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STORIA OCCULTA U
di Osvaldo Carigi e Stefania Tavanti te
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miniatura medievale in cui viene m
illustrato il viaggio di San Brandano, to
ritoccata da Alberto Forgione. si
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Un testo della letteratura medievale è stato fonte di ispirazione per opere successive più no-
te: si tratta della Navigatio Sancti Brendani, dedicata alla navigazione nell'Oceano Atlantico
del santo irlandese Brandano, alla ricerca della Terra Promessa dei Santi. Ne parla un'esper-
ta in questa intervista per FENIX.

«Salimmo sulla barca e spiegam-


mo le vele»: questa frase conte-
nuta nel capitolo I della Naviga-
tio Sancti Brendani illustra, in
modo figurativamente esemplare,
l'atmosfera che ha pervaso il no-
stro incontro con Elena Percival-
di, a cui si deve un'interessante,
recente pubblicazione in italia-
no, con testo latino a fronte, di
questo classico della letteratura
medievale, fonte di ispirazione,
nel corso dei secoli, di molti au-
tori, tra cui Dante Alighieri, non-
ché di un cospicuo numero di
versioni in varie lingue e dialetti.
Insieme alla studiosa lombarda
siamo saliti idealmente su un della vita cenobitica», nonché da Osvaldo Carigi e Stefania Ta-
currach, la tipica barca irlandese un'ottima conoscenza del latino vanti: Vorremmo un tuo per-
di legno ricoperta di cuoio, sol- e di testi classici, tanto da sugge- sonale parere circa la presenza
cando il mare dei tanti misteri, rire che doveva trattarsi «di per- di una qualche verità storica
legati al racconto dell'impresa sona molto ben istruita» e di na- nel viaggio di San Brandano.
compiuta dal religioso irlandese, zionalità irlandese, palesemente Elena Percivaldi: «La Navigatio
il cui modus vivendi era tipico di manifesta nei «dettagli genealo- è senz'altro un racconto di fanta-
quel rifiuto alla «stanzialità e la gici e topografici tipici della let- sia, lo dimostra il cospicuo riferi-
mancanza di contatto con il teratura ibernica», unitamente a mento alle fonti letterarie, citate,
mondo». Il monaco, appartenen- una sintassi e a parole apparte- più o meno consapevolmente,
te alla tradizione celtica, deside- nenti all'antica lingua dell'isola, dal nostro anonimo autore, che
roso di fondare nuovi monasteri, dalla quale salpa anche la nostra era persona di grande cultura,
era caratterizzato da uno spirito intervista con Elena Percivaldi. conoscitore dei testi sacri, dei
pionieristico che lo portava, oltre
che nelle brume britanniche e In alto,
sul Continente, fino «ai confini la baia di Brandon
del mondo atlantico, sulle isole Creek, in Irlanda,
sperdute nell'oceano al largo del- secondo la
le coste delle isole», proprio co- leggenda il punto
me narrato nella Navigatio. Que- di partenza del
sto è il resoconto, largamente ro- viaggio di San
manzato e postumo di 3-4 seco- Brandano.
li all'esistenza del santo, del miti- In basso,
co viaggio atlantico compiuto nel antica
VI secolo d.C. da Brandano, alla raffigurazione,
ricerca della terra promessa dei tratta da una
santi, anche se, come evidenziato mappa, relativa
dalla Percivaldi, il nostro eroe all’impresa del
viene mitizzato più come avven- santo, in cui sono
turiero e scopritore, che fondato- mostrate la balena
re di monasteri e santo. Sicura- e l’orca, due
mente un monaco era anche l'au- animali considerati
o, tore anonimo della Navigatio, lo nei secoli passati
si deduce dai continui riferimen- dei mostri marini.
ti alla Bibbia «e agli usi propri

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che che nulla ci spinge a esclu- sconio. Creatura fantastica, o
In alto, derlo. Viaggiò molto, questo è animale realmente incontrato
raffigurazione di certo, e fondò molti monasteri. dal santo durante la sua lunga
San Brandano. Credo però che quella di Bran- navigazione?
In basso a sinistra, dano possa essere letta, in ultima E.P.: «Iasconio è un mostro ma-
pagina tratta da analisi, come una sorta di “epo- rino che ha molti parenti nella
un’antica edizione pea collettiva”: questo abate in letteratura: dall'Aspidochelone
della Navigatio qualche modo incarna, cioè, lo dei testi classici (Plinio il Vec-
Sancti Brendani. spirito del monachesimo irlan- chio in primis) e citatissimo nei
In basso a destra, dese, che era per vocazione non bestiari medievali e nel Fisiologo,
altra illustrazione stanziale, ma votato al viaggio, al- al Fastitocalon dei poemi antico-
relativa all’impresa la missione, alla ricerca. Con lo inglesi, fino al pesce-isola delle
del monaco scopo quindi non soltanto di tradizioni orientali e arabe (Mil-
esploratore, in cui evangelizzare, ma anche di cerca- le e una notte, Avesta, Talmud e il
è raffigurato re la Verità». Libro degli animali di Al-Gahiz).
Iasconio, il mostro In tutte queste fonti rappresenta
marino (forse una O.C. e S.T.: Il resoconto del un pericolo, o comunque un
balena) di cui si classici e anche della letteratura viaggio svolto, tra mille peripe- punto interrogativo, per i navi-
narra nelle sue tradizionale irlandese. È vero, zie, da Brandano e dai suoi ganti, visto che quando si inabis-
gesta. Brandano è un personaggio sto- compagni, alla ricerca della sa rischia di portare con sé gli in-
rico, vissuto in un momento e in Terra repromissionis sancto- cauti che hanno osato attraccarvi.
un contesto ben definito, l'Irlan- rum, è considerato un precur- Solcando gli oceani, incontri con
da del V-VI secolo. Ma se nulla sore della letteratura fantasy. bestie di grosse dimensioni non
della sua biografia ci autorizza a Sono descritti, ad esempio, dovevano essere infrequenti. Al
pensare che abbia davvero com- mostri marini, il più incredibi- punto che la loro presenza è di-
piuto questo viaggio, è vero an- le dei quali è senza dubbio Ia- ventata un topos anche in molte op
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STORIA OCCULTA
o ne passa. La Navigatio è un'opera di fantasia, ma
to ciò non esclude che si basi su una rotta riconosci-
ga bile».

ma- O.C. e S.T.: Il currach è una barca piuttosto


ella piccola, stretta e leggera, con un'intelaiatura di
ne legno rivestita interamente di cuoio (sostituito
ec- attualmente con tela incatramata), ed è utilizza-
nei to tuttora per la pesca in certe zone dell'Irlan-
go, da. Giulio Cesare, che lo vide durante la sua
co- spedizione in Britannia, lo utilizzò durante la
elle guerra contro Pompeo. A questo punto viene
Mil- spontaneo chiedersi come avrebbe potuto
e il un'imbarcazione con tali caratteristiche acco-
iz). gliere ben 15 monaci, più le provviste e l'acqua
nta per il viaggio.
un E.P.: «Severin ha costruito il currach esattamente
vi- allo stesso modo in cui si era soliti farlo all'epoca
bis- di Brandano, ma alla fine ha deciso di portare con
in- sé solo cinque membri di equipaggio. Oltre natu-
rvi. ralmente ad attrezzature assai più ingombranti e
on sofisticate di quelle del V secolo. Non sembra ve-
on rosimile che tanti monaci riuscissero a stare sul-
Al l'imbarcazione, anche ipotizzando che viaggiassero
di- leggeri».
lte opere moderne, da Pinocchio a Moby Dick. Se vo-
gliamo a tutti i costi essere realisti, con ogni pro- O.C. e S.T.: «Un giorno, mentre stavano cele-
babilità si tratta di una balena, come suggerisce an- brando la messa, videro una colonna che spun-
che il nome stesso, che deriva dall'antico irlandese tava in mezzo al mare (...) San Brandano guardò
iasc, cioè pesce. Una balena certo molto speciale». verso la cima, ma non riusciva a scorgerla a cau-
sa della sua eccezionale altezza: era infatti tal-
O.C. e S.T.: Continuiamo il nostro avventuroso mente alta da sembrare che toccasse il cielo »
viaggio, citando alcuni degli affascinanti luoghi
visitati dal santo, a partire dall'isola delle peco-
re, passando per l'isola degli uccelli, fino ad ar-
rivare a quella dei fabbri selvaggi, solcando ac-
que trasparenti da cui si ergono colonne di cri-
stallo limpidissimo. Un itinerario che, secondo
l'irlandese Severin, non sarebbe il frutto della
fantasia dell'anonimo autore della Navigatio. In alto a sinistra,
E.P.: «Tim Severin è un uomo sicuramente molto un momento
intraprendente. Nel 1977 ha costruito un currach dell’impresa
di 11 m usando la stessa tecnica dell'epoca e, incu- realizzata
rante dei pericoli, si è gettato in balia delle onde dall’esploratore
col suo equipaggio, cercando di ripercorrere le or- Tim Severin che,
me del santo. Il suo itinerario è stato più o meno nel 1977,
questo: navigando nell'Atlantico, ha toccato nel- ripercorse il tragitto
l'ordine le Ebridi, le Far Oer, Mykines, l'Islanda, la di San Brandano,
Groenlandia, infine Terranova. Guarda caso, sulle su un currach,
Far Oer ha incontrato greggi di pecore, su Mykines un’imbarcazione
tantissimi uccelli, in Islanda i vulcani, poi gli ice- ricostruita secondo
berg... Ossia le stesse cose che ha incrociato Bran- i modelli dell’epoca
dano. Nonostante un iceberg gli abbia squarciato del santo.
lo scafo costringendolo a un intervento di emer- In basso,
genza, è giunto a destinazione, il che dimostra che un currach
il viaggio fino al Nuovo Mondo era possibile. Da odierno.
qui a dire che Brandano ci sia arrivato, comunque,

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(Capitolo XXII). Potrebbe E.P.: «Questa frase può essere slanda, in seguito a nuove in-
trattarsi di un “velato” riferi- variamente interpretata. Il No- cursioni vichinghe.
mento alle mitiche Colonne stro potrebbe riferirsi al periodo E.P.: «Anche questa è un'ipote-
d'Ercole? travagliato delle invasioni vichin- si altamente suggestiva. In man-
E.P.: «Non è da escludere, visto ghe e, in questo caso, oltretutto canza di prove storiche di qual-
che il nostro autore conosceva l'accenno sarebbe un ulteriore sivoglia genere, nulla si può con-
bene la tradizione classica. Ed è importante elemento di datazio- fermare, ma neppure escludere.
affine alle colonne di Atlante che ne del testo, da collocare con Io personalmente amo restare
fanno muovere il cielo e la terra, precisione al X secolo. Le razzie con i piedi per terra, quindi
presenti nell'Odissea. Il riferi- e le distruzioni di monasteri, comprenderete che sbilanciarsi
mento appare però anche in altre operate dai predoni della Scan- allo stato attuale delle conoscen-
culture: il Monte Merou, dimora dinavia, causarono infatti grande ze non sarebbe nemmeno giu-
cosmica del dio Brahma in India
In questa pagina, e il pilastro sacro dello sciamane-
affresco simo. Colonne di questo tipo si
raffigurante ritrovano anche nella letteratura
l’impresa del santo. irlandese, con cui il Nostro ave-
va ottima dimestichezza, e persi-
no in quella islamica, dove si ci-
ta una leggenda secondo la quale
re Salomone vide sorgere dal ma-
re una colonna (qubbah) intera-
mente fatta di cristallo. Senza
dubbio si tratta di un simbolo
molto complesso, come dimo-
strano anche le sue dimensioni,
legate a numeri simbolici presen-
ti nell'Apocalisse. Io credo, in ul-
tima analisi, che questa colonna
sia da interpretare come il sim-
bolo del pilastro, o asse, del
mondo, attorno al quale il curra- terrore nelle Isole Britanniche e sto. Ma in fondo il futuro po-
ch di Brandano gira per quattro furono viste dai monaci come trebbe anche riservare delle sor-
giorni finché, passando attraver- una prova inviata da Dio. La no- prese: reperti archeologici, trac- O
so un pertugio, non riesce final- stra “Cassandra” della Navigatio ce inequivocabili del passaggio so
mente a proseguire il viaggio. È preconizzerebbe dunque a dei monaci, resti di insedia- N
un limite: oltre la colonna c'è l'i- Brandano e ai suoi, che vivono menti... Al momento non è sta- ti
sola dei fabbri selvaggi, quindi è nel V-VI secolo, una serie di av- to trovato nulla di tutto ciò, ma d
lo spartiacque tra il nostro mon- venimenti che accadranno fra non disperiamo. Se posso fare n
do e un mondo “altro”, ignoto e tre-quattro secoli. Ovviamente una battuta, potrebbe sembrare ip
spaventoso, popolato da creature l'anonimo autore doveva averli molto singolare che dopo una fu
terribili. In pratica, è la porta del- vissuti e averne fresca la memo- così lunga e appassionata narra- E
l'Inferno». ria. L'accenno potrebbe però an- zione, il Nostro non si sia cura- st
che essere una “profezia” generi- to di descrivere la Terra repro- li
O.C. e S.T.: Nel penultimo ca- ca alla fine dei tempi, il solito missionis sanctorum o insula C
pitolo della Navigatio viene spauracchio dell'Apocalisse quae vocatur deliciarum, come an
raccontato l'arrivo e successivo prossima ventura. Difficile dire, la chiama alla fine. Tanto viag- p
sbarco di Brandano nella Ter- certo la prima delle due ipotesi è gio, tanta fatica per un accenno D
ra promessa dei Santi, meta del la più suggestiva e probabilmen- soltanto! n
viaggio durato sette anni. Ci ha te anche la più realistica». Eppure tutto ciò è coerente con ch
particolarmente intrigato que- l'impostazione e il significato to
sta frase dal sapore profetico: O.C. e S.T.: La frase sembra dell'opera: non è importante n
«Molto tempo passerà, e poi riecheggiare l'ipotesi di una tanto la destinazione, quanto il
questa terra sarà mostrata ai lontana isola posta a occiden- viaggio, che è una scoperta, ma O
vostri posteri, quando il popo- te, conosciuta dai monaci ir- è anche una lunga serie di pro- su
lo di Cristo vivrà giorni trava- landesi e dai predetti raggiun- ve da superare per arrivare alla te
gliati da grandi tribolazioni». ta, dopo essere fuggiti dall'I- meta». p

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STORIA OCCULTA
n- isola «dove il sole non tra- A sinistra, il
monta mai e non esiste né monaco è ritratto
te- fame né sete»: la terra pro- anche in questa
an- messa dei santi, appunto. variopinta vetrata,
al- «Finalmente, il quindicesi- in una chiesa della
on- mo giorno ci imbattemmo in penisola di Dingle,
re. un fiume che scorreva in di- in Irlanda.
are rezione del tramonto» rac-
ndi conta Barinto. Purtroppo
arsi non conosciamo il nome di
en- questo fiume, ma c'è chi lo
iu- ha identificato con l'Ohio.
Su quali elementi si basa ta-
le ipotesi?
E.P.: «A proporre l'identifica-
zione è stato uno studioso di
nome D.F. McCarthy nel lon-
tano 1848, sulla base - ritene-
va - della sua posizione geo-
grafica. Ma con una descrizio-
ne così generica come quella
contenuta nel testo non è cer-
to possibile arrivare a conclu-
sioni talmente, mi si passi il
termine, ardite! Il fiume che
scorre nell'aldilà è un topos, a
parte la tradizione classica ba-
sta citare Dante, con tutti i
suoi Acheronte, Stige, Flege-
tonte, Lete, Eunoè, ciascuno
col suo significato e la sua fun-
po- zione. Anche stavolta, ahimé,
or- credo si tratti solo di un ele-
ac- O.C. e S.T.: Nel 1919 lo studioso Asín Palacio mento simbolico. Come del resto lascerebbe sup-
gio sostenne che molti degli episodi presenti nella porre l'intera descrizione della Terra repromissio-
ia- Navigatio, tradizionalmente ritenuti influenza- nis, che ricorda da vicino il biblico Eden. Ma il
ta- ti dagli immrama (racconti di viaggio) celtici, quesito resta comunque aperto».
ma deriverebbero in realtà da altrettanti episodi
are narrati in opere della letteratura islamica. Una O.C. e S.T.: Barinto, quindi, aveva già visitato la
are ipotesi intrigante, considerando che gli arabi Terra Promessa dei Santi, ma ne aveva appreso
na furono formidabili navigatori. l'esistenza da un suo discepolo, certo Mernoc,
ra- E.P.: «Senz'altro intrigante, sì. La tesi di Palacio è con il quale compì il viaggio narrato a Branda-
ra- stata molto criticata dai “tradizionalisti”, per i qua- no. Come spiegare questa remota “catena” di
ro- li le similitudini sarebbero semplici coincidenze. conoscenza?
ula Certo, non esistono prove concrete che il Nostro E.P.: «È senza dubbio la spia di una conoscenza,
me anonimo conoscesse le fonti arabe in questione (e anzi di una Sapienza, tramandata oralmente dal
ag- parliamo dei racconti di viaggio di Buluqiyia e di “padre” abate (abbas viene dell'aramaico abba, pa-
no Du-l-Qarnayn narrati da Ta'labi rispettivamente dre) ai “figli” monaci. La figura dell'abate è essen-
nel Kitab Qisas e nel Kitab as-Sudur) ma è noto ziale nel monachesimo irlandese. È lui il vero “ca-
on che il Medioevo fu un periodo culturalmente mol- po”, politico e spirituale, della comunità, al quale
ato to vivo, pieno di contaminazioni e con molti me- tutti si rivolgevano, per consigli e protezione, ed
nte no “steccati” di quanto si potrebbe immaginare». era molto più importante, in Irlanda, del vescovo,
o il che invece restava sullo sfondo. Il tramandare la sa-
ma O.C. e S.T.: Fondamentale per Brandano è il pienza in questo modo è una costante di tutte le
ro- suo incontro, descritto nel I capitolo, con l'aba- civiltà antiche, anche di quella celtica - come di-
lla te Barinto, il quale gli narra di un viaggio com- mostra l'esempio dei druidi - alla quale la cultura
piuto con un suo discepolo alla scoperta di una irlandese deve moltissimo. L'abate è colui che, co-

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In alto a destra, me appunto il druido, conosce i E.P.: «Il volume di Chapman Che sia la Groenlandia, Terrano-
copertina segreti della natura e delle uma- uscì nel 1973 e creò un certo va o le coste dell'America poco
dell’edizione della ne cose: la differenza è che, men- scalpore. Diciamo subito che importa. L'importante è che
Navigatio, curata da tre l'abate è investito di questo Chapman - che è studioso ma Brandano sia giunto a destinazio-
Eelena Percivaldi. ruolo da Dio, il druido lo eserci- anche marinaio - non ha prove ne. Svelando così l'esistenza di
In basso, ta per virtù sue proprie. Entram- concrete che Colombo effettiva- quella terra promessa, che in
l’autrice, intervistata bi comunque sono uomini ecce- mente lesse la Navigatio prima di molti hanno cercato e pochi han-
nell’articolo. zionali, fuori dal comune. Nien- partire. Per dedurlo si basa su no davvero trovato. Stimolando
te di strano se Barinto abbia de- una serie di dettagli di carattere la voglia di cercare la Verità in
ciso di svelare a Brandano l'esi- tecnico, che lui ben conosce, es- generazioni di altri santi, poeti e
stenza della Terra repromissionis sendo del mestiere. La sua tesi di navigatori. E facendo venire la
sanctorum: dovrà andarci per fondo è che Colombo non abbia tentazione di mettersi in viaggio
comprendere la Verità superan- utilizzato, per navigare alla sco- anche a noi».
do una serie di prove. Come in perta dell'America, le correnti,
tutte le società iniziatiche che si ma i venti. E ne avrebbe appreso
rispettino». l'esistenza proprio grazie alla Na-
vigatio, le cui pagine continuano Chi è Elena Percivaldi
a citarli in maniera che egli con-
sidera inequivocabile. Per dimo-
strarlo, Chapman ha tradotto il
testo e lo ha commentato, for-
nendo spiegazioni puntuali dei
metodi di navigazione utilizzati
da Brandano e dai suoi monaci e
comparandole con i diari di bor-
do di Colombo. La lettura del li-
bro è certo suggestiva. La Naviga-
tio del resto nel Quattrocento era
ben nota, visto che era considera-
ta da secoli un classico. Perché
dunque negare che Colombo si
sia “documentato” prima di sal- Elena Percivaldi (Milano, 1973)
pare?». si è laureata all'Università degli
Studi di Milano in Storia Me-
O.C. e S.T.: Come è certamen- dievale, con una tesi sulla cano-
te innegabile che questo pro- nica di Santo Stefano di Vimer-
babile interessamento di Co- cate (Mi) nel Duecento. Cultrice
lombo potrebbe considerarsi della materia, critico d'arte e
un'ulteriore conferma dei sor- musicale e giornalista professio-
prendenti precisi riferimenti nista, collabora con varie testate
geografico-ambientali contenu- specialistiche ed è autrice (con
ti nella Navigatio... Ettore A. Albertoni e Romano
E.P.: «Senz'altro. La Navigatio Bracalini) di un volume sulla
come “testo ufficiale di naviga- storia di Bergamo, di due volumi
zione”, appunto. Potrebbe far sui Celti (pubblicati da Giunti)
O.C. e S.T.: Particolare tutt'al- sorridere, ma probabilmente è e di un saggio sull'alfabeto oga-
tro che trascurabile nel quadro andata proprio così. Anzi, sareb- mico (Keltia Editrice). Ha in
di un'analisi storica del testo be stata adottata come libro di preparazione un libro sulla sto-
della Navigatio è la sua proba- testo nelle scuole nautiche di al- ria della lotta tra la Lega Lom-
bile lettura da parte di Cri- lora, se solo ci fossero state». barda e Federico Barbarossa
stoforo Colombo, prima di sal- (Ancora Editrice, uscita prevista:
pare per il primo famoso viag- O.C. e S.T.: Se tu dovessi dare Settembre 2009).
gio. Nella nota a margine citi una collocazione geografica al- L’edizione della Navigatio Sanc-
come fonte di questa notizia il la Terra Promessa dei Santi, ti Brendani di Elena Percivaldi è
libro The Man Who Led Co- quale luogo indicheresti? entrata nella Biblioteca della Fa-
lumbus to America di P.H. E.P.: «Sicuramente un qualche coltà di Filologia dell’Università
Chapman. luogo dell'estremo occidente. di Bonn.

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