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GX 600-XX Annex-A

INSTALLAZIONE

INSTALLATION

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30 KW VERSION
POWER FEATURES

Power supply: three-phase 400 Vac.


Frequency: 50/60 Hz.
Absorbed power:
o continuous: 1A
o discontinuous: 50 A
Line resistance: <0,3 Ohm.
Power supply cables:
o max length: 5 m
o min section: 16 mm2 (Line) and 25 mm2 (Ground).

40 KW VERSION
POWER FEATURES

Power supply: three-phase 400 Vac.


Frequency: 50/60 Hz.
Absorbed power:
o continuous: 1A
o discontinuous: 63 A
Line resistance: <0,25 Ohm.
Power supply cables:
o max length: 5 m
o min section: 16 mm2 (Line) and 25 mm2 (Ground).

50 KW VERSION
POWER FEATURES

Power supply: three-phase 400 Vac.


Frequency: 50/60 Hz.
Absorbed power:
o continuous: 1A
o discontinuous: 80 A
Line resistance: <0,2 Ohm.
Power supply cables:
o max length: 5 m
o min section: 16 mm2 (Line) and 25 mm2 (Ground).

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Caratteristiche linea alimentazione

Per evitare interferenze con altre apparecchiature elettriche, la linea di alimentazione del
generatore deve essere separata dalle alimentazioni di altri accessori.

- Linea trifase 400V 50/60Hz, con neutro e terra

- Sezione dei conduttori di fase, tale da realizzare una resistenza di linea di 0,17 Ohm.

- Sezione del conduttore di terra, metà della sezione del conduttore di fase ma,
comunque, non inferiore a 16 mm2 (CEI 11-8 fascicolo 176). Il conduttore di terra dovrà
essere collegato al “nodo elettrico equipotenziale” (CEI 64-4 fascicolo 324).

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Resistenza Apparente della Linea di Alimentazione

La resistenza apparente della linea di alimentazione è un dato importante da conoscere


perché può condizionare il rendimento del generatore radiologico.
Spesso è difficile conoscere i valori dei dati relativi alla potenza del trasformatore della
cabina di distribuzione, della lunghezza della linea di alimentazione e della sezione dei
relativi conduttori, in particolare quando si deve installare un impianto radiologico in uno
studio privato o in un ambulatorio di vecchia costruzione. In questi casi è bene effettuare
delle misure per determinare il valore della resistenza apparente della linea.

È bene precisare che le norme armonizzate CEI EN 60601-2-7 riportano i valori di


riferimento considerati accettabili per una corretta alimentazione dei generatori radiologici,
perché questi possano erogare la potenza nominale prevista.

I valori limite della resistenza apparente della rete di alimentazione in funzione della
potenza del generatore, previsti dalle norme sono riportati nella Tabella 101 delle norme
sopra citate, che per comodità riportiamo di seguito

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Poiché la resistenza apparente della linea di alimentazione può variare se dalla stessa
linea vengono derivate altre utenze che prelevano carichi importanti di energia elettrica, è
importante che ciascuna sala di radiologia diagnostica sia alimentata con una propria linea
di alimentazione derivata direttamente dalla cabina elettrica.

Dovendo misurare la resistenza apparente della linea di alimentazione si deve utilizzare


un carico resistivo di valore approssimativamente corrispondente alla potenza elettrica
nominale del generatore, senza superare 30 kW. Si collega, tramite un interruttore di
sezionamento il carico resistivo tra due fasi della linea con in serie un amperometro di
scala adeguata, eventualmente alimentato tramite un riduttore di corrente. Sui morsetti
dell'interruttore di sezionamenti deve essere collegato un voltmetro in modo che misuri il
valore di tensione sia ad interruttore aperto che ad interruttore chiuso.

Dopo aver collegato, ad interruttore aperto, il carico resistivo, leggere la tensione di linea
indicata dal voltmetro che indichiamo Uv.
Chiudere l'interruttore per un tempo massimo di due secondi, e leggere l'intensità della
corrente I indicata dall'amperometro e il valore della tensione che chiamiamo Uc indicata
dal voltmetro.
La differenza tra i valori di tensione a vuoto Uv e a carico Uc divisa per la corrente I dà il
valore della resistenza apparente R della linea.

Uv - Uc
R = ----------------
I
La misura va ripetuta almeno tre volte, lasciando un opportuno intervallo di tempo per
consentire all carico resistivo di raffreddarsi, e si considera come valore di riferimento la
media matematica dei valori misurati.
Se la linea di alimentazione è trifase la misura va ripetuta su ciascuna coppia di fasi.

Canalizzazioni Elettriche

L'impianto elettrico delle sale radiologiche deve essere eseguito in conformità alla norma
CEI 64-4 fascicolo 1438 e CEI 64-13 fascicolo 2403G, pertinenti gli impianti elettrici nei
locali adibiti ad uso medico.
Per motivi di sicurezza, oltre che estetici, tutti i conduttori elettrici di connessione tra le
apparecchiature e quelli con la rete di alimentazione, devono essere incanalati in appositi
cunicoli o tubazioni.

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Per quanto riguarda la sezione dei cavi e il loro grado di protezione devono essere seguite
le disposizioni della legge 46/90.

Le dimensioni, la forma e il modo di eseguire le canalizzazioni non seguono regole fisse,


di volta in volta deve essere valutate, dal progettista dell'installazione, le possibilità e i
vincoli imposti dalle strutture murarie. In ogni caso devono avere sezioni tali da consentire
l'introduzione agevole dei cavi e dei relativi connettori o terminali; questo vale
specialmente per le curve che non devono avere dei raggi troppo stretti, inoltre le tratte
non devono essere troppo lunghe per non obbligare poi l'installatore a "tirare" troppo i cavi
durante la posa.

Per tale motivo è opportuno prevedere delle aperture o pozzetti "rompi tratta" che
generalmente vengono predisposti in corrispondenza delle eventuali derivazioni, in modo
da rendere agibile all'installatore lo smistamento dei vari cavi.

Le canalizzazioni possono essere costituite da tubi in P.V.C. di 100 ÷ 125 mm di diametro


disposti sotto il pavimento.

In molti casi non è possibile adottare questa soluzione, in particolare quando si ha a che
fare con strutture in cemento armato nei solai delle quali ci sono le armature in ferro che,
per evidenti ragioni di stabilità delle strutture, non possono essere tagliate.

In tali casi si può sfruttare solo lo spazio riservato alla caldana, che normalmente non è più
alto di 6 - 7 cm, far posare delle canalette in lamiera zincata a sezione rettangolare di circa
7x15 cm, oppure si possono far fare delle canalizzazioni scoperte nei pavimenti, rasenti
alle pareti, che ad impianto ultimato vengono coperte con dei pannelli di acciaio inox o
altro materiale che possa assolvere sia alla funzione di protezione dei cavi sottostanti che
a quella estetica.

Se i locali sottostanti la sala radiologica sono disponibili si possono far transitare i cavi su
delle mensole disposte aderenti al soffitto dei locali sottostanti, forando il pavimento della
sala radiologica in corrispondenza dei punti dove è necessario prevedere l'uscita dei cavi.

Se i locali adibiti all'impianto sono controsoffittati, si possono sfruttare le intercapedini del


soffitto per far transitare le canalizzazioni dei cavi. Occorrerà però assicurarsi che tali
intercapedini non siano già state utilizzate per far transitare altre canalizzazioni per
impianti di riscaldamento, aspirazione o climatizzazione.

La persona che effettuerà il sopralluogo tecnico iniziale, deve pertanto assumere tutte le
informazioni necessarie a valutare anche questo tipo di problemi.

Per quanto riguarda la predisposizione della lunghezza dei cavi, si deve tenere conto, oltre
che della lunghezza delle tratte dei cunicoli, delle necessarie "scorte" di cavo per
consentire l'allacciamento delle apparecchiature. In particolare queste "scorte" devono
tenere conto della lunghezza da prevedere per quei cavi che collegano parti mobili delle
attrezzature, come ad esempio: stativi pensili, stativi a colonna, tavoli ribaltabili, ecc.

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È importantissimo prevedere che tutte le parti metalliche delle apparecchiature così pure
le travature e le mensole metalliche, vengano collegate separatamente, tramite un
conduttore in rame di messa a terra di sezione non inferiore a 16 mm², al nodo collettore
equipotenziale (vedere norme CEI 64-13 fascicolo 2403G).

Il nodo collettore equipotenziale è il punto dove arriva il conduttore dell'impianto di messa


a terra. Questo punto deve essere facilmente accessibile ed ispezionabile. Non è
ammessa l'esecuzione di una messa a terra delle apparecchiature con un collettore ad
anello (vedere le già citate norme CEI 64-4 e CEI 64-13).

Non è ammesso usare come conduttore di terra le tubature del gas o di combustibili
liquidi. Per una corretta esecuzione dell'impianto di messa a terra consultare le norme CEI
11-8 fascicolo 1285.
La linea di alimentazione dell'impianto radiologico deve essere protetta con un interruttore
automatico con protezione differenziale, con corrente nominale adeguata alle
caratteristiche del generatore radiologico e corrente di intervento della protezione
differenziale non superiore a 30 mA.

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Legenda

1 quadro elettrico generale


2 interruttore tripolare
3 interruttore differenziale
4 pulsanti di emergenza
5 pulsante d'arresto
6 pulsante di marcia
7 teleruttore di linea
8 lampade spia linea inserita
9 nodo equipotenziale
10 punto di arrivo linee

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SPEDIZIONE
Il collo contenente l'armadio pesa all'incirca 200kg. compreso l'imballo di spedizione.

ATTENZIONE! Per il sollevamento ed il trasporto ossevare le disposizioni pertinenti


la sicurezza del personale in particolare evitare di sollevare i colli senza adeguate
attrezzature.

DISIMBALLO
Ispezionare l'imballaggio per verificare che non vi siano danni attribuibili al trasporto, in
caso affermativo prendere nota del tipo di danno nell'eventualità in cui si debba giustificare
una lamentela:

- togliere l'eventuale imballo esterno ed il materiale antiurto

- togliere il pluriball doppio

Se si usa un coltello per aprire l’imballo è necessario fare attenzione a non affondare lo
stesso , per evitare di danneggiare la verniciatura e il pannello dell'apparecchiatura.

Controllare se vi siano danni dovuti al trasporto, accertatevi che non vi siano tracce d'olio
dovute a perdite dal generatore.

In caso di danni dovuti al trasporto, riporre l'unità nell’imballo e contattare il trasportatore e


la fabbrica.

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MONTAGGIO MECCANICO
Posizionare la consolle di comando e il generatore nella posizione prevista.

N.B. Il cavo di collegamento tra armadio di potenza e la consolle rimane collegato alla
consolle.

Togliere il carter posteriore rimovendo le 6 viti di fissaggio, ed i due carter laterali tramite
apposita chiave.
Inserire i cavi di collegamento con l'armadio di potenza passando nelle apposite cave e
fissando gli stessi con i fermacavi previsti .

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Collegamento con quadro elettrico di protezione


Avvertenza: per evitare eventuali rischi di elettrocuzione assicuratevi che l'interruttore
principale a c.a. sia spento e che i cavi non siano in tensione prima di maneggiarli

Alimentazione 400Vac
Collegare l'alimentazione di rete nell'armadio alla morsettiera del filtro antidisturbo FT1.

Tensione di rete ARMADIO GX-40


FASE - R F1
FASE - S F2
FASE - T F3
NEUTRO N

NB. - Collegare il cavo di terra al morsetto G/V GND0

GND
F1 F2 F3

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Collegamenti nell’armadio
L’ingresso dei cavi nell’armadio avviene dalla cava ricavata sul lato posteriore.

Tutti i cavi di collegamento devono essere bloccati nell’apposito fermacavi predisposto alla
base dell’armadio.

N.B. Se necessario rimuovere il carter indicato e sostituirlo con il pezzo forato per il
passaggio del cavo di alimentazione.

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Annex A – Unit connection instructions


Generator connection

Connect the high voltage heads to the generator taking care to match the correct polarity
with the housing.
The housing anode is signed with the symbol (+) and must be connected to the high
voltage generator head also signed with (+).
The housing cathode is signed with the symbol (-) and must be connected to the high
voltage generator head also signed with (-).

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Coppia cavi A.T.

Collegare le testate del cavo nei corrispettivi imbuti del complesso tubo-guaina del
generatore controllando che siano pulite e protette da pasta al silicone, i cavi devono
essere collegati rispettando la simbologia + e - posta sul generatore ed individuando la
relativa simbologia sul tubo radiogeno.

Cable grounding housing Rx

Connect the cable G / V housing grounding radiogenic at the voltage potential.

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Thermal switch and rotor connections

Rotor
Housing thermal
C : common M2-3 switch
P : phased M2-4
S : shifted M2-5

Thermal switch M2-2


Thermal switch M2-1

S P C

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Consolle connections

Console Connection, M1

Ethernet cable

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External connections

M3 – 1 DOOR CONTACT
M3 – 2

M3 – 4 ROOM LIGHT CONTACT


M3 – 5

M3 – 9/10 24Vac SERVICE ( max 8A)

You can connect a microswitch to pin 1 and pin 2 of CP14 of the PSM45 Interface Board
in order to monitor the status of the door giving access to the radiological room.
If the microswitch contact is open, then the <DOOR SAFETY> message appears on the
display the system cannot x-ray.

Pin 4 and pin 5 of CP14 are connected to one contact of K1 relay. This contact closes
when you perform the preparation phase by using the remote X-ray switch.

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INTERFACES FOR EXTERNAL DEVICES


BUCKY INTERFACE
The X-ray generator can interface with a maximum of two bucky accessories.

Accessory signal for table bucky


CP12-4 +24Vdc
CP12-2 X-ray command for Bucky
CP12-5 OK signal from Bucky
CP12-6 0V

Accessory signal for wall bucky


CP13-4 +24Vdc
CP13-2 X-ray order for Bucky
CP13-5 OK signal from Bucky
CP13-6 0V

PSM45

The Bucky selection is managed by the OUT_57 PLC digital output; when OUT_57 is low
(0V) table bucky is selected, when OUT_57 is high (+24Vdc) wall bucky is selected.
When you push the X-ray switch, the OUT_63 output turns to high; after this, the system
remains in stand-by for 5 seconds, waiting for the OK signal from the bucky (IN_47). If the
PLC does not receive the OK signal (IN_47 stay low) the <BUCKY ERROR> message
appears on the display and all the command signals are reset.

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M4 – 1 +24V
M4 – 2 BUCKY ORDER
M4 – 3 BUCKY ENABLING
M4 – 4 0V24

TABLE

M4 – 7 +24V
M4 – 8 BUCKY ORDER
M4 – 9 BUCKY ENABLING
M4 – 10 0V24

WALL

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