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Linee di trasporto e distribuzione

La distribuzione dell’energia elettrica può essere affidata, per gli stabilimenti industriali, a:

• Linee aeree nude limitato alle alimentazioni ad alta tensione (non è previsto l’utilizzo all’interno dello
stabilimento
• Cavi elettrici per qualsiasi valore della tensione (vantaggi: facilità di posa e costo abbastanza contenuto –
impedenze modeste a parità di sezione nei cavi multipolari
• Condotti sbarre generalmente solo per la bassa tensione ( vantaggi: facilità di posa e di reimpiego –possibilità di
effettuare derivazioni senza modificare la linea esistente o con linea in tensione

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I cavi elettrici

I cavi sono generalmente costituiti da :

• uno o più conduttori in rame o in alluminio;


• un isolamento dei conduttori in materiali diversi
(grado isolamento);
• uno schermo a nastri o fili di rame, su ogni Cavo tripolare in rame per bassa tensione, ad
conduttore nei cavi tripolari per alta e media anime cordate, isolante G7, armature in piattine
tensione; di acciaio, guaina PVC
• una guaina esterna protettiva, in genere in PVC, con
eventuale sottostante armatura a piattine nastri o fili
di acciaio nel caso di cavi esposti ad urti o
danneggiamenti.

I cavi per alta e media tensione possono essere formati da


uno o tre conduttori ( sono denominati unipolari o tripolari)
I cavi per bassa tensione possono avere uno, due, tre,
quattro o cinque conduttori
I cavi per segnalazioni hanno un numero di conduttori più Cavo tripolare in rame per media tensione, ad
elevato anime cordate, isolante G7, schermature con
nastri di rame, guaina PVC

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La tabella riporta le sigle di designazione dei cavi secondo la CEI UNEL 35011
In generale i cavi si possono suddividere in base all’impiego cui sono destinati:
Cavi per alta tensione : conduttori isolati in gomma sintetica fino a 150 kV e in olio fluido per tensioni superiori
Cavi per media tensione : conduttori isolati in gomma sintetica-schermati e protetti da guaina in PVC fino a 45 kV
Cavi per bassa tensione : isolamento in resina R2 guaina in PVC tipo R oppure in gomme sintetiche (G7,G9,G10)
Cavi segnale : cavi telefonici, trasmissione dati, fibre ottiche

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I cavi si distinguono inoltre in base alle
caratteristiche di non propagazione
dell’incendio, di resistenza al fuoco, di
emissione di gas e fumi tossici e corrosivi.
I cataloghi dei costruttori o specifici
programmi di calcolo forniscono le portate in
ampere dei cavi in funzione delle
caratteristiche dei cavi stessi e delle condizioni
di posa.

Nelle due tabelle sono riportate le


caratteristiche costruttive e le portate di
corrente di cavi di rame in MT e BT per posa
all’interno, all’esterno e interrata, con guaina
in PVC.
Le portate vanno moltiplicate per opportuni
coefficienti correttivi

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Coefficienti correttivi delle portate di corrente nei
cavi a bassa tensione per temperature dell’ambiente
diversa da quella di riferimento

Coefficienti correttivi per cavi tripolari o terne di


cavi unipolari posati in aria a contatto

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Con riferimento ai sistemi a media e bassa tensione la scelta del cavo richiede la definizione preventiva dei seguenti
parametri:
• Tensione di esercizio e tempo di funzionamento con una fase a terra
• Condizioni di posa e prossimità con altri cavi
• Caratteristiche del carico a regime e durante l’avviamento o il sovraccarico per verificare la portata del cavo
• Confronto della portata del cavo con le caratteristiche di intervento della protezione
• Caratteristiche della rete : corrente di corto circuito – correnti di guasto a terra
Nei cavi BT si dovrebbe verificare inoltre che la caduta di tensione che di solito non dovrebbe superare il 2,5 % nelle
linee di illuminazione ed il 4 % nelle linee della forza motrice.

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Alle estremità dei cavi a MT si installano degli accessori
denominati terminali che adattano i gradienti di tensione in
corrispondenza del passaggio fra l’isolamento del cavo e
l’isolamento in aria

A fianco sono riportati a titolo di esempio

a) terminale per interni b) terminale per esterni

Anche le giunzioni dei cavi devono essere realizzate


con accessori che permettono il controllo dei
gradienti.

Di lato è riportato il dettaglio di una giunzione tra


cavi a MT

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Per alimentazioni particolari quali ad esempio robot e macchine in movimento si ricorre a cavi speciali alloggiati
all’interno di profilati flessibili e scorrevoli.
In questo modo risulta garantita una buona protezione meccanica dei cavi ed una ridotta usura durante il
funzionamento

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I condotti sbarre

I condotti sbarre denominati correntemente blindo o linee blindate sono largamente utilizzati negli impianti industriali
per il trasporto e la distribuzione dell’energia elettrica in BT.
Presentano :
• facilità di installazione
• possibilità di recupero e riutilizzo
• flessibilità rispetto a nuove disposizioni dei carichi rispetto ad una linea con cavi

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Le linee blindate si possono dividere in :
• Linee per trasporto e distribuzione con portate da 600 a 5000 A : possibilità di derivare carichi ogni 1-3 metri
mediante apposite apparecchiature (cassette cavi, interruttori automatici)
• Linee per trasporto e distribuzione da 150 a 900 A : possibilità di derivare carichi ogni 50 cm
• Linee di distribuzione leggera fino a 150 A : possibilità di derivare carichi in ogni punto
• Linee con portate fino a 300 A : possibilità di alimentare carichi mobili

I condotti sbarre sono corredati di


componenti di serie quali ad esempio
:
• scatole cavi intermedie e di
testata
• apparecchi di derivazione con
dispositivi di sicurezza e
protezione con fusibili o
interruttori automatici
• accessori per il fissaggio alle
strutture del capannone
• giunti di dilatazione, protezioni
antipioggia, elementi con
barriera tagliafuoco

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Le tabelle riportano le caratteristiche
dei condotti sbarre rispettivamente per
il trasporto e la distribuzione di energia
elettrica.
La scelta dei condotti sbarre comporta
la preventiva definizione delle seguenti
caratteristiche:
• Carico complessivo che la linea
deve portare
• Caratteristiche dei carichi della
rete e delle linee derivate

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Impostazione del progetto delle linee elettriche

Sia i cavi che i condotti sbarre hanno delle loro caratteristiche intrinseche che sono :
Resistenza “R” – Reattanza “ X “ – temperatura ammissibile nell’isolante “ Ti “ – temperatura ammissibile nella
guaina “ Tg “
La resistenza e la reattanza condizionano la caduta di tensione nella linea
La caduta di tensione nella linea ( caduta totale dalla cabina all’utenza) dovrebbe essere contenuta entro il 2,5% per
le linee luce ed entro il 4% per le linee forza

La caduta di tensione in Volt e per una corrente in Ampere e per un fattore di potenza del carico cos ϕ è data dalla

ΔV = k ( R cos ϕ + X sen ϕ ) .L . I

L = lunghezza linea in metri


k = 2 sistemi monofase - √3 sistemi trifase
R – X = valori tabellati (CEI UNEL 35023-70)

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Sezione del cavo Resistenza R ad 80° C Reattanza Temperatura
Tipologia di cavo Materiale
[mm²] [mΩ/m] [mΩ/m] [°C]
1 unipolare 22,1 0,176 Rame 80
1.5 unipolare 14,8 0,168 Rame 80
2.5 unipolare 8,91 0,155 Rame 80
Si procede in questo modo :
4
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unipolare
unipolare
5,57
3,71
0,143
0,135
Rame
Rame
80
80
• Si calcola la corrente nominale di linea partendo
10 unipolare 2,24 0,119 Rame 80 dalla potenza attiva W (dato noto ) con la relazione
W = k V I cos ϕ
16 unipolare 1,41 0,112 Rame 80
25 unipolare 0,889 0,106 Rame 80

• Si sceglie in prima approssimazione la sezione del


35 unipolare 0,641 0,101 Rame 80
50 unipolare 0,473 0,101 Rame 80
70 unipolare 0,328 0,0965 Rame 80 cavo ( si sceglie la sezione con una densità di
95 unipolare 0,236 0,0975 Rame 80 corrente pari a 1-4 A per mmq di sezione . Ad
120 unipolare 0,188 0,0939 Rame 80
150 unipolare 0,153 0,0928 Rame 80
esempio calcolata la corrente I = 75 A il cavo si
185 unipolare 0,123 0,0908 Rame 80 sceglie da 75/3= 25 mmq di sezione)
240 unipolare 0,0943 0,0902 Rame 80
1 bipolare 22,5 0,125 Rame 80 • Nota la lunghezza della linea L si entra nelle
1.5 bipolare 15,1 0,118 Rame 80 tabelle ed in base alla sezione si legge il valore di R
2.5 bipolare 9,08 0,109 Rame 80
e di X
4 bipolare 5,68 0,101 Rame 80
6 bipolare 3,78 0,0955 Rame 80 • Si calcola il valore della caduta di tensione e si
10 bipolare 2,27 0,0861 Rame 80
16 bipolare 1,43 0,0817 Rame 80
verifica se questo è inferiore al valore max
25 bipolare 0,907 0,0813 Rame 80 accettabile
35 bipolare 0,0654 0,0783 Rame 80
50 bipolare 0,0483 0,0779 Rame 80 • Determinata la sezione si procede alla verifica
70 bipolare 0,334 0,0751 Rame 80 termica dei cavi ( la via analitica è complessa
95 bipolare 0,241 0,0762 Rame 80
120 bipolare 0,191 0,074 Rame 80
pertanto si procede verificando che la corrente in
150 bipolare 0,157 0,0745 Rame 80 Ampere che attraversa il cavo di quella
185 bipolare 0,125 0,0742 Rame 80 determinata sezione ed in una certa condizione di
240 bipolare 0,0966 0,0752 Rame 80
posa rientri nei valori riportati nelle tabelle dei
300 bipolare 0,078 0,075 Rame 80
1 tripolare 22,5 0,125 Rame costruttori )
• Occorre infine tener presente che nel caso di grossi
cavi o delle sbarre occorre procedere anche alla
ΔV = k ( R cos ϕ + X sen ϕ ) .L . I verifica dinamica in condizioni di cortocircuito
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Trasformatori di potenza

Il trasformatore è una macchina elettrica, statica, ad


induzione che riceve energia ad una data tensione e la eroga
ad una tensione diversa con frequenze invariate e modesta
riduzione della potenza.
Le disposizioni di legge sull’inquinamento ambientale hanno
proibito l’uso di isolanti a base di PCB ed ha imposto precise
prescrizioni contro la dispersione dell’olio presente nei
trasformatori.
I trasformatori più diffusi in ambito industriale sono :
• Trasformatori isolati in carta immersa in olio minerale
utilizzati principalmente all’aperto e per grandi
potenze
• Trasformatori isolati in resine epossidiche
autoestinguenti idonei per ambienti interni e per
potenze fino a 3150 kVA
• Trasformatori speciali isolati a secco, in oli siliconici
etc.

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I trasformatori in olio sono macchine di elevata
robustezza, con prestazioni che riescono a soddisfare
la maggior parte delle tensioni e delle potenze
richieste nella pratica industriale.
Hanno per contro il problema di dover disporre di
vasche di tenuta, in grado di raccogliere l’olio che
potrebbe uscire dal trasformatore, e di tener conto
del pericolo di incendio.
Sono macchine impiegate nelle stazioni di
trasformazione AT/MT sia all’interno che all’aperto.
I trasformatori isolati in resina sono affidabili, non
sono inquinanti e non presentano pericolo di
incendio.
Hanno per contro un costo maggiore di quelli in olio,
non possono essere installati alle intemperie e
risultano limitati per quanto riguarda tensione e
potenza unitaria.
Sono utilizzati nelle trasformazioni MT/BT
all’interno degli stabilimenti

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Apparecchiature elettriche

Le apparecchiature elettriche hanno la funzione di stabilire o interrompere il flusso di energia elettrica all’interno di un
circuito.
Si suddividono in :
• Sezionatori: capaci di aprire o chiudere un circuito in tensione stabilendo o interrompendo correnti
trascurabili
• Sezionatori sotto carico: capaci di aprire o chiudere un circuito in tensione stabilendo anche correnti maggiori
di quella nominale o interrompendo la corrente nominale
• Interruttori: utilizzati per aprire e chiudere un circuito in tensione e per stabilire ed interrompere la
corrente di corto circuito
• Contattori: capaci di aprire o chiudere un circuito in tensione sottoposto ad un elevato numero di
manovre (azionamento motori) con l’ausilio di una protezione contro i corto circuiti
(interruttore o fusibile)
• Valvole fusibili: utilizzate per interrompere correnti di sovraccarico o di corto circuito mediante la
fusione di un conduttore tarato interno

Gli elementi che definiscono le apparecchiature sono essenzialmente :


Tensione nominale - Corrente nominale - Ambiente di installazione (interno o esterno)
Modalità di installazione (fissa,estraibile, sezionabile) - Fluido in cui avviene l’estinzione dell’arco: aria, esafluoro, olio
Corrente di chiusura - Corrente di apertura in corto circuito (potere di interruzione)

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Gruppi elettrogeni

Alcune utilizzazioni devono essere alimentate da


sorgenti che non sono soggette ad interruzioni.
A tale necessità si fa fronte mediante l’uso di
gruppi elettrogeni o con gruppi statici di continuità

I gruppi elettrogeni sono costituiti da un motore diesel accoppiato ad un alternatore ed a una serie di apparecchiature
che ne permettono l’attivazione immediata al mancare della tensione e la commutazione sulla rete privilegiata
nell’arco dei 2-3 minuti.
L’installazione dei gruppi elettrogeni prevede che vengano soddisfatte :
le norme antincendio – la norma CEI 11-20 – le disposizioni sull’inquinamento da rumore – la misurazione fiscale
dell’energia prodotta
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Gruppi di continuità

Nei gruppi statici di continuità (UPS) l’energia


derivata dalla rete và ad un raddrizzatore che
mantiene in carica una batteria di accumulatori e
fornisce energia ad un inverter il quale trasforma
la corrente da continua in alternata.
Il sistema è dotato di un by pass statico che
consente il passaggio rete/inverter per gli
interventi di manutenzione senza interruzioni di
energia elettrica.
Nel caso di mancanza di energia dalla rete l’UPS
può fornire energia per un certo tempo funzione
della capacità della batteria di accumulatori (in
genere da 10 a 20 minuti).
Nel caso si prevedano fermi superiori a tale
capacità l’UPS si completa con un gruppo
elettrogeno

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Involucri protettivi

Ad eccezione dei cavi i componenti degli


impianti elettrici sono racchiusi all’interno
di involucri che assicurano un determinato
grado di protezione dagli agenti esterni ed
un determinato grado di protezione dai
contatti diretti (protezione delle persone)
La norma CEI EN 6052 classifica i gradi di
protezione degli involucri delle
apparecchiature elettriche.
Tale classificazione prevede un codice IP
seguito da due cifre caratteristiche e da due
lettere opzionali i cui significati sono
riportati in sintesi nella tabella a lato.
IP35CS

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Protezione contro i contatti diretti

Le parti metalliche degli impianti elettrici, non in tensione in normali condizioni di funzionamento, che possono andare
in tensione in caso di guasto (masse) devono essere protette per non costituire pericolo per le persone (protezione contro
i contatti indiretti).
A riguardo esistono : la norma CEI 11-8 “impianti di terra” – la norma CEI 64-8 “impianti utilizzatori a tensione non
superiore a 1000V “ – la guida CEI per la realizzazione degli impianti di terra negli stabilimenti industriali.

Bassissima tensione: tensione inferiore a 50 V e alimentati da un trasformatore di sicurezza non necessitano di


protezione contro i contatti indiretti.
Bassa Tensione: negli impianti alimentati direttamente dalla rete pubblica (sistema TT) le masse devono essere
collegate ad una rete di terra di resistenza RT ≤ 50/Idn con Idn corrente differenziale nominale
d’intervento più elevata tra gli interruttori differenziali posti a protezione dell’impianto.

Sistema TT: neutro collegato direttamente a terra


mentre tutte le masse metalliche dell’impianto devono
essere collegate ad un impianto di terra indipendente

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Media tensione:
impianti con propria cabina di trasformazione (sistema TN) le masse sono collegate al neutro e questo è collegato a
terra. Deve essere soddisfatta per cui nel caso di un guasto a terra sulla bassa tensione i dispositivi di sovracorrente o
differenziali devono aprire il circuito entro un tempo prestabilito (0,4 secondi per i terminali – 5 secondi per i circuiti di
distribuzione).
Nel caso il neutro è isolato da terra (sistemi IT) le masse devono essere collegate ad un impianto di terra con RT ≤ 50/Idn

Sistema TN: neutro collegato


direttamente a terra, masse
metalliche dell’impianto masse
collegate alla terra del neutro del
sistema elettrico

Sistema IT: neutro isolato da terra


o collegato a terra mediante
impedenze, masse metalliche
dell’impianto masse collegate ad un
impianto di terra indipendente

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