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Le metamorfosi del suono

A cura di Anna Rita Addessi

Questo saggio a cura di Anna Rita Addessi vuole mettere in evidenzia l’importanza della pratica
con l’approccio delle nuove tecnologie connessa all’aspetto didattico dell’Educazione Musicale.
La musica contemporanea si fonda su 3 principi:
- Le nuove tecnologie
- I modelli percettivi
- Le tecniche intertestuali.

Le nuove tecnologie a partire dall’introduzione degli studi di registrazione hanno permesso di


analizzare il suono non solo da un punto di vista melodico ma anche di analizzarlo sotto altri punti
di vista non solo armonica ma viene visto il suono nella sua regione spazio-temporale. Molti sono
gli autori che hanno composto con queste nuove tecnologie.

Per quanto riguarda i modelli percettivi la ricerca psico-acustica deve essere basata su
l’interazione che c’è tra l’ascoltatore e ciò che ascolta, una ricerca della percezione per cogliere le
varie sfumature del suono, non solo vedere cosa ci suscita con immagini e passaggi sonori ma
andare ad una ricerca più profonda.

Le tecniche intertestuali, invece, sono dei vari collegamenti dei link che servono per analizzare
una struttura centrale.

L’educazione musicale viene posta dei modelli modulari e un linguaggio informatico che oggi sta
raggiungendo ampi progressi.
I modelli modulari si ricollegano alle teorie di Gardner delle intelligenze multiple, secondo cui i
processi compositivi nei bambini vengono originati da diversi moduli all’interno del cervello che si
sviluppa durante l’infanzia e ciò può essere ricollegato alle tesi di Gardner afferma che ogn’uno di
noi ha una certa predisposizione per certe materie mentre in altre meno predisposto.

Invece il linguaggio informatico sta facendo dei progressi con l’introduzione di software di
programmi per il computer che cercano di stimolare e i ricercare sempre più la creatività del
bambino.

Autori che hanno composto dal punto di vista musicale contemporaneo utilizzando anche le
regioni più estreme degli strumenti sfruttandone ogni capacità sono stati Sciarrino, che ha parlato
in termini di fisiologie umane, in particolare nell’opera per flauto solo in cui viene analizzato solo il
respiro.

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