a
un gruppo fosfato legato ad un composto organico come la colina. La parte della
molecola che
contiene acido grasso (coda) è idrofoba e insolubile in acqua, la parte costituita
dal glicerolo,
fosfato e dalla base organica (testa della molecola), invece è idrosolubile. Queste
proprietà
rendono queste molecole adatte a formare quelle strutture note come membrane
cellulari.
STEROIDI
Uno steroide è formato da atomi di carbonio disposti in 4 anelli uniti tra loro.
Tre anelli sono a
6 atomi di carbonio e il quarto è a cinque. Tra i più importanti steroidi
ricordiamo: il
colesterolo componente strutturale delle membrane cellulari animali, i sali biliari
emulsionano
i grassi presenti nell’intestino in modo tale da favorirne l’idrolisi per via
enzimatica, gli ormoni
sessuali e gli ormoni secreti dalla corteccia surrenale esempio il progesterone
ormone prodotto
dalla corteccia surrenale è un ormone sessuale femminile.
PROTEINE
Le proteine sono sequenze polimeriche formate dall’unione di aminoacidi uniti tra
loro da
legame peptidico legame covalente che si stabilisce tra una porzione amminica e
quella
carbossilica di un altro aminoacido liberando acqua. Quando si combinano due
aminoacidi si
forma un dipeptide, una catena di aminoacidi formano un polipeptide.
Si definisce polipeptide una sequenza fino a 49 aminoacidi, oltre si definisce
proteina. Possono
essere assemblate fungendo così da componenti strutturali delle cellule e dei
tessuti. Sono la
struttura molecolare attraverso cui viene espresso il codice genetico sulla base
della
trasmissione del DNA.
Molti enzimi (molecole che accelerano di migliaia di volte le reazioni chimiche che
avvengono in
un organismo) sono proteine. Una cellula muscolare differisce dalle altre cellule
perché
contiene più proteine contrattili come l’actina e la miosina responsabile della sua
capacità di
contrarsi. La proteina emoglobina, che si trova nei globuli rossi, è specializzata
nel trasporto
dell’ossigeno.
Nelle proteine si trovano 20 tipi di aminoacidi. Quelli essenziali per l’uomo sono:
arginina,
fenilanina, istidina, leucina, lisina, metionina, treonina, triptofano, valina.
Nella molecola proteica si distinguono 4 livelli di organizzazione: struttura
primaria,
secondaria, terziaria, quaternaria.
Struttura primaria rappresenta la sequenza degli aminoacidi che costituiscono la
catena.
L’insulina è un ormone prodotto dal pancreas ed impiegato nella cura del diabete.
E’ stata la
prima proteina di cui si è stata identificata l’esatta sequenza amminoacidica, ed è
composta da
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
www.opsonline.it – la principale web community italiana per studenti e
professionisti della Psicologia
Appunti d’esame, Tesi di laurea, Temi per l’Esame di Stato, Articoli, Forum di
discussione, Agenda Eventi, Annunci di
lavoro, E-book e tante altre risorse. info@opsonline.it
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
ACIDI NUCLEICI
Gli acidi nucleici sono polimeri di nucleotidi costituiti da: uno zucchero a 5
atomi di carbonio
(ribosio o desossiribosio), un gruppo fosfato e una base azotata. La base azotata
può essere a
doppio anello come le purine o ad anello semplice come le pirimidiniche.
Gli acidi nucleici trasmettono l’informazione ereditaria e determinano quali
proteine debbano
essere sintetizzate dalla cellula. Ci sono due tipi di acidi nucleici: l’acido
ribonucleico (RNA)
e l’acido desossiribonucleico (DNA).
Sono così denominati per il pentoso (Riboso Desossiriboso).
Il DNA contiene le purine adenina e guanina (AG) e le pirimidiniche citosina e
timina (C T),
oltre allo zucchero desossiribosio ed al fosfato.
L’RNA contiene le purine adenina e guanina e le pirimidiniche citosina e uracile (C
U), oltre
allo zucchero ribosio ed al fosfato.
Le molecole degli acidi nucleici sono costituite da catene lineari di nucleotidi
uniti tra loro da un
legame fosfodiesterico costituito da un gruppo fosfato attaccato allo zucchero che
si lega
covalentemente allo zucchero del nucleotide adiacente.
Mentre l’RNA è generalmente composto da una catena nucleotidica, il DNA è composto
da due
catene nucleotidiche unite da legami a idrogeno ed avvolte l’una sull’altra a
formare una
doppia elica.
Alcuni nucleotidi svolgono un ruolo importante nei trasferimenti di energia.
L’adenosina tri
fosfato (ATP) costituita da adenina, ribosio e tre fosfati è la più importante
molecola
energetica della cellula.
L’ATP può trasferire un gruppo fosfato ad un’altra molecola, cedendo parte della
sua energia
chimica.
L’ATP può essere convertito in adenosina monofosfato ciclico (AMPc) grazie
all’enzima
adenilato ciclasi.
La nicotinamide adenindinucleotide (NAD+) svolge un ruolo importante nelle ossido-
riduzioni che avvengono all’interno delle cellule. Può esistere in forma ossidata
(NAD+) che si
trasforma nella forma ridotta in (NADH) quando accetta idrogeno.
Ogni base azotata andrà ad accoppiarsi in modo specifico: ADENINA-TIMINA GUANINA-
CITOSINA.
Questo perché deve essere garantita l’informazione trasmessa dal DNA in modo
corretto.
La funzione duplice del DNA: trasmettere l’informazione genetica e farla recepire
attraverso
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
CAPITOLO 5
LE MEMBRANE BIOLOGICHE
Procariotiche
(prima del nucleo) sono tipiche dei batteri, e il DNA non è racchiuso all’interno
del nucleo, è
localizzato in una zona detta area nucleare o nucleoide che non è circondata da
membrana.
Sono cellule più piccole delle eucariotiche, sono circondate da membrana plasmatica
che
delimita il contenuto della cellula, e non ha tutti gli organuli della cellula
eucariotica. Il denso
materiale interno contiene ribosomi piccoli complessi di RNA e proteine in grado di
sintetizzare
polipeptidi, e granuli di deposito contenenti glicogeno, lipidi.
Eucariotiche
(vero nucleo) contengono almeno tre componenti fondamentali: il nucleo che contiene
il
materiale genetico (acido desossiribonucleico DNA), il citoplasma, e il tutto
racchiuso da una
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Il nucleo
è l’organulo più importante della cellula. Contiene il DNA le cui molecole
costituiscono i geni
che contengono in forma chimica le informazioni codificate per la produzione di
tutte le
proteine necessarie per la cellula.
Ha forma sferica o ovoidale. E’ formato da tre componenti: la membrana nucleare, la
cromatina, e uno o più nucleoli.
La membrana nucleare separa il nucleo dal citoplasma ed è formata da una doppia
membrana
a doppio strato lipidico che ad intervalli di 20-40 nm (10-9 metri) si fonde
formando i pori
nucleari che permettono il passaggio di materiali dal citoplasma al nucleo e
viceversa solo di
molecole specifiche.
La materia liquida interna al nucleo è il plasma nucleare composta da una soluzione
acquosa
contenente ioni, enzimi, ribosomi.
La cromatina è una sostanza dall’aspetto granulare composta da lunghe molecole di
DNA
associate a proteine: Durante la divisione cellulare la cromatina si spiralizza e
forma strutture a
forma di bastoncelli i cromosomi.
I nucleoli piccoli nuclei di forma tondeggiante. Qui avviene la sintesi dei diversi
tipi di RNA che
costituiscono i ribosomi. Le proteine necessarie per allestire i ribosomi sono
sintetizzate nel
citoplasma e sono poi importate nel nucleolo. Quindi l’RNA ribosomiale e le
proteine vengono
assemblate in subunità ribosomiali che escono dal nucleo attraverso i pori
nucleari.
Il citoplasma
è una porzione della cellula contenuta entro la membrana plasmatica e che circonda
il nucleo.
E’ composto dal citosol e numerose strutture citoplasmatiche detti organuli, per
mezzo dei
quali la cellula respira, digerisce e sintetizza molecole ed esercita tutte le
attività metaboliche
in modo mirato. Gli organuli sono: apparato di golgi, ciglia e flagelli,
citoscheletro,
lisosomi, mitocondri, perossisomi, reticolo, endoplasmatico, ribosomi, centrioli,
cloroplasti (fanno parte della cellula vegetale) vacuoli (fanno parte della cellula
vegetale)
APPARATO DI GOLGI
è un organulo citoplasmatico e ha tre funzioni:
prima funzione: contenimento ed evacuazione di vescicole proteiche garantendo alla
cellula la
massima efficacia nell’eliminazione di prodotti con il minimo sforzo, perché da una
micro
vescicola riesce ad espellere macrovescicole. E’ costituito da pile di sacche
membranose
appiattite. Ogni sacca ha uno spazio interno detto LUME. Ciascuna pila di vescicole
possiede 3
aree denominate superfici CIS e TRANS tra i quali si trova la regione MEDIALE. La
superficie
CIS è collocata vicino al nucleo e ha funzione di ricevere i materiali contenuti
nelle vescicole di
trasporto provenienti dal RE. La TRANS è vicina alla membrana plasmatica,
impacchetta le
molecole in vescicole che sono trasportate al di fuori del Golgi
seconda funzione: garantire la glicosilazione delle proteine ( cioè aggiungere
zuccheri alle
proteine), che significa costituire delle glicoproteine che hanno due funzioni:
andare a fare parte della membrana costituendo i pori;
rendere la cellula antigenica cioè quella glicoproteina caratterizza quella
cellula e solo
quella, quindi la rende riconoscibile e specifica nell’ambito dell’organismo.
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
Esempio: l’organismo riconosce ciò che è SELF (proprio) da ciò che è NON SELF che
va
distrutto, come un battere o un organo trapiantato. Questo viene fatto sulla scorta
del
riconoscimento glicoproteico. In base alla struttura molecolare che si palesa al di
fuori della
cellula indipendentemente dalla membrana plasmatica la glicoproteina conferisce una
specificità di struttura a quella cellula.
terza funzione: ha il compito di allestire i lisosomi.
CITOSCHELETRO
è un organulo citoplasmatico costituito da tre tipi di fibre: microtubuli,
microfilamenti,
filamenti intermedi. Fornisce il supporto strutturale e serve per il trasporto di
materiali
all’interno della cellula e nella divisione cellulare.
I microtubuli
sono i filamenti più spessi del citoscheletro, hanno un Ø di circa 25 nm. Sono
coinvolti nel
movimento dei cromosomi durante la divisione cellulare. Sono costituiti da due
proteine la ά β
tubulina. Queste si combinano tra loro formando un dimero (si forma in seguito
all’associazione di due unità simili detti monomeri). Il microtubulo si allunga per
addizione di
dimeri di tubulina. Possiede una polarità e l’estremità si chiamano più e meno.
L’estremità più
si allunga più rapidamente.
Per espletare la funzione strutturale si devono ancorare ad altre parti della
cellula. Nelle cellule
che NON si stanno dividendo i microtubuli appaiano stendersi dalla regione detta
(MTOC),
centro di organizzazione dei microtubuli, di cui il principale è il centrosoma,
contenente due
strutture dette centrioli costituiti da 9 triplette di microtubuli disposte a
formare un cilindro
cavo.
Sono state individuate diverse proteine associate ai microtubuli (MAP), e
raggruppate in due
gruppi:
le MAP fibrose legano i microtubuli in modo da formare dei fasci che aiutano a
conferire
forma alla cellula, le proteine motore utilizzano l’energia contenuta nell’ATP per
generare
movimento. La proteina CHINESINA muove gli organuli verso l’estremità positiva dei
microtubuli, la DENEINA trasporta gli organuli nella direzione opposta. Questo è
detto
trasporto retrogrado.
I microtubuli costituiscono i principali componenti strutturali delle ciglia e
flagelli (strutture
specializzate ed utilizzate per i movimenti cellulari). Se la cellula possiede
poche appendici e
lunghe, vengono chiamate flagelli, se ne ha molte e corte, vengono chiamate ciglia.
Esempio:
negli animali, i flagelli sono presenti come code negli spermatozoi, e si muovono
come una
frusta esercitando una forza perpendicolare alla superficie della cellula. Le
ciglia sono presenti
sulla superficie delle cellule che rivestono i dotti interni dell’organismo (vie
aeree), e si
muovono come remi alternando il movimento ed esercitando una forza parallela alla
superficie
della cellula. Esempio ne sono le ciglia presenti nelle pareti delle tuba uterina
che con il loro
movimento asincrono trasportano l’ovulo in utero. Infatti la sindrome delle ciglia
immobili
si correla ad una infertilità.
Sia ciglia che flagelli hanno strutture simili, sono costituiti da steli di forma
cilindrica coperti da
membrana plasmatica. La parte interna dello stelo è costituita da un gruppo di 9
paia di
microtubuli disposti lungo la circonferenza e due microtubuli non appaiati al
centro. Questa
disposizione 9+2 è tipica di tutte le ciglia e flagelli degli eucarioti. Inoltre
ciascun ciglia e
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
www.opsonline.it – la principale web community italiana per studenti e
professionisti della Psicologia
Appunti d’esame, Tesi di laurea, Temi per l’Esame di Stato, Articoli, Forum di
discussione, Agenda Eventi, Annunci di
lavoro, E-book e tante altre risorse. info@opsonline.it
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
flagelli sono ancorati alla cellula mediante un corpo basale che ha 9 serie di 3
microtubuli
disposte in centro.
I microfilamenti
chiamati anche filamenti di actina sono fibre flessibili e solide del Ø di 7 nm.
Ciascun
microfilamento è costituito da due molecole intrecciate di actina simile a perle.
Queste
molecole si legano l’una all’altra ed a altre proteine per formare fasci di fibre
che conferiscono
il supporto meccanico a diverse strutture cellulari. Nelle cellule muscolari
l’actina si associa
alla miosina per formare fibre in grado di permettere la contrazione. La
contrazione di un
anello di actina associata con miosina causa la costrizione della cellula per dare
origine a due
cellule figlie.
I filamenti intermedi
hanno un Ø di 8/10 nm. Sono costituiti da fibre polipeptidiche. Si pensa che
rendono più forte
il citoscheletro stabilizzando così la forma della cellula.
LISOSOMI
sono organuli citoplasmatici composti da piccole sacche piene di enzimi (molecole
che
accelerano le reazioni chimiche) digestivi disperse nel citoplasma. Gli enzimi
degradano le
molecole complesse e possono essere proteolitici, lipolitici o glicolitici.
All’interni dei lisosomi
sono stati identificati più di 40 enzimi diversi, la maggior parte è attiva in
condizioni di pH 5. I
lisosomi PRIMARI si formano per gemmazione dal complesso di Golgi. I loro enzimi
sono
sintetizzati nel RER, quando attraversano il LUME del RE, gli zuccheri si attaccano
alle molecole
identificandole. I lisosomi degradano i batteri o frammenti ingeriti dalle cellule
spazzino. Il
materiale è racchiuso in una vescicola che si genera dalla membrana plasmatica.
Uno o più lisosomi primari si fondono con queste vescicole contenenti il materiale
estraneo
formando una vescicola più grande detta lisosoma SECONDARIO. Infine potenti enzimi
intervengono degradando le molecole estranee.
L’apoptosi cioè la morte programmata della cellula, costituisce una parte normale
dello
sviluppo e del mantenimento della cellula. In alcune malattie genetiche umane, note
come
accumulo lisosomiale, mancano alcuni enzimi idrolitici che degradano i lipidi
provocando ad
esempio nelle cellule cerebrali il ritardo mentale e la morte.
Quando il lisosoma deve digerire una vecchia proteina, una aggressione esterna,
intervengono
i MACROFAGI strutture piene di granuli lisosomiali che incontra l’agente estraneo
si apre e
libera questi granuli di lisosomi, che si attivano quando vengono liberati che
contengono enzimi
forniti dall’ergastoplasma sulla base del DNA. Quindi i lisosomi sono pronti per
spandere
questo contenuto enzimatico atto ad aggredire e distruggere. I lisosomi sono quindi
organuli
che contengono enzimi litici che se sono all’interno della cellula sono inattivati,
la cui
attivazione non risiede nel loro interno altrimenti si autodistruggerebbero, ma è
una
conseguenza al rilascio degli enzimi stessi che richiede un pH acido.
MITOCONDRI
Sono organuli citoplasmatici nei quali avviene la respirazione cellulare, che
consiste in una
serie di reazioni che trasformano l’energia chimica presente nel cibo in ATP. E’
necessario
l’ossigeno e ha come prodotti finali anidride carbonica e acqua. (E’ la centrale
elettrica della
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
cellula). I mitocondri sono più numerosi nelle cellule molto attive che richiedono
grandi
quantità di energia. Nella cellula epatica se ne possono trovare più di 1000.
Cambiano forma
molto rapidamente e si replicano per divisione.
Sono circondati da una doppia membrana (Il Mitocondrio deriva da una cellula
procariote che
è entrato nella cellula eucariote).
La membrana esterna è liscia e permette il passaggio di molecole di piccole
dimensioni.
La membrana interna è selettivamente permeabile, è ripiegata a formare
estroflessioni
chiamate creste che si ripiegano aumentando l’area superficiale dove avvengono le
reazioni
chimiche che trasformano l’energia chimica in ATP. La membrana contiene gli enzimi
e le
proteine necessarie per queste reazioni.
PEROSSISOMI
Sono organuli rivestiti da membrana. Contengono enzimi in grado di catalizzare le
reazioni
chimiche (cioè influenzano la reazione chimica senza essere consumati dalla
reazione stessa)
dove l’idrogeno è trasferito verso l’ossigeno formando un prodotto secondario il
PEROSSIDO
D’IDROGENO H2 O 2 che è tossico per la cellula. I perossisomi contengono l’enzima
catalasi
che è in grado di degradare il perossido d’idrogeno rendendolo innocuo. I
perossisomi si
trovano in tutte le cellule che immagazzinano o degradano lipidi. Nelle cellule
renali ed
epatiche detossificano l’etanolo che è l’alcol contenuto nelle bevande alcoliche.
RETICOLO ENDOPLASMATICO
Organulo citoplasmatico costituito da un insieme di cavità tubulari o vescicolari
riccamente
ramificate nel citoplasma e delimitata da membrana. Lo spazio interno che si viene
a creare è
chiamato LUME e nella maggioranza delle cellule da origine ad un unico
compartimento
interno. Il RE è in relazione in superficie con la membrana plasmatica, in
profondità con quelle
nucleari. Perché dal nucleo uscirà mRNA andrà sul ribosoma che determinerà la
catena
aminoacidica e formata la proteina uscirà fuori o resterà dentro.
E’ distinto in RE RUVIDO detto ergastoplasma (plasma elaboratore) e LISCIO.
Il RER appare tale per la presenza dei ribosomi sulla sua superficie.
Il RER ha il compito di elaborare proteine che gli arrivano dai ribosomi adesi alle
sue
membrane e indirizzare il loro destino. Potrebbe essere una proteina che deve
uscire dalla
cellula in modo esocrino, oppure andare a rimpiazzare proteine vecchie o denaturate
della
membrana plasmatica, oppure proteine che debbono rimanere nel citoplasma. Nello
specifico
rimanendo all’interno della cellula vanno all’interno dei lisosomi quindi saranno
enzimi.
Una struttura ricca di ergastoplasma è l’acino pancreatico; struttura base della
ghiandola
pancreatica. Il pancreas è una ghiandola che ha bisogno di secernere gli ormoni che
regolano
l’assunzione o la liberazione di glucosio (insulina e glucagone) e poi non poco
determinare la
produzione di elettroliti che riescono a tamponare l’acidità gastrica.
Un’altra zona dove si trova l’ergastoplasma sono le plasma cellule che elaboreranno
gli
anticorpi che avranno bisogno di un organulo che lavori a ritmo incessante perché
in caso di
infezione in atto un aggressione esterna deve essere pronto a buttare fuori quanto
più
possibile risposte anticorpali.
Il REL liscio è privo di ribosomi, ha due funzioni: sintetizzare ormoni steroidei
(come il
testosterone e lo troveremo nel testicolo), e la detossificazione cioè
l’eliminazione di tossine.
Lo troviamo nella cellula epatica si riempie di REL e non di RER perché non ha
bisogno di
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
RIBOSOMI
Sono piccoli granuli costituiti da RNA e proteine alcuni attaccati alle membrane
del RE altri
liberi nel citoplasma. Contengono gli enzimi necessari per formare il legame
peptidico, sono
strutture per l’assemblaggio delle proteine.
Possiamo avere ribosomi adesi al RE deputati a produrre proteine che costituiscono
la
membrana stessa oppure dare proteine che arriveranno alla membrana plasmatica
oppure dare
proteine che andranno fuori dalla cellula.
Quelli liberi hanno una funzione più strutturale perché sono liberi di produrre
proteine e quindi
fare differenziare la cellula. Esempio di una cellula ricca di ribosomi liberi è
l’eritroblasto cioè
la cellula giovane del globulo rosso. Blasto si usa per indicare la giovinezza
della cellula,
clasto vecchio.
Quindi il ribosoma libero nell’eritroblasto ha la funzione di produrre proteina che
rimanga
all’interno della cellula. L’eritroblasto sarà ricchissimo di ribosomi liberi e non
di ergastoplasma,
perché non ha bisogno l’eritroblasto che deve maturare di fare proteine per la sua
membrana o
di buttarle fuori (questo giustificherebbe la presenza dell’ergastoplasma), ha
bisogno invece di
ribosomi che producono proteine che rimangano all’interno della cellula nella
fattispecie di
emoglobina il cui incremento di concentrazione equivale ad un incremento
maturativo.
L’eritroblasto prende la proteina si accumula si differenzia e diventa globulo
rosso.
La cellula vegetale possiede alcune strutture esclusive tra cui una parete
cellulare e organuli
quali i vacuoli e i plastidi. La maggior parte delle cellule vegetali è priva di
centrioli.
LA PARETE CELLULARE
è una struttura esterna alla membrana plasmatica ed è costituita da polisaccaridi
soprattutto
cellulosa.
Conferisce sostegno e forma alla cellula.
IL VACUOLO
è una cavità presente nelle piante e nei funghi nel quale si accumulano acqua,
prodotti di
rifiuto e sostanze nutritive. Sono paragonabili ai lisosomi della cellula animale.
La membrana
del vacuolo è detta TONOPLASTO. Il vacuolo svolge un ruolo importante nella
crescita e nello
sviluppo delle piante. La cellula vegetale cresce di dimensione soprattutto
attraverso l’aggiunta
d’acqua al vacuolo centrale formatosi dalla fusione di altri vacuoli. Nei protozoi
(dal latino primi
animali, organismi non pluricellulari simili agli animali, perché utilizzano come
modalità di
alimentazione l’ingestione del cibo), ci sono:
vacuoli nutritivi ripieni di cibo che si fondono con i lisosomi, per digerirlo;
vacuoli contrattili che permettono alla cellula di eliminare l’acqua in eccesso.
I PLASTIDI
Sono organuli avvolti da una doppia membrana, si sono formati partendo dai
PROPLASTIDI,
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
La membrana plasmatica
è un involucro che separa fisicamente l’interno di una cellula dall’ambiente
esterno, regola
l’entrata e l’uscita di materiali. E’ una barriera dimensionale perché non fa
passare molecole
dal peso molecolare superiore ai 60.000 dalton e ionica perché all’interno e
all’esterno della
barriera si stabiliscono delle cariche negative. E ‘garanzia di tenuta cellulare di
forma non deve
riempirsi di schifezze, è una sorta di isolamento.
I principali costituenti sono: lipidi e proteine.
I lipidi sono di tre tipi: fosfolipdi, colesterolo e glicolipidi.
Un fosfolipide consiste in una molecola di glicerolo attaccata da un lato a due
acidi grassi
(coda idrofoba), e dall’altro lato un gruppo fosfato legato a un composto organico
come la
colina (testa idrofila). Le molecole con regioni idrofobe e idrofile distinte si
chiamano
molecole anfipatiche. Poiché una delle estremità di ciascun fosfolipide si combina
liberamente
con l’acqua, mentre quella opposta non lo fa, l’orientamento più favorevole assunto
da queste
molecole in acqua risulta essere una struttura a doppio strato. La parte idrofila
di ogni
molecola di fosfolipidi (la testa) si rivolge verso il citoplasma, e la parte
idrofoba (la coda) si
dispone verso l’interno del doppio strato. Gli acidi grassi costituiscono le code
dei fosfolipidi e
rendono la membrana fluida. Secondo il modello a mosaico fluido le membrane sono
costituite
da un doppio strato fosfolipidico fluido, nel quale sono incastrate varie proteine.
Non è un
modello statico perché le proteine cambiano continuamente posizione.
Affinché possa funzionare adeguatamente è necessario che i suoi lipidi siano in uno
stato di
fluidità ottimale. Se i lipidi sono troppo fluidi la membrana ne risulta
indebolita. Se lo strato
lipidico è troppo rigido risultano inibite alcune funzioni di membrana. A
temperature normali le
membrane cellulari sono fluide, mentre a basse temperature i movimenti delle catene
di acidi
grassi sono rallentati.
Il colesterolo ha la capacità di stabilizzare la fluidità della membrana. E
‘immerso nella
membrana e conferisce al doppio strato stabilità e resistenza.
I glicolipidi si trovano immersi nello strato esterno della membrana e regolano le
comunicazioni
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
tra le cellule.
Le proteine (proteine di membrana) sono: o immerse nel doppio strato o sono
attaccate alla
sua superficie (alcune sono legate ai carboidrati e prendono il nome di
glicoproteine.
Ci sono le proteine estrinseche (o periferiche) inserite solo in uno dei due
strati, e quelle
intrinseche (o integrali) che sono completamente immerse nel doppio strato, le
regioni idrofile
si estendono fuori dalla cellula o nel citoplasma, mentre le regioni idrofobe
interagiscono con le
code dei fosfolipidi di membrana.
Le proteine di membrana sono suddivise in base alle funzioni svolte:
formare giunzioni tra cellule adiacenti;
attaccarsi agli elementi del citoscheletro (le interine sono in grado di legarsi
ai
microfilamenti che si trovano all’interno della cellula;
formare canali che permettono il passaggio selettivo di ioni o molecole;
formare pompe che richiede l’ATP per trasportare attivamente i soluti;
alcune proteine sono enzimi in grado di catalizzare reazioni che avvengono in
prossimità
della superficie cellulare;
recettori che agiscono nel riconoscimento cellulare.
Nella traduzione del segnale i recettori trasformano un segnale extracellualare in
intracellulare.
La molecola segnale si lega a un recettore sulla membrana plasmatici, questo
complesso
segnale-recettore attiva la proteina G che attiva a sua volta un enzima che
catalizza la
produzione di un secondo messaggero il AMP ciclico che attiva uno o più enzimi come
le
proteina-chinasi. Gli enzimi possono fosforilare le proteine che alterano le
attività della
cellula.
Le membrane cellulari sono selettivamente permeabili, cioè permettono il passaggio
solo di
alcune sostanze.
Il suo doppio strato lipidico costituisce una barriera invalicabile per le molecole
grosse, polari e
idrosolubili e degli ioni. Per le sue caratteristiche selettive riguardo il
passaggio di materiali, la
membrana plasmatica viene detta semipermeabile.
Il passaggio attraverso la membrana può avvenire attraverso il meccanismo della
DIFFUSIONE, che può essere: PASSIVA O FACILITATA.
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
www.opsonline.it – la principale web community italiana per studenti e
professionisti della Psicologia
Appunti d’esame, Tesi di laurea, Temi per l’Esame di Stato, Articoli, Forum di
discussione, Agenda Eventi, Annunci di
lavoro, E-book e tante altre risorse. info@opsonline.it
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
termina quando viene raggiunto l’equilibrio osmotico, cioè quando il flusso d’acqua
è uguale e
non vi è più un passaggio netto di molecole da un lato all’altro. Esempio di un
tubo ad U diviso
in due parti da una membrana attraverso la quale possono passare le molecole di
solvente, ma
non quelle di soluto. Nel lato sinistro viene posta una soluzione di acqua/soluto,
e a destra
acqua distillata.
A causa della differenza reale di concentrazione di acqua si verifica un movimento
netto di
molecole di acqua pura verso quella contenente acqua/soluto. Ne risulta che il
livello del fluido
dalla parte dell’acqua cala e cresce quello dell’acqua/soluto.
La pressione osmotica di una soluzione è la tendenza dell’acqua pura a muoversi
verso la
soluzione per osmosi. E’ possibile misurarla inserendo un pistone nel lato
contenente
acqua/soluto, e misurando quanta pressione si deve applicare per arrestare la
risalita del
liquido.
Una soluzione con un’alta concentrazione di soluto ha una bassa concentrazione di
acqua e
un’alta pressione osmotica, al contrario, una bassa concentrazione di soluto ha
un’alta
concentrazione di acqua e una bassa pressione osmotica.
Se una cellula viene immersa in un fluido avente la stessa pressione osmotica non
c’è nessun
movimento di molecole d’acqua in nessuna direzione; la cellula non si raggrinzisce
ne si gonfia.
Si dice che il fluido è isotonico.
Ipertonici, quando la concentrazione di soluto è maggiore nei liquidi circostanti
rispetto alla
concentrazione cellulare, e hanno una pressione osmotica più alta rispetto alle
cellule.
Ipotonici, quando la concentrazione di soluto è minore nei liquidi circostanti
rispetto alla
concentrazione cellulare e hanno una pressione osmotica più bassa rispetto alle
cellule.
TRASPORTO ATTIVO
Contro gradiente di concentrazione. Alla cellula serve quello che sta fuori, che
non passa
attraverso i pori, non ho la proteina vettrice, la vado a prendere spendendo
energia. L’energia
è data dalla molecola di ATP. La rottura del legame fosforico è pari a 7.3/kcal.
Rompo l’ATP e
produco ADP + P libero fosfato e faccio energia.
Il trasporto attivo è regolato da proteine di membrana chiamate pompe ATPasiche,
(pompa sodio potassio presente in tutte le cellule animali), che utilizzano
l’idrolisi
(scissione) dell’ATP per scambiare ioni sodio endocellulari con ioni potassio
extracellulari. Lo
scambio è sbilanciato: due ioni potassio entrano, e tre ioni sodio escono. Le pompe
servono a
mantenere una separazione di carica attraverso la membrana.
Ecco come funziona la pompa:
1) Tre ioni sodio si legano alla proteina di trasporto;
2) Un gruppo fosfato si trasferisce dall’ATP alla proteina di trasporto;
3) La proteina di trasporto subisce un cambiamento conformazionale e rilascia tre
ioni sodio
all’esterno della cellula.
4) Due ioni potassio si legano alla proteina di trasporto;
5) Il fosfato viene rilasciato;
6) La proteina di trasporto assume la sua forma originaria e i due ioni potassio
vengono
rilasciati all’interno della cellula.
Un’altra funzione delle pompe ioniche è quella di equilibrare la pressione osmotica
del
citoplasma a seconda dell’ambiente esterno. Se una cellula non è in grado di
controllare la
propria pressione osmotica interna, il suo contenuto diventerà ipertonico
(concentrazione di
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
soluto maggiore rispetto all’esterno), e quindi entrerà acqua per osmosi causandone
il
rigonfiamento ed una possibile lisi.
Quindi controllando la distribuzione ionica attraverso la membrana, la cellula può
indirettamente controllare il movimento d’acqua, perché quando gli ioni vengono
pompati fuori
dalla cellula si perde acqua per osmosi.
Altre forme di trasporto utilizzate dalla cellula per introdurre o eliminare
sostanze come interi
batteri o macromolecole sono: l’endocitosi e l’esocitosi.
L’endocitosi è il trasporto di materiali all’interno della cellula per mezzo di
vescicole. Possiamo
avere diversi processi tra cui: la fagocitosi, pinocitosi e endocitosi mediata da
recettori.
Nella fagocitosi le cellule ingeriscono grandi particelle come i batteri o cibo. La
membrana
plasmatica circonda la particella che deve essere ingerita, formando intorno ad
essa un piccolo
vacuolo, che verrà strozzato e inglobato all’interno della cellula. I globuli
bianchi del sangue
usano questo sistema.
Nella pinocitosi la cellula introduce materiale liquido, che viene intrappolato da
vescicole o
pieghe della membrana plasmatica che si strozzano si staccano e si riversano nel
citoplasma. Il
liquido viene trasferito lentamente al citosol e le vescicole diventano sempre più
piccole fino a
scomparire.
Nell’endocitosi mediata da recettori molecole specifiche si combinano con le
proteine
recettoriali inglobate nella membrana plasmatica della cellula. Questa molecola che
si lega in
modo specifico al recettore si chiama ligando. I recettori sono concentrati in
fossette sulla
membrana plasmatica.
Queste fossette sono ricoperte da proteine le “clatrine” che si trovano appena
sotto la
membrana plasmatica. Dopo che il ligando si è legato al recettore la fossetta dà
origine per
endocitosi ad una vescicola ricoperta. Pochi secondi dopo il rivestimento si stacca
lasciando
libere nel citoplasma delle vescicole non ricoperte dette endosomi, che
generalmente forma
due vescicole, una contenente i recettori che vengono riportati sulla membrana per
essere
riciclati, e l’altra si fonde con il lisosoma e il loro contenuto una volta
digerito viene rilasciato
nel citosol. Ne è esempio il colesterolo.
L’esocitosi è il trasporto di materiali all’esterno della cellula. In pratica è
l’opposto
dell’endocitosi. Le sostanze che devono essere rimosse vengono racchiuse in una
vescicola che
si sposta fino alla periferia della cellula in modo da fondersi con la membrana
plasmatica e
rilasciare il proprio contenuto all’esterno.
Le cellule che sono a stretto contatto tra loro possono avere legami molto forti e
sono di tre
tipi:
Desmosomi, giunzioni serrate, giunzioni comunicanti.
Desmosomi: legame presente nelle cellule epiteliali come la pelle. Essi tengono
insieme le
cellule in un solo tratto come un punto di saldatura. Sono ancorati sulla parte
interna della
cellula ad un sistema di filamenti intermedi. Hanno funzione anti stress
prettamente meccanica
e le sostanze possono passare liberamente attraverso gli spazi tra le membrane
plasmatiche.
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
CAPITOLO 6
ENERGIA E METABOLISMO
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
L’ATP può essere rigenerato partendo da ADP + P → ATP ΔG= +7,3 Kcal processo
endoergonico.
Ai gruppi fosfati è associata una quantità di energia elevata che viene liberata
quando questi
vengono scissi. Se perde due gruppi si trasforma in (AMP) adenosina monofosfato, se
ne perde
uno diventa (ADP) adenosina di fosfato e cede energia.
Le molecole di ADP e AMP possono essere trasformate in ATP ricevendo l’energia
necessaria
tramite la respirazione cellulare (cioè la combustione degli alimenti) e la
fotosintesi (cioè la
conversione di energia solare in energia chimica). Il trasporto dell’energia da
parte dell’ATP alle
molecole che devono reagire mediante il trasferimento di un residuo fosforico
dell’ATP si dice
fosforilazione.
L’energia può essere trasferita anche mediante la cessione di elettroni attraverso
l’ossido-
riduzione.
L’ossidazione è la perdita di uno o più elettroni e quindi energia.
La riduzione è l’acquisto di uno o più elettroni ed energia. Anche se il termine
inganna, si
riduce perché con l’aggiunta di elettroni con carica negativa riduce la carica
positiva.
L’ossidazione e la riduzione avvengono simultaneamente e sono dette Redox.
Uno degli accettatori di elettroni più frequente è il NAD+ una molecola con carica
netta + 1.
Quando si riduce acquista elettroni e diventa NADH + H+
Il NADP+ (nicotinammide adenina dinucleotide fosfato) è un accettatore di idrogeno
ma con un
gruppo fosfato in più. Quando il NADH cede elettroni, a qualche altra molecola cede
anche
l’energia.
GLI ENZIMI
Gli enzimi sono proteine funzionali (sono catalizzatori), che l’organismo utilizza
per
accelerare una reazione, senza essere consumati dalla reazione stessa. Una molecola
può
subire 20 o 30 trasformazioni prima di raggiungere la sua forma finale. La
temperatura
ottimale di lavoro è di circa 35-40o C. A basse temperature le reazioni sono lente,
alle alte
temperature le molecole aumentano la collisione, perché la conformazione viene
alterata a
causa della rottura dei legami a idrogeno responsabili della stabilità. Questo tipo
di
inattivazione è generalmente irreversibile, anche se l’enzima viene riportato a
basse
temperature. Il pH ottimale va da 6 a 8.
Tutte le reazioni necessitano di una energia di attivazione (EA ), che serve ad
innescare la
reazione, ed è la quantità di energia necessaria per rompere i legami chimici e
dare il via alla
reazione.
L’enzima abbassa l’energia di attivazione necessaria per avviare una reazione
chimica, quindi
un numero maggiore di molecole reagirà nell’unità di tempo e la reazione procederà
più
velocemente.
L’enzima è specifico, ha sistemi allosterici, cioè ha caratteristiche
conformazionali che gli
permettono di interagire con quel sito e solo quello detto substrato. Cioè il
substrato si inserirà
nel sito di legame dell’enzima chiamato sito attivo in modo identico a quello della
chiave nella
serratura ed è una garanzia per quella reazione.
I cofattori detti coenzimi, facilitano l’attività enzimatica.
Il lavoro dell’enzima deve poter essere inibito. L’inibizione può essere:
irreversibile o
reversibile.
L’inibizione reversibile può essere competitiva o non competitiva.
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
Nella competitiva, l’inibitore compete con il substrato per il legame con il sito
attivo
dell’enzima. Ha struttura simile a quella del substrato, si incastra bene e può
interagire e non
danneggia.
Nella non competitiva l’inibitore si lega all’enzima in un sito diverso da quello
attivo,
alterando la forma impedendo al sito attivo di legarsi al substrato.
Nell’inibizione irreversibile l’inibitore inattiva in modo permanente un enzima.
Molti veleni e
metalli sono irreversibili. Alcuni tipi di gas nervino ad esempio inattivano
l’enzima
Acetilcolinesterasi che è fondamentale per il funzionamento di nervi e muscoli.
CAPITOLO 7
AEROBIOSI
In questa forma di respirazione si utilizza ossigeno. Avviene in 4 fasi partendo da
una molecola
di glucosio si arriva all’accettatore finale che è l’ossigeno.
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
GLUCOSIO + 2 ATP → 2 G3P + 2 ADP
Nella seconda fase il G3P viene trasformato in piruvato. Il G3P viene ossidato per
rimozione di
2 elettroni catturati dalla molecola trasportatrice NAD+ che si riduce e accetta
gli elettroni e
diventa NADH + H+
Visto che le molecole di gliceraldeide sono due avremo 2 NADH + H+
NAD+ + 2 H → NADH + H+
In due reazione che portano alla formazione di Piruvato si formano due molecole di
ATP tramite
fosforilazione a livello del substrato, con produzione di 4 ATP totali
Nella prima fase se si consumano 2 molecole di ATP (per rendere il glucosio meno
stabile),
nella seconda fase ne vengono prodotte 4. Quindi si ha un profitto energetico netto
di 2
molecole di ATP per ogni molecola di glucosio e 2 NADH.
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
Che cosa succede quando alle cellule aerobiche viene privato l’ossigeno? Se non c’è
ossigeno che accetta gli elettroni, l’ultimo citocromo resta bloccato con i suoi
elettroni. Il
blocco è trasferito in forma retrograda per tutto il sistema fino al NADH. Poiché
la fosforilazione
è accoppiata al trasporto degli elettroni, non viene più prodotto l’ATP attraverso
questa via.
Anche alcuni veleni tra cui il cianuro inibiscono la normale attività dei
citocromi.
Secondo il modello chemiosmotico parte dell’energia rilasciata quando gli elettroni
attraversano la catena di trasporto è infatti utilizzata per pompare i protoni (H+)
dalla matrice
mitocondriale interna (matrice) alla camera mitocondriale esterna (lo spazio
compreso
tra le due membrane mitocondriali) utilizzando 3 pompe protoniche localizzate in
tre dei 4
complessi di trasporto. L’accumulo di protoni determina un gradiente di
concentrazione che
diffonderà all’interno della matrice grazie a un canale ATP SINTASI una proteina
transmembrana. Il flusso di protoni attraverso i complessi dell’ATP sintasi
determina la
fosforilazione dell’ADP con produzione di ATP.
Il rendimento energetico complessivo della respirazione cellulare a partire da 1
molecola di
glucosio è di 38 molecole di ATP e precisamente:
2 ATP sono prodotti dalla glicolisi + 2 NADH
2 piruvirati producono 2 NADH nel ciclo di Crebs
2 molecole di Acetil producono 6 NADH + 2FADH + 2ATP
Quindi: 1 NADH (nicotinamide adenina dinucleotide) = 3 ATP
ANAEROBIOSI
Come nella respirazione aerobica gli elettroni sono trasferiti dal glucosio al NADH
e da qui
passano lungo la catena di trasporto degli elettroni che è accoppiata con la
sintesi di ATP.
L’accettatore finale
non è l’ossigeno molecolare, ma il NITRATO o il SOLFATO.
Alcuni batteri e funghi usano la fermentazione, un processo anaerobico che non
comprende
una catena di trasporto degli elettroni e perciò permette di produrre ATP solamente
mediante
fosforilazione a livello del substrato durante la glicolisi.
Le cellule di lievito sono anaerobi facoltativi, cioè svolgono la respirazione
aerobica quando è
disponibile l’ossigeno e passano alla fermentazione alcolica quando non c’è. Il
NADH prodotto
durante la glicolisi trasferisce gli atomi di idrogeno all’aceteldeide riducendola
ad alcol etilico.
Alcuni funghi e animali svolgono la fermentazione lattica nella quale gli atomi di
idrogeno del
NADH legandosi al piruvato danno origine come prodotto finale al lattato. L’80% del
lattato è
trasportato dalle cellule muscolari al fegato ed è utilizzato per sintetizzare
glucosio che può
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
CAPITOLO 9
MITOSI
La mitosi è un processo complesso che interessa il nucleo e assicura che ogni nuovo
nucleo
riceva lo stesso numero e gli stessi tipi di cromosomi che erano presenti nel
nucleo di origine.
Perché nell’ambito del DNA risiede la capacità di trasmettere l’informazione
genetica. Laddove
ci saranno delle interruzioni su questa linea ci saranno delle anomalie. I
portatori
dell’informazione genetica negli eucarioti sono i cromosomi contenuti nel nucleo
cellulare. Sono
costituiti da cromatina, di cui circa il 60% sono proteine e il 35% acido
desossiribonucleico
(DNA). Quando una cellula non è in divisione, la cromatina si trova sotto forma di
lunghi e
sottili filamenti parzialmente srotolati che aggregandosi le conferiscono un
aspetto granulare.
Al momento della divisione cellulare le fibre di cromatina si condensano e si
rendono visibili
come strutture distinte. Ogni cromosoma può contenere centinaia o anche migliaia di
geni
(unità di base del materiale genetico). Si pensa che nell’uomo ci siano
70.000/100.000 geni.
Nell’uomo la maggior parte delle cellule ha 46 cromosomi e non è il numero di
cromosomi che
rende ogni specie unica, ma piuttosto l’informazione specificata dai singoli geni
nei cromosomi.
Se una cellula dovesse ricevere un numero di cromosomi inferiore o superiore, a
causa di errori
nel processo di divisione cellulare, è possibile che la cellula figlia presenti
marcate anomalie e
sia incapace di sopravvivere. Quando le cellule raggiungono una certa dimensione
cioè si crea
una sproporzione tra superficie e volume, devono arrestare l’accrescimento o
dividersi.
Queste fasi possono essere descritte in termini di ciclo vitale della cellula o
ciclo cellulare che
è il periodo che va dall’inizio di una divisione all’inizio di quella successiva.
Il tempo necessario
per completare un ciclo cellulare è il tempo di generazione compreso fra le 8 e le
20 ore.
Il ciclo cellulare si caratterizza da 4 fasi di cui una rappresenta la finalità
della divisione che è la
fase M e per fare questo ci sono tre fasi di preparazione: G1 G2 S
La sequenza degli eventi nell’interfase è: fase G1 fase S fase G2. Le cellule che
non si
dividono, si arrestano prima dell’inizio della fase S in uno stadio chiamato G0 che
non fa parte
del ciclo cellulare.
Nella fase G1 il compito della cellula è quella di duplicare i componenti
citoplasmatici e il
raddoppiamento del volume citoplasmatico. Non c’è produzione di DNA.
FASE S di sintesi, abbiamo la duplicazione del DNA nucleare e altre proteine della
cromatina.
(Da una molecola di DNA si ottengono due molecole di DNA seguendo un modello semi
conservativo cioè non del tutto conservativo perché una conserva quella della madre
l’altra
deriva dall’accoppiamento delle basi azotate e viene copiato) Dando a ogni
filamento il termine
x avremo xx nella duplicazione xx xx e nelle divisione xx xx quindi da un corredo
diploide si
ritorna a un corredo diploide.
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
MEIOSI
Processo in cui si realizzano la ricombinazione genetica e la divisione riduzionale
di una cellula
germinale immatura diploide a formare quattro gameti immaturi aploidi.
Quindi avremmo un processo riduzionale dove da una cellula diploide con 46
cromosomi si
formeranno 2 cellule aploidi con 23 cromosomi, e una seconda fase equazionale, dove
da
due cellule aploidi si formeranno 4 cellule aploidi
La meiosi si realizza nei testicoli e nelle ovaie.
Mentre la mitosi mantiene invariato il numero dei cromosomi, la meiosi lo riduce
alla metà.
Come risultato gli spermatozoi e le uova umane hanno serie aploidi di 23 cromosomi.
La
fecondazione ricostituisce la condizione diploide. La formazione di gameti e detta
gametogenesi.
Quella maschile (spermatogenesi) porta alla formazione di 4 spermi aploidi per
ciascuna
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
cellula che va incontro a meiosi, quella femminile (ovogenesi) forma una singola
cellula uovo
per ogni cellula che entra in meiosi. Questo è determinato da un processo che
indirizza tutto il
citoplasma a solo uno dei 2 nuclei in ciascuna divisione meiotica. Alla fine della
prima divisione
meiotica un nucleo viene mantenuto, mentre l’altro detto il primo globulo polare è
espulso
dalla cellula che poi degenera. Alla fine della seconda divisione un nucleo diventa
il secondo
globulo polare mentre l’altro sopravvive.
In sintesi la meiosi
La meiosi comporta due divisioni nucleari e citoplasmatiche con produzione di
quattro cellule.
Nonostante le due divisioni il DNA e gli altri componenti dei cromosomi subiscono
una sola
Duplicazione.
Ognuna delle quattro cellule apolidi prodotte contiene 23 cromosomi cioè un
esemplare per
ogni coppia di omologhi.
L’informazione genetica viene mescolata e ogni cellula apolide contiene una
combinazione di
geni potenzialmente unica.
Le due divisioni sono: I II
Ognuna include: PROFASE METAFASE ANAFASE TELOFASE
Nella meiosi I i membri di ogni coppia di cromosomi omologhi prima si uniscono e
poi si
separano in due nuclei distinti.
Nella meiosi II i cromatidi di ciascun cromosoma omologo si separano e vengono
distribuiti ai
nuclei delle cellule figlie.
La Meiosi si conclude con la formazione di quattro cellule apolidi geneticamente
differenti.
PROFASE 1: i cromosomi omologhi formano le tetradi, delle giunzioni dove il
materiale
genetico può essere scambiato (crossing-over) mediante enzimi specifici che
permettono la
rottura e la ricongiunzione, producendo nuove combinazioni genetiche. Processo noto
come
ricombinazione genetica. L’involucro nucleare si frammenta.
METAFASE 1: le tetradi si allineano sul piano equatoriale e rimangono uniti nei
chiasmi (siti
dove è avvenuto il crossing-over)
ANAFASE 1: i cromosomi omologhi migrano ai poli opposti che ricevono sia quelli
materni che
paterni. I cromatidi fratelli rimangono uniti tramite il loro centromero.
TELOFASE 1: un solo cromosoma per ciascun paio di omologhi raggiunge ciascun polo.
Durante lo stadio simile all’interfase chiamato intercinesi (cioè quella che segue
la telofase I),
non c’è una fase S perché non c’è una ulteriore duplicazione cromosomica.
PROFASE II: è simile alla mitotica non c’è accoppiamento di cromosomi omologhi e
nessun
crossing-over.
METAFASE II: i cromosomi si allineano sul piano equatoriale in gruppi di due.
ANAFASE II: i cromatidi attaccati alle fibre del fuso mitotico tramite il loro
cinetocore si
separano e migrano ai poli opposti.
TELOFASE II: c’è un componente di ciascuna coppia di omologhi ad ogni polo e ogni
omologo
è un cromosoma monocromatico. L’involucro nucleare si ricostituisce.
La mitosi è una singola divisione durante la quale i cromatidi fratelli si separano
l’uno dall’altro
dando luogo alla fine a due cellule figlie diploidi identiche tra loro e alla
cellula madre.
La meiosi consiste di due divisioni Meiosi I riduzionale da una cellula diploide a
due cellule
aploide e Meiosi II: equazionale da due cellule aploide a 4 cellule aploide.
Durante la Meiosi I
si distinguono i cromosomi omologhi, mentre nella Meiosi II si distinguono i
cromatidi
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
fratelli.
CAPITOLO 11
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
www.opsonline.it – la principale web community italiana per studenti e
professionisti della Psicologia
Appunti d’esame, Tesi di laurea, Temi per l’Esame di Stato, Articoli, Forum di
discussione, Agenda Eventi, Annunci di
lavoro, E-book e tante altre risorse. info@opsonline.it
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
LA REPLICAZIONE o DUPLICAZIONE
E’ un processo con cui le informazioni contenute nel DNA vengono fedelmente
copiate.
Lo svolgimento avviene grazie a enzimi chiamati DNA elicasi che camminando lungo
l’elica
separano i filamenti. Le proteine destabilizzatrici dell’elica si legano al DNA di
ogni singolo
filamento finché non è avvenuta la copiatura per evitare che si ricostituisca la
doppia elica.
Gli enzimi che catalizzano il legame fra i vari nucleotidi sono chiamati DNA
polimerasi, e sono
in grado di aggiungere nucleotidi solamente al terminale 3’ dove è presente un
gruppo
ossidrilico.
Vengono utilizzati nucleotidi o meglio nucleosidi trifosfato che sono simili
all’ATP. Quando i
nucleotidi vengono legati insieme due gruppi fosfato vengono eliminati.
Dopo che i filamenti sono separati viene sintetizzato un piccolo tratto di RNA
chiamato RNA
primer da un aggregato di proteine (primosoma) che include un enzima in grado di
iniziare
un nuovo filamento di RNA davanti ad un filamento di DNA.
Abbiamo detto che la sintesi del DNA può procedere solamente in direzione 5’ 3’ il
filamento
che viene copiato deve procedere in direzione 3’ 5’.
La duplicazione inizia in punto preciso della molecola del DNA chiamato origine
della
replicazione ed entrambe i filamenti vengono replicati contemporaneamente
all’interno di una
figura a Y chiamata
forca di replicazione. L’estremità 3’ di uno dei nuovi filamenti si allunga sempre
verso la
forca di replicazione e la sua sintesi procede in maniera continua e senza
interruzioni per cui
viene chiamato
filamento guida (leading strand).
Il terminale 3’ dell’altro filamento di nuova sintesi che viene chiamato filamento
in ritardo (
lagging strand) si allunga sempre nella direzione opposta all’avanzamento della
forca di
replicazione per cui deve necessariamente essere sintetizzato sotto forma di corti
frammenti di
DNA (circa 100 – 1000 nucleotidi) chiamati frammenti di Okazaki preceduto da RNA
primer.
Iniziato l’allungamento l’RNA primer viene degradato, i vuoti vengono riempiti con
nuovo DNA
ed i frammenti vengono assemblati dalla DNA ligasi.
Quando le due emieliche del DNA si separano, si formano due strutture a forcella
per cui la
molecola dal punto di origine viene replicata in entrambe le direzioni.
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
CAPITOLO 12
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
TRADUZIONE
La traduzione rappresenta il processo di trasferimento dell’informazione genetica
perché
comporta la conversione di un codice a quattro basi azotate dell’acido nucleico ad
un alfabeto a
20 aminoacidi delle proteine. Questo compito è affidato agli RNA di trasferimento o
tRNA che
deve possedere:
Una regione che funga da sito di attacco per l’aminoacido;
Legarsi con l’aminoacido specifico tramite l’enzima aminoacil-tRNA sintetasi;
Legarsi al codone dell’mRNA con il proprio anticodone con il meccanismo della
complementarietà delle basi deve essere riconosciuto dai ribosomi.
La traduzione richiede l’intervento dei ribosomi costituiti da due subunità
contenenti proteine e
RNA Ribosomiale, rRNA, che mettono in contatto tra loro tutti i componenti
dell’apparato di
traduzione. I ribosomi si attaccano ad una estremità dell’mRNA e scorrendo lungo il
messaggero permettono ai tRNA di decifrare il messaggio. Uno dei ruoli del ribosoma
è di
mantenere nel corretto orientamento l’mRNA in modo che il codice genetico possa
essere letto
e possa formarsi il legame peptidico.
All’interno del ribosoma si trovano due siti di legame: A e P per le molecole di
tRNA.
Il sito A è quello di legame per l’aminoacil-tRNA, mentre il tRNA che porta la
catena
polipeptidica occupa il sito P.
La traduzione comporta una fase d’inizio, di allungamento e di terminazione.
FASE D’INIZIO
Il processo d’inizio richiede l’intervento di numerose proteine chiamate fattori
d’inizio, e
comincia con il posizionamento del primo complesso aminoacil-tRNA sul sito P della
subunità
inferiore del ribosoma. L’energia per il legame tra codone mRNA e anticodone del
tRNA è
fornita dal GTP (guanosin trifosfato un donatore di energia simile all’ATP). Il
codone per l’inizio
della sintesi proteica è AUG che codifica l’aminoacido metionina (anticodone UAC).
La
subunità maggiore si unisce poi al complesso e si viene a costituire il ribosoma
completo.
Il sito A può essere occupato dall’aminoacil-tRNA corrispondente al codone
successivo.
ALLUNGAMENTO
L’aggiunta di altri aminoacidi alla catena polipeptidica in formazione si chiama
fase di
allungamento.
L’aminoacido sul sito P viene rilasciato dal suo tRNA e viene legato all’aminoacil-
tRNA posto sul
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
TERMINAZIONE
La sintesi termina quando fattori di rilascio riconoscono codoni di terminazione o
di stop alla
fine della sequenza codificante, che causa la dissociazione del ribosoma in due
subunità.
Una proteina di lunghezza media di circa 360 aminoacidi è sintetizzata in 18
secondi.
IL CODICE GENETICO
Il codice genetico è un sistema di corrispondenza tra le sequenze di nucleotidi del
DNA e le
sequenze di aminoacidi nelle proteine. Ciascuna combinazione di 3 nucleotidi del
DNA e mRNA
costituiscono un Codone o tripletta e codifica per un determinato aminoacido.
Essendo il DNA e l’mRNA costituiti da 4 differenti nucleotidi sono possibili 43 64
codoni diversi.
61 codoni specificano aminoacidi, e tre codoni servono come segnali di stop. Uno
stesso
aminoacido può essere perciò codificato da triplette diverse (degenerazione del
codice o
ridondanza. Il segnale d’inizio per la sintesi di tutte le proteine è il codone AUG
che specifica
l’aminoacido metionina.
Il codice genetico viene riferito alla molecola di mRNA.
La caratteristica più sorprendente del codice genetico è praticamente
l’universalità. Cioè sia
nella rosa che nell’uomo è uguale. Ciò suggerisce che tutti gli organismi
discendano da un
comune progenitore ancestrale. Le uniche eccezioni al codice standard sono
variazioni minime.
Un gene può essere definito come una sequenza di nucleotidi che porta
l’informazione
necessaria per produrre una specifica proteina od RNA, comprende sia sequenze
codificanti che
non possono andare incontro a cambiamenti dette mutazioni, che possono portare alla
completa distruzione della struttura di un cromosoma, o al cambiamento di una
singola coppia
di basi. Possono essere: mutazioni puntiforme come le mutazione missenso che
determineranno una proteina con una lunghezza normale, ma con la sostituzione di un
aminoacido, oppure mutazione non senso, che determina la conversione di un codone
che
codifica per un aminoacido in un codone di termine, e si ha una proteina tronca che
di solito
non è funzionale.
Mutazioni frameshift, dove l’inserzione o la delezione cioè l’aggiunta o la perdita
di una o
due coppie di basi inserite all’interno della molecola di DNA causa un’alterazione
della cornice
di lettura ed invariabilmente distrugge la funzione della proteina codificata da
quel gene poiché
cambia tutta la sequenza dei codoni a valle della mutazione.
Le mutazioni possono essere causate da errori nella replicazione del DNA, da agenti
fisici, quali
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
CAPITOLO 13
Un gene può essere definito come una sequenza di nucleotidi che porta
l’informazione
necessaria per produrre una specifica proteina od RNA. Esso è completamente
espresso solo
quando è trascritto in mRNA , l’mRNA è tradotto in una proteina e la proteina
catalizza una
specifica reazione.
Il controllo dell’espressione genica è un processo essenziale di ogni organismo che
permette alla cellula di conservare energia producendo proteine solo quando e dove
richieste.
Nella cellula batterica questo meccanismo è affidato agli operoni.
L’operone è costituito da: geni strutturali, un promotore, un operatore, e un gene
regolatore.
I geni strutturali codificano gli enzimi batterici.
Il promotore è il sito in cui la RNA-polimerasi si lega al DNA prima di iniziare la
trascrizione.
L’operatore è situato tra il promotore e il primo gene strutturale e serve da sito
di legame per
una proteina regolatrice detta repressore.
Il gene regolatore che sta al di fuori dell’operone codifica la proteina
costituente il repressore e
determina se i geni strutturali vengono espressi o no.
Troviamo gli operoni inducibili come l’operone lattosio e reprimibili come
l’operone
triptofano.
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
proteina repressore interagendo con esso cambia conformazione risultando non più in
grado di
legarsi all’operatore. La RNA polimerasi non incontra ostacoli e i geni LAC possono
essere
espressi.
Diciamo che i meccanismi di regolazione negativi reprimono la trascrizione quelli
positivi la
attivano.
L’operone LAC ha un ulteriore livello di controllo che agisce in modo che l’operone
rimanga
inattivo anche in presenza di lattosio, se è contemporaneamente presente il
glucosio. Ha come
protagonisti l’AMPc e una proteina denominata (CAP) attivatrice del catabolita.
Quando è il
glucosio è presente ad elevata concentrazione, il livello di AMPc è basso; man mano
che la
concentrazione del glucosio diminuisce si innalza quella di AMPc. L’AMPc forma un
complesso
con la proteina CAP che va a legarsi al promotore attivando i geni strutturali.
L’unione tra il complesso AMPc – CAP e il promotore fa in modo che quest’ultimo
assuma una
conformazione più favorevole all’interazione con la RNA polimerasi con una
conseguente
trascrizione più efficiente.
La proteina CAP differisce dai repressori lattosio e triptofano, in quanto può
controllare la
trascrizione di operoni i cui prodotti sono enzimi coinvolti in diverse via
metaboliche. Un gruppo
di operoni controllati da un solo gene regolatore di questo tipo viene considerato
un regulone.
REPRIMIBILE
In un operone reprimibile normalmente attivo il repressore è incapace di legarsi
all’operatore
e i geni strutturali che codificano gli enzimi sono attivi. Nel caso dell’operone
del triptofano le
cellule sono capaci di produrre questo aminoacido quando non è disponibile
nell’ambiente.
Quando c’è abbondante triptofano le molecole di triptofano agiscono come un
corepressore
legandosi con il repressore inattivo e variandone la forma in modo che possa
attaccarsi
all’operatore, impedendo la trascrizione dei geni strutturali. Perciò quando la
concentrazione
del triptofano è alta l’operone è represso impedendo la sovrapproduzione di
triptofano. Quando
la concentrazione è bassa la maggior parte del repressore rimane non-legata dal
corepressore
e perciò non riesce ad attaccarsi all’operatore. La trascrizione procede i geni
vengono trascritti
gli enzimi vengono sintetizzati e il prodotto finale necessario (triptofano) viene
fabbricato.
Mentre la biosintesi procede, il triptofano si accumula raggiungendo una
concentrazione alta
quanto basta per reprimere di nuovo l’operone.
La regolazione dell’espressione dei geni negli eucarioti non è regolata in sistemi
come gli
operoni.
Per il controllo della trascrizione sono importanti alcuni segmenti posti sul DNA
fra cui:
gli elementi posti a monte del promotore (UPE) e sembra che l’efficienza del
promotore
dipenda dal numero e tipo di UPE.
gli intensificatori (enhancer) che aumentano la velocità di sintesi. Velocità
influenzata da proteine regolatrici note come fattori di trascrizione e dal modo in
cui
il DNA è organizzato nei cromosomi.
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
rimossi, mentre i segmenti restanti cioè gli esoni vengono giuntati insieme
processo noto
come splicing=giuntura. Si ritiene che la presenza degli introni abbia aumentato la
velocità
di evoluzione facilitando la formazione di nuovi geni per mescolamento degli esoni.
L’espressione dei geni eucariotici è regolata principalmente a tre livelli:
A livello della trascrizione si determina se un gene verrà trascritto o no e con
che
frequenza;
Le proteine regolatrici dei geni, come il complesso recettore-testosterone, sono
capaci di legarsi a siti specifici del DNA e di regolare la velocità di
trascrizione di geni
vicini.
Come fa un eritrocito in sviluppo a sapere di dover trascrivere i geni per la
formazione dell’emoglobina e altre cellule ignorano questi geni?
Dipende dalla presenza di specifiche proteine regolatrici di quei geni.
Ogni cellula ha le proprie combinazioni esclusive di proteine regolatrici che
permette a quella
cellula di trascrivere un insieme esclusivo di geni.
Le cellule che rispondono al testosterone contengono una proteina detta recettore
per il
testosterone.
Normalmente il recettore risiede nel citoplasma di cellule bersaglio specifiche
comprendenti le
cellule dell’apparato riproduttore maschile. Quando la concentrazione ematica di
testosterone
aumenta molecole di ormoni diffondono penetrando nelle cellule, ma soltanto le
cellule sensibili
al testosterone contengono il recettore appropriato, e quindi soltanto queste
cellule sono
capaci di rispondere. Come il lattosio varia la forma del repressore LAC quando si
lega alla
proteina, una molecola di testosterone varia la forma del recettore per il
testosterone quando
si lega ad esso. Non più un recettore semplice, il complesso recettore-testosterone
diventa un
regolatore genico e si trasferisce dal citoplasma al nucleo dove si lega a siti
specifici sul DNA
attivando l’espressione dei geni vicini.
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
CAPITOLO 17
L’evoluzione può essere definita come l’accumulo nel corso del tempo di cambiamenti
ereditabili all’interno di popolazioni. I tratti ereditabili sono quelli che
possono essere
trasmessi alla prole, e la popolazione è un gruppo di individui di una stessa
specie che vive
nella stessa area geografica nello stesso tempo.
Darwin 1809-1882 aveva elaborato un formidabile meccanismo dell’evoluzione, quello
della
selezione naturale che consiste in 4 osservazioni sulla natura:
Sovrapproduzione, variabilità, limiti alla crescita della popolazione o lotta per
l’esistenza,
Successo riproduttivo differenziale.
Sosteneva che gli individui trasmettevano i propri caratteri alla generazione
successiva, ma
non fu in grado di spiegare come. Durante gli anni 30/40 i biologi unirono i
principi della
genetica con la sua teoria così da sviluppare la teoria sintetica dell’evoluzione,
cioè le
mutazioni o cambiamenti nel DNA forniscono la variabilità genetica su cui la
selezione naturale
nel corso del tempo agisce.
Prove di evidenza scientifica a supporto dell’evoluzione sono i reperti fossili,
che testimoniano
l’esistenza di organismi passati. Possono essere datati attraverso gli isotopi
radioattivi detti
radioisotopi presenti in una roccia.
Prove molecolari a favore dell’evoluzione includono l’universalità del codice
genetico, la
conservazione di sequenze di aminoacidi nelle proteine, la sequenza di nucleotidi
nel
DNA.
Il codice genetico specifica una tripletta di tre nucleotidi per un particolare
codone che
codifica per un aminoacido in una catena polipeptidica.
L’universalità del codice genetico è una prova convincente che gli organismi sono
derivati da un
comune ancestrale. Quindi diciamo che l’essere vivente filogeneticamente più
prossimo agli
esseri umani è lo scimpanzé poiché il suo DNA ha la più bassa percentuale di
divergenza nella
sequenza esaminata.
CAPITOLO 19
SPECIAZIONE E MACROEVOLUZIONE
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
CAPITOLO 23
VIRUS E BATTERI
VIRUS
Un virus è un’agente infettivo, che determina al suo ingresso nell’organismo
un’azione
patogena.
Cioè disequilibra la normale omeostasi (equilibrio dinamico) dell’organismo.
Il virione identifica l’entità virale matura, la forma attiva del virus.
Le caratteristiche che lo accomunano agli organismi viventi sono: replicazione e
materiale
genetico.
La differenza sta nell’incapacità di vita autonoma, infatti si parla di
parassitismo
intracellulare obbligato. Non avendo struttura cellulare, non hanno i meccanismi
enzimatici
ed energetici e quindi sono costretti ad albergare all’interno di una cellula
ospite.
Sono composti dal genoma (il DNA totale di una cellula) a DNA o RNA quindi un acido
nucleico
(che ha il compito di determinare i caratteri morfologici e funzionali della
cellula che viene
ospitato) ed è rivestito dal capside, un rivestimento proteico. L’insieme del
genoma e del
capside determina il nucleo capside. A volte si può trovare anche l’envelope
(pericapside),
una membrana che viene acquisita dal virus.
Questa membrana sarà quella responsabile delle interazioni tra cellula virale e le
membrane
cellulari dell’ospite.
I fagi sono i virus che infettano i batteri e si chiamano batteriofagi.
I viroidi sono agenti infettivi ancora più piccoli dei virus. Sono formati da un
filamento molto
corto di RNA ( 250-400 nucleotidi) senza copertura protettiva.
Il prione sembra essere costituito solo da una proteina e non hanno acidi nucleici.
Viene
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
CLASSIFICAZIONE
I virus vengono classificati sulla base del corredo genomico e possono contenere o
DNA o RNA,
mai entrambi.
In quelli a DNA, la sintesi del DNA e delle proteine virali è simile a quella che
la cellula ospite
normalmente attua per il suo proprio DNA e la propria sintesi proteica. In alcuni
virus a RNA,
chiamati retrovirus, la trascrizione avviene con l’aiuto di una DNA polimerasi RNA-
dipendente.
Questi virus a RNA, utilizzano un enzima chiamato trascrittasi inversa per
trascrivere il
genoma a RNA su un DNA complementare. Questo DNA viene integrato nel DNA
dell’ospite da
un enzima fornito dal virus. Le copie dell’RNA virale vengono sintetizzate quando
il tratto di
DNA virale incorporato viene trascritto. Il virus umano dell’immunodeficienza
(HIV), causa
dell’AIDS, è un retrovirus. Dopo che i geni virali sono stati trascritti, vengono
sintetizzate le
proteine strutturali virali. I virus possono infettare le cellule vegetali
attraverso insetti come
afidi e cavallette che si nutrono dei loro tessuti. Oppure possono essere trasmessi
anche da
semi infetti. Il virus può diffondersi passando attraverso i plasmodesmi
(connessioni
citoplasmatiche). I sintomi di un infezione virale includono la comparsa di
punteggiature sulle
foglie, sui fiori e sui frutti. Per molte di queste malattie non si conoscono
rimedi per cui è prassi
bruciarle.
Il ciclo riproduttivo virale può essere litico o temperato.
Nel ciclo litico il virus lisa la cellula ospite. I virus caratterizzati da un
ciclo litico sono detti
virulenti (letali).
Le fasi della replicazione sono cinque:
Aggancio: Il virus aderisce ai recettori posti sulla parete cellulare ospite;
Penetrazione: L’acido nucleico del virus viene introdotto attraverso la membrana
plasmatica nel citoplasma della cellula ospite;
Replicazione: Il genoma virale contiene tutte le informazioni necessarie per
produrre
nuovi virus. Il virus induce la cellula a sintetizzare gli elementi necessari alla
sua
replicazione;
Assemblaggio: I componenti virali neosintetizzati vengono assemblati per formare
nuovi virus;
Rilascio: I virus assemblati vengono liberati all’esterno. Generalmente gli
enzimi litici
degradano la cellula ospite.
Il tempo richiesto per la replicazione virale dalla adesione alla liberazione è di
30-35 minuti.
I virus temperati non sempre distruggono il loro ospite.
In un ciclo lisogenico il genoma virale si integra e viene replicato con il DNA
stesso dell’ospite.
Nel caso di alcuni virus batterici il DNA fagico viene integrato nel DNA del
batterio ospite. In
questo caso il virus viene definito profago. Quando il DNA batterico si replica,
anche il profago
si replica. Le cellule batteriche che contengono profagi vengono definite cellule
lisogeniche.
Le cellule batteriche contenenti alcuni tipi di virus temperati possono manifestare
nuove
proprietà.
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
www.opsonline.it – la principale web community italiana per studenti e
professionisti della Psicologia
Appunti d’esame, Tesi di laurea, Temi per l’Esame di Stato, Articoli, Forum di
discussione, Agenda Eventi, Annunci di
lavoro, E-book e tante altre risorse. info@opsonline.it
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
BATTERI
I batteri sono tipici delle cellule procariote. Hanno vita autonoma perché hanno
DNA, RNA nelle
forme m e t, Enzimi e Ribosomi.
Non hanno ne organi citoplasmatici circondati da membrana, ne nucleo. Hanno invece
la parete
cellulare esterna alla membrana plasmatica detta peptidoglicano, che fornisce una
struttura
rigida che sostiene la cellula, ne mantiene la forma, previene la sua esplosione
per pressione
osmotica, ed ha in sede dei determinanti antigenici. La membrana plasmatica ha tre
funzioni:
da delimitazione cellulare al batterio garantendone gli scambi, produce energia
attraverso i mesosomi addetti alla respirazione, e regola il processo di divisione
cellulare. Il materiale genetico del batterio si trova nel citoplasma e non è
circondato da un
involucro nucleare. E’ costituito da una singola molecola di DNA circolare.
In aggiunta al DNA possiamo trovare i Plasmidi, piccole molecole circolari di DNA a
doppia
elica con il compito di dare maggior adesività al battere.
I batteri si riproducono asessualmente, in genere per scissione binaria, (un
processo
mediante il quale una cellula si divide in due cellule figlie simili) oppure per
gemmazione o
per frammentazione. Gemmazione: la cellula produce una protuberanza detta gemma che
cresce matura e si separa dalla cellula madre. Frammentazione: le pareti cellulari
si
accrescono all’interno della cellula, che viene scissa in numerose cellule di nuova
costituzione.
Lo scambio di materiali genetici avviene con tre meccanismi: trasformazione –
trasduzione – coniugazione.
Trasformazione: i frammenti di DNA rilasciati da una cellula sono assunti da
un’altra cellula.
Trasduzione: i geni sono trasportati da una cellula batterica ad un’altra tramite
un
Batteriofago.
Coniugazione: due cellule con polarità di accoppiamento diversa si uniscono e il
materiale
genetico si trasferisce da una all’altra.
Alcuni batteri hanno una capsula (che circonda la parete proteggendola
ulteriormente contro
la fagocitosi), che presenta il glicocalice, un rivestimento glicoproteico a cui si
devono le
caratteristiche di adesività e quindi di maggior potere patogeno.
Alcuni batteri posseggono centinaia di appendici pilifere note come pili, che
aiutano i batteri
ad aderire tra loro o alle cellule che infettano.
La maggior parte dei batteri si muove grazie alla presenza di flagelli rotanti. Il
loro numero e la
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
CLASSIFICAZIONE
Secondo la forma sono tre: sferica, bastoncellare e spiralata.
Sferica: conosciuti come cocchi le cui cellule possono essere raggruppate a:
coppie=
diplococchi in lunghe catena =streptococchi a grappoli d’uva = stafilococchi.
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
Gli archeobatteri
Comprendono un gruppo di procarioti che produce gas metano a partire da semplici
forme
carboniose, non c’è peptidoglicano nella parete cellulare (una polimero complesso
formato da
due zuccheri (aminozuccheri)) legati a corti polipeptidi.
Si dividono in:
Metanogeni, che vivono in ambiente privo di ossigeno, negli acquitrini e sono
presenti
nel tubo digerente dell’uomo;
Alofili estremi, vivono in soluzioni sature di sali come le saline;
Termofili estremi, che crescono in ambienti caldi.
Gli eubatteri, anche detti batteri, comprendono tutti gli altri procarioti. La
parete cellulare
degli eubatteri è costituita da peptidoglicano.
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
CAPITOLO 39
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
www.opsonline.it – la principale web community italiana per studenti e
professionisti della Psicologia
Appunti d’esame, Tesi di laurea, Temi per l’Esame di Stato, Articoli, Forum di
discussione, Agenda Eventi, Annunci di
lavoro, E-book e tante altre risorse. info@opsonline.it
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
I neuroni hanno tre tipi di canali ionici: canali ionici passivi, voltaggio-
dipendenti,
chemio-dipendenti.
I Canali ionici passivi permettono il passaggio di un tipo specifico di ione come
il Na+ K+ Cl-
. In genere questi canali sono sempre aperti fluiscono seguendo il loro gradiente
di
concentrazione.
I Voltaggio-dipendenti sono mantenuti chiusi da una porta che si apre in risposta
ad un
cambiamento di voltaggio.
I Chemio-dipendenti si trovano principalmente sui dendriti e corpi cellulari.
Il canale ionico passivo più diffuso nelle membrane plasmatiche è quello per il
potassio, ed i
neuroni sono più permeabili al potassio che agli altri ioni. Gli ioni sodio sono
trasportati
attivamente fuori dal neurone, ma non possono rientrare facilmente; gli ioni
potassio
trasportati all’interno diffondono più facilmente all’esterno. La pompa sodio-
potassio
mantiene una concentrazione di ioni potassio maggiore all’interno della cellula
rispetto
all’esterno.
Gli ioni potassio diffondono all’esterno attraverso i canali passivi seguendo il
loro gradiente di
concentrazione. Grazie a questo efflusso di cariche positive verso l’esterno, la
cellula diviene
relativamente elettronegativa. Il potenziale di equilibrio si ottiene quando la
concentrazione
degli ioni potassio K+ che entrano nella cellula eguaglia quelli che da essa
escono. A questo
punto si è formato un potenziale a riposo di circa –70mV tra i due lati della
membrana.
Se uno stimolo elettrico, chimico o meccanico è forte, può alterare il potenziale a
riposo
aumentando la permeabilità al sodio dando vita al potenziale d’azione che viaggia
in modo
molto rapido lungo l’assone verso il terminale sinaptico. Quando il voltaggio
raggiunge il livello
di soglia a –55mV e lo supera le porte dei canali voltaggio-dipendenti del sodio si
aprono e gli
ioni sodio diffondono all’interno della cellula muovendosi da un distretto ad alta
concentrazione
ad uno a bassa concentrazione. Quando il potenziale d’azione viene innescato la
membrana del
neurone rapidamente raggiunge il valore di zero e lo supera fino a +35mV o più
raggiungendo
il picco. La depolarizzazione di membrana in un area induce l’apertura di canali
ionici
voltaggio-dipendenti adiacenti determinando un’onda di depolarizzazione che viaggia
lungo
tutta la lunghezza dell’assone. Quando il potenziale d’azione si è spostato di
alcuni mm lungo
l’assone, il punto della membrana sopra il quale è appena passato si ri-polarizza.
Successivamente le porte del sodio si chiudono e la membrana ridiventa impermeabile
al sodio.
Nei canali del potassio si apre la porta che permette agli ioni potassio di uscire
dal neurone.
Questa riduzione di ioni potassio riporta il lato interno della membrana al suo
valore
relativamente negativo, per cui la membrana risulta ri-polarizzata. Il meccanismo
di
depolarizzazione e ri-polarizzazione può avvenire in meno di un millisecondo. La
ridistribuzione del sodio e del potassio verso i livelli normali di concentrazione
richiede tempi
più lunghi. Le condizioni di riposo vengono ripristinate solo quando la pompa
sodio-potassio ha
attivamente trasportato all’esterno della cellula l’eccesso di sodio.
Durante il periodo di depolarizzazione la membrana è in uno stato di refrattarietà
assoluta non
può trasmettere nessun altro potenziale d’azione dovuto al fatto che i canali del
sodio
voltaggio-dipendenti sono inattivati. Quando un numero sufficiente di canali del
sodio sono
stati riportati allo stato iniziale, il neurone entra in uno stato di refrattarietà
relativa.
Durante questo periodo l’assone può trasmettere impulsi. La velocità varia a
seconda del tipo
di conduzione. Nella conduzione continua che avviene nei neuroni non mielinizzati,
la velocita’
è proporzionale al loro Ø, più è grosso maggiore sarà la velocità perché presentano
una
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
www.opsonline.it – la principale web community italiana per studenti e
professionisti della Psicologia
Appunti d’esame, Tesi di laurea, Temi per l’Esame di Stato, Articoli, Forum di
discussione, Agenda Eventi, Annunci di
lavoro, E-book e tante altre risorse. info@opsonline.it
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
CAPITOLO 40
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
delle informazioni.
La corteccia cerebrale umana è divisibile funzionalmente in tre aree: le aree
sensoriali che
ricevono i segnali che provengono dagli organi si senso, le aree motorie che
controllano i
movimenti volontari, le aree associative che mettono in connessione le aree
sensoriali e
motorie e che sono responsabili delle attività cognitive superiori come il
pensiero,
l’apprendimento, il linguaggio, la memoria, il giudizio, e la personalità. Inoltre
aree come i lobi
occipitali sono la sede dei centri della vita, quelli acustici sono nel temporale,
l’olfattiva e
gustativa nell’ippocampo.
Il talamo è il centro di smistamento dei messaggi motori e sensoriali. Tutti i
messaggi
sensoriali (tranne quelli olfattivi), passano attraverso il talamo prima di essere
smistati alle
aree sensoriali del cervello.
L’ipotalamo contiene i centri olfattivi, controlla le funzioni autonome collegando
il sistema
nervoso con quello endocrino. Controlla la temperatura, l’appetito e l’equilibrio
dei fluidi. E’
coinvolto in alcune risposte emozionali e sessuali.
Il midollo spinale è una via di transito per gli impulsi sensoriali, dalla
periferia verso
l’encefalo e per gli impulsi motori dall’encefalo verso la periferia. Dal midollo
spinale emergono
31 paia di nervi spinali ognuno provvisto di due radici. Il midollo spinale
tubulare si estende
dalla base dell’encefalo fino a livello della seconda vertebra lombare. E’ composto
da un canale
centrale circondato da un’area composta da materia grigia a forma di H. La materia
grigia è
composta da grandi ammassi di corpi cellulari, dendriti, assoni non mielinizzati,
cellule gliali e
vasi sanguigni ed è suddivisa in sezioni dette corna. La materia bianca che si
trova
all’esterno della materia grigia, è costituita da assoni mielinizzati raccolti in
fasci detti tratti o
vie. Il midollo spinale controlla molte attività riflesse.
Un’azione riflessa è una risposta motoria piuttosto fissa nella sua esecuzione che
viene
prodotta in risposta ad un semplice stimolo. La risposta è prevedibile ed
automatica, non
necessitando di pensiero cosciente. Molte attività corporee, come ad esempio il
respiro, sono
regolate da azioni riflesse.
Nel riflesso di evitamento per ottenere una risposta ad uno stimolo serve un
circuito
composto da tre soli neuroni. Supponiamo di toccare con una mano una superficie
calda: in
modo istantaneo e prima ancora di renderci conto in modo cosciente la mano si
ritrae. Qui il
messaggio è trasferito dal neurone sensoriale ad un neurone associativo ed infine
ad un
neurone motorio che convoglia l’informazione al gruppo di muscoli che rispondono
contraendosi e allontanando la mano dalla fonte di calore. Il midollo spinale è
plastico ed è
possibile modulare le sue risposte.
L’attività cerebrale può essere studiata misurando e registrando i potenziali
elettrici, anche
detti onde cerebrali generati da migliaia di neuroni. Questa attività si misura
attraverso un
Elettroencefalogramma (EEG). Le onde alfa si presentano con frequenza di circa 10
al
secondo e si presentano in condizioni di quiete e con gli occhi chiusi, le onde
beta compaiono
con gli occhi aperti sono più rapide e irregolari. Durante il sonno il cervello
emette onde con
minor frequenza e ampiezza maggiore e sono le onde delta. Pazienti epilettici
mostrano un
profilo anormale di onde. La localizzazione di un tumore cerebrale oppure la sede
di un danno
causata da un colpo alla testa a volte possono essere identificati rilevando onde
anomale.
Il sistema reticolare attivante (SRA) è definito come il sistema che induce il
risveglio,
riceve i messaggi dai neuroni del midollo spinale e di molte altre parti del
sistema nervoso e
comunica con la corteccia cerebrale tramite circuiti neurali. L’SRA sopporta la
coscienza un
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
recettori visivi e acustici), e dai nervi afferenti ed efferenti tra cui quelli
craniali e spinali. Le
sue funzioni sono quelle di conduzione dei segnali. Questi sono trasportati dal
midollo spinale
verso gli organi periferici e viceversa. Il SNP si può dividere in: somatico e
autonomo.
Il somatico comprende i recettori che reagiscono ai cambiamenti esterni e agisce
sulla
muscolatura volontaria. Dal cervello emergono 12 paia di nervi craniali che
trasmettono
informazioni che riguardano i sensi dell’olfatto, vista, udito e gusto a partire da
specifici
recettori sensoriali. Emergono inoltre dalla corda spinale 31 paia di nervi
spinali: 8 paia
cervicali, 12 toracici, 5 lombari, 5 sacrali e 1 paio coccigei.
L’autonomo, aiuta a mantenere l’omeostasi nell’ambiente interno e agisce sulla
muscolatura
involontaria e sulle ghiandole. I neuroni afferenti e efferenti del sistema
autonomo sono
localizzati nei nervi craniali o spinali. La porzione efferente del sistema
autonomo si suddivide
nei sistemi simpatico e parasimpatico, entrambi innervano gli stessi organi, ma
producono
effetti opposti.
Il simpatico prepara il corpo a situazioni d’emergenza come accelerare il battito
cardiaco e la
frequenza respiratoria, provoca la vasocostrizione, mobilita le riserve di
glicogeno nel fegato.
Il parasimpatico rallenta il battito cardiaco, induce la vasodilatazione e stimola
l’attività
dell’apparato digerente. Molti farmaci hanno effetti sul sistema nervoso. Il 25% di
tutti i
farmaci prescritti è assunto al fine di alterare le condizioni psicologiche e nella
maggior parte
dei casi tutti i farmaci di cui si abusa hanno effetti sull’umore. L’assunzione
abituale può dar
luogo alla dipendenza psicologica, inducono alla tolleranza (assuefazione) dopo
numerosi
giorni o settimane. Ciò significa che la risposta al farmaco diminuisce e sono
necessarie
maggiori quantità per ottenere l’effetto desiderato.
La dipendenza da farmaco è un problema sociale. I meccanismi neurofisiologici per
la
dipendenza da farmaci coinvolgono una rete di neuroni che rilasciano dopamina
(neurotrasmettitori appartenenti alla classe delle amine-biogene che influenzano lo
stato
d’animo).
Ansiolitici
EFFETTO SULL’UMORE: sedativo inducono al sonno.
AZIONE SUL CORPO: si legano al complesso del Recettore GABA i canali del cloro si
aprono
causando la iperpolarizzazione.
EFFETTO COLLATERALE: sonnolenza.
Antipsicotici
EFFETTO SULL’UMORE: alleviano la schizofrenia, riducono i comportamenti aggressivi.
AZIONE SUL CORPO: bloccano i recettori della dopamina.
EFFETTO COLLATERALE: spasmi muscolari, andatura strascicata.
Anfetamine
EFFETTO SULL’UMORE: euforia.
AZIONE SUL CORPO: stimolano i rilascio di dopamina, dilatano le pupille, e
aumentano il
ritmo cardiaco e la pressione sanguigna.
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
EFFETTO COLLATERALE: tolleranza, possibile dipendenza.
Analgesici narcotici
EFFETTO SULL’UMORE: euforia, effetto sedativo, alleviano il dolore.
AZIONE SUL CORPO: imitano le azioni delle endorfine, si legano ai recettori dei
narcotici.
EFFETTO COLLATERALE: reprimono la respirazione, restringono le pupille, alterano la
coordinazione, tolleranza dipendenza psicologica, assuefazione, convulsioni, morte
per
sovradosaggi.
Alcool
EFFETTO SULL’UMORE: euforia, rilassamento, libera dalle inibizioni.
AZIONE SUL CORPO: deprime il SNC, altera la vista, la capacità di giudizio, allunga
il tempo
di reazione.
EFFETTO COLLATERALE: dipendenza fisica, danni al pancreas, cirrosi epatica e danni
cerebrali.
CAPITOLO 41
RECETTORI SENSORIALI
PRIMA CLASSIFICAZIONE
Gli esterocettori ricevono stimoli dell’ambiente esterno.
I propriocettori sono presenti nelle fibre muscolari, nei tendini, e nelle
articolazioni e
permettono di percepire la posizione spaziale degli arti, della testa.
Gli intercettori sono posti all’interno degli organi e sono sensibili alle
variazioni di pH,
temperatura corporea e composizione chimica del sangue. Avvertiamo la loro azione
quando
percepiamo sensazioni quali sete, fame, nausea, dolore ed orgasmo.
SECONDA CLASSIFICAZIONE
A seconda degli stimoli ai quali rispondono i meccanorecettori rispondono ad una
stimolazione meccanica, tocco, pressione, gravità, stiramento e movimento.
I chemiocettori rispondono a particolari composti chimici.
I fotocettori sono sensibili all’energia luminosa.
I termocettori rispondono al caldo e al freddo.
I recettori sensoriali assorbono diversi tipi di energia e la trasformano
(conversione) in
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
corporea costante.
I fotocettori utilizzano dei pigmenti (rodopsine) per assorbire la luce. L’energia
luminosa, che
stimola una cellula recettoriale fotosensibile contenente questi pigmenti, genera
un
cambiamento chimico nelle molecole del pigmento stesso. Come conseguenza, la
cellula
recettoriale trasmette un impulso nervoso.
L’OCCHIO
Nell’occhio umano la luce entra attraverso la cornea, viene messa a fuoco dalla
lente e
produce un’immagine sulla retina. L’iride regola la quantità di luce che può
entrare. Un anello
muscolare liscio che appare blu, verde, grigio o marrone a seconda della quantità e
del tipo di
pigmento presente, è composta da due fasci di fibre muscolari antagonisti. Ogni
occhio
possiede sei muscoli che permettono il movimento nella sua globalità. I nervi
cranici innervano
i muscoli in modo tale da muovere entrambe gli occhi e farli focalizzare sullo
stesso punto.
La retina contiene le cellule fotocettrici (bastoncelli e coni): i bastoncelli 125
milioni che
funzionano alla luce debole e formano immagini in bianco e nero, ed i coni 6.5
milioni che
funzionano alla luce intensa e permettono la visione dei colori. La distinzione dei
colori dipende
da tre tipi di coni: rossi, verdi e blu. Ognuno contiene un foto pigmento.
L’assenza di uno o
più coni porta alla cecità ai colori.
Coni e bastoncelli si trovano nella Fovea. All’esterno della retina si trova lo
strato coroide
cellule riempite da un pigmento nero che assorbe la luce eccessiva e previene la
formazione di
un riflesso interno che potrebbe distorcere l’immagine. Il rivestimento esterno del
bulbo
oculare, chiamato sclera è uno strato spesso che protegge le strutture interne ed
aiuta a
mantenere la rigidità del bulbo stesso. Sulla superficie frontale dell’occhio
questo strato diventa
più sottile e viene chiamato cornea attraverso la quale la luce penetra. La lente
oculare è
una palla elastica e trasparente collocata subito dietro all’iride. Essa devia i
raggi luminosi
incidenti e li mette a fuoco sulla retina, aiutata dalla superficie curva della
cornea e dalle
proprietà rifrattive dei liquidi all’interno del bulbo oculare. La cavità anteriore
tra la cornea e la
lente è riempita da un liquido acquoso, l’umor acqueo.
La cavità posteriore tra la lente e la retina è riempita da un liquido più viscoso,
l’umor vitreo.
Entrambi i fluidi sono importanti nel mantenere la forma del bulbo oculare fornendo
una
pressione liquida interna. A livello del suo margine anteriore, il coroide è spesso
e forma il
corpo ciliare che consiste nei processi ciliari e del muscolo ciliare.
I processi ciliari sono ripiegamenti ghiandolari che secernono l’umor vitreo.
Il muscolo ciliare fornisce all’occhio la possibilità di correggere il fuoco per la
visione a breve
ed a lunga distanza cambiando la curvatura della lente. Per focalizzare oggetti
vicini, il muscolo
ciliare si contrae e la lente elastica assume una forma rotonda. Per oggetti
lontani il muscolo si
rilassa e la lente assume una forma appiattita (ovoidale). I più comuni disturbi
della visione
sono la miopia, l’astigmatismo e il presbitismo.
Nella miopia (scarsa visione alle lunghe distanze), il bulbo oculare è allungato, i
raggi luminosi
convergono in un punto davanti alla retina e divergono nuovamente quando giungono
su di
essa, determinando un’immagine non definita. Lenti concave correggono la miopia
spostando
la radiazione luminosa artificialmente a fuoco sulla retina.
Nel presbitismo (scarsa visione alle brevi distanze) il bulbo oculare è troppo
corto e la retina
troppo vicina alla lente. I raggi luminosi colpiscono la retina prima di avere
raggiunto la
convergenza formando nuovamente un’immagine distorta. Lenti convesse correggono il
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
presbitismo facendo convergere i raggi luminosi un po’ più avanti a fuoco sulla
retina.
Nell’astigmatismo la cornea è incurvata in modo non simmetrico per cui i raggi
luminosi si
focalizzano su diversi piani. Una parte di raggi di luce passano sulla lente e
vengono messi a
fuoco sulla retina, altri passano in altre zone della lente e non vengono messi a
fuoco sulla
retina. Una lente cilindrica corregge piegando i raggi e li converge.
La retina possiede 5 tipi di neuroni: i fotorecettori (coni e bastoncelli), quelle
gangliari e le
amacrine.
Gli assoni delle cellule gangliari si uniscono formando il nervo ottico che
trasmette gli impulsi
nervosi al talamo che coinvolgerà l’area visiva delle corteccia cerebrale. I nervi
ottici sono
localizzati nella base dell’ipotalamo formando una struttura a forma di X, il
chiasma ottico.
CAPITOLO 42
TRASPORTO INTERNO
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
IL CUORE
Il cuore non è molto più grosso di un pugno e di peso inferiore a mezzo kg, è un
organo che
batte circa 2,5 miliardi di volte in una vita media pompando 300 milioni di litri
di sangue. È un
organo muscolare cavo, localizzato nella cavità toracica direttamente sotto lo
sterno avvolto
da una membrana di tessuto connettivo resistente: il pericardio. Tra la superficie
interna del
pericardio e quella esterna del cuore c’è una piccola cavità pericardica ripiena di
liquido che
riduce al minimo l’attrito ad ogni battito cardiaco. L’atrio e il ventricolo destro
sono separati
dall’atrio e dal ventricolo sinistro da una parete o setto. Per prevenire il flusso
a ritroso del
sangue, il cuore è provvisto di valvole che si chiudono automaticamente. La valvola
tra l’atrio
destro ed il ventricolo destro è chiamata valvola atrioventricolare (AV) destra,
conosciuta
come valvola tricuspide.
La valvola AV sinistra è detta anche valvola mitrale (o valvola bicuspide). Queste
valvole
sono come porte oscillanti che possono aprirsi solo in una direzione.
Le valvole semilunari, chiamate così per la loro forma a mezzaluna, controllano le
uscite del
cuore. La valvola semilunare tra il ventricolo sinistro e l’aorta è la valvola
aortica, quella tra il
ventricolo destro e l’arteria polmonare è la valvola polmonare. Ogni battito è
iniziato da un
pacemaker chiamato nodo senoatriale (SA), che è una piccola massa di muscolo
cardiaco
localizzato nella parete posteriore dell’atrio destro, vicino all’apertura di una
larga vena, la
vena cava superiore.
Il cuore batte circa 70 volte al minuto. Un battito completo impiega circa 0.8
secondi e viene
definito ciclo cardiaco. La sistole è la contrazione, la diastole è il periodo di
rilassamento. Si
può misurare il ritmo cardiaco ponendo un dito sopra l’arteria radiale del polso o
dell’arteria
carotidea del collo e contando le pulsazioni. Ogni volta che il ventricolo sinistro
pompa il
sangue nell’aorta, le pareti elastiche di questa si espandono per ricevere il
sangue. Questa
espansione mette in moto un’onda lungo l’aorta. Quando l’onda passa le pareti
elastiche della
arteria tornano alla loro forma normale.
Quando ascoltiamo il battito del cuore con uno stetoscopio si possono udire due
suoni prodotti
dalla chiusura delle valvole cardiache. Il primo suono cardiaco è causato dalla
chiusura delle
valvole AV (mitrale e tricuspide) e segna l’inizio della sistole ventricolare. E’
seguito da un
suono acuto forte e corto che segna la chiusura delle valvole semilunari e l’inizio
della diastole
ventricolare. La qualità di questi suoni è indice di stato di buona salute. Quando
le valvole
semilunari sono danneggiate si sente un rumore debole e sibilante. Tale disturbo è
conosciuto
come soffio cardiaco e può essere causato da qualsiasi condizione che impedisca
alle valvole
di chiudersi completamente permettendo così al sangue di refluire durante la
diastole.
Piazzando degli elettrodi sulla superficie corporea l’attività può essere
registrata attraverso
l’elettrocardiogramma (ECG).
La gittata cardiaca (CO) è il volume di sangue pompato dal ventricolo sinistro
nell’aorta in un
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
minuto.
La gittata varia con i cambiamenti del volume sistolico e del ritmo cardiaco. Il
volume
sistolico dipende principalmente dal ritorno venoso cioè la quantità di sangue che
torna al
cuore dalle vene. In accordo con la legge del cuore di Starling, maggiore è la
quantità di
sangue che arriva al cuore dalle vene e maggiore è la quantità di sangue pompato
dal cuore.
Sebbene sia capace di battere in modo indipendente il suo ritmo in effetti è
attentamente
regolato dal sistema nervoso e dal sistema endocrino. I recettori sensoriali sono
sensibili ai
cambiamenti di pressione del sangue. Quando stimolati, mandano messaggi ai centri
cardiaci
nel midollo cerebrale. Questi centri mantengono il controllo su due serie di nervi
autonomi: i
nervi simpatici e parasimpatici che hanno effetti opposti sul ritmo cardiaco. I
nervi
parasimpatici rilasciano acetilcolina che rallenta il cuore, i nervi simpatici
rilasciano
noradrenalina che aumenta la velocità del ritmo cardiaco e la forza della
contrazione.
Durante lo stress le ghiandole surrenali liberano adrenalina e noradrenalina che
aumentano il
ritmo, come anche un’elevata temperatura corporea può aumentare di molto il ritmo
cardiaco.
Il ritmo diminuisce quando la temperatura si abbassa. Questo è il motivo per cui la
temperatura dei pazienti viene abbassata durante gli interventi chirurgici al
cuore.
La pressione sanguigna dipende dal flusso del sangue e dalla resistenza che esso
incontra.
La pressione sanguigna è la forza esercitata dal sangue sulle pareti dei vasi.
La resistenza è la resistenza al flusso causata dalla viscosità del sangue e dai
fenomeni di
attrito tra il sangue e le pareti dei vasi sanguigni. La pressione nelle arterie
aumenta durante la
sistole e diminuisce durante la diastole. Normalmente deve essere 120/80 millilitri
di
mercurio (mm Hg).
Il paziente può soffrire di pressione alta, ipertensione, dove c’è una resistenza
vascolare
specialmente nelle arteriose e nelle piccole arterie. La quantità di lavoro del
cuore aumenta
perché deve pompare contro questa maggiore resistenza. Come risultato il ventricolo
sinistro si
allarga e la sua funzione può incominciare a deteriorarsi. Fattori ereditari,
obesità ed
invecchiamento sono molto importanti nello sviluppo dell’ipertensione. Come si può
intuire la
pressione sanguigna è maggiore nelle grandi arterie, e diminuisce man mano che il
sangue si
allontana dal cuore. Quando il sangue entra nelle vene è veramente bassa quasi
vicina allo
zero. La velocità del flusso può essere mantenuta anche nelle vene a bassa
pressione perché
esse offrono bassa resistenza vasale. Il loro diametro è maggiore di quello delle
arterie e nelle
loro pareti c’è poca muscolatura liscia. Ogni volta che ci si alza da una posizione
orizzontale
avvengono dei cambiamenti di pressione. Quando la pressione diminuisce i nervi
simpatici
delle pareti vasali stimolano una vasocostrizione in modo che la pressione aumenti.
I
barorecettori presenti nelle pareti di alcune arterie e nella parete del cuore,
sono sensibili ai
cambiamenti della pressione sanguigna. Quando un aumento della pressione provoca lo
stiramento dei barorecettori vengono spediti degli impulsi ai centri cardiaci che
stimolano i
nervi parasimpatici che rallentano il cuore abbassando la pressione sanguigna.
Anche gli ormoni sono coinvolti nella regolazione della pressione del sangue. In
risposta alla
bassa i reni rilasciano renina. Questo enzima stimola la formazione di angiotensine
che sono
un gruppo di ormoni che agiscono come potenti vasocostrittori. Le angiotensine
aumentano
la sintesi e il rilascio di aldosterone, un ormone che aumenta la ritenzione di
ioni sodio da
parte dei reni il che si traduce in una maggior ritenzione di fluidi ed un
incremento nel volume
del sangue.
Una delle principali funzioni della circolazione è di portare ossigeno a tutte le
cellule del corpo.
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
CAPITOLO 43
DIFESA INTERNA
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
NON SPECIFICHE
I meccanismi di difesa non specifici detti anche risposte innate, forniscono una
protezione
generale contro i patogeni. Impediscono l’entrata della maggior parte dei patogeni
nel corpo e
distruggono quelli che sono riusciti ad eludere le difese esterne. Ad esempio la
pelle
rappresenta una barriera per i patogeni che vengono a contatto con il corpo. Il
sudore e il sebo
contengono sostanze che distruggono alcuni tipi di batteri. Il lisozima un enzima
che si trova
anche nelle lacrime e in molti tessuti, attacca la parete di molti batteri gram-
positivi. I
microrganismi che entrano attraverso il cibo sono generalmente distrutti dalla
secrezione acida
ed enzimatica dello stomaco. I patogeni che entrano nell’organismo attraverso
l’aria inalata
possono essere trasportati all’esterno dai peli del naso o intrappolati nel muco
che riveste i
condotti respiratori e successivamente distrutti dai fagociti (cellule che
ingeriscono).
SPECIFICHE
I meccanismi di difesa specifici dette anche acquisite sono strutturati in modo
tale da
combattere macromolecole specifiche associate ad ogni patogeno. Uno dei principali
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
www.opsonline.it – la principale web community italiana per studenti e
professionisti della Psicologia
Appunti d’esame, Tesi di laurea, Temi per l’Esame di Stato, Articoli, Forum di
discussione, Agenda Eventi, Annunci di
lavoro, E-book e tante altre risorse. info@opsonline.it
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
MHC classe I: sono antigeni presenti nelle cellule nucleate. Si combinano con gli
antigeni estranei prodotti all’interno delle cellule (virus) formando un complesso
molecolare che viene esposto sulla superficie cellulare. Questo complesso antigene
MHC-antigene estraneo, viene riconosciuto dalle cellule T citotossiche.
MHC classe II: sono antigeni presenti sulla superficie delle cellule B, dei
macrofagi e le
cellule dendritiche (cellule presenti nella milza e nei linfonodi). Si combinano
con i
frammenti di proteine che sono penetrate nella cellula tramite fonti estranee come
i
batteri e sono state degradate. Questo complesso antigene MHC-antigene estraneo,
viene riconosciuto dalle cellule T helper.
MHC classe III: le proteine di questa classe comprendono i componenti del sistema
del complemento.
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
e si fermano nel timo per completare il loro differenziamento. Solo le cellule che
possiedono
recettori specifici sono selezionate per dividersi, le altre che reagiscono con
antigeni self, vanno
incontro ad apoptosi. Solo il 10% di cellule T lasceranno il timo per arrivare ai
tessuti linfatici o
per dare una risposta immunitaria nei tessuti infetti. Le cellule T si dividono in
T citotossiche
(agiscono direttamente lisando l’estraneo), che con il loro marcatore CD8
riconoscono e
distruggono cellule che hanno antigeni estranei sulla loro superficie tipo virus e
cellule
cancerogene, e T helper (hanno il compito di produrre molecole che si chiamano
linfochine
che potenzieranno macrofagi e granulociti), conosciute come cellule CD4 che
producono
sostanze che amplificano la risposta immunitaria.
CARATTERISTICHE
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
CAPITOLO 47
REGOLAZIONE ENDOCRINA
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
l’ATP in AMP ciclico (cAPM) un secondo messaggero (l’energia per fare questo è
fornita dal GTP
che viene idrolizzato (cioè la scissione di una molecola causa addizione di acqua)
in GDP. Il
cAMP diffonde nel citoplasma dove attiva le proteinchinasi enzimi in grado di
fosforilare
(aggiungere fosfati) ad una proteina che cambia la sua funzione e scatena una serie
di
reazioni.
Quando il glucagone si lega ad un epatocito (cellula del fegato) determinando la
sintesi di
cAMP la protein-chinasi attivata attiva un enzima che scinde il glicogeno in
glucosio. Di
conseguenza la secrezione di glucosio fa aumentare la glicemia. L’intervento di due
messaggeri (un ormone e il cAMP) amplificano il segnale iniziale. Il legame di una
molecola di
glucagone a livello della superficie cellulare promuove la sintesi di migliaia di
molecole di cAMP
all’interno della cellula. Quindi una piccola concentrazione ematica di ormone è
capace di
produrre una risposta rapida e massiva all’interno di una cellula bersaglio.
L’incremento di
cAMP è temporaneo, ed è inattivato da enzimi conosciuti come fosfodiesterasi che lo
convertono in AMP.
ORMONE STEROIDEO
Questo ormone agisce in modo diverso. E’ idrofobo e diffonde attraverso la membrana
dove si
lega a una specifica molecola recettrice citoplasmatica. Poi il complesso
recettore-ormone entra
nel nucleo e si attacca a un sito specifico sul cromosoma. L’attaccamento attiva
quei geni che
sono responsabili della modificazione indotta dall’ormone come i geni necessari per
la
costruzione del fusto di un pelo per opera di un follicolo pilifero precedentemente
dormiente
sulla guancia di un adolescente.
CAPITOLO 48
LA RIPRODUZIONE
DOMANDA: DESCRIVERE I MECCANISMI DELLA RIPRODUZIONE
RIPRODUZIONE UMANA
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
UOMO
Nell’uomo il processo di formazione degli spermatozoi ovvero la spermatogenesi
avviene in
due organi definiti gonadi o testicoli e più precisamente all’interno di una
complessa rete di
strutture tubulari definite tubuli seminiferi presenti in ciascun testicolo. La
spermatogenesi
ha inizio da cellule indifferenziate, gli spermatogoni, cellula ancora diploidi che
si dividono
ripetutamente per mitosi e aumentano di numero. Un certo numero di spermatogoni
aumenta
di dimensioni e si trasforma in spermatociti primari che iniziano il processo di
meiosi e sono
sempre diploidi.
Ogni spermatocita primario va incontro a una prima divisione meiotica e produce due
spermatociti secondari aploidi. Alla seconda divisione meiotica da ogni
spermatocita secondario
derivano due spermatidi. In definitiva da ogni spermatocita primario si originano
quattro
spermatidi aploidi e attraverso una serie di modifiche morfologiche si trasformano
in
spermatozoi maturi.
Lo spermatozoo maturo consiste di una testa, un tratto intermedio e un flagello. La
testa è
formata dal nucleo e da una porzione detta acrosoma che produce enzimi che
consentono allo
spermatozoo di penetrare all’interno della cellula uovo. I mitocondri forniscono
l’energia
necessaria al movimento del flagello.
Gli spermatozoi umani non possono svilupparsi alla normale temperatura corporea,
infatti due
mesi prima della nascita discendono nello scroto, che serve come struttura di
raffreddamento e
mantiene gli spermatozoi a circa 20 C di temperatura al sotto di quella corporea.
Dopo aver completato la maturazione gli spermatozoi vengono immagazzinati
nell’epididimo
e nei vasi deferenti. Durante l’eiaculazione, gli spermatozoi passano dai vasi
deferenti nel
corto dotto eiaculatore e confluiscono nell’uretra, (condotto impari che a seconda
delle
circostanze può trasportare urina o sperma e si prolunga attraverso il pene fino
all’esterno del
corpo).
Oltre ai testicoli ci sono tre strutture ghiandolari che aggiungono il loro secreto
al seme e sono:
le vescichette seminali contribuiscono per il 60% del volume totale del seme che
contiene
fruttosio fonte d’energia per gli spermatozoi, la prostata il cui secreto è di pH
alcalino che
riesce a bilanciare l’acidità dei residui di urina presenti nell’uretra e le
ghiandole bulbo
uretrali. E’ accertato che il loro secreto contiene spermatozoi rilasciati in
anticipo rispetto
all’eiaculazione massiva e sembra rappresentare uno dei fattori della mediocre
affidabilità del
metodo di controllo delle nascite tramite la retrazione del pene dalla vagina prima
dell’orgasmo.
Nella fase di eiaculazione vengono emessi circa 3.5 ml di sperma o liquido
seminale,
contenente circa 200 milioni di spermatozoi. Con meno di 35 milioni/ml le
possibilità di
fecondare sono scarse, sotto i 20 milioni/ml si considera sterile.
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma
DONNA
Al pari delle gonadi maschile, le ovaie producono sia gameti che ormoni sessuali.
Il processo di maturazione della cellula uovo viene definito ovogenesi. Nelle ovaie
le cellule
sessuali immature sono definite ovogoni. Nel corso dello sviluppo embrionale
aumentano di
dimensioni e si trasformano in ovociti primari che sono ancora diploidi. Un ovocita
primario
circondato di cellule follicolari costituisce il follicolo ovarico.
Con l’inizio della pubertà di regola ogni mese un follicolo riprende la maturazione
in risposta
allo stimolo dell’FSH secreto dall’ipofisi anteriore. Quando il follicolo cresce,
l’ovocita primario
va incontro alla prima divisione meiotica e forma due cellule di differente
grandezza cioè
l’ovocita secondario e un globulo polare che potrà a sua volta dividersi e produrre
due globuli
polari destinati a degenerare.
Al momento dell’ovulazione, l’uovo (in fase di ovocita secondario) viene espulso
attraverso la
parete dell’ovaia e cade nella cavità pelvica. La parte di follicolo che rimane
nell’ovaia si
trasforma in corpo luteo, una struttura ghiandolare transitoria che produce
estrogeni
(qualsiasi sostanza in grado di influire sullo sviluppo e il mantenimento dei
caratteri sessuali) e
progesterone (ormone steroideo responsabile della preparazione alla gravidanza
degli organi
riproduttivi femminili e nel mantenimento dell’utero in condizioni necessarie per
lo sviluppo
dell’embrione.
Dopo l’ovulazione, l’ovocita secondario entra nell’ovidotto dove può essere
fecondato e va
incontro alla seconda divisione meiotica, ma si blocca in metafase fino al momento
in cui
eventualmente si verificherà la fecondazione. Se ciò accade la meiosi procede e da
luogo a una
cellula uovo e un secondo globulo polare, che serve unicamente a realizzare il
dimezzamento
del corredo cromosomico.
Successivamente le contrazioni peristaltiche della parete muscolare della tuba e il
movimento
cigliare favoriscono il movimento dell’ovocita verso l’utero. L’utero è un organo
dalle
dimensioni di un pugno è provvisto di muscolatura liscia e di una mucosa,
l’endometrio, che
si ispessisce mensilmente in preparazione a una possibile gravidanza. Se l’ovocita
viene
fecondato, l’embrione appena formatosi viene trasportato nell’utero e si annida
nell’endometrio. Qui esso cresce e si sviluppa, nutrito e ossigenato da vasi
sanguigni materni.
Se la fecondazione non si realizza, l’endometrio degenera e viene eliminato nel
corso di un
processo definito mestruazione.
Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l’Esame di Stato senza più vincolo dei
crediti?
Attiva subito Liberamente l’esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di
Psicologia!
Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/
Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179,
Roma