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ELENCO DEI MANOSCRITTI

DELLA

BIBLIOTECA CATHARINIANA

BIBLIOGRAFIA:

1)VITELLI, Index codicum Latinorum qui Pisis in bybliothecis Conventus S. Catherinae et

Universitatis adservantur, Studi italiani di filologia classica, VIII, 1900, p. 350.

2) G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, in Inventari dei manoscritti delle

biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916,p.75

3) F. PELSTER, Die Bibliothek von Santa Caterina zu Pisa. Eine Bchersammlung aus der Zeiten des

hl. Thomas von Aquin, estr. da Xenia Thomistica, III, Romae, Vatikanische Druckerei

1925, pp. 26-27.

N.B. Questi testi fondamentali saranno citati come VITELLI, MAZZATINTI, PELSTER.

Nel presente elenco il primo numero corrisponde a quello del Catalogo Vitelli (= studi ital.

Di filologia classica 1900 p.321).

Il secondo numero, tra parentesi, indica il numero progressivo dei manoscritti cartacei (1c

e ss.) o il numero progressivo dei manoscritti membranacei (1m e ss.).

1 - (1m)

Titolo: Constitutiones civitatis pisanae annorum 1242, 1248, 1259, 1271, 1281, 1307.

Descrizione: Codice membranaceo del XIV sec., mm. 418x290, cc. 48 num., scrittura

gotica, a pag. piena, titoli e iniziali in rosso, numerose e notevoli scolii marginali in rosso

sincroni.

Coll.: Armadio nuovo palchetto III

Notizie: Alle cc. 1-46 il codice tramanda una redazione del testo almeno fino alla

revisione del 1281, e formule finali di pubblicazione in forma compendiata, dal 1241 al

1281; contiene inoltre la Interpretatio super capitulo costituti De iuramento columpnie. Alla

c. 47 invece riportato il Consilium super materia calumpniandi ampuntanda del 1307.


Bibliografia:

1) Luzzatto M., Le pi antiche glosse ai Costituti Pisani, in Archivi. Archivi dItalia e

Rassegna internazionale degli archivi, XXI/1954, pp. 244-277.

2) Statuti inediti della citt della citt di Pisa dal XII al XIV secolo, II, Bonaini F. (ed.), Firenze,

1870.

3) Tamburini G., s.v. Pisa: Biblioteca Universitaria e Biblioteca Cateriniana del Seminario, in

Inventari dei manoscritti delle Biblioteche dItalia, Mazzatini G.-Sorbelli A. (ed.),

Firenze, Olschki, 1916.

4) Tronca F.P., I Costituti pisani: studio sul manoscritto N1 della Biblioteca Cathariniana di

Pisa, tesi di laurea, Facolt di Giurisprudenza, a.a. 1974-1975, rel. Cortese E.

5) Vignoli P., Catalogo dei manoscritti e frammenti di manoscritti dei Costituta legis et usus,

in Bollettino storico Pisano, LXXIII/2004, pp. 145-213.

2- (2m)

Titolo: Iohannis Damasceni traditio certa ortodoxe fidei. Liber a Burgundione iudice

cive pisano de greco in latino traslatus.

Descrizione: Codice membranaceo del XIV sec., mm. 387x254, cc. 54 n. num., scrittura

gotica a 2 coll. di 39 linee, iniziale miniata a capolettera, titoli e iniziali colorate, numerosi

scolii in interlinea e marginali sincroni.

Coll.: Armadio a destra palchetto I

Notizie:

OPERA: Il testo, probabilmente il pi importante per le influenze che eserciter sulla scolastica,
con cui B. si cimentato la terza parte della , nota col titolo De fide
orthodoxa, di s. Giovanni Damasceno. A questa traduzione egli attese per sollecitazione del papa
Eugenio III (1145-1153) intorno agli anni 1148-1150 (1146 o 1147, secondo il Grabmann, I, p.
111). Questa data accertata dal de Ghellinck (Le mouvement..., pp. 377, 413-414) pu ritenersi
come la pi verosimile. Non del tutto chiariti sono i nessi che portarono Pietro Lombardo ad
utilizzare l'opera del Damasceno nella traduzione fatta da Burgundione. Nel Liber
Sententiarum (1150-1152) Pietro Lombardo ha certamente presente la trattazione del De fide
orthodoxa relativa all'Incarnazione e alla Trinit (l. III, cc. 2-8) nella traduzione di B., e da questa
ricava gli estratti (che sono stati contati nel numero di ventisette, ma uno geminato; cfr. de
Ghellinck, Le mouvement..., p. 379 nota 1) che mette a frutto nella sua trattazione. Questa
utilizzazione parziale di S. Giovanni Damasceno da parte del Lombardo ha sollevato perplessit
circa il modo in cui Pietro Lombardo sia venuto a conoscenza della versione di Burgundione.
L'opinione pi accettabile, allo stato attuale degli studi, sembra essere quella del de Ghellinck (Le
mouvement, pp. 381-385) secondo la quale Pietro Lombardo avrebbe preso visione soltanto di
una parte della traduzione del maestro pisano, e precisamente di quella riguardante il tema
dell'Incarnazione nel libro III del De fide orthodoxa.
AUTORE: Burgundio Pisano (Burgundio da Pisa) (Pisa, 1110 1193) stato un giurista e

traduttore italiano. Sono attribuite a Burgundio le traduzioni dal greco del Digesto di

Giustiniano, la Expositio fidei orthodoxae, e dal latino, la Fonte sapientiae di Giovanni

Damasceno, il Liber de vindemiis (noto anche come Incipit liber Vendemiae) della

Geoponica, il De complexionibus di Galeno, l'Homiliae ad Evangelium Iohannis e l'Homiliae

ad Evangelium Matthaei di Giovanni Crisostomo. stato un importante esponente italiano

dell'arte della traduzione. Secondo il calendario pisano morto il 30 ottobre 1194, in et

molto avanzata.

Bibliografia: J. DE GHELLINCK, Les oeuvres de Jean de Damas en Occident au XIIe

sicle, in Revue des questions historiques, XLV (1910), pp. 157-160; Id.,L'entre de Jean

de Damas dans le monde littraire occidental, in Byzantinische Zeitschrift, XXI (1912),

pp. 448-457; Id., Le mouvement thologique du XIIe sicle, Bruges 1948, ad Indicem;
Id., L'essor de la littrature lat. au XIIe sicle,Bruxelles-Bruges-Paris 1955, pp. 242 nota
(con bibliografia su B.), 243, 245, 247, 255-256, 258, 263, 337
L. CALLARI, Contributo allo studio della versione di Burgundio Pisano del "De
orthodoxa Fide" di Giovanni Damasceno, inAtti del R. Ist. veneto di scienze,lett. ed

arti, C (1941), pp. 197-246;


E. M. BUYTAERT, St. John Damascene,Peter Lombard and Gerhoh of
Reichersberg, in Franciscan Studies, X (1950), pp. 323-343;
3 - (2m)

Miscellanea: Testamento dal codicillo di Bonifazio Novello conte di Donoratico; copie da

vari statuti pisani, e carte legali diverse. Estratti da Statuti dei Comuni di Pisa e

Treggiaia.

Descrizione: Codice membranaceo con inserto cartaceo, sec. XIV-XV. Questo mscr.

manca nella catalogazione di Camillo Vitelli ed invece presente in quella di Mazzatinti.

Coll.: Armadio nuovo palchetto III

Notizie: Bonifacio Novello della Gherardesca, conte di Donoratico fu personaggio

politico e mecenate attivo a Pisa nel XIV secolo. A lui sono attribuite numerose

fondazioni: in primo luogo ricordato per aver edificato nel 1331 un monastero per

religiose francescane della regola di santa Chiara, inoltre attese alledificazione

delluniversit di Pisa tra il 1329 e 1342, anno in cui mor allet di 43 anni.

Bibliografia: Cavalca Domenico, Lo specchio della croce. Testo originale e versione in Italiano,

Centi T.S.(ed.), Bologna, 1992.

4 5 6 (3m)

Titolo: Rainerius a Rivalto, Pantheologia (A-H); (H-O); (P-Z)

Descrizione: Opera in 3 volumi. Codici membranacei del XV sec., rispettivamente mm.

372x258, 375x274, 370x266, cc. 317, 180, 244 n. num., scrittura gotica a 2 coll. di 60 linee;

alcune iniziali miniate, le altre colorate; la capolettera dei tre tomi presenta un fregio

colorato, sono presenti inoltre scolii marginali sincroni.

Coll.: Armadio a destra palchetto I

Notizie: Ranieri da Rivalto di Pisa, domenicano, teologo e letterato insigne, forse nipote

del B. Giordano, fu autore della Pantheologia,. Viene citato nella Cronica e negli Annales

del Convento di S. Caterina di Pisa come figlio di questo convento. Come documenta la

Cronica mor nel 1348 colpito da peste.

Bibliografia:Angelo Fabroni, Memorie istoriche di pi uomini illustri pisani, IV, 1790-1792,

pp. 137-158.
7- 5

Miscellanea: 1r-32r - Cronica fratris Martini. 33r-37v - Liber provincialis. 38r-79v-

Ebbulkasen. Taccuinum sanitatis in medici.

Descrizione: Codice membranaceo del XIV sec., mm. 357x255, cc. 79 num. rec., bianche le

cc. 31v e 32 v, titoli e iniziali in rosso, sono state riscontrate due mani di scrittura.

Coll.: Armadio a destra palchetto I

Notizie: Martino Polono (Opava, ... Bologna, 1278) fu un cronista medievale, originario

della Boemia. Il domenicano Martino, conosciuto come Martino Boemo o Martinus

Oppaviensis dalla sua citt natale, o Martinus Polonus, per essere stato arcivescovo di

Gniezno in Polonia, fu cappellano di papa Alessandro IV e dei suoi successori Urbano

IV, Clemente IV, Gregorio X, Innocenzo V, Adriano V e Giovanni XXI. Nominato il 22

giugno 1278 arcivescovo di Gniezno da Nicola III, mor a Bologna mentre era in viaggio

per raggiungere la sua sede di destinazione e fu sepolto nella chiesa di San Domenico. La

sua notoriet gli deriva soprattutto per essere lautore del Chronicon pontificum et

imperatorum, che si arresta al papato di Niccol III, una cronaca molto diffusa ai suoi

tempi, nel quale tratta anche della leggenda della papessa Giovanna. Scrisse anche i

Margarita Decreti e gli sono attribuiti i Sermones de tempore et de sanctis e il Promptuarium

exemplorum.

Notizie: Sotto il nome di "Tacuina sanitatis in medicina" vengono classificati tutti quei

manuali di scienza medica scritti e miniati soprattutto in Italia settentrionale (con

qualche eccezione in Spagna e nell'area fiorentina), dalla seconda met del XIV secolo al

1450 circa, che descrivevano, sotto forma di brevi precetti, le propriet mediche di

ortaggi, alberi da frutta, spezie e cibi, ma anche stagioni, eventi naturali, moti dell'animo,

riportandone i loro effetti sul corpo umano ed il modo di correggerli o favorirli. Queste

opere basavano il loro contenuto principalmente su un testo originale del medico arabo

Ibn Butlan attivo a Baghdad intorno alla met del XI secolo e ivi morto nel 1052 o 1063.

La traduzione in lingua latina del trattato dovette avvenire probabilmente nel XIII secolo

alla corte di re Manfredi di Sicilia, e da allora in poi i Tacuina sanitatis conobbero una

rapida e vasta diffusione.


Bibliografia:

1) Martino Polono, Martini Oppaviensis Chronicon pontificum et imperatorum, XXII, in MGH

Scriptores, Hannover 1872, pp. 443-475.

2) Ikas W. V., Martinus Polonus' Chronicle of the Popes and Emperors. A Medieval Best-seller

and its Neglected Influence on English Medieval Chroniclers, in The English Historical

Review 116, 2001.

3) Carbonelli G. Ravasini R., Commenti sopra alcune miniature e pitture italiane a soggetto

medico specialmente nellarte di illustrare il Tacuinum sanitatis nei sec. XIV e XV colle

referenze ad alcune pitture murali, Roma, 1918.

4) Wickersheimer E., Les Tacuina Sanitatis et leur traduction allemande par Michel Herr, in

Bibliothque d'Humanisme et Renaissance, 12/1950, pp. 85-97.

5) Witthoft B., The Tacuinum Sanitatis: A Lombard Panorama, Gesta 17.1/1978, pp. 49-60.

8- 6 (digitalizzato)

Titolo: 1r-180r: Hugo de S. Charo. Postillae super Isaiam. 180 v: Cuerricus ordine dei

predicatori. Postillae super Ezechiel.

Descrizione: Codice membranaceo del XIV sec., mm. 352x251, cc. 180 num. rec., titoli e

iniziali colorate.

Coll.: Armadio a destra palchetto I

Notizie: Ugo di San Caro (fr. Hugues de Saint-Cher). - Esegeta domenicano (n. Saint-

Cher, Vienne, fine sec. 12 - m. Orvieto 1263). Compiuti gli stud a Parigi, fu per molti

anni provinciale del suo ordine in Francia, poi venne creato cardinale (1244); a Liegi nel

1252 appoggi la celebrazione della festa del Corpus Domini da poco istituita. La sua

opera principale la Sacra Biblia recognita et emendata id est a scriptorum vitiis expurgata,

revisione testuale della Vulgata che ebbe larga diffusione. autore anche di Postillae in

universa Biblia, di un commento alle Sentenze e di Quaestiones disputatae.

Notizie: Il Cuerricus qui indicato come autore della postilla su Ezechiele forse da

identificarsi con il monaco Guerrico nato a Tournai, una cittadina sul fiume Schelda
nell'attuale Belgio, in cui fioriva una scuola resa celebre da Oddone di Cambrai.

Guerrico, dopo aver avuto una solida formazione cristiana, divenne magister scolarum

Tornacensium, ossia la carica delle scuole in tutta la citt e su tutto il territorio che

dipende dal Capitolo". Negli stessi anni Guerrico condusse anche una vita privata

riservata e ritirata, ma l'incontro con una delle pi forti personalit dell'epoca mut

radicalmente la sua vita. Guerrico conobbe infatti Bernardo, abate fondatore di

Chiaravalle, la cui fama gi echeggiava fuori dalle mura del suo monastero. E fu cos che

da magister Guerrico divenne discepolo di questo uomo pi giovane di lui e prese i voti

in Chiaravalle. Ma la sua et matura e la sua esperienza lo portano ad essere scelto dai

monaci di Igny come abate. Qui intorno alla met del XII secolo, strettamente legati al

compito di predicare ai propri monaci, che l'abate cistercense aveva durante particolari

festivit, nascono i suoi Sermoni, presto divenuti famosi e trascritti mentre era ancora in

vita.

Bibliografia:

1)Aubert R., Hugues de Saint-Cher, in Dictionnaire d'Histoire et de Gographie

Ecclsiastique, XXV, fasc. 144-145, col. 287, Paris, 1994.

2) Kppeli T., Scriptores ordinis fratres prdicatorum Medii vi, II, Roma, 1975, p. 269-281.

3) Guerrico dIgny, Sermoni, Testoni O. (ed.), Bose-Magnano, 2001.

9- I

Titolo: Ius patronatus.

Descrizione: Codice cartaceo del XVII sec., mm. 350x234, cc. 141 num. rec., titoli e iniziali

colorate.

Coll.: Armadio a destra palchetto I

Notizie: Il Ius patronatus era un diritto concesso su un altare di una chiesa ad una

famiglia, in genere, nobile e potente. Tecnicamente era il diritto di proteggere e

mantenere: il Ius patronatus veniva concesso a chi si faceva carico di dotare l'altare, cio

donargli soldi e beni immobili dal quale l'altare e chi lo gestiva traeva rendite. Il Ius

patronatus ebbe origine gi nell'alto medioevo come manifestazione della gratitudine

della Chiesa verso i suoi benefattori. L'elemento caratteristico, che peraltro mancava nei
primi tempi, quello della presentazione, il diritto, cio, di una o pi persone, di

presentare un sacerdote all'autorit affinch questa, attraverso la institutio, lo nomini

all'ufficio.

Bibliografia:

1) s.v. Giuspatronato, Enciclopedia del diritto, XIX, pp. 524 ss.

2) Catholic Encyclopedia: http//www.newadvent.org/cathen/11560c.htm

10- 7(digitalizzato)

Titolo: 1r - 30r : Hugo de S. Charo. Postillae super Marcum. 30v 141v : Hugo de S. Charo.

Postillae super Johannem.

Descrizione: Codice membranaceo del XIII sec., mm. 352x240, cc. 141. num. rec., titoli e

iniziali colorate.

Coll.: Armadio a destra palchetto I

11- 8 (digitalizzato)

Titolo: 2r 35 v : Aristotele- Metaphysica. Commento di Averroe. 38r - 133r : Aristotele- De

animalibus. Commento di Michele Scoto.

Descrizione: Codice membranaceo del XIII sec., mm. 339x253, cc. 133 num. rec., bianche 1 r

e 133v, titoli e iniziali colorate.

Coll.: Armadio a destra palchetto I

Notizie: Averro nacque in una famiglia di famosi giuristi della scuola malikita; sia il

nonno paterno che il padre erano autorit locali incaricate di amministrare la giustizia

nella Cordova almohade. Divenne medico, giurista e filosofo e fu qadi di Siviglia e di

Cordova. Scrisse numerosi commenti su Aristotele, alcune opere filosofiche originali e

una enciclopedia di medicina. Storicamente, Averro fu importantissimo per le sue

traduzioni e commenti alle opere di Aristotele, le quali in Occidente erano state quasi

completamente dimenticate, in quanto prima del 1150 solo pochissime opere aristoteliche

erano accessibili nell'Europa latina. Il recupero della traduzione aristotelica in Europa

deve moltissimo alla traduzione in latino iniziata nel XII secolo da lui. Inoltre
limportanza dellopera di Averro in tal senso evidenziata anche dal giudizio di

Tommaso d'Aquino: secondo il filosofo cristiano Averro era "il Commentatore", cos

come Aristotele "il Filosofo".

Notizie: Michele Scoto nacque in Scozia nel 1175. Consegu la sua formazione tra Oxford e

Parigi, approfondendo in seguito i propri studi a Toledo, allora centro della cultura

ispanico-moresca, dove apprese larabo. Grazie a questa sua conoscenza ebbe loccasione

di tradurre numerose opere di Averro; in tal modo Michele Scoto apport anche un

importante contributo alla diffusione e conoscenza delle opere di Aristotele in Europa. In

qualit di abile traduttore ma anche di astrologo, filosofo e matematico entr alla corte

dellimperatore Federico II di Hohestaufen. Proprio allimperatore dedicato il commento

al De animalibus di Aristotele contenuto nel manoscritto 11-8. In questo msc sono stati

affiancati i commenti di due personaggi operanti tra il XII e il XIII sec. e che furono di

fondamentale importanza per il recupero delle opere aristoteliche e dellidentit europea.

(controllare-approfondire).

Bibliografia:

1) Averro, Commentario al XII libro della Metafisica di Aristotele, Bompiani, 2005. (curatori?)

2) Parolin B., Linfluenza del Libro delle lettere e del commento al De interpretatione di Al-

Frbi sulle epitomi della Metafisica e del De interpretatione di Averro,

http://www.gral.unipi.it/uploads/Beatrice.Parolin_Relazione.pdf

3) Mondin B., Storia della Metafisica, II, Roma, 1998, pp. 383 ss.

12- 9(digitalizzato)

Titolo: Alberto Magno. 137r- 141r: De nutrimento et nutrito. 141r -165r: De sensu et sensato.

165r -170v: De memoria et riminescentia. 170r -176r: De intellectu et intelligibili. 176r - 186v: De

motu animalium. 186v -195v: De spiritu et respiratione. 195v -199r: De iuventute et senectute.

199v -220v: De sompno et vigilia.


Descrizione: Codice membranaceo del XIV sec., mm. 328x240, cc. 1 v - 4v + 137-225 num.,

bianca c. 225 v, cc. 1v - 4v contengono note metriche e grammaticali e lindice ripetuto

anche a fine volume, c. 225 r presenta note dastronomia. Dal punto di vista paleografico

possibile rilevare un tipo di scrittura gotica.

Coll.: Armadio a destra palchetto I

Notizie: Alberto Magno di Bollstdt detto Doctor Universalis (conosciuto anche come

Alberto il Grande, Alberto di Colonia; 1206 15 novembre 1280), stato un vescovo

cattolico, filosofo e scienziato tedesco. considerato il pi grande filosofo e teologo

tedesco del medioevo sia per la sua grande erudizione che per il suo impegno a livello

logico-filosofico nel conciliare fede e ragione, applicando la filosofia aristotelica al

pensiero cristiano. Fu, inoltre il maestro di san Tommaso d'Aquino. La Chiesa cattolica lo

venera come santo protettore degli scienziati e Dottore della Chiesa. interessante notare

come questo frate medioevale - nonostante i suoi molti doveri di religioso, di provinciale

del suo ordine, di vescovo e legato pontificio, di predicatore di una crociata, pur

effettuando molti faticosi viaggi tra Colonia, Parigi e Roma e frequenti escursioni in varie

parti della Germania - abbia composto una vera e propria enciclopedia, contenente trattati

scientifici su ogni argomento dello scibile umano. Dimostr una conoscenza della natura e

della teologia che sorprese i suoi contemporanei, e ancora suscita l'ammirazione dei dotti

dei nostri tempi: fu realmente un Doctor Universalis.

Bibliografia:

1) Padre Girolamo Wilms, Sant'Alberto Magno. Scienziato, filosofo e santo, Bologna, 1992.

2) Giuseppe Saitta, Alberto Magno, in AA.VV., Enciclopedia Biografica Universale, Roma,

2006, pp. 254-258.

13- II; 14- III; 15- IV

Titolo: Rainerius a Rivalto, Pantheologia (A-H); (H-O); (P-Z)

Descrizione: Codici membranacei del XV sec., rispettivamente mm. 342x233, 342x237,

338x236, cc. 333, 276, 332 num., titoli e iniziali colorate. Nei codd. 14 e 15 al f. 1 r
presente lintestazione Conventus sanctae Chatherinae de pisis ex XIIII banco ex parte

orientali.

Coll.: Armadio a destra palchetto I

16- 10 (digitalizzato)

Titolo: Dominus ugo cardinalis ordinis predicatorum super apocalipsi

Descrizione: Codice membranaceo del XIV sec., mm. 333x234, titoli e lettere iniziali

colorate. Al f. 1r presente lintestazione Hic liber est conventus s. Katherinae de pisis

ex banco 5 e parte orientis

Coll.: Armadio a destra palchetto I

17- 11 (digitalizzato)

Titolo: 1r-116r: Thomae de aquino ordinis fratrum predicatorum super methaphisicam.

116r -117r: Propter quandam rationem que ab aliquibus demostracio esse creditur eius.

Descrizione: Codice membranaceo del XIV sec., mm. 334-236, cc. 117 num. rec., bianca c.

117v, titoli e iniziali colorate. Le cc. 116r -117r presentano una mano di scrittura differente

rispetto alla prima parte.

Coll.: Armadio a destra palchetto I

18- 12(digitalizzato)

Titolo: 2r-10r : Thomae A. in librum de causis expositio. 10 r -27r : Supra librum de sensu.

27r -33v : De memoria et reminiscentia. 34 r -79v : Commentaria in tres libros Aristotelis de

anima. 80r -82v: Averrois de substantia orbis.

Descrizione: Codice membranaceo del XIV sec., mm. 322x216, cc.82 num. rec., bianche 1 r

e 31r. Nell1v contenuto lindice.

Coll.: Armadio a destra palchetto I

Notizie: Alle carte 10r e 79v sono presenti rispettivamente due titoletti nei quali

Tommaso dAquino definito come Frater. Dal momento che la beatificazione

avvenuta nel 1320, possibile assumere questa data come terminus antequem. Quindi si
potrebbe supporre che il manoscritto fosse contemporaneo a Tommaso e forse ascrivibile

al periodo in cui insegn presso il Semonario di Santa Caterina dAlessandria a Pisa.

infatti stata riscontata la presenza di alcuni scolii (cc...) in cui si legge :Lectiones 8 ;

Lectiones XIX. Si potrebbe forse ipotizzare che il manoscritto sia stato composto

ricopiando insieme le lezioni di Tommaso dAquino a cura di uno zelante scolaro.

19- V

Titolo: Expositio libri phisicorum per B.um. Thomam de A.

Descrizione: Codice cartaceo del XV sec., mm. 340x232, cc. 77 num. rec., a due coll.,

bianche le cc. 74 v-77, titoli e iniziali in rosso. Mazzatinti informa che inizialmente fu

creduto un autografo di Tommaso dAquino; successivamente padre Denifle dimostr

che, anche se dellepoca dellAquinate, il codice non era attribuibile alla sua mano.

Coll.: Armadio a destra palchetto I

20- 13 (digitalizzato)

Titolo: 1r- 52 r: Flavii Josephi historiae antiquitatis iudaicae. 52r -69v : Liber Egisippi.

Descrizione: Codice membranaceo del XIII sec., mm. 326x227, cc. 69 num. rec., titoli e

lettere iniziali colorate.

Coll.: Armadio a destra palchetto I

Notizie: Giuseppe Flavio fu un valente scrittore, storico politico e militare romano. Nato

nel 37 d.C. da una famiglia della nobilt sacerdotale ebraica a Gerusalemme, fu educato

secondo la tradizione ebraica. In giovent assunse posizioni vicine al movimento dei

farisei e fu molto osservante della Torah. Durante la prima guerra giudaica, nel 66, fu

governatore militare della Galilea per le forze ribelli. Quando i ribelli della Galilea si

resero conto di non essere in grado di vincere le forze superiori dei romani, decisero di

suicidarsi in massa. Giuseppe con uno stratagemma, riguardante l'ordine delle

successive morti, fece poi in modo di rimanere l'ultima persona viva del suo gruppo di

combattenti e, invece di uccidersi, si consegn ai romani. Durante l'incontro con il

comandante militare romano Tito Flavio Vespasiano, Giuseppe gli predisse che sarebbe
diventato imperatore, e Vespasiano gli accord il suo favore. Alla famiglia di Vespasiano

Giuseppe rimase in seguito legato.Giuseppe venne usato dai romani a fini

propagandistici, per convincere i ribelli ad arrendersi. Trascorse il resto della sua vita a

Roma, scrivendo opere che avevano un carattere filo-romano, ma che spiegavano ai

lettori anche la storia e le credenze degli ebrei. I suoi scritti sono estremamente

importanti dal punto di vista storico, poich sono la principale fonte di informazioni che

abbiamo sulla Giudea del I secolo. Nel ms. 20 conservata una copia della "Antichit

Giudaica": Flavio Giuseppe racconta la storia del popolo ebraico dalle origini fino

all'epoca immediatamente precedente la guerra giudaica del 66-70, riportando preziose

notizie relative ai movimenti religiosi del giudaismo del I secolo come gli Esseni, i Farisei

e gli Zeloti. Vi anche il cosiddetto "Testimonium flavianum", ovvero un breve passo

che menziona la predicazione e la morte di Ges, confermando sostanzialmente il

resoconto dei Vangeli. Bench questo passo sia ora considerato da alcuni storici, in tutto

o in parte, un'interpolazione cristiana, esso garant la conservazione del testo greco di

Giuseppe da parte della Chiesa cristiana.

Notizie: Egesippo considerato il primo autore post-apostolico, originario della

Palestina e conoscitore del greco, dell'ebraico e del siriaco. Delle sue opere la tradizione

diretta non ha tramandato nulla. Restano solo numerosi frammenti citati da Eusebio di

Cesarea nella sua "Storia Ecclesiastica". Sulla scorta di Eusebio sappiamo che Egesippo

scrisse Hypomnemata (Memorie) in cinque libri, in uno stile semplicissimo sulla

tradizione della predicazione Apostolica (IV 2). Il testo contenuto nel ms. 20, anche se

contrassegnato in margine con lo scolio "liber egesippi", da identificarsi con lo pseudo-

Egesippo rifacimento latino del Bellum Iudaicum che possibile collocare, con un buon

margine di certezza, al IV sec.

21- 14 (digitalizzato)

Titolo: 1r-156 v : Sermones Odonis episcopi Tusculani. 157r -157v: postilla

Descrizione: Codice membranaceo del XIII sec., mm. 327x205, cc. 164 num. rec., a due

coll., titoli e iniziali in rosso. La postilla stata miniata da una mano differente da quella
presente nel resto del testo. In fine f. 3r presente lintestazione : Ex comuni Libraria

Convenctus sanctae Chaterinae de Pisis.

Coll.: Armadio a destra palchetto I

Notizie: Sermones Odonis episcopi Tusculani quos composuit apud Viterbum.

Cfr. : http://hal.archives-ouvertes.fr/docs/00/39/06/20/PDF/Louvain.pdf

22- VI

Titolo: Apparatus ad historiam ecclesiasticam ubi brevissime de nativitate, genealogia et

morte J.C. Domini nostri disseritur

Descrizione: Codice cartaceo del XVIII sec., mm. 300x212, pp. 1354 num., adesp.

Coll.: Armadio a destra palchetto I

23- VII

Titolo: De incarnatione. De Purgatorio. De sacramentis ecclesiae. De confirmatio. De

Eucharistia vel sacrificium vel sacramentum.

Descrizione: Codice cartaceo, sec. XVIII; mm. 195x210; cc. 285 num. rec. adesp.

Coll.: Armadio a destra palchetto II

24- VIII (digitalizzato)

Titolo: Legendae sanctorum: 1) Raimundus de Capua. Legenda beatae Catherine

admirabilis virginis de Senis; 2) Scalza Iacobus. Compendiosa legenda beate virginis

Vanne seu Johanne de urbeveteri; 3) Compendio et valde abbreviata legenda beate

Margherite de civitate Castelli, [adesp.]; 4) Raimundus de Capua. Legenda beatae

Agnetis virginis de monte policiano; 5) Fr. Thomas da Lentino. Legenda sancti Petri

martiris; 6) Ambrosius. Passio beate Agnetis; 7) Legenda beate Agate; sancte Lucie;

sancti Iohannis Crisostomi, [adesp.]; 8) [Orationes Varie]; 9) Passio sancti Laurentii;

sancti Sixti; sancti Yppoliti, [adesp.]; 10) Passio sanctorum donati et ylarianis martirum
[adesp.]; 11) Maximus (S.) Sermo sancti Laurenti. In festo B. Thome ordinis predicatorum

missa etc.

Descrizione: Codice cartaceo, sec. XV; mm. 330x234; cc. 144. Il Manoscritto presenta una

rilegatura del XX sec. in legno con cerniere metalliche. Anche le 3 guardie iniziali e 3

finali sono recenti: in filigrana possibile leggere MADE IN ITALY. Il testo semplice

presenta solo alcune capolettere in rosso o blu.

Coll.: Armadio a destra palchetto II.

25- IX (digitalizzato)

Titolo: Epistolae Bernardi abbatis Claravallis. 1r-2r: Iniziano i capitoli o le rubriche delle

missive del beato Bernardo abbate di Chiaravalle; 2 v -108r: si ha il testo delle missive

secondo lordine indicato nellindice; la prima indirizzata a Robertum monachum,

nepotem suum affettuosissima exhortatoria ad revertendum ad ordinem suum; la

seconda scritta a Thomae dilecto filio.

Descrizione: Codice cartaceo, sec. XIV; mm. 310x133; cc. 109 num. rec. La coperta in

cartone rivestitto di pergamena e carta marmorizzata. Sono presenti 2 fibbie in metallo.

La rilegatura di restauro XVIII sec. Il codex presenta tre cc. di guardia iniziale e tre di

guardia finale. Il testo redatto con una grafia veloce ma leggibile con un unico tipo di

inchiostro; sono presenti numerosi scoli, concellature con correzioni in interlinea o nei

margini, segni di richiamo. Da questi elementi si deduce come si trattasse di una copia di

studio.

Coll.: Armadio a destra palchetto II

Notizie: A pi di pagina del foglio 3 r presente una subscriptio: Iste liber epistolarum

beati bernardi est fratris sancte lemosini ordinis fratrum predicatorum quem emit rome

ad executoribus domini petri de stagnis sancte romane ecclesie cardinalis et episcopus

ostiensis in anno domini MCCCLXXVIII secunda die ianuarii. A questa subscriptio una

mano differente ha aggiunto: post modum fuerunt largite a venerabile patre []

dominico de pecciolli tote lacerate et ego tractavi et ligavi ut patet.


26-X

Titolo: pp. 1-360 si hanno Johannis Pagni commentaria in Cenotaphia pisana Lucii et C.

Caesarum. Una mano differente ha redatto le successive 28 cc.: alla c.1 ci sono

Memorie riguardanti il presente libro del dottore Gio. Pagni Pisano esistente nella

biblioteca magliabechiana di Firenze segnato D. XXVI Classe XXXVIII; cc. 1-18 Copia

di lettera scritta da Tunisi in Barbaria dal Signor Dottor Giovanni Pagni al Signor

Fabbrizio Cecini Segretario del Serenissimo Principe Leopoldo di Toscana. 1667.; cc.18-

19: Copia dellaltra lettera de medesimo Signor Dottor Pagni scritta similmente di

Tunisi allIstesso signor Cecini il d 3 di settembre 1667.

Descrizione: Codice cartaceo; sec. XVIII ; mm. 290x220 ; pp. 360 + cc. 28 ; sono vuote le cc.

2 e 20-28. Il codex presenta una guardi iniziale e una finale. La coperta in cartone

rivestita con una carta decorata con strie rosse e pallini blue e rossi. Il testo scritto in

una grafia elegante, ma si presenta nel complesso semplice : sono assenti variet

cromatiche o capilettere degni di nota.

Coll.: Armadio a destra palchetto II

Notizie: Le cc. 1-18, contenenti le copie delle due missive inviate da Tunisi dal Dott.

Ioannis Pagni, sono redatte da una differente rispetto al testo precedente. Questa mano

pu essere identificata poich alla fine delle due lettere possibile leggere lekfrasis: Io

Gio. Batta Dei Antiquario di S.A. Reale ho copiato le soprascritte due lettere del Sig.

Dottor Giovanni Pagni da altra copia simile inserita in un codice segnato da Numero

1346 de Manoscritti della Celebre Libreria Strozziana e concorda in ogni sua parte

salvo.Ed in fede soscrivo di propria mano questo di 18 ottobre 1783.

27- 15 (digitalizzato)

Titolo: cc. 1r - 28r: Boetius in arithmeticam e Anni a costitutione mundi secundum

chaldeos, grecos, saracenos, ebreos. 29 r - 45r Bedae de ratione computi. 46 r - 46v

Exercerpta SS. Patrum Pontificum et Episcoporum. 47 r - 51r Cronica Ysidori. 51r - 52r

Argumentum ad indictionem per tempora regum inviendam [adesp.]. 52 v 54v :

Cronica romanorum praesulum.


Descrizione: Codice membranaceo, sec. XII ; mm. 293x197 ; cc. 54. La coperta in

pergamena con un unica guardia iniziale e una finale. La rilegatura di restauro XVIII

sec. Il testo presenta tre mani differenti la prima ha miniato lopera di Boezio cc. 1r - 28r;

la seconda mano si incontra alle cc. 29 r - 45r ; la terza e ultima mano va dalla c. 51 r alla c.

54v.

1) Nella parte di testo dedicata a Boezio incontriamo disegni geometrici accurati con

didascalie. Il colore rosso adoperato per evidenziare porzioni di testo o tabelle

numeriche o parti di disegni. I capilettera sono in rosso e blue.

2) Nella parte di testo dedicata allopera di Beda incontriamo capilettera semplici in

rosso con riempimenti in verde e giallo. Il colore rosso adoeprato anche per mettere in

evidenza parti di testo e schemi di sistemi alfanumerici.

3) Lultima parte presenta solo piccoli capilettera rossi.

Coll.: Armadio a destra palchetto II

28- 16 (digitalizzato)

Titolo: Frater Holgot supra librum sapientiae.

Descrizione: Codice membranaceo; sec. XV; mm. 290x217 ; cc. 115 num.. La coperta in

cartone ricoperto da pergamena ; presente una guardia iniziale e una finale. Il testo

presenta una mano minuta. I capilettera sono generalmente semplici in rosso o in blue.

Notevole appare il capolettera a c. 1r dove si ha un decoro con bianco girari in rosso e in

blue.

Coll.: Armadio a destra palchetto II

Notizie: controllare Frate Holgot.

29- 17 (digitalizzato)

Titolo: 2r - 19v : De septem horis canonicis. 19v 23r : Tractatus de discretione anime

spiritus et mentis [adesp.]. 24r 37v: Concordantiae super psalterium [adesp.]. 38 r:

Epitaphium metricum Petri Comestoris.


Descrizione: Codice membranaceo ; sec. XIII; mm. 299x200 ; cc. 38. La coperta in

cartone rivestita con pergamena ; si ha una guardia iniziale e una finale in pergamena.

La c. 1r contiene una sottile colonna di scrittura in alto con piccolissimi caratteri leggiamo

de morte symonis.... Alla destra della colonna si anno in verticale le lettere OM 8 .

Alla c. 1v si ha un index del volume. I capilettera dei capitoli sono semplici in rosso e in

blue.

Coll.: Armadio a destra palchetto II

30- 18 (digitalizzato)

Titolo: Bartholomaeus Anglicus de Glavilla. Liber proprietatum rerum omnium.

Descrizione: Codice membranaceo; mm. 286x221; sec. XIV; cc. 179. La coperta di cartone

rivestita da una carta marmorizzata marrone. Si ha una guardia iniziale e una finale. La

rilegatura di restauro XVIII-XIX. I capilettera dei capitoli sono in blue e rosso con

decorazioni fitomorfe. I capoversi sono indicati con piccoli segni a forma di doppia c

alternativamente blue e rossi.

Coll.: Armadio a destra palchetto II

31- Manca: non presente nel catalogo di Vitelli n in quello del Mazzatinti.

32- XI

Titolo: Can. Leonardi Leonard. Quaresimale. Settimana III e Parte IV.

Descrizione: Codice cartaceo; mm. 290x221; sec. XVII; pag. num. 603. La coperta di

pergamena come i lacci che chidono il mscr. Si hanno tre guardie iniziali e tre finali in

carta da attribuire al restauro. La rilegatura di restauro del XX sec. La scrittura corsiva

semplice ed elegante e non sono presenti caratteristiche rilevanti. da notare che

linchiostro ha scambiato le pagine successive e i riquadri di lettura sono diventati

marrone scuro.

Coll.: Armadio a destra II palchetto.


33- XII

Titolo: Ges crocifisso. Sonetti. Centuria III.

Descrizione: Codice cartaceo; mm. 300x208; sec. XVII; cc. 107 num. rec. La coperta in

cartone marmorizzato rosso e dorato. La rilegatura necessita di restauro. Non sono

presenti guardie iniziali e finali; le cc. 106-107 sono vuote. La scrittura semplice ed

elegante e sembra essere somigliante a quella del msc. 32. Inoltre linchiostro presenta la

medesima scoloritura.

Coll.: Armadio a destra II palchetto.

34- XIII

Titolo: Historiae pisanae del Tronci e Roncioni

Descrizione: Codice cartaceo; mm. 296x204; sec. XVII; cc. 152 num. rec. La coperta in

cartone ricoperta da pergamena. La rilegatura di restauro. Si ha una guardia iniziale e

una finale. Su quella iniziale si ha una nota di possesso: Di Dom.co Alessandro Ciccis.

La scrittura corsiva semplice ed elegante; lamanuense ha tracciato, con lo stesso

inchiostro adoperato per il testo, cornici per ogni pagina.

Coll.: Armadio a destra II palchetto.

35- XIV

Titolo: 5r-7v: Index; 9r- 62v: Decreta et costitutiones editae in Sancta sinodo Diocesana

metropolitanae Pisanae civitatis codunata de mandato Ill. mi et Rev.mi Pisani Archiepiscopi

Domini Matthei Rinuccini hoc presenti anno 1582 stilo; 69 r-71r: Index; 73r-130v:

Statuta universitatis pisanae; 133r-145v: Decreta Pisanae Synodus.

Descrizione: Codice cartaceo; mm. 292x214; sec. XVI; cc. 157 num.. La coperta di carta-

riso. Una ricevuta del 2009 del Laboratorio di Restauro della ditta Simone Martini di

Firenze permette di datare a quellanno il restauro e la rilegatura. presente una guardia

iniziale e una finale di restauro. La scrittura corsiva frettolosa e non sono presenti
elementi notevoli; possibile osservare solo alla c. 73 r un capolettera ornato fitomorfo.

Sono lasciate in bianco le cc. 1-4, 8, 63-68, 71-72, 131-132, 146 r, 147v, 148-157. Nella c. 1r

scritto Agostini: quasi certamente nota di possesso.

Coll.: Armadio a destra II palchetto.

36- XV

Titolo: Trattati di diverse materie di Ius Canonicum.

Descrizione: Codice cartaceo; mm. 273x200; sec. XVIII; cc. 182 num. La coperta di

cartone rivestita di pergamena. La rilegatura di restauro datrabile al XIX sec. presente

una guardia iniziale e una finale. La scrittura corsiva frettolosa e sono assenti

capilettera. Quasi sicuramente si tratta di una copia adoperata per studio in quanto sono

presenti sottolineature e scoli in margine.

Coll.: Armadio a destra II palchetto.

37- XVI (digitalizzato)

Titolo: 2br-8br: Leonardi Aretini praefactio in ysagogium ad galeoctum. 1r-5v:

Philosophorum epistulae, ut legitur in indice: Chylon, Peryander, Pytachus, Cleobulus,

Anacarsis, Architus, Artaxerxes, Petus, Histanes, Hypocrates, Perycles (Pherecydes ?),

Anaximenes, Plato, Trasilus, Epimenides, Tales, Philistratos, Solon. 5v-8v: Exilium

Ciceronis per Iohannem Aurispam translatum de greco in latino. 9 r-16v: Ad

humanissimum virum Dominum Francischum patavinum Lapi Chastelliunculi

prohemium in Theophrasti librum de impressionibus animi incipit. 16 v-23r: Ad

integerrimum Virum Dominum Gregorium apostolice sedis prothonotarium Lapi

Castelliunculi prohemium in Luciani libellos incipit. 23 v-25r: Otatio Heschinis quam in

consilio et Senatu Atheniensium habuit e greco in latinum traducta per Aretinum. 25 r-

26r: Dicta in oratione Caroli Poetae Aretini in prima pubblicazione corone. 26 r-36r: Incipit

liber ovidi in ybin. 41 v- 47v: Incipit Isocratis oratio e greco in latinum per eundem lapum

conversa. 47v-53v: Ad religiosissimum virum dominum prosperum Columnam Romane

Ecclesie cardinalem. Statueram humanissime pater ysocratis orationem ad demonicum

familiarem suum scriptam. 53v-58r: Socratis Oratio de regno per Lapum eundem in
latinum conversa. 58r-62v: Leodrisii Cribelli de ornatissimo triumphalique in urbem

mediolanensem ingressu illustrissimi et excellentissimi Francisci Sfortie vicecomitis

ducis mediolani. [Sono andate perdute le cc. 63-68 che contenevano lOratio Leonardi

Iustiniani veneti in funere Caroli zeni, di cui si conservata solo la fine a c. 69 r]. 69r-70r:

Epistula Guarini de laude suprascripte orationis. 70 v-71v: Epistula Leonardi Aretini ad

Marrasium Siculum. 71v-76r: Petri Donati Archiepyscopi cretensis oratio in funere

Domini Francisci Zabarelle cardinalis Florentini. 76 v-79r: Poggii oratio in laude legum.

79r-84v: Epistula Poggii de praeferendo Scipione C. Iulio. 85 r: Guarinus Veronensis

illustrissimo domino Leonello estensi. 85 r-101v: Epistula Guarini contra Poggium de

preferendo Cesare Scipioni. 101v-122r: Poggius plurimam S.D. Equiti insigni Leonello

Extensi. 123r-140v: Pieri Pauli Vergerii Iustanopolitani ad generosum adolescentem

ubertinum de carraria de ingenuis moribus et liberalibus studiis adolescentiae liber

incipit feliciter. 141r-190v: Poggi in Laurentium Vallam invectivae.

Descrizione: Codice cartaceo; 291x218 mm.; XV sec.; ff. 1b-10b e cc. 1-190 di cui mancano

63-69; la numerazione ha un salto: la medesima carta infatti riporta sul recto il num. 36

e sul verso il num. 41. La coperta in legno con costola ricoperta di cuoio e fibbie

metalliche. La rilegatura di restauro databile forse al XIX sec. Sono presenti 3 guardie

iniziali cartacee di restauro e 3 finali. La scrittura corsiva ha un andamento regolare. I

titoli sono in rosso.

Coll.: Armadio a destra II palchetto

38- XVII

Titolo: Segneri. Delle Opinioni Probabili.

Descrizione: Codice Cartaceo; 300x210mm; XVIII sec.; cc. 78 num. rec. Coperta di carta

ormai quasi del tutto corrosa dalluminit; necessita di restauro e rilegatura. Nella parte

inferiore presente unampia macchia di umidit che a tratti impedisce la lettura. Non

sono presenti colori. Sono assenti le guardie. Sul piatto superiore con penna a sfera blu

stato segnato il titolo Segneri. Delle Opinioni Probabili.

Coll.: Armadio a destra II palchetto


Notizie: Questo msc non compare nel catalogo del Vitelli, ma solo in quello del

Mazzatinti. Il testo formato da vari trattati di argomento morale in forma epistolare.

Solo lultima epistola firmata Massimo degli Afflitti, 1693.

Bibliografia:

P. SEGNERI, Opere complete, Milano 1853-1855.

G. MARZOT, Un classico della controriforma : Paolo Segneri, Palermo 1950.

R. PATERNOSTRO, A. FEDI (a cura di), Paolo Segneri : un classico della tradizione cristiana : atti

del convegno internazionale di studi su Paolo Segneri nel 300 anniversario della morte (1694-

1994), Nettuno, 9 dicembre 1994, 18-21 maggio 1995, Filibrary, 15, Forum Italicum 1999.

39- XVIII

Titolo: P. Caroli Antognoli ex Clericis Regularibus Scholarum Piarum Publici Professoris

in Pisana Academia meritissimi Institutiones Metaphysicae in domesticis

exercitationibus susceptae Anno Sal. 1773 et 74.

Descrizione: Codice cartaceo; 304x216mm.; XVIII sec.; cc.29 num. rec. Coperta di cartone

con decorazioni floreali. Rilegatura forse originaria. Sono presenti 4 guardie iniziali e 4

guardi finali. Non sono presenti colori.

Coll.: Armadio a destra II palchetto

40- XIX

Titolo: Tractatus brevis conceptionis B. Mariae V. Reverendissimi patris generalis Ord.

Praed. Fratris Thomae Turci. Ex ord. Innocentii X P. M.

Descrizione: Codice cartaceo; 282x215 mm.; MDCLXXXIII in c. 31 r; cc. 32 num. rec..

Coperta in pergamena. Rilegatura di restauro. presente una guardia iniziale e una

finale. Sono assenti colori o particolarit grafiche.

Coll.: Armadio a destra II palchetto

Notizie: Alla c. 31r si legge la subscriptio: Frater Iohannes Baptista Castrucius scripsit

pro bibliothece S. Chaterine Pisarum Ord. Pred. anno Domini MDCLXXXIII


41- Manca

42- XX (digitalizzato)

Titolo: Annales conventus S. Catharinae de Pisis. O.p.

Descrizione: Vitelli e Mazzatinti sostengono entrambi che il codice sia membranaceo, ma

cadono in errore. Il testo infatti palesemente cartaceo. 266x212mm.; XVI sec. ; cc. 273

num. di cui vuote 127-188 e 243-273. Coperta di cartone marmorizzata. Rilegatura di

restauro. una guardia iniziale e una finale. I titoli e i capolettara sono in rosso.

Coll.: Armadio a destra II palchetto

Notizie: Allinterno del ms presente una copia di una lettera da parte di Francesco Redi

a Carlo Batri. Il Redi invia a Batri il passo degli Annales riguardante linvenzione degli

occhiali da naso (Frater Alexander de Spina Pisanus...) Lepistola data Firenze, 8

novembre 1673. Probabilmente lepistola una copia (controlla !!!!)

Bibliografia :

1) Chronica antiqua conventus Sanctae Catharinae de Pisis (Cronaca del convento di Santa

Caterina dellordine dei Predicatori di Pisa), Archivio storico italiano, tomo VI, parte II,

Firenze 1845, pp. 397-593.

2) Excerpta annalium conventus Sanctae Catharinae de Pisis, ordinis Praedicatorum, ex

autographo bibliothecae Seminarii archiepiscopalis Pisarum (Estratti dagli Annali del

conventi di Santa Caterina di Pisa), Archivio storico italiano, tomo VI, parte II, Firenze

1845, pp. 593-636.

43- 19 = XXX Gradi de la celestiale schala di Sancto Geronimo. Capitula de doctrina salutis

animae. Sermones Maurici episcopi. Sec XIV-f 103 mem. (digitalizzato)

44- 20(digitalizzato)

Titolo: Opus super senctentiam secundum fratrem Ellm (o Gllm che sta

probabilmente per Guillelm ) petri o.p. magistrum in theologia.


Descrizione: Codice membranaceo; 263x194mm.; XIV-XV sec.; cc. 125 num. rec.. Coperta

membranacea. Rilegatura di restauro. Una guardia iniziale ed una finale entrambe

membranacee. Titoli e capolettera in rosso. Sono presenti anche segnalatori in blu. Alla c.

1 il capolettera ha decorazioni fitomorfe in blu e rosso.

Coll.: Armadio a destra II palchetto.

45- 21
Titolo: 1ra-60vb: BERNARDO DI TRILIA O.P., Quodlibet I-III e Quaestiones de cognitione animae
coniunctae corpori V 61ra-96va: GIOVANNI QUIDORT O. P., Correctorium corruptorii minorum
super primam secunde sancti thome de Aquino ordinis predichatorum conpilatum per
fratrem Iohannem parisiensem eiusdem ordinis et magistri in theologia.
Descrizione: Codice membranaceo; 273x200mm; XIV sec.; cc. 96 num. rec., a 2 col. Iniziali
colorate. Rare correzioni marginali. Annotazioni marginali del copista, con riferimento
alloriginale.
Coll.: Armadio a destra II palchetto
Notizie: Bernardo di Trilia (Bernard de la Treille) (Nmes 1240 circa - Avignone 1292) fu
filosofo, domenicano, maestro di teologia a Parigi (1284-1287), provinciale di Provenza
(carica che gli fu tolta per aver difeso il generale dell'Ordine Munio, deposto da Nicol IV);
si ritir allora nel convento di Avignone. Fu uno dei primi seguaci di Tommaso d'Aquino:
autore di Quodlibeta e di alcune Quaestiones (de spiritualibus creaturis, de potentia Dei, de
anima coniuncta, de anima separata). Giovanni (Jean) Quidort (Parigi 1260 ca - Bordeaux
1306) fu giurista e filosofo francese appartenente allordine dei domenicani. Allinterno
della pubblicistica francese che, allinizio del XIV secolo, negava ogni sottomissione del
sovrano allimperatore e al potere temporale del papa, costitu il pensatore pi acuto.
Insegnante di teologia, fu sospeso dallinsegnamento dopo una condanna papale. La sua
opera pi importante il De potestate regia et papali (1302-1303).
Bibliografia:
Sul manoscritto:
1) C. VITELLI, Index codicum Latinorum qui Pisis in bybliothecis Conventus S. Catherinae et
Universitatis adservantur, Studi italiani di filologia classica, VIII, 1900, p. 350.
2) G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, in Inventari dei manoscritti delle
biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916, p. 75.
3) F. PELSTER, Die Bibliothek von Santa Caterina zu Pisa. Eine Bchersammlung aus der Zeiten des
hl. Thomas von Aquin, estr. da Xenia Thomistica, III, Romae, Vatikanische Druckerei 1925,
pp. 26-27.
4) MLLER, Le Correctorium, pp. IX-X.
Su Giovanni Quidort:
5) V. O'DANIEL, voce John of Paris, in The Catholic Encyclopedia, VIII, 1910. ( vd. sito
dellenciclopedia <http://www.newadvent.org/cathen/08475b.htm>)
46- 22 (digitalizzato)
Titolo: BARTOLOMEO DA SAN CONCORDIO, Summa de casibus conscientiae.
Descrizione: Codice membranaceo; 260x189 mm; XIV sec.; cc. II + 217 num. rec., a 2 col..
Guardie cartacee. A c. 1r iniziale Q decorata con motivi vegetali di vario colore e bolli
doro, con code che incorniciano la carta ai margini interno, inferiore e superiore con
drleries. Iniziali filigranate in rosso, blu e violetto. Alle cc. 216 v-217r lettera di S. Tommaso
dAquino: In Christo sibi fratri Jacobo viterbiensi lectori florentino frater Thomas de Aquino
salutem. Legature restaurata del sec. XVII in vitellino spruzzato su supporto cartonato,
con rifacimento della cucitura, nuova copertura del dorso ed aggiunta delle risguardie e
delle carte di guardia; a c. IIr frontespizio aggiunto del sec. XVIII. A c. 217 v annotazioni
attribuibili a fra Domenico da Peccioli.
Coll.: Armadio a destra II palchetto
Notizie: Bartolomeo da San Concordio (San Concordio, 1262 1347), conosciuto come
Bartolomeo Pisano, stato scrittore e frate domenicano, discendente dalla nobile famiglia
de' Granchi. Entr all'et di quindici anni nel convento domenicano di S. Caterina a Pisa.
Studi diritto e teologia a Bologna e poi a Parigi. Dal 1312 rest stabilmente nel convento
di cui diresse lo studium. Scrisse varie opere, tra cui anche una Summa de casibus
conscientiae, fortunatissimo manuale per i confessori.
Bibliografia:
Sul manoscritto:
1) C. VITELLI, Index codicum Latinorum qui Pisis in bybliothecis Conventus S. Catherinae et
Universitatis adservantur, Studi italiani di filologia classica, VIII, 1900, p. 350-351.
2) G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, in Inventari dei manoscritti delle
biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916, p. 75.
3) F. PELSTER, Die Bibliothek von Santa Caterina zu Pisa. Eine Bchersammlung aus der Zeiten des
hl. Thomas von Aquin, estr. da Xenia Thomistica, III, Romae, Vatikanische Druckerei 1925,
pp. 275 n. 2.
4) T. KAEPPELI, Scriptores Ordinis Praedicatorum Medii Aevi, I, Romae, 1970, p. 163.
Su Bartolomeo da San Concordio:
5) J. VOLZ, voce Bartholomew of San Concordio., in The Catholic Encyclopedia. II, 1907 (vd.
sito dellenciclopedia <http://www.newadvent.org/cathen/02316c.htm>).

47- XXI
Titolo: LEONARDI LEONARD, Physico-theologica Disceptatio De Aqua Sacrosanti Missae
Sacrificii et eius conversione in vinum.
Descrizione: Codice membranaceo; 230x172 mm; XVII sec.; cc. 141 num. rec.
Coll.: Armadio a destra II palchetto
Notizie: /
Bibliografia:
Sul manoscritto :
1) C. VITELLI, Index codicum Latinorum qui Pisis in bybliothecis Conventus S. Catherinae et
Universitatis adservantur, Studi italiani di filologia classica, VIII, 1900, p. 351.
2) G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, in Inventari dei manoscritti delle
biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916, p. 75.

48 23
Titolo: Sermones sacri. 1r: In festo purificationis Beatae Mariae - 1 r: In purificatione beate
marie - 4r: In sanctio blasio sermo 6v: In festo beate agathe .. ed altri fino a 137v
Descrizione: Codice membranaceo; 239 x 175 mm; XIV sec.; cc. 138. Titoli e lettere iniziali
colorate.
Coll.: Armadio a destra II palchetto
Notizie: /
Bibliografia:
Sul manoscritto :
1) C. VITELLI, Index codicum Latinorum qui Pisis in bybliothecis Conventus S. Catherinae et
Universitatis adservantur, Studi italiani di filologia classica, VIII, 1900, p. 351.
2) G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, in Inventari dei manoscritti delle
biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916, p. 75.

49 24
Titolo: Silloge normativa canonicale con capitoli estratti dalla regola di Aquisgrana, da S.
Isodoro, Rabano Mauro e con un Martirologio attribuito a Beda. 1 r-3v: prologo 6r-15v: De
una dei ecclesia catholica ed altri estratti 15v-16r: Martyrologium 16v-17r: tavole pertinenti a
calendari - 18v-121r: ISIDORUS, De una dei ecclesia catholica (kapitulus 1)
Descrizione: Codice membranaceo; 262x162 mm; XII sec. (Vitelli IX sec.); cc. II cart. + 121 +
I cart. num. mod. a matita; testo mutilo in fine. Iniziali, titoli e indicazioni dei capitoli in
rosso; incipit ed explicit rubricati. Legatura settecentesca in pergamena rigida; sul risguardo
del piatto anteriore ex libris inciso della Biblioteca del Seminario Arcivescovile di Pisa; a c.
IIr frontespizio aggiunto del XVIII sec. A c. 1 r, nel margine superiore, unannotazione del
XIV sec.: Strabus discipulus Rabbani abbatis tempore infrascripti imperatoris sic de hoc
libro compilavit, la nota di possesso del sec. XVI-XVII: Bibliotecae Sanctae Catharinae
Pisarum e la scritta, parzialmente erasa, di altra mano del XIV sec.: Liber Rabbani
abbatis. Liber Ysidori.
Coll.: Armadio a destra II palchetto
Notizie: Rabano Mauro e Beda furono autori di martirologi nel IX secolo. Beda il
Venerabile (672 ca. 25 maggio 735) fu un monaco, storico e santo inglese, vissuto nel
monastero benedettino di San Pietro e San Paolo a Wearmouth (oggi parte del
Sunderland), in Inghilterra, e a Jarrow, in Northumberland. Rabano Mauro Magnenzio
(Magonza 780/784 Magonza 4 febbraio 856) stato un erudito carolingio, abate di Fulda,
arcivescovo di Magonza; venerato come santo. La sua fama legata alla vastissima
produzione letteraria come teologo, commentatore delle Scritture, poeta, enciclopedista. Le
sue opere per lo pi sono compilazioni tradizionali, che attingono abbondantemente alla
letteratura patristica da Agostino d'Ippona a Beda e Isidoro di Siviglia o agli autori
classici. Isidoro di Siviglia (Cartagena, 560 circa Siviglia, 4 aprile 636) fu vescovo della
citt spagnola durante il dominio dei Visigoti e prominente esponente del mondo culturale
suo contemporaneo. venerato come santo dalla Chiesa cattolica che lo considera Dottore
della Chiesa.
Bibliografia:
Sul manoscritto:
1) C. VITELLI, Index codicum Latinorum qui Pisis in bybliothecis Conventus S. Catherinae et
Universitatis adservantur, Studi italiani di filologia classica, VIII, 1900, p. 351-352.
2) G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, in Inventari dei manoscritti delle
biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916, p. 75.
Su Beda il Venerabile:
3) H. THURSTON, voce The Venerable Bede, in The Catholic Encyclopedia, II, 1907 (vd. anche
sito web dellenciclopedia <http://www.newadvent.org/cathen/02384a.htm>).
4) G. MUSCA, Il venerabile Beda storico dell'alto Medioevo, Bari 1973.
Su Rabano Mauro:
5) H.-C. Picker, Pastor doctus. Klerikerbild und karolingische Reformen bei Hrabanus Maurus,
Mainz 2001.
6) M. de Jong, The empire as ecclesia: Hrabanus Maurus and biblical historia for rulers, in The
Uses of the Past in the Early Middle Ages a cura di Y. Hen e M. Innes, Cambridge 2000.
7) Martyrologium. Liber de computo, ed. J. McCulloh, W. Stevens, Turnhout : Brepols, 1979.
Su SantIsodoro:
8) A. CAFFARO G. FALANGA, Isidoro di Siviglia. Arte e tecnica nelle Etimologie, Salerno 2009.

50 25
Titolo: Tractatus theologycus. Tractatus de rhetorica.
Descrizione: Codice membranaceo; 244x177 mm; 99 cc. num.; XV (?) sec.. Adespoto.
Anepigrafo. Mutilo. Titoli e lettere iniziali tracciate con inchiostro colorato.
Coll.: Armadio a destra II palchetto
Notizie: /
Bibliografia:
Sul manoscritto :
1) C. VITELLI, Index codicum Latinorum qui Pisis in bybliothecis Conventus S. Catherinae et
Universitatis adservantur, Studi italiani di filologia classica, VIII, 1900, p. 353.
2) G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, in Inventari dei manoscritti delle
biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916, p. 76.

51 inesistente. Corrisponde nel V. (n. 51) e nel M. (n.12) al n. 151 dellelenco della Bibl.
Cath.
52- 25
Titolo: GARIOPONTUS, Passionarius.
Nel ms si legge liber passionarius Galieni, ma si tratta di un errore: il codice era stato
attribuito a Galeno.
Descrizione: Codice membranaceo; 248x158 mm; 152 cc. numerate con numeratore
meccanico (numerazione irregolare a matita); XII sec. A c. 1 v iniziale C filigranata in
rosso e blu, capiverso in rosso, rubriche. Legatura moderna con assi in legno; allinterno
del risguardo anteriore applicato lex libris inciso della Biblioteca del Seminario
Arcivescovile di Pisa.
Coll.: Armadio a destra II palchetto
Notizie: Garioponto (Guarimpot, Guarimpotus, Guaripotus, Raimpotus, Warimbod,
Warnipontus). Certamente fu salernitano di origine longobarda (non greca come
credettero alcuni studiosi ancora fino alla met dell'Ottocento). La sua esistenza e la sua
attivit possono essere verosimilmente collocate tra l'ultimo quarto del X sec. e la prima
met dell'XI. Maestro della scuola medica salernitana, il primo di cui sia rimasta traccia.
Non facile individuare la produzione letteraria realmente riconducibile a Garioponto,
poich, trattandosi in massima parte di opere a carattere compilatorio e spesso conservate
adespote nei manoscritti e nelle stampe cinquecentesche, molti autori non ne hanno
riconosciuto la paternit. La principale (e l'unica attribuitagli con certezza anche dai
manoscritti) il Passionarius, seu Pratica morborum Galeni, Theodori Prisciani, Alexandri et
Pauli, quem Gariopontus quidam Salernitanus eiusque socii, una cum Albicio emendavit, ab
erroribus vindicavit et in hunc ordinem redegit, un testo in cinque libri che si trova anche sotto
il titolo di Passionarius de aegritudinibus a capite usque ad pedes, citato come sua opera gi
dalla fine del secolo XI. Il trattato fu edito diverse volte nella prima met del secolo XVI,
sebbene attribuito a Galeno e non a Garioponto. La sua fu principalmente un'opera di
compilazione, soprattutto dalle opere degli autori greci, che nasceva dall'esigenza, tipica
del suo tempo, di avere a disposizione nuove sinossi che raccogliessero le conoscenze
mediche degli antichi. Garioponto fu soprattutto continuatore della grande medicina greca
e latina dell'et tardo-imperiale. [info tratte dalla Treccani]
Bibliografia:
Sul manoscritto:
1) C. VITELLI, Index codicum Latinorum qui Pisis in bybliothecis Conventus S. Catherinae et
Universitatis adservantur, Studi italiani di filologia classica, VIII, 1900, p. 354-356.
2) G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, in Inventari dei manoscritti delle
biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916, p. 76.
Su Garioponto: vd. bibliografia della Treccani
(<http://www.treccani.it/enciclopedia/garioponto_(Dizionario-Biografico)/>)

53- 27
Titolo: UGO DI SAN VITTORE, Sententiae.
Descrizione: Codice membranaceo; 238x160 mm; 60 cc.; XII sec. Titoli e iniziali in rosso.
Coll.: Armadio a destra III palchetto
Notizie: Ugo di San Vittore (Sassonia, 1096 circa Parigi, 11 febbraio 1141) fu una delle
principali personalit della filosofia scolastica agostiniana.
Bibliografia:
Su Ugo di San Vittore:
1) A. M. PIAZZONI, Ugo di San Vittore "auctor" delle "Sententiae de divinitate", in Studi
Medievali, 23 (1982).
2) D. POIREL, Ugo di San Vittore: storia, scienza, contemplazione, Milano 1997.
Sul manoscritto :
3) C. VITELLI, Index codicum Latinorum qui Pisis in bybliothecis Conventus S. Catherinae et
Universitatis adservantur, Studi italiani di filologia classica, VIII, 1900, p. 356.
4) G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, in Inventari dei manoscritti delle
biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916, p. 76.

54 28
Titolo: VINCENZO DI BEAUVAIS O. P., Speculum doctrinale IV e V (incompl.). Inoltre estratti da
OVIDIUS, Ars Amatoria (c. 67ra-b) e CICERO, De amicitia (c. 70va-b).
Descrizione: Codice membranaceo; 240x165 mm; II + 105 + I cc.; num. rec. nel marg. inf.
con numeratore meccanico; XIII sec. Il terzo fascicolo del codice (senione, 25-36 cc) , come
avvertono alcune note menoscritte coeve (vd. cc. 24 v e 25r), superfluo: il testo del fascicolo
ripete in effetti quello del senione successivo.
Descrizione di Mazzatinti discordante: 240x270 mm; 104 cc. n. num.; XV sec. Acefalo e
mutilo in fine. Scrittura gotica a 2 colonne di varia lineatura.
Coll.: Armadio a destra III palchetto
Notizie: Vincenzo di Beauvais, chiamato anche Vincentius Bellovacensis (1190 circa
Royaumont, 1264), stato un letterato e un frate domenicano francese, autore
dell'enciclopedia Speculum Maius. Lenciclopedia, in ottanta libri, circol manoscritta per
due secoli, fino a essere stampata nel 1476. divisa in tre parti: nei 32 libri dello Speculum
naturale Vincenzo espone nozioni di scienze naturali, nei 17 libri dello Speculum
doctrinale, sostenendo la necessit che luomo si elevi mediante la conoscenza, d una
raccolta di notizie su arti e dottrine, mentre nello Speculum historiale, in 31 libri, fa la
storia dellumanit da Adamo ai suoi tempi.
Bibliografia:
Sul manoscritto:
1) G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, in Inventari dei manoscritti delle
biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916, p. 76.
2) F. PELSTER, Die Bibliothek von Santa Caterina zu Pisa. Eine Bchersammlung aus der Zeiten des
hl. Thomas von Aquin, estr. da Xenia Thomistica, III, Romae, Vatikanische Druckerei 1925,
pp. 14-15.
Su Vincenzo di Beauvais :
3) M. PAULMIER-FOUCART,Vincent de Beauvais et le Grand miroir du monde, Turnhout 2004.

55- 29
Titolo: HUGO DE FOLIETO, 1r-3v: De bestiis et aliis rebus. Frammenti dei capp. De bubone,
De graculo XXVI, ecc. 3v-6r: Prologus in librum Rota religiosae vitae. 6r-8v: Prologus
in librum Rota simulationis. 8v-10v: Capp. I-III dal De nuptiis ecc.
Descrizione: Codice membranaceo; 237x151 mm; 64 cc.; XIV sec. Titoli e lettere iniziali
colorati. Il codice stato scritto da tre mani diverse (la prima cc. 1 r-56r, la seconda 56r-56v, la
terza 57r-64v).
Coll.: Armadio a destra III palchetto
Notizie:
Ugo di Fouilloy (XII secolo), canonico francese nato a Fouilloy, fu priore di St.-Nicholas-de-
Regny (1132) and St.-Laurent-au-Bois (1152). Autore delle opere: De medicina animae, De nuptiis,
De avibus, De claustro animae, De rota verae et falsae religionis, De pastoribus et ovibus.
Bibliografia:
Su Ugo di Fouilloy:
1) Roman d'Amat, voce Fouilloy (Hugues de), in Dictionnaire de Biographie Franaise, vol.
14, Paris, 1979.
Sul manoscritto :
2) C. VITELLI, Index codicum Latinorum qui Pisis in bybliothecis Conventus S. Catherinae et
Universitatis adservantur, Studi italiani di filologia classica, VIII, 1900, pp. 356-359.
3) G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, in Inventari dei manoscritti delle
biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916, p. 76.

56 30
Titolo: IVARIA (?), Tractatus medicinae: De alopitia (1r-18v cc.); De morbis faciei (19r-75v cc.);
De passionibus nascentibus in epate (76v-102v cc.); De coitus paucitate (102v-115v cc.).
Descrizione: Codice membranaceo; 230x150 mm; 115 cc.; XIII sec. Titoli e lettere iniziali
colorate in rosso. Mutilo allinizio.
Coll.: Armadio a destra III palchetto
Notizie:/
Bibliografia:
Sul manoscritto :
1) C. VITELLI, Index codicum Latinorum qui Pisis in bybliothecis Conventus S. Catherinae et
Universitatis adservantur, Studi italiani di filologia classica, VIII, 1900, pp. 359-360.
2) G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, in Inventari dei manoscritti delle
biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916, p. 76.

57 XXII
Titolo: Officia nocturna nativitatis D. N. I. Christi V. VI ac sabbati maioris hebdomadae
nec non dominicae resurrectionis ad usum chori modulata ecc.
Descrizione: Codice cartaceo; 230x177 mm; 59 cc.; XVIII sec. Nel rivestimento interno su
legge Del Canonico Valentino Montanelli 1837.
Coll.: Armadio a destra III palchetto
Notizie: /
Bibliografia:
Sul manoscritto :
1) C. VITELLI, Index codicum Latinorum qui Pisis in bybliothecis Conventus S. Catherinae et
Universitatis adservantur, Studi italiani di filologia classica, VIII, 1900, p. 360.
2) G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, in Inventari dei manoscritti delle
biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916, p. 76.

58 31
Titolo: TOMMASO DAQUINO O. P., Quaestio de spiritualibus creaturis, De aeternitate mundi
(1r-31v cc.) EGIDIO ROMANO O.E.S.A., De medio in demonstratione (31v-35r cc.) GIOVANNI DI
FAENZA O. P., Tractatus de unitate formarum (35r-69r cc.).
Descrizione: Codice membranaceo; 247x172 mm; 69, I cc.; num. rec. a lapis; XIV sec. Titoli e
lettere iniziali colorate.
Mazzatinti e Vitelli: 238x164 mm.
Coll.: Armadio a destra III palchetto
Notizie: Egidio Romano (in latino: gidius Romanus; Roma, ca. 1243 1316) stato un
religioso, teologo e filosofo italiano, generale dell'Ordine di Sant'Agostino. Dopo la sua
morte, gli furono tributati i titoli onorifici di Doctor fundatissimus e Theologorum princeps. Fu
discepolo di San Tommaso d'Aquino all'Universit di Parigi, dove pi tardi insegn, prima
di diventare generale degli agostiniani e arcivescovo di Bourges (1295). Fu inoltre il
precettore di Filippo il Bello per il quale scrisse il trattato De regimine principum, sostenendo
l'efficacia della monarchia come organizzazione governativa. Le notizie sul canonista
Giovanni di Faenza, attivo intorno alla seconda met del secolo XII, sono scarse. La sua
principale opera la Summa Decreti, scritta intorno al 1171. Abbiamo inoltre numerose
Glossae ad Decretum, successive alla Summa, alla quale fanno riferimento.
Bibliografia:
Sul manoscritto :
1) C. VITELLI, Index codicum Latinorum qui Pisis in bybliothecis Conventus S. Catherinae et
Universitatis adservantur, Studi italiani di filologia classica, VIII, 1900, pp. 360-361.
2) G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, in Inventari dei manoscritti delle
biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916, pp. 76-77.
3) F. PELSTER, Die Bibliothek von Santa Caterina zu Pisa. Eine Bchersammlung aus der Zeiten des
hl. Thomas von Aquin, estr. da Xenia Thomistica, III, Romae, Vatikanische Druckerei 1925,
pp. 23-25.
Su Tommaso dAquino:
4) JAMES WEISHEIPL, Tommaso d'Aquino. Vita, pensiero, opere, Milano 2003.
Su Egidio Romano:
5) F. DEL PUNTA S. DONATI C. LUNA, voce Egidio Romano, in Dizionario Biografico degli
Italiani, Roma 1993, S. 319341. (vd. anche
<http://www.treccani.it/enciclopedia/egidioromano_(Dizionario-Biografico)/>)
Su Giovanni di Faenza:
vd. <http://www.treccani.it/enciclopedia/giovanni-da-faenza_(Dizionario-Biografico)/> per
un elenco della bibliografia

59 32

Titolo: ANSELMUS LUCENSIS, Collectio canonum, Libri XIII.


Preceduta e seguita da estratti di argomento canonico.
Precedono: GREGORIUS MAGNUS, Epistulae ex diversis libris excerptae Decreta ex Concilio
papae Bonifaci PETRUS DAMIANUS episc. et cardin., Tractatus ecclesiasticus Quaedam
decreta pontificum variorum Tabula regum qui regnaverunt post Christi nativitatem.
Descrizione: Codice membranaceo; 228x152(160?) mm; II cart. + 163 + 17 bis + I cart. cc.;
numerazione moderna a matita tranne la c. 17 bis, di formato pi piccolo, num. mod. a
penna; XII sec. (seconda met). La maggior parte dei fascicoli costituita da carte gi rigate
in senso perpendicolare allattuale rigatura. Iniziali decorate con motivi fitomorfi,
zoomorfi, antropomorfi (c. 80r) e con il corpo in rosso e giallo. Legatura settecentesca in
pergamena rigida. Sul risguardo del piatto anteriore ex libris inciso della Biblioteca del
Seminario Arcivescovile di Pisa. Frontespizio aggiunto del XVIII secolo a.C.
Coll.: Armadio a destra III palchetto
Notizie: Anselmo da Baggio o Anselmo II di Lucca (Milano, ca. 1035 Mantova, 18 marzo
1086) stato un cardinale e vescovo italiano, nipote di papa Alessandro II. A partire dal
1081, cur la redazione della Collectio canonum, una raccolta in tredici libri di fonti del
diritto canonico (attinte soprattutto dal Decretum di Burcardo di Worms): ha lasciato anche
una difesa di Gregorio VII.
Bibliografia:
Sul manoscritto :
1) C. VITELLI, Index codicum Latinorum qui Pisis in bybliothecis Conventus S. Catherinae et
Universitatis adservantur, Studi italiani di filologia classica, VIII, 1900, pp. 361-362.
2) G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, in Inventari dei manoscritti delle
biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916, p. 77.
Su Anselmo II di Lucca:
3) Bardone, Vita di Anselmo, Mantova 2009.

60 XXIII
Titolo: Liber ordinarius omnium divinorum Officiorum secundum Ordinem fratrum
predicatorum
Descrizione: Codice cartaceo; 237x159 mm; 177 cc.; XV sec. Titoli e iniziali in rosso.
Coll.: Armadio a destra III palchetto
Notizie: /
Bibliografia:
Sul manoscritto :
1) C. VITELLI, Index codicum Latinorum qui Pisis in bybliothecis Conventus S. Catherinae et
Universitatis adservantur, Studi italiani di filologia classica, VIII, 1900, p. 363.
2) G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, in Inventari dei manoscritti delle
biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916, p. 77.

61 33
Titolo: ALBERTUS MAGNUS, Postilla super totum psalterium.
Descrizione: Codice membranaceo; 235x175 mm; 251 cc.; XIV sec. secondo Vitelli. Per A.
Mancini il codice del XIII secolo: informazione ricavata dal possessore, che sarebbe
Albertus Pulta O. P., priore del convento di Santa Caterina nel 1272. Explicit del XV secolo.
Coll.: Armadio a destra III palchetto
Notizie: Alberto Magno di Bollstdt, O.P., detto Doctor Universalis, conosciuto anche come
Alberto il Grande o Alberto di Colonia (Lauingen, 1206 Colonia, 15 novembre 1280), fu
un religioso domenicano tedesco. considerato il pi grande filosofo e teologo tedesco del
medioevo sia per la sua grande erudizione che per il suo impegno a livello logico-filosofico
nel conciliare fede e ragione, applicando la filosofia aristotelica al pensiero cristiano. Fu,
inoltre, il maestro di Tommaso d'Aquino. La Chiesa cattolica lo venera come santo
protettore degli scienziati e Dottore della Chiesa.
Bibliografia:
1) Girolamo Wilms, Sant'Alberto Magno. Scienziato, filosofo e santo, Bologna 1992.
Sul manoscritto :
2) C. VITELLI, Index codicum Latinorum qui Pisis in bybliothecis Conventus S. Catherinae et
Universitatis adservantur, Studi italiani di filologia classica, VIII, 1900, p. 363.
3) G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, in Inventari dei manoscritti delle
biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916, p. 77.

62 34
Titolo: Tractatus super passionem Domini.
Descrizione: Codice membranaceo; 238x163 mm; 174 cc.; XIII sec. Titoli e iniziali colorate.
Coll.: Armadio a destra III palchetto
Notizie: /
Bibliografia:
Sul manoscritto :
1) C. VITELLI, Index codicum Latinorum qui Pisis in bybliothecis Conventus S. Catherinae et
Universitatis adservantur, Studi italiani di filologia classica, VIII, 1900, p. 363.
2) G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, in Inventari dei manoscritti delle
biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916, p. 77.

63 Esiste solo nel Vitelli


Titolo: BOETIUS (o JOHANNES DE SACROBOSCO), Algorismus. (1r-8r) JOHANNES DE SACROBOSCO,
Tractatus de sphaera. (9r-22r) (Adespoto), Commentum super eundem tractatum. (23r-37v)
JOHANNES DE SACROBOSCO, Computus lunaris. (39r-67v) BONUS DE LUCA, Computus lunaris
super lunae progressum. (70r-75v) (Adespoto), De erectionibus sive exaltationibus et
depressionibus planetarum in signis et domibus. (76r-77v)
Descrizione: Codice membranaceo; 241x71 mm.; 78 cc.; XV sec. (per Vitelli XIV).
Coll.: mancante dal 1909, ma descritto da Vitelli (n. 63) e da Mazzatinti (n. 60)
Notizie: Giovanni Sacrobosco, detto anche Johannes de Sacrobosco, Sacrobosco, o John of
Holywood (Holywood, ca. 1195 Parigi, 1256), stato un matematico e astronomo inglese,
sebbene la sua reale origine sia dibattuta, che insegn all'Universit di Parigi. Attorno al
1230, venne pubblicato il suo lavoro pi noto, il Tractatus de Sphaera. In questo libro,
Sacrobosco trattava della Terra e del suo posto nell'universo. Il libro divenne una lettura
obbligatoria per gli studenti di tutte le universit occidentali nei quattro secoli successivi e
contribu alla prima diffusione europea del sistema tolemaico. Citando direttamente
Claudio Tolomeo e al-Farghn, Sacrobosco affid al trattato l'esposizione dei moti
planetari secondo la teoria degli epicicli e dei deferenti. Per la semplicit, l'opera rimase in
auge fino a met Seicento, come dimostrano le sue molte edizioni a stampa, traduzioni e
commenti. Sacrobosco fu un forte sostenitore dei metodi arabi nella matematica: il suo
trattato Algorismus, che si ritiene la sua prima opera, fu uno dei primi testi sui numeri arabi
adottato come manuale nelle universit europee. In questo testo Sacrobosco tratta le
quattro operazioni, la media aritmetica, e l'estrazione di radici quadrate e cubiche.
Nell'opera Computus (1235) tratt in maniera sistematica i calendari e la misura del tempo.
Defin il giorno, le sua suddivisione in ore, e probabilmente fu il primo autore occidentale
ad introdurre le frazioni sessagesimali (minuti e secondi). Defin l'anno solare e l'anno
lunare.
Bibliografia:
1) O. PEDERSEN, In quest of Sacrobosco, in Journal for the History of Astronomy 16 (1985), pp. 175-
221.
2) W. KNORR, Sacrobosco's Quadrans: Date and Sources, in Journal for the History of Astronomy
28 (1983), pp.187-222.
Sul manoscritto :
3) C. VITELLI, Index codicum Latinorum qui Pisis in bybliothecis Conventus S. Catherinae et
Universitatis adservantur, Studi italiani di filologia classica, VIII, 1900, pp. 363-365.
4) G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, in Inventari dei manoscritti delle
biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916, p. 77.

64- 36
Titolo: IACOBUS DE VORAGINE, Sermones de festis sanctorum.
Descrizione: Codice membranaceo; 241x71 mm; 239 cc.; XV sec. Titoli e iniziali colorate.
Allinizio della prima p. si legge: Ex Comuni libraria Conventus sancte Catherine de
Pisis.
Coll.: Armadio a destra III palchetto
Notizie: Jacopo da Varazze Fazio, chiamato anche Jacopo o Giacomo da Voragine
(Varazze, 1228 Genova, 13 luglio (o 16 luglio) 1298), fu un frate domenicano, arcivescovo
di Genova e agiografo; stato proclamato beato della Chiesa cattolica. La sua fama si deve
ad una raccolta di vite di santi, dal titolo Legenda aurea (Legenda sanctorum), scritta a partire
dagli anni sessanta del XIII secolo e rielaborata fino al 1298, anno della sua morte. L'opera,
che fu scritta in latino e in seguito diffusa in versione volgarizzante, ottenne molta
influenza sulla successiva letteratura religiosa e serv come importante fonte iconografica
per numerosi artisti. Tuttora sopravvivono pi di 1400 manoscritti a testimonianza della
grande importanza e dell'enorme diffusione che ebbe l'opera. Sempre in latino compil
una Cronaca genovese (Chronicon Ianuense) che tratta della storia di Genova dalle origini al
1297.
Bibliografia:
1) G. BERTINI (a cura di), Jacopo Da Varagine, Cronaca della citt di Genova dalle origini al 1297,
ECIG 1995.
2) JACOBUS DE VORAGINE, Legenda aurea (a cura di Alessandro e Lucetta Vitale Brovarone),
Torino 2007.
3) JACOBUS DE VORAGINE, Sermones Quadragesimales (edizione critica a cura di Giovanni Paolo
Maggioni), Firenze 2005.
Sul manoscritto :
4) C. VITELLI, Index codicum Latinorum qui Pisis in bybliothecis Conventus S. Catherinae et
Universitatis adservantur, Studi italiani di filologia classica, VIII, 1900, pp. 365-366.
5) G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, in Inventari dei manoscritti delle
biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916, p. 77.
65 Manca.
66- 37 (digitalizzato)
Titolo: BONUS DE LUCA, Summa in grammatica.
Descrizione: Codice membranaceo; 233x155 mm; 61 cc.; XIV sec. Titoli e iniziali colorate.
Coll.: Armadio a destra III palchetto
Notizie: /
Bibliografia:
Sul manoscritto :
1) C. VITELLI, Index codicum Latinorum qui Pisis in bybliothecis Conventus S. Catherinae et
Universitatis adservantur, Studi italiani di filologia classica, VIII, 1900, p. 366.
2) G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, in Inventari dei manoscritti delle
biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916, p. 77.

67- 38 (digitalizzato)

Titolo: SENECA, Libri de clementia ad Neronem (2r-7v), Epistulae ad Lucillum (7v-90v), De


brevitate vitae (90v-99r).
Descrizione: Codice membranaceo; 230x167 mm; 1b-3b + 102 cc.; XIV sec. Titoli e iniziali
colorate di rosso. Il codice stato scritto da tre mani diverse (la prima cc. 2b-3b r, la seconda
cc. 1r-99r, la terza c. 102v).
Coll.: Armadio a destra III palchetto
Notizie: vd. Bibliografia
Bibliografia:
Per una guida esaustiva della bibliografia senecana, si rimanda semplicemente alla recente
e ricca rassegna (6006 titoli) contenuta in: E. MALASPINA (a cura di), Bibliografia senecana del
XX secolo, Bologna 2005.
Sul manoscritto :
1) C. VITELLI, Index codicum Latinorum qui Pisis in bybliothecis Conventus S. Catherinae et
Universitatis adservantur, Studi italiani di filologia classica, VIII, 1900, pp. 366-367.
2) G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, in Inventari dei manoscritti delle
biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916, p. 78.

68 39 (manca)
Titolo: Tabula super totam Summam fratris Thomae de Aquino.
Descrizione: Codice membranaceo; 220x154 mm; 67 cc.; XIV sec. Titoli e iniziali colorate.
Coll.: mancante, ma presente nellelenco della Bibl. Cath.
Notizie: La Summa Theologiae la pi famosa delle opere di Tommaso d'Aquino. Fu scritta
negli anni 12651274, negli ultimi anni di vita dell'autore. La terza e ultima parte rimase
incompiuta.
Bibliografia:
1) G. BARZAGHI, La Somma Teologica di San Tommaso d'Aquino in compendio, ESD-Edizioni
Studio Domenicano, 2009.
Sul manoscritto :
2) C. VITELLI, Index codicum Latinorum qui Pisis in bybliothecis Conventus S. Catherinae et
Universitatis adservantur, Studi italiani di filologia classica, VIII, 1900, p. 367.
3) G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, in Inventari dei manoscritti delle
biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916, p. 78.

69 - Manca
Titolo: Tabulae astronomicae (adespoto) MAGISTER CAMPANUS, Equatio planetarum
PTOLOMAEUS, Tabulae de equatione planetarum PROFACIUS, Tractatus quadrationis Tabulae
astonomicae et quaedam astronomica et chronologica (adespoto) Tractatus de
eclisationes solis et lunae (adespoto) Canones astronomiae (adespoto) IOHANNES
CREMONENSIS, Theorica planetarum Due tabulae astronomicae et quaedam adnotationes ad
eas peretinentes.
Descrizione: Codice membranaceo; 221x160 mm; paginaz. varia; XIV sec. Titoli e iniziali
colorate.
Coll.: mancante dal 1909, ma descritto da Vitelli (n. 69) e da Mazzatinti (n. 65)
Notizie:
Bibliografia:
Sul manoscritto :
1) C. VITELLI, Index codicum Latinorum qui Pisis in bybliothecis Conventus S. Catherinae et
Universitatis adservantur, Studi italiani di filologia classica, VIII, 1900, pp. 367-368.
2) G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, in Inventari dei manoscritti delle
biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916, p. 78.

70 40
Titolo: HUGO DE S. CHARO, Prologus supra Lucam.
Descrizione: Codice membranaceo; 219x159 mm; 141 cc.; XIV sec.
Coll.: Armadio a destra III palchetto
Notizie: Hugo de S. Charo (St-Cher) (ca 1200 - 1263) fu un domenicano francese, cardinale e
commentatore della Bibbia.
Bibliografia:
1) F. GIGOT, voce Hugh of St-Cher., in The Catholic Encyclopedia,Vol. 7, New York 1910. (vd.
anche il sito web dellenciclopedia <http://www.newadvent.org/cathen/07521b.htm>).
Sul manoscritto :
2) C. VITELLI, Index codicum Latinorum qui Pisis in bybliothecis Conventus S. Catherinae et
Universitatis adservantur, Studi italiani di filologia classica, VIII, 1900, pp. 368-369.
3) G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, in Inventari dei manoscritti delle
biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916, p. 78.

71 XXIV
Titolo: Quaresimale.
Descrizione: Codice cartaceo; 220x156 mm; 294 cc. num.; XVII sec. Adespoto. Anepigrafe.
Mutilo in fine.
Coll.: Armadio a destra III palchetto
Notizie: /
Bibliografia:
Sul manoscritto :
1) G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, in Inventari dei manoscritti delle
biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916, p. 78.

72 Manca
73- 41
Titolo: Parabolae Salomonis (1r-57r) Praefatio ad Commentarium S. Hieronymi in
Ecclesiastem (57r) Ecclesiastes (58r-84v).
Descrizione: Codice membranaceo; 223x167 mm; 84 cc.; XIII sec.
Coll.: Armadio a destra III palchetto
Notizie:
Bibliografia:
Sul manoscritto :
1) C. VITELLI, Index codicum Latinorum qui Pisis in bybliothecis Conventus S. Catherinae et
Universitatis adservantur, Studi italiani di filologia classica, VIII, 1900, p. 369.
2) G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, in Inventari dei manoscritti delle
biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916, p. 78.

74 42 (digitalizzato)
Titolo: Commenti a testi biblici, precetti per la vita dei monaci, decisioni conciliari e papali.
Estratti da S. Gregorio Magno e S. Girolamo.
Descrizione: Codice membranaceo; 216x133 mm; I+40+I cc.; num. rec. a matita; XII sec.
Mutilo in fine. Iniziali e titoli dei singoli testi in rosso. A c. 1 r e 19r iniziali in rosso con
piccole code decorative. Legatura settecentesca in pergamena rigida. Allinterno del
risguardo anteriore applicato lex libris inciso della Biblioteca del Seminario
Arcivescovile di Pisa. A c. 1r nota di possesso del XV secolo: Conventus Sanctae
Chaterinae de Pisis ex banco VIII ex parte orientis.
Coll.: Armadio a destra III palchetto
Notizie:
Bibliografia:
Sul manoscritto :
1) C. VITELLI, Index codicum Latinorum qui Pisis in bybliothecis Conventus S. Catherinae et
Universitatis adservantur, Studi italiani di filologia classica, VIII, 1900, pp. 369-371.
2) G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, in Inventari dei manoscritti delle
biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916, p. 78.

75 43
Titolo: SENECA, Senecae ad Paulum et Pauli ad Senecam epistulae (1r-2r) Epistulae ad
Lucilium (2v-128v)
Descrizione: Codice membranaceo; 222x167 mm; 128 cc. num.; XIII sec. Titoli e iniziali in
rosso. Allinterno del rivestimento si trova il testo (XV secolo): Hic liber est Conventus s.
Catherine de Pisis ordinis fratrum Predicatorum. In medio voluminis iacet Tullius de
amicitia. Da ci si capisce che, in precedenza, il rivestimento fosse di un altro codice.
Coll.: Armadio a destra III palchetto
Notizie:
Bibliografia:
Per una guida esaustiva della bibliografia senecana, si rimanda semplicemente alla recente
e ricca rassegna (6006 titoli) contenuta in: E. MALASPINA (a cura di), Bibliografia senecana del
XX secolo, Bologna 2005.
Sul manoscritto :
1) C. VITELLI, Index codicum Latinorum qui Pisis in bybliothecis Conventus S. Catherinae et
Universitatis adservantur, Studi italiani di filologia classica, VIII, 1900, pp. 371-372.
2) G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, in Inventari dei manoscritti delle
biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916, p. 79.

76 XXV

Titolo: Tractatus de confessione (1r-163v) Miracula de male ablatis (163v-169v)


Descrizione: Codice cartaceo; 216x147 mm; 170 cc. num.; XV sec. Titoli e iniziali in rosso.
Adespoto. Anepigrafe.
Coll.: Armadio a destra III palchetto
Notizie: /
Bibliografia:
Sul manoscritto :
1) C. VITELLI, Index codicum Latinorum qui Pisis in bybliothecis Conventus S. Catherinae et
Universitatis adservantur, Studi italiani di filologia classica, VIII, 1900, p. 372.
2) G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, in Inventari dei manoscritti delle
biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916, p. 79.

77- Manca.
78 44 (digitalizzato)
Titolo: Cronica conventus antiqua Sanctae Katharinae de Pisis Ordinis Praedicatorum
(redatta da fra Domenico da Peccioli e da fra Simone da Cascina).
Descrizione: Codice membranaceo; 219x156 mm; (I) cart. + 40 + (I) cart. cc.; seconda met
XIV-prima met XV sec. Cartulazione coeva. Lettera iniziale di Frater, appellativo che
precede sempre il nome dei biografi, di modulo pi grande. A c. 39 r iniziale ripassata in
rosso. Testo mutilo in fine. Legatura dellinizio del sec. XIX in pelle marmorizzata.
Contiene 275 biografie di frati del convento di S. Caterina.
Coll.: Armadio a destra III palchetto
Notizie: /
Bibliografia:
Sul manoscritto :
1) C. VITELLI, Index codicum Latinorum qui Pisis in bybliothecis Conventus S. Catherinae et
Universitatis adservantur, Studi italiani di filologia classica, VIII, 1900, p. 372.
2) G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, in Inventari dei manoscritti delle
biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916, p. 79.
3) F. PELSTER, Die Bibliothek von Santa Caterina zu Pisa. Eine Bchersammlung aus der Zeiten des
hl. Thomas von Aquin, estr. da Xenia Thomistica, III, Romae, Vatikanische Druckerei 1925,
p. 253 e sgg.
4) R. BARSOTTI, I manoscritti della Cronica e degli Annales del Convento Domenicano di S. Caterina
in Pisa, in Memorie Domenicane 45 (1928), pp. 211-219, 284-296, 368-374.
5) L. STURLESE E M.R. PAGNONI (a cura di), Pisa. Biblioteca del Seminario Arcivescovile S.
Caterina, in Catalogo di manoscritti filosofici nelle biblioteche italiane, vol. I, Firenze, 1980, p. 15
n.1.
6) E. PANELLA, La cronaca di Santa Caterina di Pisa usa lo stile pisano?, in Memorie
Domenicane, n.s., 16 (1985), pp. 325-334.
7) O. BANTI, Aspetti della vita di un comune rurale allinizio del Trecento. Note in margine agli atti
del Comune di Treggiaia (Pisa), in Bollettino storico pisano, 55 (1986), pp. 173-187.
8) P. RAFFAELLI, I manoscritti liturgico-musicali della biblioteca Cateriniana e del fondo Seminario
Santa Caterina dellArchivio Arcivercovile di Pisa. Storia e catalogo, Lucca 1993, pp.1-2, 6, 79-81.
9) Chronica antiqua Conventus Sanctae Catharinae de Pisis, in Archivio storico italiano, 6
(1845), pp. 399-593.

79 44
Titolo: SENECA, Proverbia (1r-9r) Abstractiones de vita et moribus philosophorum Senecae
(10r-21v) JOHANNES DE SAYCO, Expositio declamationum Senecae (22v-75v).
Descrizione: Codice membranaceo; 226x154 mm; 1b + 75 cc. num.; XIV sec. Titoli e lettere
iniziali colorate.
Coll.: Armadio a destra III palchetto
Notizie: /
Bibliografia:
Per una guida esaustiva della bibliografia senecana, si rimanda semplicemente alla recente
e ricca rassegna (6006 titoli) contenuta in: E. MALASPINA (a cura di), Bibliografia senecana del
XX secolo, Bologna 2005.
Sul manoscritto :
1) C. VITELLI, Index codicum Latinorum qui Pisis in bybliothecis Conventus S. Catherinae et
Universitatis adservantur, Studi italiani di filologia classica, VIII, 1900, pp. 372-373.
2) G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, in Inventari dei manoscritti delle
biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916, p. 79.

80 46 (digitalizzato)
Titolo: BERENGARIUS EPISC., Epistula (1r-22v), Index rubricarum (23r-38v), Collectio
excommunicationum.
Descrizione: Codice membranaceo; 223x160 mm; 103 cc.; XIV sec. Lettere iniziali in rosso.
Sul dorso del rivestimento scritto: Collectio Excommunicationum index ... Berengarii.
Mutilo in fine.
Coll.: Armadio a destra III palchetto
Notizie: /
Bibliografia:
Sul manoscritto :
1) C. VITELLI, Index codicum Latinorum qui Pisis in bybliothecis Conventus S. Catherinae et
Universitatis adservantur, Studi italiani di filologia classica, VIII, 1900, p. 373.
2) G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, in Inventari dei manoscritti delle
biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916, p. 79.

81 Manca
82 XXVI
Titolo: Tractatus grammaticalis
Descrizione: Codice cartaceo; 212x143 mm, 136 cc. num. rec.; XV sec. Adespoto.
Anepigrafe.
Coll.: Armadio a destra III palchetto
Notizie: /
Bibliografia:
Sul manoscritto :
1) C. VITELLI, Index codicum Latinorum qui Pisis in bybliothecis Conventus S. Catherinae et
Universitatis adservantur, Studi italiani di filologia classica, VIII, 1900, p. 374.
2) G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, in Inventari dei manoscritti delle
biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916, p. 79.

83 XXVII
Titolo: GREGORIUS I (papa), Dialoghi (Adespoto), Delle virt GIROLAMO SAVONAROLA,
Predica sopra il salmo di David Dixit insipiens in corde suo: non est deus - BERNARDUS
CLARAEVALLENSIS, De conscentia
Descrizione: Codice cartaceo; 210x145 mm; I + 161 + I cc., XV-XVI sec. (post 1494).
Numerazione recente a matita che corregge antica numerazione con salti e lacune.
Strappate le ultime due carte. Testo in volgare con alcune lacune. Iniziali di modulo
maggiore in evidenza con inchiostro bruno. Capilettera e letterine nel testo con tocchi di
colore giallo, rubriche, manine sparse. Le cc. 1r, 49r, 161r presentano ai margini interno e
inferiore decorazione a penna di tipo vegetale con inchiostro bruno. A c. 119 v, termine dei
Dialoghi di S. Gregorio, sottoscrizione del copista Qui scripsit scribat semper cum
Domino vivat. Vivat in celis Bartolommeus in nomine felix. Amen. Legatura settecentesca
in carta con dorso e angoli in pergamena. A c. 161 v indicazione di possesso cancellata con
inchiostro; compare, pi in basso, altra indicazione: Di me Vincentio di Danielli di Luca di
Giovanni di Luca Ser Filippo Car()ti (secc. XVI-XVII).
Coll.: Armadio a destra III palchetto
Notizie: I Dialoghi di papa Gregorio I (Roma, 540 circa Roma, 12 marzo 604) sono divisi in
4 libri: il primo e il terzo su santi italiani a lui coevi, il secondo monografico su san
Benedetto da Norcia e il quarto riguarda in particolare il destino dell'anima dopo la morte
e narra di alcune profezie. Girolamo Maria Francesco Matteo Savonarola (Ferrara, 21
settembre 1452 Firenze, 23 maggio 1498) stato un religioso e politico italiano.
Appartenente all'ordine dei frati domenicani, nel 1497 fu scomunicato da papa Alessandro
VI, l'anno dopo fu impiccato e bruciato sul rogo come eretico, scismatico e per aver
predicato cose nuove. L'opera pi importante del predicatore domenicano Gerolamo
Savonarola, senza dubbio Le Prediche, in cui la Chiesa viene pesantemente accusata e
denunciata per i suoi comportamenti mondani ed immorali. Bernardo di Chiaravalle, in
latino Bernardus Claravallensis, in francese Bernard de Clairvaux (Fontaine-ls-Dijon, 1090
Ville-sous-la-Fert, 20 agosto 1153), fu un monaco e abate francese, fondatore della celebre
abbazia di Clairvaux e di altri monasteri (ad esempio, in Italia, l'Abbazia di Chiaravalle).
Bibliografia:
Sul manoscritto :
1) C. VITELLI, Codices italici qui Pisis in bybliotheca Conventus Sanctae Catherinae adservantur,
Rivista delle Biblioteche e degli Archivi, 13, 1902, p. 142.
2) G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, in Inventari dei manoscritti delle
biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916, p. 79.
Sullopera di Gregorio I:
3) Gregorio Magno (san), Dialoghi [vol_4], Roma 2001.
Sullopera di G. Savonarola:
4) Prediche sopra i Salmi, a cura di V. Romano, 2 volumi, 1969-1974.
Su Bernardo Chiaravalle:
5) Guglielmo di Saint-Thierry, Vita di san Bernardo - Opere (vol.2) , Citt Nuova, 1997.
6) Leclercq Jean, San Bernardo e lo spirito cistercense, Qiqajon Edizioni, 1998.
7) Chabannes Jacques, Bernardo di Chiaravalle mistico e politico, Citt Nuova, 2001.
8) Lia Pierluigi, L'estetica teologica di Bernardo di Chiaravalle, Impruneta, Firenze 2007.

84 XXVIII
Titolo: Relazioni varie: Relazione dello stato del Granduca di Toscana fatta da un
ambasciatore veneziano al Doge suo; Relazione della Repubblica di Lucca fatta lanno
1583; Relazioni del Governo della Repubblica di Genova del 1583; Relazione di Girol.
Lippomano, ambasciatore di Venezia al duca di Savoia; Relazione della Repubblica di
Venezia e Stati suoi.
Descrizione: Codice cartaceo; 214x155 mm; 107 cc.; XVII sec. Numerazione recente.
Adespoti, tranne la relazione di Girol. Lippomano.
Coll.: Armadio a destra III palchetto
Notizie: Girolamo Lippomano fu il terzogenito del patrizio Giovanni di Girolamo e di
Chiara Gussoni di Andrea; nacque a Venezia il 13 apr. 1538. Dopo il fallimento del banco
dell'omonimo nonno del L., la famiglia aveva appoggiato la sua fortuna sulle carriere
ecclesiastiche dei propri esponenti. Poich sin da giovanetto manifest vivacit d'ingegno,
fu destinato alla politica e affidato alle cure dell'umanista Giovan Battista Amalteo; quindi,
con qualche mese di anticipo sull'et consentita, nel 1562 entr a far parte del Senato. Le
nomine non tardarono: fu savio agli Ordini per il secondo semestre del 1563 e 1564 e poi
ancora per il periodo 1 ott. 1565 - 31 marzo 1566 e 1 ott. 1566 - 31 marzo 1567; nel corso di
tali mandati ebbe modo di segnalarsi per il tratto accattivante, l'eloquenza e l'abilit nel
trattare con gli uomini, e manc per poco, il 16 nov. 1565, la nomina ad ambasciatore,
prima a Ferrara, poi a Firenze; inoltre, durante il carnevale del 1567, fu incaricato di
organizzare il soggiorno a Venezia dell'inviato turco, Ibrahim Bey. Quasi
contemporaneamente gli venne affidata la prima missione diplomatica e il 22 marzo dello
stesso anno fu eletto ambasciatore presso l'arciduca Carlo d'Asburgo, fratello
dell'imperatore Massimiliano II, che stava visitando le giurisdizioni isontine; l'incontro
avvenne a Gorizia il 15 apr. 1567 e i colloqui si protrassero per quattro giorni, nell'intento
di risolvere la spinosa questione degli Uscocchi, a sua volta innestatasi sul colpo di mano
effettuato dai Veneti a Marano, venticinque anni prima: eventi che avevano dato motivo a
pesanti recriminazioni da una parte e dall'altra. Del tutto positivo il ritratto che egli fece
dell'arciduca, personaggio "magis religiosus quam bellicosus", che "ragiona con dispiacere"
dei suoi Stati "tanto infettati di diverse heresie"; quanto all'indole personale, Carlo
"talmente continente, che per comune opinione adhuc virgo". [] Il 14 apr. 1570 viene
eletto a un incarico prestigioso: ambasciatore presso Emanuele Filiberto, duca di Savoia.
Un mese prima, i Turchi avevano inviato un ultimatum alla Repubblica, chiedendo la
cessione di Cipro, sicch per Venezia diveniva essenziale ottenere l'aiuto pontificio, e
questo forse pu spiegare l'apertura di credito accordata al Lippomano. Questi, infatti,
giunse a Torino il 26 sett. 1570, proprio quando l'attenzione della Cristianit era rivolta alla
realizzazione di una lega in grado di opporsi alla flotta ottomana; il problema era costituito
soprattutto dalla reciproca diffidenza tra Spagna e Venezia, per cui la figura del duca
sabaudo, che riscuoteva credito e simpatie presso le principali corti italiane ed europee,
costituiva una pedina importante del gioco diplomatico. L'ambasceria si protrasse per tre
anni, durante i quali il Lippomano riusc abilmente a guadagnarsi la benevolenza del duca,
come testimoniano alcune lettere intercorse fra i due anche diverso tempo dopo il
rimpatrio del veneziano. etc. [informazioni tratte dal Dizionario Biografico Treccani ]
Bibliografia:
Sul manoscritto:
1) G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, in Inventari dei manoscritti delle
biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916, pp. 79-80.
Su Girolamo Lippomano:
2) G. GULLINO, voce Girolamo Lippomano, in Dizionario Biografico degli Italiani, Roma (vd.
anche <http://www.treccani.it/enciclopedia/girolamo-lippomano_(Dizionario-
Biografico)/>).

85 XXIX
Titolo: Numero e nomi delle campane del Duomo di Pisa e regola di sonarle. Adespoto.
Descrizione: Codice cartaceo; 203x140 mm; I + 18 cc.; XVII sec. Numerazione moderna a
matita. Legatura coeva in pergamena con legacci (tracce). A c. 1 r le seguenti date: a d 27
luglio 1627 pisano e, di mano diversa, a d primo settembre 1663 pisano. Titolo a c. 2 r.
Coll.: Armadio a destra III palchetto
Notizie: /
Bibliografia: /
Sul manoscritto:
1) G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, in Inventari dei manoscritti delle
biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916, p. 80.

86 XXX
Titolo: Ordini nuovi sopra la Grascia di Pisa. Bando ordinato secondo la riforma fatta dai
riformatori della Grascia, stampato nel 1560. Legge generale dellabbondanza, stampato
nellanno 1697.
Descrizione: Codice cartaceo; 200x142 mm; 65 cc. numerate + moltissime bianche; XVI-XVII
secc. 2 opuscoli a stampa.
Coll.: Armadio a destra III palchetto
Notizie: Fin dall'epoca repubblicana l'Abbondanza e la Grascia erano le principali
magistrature annonaria, per regolamentare la produzione e la circolazione dei grani
all'interno dell'ambito cittadino. Cosimo III si occup del riassetto definitivo del corpo di
leggi concernenti il settore annonario con la promulgazione della famosa Legge Generale
dell'Abbondanza del 1697 (30 luglio). Questa legge, che volle presentarsi come la prima e
compiuta silloge della normativa esistente in materia, rappresent, invece, qualcosa di pi
di una semplice "raccolta". Essa infatti, pi che riconfermare le vecchie disposizioni, valse a
rafforzare ancor pi la posizione della magistratura dell'Abbondanza, dal momento che
"annullando, revocando e cessando tutte le leggi e bandi finora fatti, riguardanti il
Tribunale dell'Abbondanza, eccettuando per quelli che in appresso si dir veniva
comandato dai Provveditori dell'Abbondanza (che avevano promulgato la legge a nome
del granduca) che in avvenire si attenda solamente ed inviolabilmente si osservi la
presente legge, non ostante che per i bandi passati fosse diversamente disposto".
Bibliografia:
Sul manoscritto:
1) G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, in Inventari dei manoscritti delle
biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916, p. 80.
Sulla legge generale dellAbbondanza e in generale sulle due magistrature:
2) A. M. PULT QUAGLIA, Per provvedere ai popoli. Il sistema annonario della Toscana dei
Medici, Firenze, Olschki, 1981.

87 XXXI
Titolo: LEONARDI LEONARD, Sermoni per la novena del Natale e altri sulla Madonna.
Descrizione: Codice cartaceo; 200x140 mm; 264 cc.; XVII sec. Numerazione recente.
Coll.: Armadio a destra IV palchetto
Notizie: /
Bibliografia:
Sul manoscritto:
1) G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, in Inventari dei manoscritti delle
biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916, p. 80.

88 Manca.
89 Manca
90 Manca
91 47
Titolo: NICCOL DA OSIMO, Quadriga spirituale. Opera morale divisa in quattro parti nelle
quali in distinti trattati ragionasi del Simbolo, dei Peccati, dei Comandamenti di Dio, delle
Virt, dei doni del divino Spirito, della Confessione e dellOrazione.
Descrizione: Codice membranaceo; 202x150 mm; 97 cc. num., tagliate via le cc. 29-33; XV
sec. Mutilo in fine duna c. dindice. Scritt. a 2 colonne di 42 linee. Iniziali rozzamente
miniate. Titoli e lettere colorate. Alcune postille margin. sincrone e poster.
Coll.: Armadio a destra IV palchetto
Notizie: Niccol da Osimo fu teologo e canonista francescano (m. Roma dopo il 1453);
studi legge a Bologna; cooper con s. Bernardino nella sua opera di riforma dell'Ordine e
nei suoi tentativi per ottenere la piena autonomia degli osservanti. Scrisse un commento
alla regola (dell'Osservanza), un supplemento alla Summa casuum conscientiae di
Bartolomeo da Pisa (1473), la Quadriga spirituale (1475) e altri opuscoli.
Bibliografia:
Sul manoscritto:
1) G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, in Inventari dei manoscritti delle
biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916, p. 80.

92 48
Titolo: UGO DI SAN VITTORE, Liber de claustro animae e altri.
Descrizione: Codice membranaceo; 215x49 mm; 60 cc. num.; XIV sec. Titoli e iniziali in
rosso.
Coll.: Armadio a destra IV palchetto
Notizie: Ugo di San Vittore (Sassonia, 1096 circa Parigi, 11 febbraio 1141) fu una delle
principali personalit della filosofia scolastica agostiniana.
Bibliografia:
Su Ugo di San Vittore:
1) A. M. PIAZZONI, Ugo di San Vittore "auctor" delle "Sententiae de divinitate", in Studi
Medievali, 23 (1982).
2) D. POIREL, Ugo di San Vittore: storia, scienza, contemplazione, Milano 1997.
Sul manoscritto:
3) C. VITELLI, Index codicum Latinorum qui Pisis in bybliothecis Conventus S. Catherinae et
Universitatis adservantur, Studi italiani di filologia classica, VIII, 1900, p. 374.
4) G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, in Inventari dei manoscritti delle
biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916, p. 80.

93 XXXII
Titolo: GUIDO DE MONTE ROCHERIUS, Manipulus curatorum (1r-136v) JOHANNES ANDREAS, Casus
confessi et prohibiti tempore generalis interdicti multum utiles et necessarii omnibus
religiosis tam clericis quam regularibus (138r-149v)
Descrizione: Codice cartaceo; 212x143 mm; 149 cc. num.; XV sec. Titoli e lettere iniziali
colorate. Alla p. 137v, di seguito allindice del primo manoscritto, si legge una nota del
1462.
Coll.: Armadio a destra IV palchetto
Notizie: Il Manipulus curatorum, composto nel 1333, un trattato specifico sullofficio dei
sacerdoti. Vengono descritti dettagliatamente il modo adeguato di amministrare i sette
sacramenti, i termini per lannullamento di un matrimonio, le disposizioni per la
preghiera, gli impedimenti ai sacramenti, la vestizione per la messa etc.
Bibliografia:
Sul manoscritto:
3) C. VITELLI, Index codicum Latinorum qui Pisis in bybliothecis Conventus S. Catherinae et
Universitatis adservantur, Studi italiani di filologia classica, VIII, 1900, pp. 374-375.
4) G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, in Inventari dei manoscritti delle
biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916, p. 80.

94 XXXIII
Titolo: SERAFINO RAZZI, La vita, morte e miracoli del R. P. F. Geronimo Savonarola da
Ferrara.
Descrizione: Codice cartaceo; 205x145 mm; 170 cc. num.; XVII sec.
Coll.: Armadio a destra IV palchetto
Notizie: Serafino Razzi (1531-1611) fu uno dei pi illustri rappresentanti dellOrdine
Domenicano del suo tempo: la fama di studioso, insegnante teologo, storico, poeta,
biografo perdur per tutto il XVII secolo. Come molti che godettero di straordinaria fama
in vita , sul finire del 1600 il ricordo di lui and lentamente scemando, relegandolo al ruolo
generico di compositore di Laudi Spirituali. Serafino Razzi scrisse la prima versione della
sua Vita di Girolamo Savonarola nel 1590.
Bibliografia:
cfr. con manoscritto conservato nella Biblioteca Medicea Laurenziana, vd. <
http://manus.iccu.sbn.it/opac_SchedaScheda.php?ID=105647>
Sul manoscritto:
1) G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, in Inventari dei manoscritti delle
biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916, p. 80.

95 Manca
96 Manca
97 XXXIV
Titolo: LEONARDIS (DE) LEONARD, Sermoni e prediche P. FULGENZIO ARMINIO DA AVELLINO, Gli
spettacoli meravigliosi a Dio aglAngeli aglUomini. Panegirico sacro in lode di S. Teresa
Vergine detto in Fiorenza il d 14 ottobre 1657.
Descrizione: Codice cartaceo; 205x160 mm; cc. non numerate; XVII sec.
Coll.: Armadio a destra IV palchetto
Notizie: Fulgenzio Arminio Manforte, Nato ad Avellino, da nobile famiglia, intorno al
1620, fu agostiniano e, nella sua giovinezza, allievo del confratello Celestino Bruni (cfr. M.
Giustiniani, Lettere memorabili, III, Roma 1675, pp. 57 s). Nel 1649 fu presente in Roma al
capitolo generale dell'Ordine, e il 5 maggio predic nella chiesa di S. Agostino: gi
baccelliere, nel 1652 divenne maestro in teologia.
Bibliografia:
Sul manoscritto:
1) G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, in Inventari dei manoscritti delle
biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916, p. 81.
Su Fulgenzio Arminio:
2) N. DE BLASI, voce Fulgenzio Arminio Monforte, in Dizionario Biografico degli Italiani,
Roma (vd. anche <http://www.treccani.it/enciclopedia/fulgenzio-arminio-
monforte_(Dizionario-Biografico)/>).

98 Manca
99 XXXV
Titolo: Antiquae Boiorum Gloriae Sepulchrum et recentis ignominiae Theatrum: sive
Bellum biennale Boio-Suevicum Maximiliani Emanuelis Ducis Bavariae: animo sincero et
candido sed atramento nigro eleganti methodo sed stilo pungenti descriptum. A quodam
Victicis Aquilae Pullo. Anno 1705.
Descrizione: Codice cartaceo; 197x145 mm; 50 cc., XVIII sec. Adespoto.
Coll.: Armadio a destra IV palchetto
Notizie: Massimiliano II, anche conosciuto come Max Emanuel o Maximilian Emanuel
(Monaco di Baviera, 11 luglio 1662 Monaco di Baviera, 26 febbraio 1726), principe elettore
di Baviera, fu duca della Baviera superiore ed inferiore e del Palatinato superiore e dal
1692 al 1706 governatore dei Paesi Bassi spagnoli.
Bibliografia:
Sul manoscritto:
3) C. VITELLI, Index codicum Latinorum qui Pisis in bybliothecis Conventus S. Catherinae et
Universitatis adservantur, Studi italiani di filologia classica, VIII, 1900, p. 375.
4) G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, in Inventari dei manoscritti delle
biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916, p. 81.

100 49
Miscellanea: 1r-28r: CLARUS SEXTIUS, Summa de casibus (Summa fratris clari = titolo aggiunto
pi recentemente) 28r-28v: (Adespoto), Notula quaedam de divitibus et pauperibus 28 v-
39r: (Adespoto), Contractus quidam restitutionum 39 r-42v: GREGORIUS IX, De
blasphemantibus dominum vel Sanctos 42v-45v RAIMUNDUS (DE PENIAFORT?), Casus CLARUS
SEXTIUS, Casus 67r-72v: (Adespoto), De divisione rerum liber
Descrizione: Codice membranaceo; 195x135 mm; 72 cc; XV sec. Titoli e lettere iniziali
colorate. Alla fine della p. 1r si legge: Conventus S. Chaterinae de pisis ordinis pred. ex 4
bancho parte meridionis.
Coll.: Armadio a destra IV palchetto
Notizie: Gregorio IX, nato Ugolino di Anagni[1] (Anagni, 1170 circa[2] Roma, 22 agosto
1241), fu il 178 papa della Chiesa cattolica dal 19 marzo 1227 alla sua morte.
Bibliografia:
Sul manoscritto:
3) C. VITELLI, Index codicum Latinorum qui Pisis in bybliothecis Conventus S. Catherinae et
Universitatis adservantur, Studi italiani di filologia classica, VIII, 1900, pp. 375-377.
4) G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, in Inventari dei manoscritti delle
biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916, p. 81.
101 Manca
102 Manca
103 XXXVI
Titolo: Relazioni e istruzioni di Corti: ZENO RINIERO, Relazione della corte di Roma nel
pontificato di Urbano VIII MOROSINI, Relazione di Francia (1653) COVIERO ANGELO,
relazione di Roma (1660) Instruzione del Bali di Valenz ambasciatore del re
cristianissimo in Roma (1653), lasciata alla sua partenza al successore TARTAGLINI GIO.
BATT., Relazione della pace seguita tra il re di Polonia e il granduca di Moscovia (1635)
MASSORI DIONISIO, Relazione dellarrivo di Mons. Rinuccini nunzio in Ibernia lanno 1645.
Descrizione: Codice cartaceo; 282x203 mm; 238 cc. num. rec.; XVII sec.
Coll.: Armadio a destra IV palchetto
Notizie:
Bibliografia:
G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, in Inventari dei manoscritti delle
biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916, p. 81.

104 Manca
105 XXXVII
Titolo: LEONARDI LEONARD, Centuria questiuncularum de onoere celebrandi quotidie etc.
Descrizione: Codice cartaceo ; 278x202 mm ; XVIII sec.
Coll.: Armadio a destra IV palchetto
Notizie: /
Bibliografia:
G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, in Inventari dei manoscritti delle
biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916, p. 81.

106 XXXVIII
Titolo: LEONARDI LEONARD, Casistica
Descrizione: Codice cartaceo ; 278x202 mm ; XVIII sec.
Coll.: Armadio a destra IV palchetto
Notizie: /
Bibliografia:
G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, in Inventari dei manoscritti delle
biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916, p. 81.

107 XXXIX
Titolo: LEONARDI LEONARD, De poenitentia
Descrizione: Codice cartaceo ; 278x202 mm ; XVIII sec.
Coll.: Armadio a destra IV palchetto
Notizie: /
Bibliografia:
G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, in Inventari dei manoscritti delle
biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916, p. 81.
108 XL
Titolo: LEONARDI LEONARD, De chericis
Descrizione: Codice cartaceo ; 278x202 mm ; XVIII sec.
Coll.: Armadio a destra IV palchetto
Notizie: /
Bibliografia:
G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, in Inventari dei manoscritti delle
biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916, p. 81.

109 XLI
Titolo: LEONARDI LEONARD, Casi di Diritto Canonico
Descrizione: Codice cartaceo ; 278x202 mm ; XVIII sec.
Coll.: Armadio a destra IV palchetto
Notizie: /
Bibliografia:
G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, in Inventari dei manoscritti delle
biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916, p. 81.

110 XLII
Titolo: LEONARDI LEONARD, Sacra Scrittura
Descrizione: Codice cartaceo ; 278x202 mm ; XVIII sec.
Coll.: Armadio a destra IV palchetto
Notizie: /
Bibliografia:
G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, in Inventari dei manoscritti delle
biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916, p. 81.

111 XLIII
Titolo: LEONARDI LEONARD, Filosofia morale
Descrizione: Codice cartaceo ; 278x202 mm ; XVIII sec.
Coll.: Armadio a destra IV palchetto
Notizie: /
Bibliografia:
G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, in Inventari dei manoscritti delle
biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916, p. 81.

112 XLIV
Titolo: LEONARDI LEONARD, Lo studio delle materie morali e lignoranza
Descrizione: Codice cartaceo ; 278x202 mm ; XVIII sec.
Coll.: Armadio a destra IV palchetto
Notizie: /
Bibliografia:
G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, in Inventari dei manoscritti delle
biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916, p. 81.

113 XLV
Titolo: LEONARDI LEONARD, De peccatis. De iustitia.
Descrizione: Codice cartaceo ; 278x202 mm ; XVIII sec.
Coll.: Armadio a destra IV palchetto
Notizie: /
Bibliografia:
G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, in Inventari dei manoscritti delle
biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916, p. 81.

114 XLVI
Titolo: LEONARDI LEONARD, Diritto Canonico
Descrizione: Codice cartaceo ; 278x202 mm ; XVIII sec.
Coll.: Armadio a destra IV palchetto
Notizie: /
Bibliografia:
G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, in Inventari dei manoscritti delle
biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916, p. 81.

115 XLVII
Titolo: ARMANDO DI BELVZER O. P., Commento al De ente et essentia di Tommaso dAquino
(4r-27v) TOMMASO DAQUINO O. P., De ente et essentia (28r-32r), De principiis naturae (32v-34v)
Anon., Quaestio utrum omnia futura de necessitate eveniant (35r-38r) PAOLO NICOLETTI O.E.S.A.,
Quaestio de universalibus (43r-60v) GRAZIADIO DASCOLI O. P., Logica (incompl. 63r-123v)
ALBERTO MAGNO O. P., De praedicabilis (incompl. 134r-192r), De predicamentis (incompl. 194r-
220v)
Descrizione: Codice cartaceo; 286x206 mm; VII + 217 + IV cc.; num. rec. a lapis; XV sec. Due
sezioni: la prima (1-34 cc.) 220x160 mm, di ll. 37/41; la seconda (35-220 cc.) 202x138 mm,
rigatura a penna e piombo nelle colonne laterali, due colonne di 202x63 mm, di ll. 45.
Tracce di antica foliazione, inferiore di due unit allattuale, fino a f. 34. La foliazione
moderna numera 1-3 i fogli di guardia V-VII, omette la cifra 72, salta un foglio tra le cifre
202 e 203, ed in pi punti corretta. 3 quinioni con richiamo, 1 foglio, 1 quaternione, 18
quinioni (lultimo dei quali con gli ultimi 2 ff. caduti) con richiamo. In rosso titoli, alcune
iniziali e segni di paragrafo ; rari notabilia in margine, coevi. Legatura moderna in mezza
pelle su tavole con fermagli. Il f. 115 lacerato; nel complesso lo stato di conservazione
buono.
Coll.: Armadio a destra IV palchetto
Notizie: Armando di Belviso (lat. de Bellovisu; provenz. de Belvezer). - Teologo
domenicano provenzale (m. dopo il 1333); maestro a Montpellier (1326), poi del Sacro
Palazzo ad Avignone, cadde in disgrazia del papa Giovanni XXII per la sua opinione sulla
visione beatifica e cerc (nel 1333 circa) di giustificare Durando di S. Porciano. Scrisse il pi
antico commento al De ente et essentia di S. Tommaso e, sotto l'influenza di Durando, la
Declaratio difficilium dictorum et dictionum in theologia et philosophia e anche sull'Immacolata
Concezione di Maria Vergine. Paolo Nicoletti Veneto (Udine 1369 Padova 1429) fu il pi
importante pensatore italiano della fine del Medioevo; tenne in considerazione le posizioni
pi qualificanti del tradizionale realismo moderato proprio di Alberto Magno, Tommaso
dAquino ed Egidio Romano, autori i cui scritti conosce e utilizza ampiamente. Nei suoi
numerosi commenti ad Aristotele si dimostra seguace dell'averroismo di Sigieri di
Brabante e di Giovanni di Jandun; d'ispirazione occamistica i suoi trattati di logica, tra i
quali di particolare importanza la Logica magna, adottata come testo d'insegnamento
nell'univiversit di Padova. Graziadio da Ascoli visse nella prima met del sec. XIV; il suo
luogo di provenienza concordemente individuato in Ascoli Piceno. Fu filosofo e docente
e appartenne all'Ordine domenicano. Su di lui vd. : <
http://www.treccani.it/enciclopedia/graziadio-da-ascoli_(Dizionario-Biografico)/>. Notizie
su Alberto Magno : vd. ms. 61.
Bibliografia:
Sul manoscritto:
1) C. VITELLI, Index codicum Latinorum qui Pisis in bybliothecis Conventus S. Catherinae et
Universitatis adservantur, Studi italiani di filologia classica, VIII, 1900, pp. 377-378.
2) G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, in Inventari dei manoscritti delle
biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916, pp. 81-82.

116 Manca
117 Manca
118 Manca
119 Manca
120 Manca
121 XLVIII
Titolo: LEONARDI LEONARDO, De sacramentis in genere et in specie
Descrizione: Codice cartaceo; sec. XVIII; 300x220 mm; cc. non num.
Coll.: Armadio a destra IV palchetto
Notizie: /
Bibliografia:
G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, in Inventari dei manoscritti delle
biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916, p. 82.

122 Manca
123 IL
Titolo: LEONARDI LEONARD, Prediche
Descrizione: Codice cartaceo; sec. XVIII; 300x220 mm; cc. non num.
Coll.: Armadio centrale I palchetto
Notizie: /
Bibliografia:
G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, in Inventari dei manoscritti delle
biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916, p. 82.

124 L
Titolo: Tavole su ARISTOTELE, Ethica Nicomachea (1r-10r), Logica (11r-40v), De animalibus
(58r-82v), Physica, De generatione et corruptione, Metheora, De caelo, De anima, Parva
naturalia, De plantis, Metaphysica (83r-215v). Nel mezzo opere di Boezio, Platone, Porfirio,
Gilberto Porretano.
Descrizione: Codice membranaceo; sec. XIII ex. (Vitelli e Mazzatinti XIV); IV, 215, IV cc.;
num. rec. a lapis; 266x173 mm; 193/205x120 mm; rigatura a piombo, ll. 47/53; scritto su due
colonne di 193/200x55/60 mm alle cc. 1r, 19r-20v, 41r-43v, 83r-215v. Bianca la c. 168v.
Foliazione antica: 93-312 cc; alla cifra 110 segue la cifra 115, manca la cifra 228 per caduta
successiva di un foglio. Titoli correnti per tutto il manoscritto e, da c. 1 a c. 10,
numerazione delle colonne (356-377). Quinione, 2 duerni, settenione col primo f. mancante,
2 senioni, bifolio, 2 senioni+foglio aggiunto, 3 senioni, settenione, duernio, settenione,
novenione, 4 senioni (il secondo dei quali manca dellultimo foglio), con richiamo. I
fascicoli, con numerazione interna, sono contrassegnati alla fine con numeri dordine a
piombo (da II a XIX). Sono esclusi da questa numerazione il secondo ed il terzo fascicolo.
Lettere iniziali, titoli correnti, segni di paragrafo alternativamente in rosso e in blu. Titoli in
rosso fino a c. 83r. Correzioni in margine e notabilia di mano del copista. Sottolineature. I
titoli generali delle varie sezioni e le sottoscrizioni sono aggiunti da una mano coeva e con
inchiostro giallastro, talora sbiadito. Ex libris della biblioteca di S. Caterina applicato sul
verso del piatto anteriore. Legatura moderna in mezza pelle su tavole con fermagli.
Coll.: Armadio centrale I palchetto
Notizie:
Bibliografia:
Sul manoscritto:
1) C. VITELLI, Index codicum Latinorum qui Pisis in bybliothecis Conventus S. Catherinae et
Universitatis adservantur, Studi italiani di filologia classica, VIII, 1900, pp. 378-379.
2) G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, in Inventari dei manoscritti delle
biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916, p. 82.
3) F. PELSTER, Die Bibliothek von Santa Caterina zu Pisa. Eine Bchersammlung aus der Zeiten des
hl. Thomas von Aquin, estr. da Xenia Thomistica, III, Romae, Vatikanische Druckerei 1925,
p. 33.
4) M. GRABMANN, Mittelalterliches Geistesleben. Abhandlungen zur Geschichte der Scholastick und
Mystik, II, Mnchen, Max Hueber Verlag, p. 487, nota 85.

125 51

Titolo: Postillae super epistulas Pauli secundum Magistrum Gilibertum


Descrizione: Codice membranaceo; XIII sec-f., 280x176 mm; 128 cc. num.; a due colonne,.
Titoli e iniziali in rosso.
Coll.: Armadio centrale I palchetto
Notizie: Attribuito in Studi italiani di Filologia classica, vol.8, 1900 a Gilberto Belga (-
1095); Cfr. Bibliotheca Belgica manuscripta, sive, Elenchus universalis ..., Volumi 1-2, p.46
Di Antonius Sanderus , Bruxelles 1641
Pi probabilmente attribuibile a Gilberto Porretano (V.MIANO).
Bibliografia:
1) C. VITELLI, Index codicum Latinorum qui Pisis in bybliothecis Conventus S. Catherinae et
Universitatis adservantur, Studi italiani di filologia classica, VIII, 1900, pp. 378-379.
2) G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, in Inventari dei manoscritti delle
biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916, p. 82.
3) VINCENZO MIANO, Il commento alle lettere di s. Paolo di Gilberto Porretano, in Acta
Congressus Schilastici Internationalis, Roma 1951, p. 171-199.

126

Titolo: LEONARDI LEONARDO, [Lezioni di Etica lette tra febbraio e dicembre 1684 (1685 s.p.)]
Descrizione: Codice cartaceo; 272x200 mm; cc.210, XVII sec.
Coll.: Armadio centrale I palchetto
Notizie: Leonardo Leonardi detto canonico . Il ms. Proviene dalla Biblioteca del
Seminario prima del trasferimento (Cfr. Rubrica 1733)
Bibliografia:
G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, in Inventari dei manoscritti delle
biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916, p. 82.

127

Titolo: Hyacinthi Gentilis, De flagellatione Jesu Christi Domini nostri, Libri duo ad Sacram
profanamque.historiam non inutiles.
Descrizione: Codice cartaceo; 266x193 mm; pp.206, XVII sec.
Coll.: Armadio centrale I palchetto
Notizie: Controllare Archivum Fratrum Praedicatorum 1970, p.372. Il ms. Proviene dalla
Biblioteca del Seminario prima del trasferimento (Cfr. Rubrica 1733)
Bibliografia:
G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario (Frosini), in Inventari dei manoscritti
delle biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916, p. 82.

128 .

Titolo: LEONARDO LEONARDI, Panegirici


Descrizione: Codice cartaceo; 270x188 mm; pp.700 + 103, XVII sec. [1676]
Coll.: Armadio centrale I palchetto
Notizie: Contiene 1- Il primo cavaliere di Christo, panegirico I di S.Andrea apostolo
detto in Empoli e in Livorno per la sua festa . 2 - Lo sforzo delle pupille. Panegirico II di
S.Andrea apostolo 3 - Il sole senza macchia. Per l'Immaculata Concezione di Maria
Vergine, detto nella collegiata d'Empoli e di Livorno 4 - Il libro solo. Panegirico IV 5 -
Delle piaghe di Gies nel giorno di San Tommaso, detto in Livorno l'anno 1676 6- La
pace, panegirico V per il giorno del SS.Natale , detto in Livorno. Si stamp in Livorno nel
discorso 9 del Paradiso terrestre per la novena 7 - Il David. Panegirico VI, di
S.Francesco di Sales 8 - Le forze d'Ercole, panegirico VII, di S.Antonio abate per dirsi in
Livorno dopo l'Avvento 9 - Il cherubino, panegirico VIII, del gloriosissimo patriarca
S.Giuseppe, detto in diversi pulpiti 10 - Il Paradiso terrestre, panegirico 9, per
l'Annunciazione della Beata V.M. 11 - La madreperla, panegirico 10, di S.Anna, detto
nelle monache di Montecarlo per la sua festa 12 - La vittoria celeste, panegirico XI,
per la festa di S.Michele Arcangelo il d 29 settembre in occasione della caduta di Buda
Bibliografia:
G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, in Inventari dei manoscritti delle
biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916, p. 82.

129 LIII =

Titolo: LEONARDI LEONARDI, Summa definitionum theologico-moralium ad Tyrones a


Leonardo de Leonardis collecta
Descrizione: Codice cartaceo; 276x200 mm; pp. 619 , XVII sec.
Coll.: Armadio centrale I palchetto
Notizie: Leonardo Leonardi detto canonico . Il ms. Proviene dalla Biblioteca del
Seminario prima del trasferimento (Cfr. Rubrica 1733)
Bibliografia:
G. TAMBURINI, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, in Inventari dei manoscritti delle
biblioteche dItalia (di G. Mazzatinti), XXIV, 1916, p. 83.

130 LIV = De iustitia et iure. Sec XVII-f ; cc

131 LV = Gherardi. Notabilia manuscripta. Cc.

132 LVI = Severini Boethi De consolatione philosophiae. Sec XV-f ; 60 cc. (digitalizzato)

133 LVII = De rebus ecclesiae. Cc.

134 52 = Circa provincias etc. (regole monastiche). Sec XIV mem. (digitalizzato)

135 LVIII = Epitome Historiae Congregationum de Auxiliis Divinae Gratiae, autore Le

Blanc. Sec XVIII-f ; 184 cc.

136 LIX = Guilichini Spoletani, Liber Alexandri.Augustini excerptum. Petrarcae De vita

solitaria. Sermones varii. Dicta Macrobii. Guarini Veronense adEpistula Leonardi

Aretini. Aristotelis aeconomicorum liber. Comes Philelphi super libro M. Tulli Ciceronis

de officiis etc. Sec XV-f ; 10 cc.

137 LX = Iuris Canonici institutiones di Iohannes Maria Lampredi. Sec XVIII p 120 cc.

138 LXI = Breve ristretto delle deliberazioni e determinazioni fatte dagli Arcivescovi e

dai Vescovi della Toscana nelle Assemblee, 1787. Sec XVIII-f ; 36 cc.
139 53 = Liber Ugonis de sancto victore de septem verbis, quae dixit in crucem. B.

Bernardi de septem horis canonicis. De amore dei, etc. Sec XIV-f ; 150 mem.

140 54 = Isidori Etymologiarum libri XX. Sec XIII-f ; 151 mem. (digitalizzato)

141 LXII = Trattato del giubbileo di Lionardo Lionardi. Sec XVII-p; 228 cc.

142 LXIII = Modo di vestir le monache. Cc.

143 55 = Adnotationes super sententias. Sec XIII-f ; 140 mem. (digitalizzato)

144 Manca

145 LXIV = Fallaciae, Sancti Thomae. Consequentiae, Rodulphi Strodi. De sensu

composito et diviso per Baptistam de Fabriano, etc. Sec XV cc.

146 56 = Tractatum Iordani Ruffi de mascalcia equorum. Liber herodei ad Bassum de

curatione equorm . Liber paladini de agricolturis, etc. Sec XIV-f ; 179 mem.

147 57 = Iacobi de Voragine sermones. Sec XIV-f ; 354 mem.

148 Manca. Moretum, Eclogae, Georgica, Virgilio. (descritto da V. n.148 e da M. n. 125)

149 LXV = Il buon ritiro. Si descrive il modo con cui un giovane nobile si convert a Dio.

226 cc.

150 LXVI = Satire, sonetti e dialoghi fra Pasquino e Martorio, anonimo. F90 cc.

151 LXVII = Dominicus Cyllenus Graecus. De libera hominis voluntate. Sec XVI-f ; 7 cc.

(nel Vitelli=51)

152 LXVIII = Fra Giovanni Morelli, Lucifero evangelico. Sec XVIII-p 454 cc.

153 Manca

154 Manca

155 58 = Expositio fratris Nicholai Trevech o.p. super libros declamationum L. Ann.

Senecae. Sec XIV-f ; 213 mem.

156 LXIX = Prisciani gramatici partisiones (sic) versuum XII Aeneydos principalium.

Regulae extractae de maiori volutine prisciani. Sec XV-f ; 125 cc.

157 Manca

158 59 = Summa super sententias de articulis fidei. Sec XIII-f ; 144 mem. (digitalizzato)

159 LXX = Tractatus de distrinctionibus archiepiscopi armacani, etc. Sec XV-f ; 292 cc.
170 (141) = Hugo de S. Caro. Correctores super Biblia. Membr., sec. XIV, mm 200x 137, cc.

133. (digitalizzato)

173 (143) = Voragine. (Iacobus de). 1.Sermones quadragesimales ; 2. Summula de articulis

fidei, adesp. Membr., sec. XIV, mm. 191 x 137, cc. 281 num. titoli e iniziali in rosso.

(digitalizzato)

176 CILIV(digitalizzato)

Titolo: Biblia Sacra. 1r-16r: Isaias ; 16v-35v: Ieremias ; 35v-37r : Baruch ; 37r-53r : Ezechiel ;

53r-58v : Daniel ; 58v-60v : Osee ; 60v-61v : Ioel ; 61v-63v : Amos ; 63v-64r : Abdias ; 64r-64v :

Ionas ; 64v-65v : Micheas ; 65v-66v : Nahum ; 66v-67r : Habacuc ; 67r-68r : Sophonias ; 68r-

68v : Aggeaus ; 68v-71r : Zacharias ; 71r-72 r : Malachias ; 72r -81r : Iob ; 81r-84v : Tobias ; 84v-

92r : Parabolae Salomonis ; 92v-95r : Ecclesiastes ; 95r-96v : Canticum Canticorum ; 96v-

101r : Liber Sapientiae ; 101r-116v : Ecclesiasticus ; 117r-120 v : Iudith; 120v-124 r : Esther;

125r-138r : Evangelium Secundum Mattheum; 138r-146r : Evangelium Secundum

Marcum; 146r-159r : Evangelium Secundum Lucam; 159r-169r : Evangelium Secundum

Ioannem; 169r-173r : Pauli epistola ad Romanos; 173 v-177v : Ad Corinthios ; 177v-181r :Ad

Corinthios II ; 181r-182r : Ad Galatas ; 182v-184r : Ad Ephesios ; 184r-185r : Ad

Philippenses ; 185r-186r : Ad Colossenses ; 186r-187r : Ad Thessalonicenses I; 187r-187v :

Ad Thessalonicenses II ; 187v-189r : Ad Timotheum I ; 189r -190r : Ad Timotheum II ; 190r-

190v : Ad Titum ; 190v : Ad Philemonem; 190v-194r : Ad Hebreos ; 194r-205v : Acta

Apostolorum ; 206r-207r : Iacobi Epistola ; 207r-208r : Petri Epistola I ; 208r-209r : Petri

Epistola II; 209r-210r : Iohannis epistola I ; 210r-210v : Iohannis Epistola II ; 210v : Iohannis

Epistola III ; 210v-216r : Apocalypsis.

Descrizione: Codice membranaceo del XIII sec., mm. 166x115, cc. 218, vuota la c. 124 v.

Le cc. 216v-217r contengono indici con rimandi a preghiere scritti con una mano corsiva e

veloce rispetto alla corpo del testo che invece minutamente miniato. Le cc. 217 v-218r

contengono invece uno spartito di musica sacra nel cui canto ripetuto Kyrie e leyson.

Infine la c. 218v, alquanto rovinata dalle macchie di umidit, contiene una notazione che

sembra essere stata redatta dalla medesima mano degli indici : qui si attesta che la
presente bibbia, di propriet del Convento di Santa Catharina, concessa ad ususm del

frater Filippo Carpa in anno domini MCCCCLXXXV.

Il Manoscritto presenta una guardia iniziale e una finale entrambe in carta. La coperta

di cartone con una fantasia marmorizzata. La rilegatura di restauro forse databile al

XVIII-XIX sec. Sono frequenti capolettere con bianco giarari, fitomorfi o zoomorfi dai

colori cangianti tra viola, verde, rosso e blu. Frequenti anche capolettere pi minuti e

semplici in rosso e in blu.

Coll. : Armadio centrale palchetto II

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