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1
Elettronica di potenza
Alimentatori
2
Contenuto dellunit
Specifiche degli alimentatori
Struttura di un alimentatore da rete
Esempi di progetto di alimentatori
3
Introduzione
Gli alimentatori sono apparati che trasformano
lenergia elettrica proveniente da una sorgente
(rete di distribuzione dellenergia elettrica,
batteria), nel formato richiesto da un utilizzatore.
Compiti dellunit sono:
Descrivere le specifiche e le normative che
caratterizzano un alimentatore.
Studiare la struttura tipica di un alimentatore da
rete.
Verificare, mediante esempi, i vantaggi e gli
svantaggi delle diverse strutture esaminate.
2
4
Alimentatori
Specifiche degli
alimentatori
5
Contenuto della lezione
Specifiche elettriche
Tensioni e correnti dingresso/uscita
Potenza, protezioni
Altre specifiche: ambientali, meccaniche, di
affidabilit e sicurezza
6
Introduzione
Nel progetto di alimentatori occorre tenere conto
di diversi tipi di specifiche:
Elettriche
EMC
Ambientali
Meccaniche
Affidabilit
Sicurezza
Design for
production
Aderenza a
normative
Qualit
Documentazione
COSTO!
3
7
Specifiche degli alimentatori
Tensioni e correnti duscita
8
Principali specifiche elettriche
Tensione e corrente dingresso: V
i
, I
i
(P
i
)
Tensioni e correnti duscita: V
u
, I
u
(P
u
)
Eventuali uscite multiple
Stabilit e precisione di V
u
Quadranti di lavoro
Impedenza duscita: Z
u
9
Tensione di ingresso
Tensione di ingresso
Valore nominale e intervallo
Variazioni (rumore e ripple)
Frequenza (in caso di AC)
Transitori (sag, brown out, microinterruzioni)
4
10
Tensione di ingresso
Esempio: per un alimentatore universale da rete
Tensione efficace fra 90V e 265V
Frequenza fra 47 Hz e 63 Hz
Esempio: per un alimentatore automobilistico
Tensione fra 6V e 18V con picchi al di fuori di
questi valori
11
Tensioni di uscita
Tensioni di uscita
Precisione
Stabilit
Regolazione di carico e impedenza di uscita
Regolazione di linea e suscettibilit audio
Crossregolazione
Temperatura
Invecchiamento
Rumore e ripple (PARD: periodic and random
deviation)
Valori rms, medi, picco
12
Regolazione di carico
Due modi di misurare la variazione di V
u
al
variare di I
u
:
Differenziale:
(V
u
/ I
u
)|I
u
=r
u
(impedenza duscita)
una curva funzione di I
u
Per ampio segnale:
V
u
/I
u
= Regolazione di carico
La regolazione di carico specifica la variazione di V
u
per una variazione di I
u
da I
uMIN
a I
uMAX
(V
u
a vuoto;
V
u
a pieno carico) o per una percentuale di tali
valori.
5
13
Regolazione di linea
Consideriamo la variazione di V
u
al variare di V
i
:
Differenziale:
V
u
/ V
i
= Suscettibilit audio
Per ampio segnale:
V
u
/V
i
= Regolazione di linea
La regolazione di linea specifica le variazioni della
tensione di uscita entro il campo di variabilit della
tensione di rete (o comunque di ingresso)
14
Altre sorgenti di variazione di V
u
Stabilit in temperatura:
V
u
/T (ppm/C)
Invecchiamento:
variazione di V
u
nel tempo, a volte indicata in
mV/mese, oppure in mV/(mese)
1/2
(fenomeno
statistico)
15
Tensioni di uscita
Caratteristiche dinamiche
Scostamento della tensione in seguito a uno
stimolo
Tempo di recupero, per avere la tensione di nuovo
entro una fascia prefissata
6
16
Comportamento dinamico
Comportamento
dinamico:
analisi in transitorio
Es: variazione
carico. Come cambia
V
u
?
V
u
17
Comportamento dinamico
Comportamento diverso in transitorio
Legato alla dinamica del dispositivo
Si considerano gli elementi reattivi
Poli e zeri della funzione di trasferimento
Stabilit delluscita nei transitori
V
u
t
V
u
?
18
Tensioni duscita
Altre caratteristiche
Campo di regolazione e taratura
Hold up time: per quanto tempo si garantisce
luscita in seguito a mancanza di energia
allingresso
7
19
Corrente di uscita
Corrente di uscita
Valore minimo (spesso 0 A, ma non sempre)
Valore massimo
Continuo
Picco
Variazioni di carico (di /dt )
Comportamento in caso di cortocircuito
Tipo di carico accettabile (capacitivo, induttivo...)
20
Specifiche degli alimentatori
Potenza e protezioni
21
Altre caratteristiche elettriche: potenza
Consideriamo la potenza:
P
u
<P
i
in ogni caso
Efficienza: =P
u
/P
i
<1
Potenza dissipata
(normalmente in calore):
P
d
=P
i
-P
u
Si cerca di avere alta:
P
u
P
i
Lenergia costa!
Il calore un problema!
Sistemi a batteria:
aumenta lautonomia
8
22
Transitorio di corrente
A regime, se P
u
costante: P
i
=P
u
/ = costante
Supponendo V
i
costante, anche I
i
costante
Allaccensione invece pu esserci un transitorio in
cui I
i
molto pi alta:
INRUSH CURRENT
Parametro importante per sistemi di grande
potenza o con autonomia limitata
23
Protezioni
Lalimentatore non deve danneggiare il sistema in
cui inserito. Ci devono essere protezioni su:
Carico. Non deve essere danneggiato da
sovratensioni duscita: circuito separato che
controlla V
u
e stacca il circuito in caso di anomalie.
Sorgente. Se lalimentatore richiede troppa
corrente si deve interrompere lerogazione
dellenergia.
24
Protezioni
Alimentatore. Deve proteggersi da richieste fuori
specifica da parte del carico (es cortocircuito) o da
tensioni fuori range sullingresso e da
surriscaldamento.
Specifiche di fail safe e di diagnostica/comando
remoti
9
25
Compatibilit elettromagnetica
Norme piuttosto stringenti sulla compatibilit
irradiata e condotta
In Italia obbligatorio il marchio CE che specifica
anche questi aspetti.
Il marchio CE si appone per autocertificazione, a
seguito di prove in camera anecoica o per analisi
del progetto.
26
Specifiche degli alimentatori
Altre specifiche
27
Specifiche ambientali
Per le caratteristiche ambientali si seguono delle
normative. Caratteristiche principali:
Temperatura. Sono definiti dei campi standard:
Civile: 0C +70C
Industriale: -40C +85C
Militare: -50C +125C
Automotive: -40C +125C
Umidit, acqua, agenti chimici
Quota: aumentando la quota:
Aria pi rarefatta: peggiora dissipazione
Pressione pi bassa: problemi con condensatori
elettrolitici
10
28
Caratteristiche meccaniche
Caratteristiche principali:
Dimensioni e forma
Massa
Resistenza a vibrazioni, urti, accelerazioni
Posizione di fori di fissaggio, connettori e
collegamenti
Orientamento di montaggio, metodo di
raffreddamento (aria naturale, aria forzata, liquido)
Marchiature e scritte sullalimentatore e sulla
scatola
29
Affidabilit
Laffidabilit dipende da quanto sono stressati i
componenti. Per avere alta affidabilit bisogna
usare i componenti molto al di sotto dei limiti:
DERATING
In alcuni casi si devono fare sistemi ridondanti, in
modo che il guasto su una parte del sistema non
ne comprometta il funzionamento globale
30
Sicurezza
La sicurezza un parametro molto importante.
Dipende da:
Isolamento elettrico: bisogna tener conto anche
delle tensioni di modo comune.
Incendio: i materiali non devono infiammarsi.
Esistono normative apposite.
Scintille (per funzionamento in ambienti con
polveri o gas esplosivi)
1
1
Alimentatori
Struttura di un
alimentatore da rete
2
Contenuti della lezione
Alimentatori con regolatore lineare
Tensione sul condensatore di filtro
Potenza attiva e apparente
Distorsione
Alimentatori con regolatore switching
Condensatore di filtro
Limitazione della inrush current
3
Introduzione
Alimentatori da rete o off-line
Struttura diversa per alimentatori con:
Regolatore dissipativo o lineare
Regolatore a commutazione
Diversit principale: modo di ottenere
lisolamento galvanico
2
4
Struttura di un alimentatore da rete
Alimentatori con regolatore
lineare
5
Alimentatore con regolatore lineare
Struttura base di un alimentatore con regolatore
lineare
Regolatore
di
tensione
F
T
N
50 Hz
6
Regolatore
di
tensione
F
T
N
50 Hz
Sezione dingresso da rete
Lingresso comprende: interruttore, fusibile e filtro
Filtro passa-basso, pu includere anche:
Varistori o scaricatori a gas, per proteggere da
sovratensioni di rete
3
7
Trasformatore
Il trasformatore garantisce isolamento galvanico
e adeguati livelli di tensione sul secondario.
Possibili uscite multiple
Regolatore
di
tensione
F
T
N
50 Hz
8
Raddrizzatore e filtro
Raddrizzatore e filtro (spesso un solo
condensatore) convertono luscita del
trasformatore in una tensione continua
Regolatore
di
tensione
F
T
N
50 Hz
9
Regolatore di tensione
Il regolatore di tensione genera la V
u
voluta a
partire da quella presente sul filtro. Pu includere
un ulteriore filtro in uscita.
Regolatore
di
tensione
F
T
N
50 Hz
4
10
Problemi della struttura classica
Quali sono i punti deboli della struttura
analizzata?
Il trasformatore funziona alla frequenza di rete
(50-60Hz): ingombrante e pesante
Raddrizzatore e filtro creano assorbimento di
corrente dalla rete di tipo impulsivo:
VIETATO DALLE NORME PER ASSORBIMENTI
SUPERIORI A QUALCHE DECINA DI WATT
Soluzione: struttura alternativa con regolatore a
commutazione
11
Alimentatori con regolatore lineare
Tensione sul condensatore
di filtro
12
Tensione sul filtro
Studiamo tensione e corrente sul filtro:
Senza filtro la tensione in uscita dal raddrizzatore
una sinusoide raddrizzata (curva grigia)
Con filtro si ha la curva blu
V
C
t
V
RI
T /2
5
13
Tensione di ripple
Quanto vale V
RI
?
Il tratto rettilineo la
scarica di C ad opera
di I
u
(considerata
costante in un ciclo)
Se V
RI
piccola, si
pu approssimare la
durata del tratto
rettilineo con T/2
Se f la frequenza
di rete, allora:
V
C
t
V
RI
T /2
C
I
V
U
RI
f 2
14
Tensione sul condensatore di filtro
Corrente dingresso
15
Corrente di ingresso
La corrente nei diodi e nel trasformatore scorre
solo quando il condensatore viene ricaricato
V
C
t
I
T
INRUSH
current
6
16
Espressione della corrente
A regime la corrente a
picchi, periodica con
frequenza pari a quella
di rete (50Hz)
Lo spettro della corrente
pu essere sviluppato in
serie di Fourier, con
fondamentale a 50Hz e
armoniche pari
praticamente nulle
Tensione in ingresso
circa sinusoidale
=
+ =
1
) sin( ) (
n
n n
t n I t i
) sin( ) ( t V t v
PK
=
t
I
T
17
Alimentatori con regolatore lineare
Potenza attiva e apparente
18
Potenza media
La potenza media assorbita dallalimentatore
lintegrale (diviso per T ) su un periodo del
prodotto tra tensione e corrente.
=
+ =
T
n
n n PK i
dt t n I t V
T
P
0
1
) sin( ) sin(
1
7
19
Potenza media
Espandendo la sommatoria si ottiene
+ +
+ +
=
K dt t t I
dt t t I
T
V
P
T
T
PK
i
0
2 2
0
1 1
) 2 sin( ) sin(
) sin( ) sin(
20
Potenza media
Lunico termine della corrente che d contributo
non nullo allintegrale quello relativo alla
fondamentale
+ +
+ +
=
K dt t t I
dt t t I
T
V
P
T
T
PK
i
0
2 2
0
1 1
) 2 sin( ) sin(
) sin( ) sin(
21
Potenza media
Calcolando lunico termine non nullo si ottiene
1
1
cos
2
I V
P
PK
i
=
8
22
Power Factor
La potenza attiva dunque
P
ATTIVA
=V
RMS
I
1RMS
cos
1
La potenza apparente, che transita nella rete,
invece
P
APPARENTE
= V
RMS
I
RMS
23
Power Factor
Il fattore di potenza o POWER FACTOR
definito come
PF = P
ATTIVA
/ P
APPARENTE
= cos
1
I
1RMS
/ I
RMS
Il rapporto I
1RMS
/ I
RMS
denominato
DISTORTION FACTOR
24
Alimentatori con regolatore lineare
Distorsione armonica
9
25
Distorsione armonica
Si pu esprimere I
RMS
in funzione
dellampiezza delle
armoniche di I,
ricordando
lespressione di i (t )
=
=
= =
1
2
0
2
) (
1
n
nRMS
T
RMS
I
dt t i
T
I
26
Distorsione armonica
Il distortion factor
allora diventa
=
+
=
= =
2
2
1
2
2
1
1
2
1
1
1
1
n RMS
nRMS
RMS
n
nRMS
RMS
RMS
I
I
I
I
I
I
27
Power Factor e distorsione
La sommatoria a fianco
rappresenta la
distorsione armonica
totale della corrente
(THD )
Il Power Factor pu
allora essere espresso in
funzione di THD e dello
sfasamento della
fondamentale di I
rispetto a V
=
=
2
2
1
2
n RMS
nRMS
I
I
THD
1
2
cos
1
1
THD
PF
+
=
10
28
Struttura di un alimentatore da rete
Alimentatori con regolatore
switching
29
Alternative allo schema classico
Problemi evidenziati:
Trasformatore ingombrante e pesante
Power Factor molto basso (contro normative)
Soluzioni
Eliminare il trasformatore a 50Hz
Utilizzare un circuito di correzione del Power Factor
30
Eliminazione trasformatore a 50Hz (1)
Eliminando il trasformatore si hanno tre problemi:
Tensione in ingresso al regolatore molto elevata
Mancato isolamento galvanico dalla rete
Inrush current dovuta al condensatore di filtro
Regolatore
di
tensione
230V
=
320V
11
31
Eliminazione trasformatore a 50Hz (2)
Soluzione ai primi due problemi:
Regolatore a commutazione (switching) per avere
rendimento elevato
Topologia isolata (con trasformatore ad alta
frequenza, leggero e di piccole dimensioni)
Regolatore
di
tensione
230V
=
320V
32
Eliminazione trasformatore a 50Hz (3)
Questo schema risolve il problema dellingombro e
peso del trasformatore, ma non quello
dellassorbimento di corrente impulsivo.
Come fare per rispettare le norme sulla corrente?
Occorre eliminare il raddrizzatore o il condensatore
Regolatore
di
tensione
230V
=
320V
33
Alimentatore con PFC
Tra raddrizzatore e filtro si inserisce un Power Factor
Corrector (PFC).
Il PFC presenta impedenza dingresso resistiva:
Corrente sinusoidale e in fase con la tensione
Circuito switching per avere rendimento elevato
Regolatore
di
tensione
230V
PFC
P
i
P
r
12
34
Alimentatore con regolatore switching
Condensatore di filtro
35
Funzioni del condensatore di filtro
Potenza assorbita dalla rete: sinusoidale
P
i
=V
2
sin
2
(t )/R
Potenza usata dal regolatore: costante
Se =1, P
r
=V
2
/2R
Funzione di C: assorbire energia quando P
i
>P
r
e
rilasciarla quando P
i
<P
r
t
P
P
i
P
r
36
Rippple sul condensatore di filtro
Per accumulare energia
occorre avere ripple su
C:
E = C (V
1
2
-V
2
2
)/2
V
ripple
=V
1
-V
2
V
Cm
=(V
1
+V
2
)/2
(tensione media su C)
Svolgendo i conti
E = C V
Cm
V
ripple
E nota (integrale)
t
P
E
V
Cm
pi alta della
tensione di picco in
uscita dal raddrizzatore
(es. 400V)
Si pu calcolare C
imponendo V
ripple
(es.
20V)
13
37
Struttura di un alimentatore da rete
Limitazione della inrush
current
38
Inrush current
Problema sugli alimentatori senza PFC
Sovracorrente nel primo ciclo di rete durante
laccensione
Come limitarla?
Resistenza in serie allingresso?
Valutiamo su un esempio
Regolatore
di
tensione
230V
R
39
Inrush current (esempio)
Esempio: si voglia I
inrushMAX
=10A
R = 325V/10A 32
Ma se in funzionamento normale I=1A allora:
Su R cadono 32V e R dissipa 32W!
Occorre cortocircuitare R in funzionamento
normale, es. con TRIAC, ma il costo alto:
Si fa solo su alimentatori per alte potenze
Regolatore
di
tensione
230V
R
14
40
Inrush current - alternativa
In alternativa si pu usare resistenza NTC
A regime il valore pu scendere fino ad es. a 1
Non pu scendere a 0 perch non si scalda pi
Non si pu spegnere e riaccendere subito
lalimentatore: lNTC non ha tempo di raffreddarsi
Lalimentatore non protetto da buchi di
tensione.
Regolatore
di
tensione
230V
R
1
1
Al i ment at ori
Esempi di progetto di
alimentatori
2
Cont enut i del l a l ezi one
Proget t o di aliment at ore senza circuit o di
correzione del fat t ore di pot enza (PFC)
Valore del condensat ore
Corrent e di picco
Scelt a diodi
Corrent e RMS
Proget t o di aliment at ore con PFC
3
I nt r oduzi one
Esempio di proget t o di aliment at ore da ret e
Specifiche:
Ret e: 230V
eff
Assorbiment o del carico: 200W
Dimensionare C e i diodi nei due casi:
Aliment at ore senza PFC
Aliment at ore con PFC
2
4
Esempi di proget t o di al i ment at ori
Progetto di alimentatore
senza PFC
5
Pr oget t o di un al i ment at or e cl assi co
Lo schema di riferiment o del caso t rat t at o in
quest a lezione il seguent e (senza t rasformat ore
a 50Hz)
6
Pr oget t o al i ment at or e : speci f i che
I n uscit a si avranno
circa 320V
Carico: resist enza R
L
Per 200W duscit a= >
Corrent e di carico = >
Quest i dat i permet t ono
di calcolare il valore di C
a part ire da specifica su
ripple di t ensione sul
carico
V V V
ef f L
320 2 230
500
200
) 320 (
2
W
V
R
L
A V I
L
6 , 0 500 / 320
3
7
Pr oget t o al i ment at or e : r i ppl e
Scarica del
condensat ore:
Esponenziale con
elevat a:
Si approssima con
una ret t a
Si approssima il t empo
di scarica con T / 2
a 50Hz, T= 20ms,
T / 2 = 10ms
V
C
t
V
RI
T / 2
C
I T
I
C C
Q
V
L
L RI PPLE
f 2 2
1
8
Pr oget t o al i ment at or e : condensat or e
Per avere basso ripple
occorre C grande:
Cost o e ingombro elevat i
Occorre soluzione di
compromesso:
Scegliamo V
RI PPLE
= 25V
240F non un valore
normalizzat o: i pi vicini
sono 270F e 330F
Occorre t enere cont o delle
t olleranze: 270F
pot rebbe essere al limit e
RI PPLE
L
V
I
C
f 2
F
V Hz
A
C 240
25 50 2
6 , 0
C
I nt ersezione di ret t a
di scarica del
condensat ore con la
sinusoide raddrizzat a
,
_
,
_
23
320
25 320
arccos
arccos
PK
RI PPLE PK
C
V
V V
I
D
t
4
10
Pr oget t o: cal col o cor r ent e di pi cco
Come calcolare I
PK
?
Lint egrale di I
D
dt
coincide con la carica
cedut a da C in T/ 2
Con approssimazione
t riangolare:
?Q = I
PK
T
1
/ 2
Con approssimazione
parabolica
?Q = I
PK
T
1
2 / 3
La seconda
approssimazione pi
vicina ai riscont ri
speriment ali
I
D
t
I
PK
T
1
1
2
3
T
Q
I
PK
11
Pr oget t o al i ment at or e: cor r ent e di pi cco
T
1
langolo di
conduzione
?Q il prodot t o di I
L
per il semiperiodo
della t ensione di ret e
Dunque I
PK
pu essere
espressa in funzione
della corrent e nel
carico e dellangolo di
conduzione
2
3 180
2
3 , 1
360
1
C
L
PK
L
C
I
I
T I
Q
ms
T
T
12
Pr oget t o al i ment at or e: cor r ent e di pi cco
T
1
langolo di
conduzione
?Q il prodot t o di I
L
per il semiperiodo
della t ensione di ret e
Dunque I
PK
pu essere
espressa in funzione
della corrent e nel
carico e dellangolo di
conduzione
Nel nost ro caso= >
2
3 180
2
3 , 1
360
1
C
L
PK
L
C
I
I
T I
Q
ms
T
T
A
I
I
L
PK
7
2
3
23
180
5
13
Pr oget t o al i ment at or e: scel t a di odi
Per scegliere i diodi occorre considerare:
Corrent e media
Corrent e di picco ripet it iva
Corrent e di picco non ripet it iva= > inrush current
Tensione inversa
0
C
i
14
Pr oget t o al i ment at or e: r addr i zzat or e
Raddrizzat ore a pont e:
Corrent e media: 0,3A (ogni diodo conduce in una
semionda)
Corrent e di picco ripet it iva: 7A (gi calcolat a)
I nrush current: ? (dipende dai paramet ri parassit i)
Tensi one i nver sa: 320V. Per sicurezza: 400V
0
C
i
15
Proget t o al i ment at ore: scel t a condensat ore
Condensat ore:
Tensione ai capi: 320V. Elet t rolit ico da 400V
Quant o vale la corrent e efficace?
I mport ant e per la scelt a del condensat ore
0
C
i
6
16
Pr oget t o al i ment at or e: cor r ent e di r et e
I l valore della corrent e
RMS nel condensat ore
difficile da calcolare
diret t ament e. E pi
facile part ire dalla
corrent e di ret e
Ut ilizzando
lapprossimazione
parabolica, la corrent e
RMS vale 1,8A
La pot enza apparent e
I
RMS
V
RMS
= 230V 1,8A =
414W
I
RETE
t
7A
1,3ms
T / 2
2
1
2
2
0
1 1
2
4 , 3
15
8 2
1
4 2 1
A T I
T
dt
T
t
t
T
I
T
I
PK
T
PK
RMS
1
]
1
,
_
17
Al i ment at ore: corrent e nel condensat ore
Dallequazione al nodo
si ha:
RMS (S(I ))= 0
Se le corrent i sono
ort ogonali
( 1)
:
S(I
2
)= 0
I
CRMS
2
= 3A
2
I
CRMS
= 1,73A
Dunque la corrent e nel
condensat ore
maggiore di quella nel
carico
I
C
t
(1)
nel senso che nel carico va
solo la cont inua e nel
condensat ore solo lalt ernat a
1
1
Esempi di proget t o di al i ment at ori
Esempio di progetto con
PFC
2
Pr oget t o PFC: speci f i che
Ut ilizzando il PFC ovviament e diversa la corrent e
nei diodi, ma che cosa succede al condensat ore?
Usiamo le st esse specifiche del proget t o precedent e:
Pot enza sul carico: 200W
Tensione di ret e: 230V
eff
3
Pr oget t o PFC: dat i car i co
I n uscit a si avranno circa 390V (il PFC ha
uscit a pi alt a della t ensione di picco
dingresso)
Carico: resist enza R
L
Per 200W duscit a= > 760
200
) 390 (
2
W
V
R
L
2
4
Pr oget t o PFC: dat i car i co
Corrent e di carico = >
Con quest i dat i si pu
dimensionare C, a
part ire da specifica su
ripple di t ensione sul
carico
A V I
L
51 , 0 760 / 390
Assumiamo ?V
RI PPLE
= 25V
come nel caso precedent e
5
Pr oget t o PFC: cal col o ener gi a
La pot enza fornit a dal
PFC di t ipo
sinusoidale, con
espressione del t ipo
indicat o a lat o
La pot enza assorbit a
dal carico cost ant e,
pari a 200W.
I l valore di picco di
P
PFC
400W.
?e calcolabile
dallint egrale = >
t
P
?e
1
]
1
,
_
+ t
T
k P
PFC
4
sin
2
1
2
1
J ms W
dt t
T
W
T
637 , 0 5
2
200
4
sin 200
4
0
,
_
T/ 4
6
La capacit circa un
t erzo di quella
dellesempio precedent e
Pr oget t o PFC: cal col o condensat or e
I l valore di C
det ermina il ripple
I mponendo che il
ripple sia di 25V ,
come per il caso
senza PFC, si ot t iene:
C= 0,637J/
(25 390)V
2
= 65,3F
Tenendo cont o delle
t olleranze:
C= 82 F / 450V
L
( )
( )( )
V V C
V V V V C
V V C
390 25
2
1
2
1
2 1 2 1
2
2
2
1
+
3
7
PFC: cor r ent e nel condensat or e
Se si t rascura il ripple, si pu supporre V
L
cost ant e
I n quest o caso, essendo I = P/ V, la corrent e di
ingresso divent a una sinusoide t raslat a il cui valor
medio rappresent a la corrent e duscit a e le
component i in frequenza sono assorbit e dal
condensat ore (+ swit ching)
I = P/ V
I
L
= 0,51A
I
C
8
Pr oget t o PFC: concl usi oni
I
RMS
= (0,51/ v 2) A= 0,36A
Sono evident i i vant aggi:
Condensat ore pi piccolo
Corrent e inferiore (= vit a pi lunga)
Ripple generat o da corrent e sinusoidale
(+ swit ching)
I
C
0,51A
9
Pr oget t o PFC: cal col o al t er nat i vo r i ppl e
I l fat t o che la corrent e media in C sia sinusoidale
ci suggerisce un met odo pi semplice per
calcolare il ripple:
La t ensione provocat a da una corrent e sinusoidale
ai capi di un condensat ore del t ipo:
V
C
= X
C
I
C
Ma X
C
= 1/ (? C )= 1/ (2 100Hz 82F )= 19,4
V
CPK
= 19,4 0,51A= 9,9V (circa 20V
PP
,
coerent ement e con il proget t o)
1
1
Elettronica di potenza
Unit: Regolatori di
tensione dissipativi
2
Contenuto dellunit
Regolatori parallelo
Regolatori serie
Controllo della tensione duscita
Regolatori LDO
Stabilit LDO
3
Introduzione
Alluscita del filtro dellalimentatore si ha una
tensione quasi continua, che per:
affetta da ripple
Dipende dalle variazioni della tensione di rete
Occorre rendere questa tensione stabile e
precisa:
Serve un regolatore
Questa unit si occupa dei regolatori lineari, o
dissipativi. Questi si dividono in due famiglie:
Regolatori parallelo
Regolatori serie
2
4
Regolatori di tensione dissipativi
Regolatori di tensione
dissipativi parallelo
5
Regolatori parallelo
Sono costituiti da un
partitore in cui
lelemento in parallelo
alluscita varia la propria
resistenza in modo da
mantenere V
U
costante
Lesempio pi diffuso
costituito dai regolatori
con diodo zener
R
R
V
V
i
V
u
R
V
i
V
u
6
Regolatori con diodo zener
Non sono pi usati
perch:
Lo zener poco preciso
Il modello del diodo
prevede una r
z0
non
trascurabile che
influenza la tensione
duscita
Staccando il carico, la
corrente continua a
circolare nel diodo:
Basso rendimento
Alta dissipazione
R
V
i
V
u
R
V
i
V
u
v
z0
r
z0
3
7
Riferimenti di tensione
Esistono dei circuiti integrati a due piedini che si
comportano come zener quasi ideali
Si chiamano riferimenti di tensione (voltage
reference)
Sono basati su circuiti che generano tensione
stabile con la temperatura (es. band gap)
A volte dotati di un pin in pi per taratura
La corrente che possono assorbire limitata: 0,1-
20 mA
Si usano come riferimento di tensione, non come
regolatore (MAXIM LM4051)
1
1
Regolatori di tensione dissipativi
Regolatori serie
2
Schema di principio
I regolatori serie sono composti da
un elemento che svolge le funzioni di resistenza
variabile R, posto in serie tra ingresso e uscita
un sistema che misura la tensione duscita e
modifica il valore di R in modo da mantenere V
u
al
valore voluto
R
V
i
V
u
3
Primo schema
Di solito lelemento serie un transistor
V
u
=V
REF
(1+R
1
/R
2
)
V
i
V
u
R
2
R
1
V
REF
2
4
Primo schema
Il transistor uno stadio finale di potenza che
lavora in linearit (da qui il nome di regolatori
lineari)
V
i
V
u
R
2
R
1
V
REF
5
Secondo schema
Dovendo gestire molta corrente in uscita, spesso
si usa una configurazione Darlington
V
i
V
u
R
2
R
1
V
REF
6
Piedini
Il regolatore ha tre piedini fisici: ingresso, uscita e 0V,
ma altri 4 concettuali:
Alimentazioni delloperazionale
Ingresso della rete di reazione per la lettura della tensione duscita
Su alcuni dispositivi i 7 piedini sono tutti disponibili.
V
i
V
u
R
2
R
1
V
REF
V
u
V
AL
V
U
V
i
3
7
Headroom
Perch un regolatore serie funzioni regolarmente
occorre che i transistor del darlington funzionino
in linearit: V
i
>V
u
+V
BE 1
+V
BE 2
Il transistor di potenza ha circa 1V di V
BE
, quindi
V
i
>V
u
+1,7V
La tensione sulla base del primo transistor deve
essere per fornita dallamplificatore
operazionale, alimentato dalla tensione dingresso
e la cui dinamica duscita non coincide in
generale con lalimentazione.
V
i
>V
u
+V
HR
Valori tipici di V
HR
sono 2-3V
V
HR
= tensione di HEADROOM la minima caduta
di tensione (drop-out) ai capi del regolatore che
ne permette il funzionamento regolare.
8
Potenza dissipata
Lamplificatore operazionale richiede caduta di
tensione per operare:
Aumento della potenza dissipata
Soluzione: alimentare lop-amp con una tensione
esterna pi alta
Fattibile solo in casi particolari in cui si abbiano pi
tensioni a disposizione. Es:
Alimentazione della CPU nei personal computer
Regolazione delle uscite secondarie di regolatori switching
La dissipazione di potenza di un regolatore serie
bassa solo se la tensione dingresso di poco pi
alta di quella duscita.
9
Regolatori di serie
Controllo della tensione
duscita
4
10
Remote sense: due piedini
Se il carico lontano dal regolatore, la caduta di
tensione sui fili dalimentazione influisce sulla
precisione della regolazione
V
u
V
U
V
i
R
L
I
L
11
Remote sense: due piedini
Se il carico lontano dal regolatore, la caduta di
tensione sui fili dalimentazione influisce sulla
precisione della regolazione
Se sono disponibili i terminali della retroazione, allora si
possono aggiungere dei fili di sense, in cui non scorre
corrente significativa, collegati direttamente al carico
V
u
V
U
V
i
R
L
I
L
12
Remote sense: piedino singolo
Con un solo piedino di sense disponibile, esiste
unaltra soluzione. La corrente che scorre nella
connessione inferiore provoca una imprecisione,
ma, essendo molto piccola, trascurabile
La resistenza R
S
serve ad evitare problemi nel
caso si scolleghi il filo di sense
V
u
V
sense
V
i R
L
I
L
R
S
5
13
Sense per regolazione tensione
Se si inserisce un partitore sul carico, si pu
regolare (aumentare) la tensione duscita
Infatti il regolatore manterr costante la tensione
presente tra V
sense
e il proprio riferimento
V
u
V
sense
V
i
I
L
R
1
R
2
R
L
14
Disturbi elettromagnetici
I fili di sense possono raccogliere disturbi dovuti al
campo elettromagnetico a 50Hz :
Larea racchiusa tra i fili di sense costituisce una spira che si
concatena con il campo magnetico e provoca una tensione
aggiuntiva a 50Hz
Soluzione: coppia ritorta: diminuisce area e porta i
disturbi sul modo comune
V
u
V
i R
L
15
Disturbi in alta frequenza
Anche i campi elettromagnetici ad alta frequenza
possono portare disturbi
I fili diventano antenne
Le giunzioni degli elementi attivi hanno
caratteristica non lineare e le componenti in alta
frequenza provocano spostamento del punto di
lavoro (vengono raddrizzate), facendo variare la
tensione duscita
6
16
Protezione da sovracorrenti
Si pu rendere anche
regolabile la protezione
contro le sovracorrenti
In questo modo si hanno
5 piedini
Vantaggi:
Un solo regolatore per
scopi diversi
Svantaggi:
Circuito stampato pi
complesso (meno
affidabile, ecc.)
R
2
R
1
R
S
R
L
V
ref
17
Regolatori a tensione regolabile
E possibile avere un
regolatore in cui sia
modificabile la
tensione di uscita,
utilizzando solo tre
piedini?
I regolatori
mantengono costante
la tensione tra il
piedino duscita e il
proprio piedino di
riferimento
Non necessariamente il
riferimento di tensione
del regolatore deve
essere 0V
I
Q
la corrente
assorbita dai circuiti
interni del regolatore
V
u
V
i
I
Q
18
Regolatori a tensione regolabile
La tensione su R
1
vale V
reg
La corrente in R
2
I
R2
=I
Q
+V
reg
/R
1
V
u
V
i
I
Q
R
1
R
2
V
reg
V
R2
In
Comune
Uscita
7
19
Regolatori a tensione regolabile
La tensione su R
1
vale
V
reg
La corrente in R
2
I
R2
=I
Q
+V
reg
/R
1
V
u
=V
reg
+R
2
I
R2
V
u
=V
reg
(1+R
2
/R
1
) +
+I
Q
R
2
I
Q
nei regolatori normali
non costante e
rappresenta un termine
derrore
Esistono regolatori
appositi con I
Q
costante: LM317
V
u
V
i
I
Q
R
1
R
2
V
reg
V
R2
In
Comune
Uscita
1
1
Regolatori di tensione dissipativi
Regolatori LDO
2
Efficienza
La tensione di headroom crea dei problemi:
Alta potenza dissipata (necessita dissipatore)
Bassa efficienza
3
Efficienza
La tensione di headroom crea dei problemi:
Alta potenza dissipata (necessita dissipatore)
Bassa efficienza
Quanto vale lefficienza?
=P
u
/P
i
= V
u
I
u
/(V
i
I
i
)
Ma I
u
I
i
V
u
/V
i
2
4
Efficienza
La tensione di headroom crea dei problemi:
Alta potenza dissipata (necessita dissipatore)
Bassa efficienza
Quanto vale lefficienza?
=P
u
/P
i
= V
u
I
u
/(V
i
I
i
)
Ma I
u
I
i
V
u
/V
i
Efficienza alta pu essere ottenuta solo se V
i
poco pi alta di V
u
: servono regolatori che
funzionano con basso drop-out:
LDO (Low Drop Out)
5
Regolatori LDO
I regolatori LDO hanno un drop out minimo di
circa 0,5V . Si usano spesso con sistemi
alimentati a batteria o per migliorare la
regolazione di uscite secondarie di regolatori
switching (post-regolatore)
Sono difficili da utilizzare per problemi di stabilit.
Quale pu essere lo schema di un LDO?
6
Schema LDO?
Nello schema classico ci
sono due fattori
limitanti il minimo drop
out:
OP-AMP. Esistono op-
amp rail-to-rail che
hanno dinamica di
tensione duscita pari
allalimentazione.
V
BE
transistor. E
necessario 1V di
caduta.
V
i
R
2
R
1
V
ref
V
u
3
7
Schema LDO?
Se si usasse un MOS al
posto del BJT?
Peggiorerebbe il
problema: la V
GSON
del
MOS di qualche V!
Il MOS per non
assorbe corrente
continua sul gate
Esistono dei regolatori
in cui lOP-AMP
alimentato con un
circuito a pompa di
carica per pilotare il
gate del MOS
V
i
R
2
R
1
V
ref
V
u
8
Schema LDO
E un PNP?
Si pu fare, ma la
configurazione
diversa!
Emettitore comune
E una configurazione
invertente, per
mantenere reazione
negativa occorre
scambiare i piedini
sullOP-AMP
E stabile?
V
i
R
2
R
1
V
ref
Z
L
V
u
9
Regolatori LDO
Stabilit LDO
4
10
Stabilit LDO
Per verificare la stabilit
occorre calcolare il
guadagno danello.
Il sistema composto da
due stadi di
amplificazione (lOP-AMP
e il transistor) e dalla
rete di reazione formata
dal partitore
Luscita dello stadio a
transistor presa sul
collettore, quindi
unuscita in corrente.
V
i
R
2
R
1
V
ref
Z
L
V
u
11
Stabilit LDO
La tensione duscita data dal prodotto tra la
corrente di collettore e limpedenza di carico.
Dunque il guadagno danello e la stabilit dipendono
dal carico.
Senza accorgimenti particolari, il sistema instabile
Z
L
V
u
V
2
g
m
V
2
A
d
+
V
ref
-
+
12
Uso LDO
Per garantire la
stabilit i costruttori
specificano tipo e
valore di un
condensatore da porre
in parallelo alluscita
Tale specifica deve
essere rispettata in
quanto sfrutta sia il
valore della capacit
sia quello dellESR per
introdurre un polo a
frequenza opportuna
La tecnologia del
condensatore deve
essere quella
specificata dal
costruttore
LDO
V
u
V
i
C
c
Z
L
5
13
Altri problemi LDO
Altri problemi dellLDO:
I PNP hanno basso , quindi lOp-Amp assorbe molta
corrente, che scorre nel nodo comune (I
Q
) e varia
col carico
Questa corrente riduce lefficienza del regolatore
Se si usa un darlington il regolatore non pi LDO
I
Q
variabile fa s che non si possa usare lLDO come
regolatore a 3 piedini con tensione duscita
regolabile con partitore
14
Componenti di supporto
Anche nei regolatori
normali buona
norma inserire un
condensatore
ceramico da 330nF o
simili sulluscita
opportuno inserire
un condensatore
anche sullingresso del
regolatore per
compensare
linduttanza dei cavi
Spesso si inserisce un
diodo tra uscita e
ingresso per proteggere
il regolatore se V
e
diminuisce molto rapi-
damente allo spegni-
mento del sistema
V
u
V
i
C
1
C
2