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Molti ritengono che Nichiren sia il Buddha originale di Kuon Ganjo (il passato senza inizio) perch
lui e solo lui ha rivelato Nam Myoho Renge Kyo; la Causa Originale del Risveglio. Dall'altra parte,
alcuni oppositori sostengono che Nichiren non abbia insegnato un autentico buddismo perch la sua
pratica non radicata nel Dharma.
Ecco alcune citazioni a favore della prima teoria.
Molto presto la mattina del 28 Aprile del 1253 ha invocato Nam-myoho-renge-kyo per
la prima volta, fornendo cos la chiave a tutte le generazioni future per sbloccare il
tesoro dell'illuminazione nascosto nei loro cuori. (La vita di Nichiren Daishonin SGI
European Study Web Site)
Leggendo questo, molti potrebbero avere l'impressione che quella mattina del 1253 fosse la prima
volta che qualcuno, in qualsiasi parte del mondo invocasse Na Mu Myo Ho Ren Ge Kyo.
Si potrebbe pensare che Nichiren parlasse metaforicamente. Ma egli fornisce specifici esempi che
possono essere verificati. Per esempio, attribuisce a Saicho, conosciuto anche come Dengyo Daishi
(767822) il merito di aver portato il mantra Namu Myoho Renge Kyo in Giappone dalla Cina.
Nichiren scrisse:
...il documento riguardante il voto preso dal Gran Maestro Dengyo sul letto di morte
porta le parole Namu-myoho-renge-kyo.
"Hokke Sempo" un altro nome per il "Fa-Hua San-Mei Chan-I" e in realt attribuito a Chih-I
(Tien-tai, 538-597 d.C.). Il Fa-Hua San-Mei Chan-I stato tradotto da Peter Johnson come La
Samadhi della Confessione del Sutra del Loto. Pietro scrisse:
"Questo lavoro, scritto da Chih-I, descrive la pratica liturgica di fede che usava. [...]
Questo fondamentale lavoro descrive l'oggetto di culto che poi stato pittoricamente
rivelato come il Gohonzon di Nichiren. Questo anche il primo lavoro che esprime il
mantra [Nam Myoho Renge Kyo] successivamente promulgato da Nichiren. "
Quindi qui abbiamo sia l'Honzon che il Daimoku insegnati dalla scuola cinese TianTai, come parte
di una pratica di confessione di 21 giorni, nel VI secolo dell'era attuale, circa 600-700 anni prima di
Nichiren. Eppure, ci sono alcuni all'interno dell'SGI e della NST che considerano Nichiren come
l'inventore di qualcosa completamente nuovo. Per alcuni, questo forse una sincera forma di
reverenza. Altri, i "supersecessionisti", vorrebbero che questa forma di Buddhismo prendesse le
distanze da quello tradizionale; e per non pochi, c' un elemento di nazionalismo giapponese in
questo pensiero.
Josei Toda (1900-1958) stato un leader della Soka Gakkai, ma era anche un forte sostenitore del
"supersecessionismo". Le sue "Lezioni sul Sutra" sono fonte di molta confusione e credenze errate.
Egli ha dichiarato:
"Ci sono due principali correnti del buddismo nella storia dell'umanit. Uno quello che
viene generalmente chiamato il Buddismo di Shakyamuni e l'altra il Buddismo di
Nichiren Daishonin. Quest'ultimo conosciuto come il vero buddismo, dato che si
distingue dal precedente."
Ma questo in contrasto con l'intento espresso da Nichiren e alimenta chi sostene che la pratica di
Nichiren non sia Buddha Dharma autentico. Come ha scritto la dottoressa Stone:
"... Nichiren stesso non ha la pretesa di aver dato origine alla pratica dell'invocazione
del titolo del Sutra del Loto, e di fatto ha insistito che i maestri buddhisti del passato
l'avevano invocato prima di lui."
Alla fine del Totaigi Sho, Nichiren spiega perch i maestri del passato avevano mentenuto segreto
questo mantra:
Le ragioni sono due. Anzitutto non era ancora arrivato il tempo appropriato e, in
secondo luogo, non erano le persone incaricate di svolgere questo compito.
I cinque caratteri di Myoho-renge-kyo che costituiscono la grande pura Legge saranno
ampiamente diffusi nell'Ultimo giorno della Legge. E i grandi bodhisattva scaturiti dalla
terra numerosi come i granelli di polvere di migliaia di mondi, sono coloro che
ricevettero l'incarico di diffonderli. Per questo Nan-yueh, T'ien-t'ai e Dengyo, anche se
nei loro cuori avevano compreso la verit, lasciarono il compito di diffonderla alla guida
e maestro dell'Ultimo giorno e si astennero dal farlo personalmente. (Scritti di Nichiren
Daishonin, volume 9)