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I DISPOSITIVI PER LA RACCOLTA DELLE ACQUE PLUVIALI E CRITERI GENERALI DI

PROGETTO

Tipologia dei dispositivi di smaltimento delle acque pluviali .........................................................1


Delimitazione del bacino .............................................................................................................1
Determinazione dela portata di progetto.....................................................................................1
Esempio numerico: calcolo del deflusso superficiale..............................................................3
Esempio: calcolo del tempo di percorrenza ............................................................................3
Tipologia più comuni delle cunette..................................................................................................4
Cunetta a sezione triangolare ......................................................................................................5
Esempio:Cunetta triangolare - determinanazione della capacità della cunetta .....................5
Cunetta a sezione composta.........................................................................................................6
Esempio: cunetta a sezione composta – determinazione della portata fluente .......................7
Le caditoie: classificazione..............................................................................................................8
Le caditoie con griglia lungo un tratto in pendenza..................................................................10
Metodo FHWA .......................................................................................................................10
Studio del moto sulla griglia..................................................................................................11
Esempio: dimensionamento di una caditoia ..........................................................................12
Le caditoie a bocca di lupo lungo un tratto in pendenza...........................................................13
Metodo di calcolo FHWA ......................................................................................................14
Esempio: calcolo della capacità di una caditoia a bocca di lupo .........................................14
Calcolo della caditoia a bocca di lupo attraverso lo studio del moto...................................15
Esempio: calcolo della capacità con l’equazione del moto...................................................16
I software di calcolo e le relazioni di progetto per il calcolo delle cunette e delle caditoie .........16
Soluzione di una caditoia applicando Flow Master e le formule del moto ...............................17
Applicazioni ...................................................................................................................................17
Calcolo della portata defluente in cunetta.................................................................................17
Verifica della cunetta. ................................................................................................................19
Calcolo della caditoia con griglia .............................................................................................19
Calcolo della caditoia a bocca di lupo ......................................................................................23
Tipologia dei dispositivi di smaltimento delle acque pluviali
Le acque pluviali defluenti dalla sede stradale vengono raccolte lateralmente in piccoli canali, detti
cunette, disposti parallelamente all’asse stradale.
La cattura, invece avviene attraverso le caditoie, che intercettano la portata fluente, talvolta solo
una parte, per trasferirla nel collettore fognario.
I sistemi di raccolta e trasferimento delle acque pluviali costituiscono una parte integrante delle
infrastrutture stradali nelle aree urbane e non. Essi sono tipicamente progettati allo scopo di
raccogliere e trasferire in fognatura le piogge di breve durata ma molto frequenti (cioè con tempi di
ritorno modesti) evitando problemi alla circolazione stradale (acqua planing o riduzioni di visibilità
dovute agli schizzi) e, in ambito urbano, proteggendo da allagamento le attività commerciali e i
piani più bassi delle abitazioni poste lungo la via.
La cunetta si comporta come un canale a pelo libero in cui la corrente è caratterizzata da un tirante e
da una larghezza in sommità. Nel progetto di sistema di raccolta delle acque meteoriche, oltre al
rispetto di tali valori è necessario un adeguato dimensionamento delle caditoie che devono essere,
inoltre, collocate in maniera appropriata.
La parte di cunetta riferita a una data caditoia deve avere una capacità tale da assicurare il deflusso
delle acque non intercettate dalla caditoia posta immediatamente a monte più quelle provenienti
dalla strada che si aggiungono lungo il suo sviluppo. Di qui l’interdipendenza delle caditoie che non
possono essere viste come sistemi a sé stanti, ciascuno indipendente dall’altro.
Da questo punto di vista si possono riportare le seguenti indicazioni sul posizionamento di tali
dispositivi ritenendole indispensabili nelle seguenti situazioni:
- nei punti depressi delle cunette,
- all’accesso di rampe,
- a monte delle intersezioni per evitare che le acque possano invadere la sede viaria,
- a monte e a valle dei ponti per intercettare le acque che ruscellano verso il ponte e quelle che
si sono formate lungo il suo sviluppo,
- in corrispondenza di variazioni della pendenza longitudinale della strada,
- nelle cunette prima di attraversamenti pedonali e accessi laterali carrabili.
Il progetto di questo dispositivo si basa sulle seguenti fasi:
1) delimitazione del bacino;
2) calcolo della portata di progetto di ogni cunetta;
3) scelta del dispositivo per l’allontanamento delle acque;
4) dimensionamento del manufatto

Delimitazione del bacino


La collocazione delle caditoie in pianta e lo studio del profilo e delle altre caratteristiche
topografiche dell’area risultano estremamente utili per verificare che le caditoie non arrechino
disturbo alla circolazione stradale, ma soprattutto per poter delimitare il bacino che produce portata
per il tratto di cunetta attribuito a ciascuna caditoia.
Talvolta, soprattutto nelle livellette più lunghe, risulterà necessario prevedere altre caditoie più a
monte per ridurre la portata nella cunetta in modo che non vengano superati tali valori

Determinazione dela portata di progetto


La portata di progetto da attribuire a ciascun tratto di cunetta è data da quella che oltrepassa la
caditoia a monte più quella prodotta dalla sua superficie scolante. Essa dipende dalla frequenza
degli eventi meteorici considerati e dalle caratteristiche della superficie stessa.

1
La scelta del tempo di ritorno dipende, in genere, dal tipo di strada; ossia dal volume di traffico,
dalla velocità di percorrenza, dai rischi più o meno elevati legati a un eventuale superamento della
cunetta da parte delle acque.
Il metodo più comunemente adoperato per il calcolo di questa aliquota di portata è quello razionale
in cui si ha
Q = kϕ iA ,
dove Q è la portata di picco (m3/s), k è un coefficiente numerico pari a 0,00275 usato per ottenere la
portata in m3/s quando i è l’intensità media per una durata pari al tempo di concentrazione tc
(mm/h), φ è un coefficiente di efflusso variabile tra 0 ed 1 in funzione delle caratteristiche della
superficie scolante e A è la sua ampiezza (ha).
Il tempo di concentrazione consta di due contributi: il tempo di ruscellamento superficiale e quello
della corrente nella cunetta.
Il primo è di incerta determinazione, variando con le caratteristiche dell’area e con la natura della
stessa. La Feder Highway Administration propone la seguente formula empirica per il calcolo del
tempo di ruscellamento superficiale:
kL0,6 n0,6
tr = 0,4 0,3 ,
i S
dove t è il tempo di ruscellamento superficiale (s), L è la lunghezza di ruscellamento (m), n è il
coefficiente di Manning che caratterizza la superficie scolante (s/m1/3), S è la pendenza media della
superficie scolante e i l’intensità media di pioggia in corrispondenza di una durata pari al tempo di
ruscellamento superficiale (m/h), k è un coefficiente pari a 26,285 nel SI che consente di esprimere t
in secondi.
Recenti ricerche svolte in Italia presso il Politecnico di Milano determinano il tempo di accesso in
cunetta a mezzo del modello del condotto equivalente, sviluppato dalla considerazione che, in
ambito urbano, il deflusso superficiale avviene in una piccola rete di canalizzazioni incognite
(grondaie, canalette, piccole condotte).
Tali studi hanno condotto, per bacini scolanti di estensione fino a 10 ha, all’equazione:
0,5L
tr = 0,375 ,
S (iϕ A)0,25
dove t (s) è il tempo di ruscellamento superficiale, L (m) è la massima lunghezza di deflusso
superficiale, S (m/m) è la pendenza media della superficie scolante, φ il coefficiente di afflusso che
la caratterizza, A (ha) la sua estensione.
Il tempo di percorrenza della corrente in cunetta dipende dalla velocità media e può essere valutato
considerando la variabilità della portata lungo il suo sviluppo.
Nell’ipotesi che:
- la cunetta abbia sezione triangolare;
- la portata cresca linearmente lungo il suo sviluppo L da un valore Q1 nella sezione iniziale
fino a un valore Q2 nella sezione finale
Potendo calcolare la portata nella generica sezione di ascissa x come:
C f 5 / 3 8 / 3 1/ 2
Q= S x T S0 ,
n
con Q portata nella sezione (m3/s), S0 la pendenza longitudinale della cunetta (m/m), Sx è la
pendenza trasversale (m/m), n il coefficiente di scabrezza di Manning (s/m1/3), Cf un coefficiente
pari a 0,375 nel SI.

2
Figura 1: Cunetta a sezione triangolare
Cf 2C f
Posto K1 = S x 5 / 3 S01/ 2 e K 2 = S01/ 2 S x 2 / 3 .
n n

il tempo di percorrenza della cunetta:


0,25
4 0,75 K1
tCUNETTA = ( Q2 − Q1 )
0,75
.
3q K2
La velocità media sarà V= L/tCUNETTA.

Esempio numerico: calcolo del deflusso superficiale


Si determini il tempo di deflusso superficiale per un bacino scolante che presenta una lunghezza di
ruscellamento L = 4,31 m, una pendenza media S = 0,027 ed un’estensione A = 350 m2.
Il bacino presenta una superficie pavimentata (n = 0,016 s/m1/3 e φ = 0,8).
La curva di possibilità pluviometrica è h = 22,4 t0,4, con h (mm) e t(h).
La formula empirica proposta dalla FHWA, fornisce un tempo di ruscellamento superficiale
kL0,6 n0,6 26, 285 * 4,310,6 * 0, 0160,6
tr = 0,4 0,3 = 0,4
= 20, 7 s .
i S  22, 4 −0,6  0,3
 * (tr / 3600)  * 0, 027
 1000 
Applicando la formula proposta dai ricercatori italiani, si ottiene:
0,5 L 0,5 * 4,31
tr = 0,375 = = 14s .
S (iϕ A) 0,25
0, 027 0,375
* (0,8 * 22, 4 * tr −0,6 * 0, 035)0,25

Esempio: calcolo del tempo di percorrenza


Si determini il tempo di percorrenza di una cunetta a sezione triangolare con fondo in calcestruzzo
(n = 0,016 s/m1/3) avente pendenza trasversale Sx = 0,02 e pendenza longitudinale S0 = 0,03.
La lunghezza del tratto di cunetta considerato è di 60 m. La portata non intercettata dalla caditoia di
monte è Q1 = 0,0048 m3/s, mentre a valle la larghezza di progetto è T2 = 3,05 m.
La portata Q2 può essere valutata con l’equazione di Manning:
C f 5 / 3 8 / 3 1/ 2 0,375
Q2 = S x T2 S0 = * 0, 025 / 3 * 3, 058 / 3 * 0, 031/ 2 = 0,12m3 / s .
n 0, 016
La portata q che si aggiunge in ciascuna sezione vale

Q2 − Q1 0,12 − 0, 0048
q= = = 0, 0019m3 / s / m .
L 60

K1 e K2 sono rispettivamente

3
Cf 0,375
K1 = S x 5 / 3 S01/ 2 = * 0, 025 / 3 * 0, 031/ 2 = 0, 006
n 0, 016
2C f 2 * 0,375
K2 = S01/ 2 S x 2 / 3 = * 0, 031/ 2 * 0, 022 / 3 = 0, 6
n 0, 016
Il tempo di percorrenza della cunetta risulta:
4 K 0,25 4 0, 0060,25
tCUNETTA = ( Q2 0,75 − Q10,75 ) 1 = * (0,120,75 − 0, 00480,75 ) * = 60, 43s.
3q K2 3* 0, 0019 0, 6

Tipologia più comuni delle cunette


Il legame tra la portata, l’altezza d’acqua in una cunetta e la larghezza in sommità dipende dal tipo
di cunetta, dalla sua pendenza longitudinale, dal materiale di cui è costituito il fondo.
In figura 2 sono rappresentate possibili tipologie di cunetta:

Figura 2: tipologie di cunette

Studi condotti per conto della Federal Highway Administration (USA) hanno portato a una serie di
formule utili allo studio delle principali tipologie di cunetta. In particolare, si procederà alla
trattazione di cunette a sezione triangolare (a), definite da una sola pendenza trasversale, e composte
(b), costituite da due porzioni a differente pendenza.

4
Cunetta a sezione triangolare

Figura 3: cunetta a sezione triangolare


Detta So la pendenza longitudinale della sede viaria (e quindi della cunetta, per le cunette a sezione
d
triangolare (figura 3) la pendenza trasversale risulta così definita S x = .
T
L’equazione di Manning modificata che consente il calcolo della portata che defluisce nella cunetta
C f 5 / 3 8 / 3 1/ 2
è: Q= S x T S0 ,
n
avendo indicato con Q la portata nella sezione (m3/s), S0 e Sx le pendenze longitudinale e trasversale
della cunetta (m/m), T la larghezza della sezione bagnata (m), n il coefficiente di scabrezza di
Manning (s/m1/3) .

Esempio:Cunetta triangolare - determinanazione della capacità della cunetta


Una cunetta a sezione triangolare con fondo in calcestruzzo (n = 0,016 s/m1/3) ha una pendenza
trasversale Sx = 0,02. La pendenza longitudinale della strada è S0 = 0,03 e i massimi valori
consentiti di larghezza della sezione bagnata e tirante sono rispettivamente 1,5 m e 0,04m.
Determinare la capacità della cunetta.
La capacità della cunetta corrisponde alla massima portata che può transitare senza eccedere i valori
ammissibili di larghezza e tirante.
Ipotizzando come valore del tirante quello massimo (d = 0,04 m) si ha una larghezza della sezione
bagnata T = d/Sx = 2 m che eccede il valore ammissibile.
Assumendo la massima larghezza T = 1,5 m, si ha un tirante d = TSx = 0,03 m che non eccede il
limite ammissibile.
La capacità della cunetta sarà valutata in funzione di questi ultimi valori di larghezza e tirante
(figura 4).

5
Figura 4: cunetta a sezione triangolare

Applicando l’equazione di Manning si ricava:


C f 5 / 3 8 / 3 1/ 2 0,375
Q= S X T S0 = 0,025 / 31,58 / 30,031/ 2 = 0,177m3 / s .
n 0,016

Cunetta a sezione composta

Figura 5: cunetta a sezione composta


Il deflusso in una cunetta a sezione composta (figura 5) si studia suddividendo la portata totale tra la
parte depressa e quella di sopra in corrispondenza della strada come espresso dalla seguente
equazione:
Q = Qw + Qs
dove Q è la portata totale (m3/s), Qw e Qs sono le portate nella parte depressa e in quella superiore
della cunetta (m3/s).
La larghezza complessiva T può essere esplicitata come
T = W + Ts ,
dove W è la larghezza della corrente nella porzione depressa (m), Ts è la larghezza della corrente
nella porzione più alta (m) e T la larghezza complessiva della corrente (m).
La portata Qs può essere espressa come:
Cf
Qs = S x 5 / 3Ts 8 / 3 S 01/ 2
n
La portata nella porzione depressa può essere espressa come Qw=E0Q,
dove E0 è il rapporto tra la portata che defluisce nella parte più bassa della cunetta e quella totale.

6
−1
 
 
 Sw / S x 
E0 = 1 + 8/3 
  S / S  
1 + w
  (T / W ) − 1 
x
− 1 
   
Infine, la portata Q è data da
Qs
Q=
1 − E0
Nella tabella 1 sono riportati i valori tipici del coefficiente di scabrezza n, in funzione del fondo
della cunetta:
Caratteristiche del fondo n (s/m1/3)
Fondo in calcestruzzo rifinito con cazzuola 0,012
Fondo in calcestruzzo non rifinito 0,016
Pavimentazione asfaltata con fondo liscio 0,013
Pavimentazione asfaltata con fondo scabro 0,016
Parte depressa in calcestruzzo e parte superiore asfaltata con fondo liscio 0,013
Parte depressa in calcestruzzo e parte superiore asfaltata con fondo scabro 0,015

Tabella 1: valori del coefficiente di scabrezza n

I valori riportati in tabella possono essere aumentati di 0,002 se la pendenza longitudinale è molto
piccola per tenere conto del possibile accumulo di sedimenti sul fondo.

Esempio: cunetta a sezione composta – determinazione della portata fluente


Si determini la portata fluente in una cunetta a sezione composta con fondo in calcestruzzo (n =
0,016 s/m1/3) e pendenza longitudinale S0 = 0,010. La larghezza della porzione depressa è W = 0,61
m, mentre la larghezza complessiva dell’area bagnata è T = 3,5 m La pendenza trasversale della
porzione superiore è Sx = 0,025, mentre la distanza verticale tra il fondo e il prolungamento della
parte superiore è a = 0,05 m, come mostrato in figura 6.

Figura 6: cunetta a sezione composta

La larghezza Tw è data dalla differenza tra quella complessiva e quella della porzione depressa:
Tw = T - W = 2,89 m.
La portata che può transitare nella porzione superiore della cunetta è

7
Cf 0,375
Qs = S X 5 / 3T 8 / 3 S01/ 2 = 0, 0255 / 3 2,898 / 3 0, 011/ 2 = 0, 085m3 / s .
n 0, 016
La pendenza Sw è
Sw = Sx + a/W = 0,025 + 0,05/0,61 = 0,107.
Il rapporto E0 vale:
−1
 
 
 Sw / Sx 
E0 = 1 + 8/3  .
  Sw / S x  
  1 + (T / W ) − 1  − 1 
   

Sostituendo i valori numerici, si ottiene:


−1
 
 
 0,107 / 0, 025 
E0 = 1 + 8/3  = 0,516 .
  0,107 / 0, 025  
  1 + (3,5 / 0, 61) − 1  − 1 
   
La portata totale che può transitare nella cunetta risulta pari a:
Qs 0, 085
Q= = = 0,175m3 / s .
1 − E0 1 − 0,516

Le caditoie: classificazione
La caditoia è un manufatto che serve ad intercettare le acque meteoriche superficiali o transitanti in
una cunetta e a trasferirle in fognatura. E’ costituita da una apertura superficiale e da un pozzetto
sottostante o altre strutture di supporto che connettono l’apertura superficiale al collettore fognario.
Le caditoie si differenziano in base alla loro collocazione, che può essere in una depressione o
lungo un tratto in pendenza (figura 7). La caditoia lungo un tratto in pendenza non deve
necessariamente intercettare l’intera portata affluente, mentre quella nella parte più depressa deve
intercettare l’intero quantitativo di acqua.

Figura 7: possibili collocazioni di una caditoia

8
In base alla tipologia le caditoie si suddividono in:
-caditoie con griglia (a), che presentano un’apertura superficiale coperta da una grata;
-caditoie a bocca di lupo (b), la cui apertura è realizzata lungo lo zoccolo del marciapiede;
-caditoie composte (c), che presentano l’apertura superficiale e laterale e quindi i vantaggi di
entrambe le tipologie;
-dreni con griglia (d), che sono costituite da un tubo sfinestrato con delle aperture lungo la direzione
assiale.
Le diverse tipologie di caditoia sono rappresentate figura 8:

Figura 8: tipologie di caditoie

Ciascuna tipologia risulta più o meno adatta in base alla localizzazione.


Le caditoie con griglia sono in grado di intercettare un ampio range di portate. La loro capacità
decresce all’aumentare della pendenza longitudinale della cunetta, ma meno velocemente di quanto
non avviene per le bocche di lupo. Esse risultano molto vantaggiose nei tratti a pendenza elevata,
tuttavia sono facilmente ostruibili e possono risultare pericolose per le biciclette o per le persone
che camminano con i tacchi.
Nelle depressioni risultano, invece, più adatte le caditoie a bocca di lupo in quanto sono meno
facilmente intasabili. Le caditoie a bocca di lupo non sono, invece, efficaci dove la velocità della
corrente in arrivo risulta elevata, in quanto l’acqua per potervi entrare deve cambiare la sua
direzione e ciò risulta più difficile per velocità più elevate.
Le caditoie composte presentano un’apertura a bocca di lupo della stessa lunghezza della griglia o
di lunghezza differente. In questo caso, la bocca di lupo può estendersi oltre la griglia in ambo le
direzioni o soltanto a monte. Quando la lunghezza della griglia è inferiore rispetto alla bocca di
lupo, le caditoie risultano molto efficaci nell’intercettare i detriti trasportati dalla corrente. Per
questa ragione sono denominate “caditoie aspirapolvere” e risultano molto adatte nelle depressioni
dove tendono ad accumularsi i materiali solidi trasportati dalla corrente.
9
I dreni con griglia sono molto efficaci in alcuni posti come banchine di carico, ingresso di garages e
rampe, parcheggi. Nelle depressioni sono sconsigliati, in quanto facilmente occludibili e necessitano
di particolari accorgimenti nella posa in opera dei tubi a causa del loro interrimento superficiale e
nelle operazioni di collaudo.
Il funzionamento di una caditoia dipende da moltissimi fattori, tra cui la velocità e il tirante della
corrente in arrivo, la pendenza longitudinale e trasversale, la scabrezza del fondo, la collocazione.
Si definisce efficienza di una caditoia il rapporto tra la portata intercettata e quella totale in arrivo:
E = Qint / Q
la portata non intercettata è data dalla differenza:
Qb = Q − Qint = Q − EQ
dove Q è la portata totale in arrivo (m3/s), Qint è la portata intercettata dalla caditoia (m3/s) e Qb è la
portata che transita oltre (m3/s).
Le formule più utilizzate per lo studio delle caditoie traggono origine dalle ricerche condotte per
conto della Federal Highway Administration (FHWA) dal Bureau of Reclamation degli Stati Uniti e
dalla Colorado State University. Accanto ad esse, si pongono altri modelli, quali quelli basati sullo
studio del moto del fluido lungo la caditoia.
Le formule più utilizzate per lo studio delle caditoie traggono origine dalle ricerche condotte per
conto della Federal Highway Administration (FHWA) dal Bureau of Reclamation degli Stati Uniti e
dalla Colorado State University. Accanto ad esse, si pongono altri modelli, quali quelli basati sullo
studio del moto del fluido lungo la caditoia.

Le caditoie con griglia lungo un tratto in pendenza


I metodi esistenti per lo studio delle caditoie con griglia (figura 10) sono differenti. In particolare,
si forniranno le relazioni ottenute con i metodi di calcolo FHWA e quelle basate sullo studio del
moto della corrente sulla griglia.

Metodo FHWA
La capacità della caditoia dipende dall’altezza della corrente, dalle caratteristiche geometriche della
griglia e dalla velocità della corrente in arrivo.

Figura 9: Caditoia con griglia

Non tutta la portata Q proveniente da monte viene necessariamente intercettata dalla caditoia, ma si
suddivide in una portata frontale Qw che investe direttamente la larghezza W della caditoia e in una
portata laterale Qs che transita lateralmente nella cunetta (figura 10).

10
Figura 10: Schema di deflusso in prossimità di una caditoia con griglia
E’ possibile definire una efficienza E0 che rappresenta il rapporto tra la portata frontale Qw e quella
totale in arrivo:
Q
E0 = w
Q
dove Qw è la portata frontale (m3/s) e Q quella totale (m3/s).
Per cunette a sezione triangolare si ha:
8/3
 W
E0 = 1 −  1 − 
 T 
Nel caso di sezione a doppia pendenza e nel caso in cui la larghezza W della griglia e quella della
parte depressa della cunetta coincidono si ha:
−1
 
 
 Sw / S x 
E0 = 1 + 8/3 
  Sw / S x  
  1 + (T / W ) − 1  − 1 
   
dove W è la larghezza della grata (m), T la larghezza della corrente (m), Sw e Sx le pendenze
trasversali dei due tratti della cunetta.
Le relazioni di letteratura proposte dai ricercatori statunitensi sono applicabili esclusivamente le
tipologie di caditoia con griglia utilizzate negli Stati Uniti per cui nell’applicare tali modelli
bisogna fare attenzione a schematizzare, di volta in volta, la situazione reale con quella di letteratura
mediante opportuni coefficienti correttivi in relazione alla disposizione e al numero delle aperture
della griglia.

Studio del moto sulla griglia


Una possibilità di calcolo per le griglie sicuramente adoperabile anche in Italia è quella basata sullo
studio del moto sulla grata: moto gradualmente vario con portata via via decrescente.
Nel metodo si assumono le ipotesi di grata orizzontale nella cunetta e di costanza dell’energia
specifica della corrente sulla grata. E’ possibile trascurare le perdite di energia a causa del loro
modestissimo valore.
Se ci si riferisce al caso di una grata di lunghezza L e larghezza l.
La frazione di grata efficace per la derivazione è

11
nLa na
p= = , avendo indicato con n il numero delle aperture e con a la loro larghezza.
lL l

Figura 11: Caditoia con griglia orizzontale e inclinata


La determinazione della lunghezza L può essere fatta attraverso la seguente relazione:
H  y0  y  y 
L= 3  1 − 0  + sen −1 0  .
2cp  H  H H 

Nel caso di grata inclinata posta in cunetta triangolare, il carico decresce linearmente all’interno di
ciascuna sezione, oltre ad essere variabile nel verso del moto. La relazione di riferimento sarà
dunque la seguente:
L2 3  −1 lJ lJ  lJ  
= 3sin +5 1 −   ,
H 8Cp  H H  H  
in cui L2 è la lunghezza del tratto posto a valle della sezione 1, necessario affinché il tirante sia pari
a zero in corrispondenza del marciapiede.

Esempio: dimensionamento di una caditoia


Si dimensioni una caditoia con griglia posta in una cunetta a sezione triangolare in calcestruzzo (n =
0,016 s/m1/3) con pendenze longitudinale e trasversale S0 = 0,01 e Sx = 0,03. La portata da
intercettare è Q = 0,03 m3/s.
La larghezza della sezione bagnata ed il tirante sono rispettivamente
3 3
 8  8
 Qn  0, 03* 0, 016
T = 5 
=  = 1, 75m
 5 
 C f S0 0,5 S x 3   0,375 * 0, 010,5 * 0, 033 
 

y0 = TS x = 1, 75 * 0, 03 = 0, 0525m .
In figura 12 è rappresentata la geometria della cunetta a monte della caditoia con griglia:

12
Figura 12: sezione della cunetta all’imbocco della caditoia
Il carico vale
v2 Q2 2Q 2 2 × 0, 032
H = y0 + = y0 + = y0 + = 0, 0525 + = 0, 074m .
2g 2 gA2 gT 2 y0 2 9,81 × 1, 752 × 0, 05252
Adottando una griglia di larghezza W = 1,75m, l’intera portata investe frontalmente la griglia. La
percentuale di aperture è p = 0,50.
Ne consegue una lunghezza minima della griglia
3H  −1 WS x WS x  WS x  
L= 3sin +5 1− 
8Cp  H H  H  

3* 0, 074  −1 1, 75 * 0, 03 1, 75 * 0, 03  1, 75 * 0, 03  
L= 3sin +5 1−  = 0,5m.
8 * 0, 6 * 0,5  0, 074 0, 074  0, 074  

Le caditoie a bocca di lupo lungo un tratto in pendenza


I parametri più importanti che influenzano la capacità della caditoia sono l’altezza della corrente al
marciapiede e la lunghezza. Un incremento della pendenza trasversale della cunetta in
corrispondenza dell’apertura contribuisce a migliorare notevolmente il suo funzionamento. Spesso
l’apertura deve essere dotata di piastre superiori di supporto per motivi statici. In tal caso è
necessario arrotondare gli spigoli delle piastre e indietreggiarle leggermente.
La forma di una caditoia a bocca di lupo e gli elementi geometrici che la caratterizzano sono
riportati nella figura 13.

13
Figura 13: Caditoia a bocca di lupo

Metodo di calcolo FHWA


La lunghezza dell’apertura necessaria per intercettare tutta la portata in arrivo è data dall’equazione:
0,6
 1 
L = C f Q S0 
0,42 0,3
 ,
 nS x 
dove L (m) è la lunghezza necessaria ad intercettare tutta la portata, Q (m3/s) è la portata in arrivo
Sx e S0 sono le pendenze trasversale e longitudinale della cunetta, n (s/m1/3) è il coefficiente di
Manning e Cf si assume pari a 0,817 nel SI.
La formula è valida nell’ipotesi di cunetta a sezione triangolare.
Se la cunetta presenta una doppia pendenza trasversale lungo tutto il suo sviluppo o localmente
vicino la caditoia (figura 14) occorre introdurre al posto di Sx una pendenza trasversale equivalente
Se valutabile come:
Se = S x + E0 S wp
dove Se è la pendenza equivalente, Sx è la pendenza trasversale del tratto di cunetta rialzato, Swp è
la pendenza rappresentata in figura 11, E0 è la frazione della portata totale che transita nella parte
depressa della cunetta.
−1
 
 
 Sw p / S x  .
E0 = 1 + 8/3 
  S wp / S x  
 1 + (T / W ) − 1  − 1 
   

Figura 14: Caditoia a bocca di lupo con depressione della cunetta in prossimità della luce

Spesso, la lunghezza della grata effettiva L* potrebbe essere minore di quella minima L necessaria
ad intercettare l’intera portata in arrivo. In tal caso è necessario valutare l’efficienza E della caditoia
data dalla relazione:
1,8
 L* 
E = 1 − 1 −  .
 L
La capacità della caditoia, di conseguenza, sarà Q*= EQ.

Esempio: calcolo della capacità di una caditoia a bocca di lupo


Si determini la capacità di una caditoia a bocca di lupo posta in una cunetta a sezione triangolare
(figura 15) in calcestruzzo (n = 0,016 s/m1/3), con pendenze longitudinale e trasversale S0 = 0,01 e
Sx= 0,1. La bocca di lupo ha una lunghezza L* = 2, 25 m ed è investita da una portata Q = 0,05 m3/s.

14
Figura 15: Sezione della cunetta e della caditoia
La lunghezza minimea necessaria ad intercettare tutta la portata in arrivo è
0,6 0,6
 1  0,3  1 
L = C f Q S0 
0,42 0,3
 = 0,817 * 0, 05 * 0, 01 * 
0,42
 = 2, 77 m .
 nS x   0, 016 * 0,1 
L’efficienza della caditoia è
1,8 1,8
 L*   2, 25 
E = 1 − 1 −  = 1 − 1 −  = 0,95 .
 L   2, 77 
La portata intercettata è Q = EQ = 0,95* 0,05 = 0,0475 m3/s.
*

Calcolo della caditoia a bocca di lupo attraverso lo studio del moto


Se si effettua il calcolo della caditoia attraverso lo studio del moto della corrente in corrispondenza
della caditoia, detta H l’energia specifica essa si può assumere lungo l’apertura per tenere conto,
seppure in modo schematico, della non trascurabile velocità della corrente in arrivo e del diverso
processo di derivazione da parte della bocca di lupo rispetto al caso di uno sfioratore laterale da cui
il metodo prende le mosse.
Si può determinare la lunghezza del manufatto dalla relazione:
H   5 y0  
L= 1 − 1 −  1 − y0 / H  .
3CJ   2 H  
Nella figura 16 è rappresentato il funzionamento idraulico della bocca di lupo collocata lungo un
tratto di cunetta in pendenza:

Figura 16: Funzionamento idraulico della caditoia a bocca di lupo posta lungo un tratto in pendenza.

15
Esempio: calcolo della capacità con l’equazione del moto
Si determini la lunghezza minima L di una caditoia a bocca di lupo posta in una cunetta a sezione
triangolare in calcestruzzo (n = 0,016 s/m1/3) con pendenze longitudinale e trasversale S0 = 0,01 e Sx
= 0,03. La portata da intercettare è Q = 0,03 m3/s.
La larghezza della sezione bagnata ed il tirante sono rispettivamente:
3 3
 8  8
 Qn  0, 03* 0, 016
T = 5 
=  = 1, 75m
 5 
 C f S0 0,5 S x 3   0,375 * 0, 010,5 * 0, 033 
 
y0 = TS x = 1, 75 * 0, 03 = 0, 0525m .

In figura 17 è rappresentata la sezione trasversale della cunetta all’imbocco della caditoia:

Figura 17: Sezione della cunetta all’imbocco della caditoia


Il carico vale:
v2
Q 2
2Q 2
2 × 0, 03
2
H = y0 + = y0 + = y0 + = 0, 0525 + = 0, 074m .
2g 2 gA 2 2
gT y0 2
9,81 × 1, 752 × 0, 05252
La lunghezza L si ottiene dall’equazione:
H   5 y0  y0  0, 074   5 × 0, 0525  0, 0525 
L= 1 − 1 − 1 −  = 1 − 1 − 1 −  = 3,9m
3CS x   2 H  H  3 × 0,3 × 0, 03   2 × 0, 074  0, 074 
Avendo assunto un valore del coefficiente di efflusso C = 0,30.

I software di calcolo e le relazioni di progetto per il calcolo delle cunette e delle caditoie
Flow Master e StormCAD sono dei software della Haestad Method adoperati per lo studio dei
sistemi pluviali.
Il primo consente di studiare il comportamento idraulico di un solo tratto di cunetta e della sua
caditoia, mentre il secondo modella il comportamento delle caditoie nell’ambito dell’intero sistema
di smaltimento delle acque pluviali, considerando quello che accade in un tratto di cunetta quando
una certa aliquota di portata oltrepassa la caditoia immediatamente a monte proseguendo più a
valle.
Entrambi i software sono stati implementati sulla base dei metodi FHWA, sopra esposti per le
diverse tipologie di caditoie. Questo aspetto costituisce un limite per l’utilizzo dei software negli
altri Paesi, poiché nel caso delle caditoie con griglia il codice di calcolo utilizzato prevede
unicamente la trattazione delle tipologie utilizzate negli USA. Ciò induce a dover eseguire il
calcolo considerando la griglia disponibile più simile a quella che si andrà ad adoperare. Inoltre, le
griglie italiane presentano una percentuale di aperture più piccola rispetto a quella delle griglie
adoperate negli USA. Per adattare le griglie disponibili nel software si può assumere che una certa
percentuale dei fori sia occlusa.
16
Soluzione di una caditoia applicando Flow Master e le formule del moto
In questo capitolo si procede al calcolo della portata di progetto di un tratto di cunetta e al
dimensionamento della sua caditoia adoperando Flow Master e le formule del moto al fine di
verificare se i due approcci forniscano o meno dei risultati comparabili.

Applicazioni
Di seguito si procederà ad esaminare il calcolo della portata defluente in cunetta, la verifica della
cunetta e il dimensionamento di una caditoia a griglia e di una a bocca di lupo utilizzando sia i
metodi finora esaminati sia alcune formule tecniche di uso comune

Calcolo della portata defluente in cunetta


L’approccio empirico adoperato in Italia fino a qualche decennio fa consisteva nell’attribuire a
ciascuna caditoia una superficie scolante di circa 800 mq.
Considerando una piattaforma stradale costituita da un marciapiede di larghezza 3 m, da una cunetta
larga 1 m e da una semicarreggiata di larghezza 4 m, si ottiene una distanza tra le caditoie pari a
circa 100 m come rappresentato in figura 18.

3m 1m 4m

marciapiede caditoia

cunetta

100 m semicarreggiata

caditoia

Figura 18:Superficie scolante attribuita ad un tratto di cunetta


Recenti orientamenti sono rivolti, invece, a collocare le caditoie ad una distanza minore
(dell’ordine di circa 35 – 40 m) in modo da ridurre la portata gravante su ciascuna di esse,
migliorando il funzionamento dell’intero sistema di smaltimento.

Come caso di studio, si assuma la seguente curva di possibilità pluviometrica per un tempo di
ritorno T = 10 anni e piogge di breve durata: h = 38, 70t 0,46 , con t (h) e h (mm).
Si consideri un tratto di cunetta a sezione triangolare (figura 19 in calcestruzzo avente le seguenti
caratteristiche geometriche:
pendenza trasversale Sx = 0,10,
larghezza 1m.
La pendenza longitudinale della livelletta è S0 = 0,01, la larghezza della semicarreggiata è b = 4 m e
la sua pendenza trasversale è St = 0,025. Il marciapiede presenta una larghezza pari a 3 m.
Si assuma una distanza tra le caditoie Lc = 40 m.
Si assuma che la caditoia posta a monte del tratto di cunetta considerato intercetti l’intera portata ad
essa attribuita.

17
Figura 19: Cunetta triangolare
L’ampiezza della superficie scolante da attribuire alla cunetta è
A = 40 × (3 + 1 + 4) = 320m = 0, 032ha .
2

La lunghezza L del percorso massimo compiuto dall’acqua per arrivare in cunetta è


0,5 0,5
  S 2    0, 01  2 

L = b 1+  
0
 = 4 1 +    = 4,31m .
  St     0, 025  
La pendenza trasversale media della superficie scolante è
S = S0 + St = 0, 01 + 0, 025 = 0, 027 .
2 2 2 2

Il coefficiente di Manning n può essere assunto pari a 0,016. Questo valore può essere adottato per
descrivere sia le porzioni di superficie scolante in calcestruzzo sia quelle pavimentate.
Il tempo di ruscellamento superficiale può essere calcolato con la formula:
kL0,6 n0,6
tr = 0,4 0,3 ,
i S
dove t (s) il tempo di ruscellamento superficiale, L (m) la lunghezza di ruscellamento, n è il
coefficiente di Manning (s/m1/3) che caratterizza la superficie scolante, S la pendenza media della
superficie scolante e i (m/h) l’intensità media di pioggia in corrispondenza di una durata pari al
tempo di ruscellamento superficiale,k è un coefficiente pari a 26,285 nel SI che consente di
esprimere t in secondi.
Esplicitando i in (m/h) dalla curva di possibilità pluviometrica, consegue il seguente valore del
tempo di ruscellamento superficiale:
kL0,6 n0,6 26, 285 × 4,310,6 × 0, 0160,6
tr = 0,4 0,3 = ⇒ tr = 18,32s .
i S (0, 0387(tr / 3600) −0,54 )0,4 × 0, 0270,3
Per poter applicare il metodo razionale, è necessario determinare il tempo di percorso lungo la
4 K 0,25
cunetta attraverso l’equazione tCUNETTA =
Q
( Q 0,75 ) 1
K2
, dove K1 e K2 sono calcolabili in base
3
Lc
alla geometria della cunetta:
C f 5 / 3 1/ 2
K1 = S x S0 = 0, 05
n
2C f 1/ 2 2 / 3
K2 = S0 S x = 1, 01 .
n
Non essendo noto Q, occorre adoperare un procedimento di tipo iterativo:
si ipotizza un valore di Q e si calcola il tempo di concentrazione; in base al tempo di concentrazione
calcolato si determina l’afflusso meteorico in cunetta che si confronta con la portata ipotizzata. Se i
due valori coincidono si è calcolato l’esatto valore della portata fluente, altrimenti occorre
ipotizzare un altro valore di Q.

18
Il tempo di concentrazione in ore si determina come:
tc = (tr + tcunetta ) / 3600 .
Il coefficiente di afflusso φ per superfici poco permeabili può essere assunto pari a 0,80.
La portata di pioggia si può determinare con il metodo razionale applicando la formula:
Q = kϕ iA ,
dove Q (m3/s), è la portata di picco,k è un coefficiente pari a 0,00275, i (mm/h) è l’intensità media
per una durata pari al tempo di concentrazione tc, φ è il coefficiente di afflusso ed A (ha) è l’
ampiezza della superficie scolante.

Nella tabella 2 si procede al calcolo della portata di progetto da attribuire alla cunetta:
Q(m3/s) tcunetta(s) tc(h) i(mm/h) Q(m3/s)
0,05 52,80528 0,019757 322,1227 0,022677
0,022677 64,34597 0,022963 297,001 0,020909
0,020909 65,6655 0,023329 294,472 0,020731
0,020731 65,80603 0,023368 294,2063 0,020712
0,020712 65,82088 0,023372 294,1782 0,02071

Tabella 2: Calcolo della portata di progetto.

La portata che si attribuisce alla cunetta è Q = 0,021 m3/s.

Verifica della cunetta.


Nella sezione terminale del tratto considerato la larghezza della sezione bagnata è:
3 3
 8  8
 Qn  0, 021* 0, 016
T = 5 
=  = 0, 72m
 5 
 C f S0 0,5 S x 3   0,375 * 0, 010,5 * 0,13 
 

La portata Q dunque riesce a transitare nella cunetta senza invadere la sede stradale.

Calcolo della caditoia con griglia


Utilizzando una griglia di larghezza W = 72 cm, l’intera portata in arrivo investe frontalmente la
caditoia, per cui è possibile determinare la lunghezza della griglia adoperando la formula
L 3  −1 WS x WS x  WS x  
= 3sin +5 1−  , ottenuta dallo studio del moto sulla griglia.
H 8Cp  H H  H  
La percentuale di aperture è p = 0,50.
Per applicare la formula del moto, occorre conoscere il tirante idrico y0 (figura 20) e il carico alla
sezione di imbocco della griglia.

19
Figura 20: Geometria della cunetta all’imbocco della griglia

y0 = TS x = 0, 72 * 0,1 = 0, 072m
v2 Q2 2Q 2 2 × 0, 0212
Il carico vale H = y0 + = y0 + = y 0 + = 0, 072 + = 0,105m .
2g 2 gA2 gT 2 y0 2 9,81 × 0, 722 × 0, 0722

L’equazione del moto fornisce:


3 × 0,105  0, 72 × 0,1 0, 72 × 0,1  0, 72 × 0,1  
L= 3sin −1 +5 1−  = 0, 65m .
8 × 0, 6 × 0,5  0,105 0,105  0,105  

Adoperando Flow Master è possibile eseguire il calcolo utilizzando una griglia di tipo P-1-7/8
(Figura 21) di larghezza 72 cm.
Dallo studio della geometria di questa griglia, risulta una percentuale di superficie sfinestrata p pari
a circa 0,7, per cui si eseguirà il calcolo della caditoia ipotizzando che il 28% dei fori sia occluso.
Scelto il foglio di calcolo, si introducono i dati relativi alla cunetta ed alla griglia. Cliccando su
Solve, si determina il valore dell’incognita cercata:

20
Flow Master fornisce una lunghezza L della griglia di 15 cm.

Si procede, ora, al calcolo della lunghezza minima della griglia necessaria a derivare l’intera
portata in arrivo applicando altre formule disponibili in letteratura.
Nell’ipotesi in cui la larghezza della sezione bagnata non sia significativamente maggiore rispetto
a quella della griglia, la John Hopkins University propone la seguente formula, desunta dalla teoria
dei getti liberi:
L = y0 F0 2 , dove y0 e F0 sono, rispettivamente, l’altezza e il numero di Froude della corrente che
investe la caditoia.
Nel caso in esame, y0 risulta pari a 0,072 m, mentre il numero di Froude è
v 2Q
F0 = 0 = = 0,964 .
gy0 Ty0 gy0
Ne consegue, una lunghezza minima L = 0,10 m.
Il manuale ASCE propone, invece, la seguente formula:
L = 0,91v( y0 + t )0,5 , dove v è la velocità della corrente, y0 è il tirante e t lo spessore delle barre.
Assumendo uno spessore delle barre di 5 cm, si ricava una lunghezza minima delle aperture L =
0,26 m.

Nella tabella 3 sono riassunti i risultati ottenuti applicando i diversi approcci:


Equazione del moto Haestad Method Jonh Hopkins Manuale ASCEE
0,65 m 0,15 m 0,10 m 0,26 m

Tabella 3: Lunghezze della griglia ottenute applicando i diversi metodi di calcolo

Nel seguito si procede ad un confronto tra i diversi metodi al variare della portata da intercettare.
Nel calcolo si è assunto che la caditoia sia posta in una cunetta a sezione triangolare con fondo in
calcestruzzo e pendenze trasversale e longitudinale pari a 0,1 e 0,01 e che l’intera portata in arrivo
investa frontalmente la griglia.

21
Nella tabella 4 sono riassunti i risultati ottenuti applicando i diversi approcci:
Q (m3/s) T (m) y0 (m) H (m) Equazione Haestad Jonh Manuale
del moto Method Hopkins ASCEE
L (m) L (m) L (m) L (m)

0,010 0,545 0,054 0,078 0,479 0,12 0,07 0,20


0,015 0,634 0,063 0,092 0,566 0,13 0,08 0,23
0,020 0,707 0,071 0,103 0,637 0,14 0,10 0,25
0,025 0,768 0,077 0,113 0,698 0,15 0,11 0,27
0,030 0,823 0,082 0,122 0,753 0,15 0,11 0,29
0,035 0,872 0,087 0,130 0,802 0,16 0,12 0,31
0,040 0,916 0,092 0,138 0,848 0,16 0,13 0,33
0,045 0,958 0,096 0,145 0,890 0,17 0,14 0,34
0,050 0,996 0,100 0,151 0,930 0,17 0,14 0,35
0,055 1,033 0,103 0,158 0,967 0,18 0,15 0,37
0,060 1,067 0,107 0,163 1,003 0,18 0,16 0,38
0,065 1,099 0,110 0,169 1,036 0,18 0,16 0,39
0,070 1,130 0,113 0,174 1,069 0,19 0,17 0,40
0,075 1,160 0,116 0,179 1,100 0,19 0,17 0,41
0,080 1,188 0,119 0,184 1,130 0,20 0,18 0,42

Tabella 4 : Risultati forniti dai diversi metodi

Nel grafico è rappresentata la lunghezza minima delle griglie al variare della portata secondo i vari
metodi di calcolo:

Lunghezza minima della griglia

1,200

1,000

Equazione del moto


0,800
Haestad Method
Jonh Hopkins
L (m)

0,600
manuale ASCE
0,400

0,200

0,000 Q (mc/s)
0,000 0,025 0,050 0,075 0,100

Grafico 1: Lunghezza della griglia secondo i diversi metodi di calcolo

22
La formula del moto fornisce delle lunghezze minime delle griglie sensibilmente maggiori rispetto
agli altri metodi.

Calcolo della caditoia a bocca di lupo

Per applicare la formula del moto, occorre determinare il tirante y0 ( figura 22) e il carico H nella
sezione iniziale della caditoia:

Figura 22: Sezione della cunetta all’imbocco della caditoia


y0 = TS x = 0, 72 * 0,1 = 0, 072m
Il carico vale:.
La lunghezza L si ottiene dall’equazione:
H   5 y0  y  0,105   5 × 0, 072  0, 072 
L= 1 − 1 −  1− 0  = 1 − 1 −  1−  = 1, 63m ≅ 1, 65m
3CS x   2 H  H  3 × 0,3 × 0,1   2 × 0,105  0,105 
Avendo assunto un valore del coefficiente di efflusso C = 0,30.

Utilizzando Flow Master è necessario fornire i dati relativi alla cunetta e alla caditoia; cliccando su
Solve si ottiene l’incognita cercata.

23
La lunghezza necessaria è di 1,93 m.

La formula del moto fornisce una lunghezza della caditoia più piccola di circa il 17%.
Si procede, ora, al calcolo della lunghezza della bocca di lupo applicando altre formule presenti in
letteratura:
-Jonh Hopkins University
Q
L= ,
0, 673 y01,5
dove Q è la portata da intercettare e y0 l’altezza di moto uniforme a monte della caditoia;
-De Marinis
0,5
 S0 0,5 
L = K1 × K 2 × Q × K s × 
E 0,4 0,55
 ,
 Sx 
dove Q è la portata in arrivo, S0 e Sx sono le pendenze longitudinale e trasversale della cunetta, Ks è
il coefficiente di scabrezza del fondo, pari a 70 m1/3/s per cunette in calcestruzzo, E è l’efficienza
che si assumerà unitaria in modo che la caditoia possa intercettare tutta la portata effluente, K1 e K2
sono delle costanti pari rispettivamente a 0,08 e 8,8.
La formula della Jonh Hopkins University fornisce un valore della lunghezza L pari a 1,62 m,
mentre applicando De Marinis si ottiene L pari a 1,55 m.
Le formule presenti in letteratura forniscono dei risultati più simili a quelli forniti dall’equazione del
moto, mentre sembra che la soluzione della Haestad Method sovrastimi.

Nella tabella 3 sono riassunti i risultati ottenuti applicando i diversi approcci:

Equazione del moto Haestad Method Jonh Hopkins De Marinis


1,65 m 1,93 m 1,62 1,55

Tabella 3 : Risultati forniti dai diversi metodi

24
Si procede ora ad un confronto tra i diversi metodi al variare della portata in arrivo, assumendo le
stesse pendenze della cunetta S0 ed Sx e la stessa scabrezza del fondo considerate nel caso di
studio.
Nella tabella 4 sono riassunti i risultati ottenuti applicando i diversi approcci:
Q (m3/s) T (m) y0 (m) H (m) Equazione Haestad Jonh De
del moto Method Hopkins Marinis
L (m) L (m) L (m) L (m)

0,010 0,545 0,054 0,078 1,22 1,41 1,17 1,15


0,015 0,634 0,063 0,092 1,43 1,67 1,40 1,36
0,020 0,707 0,071 0,103 1,61 1,89 1,58 1,52
0,025 0,768 0,077 0,113 1,76 2,07 1,74 1,67
0,030 0,823 0,082 0,122 1,89 2,24 1,89 1,79
0,035 0,872 0,087 0,130 2,01 2,39 2,02 1,91
0,040 0,916 0,092 0,138 2,12 2,53 2,14 2,01
0,045 0,958 0,096 0,145 2,22 2,66 2,26 2,11
0,050 0,996 0,100 0,151 2,32 2,78 2,36 2,20
0,055 1,033 0,103 0,158 2,41 2,89 2,46 2,28
0,060 1,067 0,107 0,163 2,49 3,00 2,56 2,36
0,065 1,099 0,110 0,169 2,57 3,10 2,65 2,44
0,070 1,130 0,113 0,174 2,65 3,20 2,74 2,51
0,075 1,160 0,116 0,179 2,72 3,29 2,82 2,58
0,080 1,188 0,119 0,184 2,79 3,38 2,90 2,65

Tabella 4 : Risultati forniti dai diversi metodi


L’approccio proposto dalla Haestad Method fornisce un ordine di grandezza sensibilmente
maggiore rispetto agli altri metodi.
Nella figura 23 si riportano le lunghezze minime della bocca di lupo al variare della portata,
applicando i differenti approcci:
Lunghezza minima della bocca di lupo

4,00
3,50
3,00 Equazione del moto
2,50 Haestad Method
L (m)

Jonh Hopkins
2,00
De Marinis
1,50
1,00
0,50
0,00
Q (mc/s)
0,000 0,025 0,050 0,075 0,100

Lunghezza minima della bocca di lupo al variare della portata

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