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Analisi di un sistema TEC

Corso di Complementi di Termodinamica Applicata e Termofluidodinamica Multifase


CALCOLO DISPOSITIVO
TERMOELETTRICO
Ipotesi di base
Si trascura il flusso dovuto alleffetto Thomson.
Tale flusso, scambiato lungo le gambette,
legato al passaggio contemporaneo di energia
termica ed elettrica.
Si trascurano le perdite sul contorno del
conduttore.
Potenza assorbita
Il valore misurato della potenza assorbita
We,mis determinato dalle misure di corrente
e tensione effettuate sul dispositivo.
Il valore calcolato We,calc invece dedotto
dallequazione di bilancio:
Potenza assorbita
3.55
We,calc
[W]
3.5 Linear
(We,calc
[W])
3.45

3.4

3.35
We [W]

3.3

3.25

3.2

3.15

3.1
9 9.5 10 10.5 11 11.5
T [K]
Potenza assorbita
La differenza fra il valore calcolato e quello
misurato pu essere attribuita al fatto che We,mis
tiene conto anche del contributo delle perdite
sui cavi. Data la scala ridotta del dispositivo, tale
contributo pu non essere trascurabile.
Tale ragionamento confortato dal grafico
seguente, nel quale We,mis rappresenta la
potenza elettrica misurata, depurata del
contributo dei cavi.
Potenza assorbita
3.4
We,calc
[W]
Linear
(We,calc
3.35 [W])

3.3
We [W]

3.25

3.2

3.15
9 9.5 10 10.5 11 11.5
T [K]
Corrente elettrica
I valori ottimali di corrente nel caso TEG
possono essere valutati in base alla
massimizzazione delleffetto utile (c) o
dellefficienza del dispositivo (COP).
Nella seguente diapositiva si mette in evidenza
la differenza fra la corrente in gioco e le due
ideali sopra menzionate.
Corrente elettrica
9.000

8.000

7.000

6.000

5.000
I[A]

I[A]
4.000 Icop_max [A]
IC_max [A]
3.000

2.000

1.000

0.000
9 9.5 10 10.5 11 11.5

T [K ]
COP
In base a quanto visto ci si aspetta un COP
prossimo a quello in condizioni di ottimo della
corrente, ma lontano da quello di una
ipotetica macchina di Carnot operante fra quei
due livelli termici.
COP
35

30

25

20
COP

COP
15 COPmax
COP,carnot

10

0
9 9.5 10 10.5 11 11.5

T [K]
Flusso termico scambiato in funzione della
differenza di temperatura fra le due giunzioni

Si mostra di seguito come allaumentare della differenza di


temperatura fra il giunto caldo e quello freddo si riduca il
flusso termico scambiato. Ci dovuto al fatto che il
contributo delleffetto Fourier cresce linearmente con la
temperatura.
Nella slide successiva si mostra landamento del contributo
percentuale del flusso Fourier rispetto alla somma dei valori
assoluti dei tre flussi in gioco (Joule, Fourier, Peltier).
Fisicamente ha pi senso diagrammare la somma degli effetti
legati alle irreversibilit (Fourier, Joule) rispetto al flusso
Peltier. La scelta stata fatta per maggiore immediatezza.
Flusso termico asportato in funzione della
differenza di temperatura fra le due giunzioni

12

11.5

11

10.5
c [W]

10
Flusso
termico
9.5 lato
freddo

8.5

8
9 9.5 10 10.5 11 11.5 12
T [K]
Incidenza percentuale del flusso termico di
Fourier al variare della differenza di temperatura
30

25

20

15
[%]

% Fourier

10

0
9.3 9.7 10.2 10.5 11.4

T [K]
Tmax
Se la T diventa troppo elevata, si verifica una condizione
per cui leffetto utile si annulla. Fisicamente ci
riconducibile alle irreversibilit legate all effetto Fourier,
cio al passaggio di calore attraverso le gambette da TH a TC.
Si riporta di seguito una estrapolazione teorica (gli
andamenti in funzione della corrente e della differenza di
temperatura non sono stati misurati) ricavata in base
allannullamento dellespressione del flusso termico
asportato:
Tmax
45

40

35

30

25
c [W]

1 [A]
20
2 [A]
3 [A]
15 4 [A]

10
tmax
5 (4A)
0
1 4 7 10 13 16 19 22

T [K]
CALCOLO TERMICO
Introduzione
Il circuito termico predisposto per lesperienza
di laboratorio consente di effettuare una
verifica sul valore della potenza termica
scambiata.
Ipotesi di base
Si utilizza solo la prima parte della correlazione di Sieder-Tate. Si
trascura il termine (b/w). Non si tiene conto del fatto che si
tratta di una correlazione valida nella entry region, mentre in tutti i
tratti considerati si ha deq/l<2.
Le propriet da usare nelle correlazioni sono valutate alla
temperature di una delle due estremit del tratto invece che alla
temperatura media. Sarebbero necessarie iterazioni, che vengono
evitate per la poca influenza che avrebbero sul refinement dei
risultati
e sui vari tratti costante. Si potrebbe decidere di applicare
correlazioni valide per lo scambio in convezione naturale.
Trascuro la resistenza termica conduttiva del condotto
Selezione correlazioni
Durante la determinazione del coefficiente di scambio
termico allinterno del condotto si incontrato il
problema della zona buia di Reynolds, nella transizione
laminare-turbolento. In particolare, la scelta di interpolare
fra i valori predetti da Sieder e Tate e quelli predetti da
Dittus-Boelter si rivelata difficoltosa nella fascia
2100<Re<5100, in cui la prima correlazione fornisce
numeri di Nusselt superiori rispetto alla seconda.
Nella slide successiva si mostra il procedimento seguito
per tener conto di questo inconveniente
Selezione correlazioni
Sieder&Tate* Extended*Sieder&Tate** Di1 us&Boelter**
validity*range* validity*range* validity*range*
*Predictions
S e z i o n e c DB vs ST
*

D it t u s - B o e lt e r
40 S ie d e r - T a t e

35

30

25
Nu

20

15

10

2 .0 0 0 4 .0 0 0 6 .0 0 0 8 .0 0 0 1 0 .0 0 0 1 2 .0 0 0 1 4 .0 0 0
Re
Temperature lungo il condotto
Diagrammare i valori delle temperature in ogni
nodo del circuito pu dare una indicazione
sulla validit dei bilanci.
Per rendere pi efficace la lettura, il grafico
riportato di seguito costruito ponendo in
ascissa la coordinata assiale lungo il condotto,
mentre la variazione delle condizioni di prova
(da uno step allaltro del dataset) inserita
come variabile parametrica.
Temperature lungo il condotto
297.5

297

296.5

296
0,8 m/s
1,3 m/s
295.5
T [K]

1,8 m/s
2,4 m/s
3,6 m/s
295

294.5

294

293.5
Tin [K] Ta[K] Tb[K] Tc[K] Tout [K]
Superficie alettata
La superficie alettata costituisce un aumento dellarea
utile di scambio sul lato freddo del TEC. Tuttavia, inserire
lalettatura non implica un miglioramento delle
prestazioni (potenza scambiata) direttamente
proporzionale alla superficie alettata.
Infatti, a causa del fatto che laletta non tutta alla
temperatura di radice, lo scambio sar peggiore rispetto
al caso ideale. La distanza dallidealit quantificata
dalla fin efficiency f, il cui andamento riportato in
funzione della velocit dellaria riportato di seguito
Superficie alettata
Efficienza alettatura
98%

97%

96%

95%
Efficienza alettatura
[%]
94%

93%

92%

91%
0.8 1.3 1.8 2.4 3.6

[m/s]
Superficie alettata
Si utilizza la seguente relazione per
determinare la ripartizione della portata fra
alettatura e regione di bypass. Si tratta di una
modellizzazione che consente di rispettare i
bilanci entalpici (oltre che quelli di massa).
Superficie alettata
Ripartizione della portata
0.01

0.01

0.01

Gbp
G [kg/s]

0.01
Gal

0
6.07E-01 9.87E-01 1.37E+00 1.82E+00 2.73E+00

wa [m/s]
Superficie alettata
Sempre relativamente alla superficie alettata
interessante considerare landamento delle tre
temperature che la caratterizzano (Ta in
ingresso e per la portata di bypass, Tal quella
della portata che attraversa la superficie
alettata e Tb,cal quella della portata
complessivamente uscente dal tratto alettato).
Si vede come questultima debba essere
necessariamente compresa fra le prime due.
Superficie alettata
Temperature dell'aria in corrispondenza della superficie alettata
298

296

294

292 Tal
Tb,cal
T [K]

290 Ta

288

286

284
0.5 1 1.5 2 2.5 3 3.5 4

Vel ventolina [m/s]


Temperatura di mescolamento
Tb: calcolata in base al bilancio termico
globale sui tratti a,b,c
Tb,cal: derivante dal calcolo sulla superficie
alettata

Il confronto fra le due mostra differenze


significative soprattutto a basse velocit della
ventola.
Temperatura di mescolamento
297

296

295

294
T [K]

Tb[K]
293 Tbcal

292

291

290
0.5 1 1.5 2 2.5 3 3.5 4

wa [m/s]
COERENZA DEI RISULTATI
Coerenza dei risultati
Un modo per verificare lagreement fra calcolo
elettrico e calcolo termico confrontare il
flusso sottratto al TEC in corrispondenza del
giunto freddo e quello ricevuto dalla portata
daria che attraversa la superficie alettata.
Coerenza dei risultati
14

13

12

11

10

9
[W]

|PhiC|
8 N*al

4
0.5 1 1.5 2 2.5 3

wal [m/s]
Coerenza dei risultati
Per cercare di giustificare landamento discordante
dellultimo punto si analizza lespressione di al:

Lunico parametro ad aumentare in modo


significativo Nui. La causa del mancato fitting per
lultimo punto pertanto da ricercarsi o nella
correlazione di Teerstra o nella correlazione,
ricavata su un dataset differente, per lentit
relativa delle portate di aletta e di bypass.

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