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C.A.R.I.D.
Centro di Ateneo per la Ricerca, l’Innovazione Didattica e l’Istruzione a Distanza
CORSO DI LAUREA IN
Autore
CINZIA OCCARI
Lingua Inglese 1
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Tutti i diritti di traduzione, di adattamento e di riproduzione totale o parziale, con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm
e le fotocopie) sono riservati per tutti i Paesi. Ogni permesso deve essere autorizzato per iscritto dal Direttore del
C.A.R.I.D., Università di Ferrara.
Sono autorizzate solamente, senza richiesta, brevi citazioni giustificate dal carattere scientifico e informativo dell'opera
nella quale sono inscritte.
L’edizione del presente volume costituisce parte integrante del Corso di Laurea
“Tecnologo della comunicazione audiovisiva e multimediale”.
Non è pertanto destinata a circolazione commerciale.
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Introduzione
Tenendo conto del profilo di studi e dei bisogni linguistici degli studenti del corso di Laurea in
Tecnologo della Comunicazione Audiovisiva e Multimediale, si ritiene che sia innanzitutto
necessario fornire le fondamentali strutture grammaticali, in modo tale da far acquisire loro una
sufficiente competenza grammaticale ed autonomia dal livello A1 ai livelli B1/B2 del Quadro di
Riferimento Europeo.
Questa unità didattica, infatti, vuol costituire un testo di consultazione grammaticale e di esercizi
per l’autoapprendimento rivolto a coloro i quali studiano l’inglese a partire da un livello elementare
(A1-A2). Presenta gli argomenti necessari per le fasi iniziali dell’apprendimento sino a coseguire
una competenza grammaticale a livello B1 (lower intermediate).
Al fine di facilitare lo studente che non si è mai avvicinato alla grammatica inglese, cominceremo
questa unità didattica da quelle che sono le parti più semplici, come gli articoli o le preposizioni, per
passare ad esaminare sostantivi, aggettivi, pronomi ed avverbi. Concluderà l’Unità didattica una
breve breve panoramica su verbi ordinari, ausiliari e modali, che precede l’analisi dei principali
tempi verbali inglesi e del loro uso. Particolare attenzione sarà, infine, rivolta alla costruzione della
frase inglese.
Al fine di meglio comprender la forma e l’uso delle principali strutture della grammatica inglese e
di sviluppare capacità di apprendimento autonomo, la presente Unità didattica è corredata da un
fascicolo di esercizi e e dalle relative soluzioni, attraverso i quali gli studenti potranno consolidare
quanto appreso.
In questa prospettiva gli esercizi sono stati graduati per difficoltà e seguono gli argomenti proposti
nella “Basic English Grammar”. L’Unità didattica è corredata da una Prova di verifica formativa,
impostata secondo il formato di una delle due prove scritte d’esame (Use of English). Lo
svolgimento della suddetta prova consentirà agli studenti di autoverificare il proprio livello di
competenza grammaticale e la propria preparazione ai fini del superamento dell’esame finale.
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Obiettivi
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SOMMARIO
Introduzione
Obiettivi
1. Articoli
1.1 L'articolo determinativo
1.2 L'articolo indeterminativo
1.3 L'omissione dell’articolo.
2. Preposizioni
2.1 Le preposizioni di tempo
2.2 Le preposizioni di moto
2.3 Le preposizioni di stato
2.4 Omissione di particolari preposizioni
1. Sostantivi
3.1 I sostantivi non numerabili
4. Aggettivi e pronomi
4.1 Aggettivi e pronomi possessivi
4.1.1 Il genitivo sassone
4.2 Aggettivi e pronomi interrogativi
4.3 Aggettivi e pronomi dimostrativi
4.4 Aggettivi di quantità
4.5 La comparazione: come si formano i comparativi e i superlativi
4.5.1 Costruzione della frase comparativa
4.5.2 Costruzione della frase superlativa
5. Gli avverbi
5.1 La posizione degli avverbi
6. Verbi
6.1 I verbi ordinari
6.2 I verbi ausiliari
6.3 I verbi modali
6.4 I tempi verbali
6.4.1 il presente semplice
6.4.2 il presente progressivo
6.4.3 il passato semplice
6.4.4 il passato progressivo
6.4.5 il present perfect
6.4.6 il present perfect continuous
6.4.7 il futuro
6.5 Elenco dei verbi irregolari
7. La forma passiva
8. Le frasi relative
9. Il condizionale
9.1 Il condizionale di 1° tipo (First Conditional)
9.2 Il condizionale di 2° tipo (Second Conditional)
Bibliografia
Esercizi
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1. GLI ARTICOLI
Nella lingua inglese l’uso degli articoli non è difficile, ma esistono molte eccezioni che devono
essere studiate e ricordate. Come per la lingua italiana, anche in quella inglese esistono due
tipi di articoli, quello determinativo e quello indeterminativo; partiamo dal primo.
Quando chi parla e chi ascolta sanno a quale oggetto specifico ci si sta riferendo:
They live in the green house on top of the hill.
(Vivono nella casa verde in cima alla collina)
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Davanti a nomi di alcuni posti pubblici, specialmente quando ci si riferisce a questi in
modo generale:
I went to the theatre last night. (Sono andato a teatro ieri sera)
I have to go to the bank. (Devo andare in banca)
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1.3 L’OMISSIONE DELL’ARTICOLO
davanti ai nomi dei pasti principali (tranne quando sono preceduti da un aggettivo):
We have breakfast at eight. (La colazione è alle nove)
He gave us a good dinner. (Ci preparò un’ottima cena.)
davanti a nomi di parti del corpo umano ed a nomi di articoli di vestiario, che
preferiscono l’aggettivo possessivo:
Turn your head left. (gira la testa a sinistra)
The Gentleman took off his coat and sat down. (Il signore si tolse il cappotto e si
sedette)
Close your eyes. (chiudi gli occhi)
davanti a home quando è usato da solo, cioè non preceduto o seguito da parole o frasi
descrittive; quando invece home è preceduto o seguito da parole o frasi descrittive,
vuole anche l’articolo:
Mary went home. (Mary tornò a casa)
My friends arrived home late. (I miei amici giunsero a casa tardi)
John went to the doctor’s home. (John andò a casa del dottore)
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davanti a nomi che sono preceduti da un titolo
Doctor Smith was talking to Mr. Brown.
(Il dottor Smith stava parlando al Sig Brown)
2. LE PREPOSIZIONI
Le preposizioni inglesi creano seri problemi allo studente, che deve sapere soprattutto quali
sono le costruzioni che le richiedono e quali quelle che non le vogliono, oppure quale
preposizione usare e quando è necessaria in una frase. Il problema maggiore per uno studente
italiano è quello di confondersi nell'inserire preposizioni là dove la lingua inglese vuole solo il
verbo all'infinito, ad esempio: Man eats to survive = L'uomo si nutre per sopravvivere; oppure
quando la preposizione non viene usata solo come tale, ma anche come congiunzione o
avverbio.
Esistono dei casi in cui le preposizioni possono andare alla fine della frase, ad esempio nelle
relative o nelle interrogative che cominciano con preposizione seguita da what/where/
which/whom:
the man with whom I was talking (l’uomo con il quale stavo parlando) the man I was talking with
the shop from which I buy my clothes (il negozio dove compro i miei vestiti) the shop I buy my clothes from
To whom are you talking? (Con chi stai parlando) Who are you talking to?
ATTENZIONE
Quando si indica un periodo, e non un giorno specifico, si usa at: at Christmas (a Natale); at
night; ecc.
• on; si usa nelle espressioni on time = al tempo stabilito, né prima né dopo; da non
confondere con in time = non in ritardo, in tempo
The midnight flight left on time = Il volo di mezzanotte è partito in orario.
I want to get there in time for lunch. = Voglio arrivare (in tempo) per pranzo.
• at; si usa davanti a periodi di tempo (vacanze, fine settimana, ecc.) e davanti alle ore:
at Easter (a Pasqua); at the weekend; at midnight; at half past eight; at night
Si usa per esprimere l'età: at thirty; at eighteen; at fifty; ecc.
Si usa nelle espressioni at the beginning/at the end (of)= all'inizio/alla fine (di)
Si usa nelle espressioni at first = al principio; at last = dopo qualche tempo/eventual-
mente
• since; usato soprattutto con i tempi verbali present perfect e past perfect, significa
semplicemente "da un determinato periodo di tempo al momento in cui si sta parlando":
I have been in Rome since Wednesday. (Sono a Roma da mercoledì)
She hadn’t seen her brother since they left university.
(Era da quando avevano lasciato l’università che non vedeva suo fratello)
Può essere usato anche come avverbio o come congiunzione temporale:
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My brother left university in 1995. I haven't seen him since.
(Mio fratello ha lasciato l'università nel 1995. Non lo vedo da quel periodo)
• for; si usa per indicare un periodo di tempo. Se usato con il present perfect o il past
perfect indica un'azione che comincia in un determinato periodo di tempo e continua sino
al momento in cui si sta parlando:
I’ve been working on the computer for two hours and my eyes are tired.
(Ho lavorato al computer per due ore ed i miei occhi sono stanchi)
• by; si usa davanti ad un periodo di tempo, età o ora e significa "prima/entro quel
periodo/età/ora":
I must be at the airport by nine, for my check-in.
(Per il check-in devo essere all’aeroporto per/entro le nove)
• before; significa "prima" e può essere preposizione (seguita dal verbo al congiuntivo),
congiunzione o avverbio.
• during; si usa con i periodi di tempo conosciuti o ben definiti e l'azione che si svolge può
protrarsi per l'intero periodo o capitare in qualche tempo all'interno del periodo stesso:
During the Stone Age man lived in caves.
(Durante l’Età della Pietra l’uomo viveva in caverne)
The sun shone all Sunday but it started snowing during the night.
(Il sole aveva brillato per tutto il giorno, ma durante la notte cominciò a nevicare)
• to; si usa quando c'è from nella frase, se non compare allora si usano till/until:
I worked from 5 a.m. to 2 p.m. (Ho lavorato dalle 5.00 alle 14.00)
• till/until; si usa spesso con un verbo negativo per accentuare il significato di "ritardo":
She told me she won't be back till 4 a.m.
(Mi disse che non sarebbe ritornata prima delle/fino alle 4.00)
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2.2 LE PREPOSIZIONI DI MOTO
• at/in nelle espressioni arrive at/in; si usa arrive in quando si "giunge in una città, paese
o stato"; si usa arrive at per qualsiasi altra destinazione:
I arrived in New York.
(Giunsi/sono giunto a New York)
Susan arrived in a little town in the middle of the plain.
(Susan era giunta/giunse in un piccolo paese nel mezzo della pianura)
Tom arrived at the hotel at midnight.
(Tom giunse all’hotel a mezzanotte)
We arrived at the station in time.
(Giungemmo alla stazione in tempo)
CASI PARTICOLARI
• home: con i verbi di movimento non è preceduto da preposizioni:
I’m going home. (Vado a casa)
Tom went home by train. (Tom tornò a casa in treno)
It takes you an hour to get home. (Ti ci vorrà un’ora per tornare a casa)
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• Le preposizioni che si usano per dare indicazioni sulla direzione da prendere per
raggiungere un determinato luogo:
into; to; at; along e on (entrambi anche avverbi); till (anche congiunzione):
Go along Viale Cavour till you reach a crossroad.
Turn left into Via Garibaldi and go straight on till you see the Ritz on your right.
Take the second turning on/to the left and go on (avverbio) to the end of the street, the
tube/underground station (inglese)/ the subway station (americano) is just round the
corner.
(Percorri Viale Cavour sino a raggiungere un incrocio. Gira a sinistra in Via Garibaldi e
vai sempre dritto sino a che non vedi il Ritz alla tua destra. Prendi la seconda a sinistra
e vai sino alla fine della via, la metropolitana è proprio girato l’angolo.)
• in; si usa quando si desidera esprimere lo stato in luogo, ma in un luogo che ha confini,
limiti o è circondato. Ad esempio: we can be in a square (possiamo essere in una piazza);
we can be in a room (…in una stanza); we can be in a forest (…in una foresta); we can be
in a desert; ecc. In questo caso in diventa sinonimo di inside.
• at; si usa quando si desidera esprimere stato in luogo, ma, al contrario di in, è più
sinonimo di at this point che di inside; ad esempio:
The girls are at the sea.
(le ragazze sono al mare, ma non in acqua; forse sono sulla spiaggia, o a fare una
passeggiata)
The girls are in the sea.
(le ragazze sono al mare, ma in acqua)
They are waiting at the station.
(stanno aspettando, ma forse sono davanti alla stazione, oppure nella sala d'aspetto, o al
buffet o al binario; quindi si indica l'intera area dove si trova l'edificio della stazione)
They are waiting in the station
(sono solo all'interno dell'edificio)
• on; si usa sia come preposizione di stato, che di moto (vedi paragrafo 2.2 alla voce CASI
PARTICOLARI) e significa "su"/"sopra":
The computer is on the desk. (Il computer è sulla scrivania)
The children are jumping on their beds. (I bambini stanno saltando sui letti)
The cat is walking on the roof. (Il gatto sta camminando sul tetto)
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ATTENZIONE
All over + nome/pronome = "in ogni parte di": All over the world.
(In ogni parte del mondo)
• Above; può essere anche avverbio e significa solo "sopra / più alto di":
The birds fly above the roofs of the towns. (Gli uccelli volano sopra i tetti delle città)
Stars shone above us. (Le stelle splendevano sopra di noi)
• among; significa "tra" e si usa quando ci si riferisce a più di due persone o cose:
I spent my holidays in a little village among the mountains.
(Ho trascorso le vacanze in un piccolo villaggio tra le montagne)
ATTENZIONE
Non si deve confondere beside con besides = inoltre/ per giunta/ in ogni modo
• in front of; significa "di fronte a"/”davanti a”, ed ha un uso particolare perché, nel caso
di due persone, non implica che queste si guardino; possono essere anche di schiena,
ma una davanti all'altra. Ad esempio, Peter e Joan si trovano allo stesso tavolo, uno di
fronte all'altro, non si userà in front of ma opposite oppure un verbo specifico:
Peter is facing Joan. (Peter è di fronte a Joan – la sta guardando)
Peter is opposite Joan. (Peter è di fronte a Joan – la sta guardando)
E lo stesso accade per ciò che riguarda gli edifici di una stessa strada, se si indica la casa di
fronte si usa opposite. Per il resto, rimane comune l'uso di in front of:
The table stands in front of the cupboard.
(Il tavolo si trova di fronte alla credenza)
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The tube station is just in front of you.
(La stazione della metropolitana è proprio di fronte a te)
I verbi che vengono posti immediatamente dopo le preposizioni, devono andare al gerundio (‘–
ing form’); ad eccezione di but e except che vogliono l'infinito (senza il to). Molti aggettivi ed
anche un gran numero di verbi sono seguiti da preposizioni, e tutti si possono trovare
consultando un buon dizionario, il quale indicherà la giusta preposizione da usare.
To e for possono essere omesse davanti all'oggetto indiretto con quando nella frase ci sono i
seguenti verbi:
bring/ give/ offer/ pass/ promise/ sell/ send/ take/ tell/ show/ leave/ hand/ sing
per ciò che concerne to
She gave the keys to her brother = She gave her brother the keys
(Diede le chiavi a suo fratello)
I showed my driving licence to the policeman = I showed the policeman my ...
(Mostrai la patente al poliziotto)
Buy/ book/ cook/ fetch/ find/ keep/ leave/ make/ order/ get/ build/ reserve per
ciò che concerne for
My father bought a present for my mother = My father bought my mother a present
(Mio padre comprò un regalo per mia madre)
I am making a cake for you = I am making you a cake
(Faccio un dolce per te/Ti faccio un dolce)
ATTENZIONE
Normalmente entrambe le costruzioni possono essere usate, ma è preferibile l'omissione della
preposizione quando l'oggetto diretto è una frase: show me the way to happiness (mostrami la
via per la felicità); mentre si preferisce l'uso della preposizione quando l'oggetto indiretto è
una frase, o quando l'oggetto diretto è it o them:
I have to give this letter to the girl who works in the coffee opposite my office.
(Devo consegnare questa lettera alla ragazza che lavora nel caffè di fronte al mio ufficio)
To si omette quando nella frase ci sono verbi di comunicazione che esprimono comando,
invito, consiglio e richiesta:
Peter invited me to dinner. (Peter mi invitò a cena)
The doctor advised the patient to wait. (Il medico disse al paziente di aspettare)
The teacher asked me a question. (L’insegnante mi fece una domanda)
3. I SOSTANTIVI
I sostantivi inglesi seguono una regola ben precisa quando si tratta di trasformarli al plurale: si
aggiunge una –s. La regola della formazione del plurale presenta le seguenti variazioni
ortografiche: i nomi che terminano in x, sh, ss, ch, e z aggiungono il suffisso -es, mentre
quelli che terminano con la vocale o, aggiungono -es oppure solo -s se sono nomi di origine
straniera. Tutti i nomi che terminano in y preceduta da una consonante trasformano la y finale
in i e aggiungono -es, mentre quelli che terminano in y preceduta da una vocale vogliono solo
la -s. Questa è la regola base per la creazione del plurale dei nomi semplici. Ecco alcuni esempi
di nomi ed i loro plurali:
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document/documents (documento)
programme/programmes (programma)
esempi di nomi nomi che terminano in y preceduta da consonante e di nomi che terminano
in y preceduta da vocale
army/armies (esercito)
country/countries (paese)
sky/skies (cielo)
boy/boys (ragazzo)
day/days (giorno)
PARTICOLARITÀ
Nella lingua inglese ci sono nomi che formano il loro plurale in modo irregolare.
Esempi:
child/children (bambino/bambini)
foot/feet (piede/piedi)
goose/geese (oca/oche)
man/men (pronuncia: mæn/men) (uomo/uomini)
mouse/mice (topo/topi)
ox/oxen (bue/buoi)
tooth/teeth (dente/denti)
woman/women (pronuncia: ‘wυm∂n/’wImΙn) (donna/donne)
Alcuni nomi sono sempre plurali come, per esempio, gli indumenti o gli oggetti che sono
composti da più parti, ad esempio:
trousers (pantaloni)
scissors (forbici)
glasses (occhiali)
I sostantivi “non numerabili” (uncountables) sono tutti quei nomi che non possono essere
contati, che vogliono sempre il verbo al singolare e non sono mai usati con l’articolo
indeterminativo; in alcune grammatiche questi nomi vengono chiamati anche mass nouns
perché indicano “materiale”, “massa indistinta”.
I nomi uncountable più comuni sono:
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news (notizia/notizie)
rubbish (spazzatura/immondizia)
knowledge (conoscenza/il sapere)
advice (consiglio/consigli)
Un buon dizionario sottolinea sempre il tipo di nome: se è uncountable oppure no, o se può
essere entrambi.
Generalmente questi sostantivi non vogliono l’articolo indeterminativo e possono essere
preceduti da costruzioni come a bit/piece/slice/ecc.of, o da some, any, no, a little:
a piece of information (una informazione)
a bit of news (una notizia)
a drop of water (una goccia d’acqua)
a slice of cake (una fetta di dolce)
Come tutte le regole grammaticali che si rispettino, anche questa presenta delle eccezioni, che
ora si vedranno:
hair non indica solo “i capelli” nel senso generale della parola, ma considera
anche ogni capello singolarmente
She has curly, blond hair. (Ha i capelli ricci biondi)
The magician took one hair from his head to show the audiece the sharpness of
the blade.
(L’illusionista prese un capello dalla sua testa per mostrare al pubblico l’affilatezza della
lama)
I nomi che indicano bevande come tea, whisky, coffee, ecc. si comportano come
hair quando non si usano con significato generale ma per indicare il particolare
(sottintendendo così la quantità; es: un atazza, un bicchiere, ecc..). Ad esempio si può dire
Coffee and tea are soft drinks. (Tè e caffè sono bevande non alcoliche)
ma si può anche chiedere
One coffee please, and two beers. (Un caffè e due birre, per favore)
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4. AGGETTIVI E PRONOMI
Come nella lingua italiana, anche in quella inglese gli aggettivi si dividono in vari tipi: aggettivi
possessivi, aggettivi interrogativi, aggettivi di qualità, aggettivi dimostrativi, aggettivi di
quantità ed aggettivi distributivi; ad eccezione degli aggettivi dimostrativi this/that, che
cambiano al plurale in these/those, gli aggettivi inglesi non concordano né con il numero né
con il genere del sostantivo che accompagnano, quindi mantengono la stessa forma sia per il
singolare che per il plurale e per il femminile ed il maschile.
Gli aggettivi possono avere una funzione sia attributiva che predicativa, tutto dipende dalla
posizione che hanno nella frase.
Sono attributivi quando vengono messi prima dei sostantivi ai quali si riferiscono:
an interesting book (un libro interessante)
this table (questa tavola/questo tavolo)
your bag (la tua/la vostra borsa)
e quasi tutti gli aggettivi si comportano in questo modo; sono predicativi quando vengono
messi dopo il verbo, e di solito questa posizione dipende anche dal tipo di verbo che si trova
nella frase. Esistono infatti particolari verbi che possono solo essere seguiti dagli aggettivi, e
sono feel, appear, get, keep, look, make, taste, sound, turn, smell, become, seem, be.
You look tired. (sembri stanco) [aspetto fisico]
It tastes good. (sembra buono) [sapore del cibo]
People outside got impatient. (la gente fuori diventò impaziente)
I feel fine. (mi sento bene)
They seem happy. (sembra felice)
John’s father became famous. (il padre di John è diventato famoso)
PARTICOLARITÀ
Alcuni aggettivi si formano grazie ai participi -ing e –ed; il primo, essendo un participio
presente, crea aggettivi che indicano l’effetto che stanno producendo; mentre il secondo, come
participio passato, crea aggettivi che indicano il modo in cui si viene influenzati:
The dinner is disgusting. They were disgusted.
(la cena è disgustosa) (furono disgustati)
Prima di trattare gli argomenti di questo paragrafo, è necessario presentare anche quali sono i
pronomi personali ed i pronomi possessivi della lingua inglese:
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Pronomi possessivi Aggettivi possessivi
mine my
yours your
his/hers his/her/its
ours our
yours your
theirs their
Attenzione a non usare apostrofi con il neutro singolare! La s finale è legata all’aggettivo,
altrimenti sarebbe la forma contratta del verbo to be al presente: its ≠ it’s.
Gli aggettivi possessivi (come i pronomi) concordano con il genere del possessore, ma sono
invariabili, cioè restano gli stessi, sia che precedano un nome singolare o plurale:
my car/cars la mia/le mie auto (che io sia maschio o femmina)
his car/cars la sua/le sue auto (di lui)
her car la sua auto (di lei)
its engine il suo motore (dell’auto, nome neutro)
their car la loro auto (quando il possessore è più di uno)
Nel caso del precedente esempio, se si conosce il sesso dell’animale allora vale la regola del
maschile e femminile per la terza persona singolare. L’uso dell’aggettivo possessivo è quasi
sempre obbligatorio con i nomi che indicano parti del corpo, indumenti, oggetti personali o
parentela:
Altri esempi:
I want all my things back! (rivoglio tutte le mie cose!)
Look at your hands, they are dirty. (guarda le tue mani, sono sporche)
Before going out she put on her coat and took her bag.
(Prima di uscire indossò il cappotto e prese la borsa)
I hurt my hand while I was cutting the grass.
(Mi sono fatto male alla mano mentre tagliavo l’erba)
Il genitivo sassone è una particolarità solo della lingua inglese, ed è principalmente usato per
indicare “possesso” o “relazione”; si tratta del suffisso ’s per i nomi al singolare o per quelli al
plurale che non terminano in s, e del suffisso s’ o semplicemente solo l’apostrofo (’) per i nomi
al plurale che terminano in -s.
Con i nomi composti il genitivo segue l’ultima parola (my sister-in-law’s car). L’uso del genitivo
sassone obbliga alla soppressione dell’articolo davanti alla persona o cosa posseduta (the voice
of the teacher=the teacher’s voice).
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men’s room (la stanza degli uomini)
cats’ food (il cibo per i gatti)
the dog’s collar (il collare del cane)
Di solito, più si scende la scala degli esseri animati, e meno probabile diventa l’uso del
genitivo; ma esistono delle eccezioni, perché alcune espressioni temporali reggono il genitivo:
ATTENZIONE
spring ed autumn normalmente non reggono il genitivo sassone, solo quando sono usati in
campo letterario e poetico.
Questi aggettivi e/o pronomi (a seconda che accompagnino e/o sostituiscano un nome)
formano una frase interrogativa e si possono tradurre con chi?/di chi?/cosa?/ quale?
Which/what entrambi significano “quale” e possono essere usati per le cose, il primo (which)
implica una scelta limitata, ad esempio:
What do you want to see?
(Cosa vuoi vedere?) (scelta molto ampia)
I have “Casablanca”, “Star Wars” and “Pretty Woman”: which do you want to see?
(C’è “Casablanca”, ... ... ... ... ...: cosa vuoi vedere?) (scelta limitata)
What does it cost to marry on a tropical island?
(Quanto costa sposarsi su un’isola tropicale?)
Which is the most beautiful island in Hawaii?
(Qual’è l’isola più bella delle Hawaii?)
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Il secondo (what?) può anche assumere altri significati:
What kind of chocolate is this? It is not sweet. (che tipo di…?)
(Che tipo di cioccolata è questa? Non è dolce)
What did you do that for? = Why did you do that? (What for - perchè...)
(Perchè l’hai fatto?)
What was the film like? – It was quite boring. (come è stato/a ...?)
(Com’era il film?- Abbastanza noiosa)
What is he like?- He’s tall, handsome and loves animals. (com’è? qual’è il suo aspetto?)
(Com’è?- È alto, bello ed ama gli animali)
(dove quest’ultima è una domanda sia sul carattere che sull’aspetto fisico)
What does she look like?- She is small and very thin with curly red hair.
(Com’è?-È piccola, molto magra e con i capelli ricci rossi)
What does it look like?- It is white and soft. It looks like cotton.
(Com’è?- È bianco e soffice, sembra cotone)
(sono due domande che chiedono informazioni solo sull’aspetto fisico)
Entrambi questi aggettivi possono essere usati con le preposizioni, che di solito vanno alla fine
della domanda:
Which school do you send your children to? (A quale scuola mandi i tuoi figli?)
Gli aggettivi dimostrativi sono gli unici aggettivi che concordano con i sostantivi ai quali si
riferiscono quando questi sono al plurale; quando non accompagnano alcun nome sono
pronomi.
This (singolare: questo/a) e these (plurale: questi/e) indicano una persona o un oggetto
vicino
a chi parla
That (singolare: quello/a) e those (plurale: quelle/i – quei) indicano un oggetto o una persona
lontani da chi parla.
Singolare Plurale
This television these televisions; (Questo televisore/questi televisori)
That train those trains; (Quel treno/quei treni)
This man these women; (Quest’uomo/queste donne)
That city those cities; (Quella città/quelle città)
Fanno parte di questi aggettivi: some, any, little, few, many, much, no ed anche tutti i
numerali. Some ed any possono andare da soli, oppure creare delle parole composte:
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somebody, something, someone, anybody, anything, anyone. In questi casi sono
pronomi.
Some significa “un certo numero, qualche, alcuni” ed è invariabile; viene usato nelle frasi
affermative. Può essere usato anche nelle domande quando si desidera offrire qualcosa o
c’è l’idea di richiesta, e quando ci si aspetta che la risposta sia affermativa. In tutte le altre
frasi vuole il verbo affermativo.
I’ll take some candy for my little sister.
(Prendo alcuni dolcetti per la mia sorellina)
Would you like some tea? (Desidera del tè?)
Could you take some water to that old lady sat over there? She is not feeling well.
(Potresti portare un pò d’acqua a quella vecchia signora seduta laggiù? Non si sente bene)
There are some things which annoy me.
(Ci sono alcune cose che mi danno fastidio)
Some people preferred to go outside instead of listening to the speaker.
(Alcune persone hanno preferito uscire, invece di ascoltare l’oratore)
Any significa “una certa quantità, alcuni/e” ed è invariabile; di solito viene usato nelle frasi
interrogative (tranne per quelle dove compare some) e in quelle negative. Lo si può anche
trovare in frasi affermative ma, in questo caso, esprime il significato di “qualunque,
chiunque”
I haven’t got any cigarettes. (Non ho sigarette)
Have you got any water in your flask? (Hai dell’acqua nella borraccia?)
Ask me if you want any information. (Chiedi se desideri qualsiasi informazione)
Are you sure about that? I don’t think they need any help.
(Ne sei sicuro? Non credo che abbiano bisogno d’aiuto)
Any English Grammar will explain you the use of the adjectives.
(Qualsiasi grammatica inglese vi spiegherà l’uso degli aggettivi)
No significa “nessuno/a” si usa per esprimere una negazione, vuole il verbo affermativo e
quando è seguito da un nome può diventare soggetto. Il suo pronome è none.
I have no time, I’m in a hurry. (Non ho tempo. Ho fretta)
You have no right to speak to me in that way.
(Non hai diritto di parlarmi in quel modo)
No news came from the radio. (Dalla radio non giunsero notizie)
No voice was heard. (Non si sentì nessuna voce)
Did you buy any bread? – No, there was none.
(Hai preso del pane? – No, non c’ era.)
A little/little significa “poco/a”; di solito precede i nomi uncountable, perchè si usa per
indicare una piccola quantità. A little, quando è preceduto da only, indica una ulteriore
diminuzione della quantità; mentre little da solo indica “mancanza” ed in questo caso è
molto simile ad una negazione:
a little milk; little milk; (un pò di latte/poco latte)
Only a little milk was left for the cat.
(Era rimasto veramente poco latte per il gatto)
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A few/few significa “pochi/e”; precede tutti gli altri nomi perché indica un piccolo numero.
Few è usato in senso più generale ed ha un significato potenzialmente negativo, mentre a
few tende a non averlo, ad esempio:
There are few students in your class.
Ci sono pochi (non molti) studenti nella tua classe
There are a few students in your class.
Ci sono pochi (un pò di) studenti nella tua classe
Se nella prima frase può esserci un tono di disappunto, nella seconda scompare.
4.5. LA COMPARAZIONE
Come si creano i comparativi ed i superlativi degli aggettivi
Se nel primo capitolo ci si è soffermati sulla regola per la creazione del plurale dei nomi, anche
in questo dovremo introdurre quella che è la regola base per una corretta formazione del
comparativo e superlativo degli aggettivi inglesi, poiché esistono anche delle forme irregolari
che vanno imparate come tali. Prima di tutto si farà una distinzione tra quelli che sono
chiamati “aggettivi brevi” e quelli invece “lunghi”:
• gli “aggettivi brevi”, o con una sola sillaba, formano il loro comparativo con l’aggiunta del
suffisso -er, ed il superlativo con -est (quelli già terminanti in e aggiungono solo -r e -st ).
Esempi:
light (leggero/luminoso/brillante)
lighter
lightest
dark (scuro)
darker
darkest
brave (coraggioso)
braver
bravest
• gli “aggettivi lunghi”, o con due sillabe o più, formano il comparativo e il superlativo
premettendo rispettivamente more e most davanti all’aggettivo. Si aggiunge er/est agli
aggettivi bisillabi che terminano in er, y o ly.
Esempi:
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expensive (costoso)
more expensive
most expensive
delighted (lieto/felice)
more delighted
most delighted
beautiful (bello)
more beautiful
most beautiful
secure (sicuro)
more secure
most secure
heavy (pesante)
heavier
heaviest
good (buono)
better
best
bad (cattivo)
worse
worst
little (piccolo)
less
least
far (lontano)
farther, farthest (usato solo per distanza)
further, furthest (usato per distanza ed anche altro)
many/much (tanto/molto)
more
most
old (vecchio)
elder (solo per persone) older (per persone ed oggetti inanimati)
eldest ˝ oldest "
Come si sarà notato gli aggettivi old e far presentano due forme comparative e superlative,
vediamo perché:
il comparativo ed il superlativo elder ed eldest più che per l’idea dell’età in generale, sono
usati quando si vuole sottolineare l’anzianità:
his elder son, my eldest daughter
Il comparativo older lo si usa quando compare than nella frase, cioè con una costruzione
comparativa di maggioranza:
She is older than I Am; NO She is elder than I am.
Il comparativo further si usa anche con i nomi astratti, e lo si può tradurre con “ulteriore/i”:
Further information will be given at the end of the tour.
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(Ulteriori informazioni verranno fornite alla fine del giro)
I won’t go any further. (non andrò oltre)
Comparativo di uguaglianza
si forma con as…aggettivo…as per le frasi affermative:
She is as beautiful as her mother. (È bella come sua madre)
This car runs as fast as a racing car. (Quest’auto corre veloce come un’auto da corsa)
Il primo as è sempre obbligatorio.
Gerundio…as/not so…aggettivo…as…geundio:
Travelling alone is not as/so nice as travelling with friends.
(Viaggiare da soli non è così bello come viaggiare in compagnia)
Buying a new one is as easy as repairing the old one.
(Comprare un’auto nuova è tanto semplice quanto sistemare quella vecchia)
Surfing the Net is as interesting as turning over the pages of a never-ending newspaper.
(Navigare in Internet tanto interessante quanto voltare le pagine di un interminabile
quotidiano)
Comparativo di maggioranza
Si forma con than:
She is more beautiful than me. (È più bella di me)
I am cleverer than my brother. (Sono più furbo di mio fratello)
You look older than your twin-sister. (Sembri più vecchia di tua sorella gemella)
An airplane is faster than an helicopter. (Un aereo è più veloce di un elicottero)
This house is bigger than I expected. (Questa casa è più grande di quanto mi
aspettassi)
This little hotel is more expensive than that big one. (Questo piccolo hotel è più caro di
quello grande)
Foxes are cleverer than dogs. (Le volpi sono più furbe dei cani)
Comparativo di minoranza
si forma con less…aggettivo…than:
The tall boy is less handsome than the little one.
(Il ragazzo alto è meno bello del piccolo)
She is less strong than you. (È meno forte di te)
My steak is less thick than yours, but it is more expensive.
(La mia bisteccha è meno grossa della tua, ma è più costosa)
The room was less small than we expected.
(La stanza era meno piccola di quanto ci aspettassimo)
The most intelligent of men: Albert Einstein. Il più intelligente tra gli uomini:...
The most beautiful of queens: Cleopatra. La più bella tra le regine:…
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It is the best coffee I have ever drunk. È il miglior caffè che abbia mai bevuto
Marc is the cleverest student in the school. Marc è lo studente più intelligente della
scuola
These were the most expensive holidays we have ever spent.
(Queste sono state le vacanze più costose che abbiamo mai fatto)
5. GLI AVVERBI
Esistono diversi tipi di avverbio. Trai più frequenti troviamo quelli di modo, di luogo, di
tempo, di frequenza, di grado e interrogativi.
Si formano aggiungendo il suffisso -ly agli aggettivi corrispondenti, mentre esistono avverbi ed
aggettivi che hanno al stessa forma. Il comparativo ed il superlativo degli avverbi si forma
come per gli aggettivi: con more, most per gli avverbi di due o più sillabe e con er/est per
quelli monosillabi; anche le costruzioni per le comparazioni sono le stesse.
ATTENZIONE
Di solito quando un avverbio è messo dopo una frase o una proposizione, tende a mutare il
verbo di quella frase o proposizione; ad esempio nella frase
They secretly decided to go out (significa che la decisione era segreta)
They decided to go out secretely (significa che l'uscita doveva essere segreta)
Gli avverbi di luogo quando non c'è l'oggetto, sono messi dopo il verbo
She lives upstairs. (vive al piano di sopra)
He ran away. (corse via)
Susan wasn't there. (Susan non era là)
Throw it away! (gettalo via!)
I have looked for my shoes everywhere, but I cannot find them.
(Ho cercato le mie scarpe dovunque, ma non riesco a trovarle)
Gli avverbi here e there possono essere seguiti dai verbi be, come, e go
oppure seguire il verbo
Here comes Alan (significa che è appena arrivato)
MA
Alan comes here (significa che è una sua abitudine venire in questo posto)
Gli avverbi di tempo di solito sono messi all'inizio o alla fine di una frase, ma con till
vanno sempre alla fine
They will come tomorrow. (verranno domani)
Now they are here. (adesso/ora sono qui)
John will stay here till nine. (John starà qui sino alle nove)
Go now! (vai ora)
The police will soon be here. (la polizia sarà subito qui)
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L’avverbio yet di solito viene messo dopo il verbo o dopo il verbo seguito dall’oggetto,
ma se l'oggetto è costituito da un numero di parole, può andare anche prima del verbo.
Si usa nelle frasi interrogative o negative
I haven't finished yet. (non ho ancora finito)
She hasn't yet filled the application form the employee gave her.
(Non ha ancora completato la domanda che l’impegata le ha dato)
L’avverbio still segue il verbo to be ma precede tutti gli altri verbi; si usa
principalmente nelle frasi interrogative ed affermative
They are still at home. (sono ancora a casa)
I still watch that old T.V. program. (guardano ancora quel vecchio programma)
Gli avverbi di frequenza seguono il verbo to be; precedono i tempi semplici di tutti gli
altri verbi e con i verbi composti seguono il primo ausiliare
The cat is always running from one side to the other of the room.
(Il gatto correva sempre da un punto all’altro della stanza)
I usually go to sleep late at night.
(Di solito vado a letto tardi la sera)
How are you? - I'm fine, thanks. (come stai? – bene, grazie)
How do you get there? – By car. (come hai fatto ad arrivarci? In macchina)
ATTENZIONE
How is he? (Come sta di salute)
What is he like? (Com'è?)
What does she look like? (Com’è? di aspetto fisico)
6. I VERBI
INTRODUZIONE
I verbi inglesi si dividono in tre principali categorie: ordinari, ausiliari e modali; quelli
ordinari hanno l’infinito preceduto da to, mentre alcuni ausiliari, tra i quali i modali come may,
must, will, shall e can, non hanno l’infinito.
I verbi ordinari (ed alcuni ausiliari) si coniugano in questi tempi:
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Presente semplice I live/he lives
progressivo I am/he is living
perfetto I have/he has lived
perfetto progressivo I’ve/he has been living
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I verbi possono essere coniugati nella forma affermativa, negativa, interrogativa ed
interrogativa-negativa.
La forma affermativa, nel presente semplice, corrisponde all’infinito senza il to, con l’unica
eccezione dell’aggiunta di una s per la terza persona singolare (alcuni ausiliari e modali non
seguono questa regola).
La forma negativa, nel presente semplice, si ottiene con l’ausiliare do (does per la terza
persona singolare) seguito dalla congiunzione not; si usa did not quando il tempo è al
passato.
Nella lingua parlata gli ausiliari negativi sono comunemente usati nelle forme contratte
don’t/doesn’t e didn’t:
I/you don’t live; he/she/it doesn’t live; we/you/they don’t live
I/you/he/she/it/we/you/they didn’t live.
Questo per ciò che riguarda solo i tempi semplici, tutti gli altri tempi vengono formati con l’uso
di ausiliari:
I was interested in that thing - I was not/wasn’t interested in that thing.
(Ero/non ero interessato a quella cosa)
He will go back – He will not/ won’t go back.
(Tornerà/Non tornerà)
She would understand – She would not/ wouldn’t understand.
(Capirebbe/Non capirebbe)
La forma interrogativa si crea facendo precedere il soggetto da do/does/did, invertendo
cioè la posizione del soggetto, che viene a trovarsi prima del verbo all’infinito. Questo per ciò
che riguarda tutti i tempi semplici; per gli altri tempi la forma interrogativa si crea mettendo il
soggetto dopo l’ausiliare:
Does Sally like strawberries? (a Sally piacciono le fragole?)
Do you prefer mineral water or coke? (preferisci acqua o coca?)
Did they enjoy the movie? (gli è piaciuto il film?)
Have you finished? (hai/avete finito?)
Are they studying? (stanno studiando?)
Will you be here on time? (sarai/sarete qui in orario?)
Would you please sit down? (vuoi sederti per favore?)
La forma interrogativa negativa è usata molto spesso contratta con not prima del soggetto.
Questo tipo di frase viene usata quando chi parla aspetta o spera in una risposta affermativa
Didn’t you see her? (Non l’hai vista?)
Aren’t I? (Non sono io?)
Haven’t you finished yet? (non hai ancora finito?)
Don’t you like my new house? (non ti piace la mia casa nuova?)
In questo paragrafo introdurremo quelli che sono i principali tempi dei verbi ordinari.
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TEMPO PRESENTE PROGRESSIVO
Si forma con il tempo presente del verbo essere “to be” (I am, you are, he is, she is, it is,
we are, you are, they are), seguito dal verbo che si desidera usare, alla forma in ing.
Se il verbo ha l’infinito che termina in e muta, allora questa cade quando si aggiunge -ing,
mentre i verbi che terminano con doppia e mantengono entrambe le vocali anche davanti ad -
ing.
La forma negativa la si ottiene aggiungendo not all’ausiliare essere al presente, mentre quella
interrogativa invertendo soggetto ed ausiliare; questo tempo si usa di solito per esprimere
un’azione che sta succedendo nel momento stesso in cui si parla; per indicare un’azione
temporanea che sta capitando più o meno in questo periodo, ma non necessariamente nel
momento in cui si sta parlando; come futuro quando si vuole indicare un piano immediato già
stabilito ed è accompagnato da un complemento di tempo al futuro.
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ATTENZIONE: USED TO
Esprime una situazione passata che contrasta con il presente, oppure una routine passata
(semplicemente si descrive la routine di qualcuno durante un certo periodo), spesso c’è una
successione di azioni. Le forme negativa e interrogativa si formano usando l’ausiliare
didn’t/did.
She always used to dress in yellow; now she always dresses in black.
(Era solita vestire sempre di giallo; ora veste sempre di nero)
Sono chiamati ausiliari perché aiutano gli altri verbi ordinari nella formazione dei tempi,
poiché si possono combinare con l’infinito, il presente ed il participio passato.
I verbi ausiliari più usati sono: to be, to have, to do, e i verbi modali: must, may, might,
can, could, will e would. Tranne i primi tre, tutti gli altri ausiliari mantengono la stessa
forma per tutte le persone. La forma negativa si crea mettendo not dopo l’ausiliare, la
forma interrogativa di solito vuole l’inversione, cioè il verbo prima del soggetto. Sempre
tranne i primi due, gli ausiliari non reggono un tempo progressivo.
Gli ausiliari assumono un ruolo molto importante nella conversazione, poiché vengono usati
nelle risposte brevi invece di ripetere il verbo originale (anche se una semplice risposta con
yes/no non è sbagliata ma è meno gentile) e quando si è d’accordo con l’interlocutore
Do you speak English? Yes, I do. (Parli inglese? Sì, lo parlo)
Do they understand the movie? No, they don’t. (Capiscono il film? No, non lo
capiscono)
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Have you studied the new lesson? No, I haven’t. Hai studiato la nuova lezione? No, non
l’ho fatto)
Did you hear the news? Yes, we did. (Avete sentito la notizia? Sì.)
Sally talks too much. Yes, she does. (Sally parla troppo. Sì, è vero)
TO HAVE si usa per coniugare i tempi nella forma perfetta ed è seguito dal participio
passato dei verbi
I have never been there before. (presente perfetto)
(non sono mai stato qui prima d’ora)
He has been working on the car. (present perfetto progressivo)
(Stava lavorando / Ha lavorato sulla macchina)
TO DO si usa per creare la forma negativa ed interrogativa del presente e del passato
semplice dei verbi ordinari
I don’t understand. (Non capisco)
She doesn’t eat meat. (Non mangia carne)
They don’t like it. (A loro non piace)
He didn’t pass. (Non passò/non è passato)
Do they like it? (A loro piace?)
What does he want? (Cosa vuole?)
Questi verbi si comportano come quelli ausiliari perché aiutano gli altri verbi nella formazione
dei tempi, con una differenza: i modali hanno un proprio significato; possono esprimere
certezza, abilità, possibilità, consiglio, deduzione, dovere, ecc.
I verbi modali più comuni sono: can, could, may, might, must, need, ought to, should;
hanno la stessa forma per tutte le persone, sono seguiti dall’infinito del verbo senza il to e non
vogliono l’ausiliare do per la creazione delle forme interrogativa e negativa
I may see you tomorrow. Posso vederti domani (forse ci vediamo domani)
She could see you next week. Potrebbe incontrarti la prossima settimana)
You mustn’t speak during the play. Non si deve parlare durante il gioco
Can you give him the tickets? Puoi dargli i biglietti?
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CAN/COULD
È il verbo modale che esprime “possibilità”, “abilità” e “permesso” (in alternativa a may =
“potere” nel senso di probabilità oppure permesso); la forma al presente (can), come quella al
passato (could), è uguale per tutte le persone. Non regge l’ausiliare nelle forme interrogativa
e negativa. Questo modale è sostituito da altri verbi che hanni il suo stesso significato, come
allow o to be able to, nei tempi progressivi, all’infinito, al futuro semplice e ai tempi perfetti:
I’ve been allowed to drive my father’s car ever since I got my driving licence.
(È da quando ho preso la patente che posso guidare l’auto di mio padre)
Quando esprime “abilità” lo si usa con il sinonimo to be able to, il quale fornisce le
parti mancanti di can. To be able to resta l’unico modo per creare il futuro, poiché can
non si usa al futuro tranne che per esprimere un permesso:
Presente
Futuro
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Could lo si usa al tempo presente quando c’è un’idea di condizione:
Could you take the train by yourself?
Prenderesti il treno per conto tuo? (se fosse necessario)
I could get you a copy.
Potrei dartene una copia (se ne vuoi una)
Quando esprime “permesso” si usa come alternativa a may, con un uso più ampio però,
perché ha sia il significato di dare, sia quello di avere il permesso:
You can take two books home with you. a) Io ti permetto di prendere i libri.
b) La biblioteca te lo permette.
You can’t eat your sandwiches here. a) Non ti permetto di mangiarli qui.
b) Il capo/la struttura/la scuola/ecc. non
permette di mangiarli qui.
MAY/ MIGHT
Questo modale esprime “possibilità” e “permesso”. La forma è uguale per tutte le persone. Non
regge l’ausiliare nella forma interrogativa e negativa.
Quando indica “permesso”, di solito sostituisce can, che è molto più informale.
Nelle richieste di “permesso”, espresse come frasi interrogative, si possono usare sia
may/can e could. Nelle frasi interrogative, alla prima persona (singolare o plurale), si
richiede il permesso di fare qualcosa (non esiste una forma interrogativa con la seconda
persona: NO May you…?).
Esempi:
May I keep your recorder for a month?
Posso tenere il tuo registratore per un mese?
May/Can/Could I use your computer? (non si sa quale sarà la risposta)
Posso usare il tuo computer?)
MUST/HAVE TO
Sono i verbi che indicano “obbligo” e “necessità”. Il primo (must) è un verbo modale, ha la
stessa forma per tutte le persone, ed è usato al presente. La forma interrogativa (must +
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soggetto + verbo all’infinito senza “to”) e quella negativa (soggeto + must + not + verbo
all’infinito senza “to”) non reggono l’ausiliare al presente.
Al tempo passato è sostituito dal passato semplice di have to (= had to). Nella forma
affermativa, il passato si forma con had per tutte le persone (soggetto + had to + verbo
all’infinito senza to). Nella forma negativa e in quella interrogativa al passato è necessario
usare l’ausiliare “did” (Negativa: soggetto + didn’ t + have to + verbo/ Interrogativa: did +
soggetto + have to + verbo).
Have to ha anche un tempo futuro, che si crea con will (affermativa: soggetto + will + have
to + verbo all’infinito senza to). Le forme interrogativa e negativa al futiro reggono sempre
l’ausiliare will/won’t (= will not).
Must si usa per esprimere un ordine o l’obbligo di fare qualcosa; implica l’autorità di
chi sta parlando:
You must ring me as soon as you arrive.
(Devi chiamarmi appena arrivi)
You must clean your room.
(Devi pulire la tua stanza). Entrambi sono miei ordini.
We must go there.
(Dobbiamo andare là)
Must si usa per dare istruzioni oppure per esprimere approvazione di regole:
You must drive carefully. (istruzione)
(Devi guidare con attenzione)
You must fasten your seatbelt. (istruzioni/obbligo)
(Devi allacciare la cintura)
Children must obey their parents. (obbligo)
(I bambini devono obbedire ai loro genitori)
(una regola che viene approvata anche da chi sta parlando)
ATTENZIONE
Mustn’t esprime una proibizione, mentre don’t/doesn’t have to significano “non è
necessario”:
You mustn’t do that. (Non devi farlo-proibizione)
You don’t have to do that. (Non è necessario che tu lo faccia)
NEED
Usato alla forma negative esprime “assenza di obbligo”, si può tradurre con “non è necessario”
o “non c’è bisogno” di fare una determinata cosa.
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Don’t need to + infinito
Esiste anche la forma Needn’t + infinito
You don’t need to carry identification, but it’s a good idea.
(Non c’è bisogno di un documento di identificazione, ma è una buona idea)
You needn’t make two copies of the file. One will be enough.
(Non è necessario che tu faccia due copie del file. Una andrà bene.)
I didn’t need to water the flowers myself. My wife did it.
(Non c’è stato bisogno che io annaffiassi i fiori. L’ha fatto mia moglie)
ATTENZIONE
Si noti la differenza tra must not (obbligo negativo) e need not:
You must not drive fast.There is a speed limit here.
(Non devi correre. C’è un limite di velocità qui)
You don’t need to drive fast; we have plenty of time.
(Non c’è bisogno che tu corra; abbiamo un mucchio di tempo)
OUGHT TO
È un modale, ed ha la stessa forma per tutte le persone: al presente, passato e futuro. Quando
è seguito dall’infinito si usa per esprimere “consigli”/ “doveri”/ “supposizioni” ed è sinonimo di
should:
a) You ought to/ should finish your work before going out. (consiglio)
(Dovresti finire il lavoro prima di uscire)
b) I know I should. (lo so)
ATTENZIONE
Si noti la differenza tra:
You must do it. (obbligo da parte di chi parla)
You have to do it. (obbligo esterno)
You ought to/should do it. (nessun obbligo, è semplicemente un consiglio)
SHOULD
È il modale sinonimo di ought to. Quando è seguito dall’infinito si usa per esprimere consigli,
doveri e supposizioni:
I don’t think the government should increase taxes.
(Non credo che il governo aumenti le tasse)
You don’t look well, you should stay in bed.
(Non hai un bell’aspetto dovresti stare a letto)
I’ll call him; it’s ten o’clock, he should be at home.
(Lo chiamo; sono le dieci, sarà/dovrebbe essere già a casa.)
Il presente semplice è usato per un’azione che capita regolarmente o abitualmente e con
avverbi di frequenza:
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I usually go home at five o’clock. (Di solito vado a casa alle
cinque)
I go to the cinema every Saturday. (Vado al cinema ogni sabato)
She never drinks coffee. (Non beve mai caffè)
What does the article say?-It says, “Man walks on the moon”.
(Cosa dice l’articolo? - Dice “L’uomo cammina sulla luna”)
Whenever the doorbell rings the parrot says: “Come in”. (azione abituale)
(Ogni volta che suona il campanello il pappagallo ripete : “Avanti”)
Il presente semplice può avere un significato futuro quando si usa per indicare una o più azioni
pianificate, soprattutto quando ci si riferisce a viaggi o si pianifica un viaggio in agenzia
turistica; oppure un significato condizionale, per le frasi condizionali di primo tipo:
Travel agent: “You leave Bologna at 12.00 tomorrow and arrive in Dublin at 14.00.”
(Agente di viaggio: “Lei parte da Bologna domani alle 12.00 e si arriva a Dublino alle 14.00”)
We spend a week in Dublin and leave at 19.00 on Sunday. We arrive in Bologna at 21.00. The
shuttle takes us to the train station where the train to Ferrara leaves at 21.45.
(Stiamo una settimana a Dublino e partiamo Domenica alle 19.00. Arriviamo a Bologna alle
21.00. La navetta ci porta alla stazione dove alle 21.45 parte il treno per Ferrara)
If the train leaves on time, we will get to Milan in time to catch the connection to Turin.
(Se il treno parte in orario, potremo raggiungere Milano in tempo per prendere la coincidenza
per Torino)
Il presente semplice viene anche usato con tutti quei verbi che normalmente non reggono il
tempo progressivo (forma in –ing); ecco una breve lista dei principali verbi:
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verbi che esprimono emozioni e sentimenti
love
hate
adore
respect
wish
want
admire
fear
Abbiamo già visto come si forma il tempo continuato o progressivo: con il tempo presente
dell’ausiliare be (am/is/are) seguito dal verbo che si intende usare alla forma in -ing. I verbi
che terminano in e di solito perdono la vocale; i verbi monosillabi che terminano in
consonante, raddoppiano la consonante finale davanti ad -ing, mentre i verbi di due o più
sillabe, la cui ultima sillaba contenga una vocale e termini in consonante, raddoppiano questa
consonante se l’accento tonico cade sull’ultima sillaba, ad esempio: begin/beginning; MA
enter/entering.
Quasi sempre il presente progressivo inglese corrisponde all’italiano presente di “stare +
gerundio”, anche se svariati sono i suoi usi nella lingua inglese. Il present continuous è usato
per indicare un’azione che sta accadendo nel momento stesso in cui si parla, oppure per
indicare un’azione che sta capitando in questo periodo, ma non necessariamente nel momento
stesso in cui si sta parlando.
What are you doing? (Cosa fai/stai facendo?)
John is learning French at school (John studia il francese a scuola)
Where are you going?-I’m going home (Dove vai? – Vado a casa)
The children don’t want to go out because it is raining
(I bambini non vogliono uscire perchè sta piovendo)
Il presente progressivo si usa nelle frasi con always quando si vuole indicare un’azione
ripetuta di frequente che infastidisce chi sta parlando:
Susan is always playing tennis on Saturdays.
(Susan gioca sempre a tennis il sabato)
Susan always plays tennis on Saturdays.
37
ATTENZIONE
La prima frase significa che Susan gioca a tennis quasi tutti i sabato, forse troppi secondo
l’opinione di chi sta parlando, mentre la seconda frase sottolinea un dato di fatto, e cioè che
Susan, ogni sabato, gioca a tennis.
Il passato semplice della lingua inglese ha due forme: una per i verbi regolari, ed un’altra per i
verbi irregolari. Tutti i verbi regolari formano il passato semplice aggiungendo -ed all’infinito
senza “to” del verbo, e quelli che già terminano in e vogliono solo la consonante -d. La forma è
uguale per tutte le persone. Anche in questo caso si applica la regola sul raddoppio della
consonante finale: stop/stopped, ecc; i verbi che terminano in y preceduta da una consonante
trasformano la y in i prima di aggiungere ed: carry/carried, marry/married; i verbi che
terminano in y preceduta da vocale non cambiano: obey/obeyed. Il passato semplice dei verbi
irregolari muta per ogni singolo verbo, e l’unica difficoltà consiste solo nell’impararlo a
memoria. Una lista dei verbi irregolari più usati è riportata al termine di questo capitolo sui
verbi.
Nella lingua inglese il passato semplice viene usato per esprimere un’azione che è terminata
(con o senza avverbio di tempo; nel secondo caso quando il tempo è sottinteso o si intuisce
che è un tempo passato); quando si chiede il tempo in cui è accaduta un’azione passata; per
esprimere abitudini passate.
The plane was one hour late. (azione chiaramente avvenuta in un tempo passato)
(L’aereo aveva un’ora di ritardo)
I lived in San Francisco for five years. (ora non vivo più lì)
(Ho vissuto a San Francisco per cinque anni)
Susan worked in that office for six months. (ora non vi lavora più)
(Susan ha lavorato in quell’ufficio per sei mesi)
I once met the President of the U.S.A. (azione capitata in un momento passato)
(Una volta ho incontrato il presidente degli U.S.A.)
My brother always drank milk with honey before going to sleep when he was a little child.
(Quando era piccolo mio fratello beveva sempre latte con il miele prima di andare a dormire)
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6.4.4 IL PASSATO PROGRESSIVO
A: I rang your doorbell at seven, but you didn’t open. What were you doing?
(Ho suonato da te alle sette, ma non mi hai aperto. Cosa stavi facendo?)
ATTENZIONE
When the Smiths arrived I set the table.
(Quando gli Smiths arrivarono preparai la tavola)
(azione successiva all’altra, no simultaneità)
Il passato progressivo si usa anche nelle descrizioni (passate); in sostituzione del presente
progressivo nel discorso indiretto, per indicare un graduale sviluppo in un tempo passato.
MA
My mother talked to your mother yesterday. (azione non casuale, c’è stata iniziativa)
(Mia mamma ha parlato con la tua ieri)
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6.4.5 IL PRESENTE PERFETTO (THE PRESENT PERFECT)
Esistono anche due tipi di presente perfetto: il presente perfetto semplice e quello progressivo.
In questa parte si parlerà del primo tipo, che si crea con il presente semplice to have
(have/has) ed il participio passato del verbo che si desidera usare. Il participio passato dei
verbi regolari ha la forma del passato semplice (aggiunge il suffisso -ed), mentre per quelli
irregolari si veda la tabella al termine del capitolo.
Questo tempo verbale è un insieme di presente e passato, strettamente legato al presente. Il
presente perfetto si usa per esprimere azioni che sono capitate in un periodo di tempo
incompleto; per azioni passate che hanno ancora un forte legame con il presente e con gli
avverbi already, just, recently, lately e yet:
I have painted the kitchen, the paint is still wet. (ancora legata al presente)
(Ho tinteggiato la cucina, la vernice è ancora fresca)
My brother has bought a new car. (e la sta usando ora)
(Mio fratello ha comprato una nuova auto)
Susan has written a book. (e probabilmente ne scriverà ancora)
(Susan ha scritto un libro)
MA
Susan wrote a book. (significa che ora Susan non scrive più)
They have played here recently. (e probabilmente ci giocheranno ancora)
(Hanno giocato qui ultimamente)
They haven’t played here lately/recently. (lately è meno usato nelle affermative)
ATTENZIONE
quando si usano espressioni di tempo che indicano un determinato periodo nell’arco di un altro
periodo di tempo, come ad esempio this morning per ciò che può concernere una giornata, si
può usare questo tempo verbale solo sino alle ore 12.00, perché da quest’ora in poi il mattino
diventa un periodo di tempo finito, e le azioni che vi sono capitate devono andare al passato
semplice:
(alle 9.00) I have had ham and cheese instead of bread and butter for breakfast this morning.
(Stamattina a colazione ho mangiato prosciutto e formaggio invece di pane e burro)
(alle 14.00) I had ham and cheese instead of bread and butter for breakfast this morning.
e la regola vale sia per tutti gli altri periodi della giornata, che per quelli relativi alla settimana,
al mese, ecc.
Il presente perfetto viene usato anche per esprimere un’azione passata che comincia nel
passato, ma che si protrae anche oltre il tempo al presente in cui si sta parlando. Le
espressioni di tempo più comunemente usate per questo tipo di frase sono: since, for, all the
time, lately, always, never, recently, all day/night/ecc., all my/her/his/ecc. life.
He has worked in that company for two years. (e vi sta lavorando ancora)
(Ha lavorato in quella compagnia per due anni)
Susan has cut her hair since she left her husband. (e continua a tagliarli)
(Susan ha tagliato i capelli da quando ha lasciato suo marito)
The scouts have walked all day. (e stanno ancora camminando)
(Gli scouts hanno camminato per tutto il giorno)
My grandma has lived in this house all her life. (e ci vive ancora)
(Mia nonna ha vissuto in questa casa per tutta la vita)
John’s father has always smoked. (e continua a farlo)
(Il padre di John ha sempre fumato)
40
Anche con ever, never, always, often, several times e since seguito da un punto nel
tempo o da una frase, il presente perfetto indica un periodo di tempo indeterminato:
Have you ever eaten a meat-pie? Yes, lots of times. (e lo farà ancora)
(Hai mai mangiato un pasticcio di carne? Si, spesso)
Have you ever driven a Ferrari? Yes, I have driven it occasionally.
(Hai mai guidato una Ferrari? Si, ogni tanto/occasionalmente)
Susan hasn’t eaten cakes since Halloween.
(Susan non mangia torte da Halloween)
I haven’t seen him since he bought that new computer.
(Non lo vedo da quando ha comperato quel nuovo computer)
Il presente perfetto si usa per esprimere un’azione non abituale che è capitata (oppure no) in
un periodo di tempo incompleto:
Has the dustcart come today? (se la domanda la si pone ancora nel periodo di tempo in cui di
solito il camion della spazzatura passa, ad esempio il mattino dalle 7 alle 8)
MA
Did the dustcart come today?(se la domanda la si pone al di fuori del periodo in cui di solito il
camion passa, ad esempio il mattino alle 8,30)
L’ulteriore esempio che segue può spiegare meglio questo uso:
Tutte le mattine John prende il treno delle 7.30 per andare al lavoro; un giorno uno dei suoi
colleghi non lo vede e chiede ad un altro “Hai visto John stamattina?”
Il presente perfetto si usa quando nella frase compaiono for e since, perché questi non
possono mai essere usati con il presente semplice. Il primo si usa con un periodo di tempo,
significa da (= per un periodo di tempo) ed è spesso accopagnato dalle seguenti espressioni di
tempo:for a week/some time/ages/many years/five hours/ecc. Questa costruzione
mostra la durata dell’azione, la quale è di solito successa in un determinato periodo di tempo
nel passato e che ancora continua nel presente. Si omette davanti ad espressioni che
cominciano con all:
I have played with my new computer every day for one month.
(È da un mese che gioco con il mio nuovo computer ogni giorno)
Since è usato con un punto nel tempo, significa “da quando” (since
June/Sunday/1998/eight o’clock/I was a child/ecc) ed indica l’inizio dell’azione
41
She has waited here since nine o’clock (ed è ancora lì che aspetta)
(E’ dalle nove che aspetta qui)
N.B.
Una conversazione che ha come argomento un’azione passata, di solito comincia con una
domanda e di conseguenza una risposta al presente perfetto; ma se continua, allora si usa il
passato semplice. Il tempo è sottinteso perchè l’azione citata è già diventata “definita” per chi
sta parlando:
A: What have you done? (Cosa hai fatto?)
B: I have created a new video-game. (Ho inventato un nuovo video-game)
A: Did you do it all by yourself ? (L’hai fatto tutto da solo?)
B: No, my son helped me. (No, mi ha aiutato mio figlio)
L’equivalente italiano di questo tempo non esiste; si forma con il presente perfetto semplice
del verbo to be (= Have/has been) seguito dal verbo che si desidera coniugare alla forma
progressiva (in –ing). Questo tempo è prefribilmente usato quando si vuole esprimere
un’azione apparentemente non interrotta (es.: azione iniziata al passato, dura sino al presente
e sta continuando il suo svolgimento).
Marc has played with his children. (significa che sono due ore che gioca con i figli)
(Marc gioca con i suoi figli da due ore)
Marc has been playing with his children.(significa che l’azione del giocare è iniziata al passato e
(Marc gioca/sta giocando) (Non è terminata al presente)
I’ve been reading his book. (Leggo/sto leggendo/il suo libro)
I’ve read his book. (Ho letto il suo libro. Azione avvenuta in un tempo
indeterminato)
She has been singing all night and she is not tired yet.
(Ha cantato tutta la notte e non è ancora stanca)
6.4.7 IL FUTURO
Nella lingua inglese ci sono molti modi per esprimere un tempo futuro, ma la forma che
principalmente caratterizza questo tempo è will, che viene usato non solo come futuro
semplice, ma anche per esprimere un’intenzione o una decisione al momento in cui si sta
parlando, e per esprimere “volontà”. Elencheremo di seguito anche gli altri tempi che sprimono
un futuro ed il loro uso.
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abituali future che si ritiene accadranno; per esprimere l’opinione di chi sta parlando
(specialmente con avverbi come probably, perhaps, possibly, surely, o con verbi come
suppose, think, believe, wonder, hope, expect, be sure/afraid, ecc.) ed infine per
esprimere “volontà o intenzione” di fare qualcosa. Vediamo i seguenti esempi:
I’ll have a coffee, please. (di risposta a un barista che ha chiesto cosa desidera al cliente)
(Prenderò un caffè, grazie)
I’m getting fat. I’ll stop eating cookies during the day. (decisione presa sul momen-to mentre
si tenta di indossare un abito che è diventato stretto)
(Sto ingrassando.Non mangerò più biscotti durante il giorno)
Susan, will you close the window, please? It’s getting cold here. (richiesta)
(Per favore Susan, chiuderesti la finestra? Qui sta diventando freddo)
Will the police be able to find the murderer? (si chiede un’informazione/previsione)
(La polizia sarà in grado di trovare l’assassino?)
ATTENZIONE
Won’t, la forma contratta di will not, esprime un’intenzione negativa e può essere usato per
tutte le persone, ad esempio:
43
Il futuro semplice si usa anche nelle frasi temporali, con il condizionale di primo tipo e con le
frasi finali
Susan will not leave until John gets here. (temporale)
(Susan non se ne andrà fino a che John resterà qui)
If you put your finger in the plug you will get a shock. (condizione di primo tipo)
(Se metti il dito nella spina, prenderai la scossa)
I put a note on the diary so that I will not forget it. (finale)
(Me lo segno sull’agenda così non me lo dimenticherò)
ATTENZIONE
Il futuro semplice di solito non si usa dopo when, if ed as soon as; lo sostituisce il presente
semplice che assume in questo caso un significato futuro; ma se when introduce
un’interrogativa oppure, assieme ad if, esprimono “dubbio” o “incertezza”, allora il futuro
semplice si può usare
John is sure that when Marc sees all that mess he will get very angry.
(John è certo che quando Marc vedrà tutta quella confusione, si arrabbierà molto)
MA
I have called John because I need a hand for my homework, but I don’t know when he will
come because he has to finish his first.
(Ho chiamato John perchè ho bisogno di una mano per il compito, ma non so quando verrà,
perché prima deve finire il suo)
44
The English exam takes place on December.
(L’esame di inglese ci sarà a dicembre)
ATTENZIONE
My bus passes at 8.00 (esprime un’azione abituale, non un futuro; quindi presente)
(Il mio bus passa alle 8.00)
Bill and Sally are coming tomorrow (significa che hanno già preso accordi per venire)
(Bill e Sally verranno domani)
Do you have a disk to lend me? I’m going to save the files I received by e-mail.
(Hai un dischetto da prestarmi? Ho intenzione di salvare i files che ho ricevuto via e-mail)
ATTENZIONE
Questa forma viene usata anche per per indicare un evento futuro che accadrà sicuramente
(date le evidenze); oppure con una frase temporale quando si desidera dare enfasi
all’intenzione del soggetto di fare qualcosa in un tempo futuro.
Esempi:
When I come home I’m going to have a good cup of tea.
(Quando sarò a casa mi berrò proprio una bella tazza di tè)
45
6.5 ELENCO DEI VERBI IRREGOLARI INGLESI PIÙ USATI
46
Hide hid hidden
Hit hit hit
Hold held held
Hurt hurt hurt
Keep kept kept
Know knew known
Lay laid laid
Lead led led
Lean leaned/leant leaned/leant
Learn learned/learnt learned/learnt
Leave left left
Lend lent lent
Let let let
Lie lay lain
Light lighted/lit lighted/lit
Lose lost lost
Make made made
Mean meant meant
Meet met met
Must had to had to
Pay paid paid
Put put put
Read read read
Ring rang rung
Rise rose risen
Run ran run
Say said said
See saw seen
Sell sold sold
Send sent sent
Set set set
Shine shone shone
Shoot shot shot
Show showed showed/shown
Shrink shrank shrunk
Shut shut shut
Sing sang sung
Sit sat sat
Sleep slept slept
Smell smelled/smelt smelled/smelt
Speak spoke spoken
Spend spent spent
Spit spat spat
Split split split
Spread spread spread
Spring sprang sprung
Stand stood stood
Steal stole stolen
Sting stung stung
Strike stroke stroken
Swear swore sworn
Sweep swept swept
Swim swam swum
Swin swung swung
Take took taken
Teach taught taught
Tear tore torn
47
Tell told told
Think thought thought
Throw threw thrown
Understand understood understood
Wear wore worn
Weave wove woven
Weep wept wept
Wet wet wet
Will would ---------
Win won won
Wind wound wound
Write wrote written
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7. LA FORMA PASSIVA
Quando una frase si trasforma da attiva in passiva, significa che si sposta il centro di interesse
sull’azione anziché su chi compie l’azione. Nella frase passiva l'oggetto della corrispondente
frase attiva diventa il soggetto che subisce l’azione. Questo succede quando l'agente è
sconosciuto o non è importante; quando è sottinteso oppure quando l’oggetto della frase è
importante e deve venire quindi enfatizzato.
La forma passiva si costruisce con l’ausiliare essere (pres.: am/is/are; pass.: was/were;
pres.perfect: have/has been; fut.: will be) seguito dal verbo al participio passato.
Esempi:
The results of the exam have been published in the newspaper recently
(I risultati dell’esame sono stati recentemente pubblicati sul giornale)
8. LE FRASI RELATIVE
Il prim tipo definisce il nome al quale si riferisce, in modo tale da distinguerlo da altri.
A doctor is a person who cures the sick. (viene definito cosa è un dottore)
(Un dottore è una persona che cura i malati)
I pronomi relativi usati per questo tipo di frase sono:
who/that (soggetto)
whom/that (oggetto)
whose (possessivo)
per le persone, e
that/which (soggetto)
that (oggetto)
whose/of which (possessivo)
per le cose.
Esempi:
The man who stole your car is in prison now.
(L’uomo che ha rubato la tua auto è in prigione ora)
Look at that woman surrounded by photographers: she is the actress who played in “A Fish
called Wanda”, isn’t she?
(Guarda quella donna assediata dai fotografi: è l’attrice che recitava nel film “Un Pesce di
nome Wanda” vero?)
The girl who works in the video shop at the corner of Bond Street with Oxford Street is very
nice.
(La ragazza che lavora nel negozio di video all’angolo di Bond Street con Oxford Street è molto
carina)
The boy who is coming with that big motorbike is my friend.
(Il ragazzo che sta arrivando su quella grossa moto è un mio amico)
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Only those who were near the windows could see the sun over the clouds.
(Solo chi sedeva vicino ai finestrini ha potuto vedere il sole sopra le nuvole)
The movie is about three burglars whose booty has been stolen.
(Il film parla di tre ladri il cui bottino è stato rubato)
Is that the man whose wife has disappeared with the plumber?
(E’ quello l’uomo la cui moglie è sparità con l’idraulico?)
This is the sculpure that Michelangelo made when he was a young boy.
(Questa è la scultura che fece Michelangelo, quando era un giovanotto)
ATTENZIONE
Gli avverbi relativi where, when, why possono sostituire il pronome relativo preceduto da
una preposizione:
when = in/on which (usato per il tempo)
The day when we met. (il giorno in cui ci incontrammo)
The year when I was born. (l’anno in cui sono nato)
La relativa non-defining non serve per definire, ma per aggiungere qualcosa; fornisce
ulteriori informazioni sul nome che qualifica, senza però determinarlo. La relativa può essere
omessa senza con ciò alterare il significato della frase. In questo tipo di frase relativa, quando
è scritta, è obbligatorio l’uso della virgola, ed il pronome non viene mai omesso. L’uso di
questo tipo di frasi è molto più frequente nell’inglese scritto, perché nella lingua parlata
suonano piuttosto formali e possono essere sostituite da espressioni molto più semplici.
I pronomi relativi usati per questo tipo di frasi sono:
who (soggetto)
whom/who (oggetto)
whose (possessivo)
per le persone, e
which (soggetto)
which (oggetto)
whose/of which (possessivo)
per le cose
Esempi:
The little child, who had been walking all day, fell asleep immediately.
(Il bimbo, che aveva camminato tutto il giorno, si addormentò immediatamente)
Susan, whom everyone knew to be single, is going to marry Alan next Sunday.
(Susan, che tutti sapevano essere single, si sposerà con Alan la prossima Domenica)
50
The boss introduced his staff a new employee, whom they already knew being his nephew.
(Il capo presentò al gruppo un nuovo impiegato, che tutti già sapevano essere suo nipote)
The flight from Dublin, which has always been on time, is late this morning.
(Il volo da Dublino, che è sempre stato in orario, stamattina è in ritardo)
Osservate bene la posizione delle preposizioni: queste vengono messe alla fine della frase
relativa o prima del pronome, ma il pronome non si può omettere:
Mr Jones, for whom I was working, was very generous.
(Mr Jones, per il quale stavo lavorando, era molto generoso)
Mr Jones, whom I was working for, was very generous.
My sister, whose friends go to gym every night, has decided to buy a season ticket for theatre.
(Mia sorella, i cui amici vanno in palestra ogni sera, ha deciso di comprare un’abbonamento
per la stagione teatrale)
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9. IL CONDIZIONALE
Come per il futuro, anche il condizionale presenta diverse forme. Si crea con l’ausiliare would
seguito dall’infinito senza il to. Le frasi condizionali (periodo ipotetico) sono costituite da due
parti: la frase secondaria introdotta da if e la frase principale che regge i tempi condizionali. Le
frasi condizionali inglesi presentano molteplici variazioni, ma in questa unità didattica ci si
concentrerà su quelle che sono le forme base, ecco perché si consiglia allo studente di
approfondire ulteriormente lo studio, usufruendo di una qualsiasi delle grammatiche segnalate
nella bibliografia.
Il verbo nella frase principale è al futuro semplice (will), quello nella secondaria è al presente
semplice; questo tipo di condizionale indica che l'azione nella frase secondaria è piuttosto
probabile, ci si riferisce a qualcosa che può accadere oppure no. Il significato può essere futuro
o presente.
Esempi:
If it rains, you won’t go out with your dog. (Se piove non uscirai con il cane)
If he eats a lot, he will get fat. (Se mangia molto ingrasserà)
The dog will bite you if you cross the gate. (Il cane ti morderà se attraversi il cancello)
If we don't find a petrol station, we will run out of petrol.
(Se non troviamo un distributore resteremo senza benzina)
If I were you I would press "continue" to discover another section of the game.
(Se fossi in te premerei "continua" per scoprire un'altra sezione del gioco.
(Ma non sono te, quindi…)
52
BIBLIOGRAFIA
Testi di grammatica
Conti P., Sharman E., Green L., The Burlington English Grammar, Burlington Books, 2001
Una grammatica di consultazione con ampia esercitazione basata su un approccio
contrastivo pensato appositamente per gli studenti italiani che sottolinea le similitudini e
le differenze tra i due sistemi linguistici in modo accurato. I percorsi modulari suggeriti e
i diversi livelli di difficoltà rendono il libro estremamente flessibile e adatto allo studio
autonomo.
Murphy R. con Pallini L., Essential Grammar in Use, terza edizione, Cambridge University
Press 2005.
Testo di consultazione grammaticale e di esercizi per chi studia l’inglese dal livello
elementary (A1/A2) a quello intermediate (B1/B2). Presenta tutti gli argomenti necessari
per le fasi iniziali dell’apprendimento. È facile da usare, con spiegazioni chiare.
Moretti, M. and Fowler, M., A Reference Grammar Usage and Practice A-Z. Segrate:
Editrice Theorema Libri, 1997.
L’opera indirizzata a studenti di livello intermedio ed avanzato presenta grammatica, uso
della lingua ed esercizi in un unico volume e in ordine alfabetico. Di facile consultazione,
consente di chiarire un dubbio o approfondire un argomento. Esempi ed esercizi in lingua
inglese, spiegazioni in italiano.
Leech, G., An A-Z of English Grammar and Usage. London: Edward Arnold, 1989.
Grammatica di riferimento, è consigliata per lo studente che possiede una buona
conoscenza della lingua. Completamente in inglese, è strutturata in ordine alfabetico.
Swan, M., Practical English Usage. Oxford: Oxford University Press, 1985.
Testo che offre la possibilità di affrontare e risolvere una vasta gamma di problemi
relativi alla grammatica, al lessico, alle espressioni idiomatiche, allo stile, alla pronuncia
ed allo spelling.
53
ESERCIZI ED APPLICAZIONI PRATICHE
Esercizio N 1
Inserire l’articolo indeterminativo
Esercizio N 2
Inserire l’articolo determinativo quando necessario
1. ... ... youngest boy has just started walking; ... ... eldest boy now talks.
2. That old woman lives on ... ... top floor of an old house. When she goes out, she has to
take ... ... lift.
3. Darkness doesn’t worry cats; cats can see in ... ... dark.
4. She is still in ... ... painful process of growing up.
5. Do you know ... ... time? Yes, it is time to go.
6. The man took ... ... road that led on past the village.
7. Her parents went to ... ... school to talk to ... ... headmistress.
8. I would like to play ... ... piano.
9. She is taking lots of exercise in ... ... form of ... ... walks or swimming.
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10. I don’t like ... ... way in which ... ... questions were written.
11. Put all ... ... details on the card.
12. Put ... ... brake on and leave ... ... car in gear.
13. They put ... ... kettle on to make a cup of ... ... tea.
14. She forgot to put ... ... socks on.
15. Rabbits live in holes in ... ... ground.
16. ... ... law prohibits discrimination on ... ... grounds of colour or race.
17. My mother goes to do ... .... shopping in ... ... morning, and in ... ... afternoon goes to
bed.
18. Like many women, even my wife loves ... ... parties and gossip.
19. It’s no use crying over ... ... spilt milk.
20. Tom was one of ... ... most talented minds I had ever worked with.
Esercizio N 3
Inserire a/an/the quando necessario
1. There was ... ... knock on ... ... door. The children opened it and found ... ... funny rabbit
with ... ... strange hat.
2. She said she was ... ... policewoman, but I had ... ... suspicion that she wasn’t telling ... ...
truth because policewomen usually show their badge.
3. After all, it was only ... ... dinosaurs that disappeared, not ... ... whole of animal life.
4. ... ... largest brain possessed by any dinosaur weighed about ... ... kilogram.
5. The lion is one of ... ... most efficient killers in ... ... animal world.
6. My parents lost everything during ... ... revolution.
7. They rewarded ... ... winners with ... ... gold medals.
8. They sent ... ... children off to make sure no one was in ... ... the house.
9. ... ... meter reader read ... ... meter and wrote ... ... reading down his book.
10. ... ... marriage of two people is sometimes referred to as ... ... union.
11. Yesterday, ... ... traffic lights in ... ... town centre did not work properly.
12. ... ... petrol prices here are among ... ... most expensive in Europe.
13. Are they ... ... cousins? No, they aren’t ... ... cousins; they are ... ... brother and ... ...
sister.
14. ... ... fog was so thick that they couldn’t see ... ... house at ... ... other side of ... ... road.
15. Tom couldn’t remember ... ... exact date of ... ... accident, but he knows it was ... ...
Monday because everybody was at work.
16. I don’t think that this is ... ... good movie. There is no ... ... queue outside ... ... cinema.
17. … … ant is ... ... small insect that lives in large groups.
18. ... ... anticyclone is ... ... area of high atmospheric pressure which causes settled weather
conditions.
19. Keep ... ... empty plastic shopping bag to use as ... ... wastepaper basket.
20. ... ... little boy said: “I ’d rather be ... ... pilot than ... ... manager, because ... ... pilots fly
... ... fast planes.
55
Esercizio N 4
Mettere le seguenti frasi alla forma negativa ed interrogativa, facendo attenzione alle
regole degli ausiliari
Esercizio N 5
Trasformare le seguenti frasi in interrogative e negative, usando l’ausiliare DO o DID.
56
14. Our children do their homework after lunch.
15. They like parties.
16. He does his best.
17. I have to get up very early every day.
18. Workers have lunch at one.
19. You did it on purpose.
20. They wanted to kill him!
Esercizio N 6
Inserire can/could e to be able to
Esercizio N 7
Risposte brevi con ausiliari, all’affermativo e negativo
57
6 Can she cook?
7 May I go now?
8 Did she use to live with that man ?
9 Could you swim when you were six?
10 Was there a lot to do?
11 Will Paul be there?
12 Do you drink white wine with pizza?
13 Did she do it on purpose?
14 May I take one?
15 Have they been here?
16 Do your children play video games?
17 Are you doing anything tonight?
18 Was the text very difficult?
19 Were you surprised?
20 Have you had enough of all that?
Esercizio N 8
Inserire correttamente MUST, TO HAVE TO, MUST NOT e NEEDN’T
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Esercizio N 9
Inserire l’aggettivo possessivo quando necessario
Esercizio N 10
Inserire some o any
59
8. Have you … idea who could have taken your keys?
9. Remind me to take ... money before I go out.
10. Can you give me ... information about Mr Smith?
11. Is there … news for me?
12. When they told me there weren’t ... seats in the theatre, I decided to give up and go to the
cinema.
13. I haven’t been feeling well for quite ... time. I will have to go to the doctor’s.
14. Hardly … one spoke Italian.
15. Will you have … cheese or … fruit?
16. I saw you at the butcher’s, you were buying ... meat.
17. Haven’t you got … friends here?
18. There isn’t ... body in the classroom.
19. There is …very good beer in this pub.
20. We can’t afford to stay ... longer.
21. Without ... further delay I called the police.
22. ... thing you can do, he can do better.
Esercizio N 11
Riempire gli spazi nelle frasi, usando much o many ed un’altra parola
Esercizio N 12
Usa as oppure like
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10. We are for peace and against nuclear power, … all sensible people.
11. I’m sad …you are.
12. She works …a slave, and she doesn’t earn anything.
13. She worked …a slave in the cotton plantation.
14. …me, you have worked too hard.
15. Tired …I was, I forgot to lock the car.
16. …you wish.
17. I want to be free …Peter Pan.
18. Women …Jane are rare.
19. She walks …a cat.
20. He is ... a brother to me.
Esercizio N 13
Presente Semplice: completa le frasi usando i seguenti verbi
boil close cost cost like like meet open speak teach wash
Esercizio N 14
Presente Semplice: completa le frasi con la forma negativa dei verbi elencati (don’t /
doesn’t + verbo)
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Esercizio N 15
Presente Semplice: a seconda dei casi, scrivi la forma affermativa o negativa del
verbo indicato
Esercizio N 16
Presente Semplice: scrivi delle domande con do / does. Utilizza, riordinandole, le
parole tra parentesi
Esercizio N 17
Completa le frasi usando i seguenti verbi al presente progressivo
62
7. They ... ... a new theatre in the city-centre at the moment.
8. I ... ... now. Goodbye.
Esercizio N 18
Costruisci delle domande usando il presente progressivo. Utilizza, nell’ordine giusto,
le parole tra parentesi e aggiungi is o are
Esercizio N 19
Presente Semplice /Progressivo: completa le frasi con am/is/are oppure con
do/don’t/does/doesn’t
Esercizio N 20
Metti il verbo al present continuous o al present simple
63
12. ‘Where’s Paul?’ ‘In the kitchen. … … … (he/cook) something.’
13. Martin … … … (not/usually/drive) to work. He … … … (usually/walk).
14. Sue … … … (not/like) coffee. … … … (she/prefer) tea.
Esercizio N 21
Completa ogni frase con il PAST SIMPLE di uno dei verbi elencati
clean die enjoy finish happen open rain start stay want
Esercizio N 22
Passato Semplice: completa la descrizione dal viaggio di Lisa con la forma adatta dei
verbi tra parentesi
Last Tuesday Lisa (1) … … (fly) from London to Madrid. She (2)… … (get) up at six o’clock in
the morning and (3)… … (have) a cup of coffee. At 6:30 she (4)… … (leave) home and (5)… …
(drive) to the airport. When she (6)… … (arrive), she (7)… … (park) the car and then (8)… …
(go) to the airport café where she (9)… … (have) breakfast. Then she (10)… … (go) through
passport control and (11)… … (wait) for her flight. The plane (12)… … (depart) on time and
(13)… … (arrive) in Madrid two hours later. Finally she (14)… … (take) a taxi from the airport
to her hotel in the centre of Madrid.
Esercizio N 23
Passato Semplice: metti il verbo nella forma appropriata – affermativa, negativa o
interrogativa
1. We went to the cinema but the film wasn’t very good. We … … … it. (enjoy)
2. Tim … … … some new clothes yesterday – two shirts, a jacket and a jumper. (buy)
3. ‘… … … yesterday?’ ‘No, it was a nice day.’ (rain)
4. The party wasn’t very good, so we … … … long. (stay)
5. It was very warm in the room, so I … … … a window. (open)
6. ‘Did you go to the bank this morning?’ ‘No, I … … time.’ (have)
7. ‘I cut my hand this morning.’ ‘How … … … that?’ (do)
Esercizio N 24
Passato Semplice/Progressivo: metti il verbo al PAST CONTINUOUS o al PAST
SIMPLE
64
2. A: Was Jane busy when you went to see her?
B: Yes, she … … … (study).
3. A: What time … … … (the post/arrive) this morning?
B: It … … … (come) while I … … … (have) breakfast.
4. A: Was Margaret at work today?
B: No, she … … … (not/go) to work. She was ill.
5. A: How fast … … … (you/drive) when the police … … … (stop) you?
B: I don’t know exactly but I … … … (not/drive) very fast.
6. A: … … … (your team/win) the football match yesterday?
B: No, the weather was very bad, so we … … … (not/play).
7. A: How … … … (you/break) the window?
B: We … … … (play) football. I … … … (kick) the ball and it … … … (hit) the window.
8. A: … … … (you/see) Jenny last night?
B: Yes, she … … … (wear) a very nice jacket.
9. A: What … … … (you/do) at 2 o’clock this morning?
B: I was asleep.
10. A: I … … … my key last night. (lose)
B: How … … … (you/get) into your room?
A: I … … … (climb) in through a window.
Esercizio N 25
Inserisci i verbi al passato semplice o progressivo
1. I (cook) soup when the light went out. I had to finish it in the dark.
2. The student (wait) to hear what the Principal (have) to say.
3. She (have) a bath when the phone rang.
4. When we arrived they (have) lunch. They always (have) lunch at 12.30.
5. When I (be) boy, I (use) to drink milk.
6. He suddenly (realize) that he (drive) without the lights on.
7. The people from whom they (hire) the car (want) it to be returned.
8. As I (cross) the road I (step) on a banana skin; I (fall) and (break) my wrist.
9. I couldn’t find you yesterday. (you wait) at the bank?
10. When I came in they (sit) round the table. They (smile) at me and (say), "Come and sit
down".
Esercizio N 26
Presente Perfetto: completa ogni frase con uno dei verbi elencati
65
6. ‘Does Lisa know that you’re going away?’ ‘Yes, I … … her.’
7. I can’t find my umbrella. Somebody … … it.
8. I’m looking for Sarah. Where … she …?
9. I know that woman but I … … her name.
10. Sue is having a party tonight. She … … a lot of people.
11. What are you going to do? … you … ?
12. ‘Where are my glasses?’ ‘I don’t know, I … … them.’
Esercizio N 27
Presente Perfetto: immagina di intervistare Helen. Formula delle domande con Have
you ever …?
1. (play/golf?)
2. (Australia?)
3. (lose/passport?)
4. (fly/in a helicopter?)
5. (eat/Chinese food?)
6. (New York?)
7. (drive/a bus?)
8. (break/your leg?)
Esercizio N 28
Presente Perfetto: completa le frasi
Esercizio N 29
Presente Perfetto Semplice/Progressivo: scegli la soluzione corretta
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5. Martin works / has worked in a hotel now. He likes his job very much.
6. Linda is reading the newspaper. She is / has been reading it for two hours.
7. ‘How long do you live / have you lived in this house?’ ‘About ten years.’
8. ‘Is that a new coat?’ ‘No, I have / I’ve had this coat for a long time.’
9. Tom is / has been in Spain at the moment. He is / has been there for the last three days.
Esercizio N 30
Inserire il presente perfetto progressivo
1. I (make) biscuits. That is why hands are all covered with flour and egg.
2. Her mother (call) her for five minutes. I wonder why she doesn't answer her.
3. Have you seen my car-keys anywhere? I (look) for them for hours.
4. I (study) Russian for two years and don't even know how to create a simple sentence yet.
5. You (drive) all day. Let me drive now.
6. What you (work) on?
7. Who you (write) to?
I (write) to my friend.
8. Her husband (do) a lot of overtime recently.
9. I (drink) lots of water because I get really thirsty in this hot weather.
10. We (live) here since 1988.
11. What you (do) till now? Are you still at the office?
12. I don’t understand a word of what he (say).
13. It (snow) for three days now.
14. Your computer (make) a very strange noise, I think it is going to collapse!
15. How long you (drive)? Twenty years.
Esercizio N 31
Inserisci for o since
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Esercizio N 32
Inserisci un tempo futuro
Esercizio N 33
Inserisci il condizionale appropriato
68