Plenilunio
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Tramontata è la luna
Tramontata è la luna
E le Pleiadi a mezzo della notte;
anche la giovinezza già dilegua,
e ora nel mio letto resto sola.
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Giacomo Leopardi, Alla luna
E pur mi giova
La ricordanza, e il noverar l’etate
Del mio dolore. Oh come grato occorre
Nel tempo giovanil, quando ancor lungo
La speme e breve ha la memoria il corso,
Il rimembrar delle passate cose,
Ancor che triste, e che l’affanno duri!
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Chiaro di Luna
(Victor Hugo)
La luna era serena e giocava sull’acqua.
Libera infine e aperta la finestra alla brezza,
e la sultana osserva: il mare che si frange
laggiù e gli scogli neri ricamati d’argento.
La chitarra vibrando le scivola di mano,
ascolta l’eco sorda d’un opaco rumore:
forse un vascello turco, coi suoi tartari remi
dalle spiagge di Kos si muove ai lidi greci?
O sono i cormorani coi loro tuffi lenti
e con le ali imperlate dall’acqua appena mossa?
O di un ginn lassù soffia la smorta voce
e pietre dalla torre fa cadere nel mare?
Chi vicino al serraglio osa turbare l’acqua?
Né il cormorano nero dall’onda carezzato;
né pietre delle mura, né il suono cadenzato
di un vascello che arranca sull’acqua con i remi.
Sono sacchi pesanti da cui viene un lamento.
Si vedrebbe scrutando l’acqua che li sospinge
come una forma umana tentare un movimento…
La luna era serena e giocava sull’acqua.
Luna cadente
(Arturo Graf)
Com’è bianca la luna,
Mentre declina stanca!
Come la luna è bianca,
Là, sulla selva bruna!
Una quïete immensa
Regna ne’ cieli e piove
Giù nelle valli, dove
L’ombra vie più s’addensa.
Come la luna è cerea,
Nel sogno antico assorta!
Come la luna è smorta
Sulla selva funerea!
Un alito fugace
Di vento antelucano
Erra tra il monte e il piano
Nell’oblïosa pace.
Sovra il mio capo un eschio
Freme sommessamente…
Luna, luna cadente,
Come somigli a un teschio!