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Pierino e il Lupo (Abbado - Benigni) Parte 2/4
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Pierino e il Lupo (Abbado - Benigni) Parte 1/4


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11 musicisti dell'orchestra
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Fiaba musicale: Pierino e il Lupo (1) - Animazione Disney


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Pierino e il Lupo (Abbado - Benigni) Parte 2/4

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Pierino e il Lupo (Abbado - Benigni) Parte 1/4

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11 musicisti dell'orchestra

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L’orchestra sinfonica è notoriamente disposta ad emiciclo. Al centro si posiziona


il direttore e ogni strumento ne occupa un se ttore preciso.

La posizione classica è questa:

In realtà ogni direttore può scegliere, anche a seconda del repertorio in


programma, una disposizione differente, scambiando fra loro ad esempio i
secondi violini e i violoncelli/bassi, oppure viole e violoncelli.

Gli unici che stanno sempre nella posizione alla sinistra del direttore sono la i
primi violini (la fila dei primi violini, in gergo), guidati dalla “spalla” che è il
primo violinista alla sinistra del maestro. Fra gli archi c’è poi la fila dei secondi
violini, guidata anche in questo caso da un violinista di riferimento chiamato
spalla dei secondi violini, la fila delle viole con la spalla delle viole e così via per
i violoncelli e i contrabbassi. Per tutti gli altri strumenti invece non si parla di
spalla ma, ad esempio, di primo flauto, primo oboe, primo fagotto e così via.

Ecco a voi un vademecum su “undici” musicisti estratti più o meno a caso da


un’orchestra.

1. La spalla dei primi violini

La spalla dei primi violini è il capo dell’orchestra. Chi comanda in una prova,
ovviamente, è il direttore che però è quasi sempre un ospite dell’orchestra e
comunque è un’entità estranea al gruppo. La spalla dell’orchestra o anche
semplicemente il Primo Violino, è principalmente il referente della “fila” dei
primi violini ed è colui al quale spettano le decisioni che sono in capo
all’orchestra.

A lui toccano gli assoli più importanti, più celebri e difficili della storia della
musica. Lui decide le arcate (cioè quel meccanismo per cui tutti i violini dietro
di lui suonano con l’archetto sempre nella stessa posizione e nello stesso verso)
della sua fila di violini, ma può intervenire anche nelle scelte tecniche delle altre
prime parti dell’orchestra, specie se è un primo violino “di peso”. E’ lui che può
segnalare a un qualunque musicista dell’orchestra un eventuale problema
musicale. E’ da lui che può partire la protesta del maestro: se un direttore
d’orchestra non è ritenuto all’altezza del suo compito, l’orchestra può
protestarlo, cioè chiederne la sostituzione. E’ su di lui che si “appoggia”
l’orchestra per suonare insieme (in gergo musicale suonare tutti con lo stesso
tempo metronomico) nel caso in cui il direttore, che per qualche motivo non è
possibile protestare o sostituire, sia non adeguato. Si dice, ad esempio, che nel
famoso concerto di Capodanno di Vienna, in cui l’orchestra dei Wiener suona
sostanzialmente lo stesso programma da decenni, il direttore chiamato
annualmente come ospite potrebbe non fare praticamente nulla. L’orchestra è in
grado di gestirsi da sola, comandata perfettamente ed autonomamente dal primo
violino.

E’ di poche settimane fa la notizia che il teatro alla Scala di Milano ha


finalmente una nuova spalla dei primi violini, dopo ripetuti concorsi andati a
vuoto per mancanza di musicisti ritenuti idonei: è la bravissima 25enne Laura
Marzadori, cui spetta, grazie a questa vittoria, un compito davvero importante e
prestigioso.

Laura Marzadori, 25 anni, nuovo Primo Violino della Scala

2. Il violino (o la viola o il violoncello o il contrabbasso) di fila

Lo strumentista di fila in un’orchestra è quello che sta dietro, dal secondo leggìo
all’ultimo (in una grande orchestra sinfonica ci possono essere anche sedici
primi violini di fila, altrettanti secondi violini, dodici viole, dieci violoncelli e
otto contrabbassi di fila). E’ un mestiere bellissimo, ma talvolta alienante e poco
gratificante.

Innanzitutto allo strumentista di fila non è consentito parlare: per prassi è


intollerabile che si riferisca direttamente al maestro. I suoi unici referenti sono la
spalla della sua fila e il “concertino”, cioè il musicista che suona a fianco della
spalla. Può chiedere loro qualcosa, a prova in corso, solo per motivi importanti.
Ricordo perfettamente il gelo di alcuni interventi estemporanei rivolti al direttore
provenienti da dietro, ma si tratta davvero di casi sporadici perchè questa regola
non scritta è pressoché universale.

Il musicista di fila spesso è frustrato e demotivato, perchè si ritiene più bravo


di chi gli sta davanti. La gerarchia orchestrale è palese e quasi “militare”, dato
che ogni leggìo ha un ordine numerico dal primo, al secondo, all’ultimo.
Suonare dietro, a molta distanza dal maestro, è molto più difficile che farlo
stando davanti. Davanti, con la visione periferica dell’occhio, è facile leggere lo
spartito e seguire con precisione il maestro. Dietro, è ben più complicato
percepire immediatamente i gesti del direttore e spesso si è lontani dai colleghi
che suonano altri strumenti, così è più difficile suonare insieme. Per qualcuno
suonare dietro, o peggio nei secondi violini, è intollerabile e pur di non farlo,
talvolta si preferisce non suonare, rinunciando anche a contratti importanti. La
cosa più bella delle orchestre giovanili, evidentemente ancora prive di malizia, è
veder suonare i musicisti degli ultimi leggii con ancora più grinta e
partecipazione dei primi, con la grande massa del suono che in questo modo
arriva da dietro.

3. La prima viola

Ecco, qui gioco in casa. Cosa fa la prima viola in orchestra? Nel 50% del
repertorio, le viole in orchestra sono strumenti che accompagnano, dunque di
sottofondo. Non hanno temi, sono strumenti riempitivi che contribuiscono a dare
un certo colore scuro alla sonorità dell’orchestra. In quest’ottica la prima viola
perfetta, a mio parere, è come l’arbitro di calcio: se solo a fine partita ci si
accorge che c’era anche l’arbitro, allora vuole dire che è stato bravissimo. In
questo caso quindi le viole si sentono solo se sbagliano, se hanno un suono che
non si lega agli altri o se suonano troppo forte o troppo piano. Nel restante 50%
del repertorio la viola è molto più importante. Spesso è uno strumento con
qualche tema solistico oppure, nel caso di Puccini ad esempio, può essere
addirittura lo strumento principale. Ho appena finito una produzione di Madama
Butterfly e ogni volta che suono quest’opera, mi chiedo come abbia fatto
Puccini a scrivere per le viole una parte così perfetta senza essere violista: la
viola è Puccini! Ma se domandate la stessa cosa a un’arpista, molto
probabilmente vi sentirete dire che l’arpa è Puccini, e così via per un trombonista
o un contrabbassista. Puccini era un orchestratore eccezionale.

E quando veramente abbiamo un assolo importante? Suonare un assolo in


orchestra è davvero complicato. In pochi secondi bisogna dare il meglio, essere
perfetti. Per fare un confronto, un concerto da solista, sicuramente ben più
impegnativo di un assolo, ha una durata tale da consentire qualche imperfezione,
c’è tutto il tempo di recuperare. L’assolo no. Tutto è immediato e non è
consentito sbagliare: il giudizio di chi ascolta è solo per quei pochi secondi. E’
come giocarsi una partita di tennis con un solo quindici, o la va o la spacca. E
ovviamente non è da tutti reggere e dominare la tensione che inevitabilmente ne
deriva. Il grande musicista, come il grande tennista, è quello che riesce a dare il
meglio di sé nell’assolo in concerto, non nelle prove. Come il grande tennista dà
il meglio di sè nel quindici del matchpoint, non nel punto qualunque, così il
grande musicista si esalta davanti al pubblico nell’assolo che conta.

(to be continued)

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Fiaba musicale: Pierino e il Lupo (1) - Animazione Disney

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Una scena del cortometraggio Disney


LA TRAMA
La storia di Pierino e il Lupo è molto semplice: Pierino esce dal cancello del
giardino di casa sfuggendo al controllo del nonno. E' una splendida giornata e un
uccellino allegro e cinguettante si unisce a Pierino. Anche un'anatra li segue
con passo dondolante dirigendosi verso lo stagno per farsi una bella nuotata.
L'uccellino rimprovera all'anatra di essere un uccello anomalo perchè non sa
volare. L'anatra ribatte accusando l'uccellino di non saper nuotare. Mentre i due
bisticciano, arriva un gatto e Pierino lo nota. Il gatto vorrebbe approfittare della
lite tra uccellino e anatra per mangiarsi uno dei due. Ma Pierino avvisa i due
amici: "attenti al gatto!". L'uccellino vola via e l'anatra si salva perchè ai gatti, si
sa, l'acqua non piace.
Arriva il nonno, tutto arrabbiato perchè Pierino gli ha disobbedito: "Pierino!
Questo è un posto pericoloso! Il lupo potrebbe arrivare da un momento all'altro!"
e trascina Pierino a casa. Appena in tempo... ecco arrivare il lupo vicino ai tre
animali rimasti. il gatto, non appena se ne accorge, si arrampica lesto su un
albero. L'uccellino vola su un ramo e l'anatra fugge a riva: grave errore! L'anatra
è un animale assai lento nella corsa e basta poco al lupo per raggiungerla e
divorarla in un sol boccone. Povera anatra!
Pierino, dal cancello, guardava tutto quello che stava accadendo. Decide di
intervenire: prende una corda e si arrampica su un ramo di un albero. Poi chiede
all'uccellino di svolazzare vicino al muso del lupo stando attento a non farsi
prendere. Pierino fa calare la corda dal ramo dopo aver fatto un bel nodo
scorsoio e acciuffa il lupo per la coda. Proprio in quel momento, arrivano i
cacciatori che sparano in continuazione. "Smettetela!" urla Pierino! "Il lupo è
già in trappola! Aiutateci a portarlo allo zoo". E così la storia si conclude con
una marcia trionfale: in testa il gatto, poi Pierino, l'uccellino, il nonno e i
cacciatori con il lupo... e l'anatra? Poverina! si sente starnazzare dalla pancia del
lupo perchè nella foga l'aveva inghiottita viva!

GLI STRUMENTI MUSICALI


La particolarità di questa Favola musicale è che ad ogni personaggio è associato
uno strumento musicale. Questo consente ai bambini di riconoscere i timbri dei
vari strumenti utilizzati, tutti presenti in qualsiasi orchestra:
Pierino è rappresentato dagli ARCHI: violino, viola, violoncello, contrabbasso
L'uccellino dal FLAUTO
L'anatra dall'OBOE
Il gatto dal CLARINETTO
Il nonno dal FAGOTTO
Il lupo dai CORNI
I cacciatori dai LEGNI
Gli spari dei cacciatori dai TIMPANI

In un prossimo Post vedremo di approfondire ulteriormente il capitolo "strumenti


musicali", intanto è sufficiente familiarizzare con essi grazie alla Favola di
Pierino.

CORTOMETRAGGIO DISNEY (1946)


Come primo video propongo il Cartoon Disney che è stato realizzato sulla
musica di Prokof'ev nel 1946. E' immediato, divertente, breve (dura circa 15
min) e non richiede da parte vostra alcuna spiegazione. Potete proporlo ai vostri
bimbi così com'è. Rispetto all'originale vi sono alcune "varianti": i protagonisti
hanno un nome, che non è previsto nella versione dell'autore (tranne il nonno e
Pierino che restano tali).
Copertina del libro Disney L'anatra si chiama Sonia, il gatto Ivan, l'uccellino
Sasha, i cacciatori Misha, Iasha e Vladimiro. Il narratore si concede diverse
"libertà" commentando in modo spiritoso i fatti e aggiungendo alcuni particolari
divertenti. Non c'è il battibecco iniziale tra uccellino e anatra. Il nonno interviene
subito a frenare Pierino, ma poi scompare dalla storia e non torna una seconda
volta. L'anatra esce viva dalla pancia del lupo. Il lupo muore e non viene portato
allo zoo e questo può fare arrabbiare gli animalisti, ma è una storia per bambini e
la presenza del lupo, sempre necessaria per esorcizzare le paure, va poi "risolta"
come in tutte le fiabe in cui il lupo è protagonista: Cappuccetto Rosso, I tre
porcellini, Il Lupo e i sette capretti ecc. ecc.

Il corto fa parte del Film Musica maestro! (Make mine music) film uscito 6
anni dopo Fantasia (1940) e che di Fantasia può essere considerato la risposta
popular. E' anch'esso un film a episodi sulla visualizzazione della musica,
nonostante il precedente non fosse stato un immediato successo, anzi, prima di
diventare un Cult Movie sono passati degli anni.

Del film esiste anche un libro nella collana Mondadori, ma è difficile da trovare.
Pierino e il Lupo - animazione Disney

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