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1
CONTENTS 2
Contents
1 Lista dei simboli 3
2 Introduzione 4
2.1 Parametri in ingresso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4
2.2 Ipotesi di base . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4
2.3 Metodologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5
6 Approfondimenti 24
6.1 Confronto fra risultati di Friedel e del modello omogeneo per il termine di attrito nella
regione pre-crisi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24
6.2 Grado di vuoto in funzione del titolo in funzione della pressione . . . . . . . . . . . . . . 24
1 LISTA DEI SIMBOLI 3
(1 x)Gd
Rel numero di Reynolds relativo alla sola portata di liquido, Rel = l
We numero di Weber
Fr numero di Froude
M peso molecolare [g/mol]
Pcr pressione critica [bar]
Pr rapporto fra pressione e pressione critica, Pr = P/Pcr [bar]
grado di vuoto, = Ag /Atot
Cf coeciente di attrito di Fanning
Cf,go coeciente di attrito di Fanning nel caso in cui tutta la portata fosse vapore
Cf,lo coeciente di attrito di Fanning nel caso in cui tutta la portata fosse vapore
Tw temperatura di parete [K]
Tb temperatura di bulk del fluido [K]
2 Introduzione
In questo lavoro si conduce lanalisi ed il calcolo delle cadute di pressione e del coeciente di scambio
termico per un tubo di un generatore di vapore ad attraversamento forzato subcritico. Il moto dellac-
qua ascendente ed il flusso termico imposto. Lobiettivo quello di caratterizzare le regioni del tubo
in base ai meccanismi di scambio termico, ed inoltre di calcolare la caduta di pressione complessiva
causata dallattraversamento della lunghezza del tubo.
In tal modo si trascurano le perdite concentrate associate al deflusso fra un passaggio e laltro.
qui opportuno notare che il reale arrangement dei tubi, di tipo serie-parallelo, comporta che
le perdite di questo tipo non siano generalmente trascurabili.
2. Si ipotizza la portata totale equipartita fra i singoli tubi, ottenendo
2.3 Metodologia
La procedura seguita stata quella di partire dallanalisi con delle ipotesi sulle grandezze termodi-
namiche fondamentali, ipotesi progressivamente rimosse al procedere delle iterazioni. In particolare, il
procedimento seguito pu essere riassunto come segue:
suddivisione della lunghezza del tubo in 100 tratti;
calcolo assumendo pressione costante: determinazione delle propriet del fluido rappresentative
di ciascun tratto in funzione della pressione (e della temperatura, nei tratti monofase). In prima
approssimazione si assume un andamento lineare della temperatura del fluido nei tratti monofa-
sici;
determinazione delle quattro zone, in seguito al calcolo del flusso termico ottenuto dal bilancio
globale (calcolando per il momento lentalpia di uscita alla pressione in ingresso);
calcolo del coeciente di scambio termico in ciascuna delle quattro zone e determinazione della
temperatura di parete;
calcolo delle cadute di pressione con le propriet calcolate alla pressione costante;
iterazioni: calcolo delle propriet per ciascun tratto alla pressione corretta, e progressivo aggior-
namento del valore di input fino a che lerrore relativo fra la caduta di pressione totale calcolata
in una iterazione e nella successiva diventa minore di 0.01;
con il dato della caduta di pressione complessiva possibile ricalcolare il valore dellentalpia in
uscita dal tubo, e quindi del flusso termico;
una volta che anche il punto precedente ha portato ad una convergenza sodisfacente si esegue
una validazione dei profili di temperatura usando Xsteam;
inserendo i nuovi profili di temperatura si studia cosa accade alle cadute di pressione ed alle
propriet calcolate
si continua ad iterare fino ad una soddisfacente convergenza globale del foglio di calcolo.
Ad ogni iterazione si tenuto conto delle variazioni nelle zone di interfaccia fra le varie regioni.
Tali zone sono particolarmente delicate e non sempre si denota una transizione smooth fra le zone
caratterizzate mediante correlazioni dierenti.
Restano le ipotesi di flusso termico costante: non vengono tenute in conto le conseguenze di un
flusso variabile con la coordinata assiale, come quello che ci si aspetterebbe a causa della presenza dei
bruciatori in corrispondenza del secondo passaggio. Inoltre non si cerca di analizzare nel dettaglio i
fenomeni di disequilibrio termico.
3 ANALISI DELLO SCAMBIO TERMICO 6
hout = h(400C,195bar)=2834,22e3[kJ/kg]
P = Wsingletube h = 306680, 58 [W ]
h(z) hl,sat
x(z) =
hv,sat hl,sat
Si usa quindi la formulazione con la quale il valore di x non necessariamente compreso fra zero
ed uno. Una prima suddivisione in zone pertanto eettuata in base al titolo, nel modo seguente:
x<0: liquido sottorareddato
In base alla definizione di titolo termodinamico, tale zona si estende fino alla quota z in cui
lentalpia media del fluido, calcolata come indicato nella sez. 2.1, raggiunge il valore dellentalpia
del liquido saturo. Non si tiene quindi in conto il fenomeno di disequilibrio termodinamico per
cui, a titolo poco inferiori e poco superiori ad uno, coesistono liquido sottorareddato e bolle di
vapore, noto come subcooled nucleate boiling.
0<x<1: miscela bifase liquido-vapore
x>1: vapore surriscaldato
Alla prima categoria appartiene un compendio dei risultati sperimentali ottenuti denominato CHF-
Look up table. Si tratta di una banca dati normalizzata, valida per tubi verticali rareddati con acqua.
I dati forniti sono validi per D=8mm, ma applicando un fattore correttivo possibile ricondursi al caso
in esame. Tale strumento fornisce un titolo critico di circa xcr t 0, 5, corrispondente a zcr t 17, 32 m.
Un esempio della seconda tipologia oerto dalla correlazione di Bowring, sintetizzata dallespres-
sione seguente
A0 + 0.25dG hs
c =
C0 + L
valida per tubi verticali percorsi da acqua nel seguente range di condizioni:
2 < p < 190 bar;
2 < d < 45 mm;
0, 15 < L < 3, 7 m;
136 < G < 18600 kg/m2 s.
Come si vede, la lunghezza del tubo in esame ben oltre il range previsto da Bowring. Il titolo di
crisi previsto risulta essere xcr = 0, 175, in corrispondenza quindi della sezione con z = 10, 881 m.
3 ANALISI DELLO SCAMBIO TERMICO 8
Eettuando il calcolo con una correlazione pi adatta al caso in esame, e cio la seguente
0,125 0,333 0,07
xcr = 32, 302 G D exp( 0, 00795p)
Fra i tre risultati ottenuti, il pi realistico senzaltro quello fornito dalla CHF look-up table.
Tuttavia linterpolazione risulta dicoltosa, e si preferisce quindi usare come discrimine fra la zona
pre-crisi e quella post-crisi lultimo valore riportato.
hb = hF C + hN B = f hl + shpool
hB = Ehl + Shnb
3 ANALISI DELLO SCAMBIO TERMICO 9
con la dierenza che in hnb non compare la T di parete. E, detto enhancement factor, il cor-
rispettivo di f , mentre S ancora una volta denominato suppression factor e rappresenta chiaramente
il corrispettivo di s.
In particolare la correlazione strutturata come segue:
kl 4/5
hl = 0.023Red,l P rln
d
0.86
1.16 1
E = 1 + 24000Bo + 1.37
tt
Figure 1: Andamento dei parametri E ed S con la coordinata assiale nella regione bifase pre-crisi
In questa regione ci si aspetta una variazione non troppo significativa del coeciente di scambio
termico. Landamento h(z) riportato nella sezione 2.4.
3 ANALISI DELLO SCAMBIO TERMICO 10
N u = aReb P rc Y d
con
Gd %g
Reg = x + (1 x)
g %l
0.4
%l
Y =1 0.1 1 (1 x)
%g
che richiamano quella di Dittus-Boelter con un fattore correttivo. In particolare in questo caso
opportuno usare i coecienti ricavati da Miropolskii
a = 0, 023; b = 0, 8; c = 0, 8; d = 1
3.4 Risultati
I risultati qui presentati non tengono conto delle cadute di pressione. Nella sezione .... sar eettuato
un confronto fra i valori calcolati tenendo in conto le cadute di pressione lungo il tubo.
100000$
90000$
80000$
70000$
Saturated$
60000$
nucleate$boiling/
forced$convecDve$
h[W/m^2K]"
50000$ boiling$
40000$
single$phase$
lm$boiling$ forced$convecDon$
30000$
(vapor)$
20000$
single$phase$
10000$ forced$convecDon$
(liquid)$
0$
x"
39,897$
38,688$
37,479$
36,27$
E8B )
-
/ /
35,061$
33,852$ 3f&!/
.%(2).'&
32,643$
]L< ?gn +LjG a?
li?> N?
31,434$ oI4{? I?4 u4j{F?t
/3 , - 3
ne$tra<o$
30,225$ X X X
u
X
bifase$
29,016$
u
|
27,807$
vl o #NrN==?B Q:N?j
26,598$
t?G Rlj
24nl u
C `l
:lt??ho
25,389$
24,18$
W
22,971$
tl X X
21,762$
W
3
20,553$
{
z"[m]"
ij ^4s
19,344$ BbmNJ
?jwSjg?j
3P
3
18,135$ u lt:?=
:lj?: N?I?4
16,926$
{
wj{B?tItlG I
a U r 0 N = C N a h
|
15,717$ dryout$
14,508$
aN=?gn jja4u
13,299$
34 ` a ?hn
12,09$
10,881$ +4t4 ?=
+ a G
9,672$
ne$tra<o$ E dl j1:a?4?
9lN aNjG
monofase$
"N r N =
8,463$
:lx?gn
99c
7,254$ B al
+0 L a NiG
6,045$ a P =
?g n
4,836$
+ L jG `? li?:N?
Tw[K]$
3,627$ +4
b Vr N = e VrT=
2,418$
1,209$ 2 2
$#3?9
N3?
N#+o
+#o
#~#%$u
0$
690$
680$
670$
660$
650$
640$
630$
620$
610$
x
&
T"[K]"
4
3
3 ;;
Figure 3: Andamento dei profili di temperatura [2]
T*T
4
di
evidente leetto dellipotesi (4) sullultimo tratto del profilo di temperatura
P
parete in monofase
sottorareddato: non considerando il subcooled boiling, assente
[@
P
la zona di temperatura di parete $
$
J
costante con temperatura di bulk che cresce. Il profilo di Tw si comporta
infatti come se
4 [
il coeciente
3 ANALISI DELLO SCAMBIO TERMICO 12
di scambio termico fosse quello di convezione forzata monofase fino al momento in cui il titolo diventa
maggiore di zero.
3.4.3 Dryout
Rispetto alla previsione per tubi verticali lisci, in base alle correlazioni usate il fenomeno del dryout
si verifica in anticipo. Nel grafico che segue si vuole apprezzare laumento nella temperatura di parete
dovuto al deterioramento dello scambio termico nella regione post-crisi. Si noti che nel caso in esame
la crisi termica sembra essere particolarmente poco drammatica, con un incremento della temperatura
di parete di soli
642,5%
641,5%
liquid%decient%region%
640,5%
dryout%
T"[K]"
639,5%
Tw%
Tb%
saturated%nucleate%boiling/
638,5%
force%convec@ve%heat%transfer%
through%liquid%lm%
637,5%
636,5%
z"[m]"
Figure 4: Profili di temperatura della parete e di bulk in funzione della coordinata assiale, nella zona
bifase
4 CALCOLO DELLE CADUTE DI PRESSIONE 13
I tre termini sono rispettivamente: attrito, gravit, accelerazione spaziale. Si noti che il secondo
termine pu essere nullo ( il caso dei tubi orizzontali), mentre il terzo si presenta in genere quando
un riscaldamento del fluido ne provoca una variazione di densit.
In forma integrata, e quindi utile nei calcoli nel caso in esame (in cui si discretizzata la coordinata
assiale dividendo cos il condotto in 100 tratti) la formulazione appena vista si scrive, per un tratto di
tubo di lunghezza z:
4 1 1
p = pin pout = z + %gsin z + G2
d %out %in
Nel caso bifase la formulazione analoga, ma deve tenere conto della coesistenza di liquido e vapore.
In genere si scrive la formulazione detta a fasi separate, che prevede il calcolo del grado di vuoto (void
fraction) . Il grado di vuoto rappresenta il rapporto fra la cross section occupata dal vapore e quella
complessiva del tubo e si esprime come segue:
Ag 1
= = %
Ag + Al 1 + 1 x x %gl S
%s = %g + (1 )%l
1 x2 (1 x)2
= +
%m %g (1 )%l
Dalle espressioni appena riportate emerge la principale dicolt associata al calcolo delle cadute
di pressione in bifase, e cio la determinazione del gradi di vuoto. I modelli disponibili sono in genere
correlazioni che consentono di determinare la slip ratio S. Unaltra insidia, meno evidente ma non per
4 CALCOLO DELLE CADUTE DI PRESSIONE 14
questo meno problematica, rappresentata dal termine di attrito. Infatti lo shear stress a parete, ,
viene correlato al fanning friction factor, nel caso monofase, nel modo seguente:
C f G2
=
2%
Tuttavia, le correlazioni disponibili forniscono il friction factor monofase.
Nelle sezioni che seguonoaso per caso saranno esposte le metodologie utilizzate caso per caso.
fB = 4Cf .
y= ,
1
%1 x
= ,
%1 x + %g (1 x)
0.22
0.19 %l
E1 = 1.578Re ,
%g
0.08
0.5 %l
E2 = 0.0273W eRe ,
%g
Gd
Re = ,
l
4 CALCOLO DELLE CADUTE DI PRESSIONE 15
G2 d
We = .
%l
Nellapplicare la formula risultato per tutti i tratti che il radicando nellespressione di S fosse
minore di 1. Si pertanto assunto S = 1, che implicitamente indica che il grado di vuoto viene
calcolato mediante il modello omogeneo.
Tuttavia, per maggiore flessibilit del foglio di calcolo, si scelto in questa zona di non usare il
modello omogeneo anche per il calcolo del termine di attrito della caduta di pressione. Si usa invece la
correlazione di Friedel, che fornisce un moltiplicatore di attrito bifase liquid only, cio da moltiplicare
per la caduta di pressione calcolata in monofase come se tutta la portata fosse costituita da liquido
per ottenere la caduta di pressione nel caso bifase. In formule:
2 ( dp/dz)F
lo = .
( dp/dz)lo
Si riportano di seguito i dettagli della correlazione:
2 3.24F H
lo =E+ ,
F r0.045 W e0.035
%l Cf,go
E = (1 x)2 + x2 ,
%g Cf,lo
F = x0.78 (1 x)0.224 ,
G2
Fr = ,
gd%2h
G2 d
We = ,
%h
dove %h quella calcolata in base al modello omogeneo, e cio
1
x 1 x
%h = + .
%g %l
Tale modello non funziona bene nel caso in cui gl > 1000. Tuttavia, nella regione interessata,
si ben lontani da questo valore. Tale rapporto isulta infatti, alla quota z=9.269 [m] (presa come
rappresentativa), circa pari a 2.16.
Ag 1
= = % .
Ag + Al 1 + 1 x x %gl
Si sceglie qui di utilizzare il modello omogeneo anche nel calcolo delle cadute di pressione per
attrito. Lo shear stress a parete viene in questo caso calcolato come
G2
=f
2%h
in base alla formulazione di Isbin. Tale formulazione generalmente considerata la meno attendibile
fra quelle a disposizione, sebbene sia la pi semplice da ricordare per la sua somiglianza con quella della
densit omogenea. Nei calcoli stata pertanto usata la formulazione proposta da Beattie e Whalley:
h = g h + l (1 h )(1 + 2.5h ).
Si vede come usare il modello omogeneo significhi studiare le cadute di pressione come in presenza
di un deflusso monofase equivalente, laddove le propriet termofisiche sono quelle mediate.
4.2.4 x>1
In questa regione si procede come al punto 4.2.1.
4.3 Iterazioni
Per giungere ad una globale convergenza del foglio di calcolo si scelto di ricorrere ad un procedimento
iterativo di tipo trial-and-error. Alla sezione 2.4 il procedimento seguito descritto nel dettaglio. Si
riportano di seguito i risultati relativi alle iterazioni relative alle cadute di pressione.
Il primo profilo di pressione stato ricavato con le propriet calcolate, per tutti i tratti, alla pressione
di ingresso. I valori di pressione ottenuti sono stati quindi sostituiti ai guess values per ciascun tratto
(ovvero 195 bar costanti). Excel ricalcola cos le propriet per ciascun tratto alla nuova pressione di
ingresso, ed il risultato un nuovo profilo di pressione... and so on and so forth. Per capire quando
arrestare le iterazioni si pone come condizione che lerrore percentuale " alliterazione n+1, espresso
come
| ptot,n ptot,n+1 |
"=
ptot,n
sia inferiore all1%. Il grafico che segue mostra la rapida convergenza del procedimento (literazione
zero, o guess phase, non riportata in quanto renderebbe illeggibile il grafico: si ha infatti ptot,0 = 0).
4 CALCOLO DELLE CADUTE DI PRESSIONE 17
Durante questa operazione stato necessario prestare attenzione agli spostamenti di quota prodotti
nelle interfacce fra le varie regioni.
Per avere unidea delle dierenti velocit con cui convergono i contributi dei vari tratti, e quindi,
indirettamente, dellinfluenza dellerrore commesso nel valutare le propriet sulla caduta di pressione
nel singolo tratto, si riportano di seguito gli errori percentuali relativi alle cadute di pressione registrate
nelle varie zone, al passaggio dalla quinta alla sesta iterazione.
REGIONE' ERRORE'RELATIVO'
Liquido'monofase' 8,59E&11(
Bifase,'pre;crisi' &5,68E&08(
Bifase,'post;crisi' &1,57E&07(
Vapore'monofase' &2,38E&07(
'
Figure 6: Errore relativo fra la quinta e la sesta iterazione nei vari tratti
Salvo la curiosit accademica di verificare per quali tratti la convergenza sia pi rapida, il risultato
appena mostrato conforta riguardo laccuratezza raggiunta dopo poche iterazioni.
I successivi ranamenti relativi alla variazione dellentalpia in uscita (si veda la sezione 2.4) ed
i profili di temperatura hanno una influenza relativamente bassa, pertanto si sceglie di omettere i
risultati del procedimento iterativo corrispondente. Tuttavia si noti che il valore riportato in figura 6
dierisce, proprio per questi accorgimenti, da quello definitivo.
4 CALCOLO DELLE CADUTE DI PRESSIONE 18
4.4 Risultati
4.4.1 Profilo di pressione lungo il tubo
Si riporta di seguito landamento della pressione lungo il tubo, ottenuto una volta completate tutte le
operazioni di iterazione e refinement (comprese quelle descritte nella zezione 5).
196
Liquido monofase
190
188
186
184
0 5 10 15 20 25 30 35 40 45
z [m]
Figure 7: Andamento della pressione in funzione della coordinata assiale lungo il tubo
0$
X5000$
X10000$
p#[Pa]#
p,aZrito$
p,$grav$
X15000$
p,acc$
X20000$
X25000$
z#[m]#
640
635
630
T [K]
625
T(p,h)
620
615
610
0 1 2 3 4 5 6 7
z [m]
675
670
665
660
655
T [K]
650 T(p,h)
645
640
635
630
26 28 30 32 34 36 38 40 42
z [m]
Figure 9: Confronto fra profili di temperatura del fluido estrapolati linearmente e profili calcolati in
funzione di pressione ed entalpia nei due tratti monofase
Loperazione stata eseguita perch la zona a titolo maggiore di uno interessa una parte consid-
erevole del tubo evaporatore, ed era lecito pensare che lerrore nel calcolo delle propriet (funzione
5 AFFINAMENTO DEI RISULTATI 21
690$
680$
670$
660$
T#[K]# 650$
T[K]$
640$ Tw[K]$
630$
620$
610$
z#[m]#
Tale profilo viene confrontato con uno trovato in letteratura e di seguito riportato. La dierenza
fra i due profili risiede, pi che nella dierente grandezza usata per le ascisse, nel fatto che in quello
sotto riportato la crisi termica di tipo DNB.
Figure 11: Profili di temperatura attesi per flow boiling in tubo verticale (il tipo di crisi dierente)
5 AFFINAMENTO DEI RISULTATI 23
Pi che dalletichetta x=DNB, che potrebbe essere fuorviante (in letteratura i termini 2CHF,
DNB, dryout vengono spesso confusi ed utilizzati in modo improprio per indicare lonset della crisi
termica ) si trae questa conclusione dalla presenza del film boiling. Questo meccanismo di scambio
termico assente nel caso di crisi termica di tipo dryout, in cui si ha una liquid deficient region con
drop flow.
Si sottolinea qui lanomalia del risultato ottenuto: in presenza di un basso flusso termico imposto
e di una portata areica G relativamente elevata ci si aspetta una crisi termica di tipo dryout. Tale
meccanismo per avviene in genere a titoli elevati, a dierenza del caso in esame.
opportuno ricordare che la denominazione corretto attribuita al profilo di temperatura qui
presentato non del tutto appropriata. Oltre allerrore intrinseco nelle correlazioni usate per il calcolo
di h, e quindi di Tw, si ricorda che resta valida lipotesi 4.
6 Approfondimenti
6.1 Confronto fra risultati di Friedel e del modello omogeneo per il termine
di attrito nella regione pre-crisi
Come si detto, per una complicazione intrinseca nella correlazione di CISE, la slip ratio stata
assunta pari ad uno, con una ipotesi propria del modello omogeneo. Si per scelto di non usare
tale modello per il calcolo della componente di attrito della caduta di pressione in una formulazione
monofase equivalente, bens di usare il modello di Friedel, che fornisce un moltiplicatore di attrito
bifase. Ci particolarmente giustificato dal fatto che in questa regione il flow pattern generalmente
tale da non consentire lapplicazione del modello omogeneo.
5900$
5400$
p#acc#in#ogni#tra,o#[Pa]#
4900$
Friedel$
4400$
Homogeneous$model$
3900$
3400$
7$ 7,5$ 8$ 8,5$ 9$ 9,5$ 10$ 10,5$ 11$ 11,5$
z#[m]#
Figure 13: Caduta di pressione per attrito calcolata con Friedel e con il modello omogeneo
evidente che i risultati ottenuti sono quasi coincidenti. Ci pu essere ricondotto al fatto che,
a prescindere dal flow pattern, nel caso in esame si hanno G=2092.9>2000[kg/m2 s] e, in media,
%L
%g =3.17<10. Si pertanto nel range di applicabilit del modello omogeneo.
risulta evidente come, a parit di titolo, ad un aumento del rapporto %%gl corrisponda un aumento del
grado di vuoto. Verificando di rispettare sempre la condizione per cui %%gl <10, si scelto di far variare
la pressione cercando di ottenere il plot presentato da [1] e qui di seguito riportato, per comletezza.
6 APPROFONDIMENTI 25
%l
Figure 14: Andamento del gradi di vuoto con il titolo, e dipendenza parametrica dal rapporto %g [1].
Il risultato coerente, essendo noto che il rapporto di cui sopra diminuisce allaumentare della
pressione (come si pu facilmente verificare, ad esempio, dal diagramma p-v per lacqua ).
p"
0.8
0.6
void fraction
0.4
0
0 0.2 0.4 0.6 0.8 1
thermodynamic quality
Figure 15: Grado di vuoto in funzione del titolo nella regione post-crisi, a varie pressioni
6 APPROFONDIMENTI 26
Bibliografia
1. P. B. Whalley, Boiling, Condensation, and Gas-Liquid Flow, Oxford press, 1987.
2. J. G. Collier, J. R.Thome, Convective boiling and condensation, Oxford press, 1994.
3. K. E. Gungor, R. H. S. Winterton, A general correlation for flow boiling in tubes and annuli
in International Journal of Heat and Mass Transfer, Vol. 29, 1986.