2005-2006
Capitolo Decimo
Uno dei compiti del progettista è quello di effettuare un'analisi per determinare
quale tra le possibili configurazioni risulti essere la migliore per realizzare
l'impianto elettrico di un satellite; per far questo è fondamentale basarsi non
soltanto sui dati numerici relativi alle possibili soluzioni, ma anche su
considerazioni pratiche basate sulla esperienza maturata con i precedenti progetti.
Particolari richieste da parte del cliente che commissiona il satellite o requisiti
operativi del payload potrebbero essere fondamentali nella definizione del
progetto finale.
elementi saranno diversi, a seconda del valore della tensione scelta. Sarebbe
interessante altresì effettuare uno studio per vedere a quale valore di tensione
corrisponda il rendimento massimo degli elementi principali del sistema; questa
analisi non viene però effettuata in quanto le differenze, considerando l'intero
impianto, sarebbero nell'ordine di pochi punti percentuali; per contro il lavoro di
progettazione diverrebbe nettamente più gravoso e costoso, verificandosi la
necessità di certificare i nuovi apparati. Con il passare del tempo, in funzione
delle crescenti richieste di servizio, le potenze in gioco sono salite a valori sempre
più elevati. Questa propensione non tende a stabilizzarsi e si pensa che
nell'immediato futuro, quando verranno messe in orbita le stazioni spaziali,
saranno necessari dispositivi di generazione dell'energia capaci di produrre
svariate decine di chilowatt. Per meglio capire gli andamenti nel tempo delle
potenze richieste e, di conseguenza, i valori di tensione del bus di alimentazione,
si vedano in proposito le figure X.1 e X.2.
Figura X.2 Evoluzione nel tempo del valore della tensione di alimentazione
Nella scelta del valore della tensione del bus di alimentazione non bisogna
trascurare il fatto che l'efficienza di alcuni apparati dipende proprio dal valore
della tensione designato. Le conseguenze di quanto appena detto sono notevoli.
Per apparati di una certa rilevanza la diversità nelle prestazioni porta a differenze
Sul problema della scelta del valore di tensione del bus di alimentazione, può
essere fatta un'altra riflessione: si pensi al fenomeno della tensione di soglia
presente nei componenti elettronici (diodi e transistor) e a come, alzando la
tensione della linea di alimentazione, l'interferenza di questi elementi, potrebbe
diventare, in percentuale, meno gravosa. La riflessione appena fatta ed il
diagramma visto in figura X.3, porterebbero a proporre di scegliere valori di
tensioni molto elevati. Questo è possibile fino ad un certo punto perché, infatti,
nel caso di tensioni elevate, le interruzioni operate attraverso interruttori di
controllo o da dispositivi di protezione, diverrebbero problematiche, perché si
avrebbe la formazione di un arco elettrico di difficile estinzione, date le ridotte
dimensioni a disposizione. Nella tabella X.I vengono riportate la modifiche da
apportare ad alcuni elementi dell'impianto elettrico affinché possa essere adottata
una tensione di alimentazione elevata.
Da quanto visto, si comprende come la scelta del valore di tensione del bus di
alimentazione, dipenda da più variabili. Per i progetti delle linee di alimentazione
dei satelliti attuali, considerando quelle che oggi sono le potenze richieste, si
sceglie un valore di tensione di circa 50 volt (il valore preciso dipendente dalla
filosofia seguita), per il prossimo futuro, si stanno già elaborando progetti aventi
bus di alimentazione a 120 volt.
Una volta fissato il valore della tensione della linea di alimentazione, risulta
essere di fondamentale importanza lo studio per la scelta del tipo di regolazione
del bus. Si è già visto nel precedente capitolo, come le tipologie utilizzate sono
essenzialmente tre: “regulated bus”, "unregulated bus" e "sunlight regulated bus"
(la tensione di alimentazione è regolata solo in luce solare, mentre varia in eclisse;
in questa fase la differenza di potenziale è uguale alla tensione di batteria). Nei tre
casi i punti di lavoro sul diagramma che rappresenta l'andamento della corrente in
funzione della tensione sono differenti: sarà fisso nel caso di "regulated bus" e,
quando l'alimentazione avviene attraverso i pannelli solari, nel caso di "sunlight
regulated bus", oppure la tensione varierà all'interno di un certo intervallo nel caso
di "unregulated bus" e quando l'alimentazione avviene attraverso le batterie, nel
caso di "sunlight regulated bus".
Il sistema Pannelli-batteria è configurato in uno dei seguenti sistemi:
1) Direct Energy Transfer (DET): la potenza solare è trasferita ai carichi senza
componenti in serie tra di loro. A questa famiglia appartengono i seguenti due
sistemi:
a) FULLY Regulated Bus (la tensione di sbarra è controllata entro un ±
2÷5 % rispetto alla tensione nominale;
b) SUNLIGHT Regulated Bus;
2) Peak Power Tracker (PPT): la tensione in uscita dai pannelli è sempre
Il Sun Regulated Bus è illustrato in Fig. X.5. Esso è stato concepito allo scopo di
minimizzare la complessità, e l’approccio ovvio è quello di distribuire la potenza
da entrambi i sistemi direttamente ai carichi. Viene chiamato anche unregulated
bus ma non è totalmente esatto perché il controllo della tensione avviene solo
nella fase di sole tramite shunt mentre nell'eclissi non è regolata, da cui la
motivazione del nome.
Non ha il PRU, ma ha solo il Battery Charge Regulator, manca invece il Battery
Discharge Regulator. Così la batteria si scarica direttamente sulla sbarra ma non
essendoci nessun regolatore di mezzo la tensione della sbarra diminuisce man
mano che la batteria si scarica.
È semplice e quindi più affidabile del Fully regulated bus.
Il Peak Power Tracking Bus è illustrato in Fig. X.6. Esso è nato perché è noto che
il pannello eroga più potenza a tensione più alta all’inizio della vita (BOL) e
quando è freddo dopo un'eclissi. La massima potenza può essere estratta solo se la
tensione di sbarra viene modificata negli anni e con la temperatura. In ogni caso, il
carico assorbe potenza alla stessa tensione che è generalmente più bassa di quella
che produce la potenza massima nel pannello.
Un opportuno regolatore serie tra pannello e carico rimedia a questa differenza tra
la tensione fissa del carico e quella che produce la potenza massima.
Questo sistema è particolarmente indicato per:
• piccoli satelliti senza inseguimento del sole;
• satelliti che hanno una grande variabilità di temperatura e di radiazione
solare.
Un’analisi delle diverse configurazioni può anche essere fatta studiando i dati
disponibili riguardanti satelliti già operanti. Nelle tabelle X.II, X.III, X.IV,
riportate nelle pagine successive, si possono vedere alcuni valori numerici relativi
a satelliti geostazionari per telecomunicazioni. I satelliti sono divisi in funzione
del tipo di regolazione scelta durante la progettazione; i dati che si possono
trovare riguardano le potenze, espressi in watt, i pesi, espressi in chilogrammi, le
capacità delle batterie, espressi in amperora, oltre ad altri dati riguardanti sempre
gli accumulatori. Dai valori riportati sarà possibile ottenere indicazioni
sull'efficienza elettrica e su quella relativa ai pesi, in modo da effettuare una prima
analisi di carattere strettamente numerico.
Schematicamente, di seguito viene elencata la struttura del satellite a livello di
sottosistemi, differenziando il carico utile (payload) dai sottosistemi di servizio
(platform):
• Payload
• Platform, costituita da
• Sottosistema di alimentazione
• Sottosistema di controllo di assetto e orbita
• Sottosistema di propulsione
• Sottosistema di controllo termico
• Sottosistema di gestione dei telecomandi e delle telemetrie
• Sottosistema struttura
PEOLsoltice − P( Pl + Pfm )
POW ⋅ m arg inSA % = ⋅100 .
P( Pl + Pfm )
• Il calcolo del peso delle batterie per ogni ampere-ora di capacità. Si otterrà
questo dato calcolando il rapporto tra il peso delle batterie (mass batteries) ed
il prodotto della capacità delle batterie (battery capacity), del numero di queste
(number of batteries) e del numero di celle per singolo accumulatore (number
of cells).
La Fig. X.7, infine, riporta l’andamento dei pesi dell’intero impianto elettrico nel
caso in cui si utilizzano le batterie NiCd, al variare della potenza totale, per varie
soluzioni possibili.
Tabella X.II Dati sui satelliti che adottano la soluzione Regulated Bus
Tabella X.III Dati sui satelliti che adottano la soluzione Unregulated Bus
Tabella X.IV Dati sui satelliti che adottano la soluzione Sunlight Regulated
Figura X.7 Andamento dei pesi dell’intero impianto elettrico, nel caso in cui
si utilizzino batterie NiCd, al variare del tipo di satellite e della potenza.